• Non ci sono risultati.

Il grown up dei bambini operati per cardiopatia congenita

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Il grown up dei bambini operati per cardiopatia congenita"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Ottobre 2012

http://www.medicoebambino.com

/?id=PSR1208_30.html

MEDICO E BAMBINO

PAGINE ELETTRONICHE

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

Il grown up dei bambini operati per cardiopatia

congenita

S. ORLANDINI, A. BENETTONI

Clinica Pediatrica, IRCCS Pediatrico “Burlo Garofolo”, Università di Trieste

indirizzo per corrispondenza: si.orlandini@gmail.com

Background: Una cardiopatia congenita è un’anomalia cardiaca presente sin dalla nascita, che

può essere parte di un quadro sindromico.

Materiali e Metodi: sono stati arruolati tutti i pazienti operati per tetralogia di Fallot (ToF),

trasposizione delle grandi arterie (TGA), difetti del canale atrioventricolare (CAV) e coartazione aortica, che abbiano eseguito un controllo cardiologico completo negli ultimi 3 anni di follow-up. Abbiamo indagato la loro storia clinica ricercando la presenza di cofattori di rischio neonatali e chirurgici, in particolare prematurità, basso peso alla nascita e presenza di sindromi genetiche associate alla cardiopatia.

Risultati: la nostra popolazione comprendeva 97 pz cardiopatici congeniti operati: 38 ToF, 15

TGA, 20 CAV e 24 CoAo. Il 42% erano nati pretermine e/o di basso peso alla nascita, in particolare i pazienti operati per ToF e CAV, e nel 48% dei casi si trattava di bambini sindromici. Il 60% di questi pazienti ha avuto un decorso operatorio complicato, indipendentemente dalla precocità della diagnosi e dell’intervento. Nel 23% della nostra casistica, la cardiopatia coesiste con una sindrome genetica: le anomalie cromosomiche maggiormente riscontrate sono la s. di Down (14 su 22 pazienti, quasi tutti CAV) e la s. di DiGeorge o CATCH22 (2 ToF), con una piccola quota di altre forme sindromiche meno frequenti (Noonan, Williams, VACTERL, CHARGE e altre non ben definite).

Conclusioni: Alcune forme di cardiopatie congenite influiscono sicuramente sulle prime fasi di

vita del bambino, infatti quasi la metà dei nostri pazienti erano nati prematuri e/o di basso peso. Prematurità, basso peso e presenza di sindromi genetiche complicano spesso l’outcome neonatale e chirurgico dei bambini cardiopatici congeniti. Infine, di fronte ad un bambino sindromico bisogna pensare alla possibile presenza di una cardiopatia congenita.

Scarica il PPT

tratto da: Confronti Giovani, XXIV Congresso Nazionale Confronti in Pediatria

Trieste, Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011

Vuoi citare questo contributo?

S. Orlandini, A. Benettoni. IL GROWN UP DEI BAMBINI OPERATI PER CARDIOPATIA CONGENITA. Medico e Bambino pagine elettroniche 2012; 15(8) http://www.medicoebambino.com/?id=PSR1208_30.html

Riferimenti

Documenti correlati

Architecture itself is a physical fact, because it has a structure that makes it different from the other artistic practices (for example, painting, sculpture, cinema, music, and

39 settimane di gestazione, con diagnosi prenatale di ernia diaframmatica congenita (CDH) sinistra con erniazione di stomaco e parte del fegato, e rapporto lunghezza polmonare

Se una alimentazione corretta fin dai primi mesi, modellata su quella familiare, pone le basi durature per una solida prevenzione della maggior parte delle cosiddette malattie

Scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare la prevalen- za di infezioni nosocomiali e comunitarie delle basse vie aeree tra i pazienti ricoverati nella nostra

La sindrome delle gambe senza riposo (restless legs syndrome o malattia di Willis-Ekbom) è un disturbo neu- rologico del movimento caratterizzato da sintomi moto- ri e

Già a distanza di una set- timana si assisteva a un miglioramento clinico, confer- mato da un CGM (Fig. 2b) che mostrava scomparsa delle ipoglicemie notturne con la presenza di

Comunque, i risultati di questo lavoro enfatizzano un’associazione inversa tra peso alla nascita e DMT2, mostrando che il basso peso alla nascita è uno dei fattori dominanti

Mentre le scelte terapeutiche della prima fase e della seconda fase iniziale (IIA) dovrebbero mirare al contenimento della crescita virale, nella seconda fase avanzata (IIB) e