BES e didattica nei GIFTED
Definizione
«Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational Need)
è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o di apprendimento, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di
educazione speciale individualizzata». (Ianes 2005)
▪Difficoltà di apprendimento
▪Difficoltà emozionali
▪Difficoltà comportamentali
▪Ambito relazionale
▪Ambito familiare
▪Le eccellenze????
La legge in Italia sui BES
La scuola del nostro paese si caratterizza per l’integrazione degli alunni con disabilità
Legge 104/1992 (Legge per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) per l’integrazione scolastica
Con la legge 170, l’integrazione si è rivolta solo ad una parte degli studenti: ha trascurato gli alunni con elevate capacità perché la personalizzazione degli interventi ha riguardato soprattutto alunni e studenti in difficoltà. La progettazione didattica con la differenziazione degli obiettivi verso il basso, che ha spesso caratterizzato molte realtà formative, ha
affrontato azioni soprattutto di recupero e raramente ha cercato di strutturare interventi formativi di potenziamento (se non con l’utilizzo di ore extra-curricolari), tesi a sviluppare abilità in coloro che presentavano capacità diverse, ma non in senso riduttivo.
L’Italia è stata tra i primi paesi a scegliere la via dell’integrazione degli alunni con disabilità in scuole e classi regolari, dagli anni ‘90 in poi si inizia ad intraprendere un ulteriore
percorso di cambiamento dal concetto cardine di integrazione con quello di inclusione (il modello italiano di inclusione scolastica è assunto a punto di riferimento in Europa)
Oggi l’attenzione è focalizzata non più solo sulla disabilità e sull’integrazione, quanto piuttosto sul concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) e di inclusione
Con la Direttiva del 27 dicembre 2012 e la successiva circolare del 6 marzo 2013, la scuola è chiamata ad
avvicinarsi ad un modello realmente inclusivo, per tutti.
Per BES non si intende una terza categoria: DSA, disabilità e BES, ma che ci sono alunni con BES come macro categoria che comprende le due precedenti, si aggiungono a queste le difficoltà di diverso genere (linguistiche, socio-economiche, comportamentali), a cui recentemente si sono aggiunti anche gli alunni ADHD.
• Non esiste, a livello internazionale, un’unica definizione di giftedness o talented, che in Italia sono stati tradotti con plusdotazione (Roncoroni, 2007, 2009, 2010) o Alto potenziale cognitivo (APC) e talento.
• l termine gifted fu comunque utilizzato per la prima volta da Sir Francis
Galton nel 1869 (Galton, 1869) per identificare persone adulte che avevano dimostrato capacità nettamente superiori alla norma, ottenendo
riconoscimenti importanti a livello scientifico per il loro lavoro
• Malgrado, quindi, si parli di plusdotazione in maniera specifica da ormai più di 140 anni, non si è mai giunti ad una definizione unica e condivisa da
tutto il mondo scientifico
Le definizioni di plusdotazione utilizzate nei paesi europei mettono in evidenza alcuni punti, che possono essere così riassunti:
1. Intelligenza superiore o molto superiore alla norma;
2. Capacità molto superiori ai pari età in uno degli ambiti accademici (matematica, lingua, ecc.);
3. Forte motivazione ad apprendere che però può essere dominio specifica e non applicarsi a tutti gli ambiti;
4. Creatività in uno o più ambiti;
5. Capacità di Leadership;
6. Dissincronia tra lo sviluppo emotivo e quello cognitivo a favore di quest’ultimo.
Mentre i punti 1, 2, 3 e 6 sono solitamente presenti negli studenti plusdotati, gli altri due possono anche non esserlo perché dipendono da fattori legati anche alla personalità del soggetto. Questa popolazione di studenti, infatti, differisce per i fattori di personalità così come la popolazione normale.
L’idea che esista un unico modo per affrontare la questione
“plusdotazione” è ormai tramontata da tempo (Subtonik et all., 2011) ed il pensare che esista un sistema unico che vada bene per tutti (così come ad esempio si applica nel caso dei DSA con strumenti
compensativi e dispensativi) è un grave errore, che porterebbe il nostro Paese ad affrontare la questione misconoscendo tutto quanto già è
stato studiato e prodotto dalla letteratura scientifica nazionale ed
internazionale in questo ambito.
Popolazione
I soggetti gifted (QI ≥ 130) rappresentano il 2% della popolazione generale, se
consideriamo anche i soggetti ad alto potenziale (QI ≥ 120)
rappresentano il 5% (Pfeiffer, 2008
)Il fenomeno della plusdotazione in Italia risulta ancora scarsamente conosciuto o frequentemente misconosciuto sulla
base di falsi miti, quali il pregiudizio che possedere un alto potenziale cognitivo comporti una garanzia di successo nella vita (Achter, Benbow & Lubinski, 1996).
Livelli della plusdotazione
(Ruf, 2005)Con il termine “plusdotato” (gifted) si identifica solitamente un individuo che, rispetto ai pari, mostra o ha il potenziale per mostrare un’abilità sorprendente in un determinato momento e in specifiche aree considerate di rilievo nella propria cultura di appartenenza (Keating, 2009; Pfeiffer, 2012; Sternberg et al., 2011)
Corrono il rischio di essere considerati soggetti disturbati, eccentrici, con personalità instabili perché non si conformano agli standard. Il rischio è la esclusione sociale e disagio socioemotivo per il semplice fatto di essere intelligenti.
Gli studenti AP o di Talento hanno bisogni speciali dal punto di vista cognitivo, emotivo e sociale Presentano alcune caratteristiche che li rendono maggiormente vulnerabili dei loro pari (Patterson 2009)
Gli studenti AP hanno modalità di apprendimento che li differenziano dagli altri studenti
Gli studenti AP richiedono un ambiente scolastico stimolante che alimenti costantemente la loro sete di conoscenza, la loro creatività e la loro autostima
Il mancato riconoscimento e, quindi, il mancato supporto di questi bambini può portare a situazioni di:
▪ Scarso rendimento scolastico
▪ Disaffezione scolastica
▪ Disinvestimento nella scuola come luogo in cui poter apprendere e socializzare
▪ Drop-out scolastico
Personalizzazione e didattica inclusiva
Il nostro sistema scolastico non contempla percorsi per gli studenti plusdotati è possibile però trovare nella legislazione scolastica dei principi che permettono alle scuole di prevedere dei progetti specifici.
Lo scopo della personalizzazione è trasformare in autentiche competenze le potenzialità di ogni essere umano e porre il soggetto in formazione al centro del processo di apprendimento.
Ogni bambino ha diritto a veder soddisfatti i propri bisogni
Maneggiare con cura
Importanza di tenere in considerazione l’ASINCRONIA DELLO SVILUPPO presentata dai bambini AP (Dabrowski, 1972; Silverman, 2002)
▪ discrepanza tra il livello di sviluppo raggiunto a livello cognitivo e quello raggiunto a livello emotivo
▪ sviluppo fisico allineato all’età cronologica
▪ discrepanza tra «pari» : età cronologica/età mentale
▪ disomogenità nelle aree di eccellenza (matematica, musica, arte, sport, ecc.)
▪ inadeguata regolazione emotiva (intensità emozioni, empatia e espressione affettiva esagerata) (Piechowski, 1991)
▪ profondamente consapevole dei propri sentimenti, molto introspettivi
«ESSERE SOPRA LE RIGHE»
«è spesso la loro condizione di vita e può avere ripercussioni sulle esperienze di vita» (Lind, 2001)
Twice exceptional
I bambini/ragazzi le cui difficoltà possono impedire l’identificazione di una
plusdotazione o possono ostacolare lo sviluppo di specifici talenti, proprio perché entrambi questi aspetti coesistono.
Le conseguenze di una mis-diagnosi o di un’assenza di doppia diagnosi, quando necessaria, sono di vario tipo, prime fra tutte di natura psicologica:
✓abbassamento dell’autostima e del senso di autoefficacia;
✓senso di inadeguatezza;
✓abbassamento degli obiettivi di apprendimento e sociali;
✓auto-colpevolizzazione;
✓disturbi comportamentali, aggressività auto o etero diretta;
✓difficoltà familiari e sociali;
✓rivalità, insuccessi.
Le discrepanze tra punti di forza e difficoltà presenti in bambini e ragazzi che mostrano la compresenza di plusdotazione e di una difficoltà, di un disturbo specifico o di una psicopatologia, possono causare sentimenti di frustrazione e possono interferire pesantemente con il pieno sviluppo delle capacità del bambino/ragazzo stesso (Webb et all., 2004).
Il rischio di considerare solo uno dei due aspetti (più spesso la difficoltà) porta a conseguenze di scarsa autostima, autoefficacia, dubbi sulle proprie
abilità/competenze, ecc. che non aiutano ad affrontare le discrepanze e ariconoscere le potenzialità.
Porre l’accento sulle difficoltà può ostacolare il riconoscimento del talento;
così come può accadere che elevate abilità portino il bambino/ragazzo a
compiere sforzi tali da nascondere in parte le difficoltà presenti.
Le mis-diagnosi più comuni e la
comorbilità
ADHD
I bambini dotati con ADHD presentano
▪ elevati livelli di creatività;
▪ buone capacità di iperfocus (intensità con cui si dedicano ad alcune attività)
▪ alta motivazione;
▪ Impazienza di vedere il frutto del proprio lavoro;
▪ compromissione funzionale nelle attività quotidiane;
▪ deficit della capacità di modulare la pianificazione delle azioni tramite il controllo inibitorio;
▪ quando compresenti, prognosi più grave;
▪ Comorbilità al 50%
Disturbi emotivo-comportamentali
Un bambino gifted su quattro presenta
• problemi comportamentali ed emotivi internalizzanti (ansia, eccessivo perfezionismo, ritiro sociale, bassa autostima);
• problemi esternalizzanti (instabilità psicomotoria, irritabilità o comportamento aggressivo);
• asincronia di sviluppo, un modello problematico di eterogeneità tra i livelli cognitivi, emotivi e psicomotori;
• elevata sensibilità alle richieste dell’ambiente e della famiglia e immaturità psico-affettiva;
• In adolescenza: possono evidenziarsi periodi di depressione legati alla delusione rispetto ai propri ideali o alla solitudine che spesso questi ragazzi vivono per mancanza di affinità con i pari.
• 40% comobilità
DSA
I bambini dotati con DSA hanno
▪ capacità verbali molto elevate, per quanto riguarda la comprensione verbale, la concettualizzazione e il ragionamento
▪ abilità non verbali in genere più deboli, soprattutto nelle aree di abilità spaziali, decodifica, memoria di lavoro uditiva e velocità di elaborazione
▪ spesso difficoltà psicosociali e di relazione con i pari
▪ Prevalenza di comorbilità tra il 20 e 70%;
▪ Basso rendimento scolastico
ASD
I bambini gifted con tratti ASD mostrano
▪ comportamento non collaborativo
▪ difficoltà di relazione con i pari
▪ sviluppo asincrono
▪ estrema necessità di prevedibilità, sistematicità e regole.
▪ livello di interesse molto intenso e avanzato per la loro età
Bambino plusdotato annoiato Bambino con ADHD Scarsa attenzione e tendenza a sognare ad occhi
aperti.
Attenzione scarsamente sostenuta.
Bassa tolleranza per la persistenza su compiti che sembrano inutili
Minore persistenza in compiti che non hanno conseguenze immediate
Tendenza ad iniziare molti progetti diversi, non portandone a termine molti
Tendenza a passare da un'attività ad un’altra lasciandole incomplete
Necessità, talvolta, di mettere in discussione l’autorità/l’adulto.
Necessità di avere regole per mantenere comportamenti socialmente adeguati
Può apparire distratto Può apparire disattento ai dettagli – impulsività – più attivo ed irrequieto di altri bambini
Caratteristiche di distrazione: perde il compito, lo dimentica, è disorganizzato
Spesso perde materiali, compiti
Difficoltà nel frenare il desiderio di parlare Spesso parla troppo – interrompe o si inserisce nel discorso di altri
ADHD E PLUSDOTAZIONE
DSA e plusdotazione
È frequente che un bambino plusdotato mostri, specifici disturbi, come la disgrafia (anche se spesso è presente una pessima calligrafia perché i pensieri vanno molto più veloce delle mani). Bambini e ragazzi con
questi tipi di doppie diagnosi, presentano notevoli abilità e talenti in alcune aree e difficoltà specifiche in altri, al punto da manifestare un Dsa (es. dislessia, discalculia, ecc.).
La diagnosi di Dsa può risultare però più difficile perché alti punteggi di QI ed elevate abilità possono mascherare le difficoltà. La scoperta della plusdotazione può risultare difficile perché possono emergere come
più chiare le difficoltà in un’area specifica dell’apprendimento, piuttosto
che le potenzialità.
Implicazioni
I bambini dotati passano gli anni della scuola…..
…..pensando a livello più bassi
…..in attesa che i compagni recuperino
…..tenendo l’apprendimento in stand-by
Un bambino ad alto potenziale avrebbe bisogno di…
▪ trascorrere del tempo con i propri simili in modo da confrontarsi allo stesso livello
▪ poter contare su programmi e attività differenziate
▪ poter accelerare i programmi e il cammino formativo su base individuale
▪ far parte di gruppi misti di cooperazione fra iperdotati e normodotati in rapporto allo sviluppo delle abilità sociali.
▪ necessità di attività che prevedano un approfondimento dei contenuti e una mentalità flessibile dell’insegnante orientato alla complessità e non alla semplificazione.
Modello di Arricchimento di Renzulli
Prevede tre tipi di arricchimento.
• Arricchimento di tipo I: si espongono gli studenti ad argomenti nuovi
attraverso video, visite guidate, materiale di vario genere. Si espongono gli studenti a una grande varietà di discipline, argomenti, hobby, luoghi ed
eventi che normalmente non verrebbero coperti nella programmazione standard.
• Arricchimento di tipo II: include materiali che promuovono lo sviluppo dei processi di pensiero come la creatività, esperimenti, il problem solving, il pensiero critico e i processi affettivi.
• Arricchimento di tipo III: coinvolge gli studenti che sono interessati ad un determinato ambito e sono disposti ad investire del tempo maggiore e ad impegnarsi in quella disciplina. Gli studenti con questo tipo di
arricchimento acquisiscono informazioni specifiche sulla metodologia di lavoro e diventano come dei piccoli ricercatori. Lo studente riesce ad avere una conoscenza approfondita del tema e delle tecniche d’indagine.
Vengono inoltre rafforzate le capacità di auto-apprendimento.
Si tratta di uno speciale modello educativo che propone di partire
dall’interesse dell’alunno e prevede che gli insegnanti educhino allosviluppo di competenze. L’obiettivo del modello è fornire esperienze di apprendimento per tutti gli studenti e pretende sviluppare il talento di
tutti i bambini, fornendo esperienze di apprendimento ad un livello
avanzato per tutti e secondo i punti di forza ed interessi di ognuno.
ACCELERAZIONE: forma di arricchimento che, secondo Pressey (1949), è un avanzamento attraverso un programma educativo a ritmi molto veloci oppure riguarda la programmazione di attività previste per classi più avanzate rispetto a quella in cui è inserito il bambino gifted.
Questo metodo permetterebbe di progredire più velocemente, basandosi sui suoi ritmi di apprendimento e sulla sua alta
motivazione ad imparare; fornisce attività di livello avanzato, che permettono, attraverso l’utilizzo di vari metodi di insegnamento, uno
studio più approfondito delle discipline scolastiche nell’ambito del piano di studi tradizionale e/o un’offerta più ampia delle tematiche
disciplinari.
SALTO DI CLASSE: prevede di collocare gli studenti in una o due classi più avanti. Quest’ultima pratica didattica in Italia avviene in entrata nella scuola primaria e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado
Ulteriori strategie didattiche per valorizzare i talenti a scuola e scoprire gli interessi degli alunni sono costituite da:
• utilizzo di un Portfolio, ossia di uno strumento che raccoglie esclusivamente i
prodotti che documentano particolari attitudini e/o interessi (Total Talent Portfolio di Renzulli, 1997)
• promozione dello studio autonomo, ossia di una modalità che consente di rispettare il ritmo di apprendimento più veloce dei gifted e di promuovere l’autonomia. Betts e Kercher (1999) hanno predisposto un modello di
“Apprendimento Autonomo” pensato per i gifted e costituito da cinque principali dimensioni: orientamento, sviluppo individuale, attività di arricchimento, seminari e lo studio approfondito.
Si ritiene utile, inoltre, prevedere la possibilità di attivare attività extrascolastiche, organizzate dalla scuola o da altri enti/associazioni/istituti/centri, che consentano ai giovani gifted di sviluppare le loro abilità in un determinato settore di interesse e che possano implementare la creazione di reti specifiche di sostegno per alunni, insegnanti e genitori.
Conclusioni
I bambini ad alto potenziale sono portatori di un dono (gift)
intellettuale che deve essere coltivato perché sbocci e venga utilizzato con successo all’interno di un equilibrio psicoaffettivo, pertanto
bisogna concedere loro tempo e attenzione….
«È il tempo che hai perduto per la tua rosa che fa la tua rosa così importante»
(A.de Saint Exupéry).
Bibliografia
• Webb, J.T., Amend, E.R., Webb, N.E., Goerss, J., Beljan, P., Olenchak, F.R. (2004).
Misdiagnosis and Dual Diagnoses of Gifted Children and Adults: ADHD, bipolar, OCD, Asperger’s, depression, and other disorders. Scottsdale: Great Potential Press.
• Winner, E. (1997). Exceptionally high intelligence and schooling. American Psychologist, 52 (10), 1070-1081.
• Winner, E. (2000). The origins and ends of giftedness. American Psychologist, 55 (1), 15-169.
• Gardner, H. (2005). Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento. Trento: Erickson.
• Ianes D., Macchia V. (2008). La didattica per i Bisogni Educativi Speciali. Strategie e buone prassi di sostegno inclusivo. Erickson, Trento.
• Edwards K. (2009), Misdiagnosis, the recent trend in thinking about gifted children with ADHD