DELLA SPESA MEDIA MENSILE FAMILIARE
Diego Moretti, Claudia Rinaldelli
ISTAT, Servizio Condizioni economiche delle famiglie
L’indagine sui consumi delle famiglie rileva le spese familiari per consumi allo scopo di descrivere ed analizzare i comportamenti di spesa delle famiglie italiane. L’indagine, completamente rinnovata da gennaio 1997, tiene in particolare considerazione la qualità e la precisione delle informazioni rilasciate. In questa ottica, negli ultimi anni è stata rivolta particolare attenzione alla valutazione del livello di precisione delle stime; più in particolare, fino ai dati rilevati per l’anno 2000, venivano calcolati soltanto gli errori di campionamento della spesa media mensile familiare per capitoli di spesa a livello Italia. A partire dai dati relativi all’anno 2001, si è provveduto ad una valutazione più fine e dettagliata della precisione delle stime prodotte. Il raggiungimento di questa valutazione ha richiesto al Servizio lo studio e l’introduzione a regime della procedura di calcolo degli errori di campionamento. Attualmente gli errori di campionamento della spesa media mensile familiare per capitolo di spesa sono calcolati rispettivamente a livello regionale e nazionale in media annua e a livello nazionale per singoli trimestri di rilevazione. Questo documento presenta gli errori di campionamento sopra specificati con riferimento agli anni 2001 e 2002.
Summary
The Households Budget Survey collects the consumption expenditures of Italian households.
This survey, completely renewed since January 1997, takes care of quality and accuracy of the
estimates. Since the last two years, a particular attention has been addressed to the evaluation of
the sampling errors of the estimates. In particular, the sampling errors of average monthly
expenditure for consumption were calculated at national level only. Starting from the data of
year 2001, they have been calculated at regional and national level yearly and at national level
quaterly. A particular effort was made to study and introduce the software procedure to
calculate these sampling errors. In this paper, the above sampling errors are reported for year
2001 and 2002.
1. Introduzione
2. Breve descrizione dell’indagine
3. Valutazione del livello di precisione delle stime
4. Gli errori di campionamento della spesa media mensile delle famiglie 5. Tabelle –anno 2001
6. Tabelle – anno 2002
spesa media mensile delle famiglie
1. Introduzione
1L’indagine sui consumi delle famiglie rileva le spese familiari per consumi allo scopo di descrivere ed analizzare i comportamenti di spesa delle famiglie italiane; le informazioni raccolte risultano inoltre di fondamentale importanza per la determinazione degli aggregati della Contabilità Nazionale e rivestono particolare interesse per organismi pubblici, nazionali ed internazionali, e operatori privati (ISTAT, 2004; ISTAT 2003). Oggetto della rilevazione sono le spese sostenute dalle famiglie residenti per acquistare beni e servizi.
L’indagine, completamente rinnovata da gennaio 1997, viene sempre di più condotta nell’ottica di una elevata qualità e precisione delle informazioni rilasciate (Ceccarelli et al., 2002).
Proprio in questa ottica, negli ultimi due anni è stata rivolta particolare attenzione alla valutazione del livello di precisione delle stime costruite dall’indagine. Più in particolare: fino ai dati rilevati con riferimento all’anno 2000, venivano calcolati soltanto gli errori di campionamento della spesa media mensile familiare per capitoli di spesa a livello Italia sull’intero insieme di dati raccolti in un anno di rilevazione. Tali valutazioni sono diffuse nell’Annuario sui consumi delle famiglie che costituisce uno dei più importanti mezzi di diffusione dei risultati dell’indagine in oggetto.
A partire dai dati relativi all’anno 2001, si è provveduto ad una valutazione più fine e dettagliata della precisione delle stime prodotte. Il raggiungimento di questa valutazione ha richiesto al Servizio lo studio e l’introduzione a regime della procedura di calcolo degli errori di campionamento. Attualmente, gli errori di campionamento della spesa media mensile familiare per capitolo di spesa sono calcolati rispettivamente a livello regionale e nazionale in media annua e a livello nazionale per singoli trimestri di rilevazione. Questo documento presenta gli errori di campionamento sopra specificati con riferimento agli anni 2001 e 2002.
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Diego Moretti ha redatto i paragrafi 2, 3, 4 e ha curato le elaborazioni; Claudia Rinaldelli ha redatto il paragrafo 1.
Gli Istituti Nazionali di Statistica conducono l’indagine sui consumi con frequenza diversa;
l’indagine sui consumi eseguita dall’ISTAT è basata su un disegno di campionamento trimestrale e la rilevazione è effettuata in maniera continuativa (Ceccarelli et al., 2002; ISTAT, 2004). Come anticipato, l’indagine rileva le spese sostenute dalle famiglie residenti per acquistare beni e servizi e ha una duplice finalità: di fornire stime trimestrali alla Contabilità Nazionale per la stima del PIL e di consentire, a livello annuale, di descrivere e analizzare i comportamenti di spesa delle famiglie italiane. La raccolta delle informazioni si basa essenzialmente su un diario; più in particolare, alle famiglie che partecipano alla rilevazione viene chiesto di annotare quotidianamente, per sette giorni, le spese effettuate per generi di ampio consumo (alimentari, tabacchi, giornali, ecc.) mediante un apposito questionario, denominato Libretto degli acquisti. In presenza di beni autoprodotti e autoconsumati, la famiglia compila anche il Taccuino degli autoconsumi. All'inizio del mese successivo, il rilevatore effettua una intervista conclusiva alla famiglia campione. In tale intervista vengono rilevate, mediante un secondo questionario, Riepilogo delle spese familiari, notizie socio-demografiche dei componenti la famiglia, notizie e spese per l’abitazione, spese per mobili ed apparecchiature, per abbigliamento e calzature, per la salute, per trasporti e comunicazioni, per tempo libero, spettacoli ed istruzione, per altri beni e servizi, oltre a notizie su reddito e risparmio.
Come già ricordato, l’indagine sui consumi si basa un disegno di campionamento trimestrale;
ciò sta a significare, che ogni trimestre dell’anno di interesse viene replicato il medesimo disegno di campionamento (Ceccarelli et al., 2002). Più in particolare, il disegno di campionamento è del tipo a due stadi di selezione con stratificazione delle unità di primo stadio.
Le unità di primo stadio sono i comuni mentre le unità di secondo stadio sono costituite dalle
famiglie (Cochran, 1977; Särndal et al., 1992). Nell’ambito di ogni regione geografica, i comuni
sono stratificati secondo l’ampiezza demografica. In particolare, 107 di tali strati sono formati
da un unico comune (Comuni Autorappresentativi-AR) comprendenti tutti i capoluoghi di
provincia più altri 4 comuni non capoluogo (Rovereto, Merano, Foligno, Termoli); dai rimanenti
strati, detti non autorappresentativi (NAR) vengono estratti tre comuni campione con probabilità
proporzionale all’ampiezza demografica. Ciascuno dei tre comuni selezionati è associato ad uno
specifico mese del trimestre durante il quale effettuerà la rilevazione.
primo trimestre) la effettuerà di nuovo nei primi mesi dei rimanenti trimestri (Aprile, Luglio, Ottobre). I comuni campione rimangono uguali da un trimestre al successivo. Ogni trimestre sono coinvolti nella rilevazione 107 comuni autorappresentativi e circa 381 comuni non autorappresentativi; ogni mese, partecipano all’indagine tutti i 107 comuni AR e 127 dei 381 comuni NAR. Le famiglie da intervistare sono estratte in modo casuale delle liste anagrafiche del Comune campione. Oltre a tali famiglie (denominate “famiglie dell’elenco base”), viene selezionato anche un secondo gruppo di unità (denominate “famiglie dell’elenco suppletivo”) da utilizzare in caso di rifiuto iniziale, irreperibilità o impossibilità a collaborare della famiglia
“base”. La scelta dell’unità “sostitutiva” avviene considerando il numero di componenti e la sezione di censimento di residenza della famiglia da sostituire. Le famiglie campione sono diverse da un trimestre all’altro. Per ogni mese e per ogni regione sono scelti casualmente due periodi di sette giorni denominati “settimane di riferimento”. In ogni Comune campione, le famiglie da intervistare sono suddivise in due gruppi di pari numerosità che partecipano all’indagine rispettivamente la prima e la seconda settimana di riferimento. Annualmente, sono coinvolte nell’indagine sui consumi circa 24.000 famiglie campione.
3. Valutazione del livello di precisione delle stime
Le principali statistiche di interesse per valutare la variabilità campionaria delle stime prodotte dall'indagine sono l'errore di campionamento assoluto e l'errore di campionamento relativo (ISTAT, 2004; Wolter, 1985).
Indicando con V ˆ ar (
dY ˆ ) la varianza della generica stima
dY ˆ riferita al dominio d (ad esempio, la regione geografica), la stima dell'errore di campionamento assoluto di
dY ˆ si può ottenere mediante la seguente espressione:
ˆ ) ˆ ( ˆ )
ˆ (
dY V ar
dY
(1)
La stima dell'errore di campionamento relativo di
dY ˆ definita dall'espressione:
Y Y ar Y V
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