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INFLUENZA. Rapporto sull andamento epidemiologico dell influenza e sulla campagna vaccinale nella Regione del Veneto, stagione INTRODUZIONE

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Monitoraggio attività vaccinale

Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria—U.O. Prevenzione e Sanità Pubblica

INFLUENZA

Rapporto sull’andamento epidemiologico dell’influenza e sulla campagna vaccinale nella Regione del Veneto, stagione 2020-2021

Incidenza cumulata della stagione: 7,19 per 1.000 abitanti.

Picco stagionale : 0,7 per 1.000 abitanti.

Classe età più colpita: bambini 0-4 anni con inci- denza massima di 2,04 per 1.000 abitanti.

Persone residenti vaccinate: 1.048.544.

Copertura vaccinale negli anziani: 65+ 61,0%

60+ 55,5% .

Dosi di vaccino somministrate ad Operatori Sanitari residenti: 27.901.

Copertura vaccinale operatori sanitari dipen- denti SSR e MMG/PLS/CA: 37,2%.

INTRODUZIONE

La Regione del Veneto è stata la prima realtà italiana ad avviare un proprio sistema di sorveglianza epide- miologica dell’influenza (stagione 1994-1995). A partire dalla stagione influenzale 1999-2000 la nostra Regione ha aderito ad INFLUNET, la rete di sorveglianza della sindrome influenzale coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La rete si avvale del contributo dei Medici di Medicina Generale (MMG), dei Pediatri di Libera Scelta (PLS) e dei referenti presso le Aziende Ulss e le Regioni.

Gli obiettivi del Sistema di Sorveglianza nazionale INFLUNET a cui aderisce la Regione Veneto sono: il monitoraggio della frequenza dei casi di sindrome influenzale, la stima dei tassi di incidenza nella popolazione, per segnalare tem- pestivamente inizio e fine dell’epidemia, e la valutazione dell’efficacia dei programmi di vaccinazione. Durante i perio- di interpandemici la sorveglianza consente, a tutti i livelli, di collaudare un sistema di controllo rapido ed efficace, basato su una rete di medici sentinella diffusa sul territorio, da attivare prontamente in caso di allerta pandemica da virus influenzale.

Oltre alla sorveglianza epidemiologica, il Protocollo INFLUNET prevede anche una sorveglianza virologica che consen- te il monitoraggio della circolazione dei virus influenzali nel nostro Paese. In Veneto quindi la sorveglianza ha interes- sato sia i MMG e i PLS che si sono resi disponibili per il monitoraggio della sindrome influenzale, sia il Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova che ha aderito all’indagine di tipizzazione dei virus in- fluenzali circolanti.

A partire da ottobre, come ogni anno, la Regione ha attivato la campagna vaccinale antinfluenzale per la popolazione residente sul territorio, con particolare attenzione per le categorie a rischio identificate secondo le indicazioni ministe- riali e ai soggetti di età uguale o superiore ai 60 anni.

Nel seguente rapporto vengono quindi presentati i dati relativi all’andamento epidemiologico della stagione influen- zale 2020-2021 e i risultati della campagna vaccinale condotta a livello regionale.

NOTA: la stagione 2020-2021, in termini di diffusione dell’influenza e dei virus in- fluenzali, ha risentito della pandemia da SARS-CoV-2 persistente per tutto il perio- do interessato. Inoltre, le misure di mitigazione del rischio per il COVID19 hanno ovviamente inciso anche sulla diffusione dell’influenza. Per tale ragione, il report relativo all’andamento epidemiologico è in forma più ridotta rispetto le stagioni passate.

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LA RETE DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA

Al sistema di sorveglianza hanno partecipato, quest’anno, 8 Aziende Ulss per un totale di 102 Medici Sen- tinella tra MMG e PLS, che hanno monitorato complessivamente una popolazione di circa 135.000 assistiti che garantiscono una copertura del 2,8% dell’intera popolazione regionale distribuita in fasce d’età con- formi a quelle della struttura della popolazione regionale, per garantirne la rappresentatività.

I dati sull’andamento epidemiologico della sindrome influenzale presentati nel seguente rapporto fanno riferimento al periodo di sorveglianza che va dalla 42esima settimana del 2020 (ottobre) fino all’ultima settimana di aprile 2021 (settimana 16 dell’anno), per un totale di 28 settimane.

I medici sentinella, durante questo periodo, hanno segnalato settimanalmente i casi che soddisfacevano la definizione clinica di “sindrome influenzale”, modificata a partire dalla stagione influenzale 2014-2015 per renderla omogenea a quella adottata in Europa dall’ECDC.

Per garantire la massima omogeneità di rilevazione, è stata fornita una definizione clinica di “sindrome Influenzale” che include le manifestazioni acute con sintomi generali e respiratorie. Quindi, qualsiasi sog- getto che presenti improvviso e rapido insorgere di almeno uno tra i seguenti sintomi generali: febbre o febbricola, malessere/spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e almeno uno tra i seguenti sintomi respiratori: tosse, mal di gola, respiro affannoso.

Le segnalazioni, come indicato in premessa, sono state inevitabilmente influenzate dalla pandemia di CO- VID19.

RISULTATI DELLA SORVEGLIANZA VIROLOGICA NAZIONALE

Parallelamente alla sorveglianza dei casi di influenza svolta dalla rete dei medici sentinella, il Ministero della Salute ha predisposto anche una sorveglianza virologica atta a identificare i tipi e sottotipi di virus in circolazione. I tre virus influenzali riconosciuti come agenti eziologici causali della malattia sono quelli di tipo A, B e C (quest’ultimo di scarso rilievo epidemiologico per l’uomo) e possono essere identificati trami- te appositi test di laboratorio (esami virologici o sierologici). Secondo l’ultimo bollettino della

“Sorveglianza virologica dell’Influenza dell’Istituto Superiore di Sanità1 di oltre 6.800 campioni analizzati dall’inizio della attività di monitoraggio, nessuno è risultato positivo al virus influenzale. A livello europeo, di 682.485 campioni, 791 sono risultati positivi con il 50,1% di tipo A e il 49,9% di tipo B.

1 Sorveglianza virologica dell’influenza, ISS. Rapporto N.24 del 28 aprile 2021, settimana di sorveglianza 16/2021.

2 Lo soglie sono quelle riportate nei bollettini dell’Istituto Superiore di Sanità e sono nazionali. Sono calcolate con il Moving Epidemic Method (MEM) sviluppato dall’ECDC. Tale metodo, che si basa sulle passate stagioni, identifica per l’Italia le soglie di: 3,16 casi ogni mille (livello basale);

9,37 casi (intensità bassa); 14,37 casi (intensità media); 17,40 casi (intensità alta) ed oltre (intensità molto alta).

ANDAMENTO EPIDEMIOLOGICO NELLA REGIONE DEL VENETO

I Grafici e le Tabelle a seguire descrivono, per la stagione 2020-2021, l'andamento settimanale regionale dei casi e dell'incidenza della sindrome influenzale distintamente per quattro classi di età specifiche. Viene anche proposto il confronto con il dato nazionale e con le passate stagioni. Come anticipato, la struttura per età degli assistiti rispecchia quella della popolazione residente nella nostra Regione; i tassi di incidenza calcolati possono quindi essere ritenuti rappresentativi dell’intera popolazione della Regione Veneto.

Nella Figura 1 viene riportato l’andamento settimanale, per l’ultima stagione, a livello regionale e a livello nazionale, il tutto inquadrato con cinque soglie epidemiche2.

In Veneto, come in tutta Italia, non sono stati registrati valori particolarmente rilevanti di incidenza in- fluenzale, con assenza di picchi evidenti, con un valore massimo di 0,7 casi ogni 1.000 abitanti.

L’andamento nazionale è stato prevalentemente simile a quello regionale, con valori leggermente superio- ri.

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Fig.1: Incidenza (per 1.000 assistiti) delle sindromi influenzali. Inquadramento rispetto a cinque soglie epidemiche. Regione Veneto e Italia, stagione influenzale 2020-2021.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

casi ogni 1.000 assistiti

settimane dell'anno

livello basale intensità bassa intensità media intensità alta

intensità molto alta Stagione 2019-20 Stagione 2020-21 Italia Stagione 2020-21

Suddividendo il dato per fasce d’età, non si rilevano particolari differenze, con incidenze sempre molto basse e mediamente sempre sotto l’1 caso ogni 1.000 abitanti per tutta la stagione. Solo nella fascia d’età 0-4 anni si hanno leggeri sforamenti ma con valori molto contenuti.

Complessivamente, quindi, si può dire che la stagione 2020-2021 è stata caratterizzata da un’incidenza molto bassa per tutte le fasce di popolazione. Tale dato è legato alla campagna vaccinale che ha avuto un’adesione maggiore rispetto alle passate, ma soprattutto alla concomitante pandemia da COVID19 e alle misure di distanziamento, igiene e protezione messe in atto dalla popolazione, che hanno inevitabil- mente limitato la diffusione anche dei virus influenzali.

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0 10 20 30 40 50

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009 2009-2010 2010-2011 2011-2012 2012-2013 2013-2014 2014-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018 2018-2019 2019-2020 2020-2021 Inc Totale Inc 0-4

Inc 5-14 Inc 15-64

Inc 65 e oltre

Fig.2: Incidenza (per 1.000 assistiti) delle sindromi influenzali per classi d’età. Regione Veneto, stagioni influenzali 2004-2020.

CASI CLINICI, OSPEDALIZZAZIONI E DECESSI

Stagione Segnalazioni3 Casi Gravi4 Decessi Tasso Ospedalizzazione5

Tasso Mortalità6 Decessi tra

casi gravi

2009-2010 373 13 6,99 0,27

2010-2011 112 22 2,18 0,45

2011-2012 17 1 0,31 0,02

2012-2013 50 5 0,80 0,10

2013-2014 22 2 0,27 0,04

2014-2015 365 111 40 40 7,32 0,82

2015-2016 122 13 6 4 2,10 0,12

2016-2017 210 55 21 8 4,12 0,43

2017-2018 339 64 10 10 6,59 0,20

2018-2019 542 100 34 24 10,62 0,69

2019-2020 259 15 8 3 4,61 0,16

2020-2021 - - - -

Tab.1: Casi gravi e complicati notificati durante i periodi di sorveglianza, tassi di ospedalizzazione e mor- talità (x100.000). Regione Veneto, stagioni influenzali 2009-2020.

3 Per segnalazioni si intendono tutti i casi notificati tramite il sistema delle malattie infettive regionale, gravi (per definizione ministeriale) o meno.

4 Per casi gravi e complicati di influenza, per definizione ministeriale, si intendono quelli le cui condizioni prevedono il ricovero in UTI. I soggetti devono presentare gravi infezioni respiratorie acute (SARI) o sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS).

5 Il tasso di ospedalizzazione viene calcolato rapportando il numero di casi di influenza che risultano essere stati ricoverati con il numero di resi- denti al 1° gennaio dell’anno di riferimento (Fonte: ISTAT). Il dato viene poi espresso su 100.000 abitanti.

6 Il tasso di mortalità viene calcolato rapportando il numero di decessi per influenza con il numero di residenti al 1° gennaio dell’anno di riferimen- to (Fonte: ISTAT). Il dato viene poi espresso su 100.000 abitanti.

La sorveglianza dei casi gravi non ha registrato segnalazioni in quanto tutte le segnalazioni e le ospedaliz- zazioni sono legate ad infezioni da SARS-CoV-2 per la stagione 2020-2021.

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CAMPAGNA VACCINALE CONTRO LA SINDROME INFLUENZALE

Di seguito vengono presentati i dati relativi alla campagna vaccinale contro l’influenza, condotta nella Re- gione Veneto, durante la stagione 2020-2021.

E’ giusto precisare che le stagioni 2009-2010 e 2012-2013 sono state particolari dal punto di vista organiz- zativo, pertanto un confronto con esse va valutato con attenzione.

I vaccinati

Con quasi 1.100.000 vaccinazione eseguite, durante la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagio- nale condotta in Veneto, a partire da settembre 2020, sono state vaccinate complessivamente 1.048.544 persone, dato superiore di tutte le stagioni precedenti (circa 250.000 vaccinati in più rispetto la stagione precedente) (Figura 3). Il valore massimo precedente si era raggiunto nella stagione 2009-2010, in occasio- ne della stagione pandemica caratterizzata dal virus di tipo A/H1N1.

Fig.3: Numero di persone residenti vaccinate contro il virus dell’influenza stagionale. Regione Veneto, stagioni influenzali 1999-2019.

Delle persone vaccinate nel corso della stagione 2020-2021 la maggior parte (76,5%) sono soggetti di età, pari o superiore ai 60 anni. Il 4,9% sono soggetti di età pediatrica 0-14 anni, il 7,1% per i soggetti tra i 15 ed i 44 anni ed il restante 11,6% per quelli tra i 45 ed i 59 anni.

Guardando le motivazioni di vaccinazione, il 75,4% ha indicato come unica indicazione il fattore età 60 anni o più, il 13,3% è relativo alla popolazione under 60 che ha fatto la vaccinazione su scelta personale, seguono in percentuale, sul totale dei vaccinati, i famigliari di soggetti ad alto rischio, il personale sanita- rio, il personale dei servizi pubblici di primario interesse ed i soggetti con condizioni di rischio.

Si segnalano oltre 3.500 donne in gravidanza, oltre 6.300 donatori di sangue e quasi 1.300 operatori che per motivi di lavoro sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus in- fluenzali non umani.

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Copertura vaccinale antinfluenzale gli over 60

Come previsto dal Piano Sanitario Nazionale e ribadito dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, il prin- cipale obiettivo operativo per i Servizi Vaccinali è il raggiungimento di una copertura vaccinale della popo- lazione dei 65enni pari ad almeno il 75%, da quest’ultima stagione, in relazione alla concomitante pande- mia da coronavirus, il target è stato ampliato a tutti gli over 60enni.

Per poter effettuare confronti omogenei tra i territori è stato scelto come denominatore la popolazione residente al 1 gennaio 20207, lo stesso criterio è utilizzato a livello nazionale.

Complessivamente la copertura vaccinale per i soggetti di età pari o superiore ai 60 anni è del 55,5%, con un valore di 35,9% per i soggetti tra i 60 ed i 64 anni e del 61,0% di copertura per i soggetti over 65 anni.

Quest’ultimo dato, confrontato con i dati delle stagioni passate, identifica una crescita di adesione alla vaccinazione rispetto agli ultimi otto anni (Figura 4).

A livello territoriale, le differenze di copertura tra residenti nelle diverse Aziende Ulss sono più marcate tra i 60-64enni con quasi tutte le Aziende che hanno regi- strato valori tra il 31% ed 38% ad eccezione dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana (44,6%) ed l’A- zienda Ulss 1 Dolomiti (50,5%).

Più contenuta la differenza per gli i 65+ e per la copertura comples- siva dei 60+. Quest’ultima registra variazioni tra il 53,4% dell’Azienda Ulss 4 Veneto Orientale, al 60,5%

dell’Azienda Ulss 1 Dolomiti.

Per i soggetti 65+ il valore massi- mo è registrato sul territorio dell’Azienda Ulss 5 Polesana con il 66,6%. Rispetto alla stagione pas- sata gli incrementi di copertura sono importanti: sette punti per- centuali in più a livello regionale, con massimi di oltre quattordici punti localmente.

Complessivamente e localmente, l’obiettivo del 75% di copertura risulta comunque non raggiunto.

7 Fonte: ISTAT, popolazione al primo gennaio 2020 post censimento.

Fig.4: Copertura vaccinale della popolazione over 65 per antin- fluenzale. Regione Veneto, stagione influenzale 2008-2020.

Fig.5: Coperture vaccinali della popolazione over 60 anni, per Azienda Ulss. Regione Veneto, stagione influenzale 2020-2021.

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Copertura vaccinale antinfluenzale per operatori sanitari

Uno dei target importanti della campagna influenzale sono gli operatori sanitari. Classificati con tale moti- vazione di vaccinazione in anagrafe regionale risultano vaccinati 31.362 operatori sanitari, di cui 27.901 residenti sul territorio regionale, tale dato risulta il più alto registrato rispetto alle passate campagne (Figura 6). Nella valutazione sono conteggiati sia operatori dipendenti del SSR che lavoratori di case di ri- poso o case di cura private.

Fig.6: Operatori sanitari vaccinati contro le sindromi in- fluenzali. Regione Veneto, stagioni influenzali 1999-2020.

Per un dettaglio più preciso su valori di copertura, si è provveduto ad un’analisi per i soggetti dipendenti delle Aziende Ulss, delle due Aziende Ospedaliere, dell’I- stituto Oncologico Veneto e dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta e dei Medici di Continuità Assisten- ziale.

Per i dipendenti sono stati considerati i soggetti con ruolo sanitario, escludendo i comparti e i ruoli amministrativi.

Su questo gruppo di operatori, la copertu- ra registrata per la stagione 2020-21 è del 37,2% (Figura 7). I valori variano da un

Fig.7: Operatori sanitari vaccinati, dipendenti Aziende Ulss, Aziende Ospedaliere e IOV.

Regione Veneto, stagione influenzale 2020-21.

minimo del 25,2% ad un massimo registrato in Azienda Ospedaliera Università Padova del 53,7%.

Osservando il dato per alcuni profili specifici tra i dipendenti, a livello regionale, si riportano le coperture per: Medici ospedalieri 54,4%, Infermieri 30,9%, Operatori Socio Sanitari 22,8%, Assistenti Sanitari 66,5%, Ostetrici 28,7%.

Sul territorio: Medici di Medicina Generale 54,1% e Pediatri di Libera Scelta 50,7%.

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Esecuzione della vaccinazione

Nel corso degli anni c’è stato un significativo aumento del coinvolgimento dei Medici di Famiglia nell'ese- cuzione delle vaccinazioni contro l’influenza, le vaccinazioni eseguite dai MMG sono triplicate passando delle 227.793 dosi somministrate nella stagione 1999-2000, a oltre le 900.000 di quest’ultima stagione. Si è invece proporzionalmente ridotto il numero delle dosi somministrate presso i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP).

Analizzando nel dettaglio l’ultima stagione, i Medici di Medicina Generale hanno somministrato nella Re- gione l’89,2% del totale delle vaccinazioni antinfluenzali, mentre il restante 10,8% è stato somministrato tra i SISP e altre strutture (prevalentemente case di riposo).

Il contributo dei Medici di Medicina Generale all'esecuzione delle vaccinazioni è variabile nelle singole Aziende Ulss in rapporto alle diverse scelte organizzative fatte a livello locale: si passa infatti da un minimo del 77,3% del totale delle vaccinazioni nella Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana, ad un massimo del 95,4%

nell’Azienda Ulss 5 Polesana.

Tipologia di vaccino

Le indicazioni generali sulla tipologia di vaccino da impiegare e in quali circostanze vengono annualmente aggiornate dal Ministero della Salute tramite un’apposita circolare, recepite dalla Regione ed inviate alle Aziende Ulss sul territorio che pianificano l’attività.

Nel corso degli anni, grazie alle migliori conoscenze in materia, all’evoluzione dei virus circolanti e allo svi- luppo di nuovi composizioni vaccinali, anche la tipologia di vaccino somministrata è cambiata: alcuni vacci- ni usati nelle prime stagioni della sorveglianza non vengono più utilizzati, molti altri invece hanno visto incrementare o diminuire il loro utilizzo nel tempo.

Nell’ultima stagione c’è stato un utilizzo prevalente del vaccino “adiuvato” (65,7%) e nel restante dei casi dei vaccini, disponibili dalla gara regionale, quadrivalenti (34,3%).

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