UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”
FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Cinetiche di decomposizione dell'acido nitrico in miscela
solfonitrica e loro impiego nella modellazione di processi di
nitrazione di sostanze aromatiche
Candidato:
Stefano Mazzola Matricola:
324/274
Tesi di laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio
Relatore:
Prof. Roberto Andreozzi Correlatore:
Ing. Ilaria Di Somma
Le nitrazioni
I nitroderivati sono utilizzati, direttamente o come intermedi di reazione, per produrre una gran quantità di prodotti chimici come farmaci, coloranti, esplosivi, pesticidi e profumi
Le nitrazioni elettrofile acido-catalizzate rappresentano i processi più applicati in campo industriale, in quanto, in termini di resa, risultano essere i più vantaggiosi.
Il sistema nitrante più noto è sicuramente la miscela solfonitrica, più precisamente la miscela costituita da acido nitrico ed acido solforico.
2 2 4 2 2 43
H O H SO NO 2 H O HSO
HNO
Il processo di nitrazione è basato sulla reazione tra un composto organico ed un agente nitrante (acido nitrico o i suoi derivati) volta ad introdurre un nitrogruppo su
un atomo di carbonio, o su un atomo di ossigeno o su un atomo di azoto
Tali processi sono tra i più diffusi ma anche tra i più pericolosi, data la loro esotermicità, il possibile intervento di reazioni secondarie con conseguente
sviluppo di specie gassose
Spirale della reazione Runaway
Le nitrazioni
SVILUPPO DI CALORE
AUMENTO DELLA T
AUMENTO VELOCITA’ DI
REAZIONE
AUMENTO DI
PRESSIONE/VOLUME DEL SISTEMA
LO STATO DELL’ARTE
Il metanitrobenzoato di metile viene utilizzato nell’industria come intermedio reattivo nella produzione di alcuni farmaci
Schema cinetico
L’attività di ricerca svolta in precedenza ha avuto come scopo quello di caratterizzare chimicamente e cineticamente il processo di nitrazione del benzoato di metile
LO STATO DELL’ARTE
Il modello matematico utilizzato è rappresentato da un sistema di equazioni differenziali del tipo :
Le k
*rappresentano delle costanti cinetiche apparenti che consentono di adottare delle semplici leggi di potenza nelle velocità di reazione grazie agli equilibri che si stabiliscono all’interno del sistema reagente:
2 2
2 ,0
10
app idr
R
E
app RT H
idr H O H O org
r k e γ C C
3 2
3
2 2
,0
10 1
app nitr
R
E
RT HNO H O
app H
nitr HNO org
H O H O
r k e γ C C
γ C
2 4 3
R H SO HNO
H a C b C f g
T
E dove per la funzione acida è stata assunta la seguente espressione:
Dove:
0eq(nitr) app nitr
nitr
eq(nitr) nitr,0
appnitr,0
ΔH E
E
T R exp ΔS
k k
0eq(idr) app idr
idr
eq(idr) idr,0
idr,0app
ΔH E
E
T R exp ΔS
k k
LO STATO DELL’ARTE
Le equazioni differenziali sono state
numericamente integrate in una procedura di ottimizzazione che ha consentito la
stima dei parametri incogniti:
Obiettivo del lavoro di tesi
Le prove a T elevate ed in sistemi aperti più concentrati hanno evidenziato uno
scostamento dei risultati ottenuti da quelli
attesi: il sistema aperto si comporta come se al suo interno vi fosse una C
0HNO3più bassa di quella che viene effettivamente caricata
Obiettivo del presente lavoro è indagare l’eventualità che, a T pari o superiori a 60°C ed in sistemi aperti, l’ HNO
3della miscela solfonitrica vada incontro a reazioni di degradazione inficiando la resa del processo
Letteratura tecnica pressoché priva di studi cinetici relativi al
comportamento della miscela solfonitrica
Procedure e apparecchiature sperimentali
Prove in condizioni isoterme: caratterizzazione chimica e cinetica della decomposizione di HNO3
Le prove sono state realizzate in un bagno ad olio, la cui T viene
controllata da una piastra
riscaldante, in cui sono stati inseriti una serie di reattorini in vetro
aperti, riempiti in precedenza con 100 L della miscela
HNO3/H2O/H2SO4.
I campioni prelevati dal bagno sono stati titolati per verificare la quantità di acido totalerimasta e conoscere il
grado di avanzamento della relativa reazione di decomposizione
Prove di nitrazione di 3NBM in condizioni isoperiboliche: verifica del modello proposto
(1) Reattore; (2) Camicia di raffreddamento; (3) agitazione; (4) Uscita acqua di raff.; (5) Ingresso acqua di
raff.; (6) Termocoppia; (7) Sistema di acquisizione della T I campioni sono stati sottoposti ad analisi mediante
cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC).
I risultati sperimentali : la dipendenza dalla T
Prove sperimentali a partire da una miscela solfonitrica al 52% di HNO3
• Marcata accelerazione del processo reattivo al crescere della T
• Rallentamento della velocità di
decomposizione al diminuire di CHNO3
Prove sperimentali a partire da una miscela solfonitrica standard
0,50 0,70 0,90 1,10 1,30 1,50 1,70 1,90 2,10
0 100 200 300 400
total acid [mmoles]
t [min]
320 K 330 K 340 K 350 K
0,50 0,70 0,90 1,10 1,30 1,50
0 100 200 300 400
total acid [mmoli]
t [min]
330 K 340 K 350 K
I risultati sperimentali : la dipendenza dalle C
iProve sperimentali a diversa composizione miscela solfonitrica (T=353°K)
Al crescere dell’H
2O diminuisce la reattività; tale rallentamento è
testimoniato anche dalla variazione della concavità del profilo
Per poter studiare come varia il processo di decomposizione dell’acido
al variare della composizione della miscela, è stata definita una variabile
di reattività:
O H
SO H HNO
n n n
2
4 2 3
Maggiore è il valore della variabile maggiore risulta la reattività del sistema
I risultati sperimentali : la dipendenza dalle C
iProve sperimentali a diversa composizione miscela solfonitrica (T=353°K)
Prove di nitrazione del 3-nitrobenzoato di metile:
A) la modalità isoterma
All’immissione della miscela solfonitrica nel reattore si registra un innalzamento della T
probabilmente dovuto all’effetto della miscelazione
B) la modalità isoperibolica
Il modello matematico: la decomposizione dell’ HNO
3Il network di reazione
vi è una rapida formazione di prodotti gassosi che, essendo il reattore aperto, tendono ad abbandonare il sistema unitamente all’acqua;
la 1.a NON è una reazione di equilibrio
1 24 3 24
3 2
SO H
HNO SO
H HNO O
H nn V
k dt dn
23 3
2 4 2 3
4 2 3
1
3
NOHNO HNOn
Vn k
SO H
HNO SO
nH
nHNO V
k dt
dnHNO
4 4
4 2 43
2 3 1
4 2
HSO n
H Vn
k
SO H
SOHNO nH
nHNO V
k dt
SO dnH
4 4
4 2 43
2 3
1 4
HSO n
H Vn
k
SO H
SOHNO nH
nHNO V
k dt
dnHSO
3 2
3 2
4 2 3 4
2 3 1
2
NOHNO HNOn
Vn k
SO H
HNO SO
nH
nHNO V
k dt
dnNO
4 4
2 3 3
2
HSO n
H Vn
k
NOHNO HNOn
Vn k dt
H
dn
Il modello matematico: la decomposizione dell’ HNO
3Bilanci di materia
Trasporto di materia
Ipotesi:
Il modello matematico
Il trasporto di materia: Teoria del doppio film
viene trascurata la resistenza al trasporto in fase liquida
5322 ) 4
. 14 ( e D x
A Kc
2 H2O
3 2
xp T T
R
H O
2 13 3 2 1
12
2 75
. 1
3 1 1
10
O H air
O H air
v v
P
M T M
D
I coefficienti di attività della miscela solfonitrica: l’espressione di Wilson
1 1
1
ln 1 ln Λ Λ
Λ
n n
i ik k j kj n
j i
j ij j
γ x x
x
Λ exp
L
ij ii j
ij L
i
λ λ v
v RT
I volumi molari liquidi
T
2c T
b a
v
iL
i
i
i
t v n t
V
i
i i tot
Il modello matematico
f ln
i
y
l if
l i 1 12 ,
,Prove sperimentali a partire da una
miscela solfonitrica al 52% di HNO3 Prove sperimentali a partire da una miscela solfonitrica standard
4.2.4 Prove sperimentali a diversa composizione della miscela solfonitrica
Gli esperimenti condotti per individuare i parametri delle nitrazioni erano stati realizzati in apparecchiature chiuse. Il modello proposto si basava sull’ipotesi di equilibrio termodinamico:
Il modello matematico: la nitrazione del 3-NB
Upgrading del modello
2 2 4 2 2 4
3 H O H SO NO 2H O HSO HNO
Gli esperimenti di nitrazione di 3-NB a cui ci si riferisce sono stati realizzati in sistemi aperti. Sarà necessario effettuare un upgrading del modello proposto per la nitrazione del benzoato di metile:
1. incorporare la decomposizione dell’ HNO
3;
2. riscrivere le velocità delle nitrazioni facendo riferimento a nuovi parametri cinetici che non sono più fittizi ma reali.
H
0E
E
R f
R D
D
R
S f R
R k e
k 0 0
Il modello matematico: la nitrazione del 3-NB
DEC SO
H HNO
SO H
HNO n K
V n k
1 4
2 3
4 3 2
1
KDEC NO HNO
HNO n V n
k
3 2 3 2
2
5322) 4
. 14 ( e Ka x
2
H2O xp T
T
R H O
DEC HSO nH K V n
k
4 4
4
DEC SO DEC
H K K dt
dn
4 1
4
2
C AB NO nitr C
NB K C NO nitr C
K DEC V
DEC K dt K
dnNO
3 2 6
, 2
3 , 2
1 2
DEC SO DEC
H K K dt
dn
4 1
4
2
CAB NO nitrC
NBK C
NO nitrC
K
DECV DECK
dtK dnH
3 2 6
, 2
3 , 4
1
2 10 2
1 , 2
1 , 2 H C j C H O O
H m
l
app l K idr n
p K nitr p C j C NO dt
dC i
K DEC K DEC
dt dn HNO
2 3 1
DEC idr app H O H O NB idr app H O H O NB
O
H K V K C C V K C C
dt dn
2 2 2 5 2
2 , 2 4 2
1 , 2
Avendo posto
Il modello matematico: la nitrazione del3-NB
Il modello matematico: la nitrazione del NB
Al modello è stato aggiunto il bilancio di energia (modalità isoperibolica):
Il modello prevede con ottima approssimazione la realtà sperimentale
vap
f
DEC DEC
HNO nitr
i nitr
i S
S
V r H r H U A T T dt
Cp dT
m D
3 D
CONCLUSIONI
E’ stata indagata dal punto di vista cinetico la decomposizione termica dell’HNO3 in miscela solfonitrica in un sistema aperto.
I risultati ottenuti hanno consentito di sviluppare un modello matematico che permette di simulare il comportamento del sistema al variare delle condizioni operative (T e composizione della miscela solfonitrica).
Le conclusioni di tale studio sono state impiegate nella modellazione della nitrazione del 3-nitrobenzoato di metile.
Tale operazione ha richiesto un upgrading del modello ottenuto: allo schema cinetico ipotizzato per il processo di nitrazione del benzoato di metile è stata aggiunta la decomposizione dell’HNO3 e sono state riscritte le cinetiche relative alle nitrazioni, non sussistendo più le condizioni di equilibrio termodinamico.
Lo schema cinetico globale così ottenuto è stato impiegato per simulare l’evoluzione del sistema reagente (organico/miscela solfonitrica) in corrispondenza di condizioni iniziali diverse da quelle i cui risultati sono stati utilizzati per svilupparlo.