OOHSj
GIULIA
E
SESTO POMPEO
DRAMMA PER MUSICA
DI BENEDETTO PEROTTI
DA RAPPRESENTARSI
WUf l R. TEATRO ALLA SGALA
La Quaresima
delVanno
1818.MILANO
Baila stamperia di Giacomo Piroxa
dirincontro al detto
L
R. TeatrmHfLC
TERSONAGGF. 5
OTTAVIO, àmante non
corrispostodi Giulia • . . . .-j
Sig.
Claudio BonoldL 'Triumviri.
MARCANTONIO
....
Sig.
Giovanni
BattistaBinaghi.
'SESTO POMPEO, amante
diSignora Marianna Marconi,
GIULIA,
figliuola di L. Cesare proscritto, e pro-messa
sposa aPompeo.
Signora
p^iolante Camporesi,FULVIA,
moglie diMarc'
Antonio,Signora
ChiaraMetzger, aW
attuale sernzi0^
S.
M.
ilRe
di Baviera»AUFIDO, nemico
segreto de' Triumviri ,ed
aii^i-co di
Pompeo.
Sig.
Francesco
Biscottini.Un Tribuno.
Sig.
Domenico SpiaggL Littori.
Soldati
dei Triumviri.Soldati
di SestoPompeo.
Coro
diDonne
seguaci di Giulia."'
f I I '" " Il "Il I I" "l * .. Il II-
Xa
scena è in un^ Isola ^ dove iT
riumviri sirecarono per fare le proscrizioni , e per dividersi
il
Mondo. —
Si è cercato di adattare edV interesse delDramma
il carattere di Ottavioy e diPompeo^
e per
comodo
dellamusica
si è ritenuto di questiil
prenome
di Sesto,Musica nuova
del Si^,Maestro Carlo
Sot.iVA.Le Scene
tanto delF Opera;,quanto de
Baili sono tuttenuove
^ disegnate e dipintadal Sig.
Alessandro
Sanquieic€>.Signora leresa Gallianis.
—
SignoraTeresa
Merli.Sig. Gio, Carlo Berretta.
Maestro
alCembalo
Sig.
Vincenzo
Lavigna,Primo
T^ioìino ,Capo
ci' OrchestraSig.
Alessandro
Rolla.^Itro primo
Wiolino in sostituzione al Sig.Rolla
Sig.
Giovanni
Cavinati.Primo
Vaiolino de^Secondi
Sig. Pietro Bertuzzi.
Primo
P^iolino per i BalliSig.
Ferdinando
Fontelibero.Primo
Violoncello alCembalo
Sig.
Giuseppe
Storioni.^Itro primo
J^ioloncella Sig.Vincenzo
Merighi.Primi
Clarinettia
perfetta vicenda.8%.
Pietro Tassisiro.—
Sig. Felice Corradi*Primo Corno
diCaccia
Sig. Agostino Beloli.
Primo Fagotto
Sig.
Gaudenzio
Lavarla.Primo Contrabbasso
Sig.
Giuseppe
Andreoli,Suonatore
d'j4rpaSig. Clexiiente Zanetti*
Direttore del
Coro
Sig.
Gaetano
Bianchi.Copista, e proprietario della
Musica
Sig.
Giovanni
Ricordi.Capo Macchinista
Sig.
Francesco
Pavesi, Sotto-CapiSignori
Antonio
Gallina.— Gervaso
Pavesi.Capi
Illuminatori SignoriTommaso
Alba.— Antonio Maruzzi»
Capi
SartiDa uomo Da donna
Sig.
Antonio
Rossetti. Big,Antonio
MajolitSerrettonaro
Sig^
Giosuè
Parravicino.jdttrezzista
Sig.
Raimondo
Fornarf.8 PERSONAGGI BALLERINI.
In^eTtfcri € Compositori de'* Balli
SiG, Vigano Salvatcrf,.
—
Sig. Bertinx Filippo»,Primi Ballerini serj
Sig, Blasis Carlo.
—
Signora Pallerini Antonia.Primi Ballerini per le parti seria Signori
Molinaii Nicola.
—
Bocci Giaseppe.—
Nichli Carlo.Signora Bocci Maria.
—
Signora Nichli Maria.Primi Ballerini per le parti giocose.
Signora ^'ignnò Celeste.
—
Sig. Francolini Giovanni, Primi Ballerini di mezzo carattereSig Trlgambi Pietro.
—
Sig. Ciotti Filippo.Altri Ballerini per le parti Signora Bresciani Maria.
Signori
Paìlrrlni Girolamo.
—
TraLaltoni Giacomo.—
Blanciardi Carlo.Maestri di Ballo, edArte Mimica deWAccademia de^RR, II, Teatri Signori
La-Chapelle LriiGi.
—
Garzta. Urbano—
Villeneuve Carlo.Allievi de11^Accademia suddetta Signore
Bianchì Margherita, SoldatiGiudiua,AìisioCarolina, GrcgoriniAtlc^alde^
RossiFrancesca, Santambrogio Maria ^Sirtori Carolina, Kmaldi Lucia , Bragnoli Amalia , Grassi Adelaide, Olivieri Teresa, Zampuzzi Maria,
Bianchi Angela, Trezzi Gaetana, Metalli Angela, Vlscardi Giovanna, Valenza Giuseppa, Valenza Carolina, Catenacci Luigia, Guaglla Gaetana ^ Ravina Ester, P'.lli Carolina, Savio Giuseppa, Carcano Maria , Cesarani Adelaide, Novellau Luigia.
Signori
\illa Giuseppe, Massini Federico, Bianchi Francesco, Trabattoni Angelo, Bedotli Antonio, Brunetti Giuseppe.
Corpo di Ballo Signori Nelva Giuseppe.
Goldoni Giovanni.
Arosio Gaspare.
Sedini Luigi.
Parravicini Carlo.
Preetinari Stefano.
Raranzoni Giovanni.
Zanoli Gaetano.
Rimoldi Giuseppe.
Citterio Francesco.
Corticelli Luigi.
Tadiglieri Francesco.
Conti Fermo.
Cipriani Giuseppe.
Rossetti Marco.
Signore Ravarini Teresa.
Albiizio Barbara.
Trabattoni Francesca.
Bian€Ìardi Maddalena.
Fusi Antonia.
Nelva Angela.
Barbini Casati Antonia.
Rossetti Agostina.
Feltrini Massimiliana.
Berloglio Rosa.
Massini Caterina.
Mangini Anna.
Costamagiia Eufrosia.
Bedotti Teresa.
Pitti Gaetana, Bosi Giuseppe.
Sivelli Girolamo.
Supplimenti ai primi Ballerini
Sig. Nichli Carlo.
—
Signora Bocci Maria.Signoia Nichli Maria.
—
Signora Bresciani Maria.ATTO PRIMO
SGENA PRIMA.
Interno del Padiglione di Ottavia.
Antonio
eCoro
di Soldati.Coro
lete là sulmargine
Placata vendicataLa
grandeombra
diCesare
A
noi sorriderà.l^Tif;. Gli
empj
,che
osaronoQuel
sangue spargere,Un
ferro vindice Ucciderà.Coro L'ombra
di Cesare Esulterà.^nt.
Il terrore fra i tuoni, fra ilampi Scenderà
della Tracia suicampi
E
dei vili ribelli lo stuoloNel
suo sangue nuotar si vedrà.Coro D'ululati, di grida, di duolo
Gemer
Tarla d'intorno s'udj;.à.SCENA
II.Antonio
e il Tribuno.^n^Ebben
,Tribun,
che rechi?Tranquilla è
Roma
? I cenniEseguisti fedele ?
Trih, I più possenti
^
^ATTO
Tutti subirò àe proscritti il fat«. i
Solo Sesto fuggi ; verso Pirene
Andò
ad unir sua sorteDi Calo
ai figli imperturbato , e forte.jént.Eì temerario e
vano
Cerca
sottrarsi al suo destin ,ma
invano.SCENA
111.Ottavio preceduto
da
Ijittori ; e delti.Coro
JLi aquila spieghi altero.Te Duce, Augusto,
il voìjE
stenda il vastoImpero Ovunque
splende il sol.Olt» Sì , miei prodi , il
mondo
intero Fiada
noidomato
, e vintoE
persempre
in ceppi avvintoDi
discordia il reo furor.Coro Tu
d'Ausonia
,almo
guerriero, Sei la gloria , e lo splendor.Ott,
Ma
quest'alma
saràmesta
,Sarà
sempre
afflitto il cor,Se
pietosoAmor non
destaNel mio bene un
dolce ardor.Coro Per
te, Ottavio,Amore
innestaIl bel mirto al sacro allor.
Ott.
Compiuta
èTopra,
e vendicato il padre*Col fiero Bruto sol piccioli avanzi
Restano
di ribelli . ..Ant.
A
ncornon
sai . .So
, che Sesto fuggi; so, che ilcammino
Terso
Pirene ei prese ;•
De'
miei fidiuno
stuol tra quelle balzeDi
già l'attende, e neir insidie teseCadrà
vittima aRoma
, e alFamor mio
PRIMO, _ 9
L'abborrito rivai.
Qui
Giulia intantoPer cenno mio
fu tratta ; oggi di sposo 10 le offrirò lamano.
'^nt.
Al nuovo
soleNoi
quindi partiremo.Ott.
Or
vedi il foglio ,CgU
accenna
il foglio su diun
tas^olino)Che
del divisoimpero
Rinchiude
i patti : su la fè sicuroTu
puoi d' Ottavio riposar.-yint,
dagge
esegna
il foglio)E
sacriPer me
saranno , il giuro.Ma
più tenacenodo,
e ame
più gratoStringer ci dee.
Tu
sai che Ottaviaadoro
...Ott.
Ma
Fulvia ..
^nt, E
già segnato11 suo ripudio , e della Puglia i
campi
Doman
di sue sediziose gridaAndrà
T alteraad
assordar.Ott.
La
destraD'Ottavia
ticoncedo;
i voti tuoi Ella coroni , e rendaSincera, eterna l'amistà fra noi.
SCENA IV.
Antonio
e ilTribuno
partonoda un
lato^mentrè Ottano
vuol partiredaW
altrogiunge
Fulvia»Fui.
X
arresta Ottavio.Ott.
Gravi
cure altrove . ..
Fui. In ver cure sublimi
,
E
sol degne di voi , Y Italia eRoma
Coprir di stragi.
Or
di qual èmia
sorte ?Che
più deggio sperar ?Ott. Lasciami.
Fui Intendo
}io
ATTO
Dir non mi
vuoi , che quella stessamano Che
il sangue cittadin versò a torrenti,Segnò
il ripudio mio.Ott.
Di
stato alta ragion ...Fui. Splendido
nome
,Col
quale invan la crudeltà e T orgoglioVoi
cercate coprir.De'
suoi nel sangue Si lordaAntonio
, e correA'
novelliimenei
; tu Giulia adori >E
le proscrivi il genitore.Ott. Alteri
Sono
,donna
, i tuoi detti.FuL E
orrendi e fieriI fatti seguiran.
Di
Fulvia ilnome Tremendo suona
ne' civil conflitti.Crebbi
fra le discordie , e ne' perigli II cornon trema
in seno:Saprò
morir,ma
vendicata almene.Ott%
Al nodo
fortunatoSorride il ciel placato,
E
in lui di stabil paceUn pegno
ilmondo
avrà.FuL Da
queste nozze odiateVoi
pace invan sperate ; Discordia la sua facePronuba
accenderà.Ott.
Deh
!m'
odi , placati.FuL Mi
parli invano.Ott.
Frena
il furore.FuL Con
questamano
Voglio quel core Strappar dal sen.
a
2Ott.
he
turba l'animaFuL Sento,
che versanoIra e dispetto ;
In
questo pettoLe
rode il pettoMegera
e Alettoveìei}^ JX lor velen.
PRIMO.
IISCENA V.
infido.
Come
scorrono lente almio
desioL' ore di questo giorno !
Giovane
valoroso , e solaspeme
Della Patria cadente, oggi qui alfine,
Sesto, ti rivedrò. S'appressa ornai
Del
tuo arrivo ilmomento
...Ma
da lungiodo mormorare
il tuonx) ;Il ciel si oscura , e
Impetuoso
ilvento Minaccia
atra procella.Tolga
il ci^l , cheFortuna
Ogni
bell'opra a contrastare intesaNon
sianemica
a cosi bella impresa.S C E N A V
I.Spiaggia di
mare ingombra
Ai orride rupi.Fiera burrasca. Si vedrà
un
naviglio errar ludi-brio de^/lutti y dai quali è gettato fra gli scogli.
Mentre
vl escePompeo
co* suoi soldati torma la serenità nel cielo ^ e lacalma
sul mare.Coro
JL acciono i venti ; in cieloIl
nembo
già fuggi ;Si squarcia il negro velo ,
Chiaro
ritorna il di.Pam. Ma
più fiera aspra tempestaNel mio
petto ora si desta ;Di
vendetta alto desio ,E
il pensier dell' idolmio
Scuote
ralma
,infiamma
ilcon
ATTO
Coro Ahii
funesto luogo è questoSol di sangue e di terror.
Pom. Per
pocoalmeno
In questo seno
Tacete
, o palpiti ,D'
un
dolce amor.Sol di
Roma
si ascolti la voce ,Che
ferocemi
chiede vendettaSu
gì' indegni , su gliempj
oppressor.Corriamo
a sciogliereLe
sue ritorte ;Corriamo
intrepidiIncontro a
morte
,Purché
si spenganoGli
empj
oppressor.JPom.Ecco
r orride tende ,ove
tranquilliStan di
Roma
i tiranni.Al crudo cenno
D' Ottavio qui la
mia
diletta sposaFu
strascinata anch' essa.Ma
r istante si appressaChe
ultimo il ciel prescrisse ai lor delitti.Or
voi cauti celate (involgendosi a suoi sol-Fra
gli scogli lanave:
in questo loco, datijChe
tra noi siconvenne
,Aufido
intanto giungerà , ed asilo,
Fin
ch*eiqua
volga i passi , ,,i presteran (juegli
ammucchiati
sassi, fsi ri- tira negli ^Qogli)PRIMO.
i3SCENA VII.
Scoglj da
un
lato,ove
si nascosePompeo,
dair altro tende di Giulia e del suo seguito.
Giulia y e
Coro
di donne.Coro.
X
acita tacitaElla sì stà :
Ah
! nel doloreQuanto
piùamabile
. E' la beltà 1
Parte
del Coro.Sull'occhio languido Sul labbro roseo
'
Spunta
la lagrima,Spunta
il sospir.Coro
Tacita tacita Ella si stà :Ahi
nel doloreQuanto
più amabile e; la beltà!6iu.
Oh
seguite ! Il tristo cantoAccompagni
ilmio
dolor;Che
digemui
, e di pianto Sol si pasceun mesto
cor.Ah
! divisa dallo sposoHo
perduto ilmio
riposo.Deh
1mi
dite ove si aggira,Se
sospira ancor perme.
Caro Pien d'amore
quel suo coreSol te
brama
, te solchiama
,E
sospira sol per te.i4
ATTO
Giù. In questo di spavento Tristo fera! soggiorno
A
che tratta son io? .Forse
del sanguemìo
Ha
sete Ottavio, e quivedermi
forseBrama
spirar su gli occhi suoi ?La morte Dolce
cosa è perme.
Poss'io di vitaL' aure spirar senza il
mio bene
?Oh
caraParte dell'alma
mia, Nel
luogo ,ove
t' aggiriPorta il ventò pietoso i miei sospiri ?
Sesto , Sesto , ove sei ?
SCENA Vili.
Pompeo
, che alle ultime parole di Giulia escedagli scoglj , e detta.
Pom. V^ual voce
risuonar fa delmio nome
Questi orridi dirupi ? (riconoscendo
Gi\d^
M'inganno? Ah
! sìche
è dessa.Giulia , Giulia idol mio.
Tu Sesto? Oh Dio! Gelo
d'orror.Non
saiChe
albergo è questo di feroci belveDel
tuo sanguebramose
?Po77i.
Ed
io quivengo
A
liberarne ilmondo
>E
te , o cara , a strappar dai loro artigli.Giu.hh
! nasconditi almeno.Pom.
Lancia pria, ch'io ti stringa a questo seno.Giù.
Di
quella voce il suonoScende
soave al petto ; E'un
lieve zeffireltoSul fior , che langue e
muor.
Pom. La
luce di quegli occhiSoave
al cor discende;a 2
PllIMO.
i5E'
un
raggio , che risplendeNel
tempestoso orror. fhreve silenzio in cui si rimirano con trasporto ditenerezza vivace in
Pompeo
ecom- movtnte
in GiuliaJ
Giù. Idol
mio
del tuo periglioMi tormenta
il rio pensier.Pom.
lo timiro
, e sono oppresso Dall'eccesso del piacer.Dolce
speranzaMi
sorge in coreChe
il nostro amore.Lieto sarà.
{Pompeo
entra negli scogìj: Giulia nellasua
tenda)SCENA IX.
Padiglione di Ottavio,
come
alla scena 1.Ottavio e j^ufido.
Ott.
Aufido
ame
s'inoltri.Oh come Amore
Tutto mi
strugge il core Ilo del
mondo
signor, io senza Giulia Infelice sarei :Per
lei trionfo , emi
son cari soloPer
deporli al suo pièpalme
e trofei, (esce^u.
Signor . . • •-^^ò
Ott. Giulia vedesti ?
Quel
suo divìn sembianteGioja
e dolcezza spira,
Oppur
disdegnoed
ira?udu.
Un cupo
duoloingombra
Queir alma,
e grave affannoPar che
leopprima
il core.Oli.
Tosto
a leivanne,
e dal tuo labbro apprenda,i6
ATTO
Ch' io stesso alla sua tenda
Andrò
frapoco
a vagheggiar quel viso ^Che Amor
nel core di suaman
m'impresse.{parte)
^u. Yolo
a ubbidirti,(Ah
Sestoalmen
giungesse!) (partendo vede Fui. y e si arresta)SCENA X.
Fuhia
e infido,Ful\o
più pacenon ho:
pensier di sangue (no7ivedendo
y4u.)Sempre mi
parla all'alma,
emi
ricorda L' oltraggiato onor mio.\Aa, Fulvia, tu fremi?
Inver
mi
fai pietà.Fui,
Dimmi
poss'ioDi
te fidarmi ?i^u. Io nato
In tua
magion
, del granPompeo
soldatoNe*
farsalicicampi
, orrore io sento^
D' esser qui vii stromentoDelle furie d' Antonio.
A
cenni tuoiPronto,
Fulvia, son io; parla,che vuoi?
Fui
Vendetta.y4u.
Tu
l'avrai fra poco.Fui.
E come
?^11,
Odimi
, alto segretoTi
affiderò : libera questa notteRoma
sarà dal suo servaggio , e spenti1 superbi Triumviri. Io sedussi
Molti de' lor seguaci,
E
priache cada
il giorno, in questi lidiGiunge
....Fui.
Chi
?PRIMO.
^a.
Il figlio diPompeo.
sFuL ^
Che
narri?E non
m' inganni ?Oh venga
!Ed unendo
il suo sdegno a miei furoriVendicheremo
gli oltraggiati amori.-df;U.
Or
colla dolcespeme
Dì
vendetta sicuraIl giubilo, il contento • •
Procura
moderar.Pensa
cheun guardo
solo,Un moto,
inun raomentó Di
tante cure il fruttoTutto
- potria involar, Cpa^te)SGEN A XI.
Scoglj e tende di Giulia ,
come
alla scenaTU.
Pompef)
y che esce dagli scoglj in abito disem-
pi/re soldato , indi Giulia dalla
tenda
col 5e- guito delle sue donne,Pom. A
ufido cjncornon
viene, e di già il soleYolge
air occaso :uh impensato evento
T orse ....Giù.
O
sposo adorato , o dolce oggettoDelle
mie
cure , io ti piangea lontano jDa
te divisa insopportabil pesoMi
pareva la vita ;eppur men
graveErami
ilnon
venderti,
Che
sui tuoi giorni preziosi e cariSempre
tremar.Pom. Ed
io,Poiché
il destinoamico
Mi dà
di rivederti , io tutte obblìoLe mie
sventure. (Fui. entra iniprovvisam.')i8
ATTO
SCENA XII.
Fulvia e detti.
Giù, (vedendo Fui.)
Oh Numi!
in queste soglie...Pom. Qui
d'Antonio la moglie IFui.
Sgombrate
ogni timore ;amica
iovengo
:Aufido
già ....Pam.
Egli stesso ? ' '\Fui,
Tutto mi
disse ,non temer
:mi
unisceA
te r offeso orgoglio,E
il traditoamor
mio. Sappi,ohe Antonio Osa
sugli occhi mieiStringere infami nozze
Colla suora d'Ottavio, e Ottavio anch* egli
Ebbro
d'amor
. ...Pom. Per
chi ?Fui.
Per
Giulia.Pam. Audace!
Fui.
Siamo entrambi
oltraggiati ,entrambi
uniti SareiijMO alla vendetta.Pom. Oh
rabbia ! Io fremo*Fui,
Lo
sdegnomi
divora.Giù. Io gelo e tremo.
SCENA XIII.
j^dufido e detti.
Au. ^
te Ottavio *)Che
veggo ? **)*)(a Giù, senza veder
Pom.^
^*)Q^edendo
Pom.)
Giungesti alfin...
ma
incauto,Fin
qui il piede inoltrar ?Pom.
lo di te ,amico
,Cercava.
PRIMO.
19li.
Or
di paroleTempo non
è ; fra breveQui
giunge Ottavio. In sua custodiaad
arteOggi
posi i miei fidi :ad
essi in pettoViva
tuttora è lamemoria
e caraDel
tuo tradito genitore ;ognuno
Ti
attende inìpazìente, e la tua vista11 lor coraggio
infiammerà:
tu intantoTosto
ti cela , e aspettaIl
momento
propizio alla vendetta.(Pomp.
si
nasconde
: Fui, sipone
colledonne
di Giù.).
SCENA XIV,
Otta<^io , Giulia e d^tti,
Ottavio entra seguito
da
Littori , che resterannodietro di lui ^ e preceduto
da
soldati:^ufido
li disporrà innan^A agli scoglj , che
nascondo- no Pompeo,
il quale esciràun momento dopo
per mostrarsi
ad
essi^ chedaranno
segni digioja in vederlo,
Ott.
A-lfme
io posso ....Giù- Ottavio, lo
mi credeva,
Che almen
nel sesso imbelleTu
de* Cesari il sangue Avessi a rispettar.Ott.
E
questo sangueM'
è caro in te più chenon
credi.Giù.
Dunque
Perchè
qual vile schiava....Ott. Eterni
Dei
!(Pom. udendo
le parole d^ Ott. si mostreràa
poco a poco sempre più vivamentecommosso)
Giulia, tu schiava?
Te
gliomaggi
e i voti20 ATTO
Aspettan
de'Romani
, e tevedranno
In carro trionfai ....Giù.
U
insulto aggiungiAlle sventure
mie
?Ou.
]No, il ver ti parlo;Su
r universo interoQuell'impero tu avrai, che hai sul
mio
core.Giù,
Che
dicimai?
OtL Quel
,che mi
dettaamore.
T'
amo.
Giù.
Ah
taci 1Ott.
E
lamia
sorteSol dipende da quel viso.
Qiu.
M'hai,
crudele, il padre uccisoE
parlarmi osid'amor?
JoiL
^u.
Sconsigliato ,dove
corri? (^trattengono Poni, che vuole scagliarsi contro di Ott.)^Poni. Io punir vo' queìl' indegno.
Ott. Idol
mio
, placa il tuo sdegno.Giù.
Tu
m'inspiri odioed
orror.Ott, ,
A
pietàmovati
Un
fidoamante
,Che
per te struggere Si sente il cor.Giù. Pallida pallida
Sangue
grondanteL'ombra
qui aggirasiDel
genitor.Pom,
Fai,Nel
core accendesiIn questo istante
Un
vasto incendioD'
ira e furor.Giù, Il padre
mio
....Ott.
Deh
cessa ,oh
Dio ! Giù.Feroce
additamiL'
empio
uccisor.PRIMO. M
SCENA X V.
•Antonio
e dettL^nt. Oh
evento fortunato !Del
tuomaggior nemico^
Di
Sesto ilcapo
odiatoOggi
al tuo piè vedrò.Ott.
Come? deh
narra..Giù. (
Oh
ciel ! )Fui. (
Che
ascolto ! )(
Oh tradiménto
! >^u.
(Siamo
scoperti. )( Io sento
^ ^ Stringermi tutt^
un geL)
^nl. Nel
piano di PisauroIn
pugna
orrenda e fiera ^ L'alma
sdegnosa e alteraCon
tutti i suoi spirò*Ott.
E
fiapur
ver ?\dnt. E'
vano
Il dubitarne.
Pom.
(Oh
inganno ! )Giù, ( Si
scema
inme
V affanno. )Fui. udu. (
Men
fosco il ciel si fa. )Pom.
e
Fui.
Giù.
Tutti.
De'^rei tiranni in petto E' spento ogni sospetto^.
E morte
inevitabileSu
lor sospesa è già.De'
rei tiranni in petto E' spento ogni sospetto ; Pel caroben
quest'anima
Più da temer non
ha.22 ATTO
(
Spento
il rivai, ,Ott. \
Ora
per teed
\ Dell' adorato oggettojdnL
IPiù
dolci sensi e teneriL
Amore
inspirerà, (partono co' Xitiort)SCENA ULTIMA*
mi
Restano
i soldaticon infido,
i quali alVavan-
zarsi di
Pompeo
si disporranno in filada una
parte y
daW
altra usciranno frattanto i soldati diPompeo:
questi resta nelmezzo
con Giulia^Fulvia e udufido.
Pam. Scoppiate
alfin , scoppiate Sensi di sdegno e d' ira :Da un Dio,
che Falma
inspira.Mi
sento trasportar.Coro
^ir.Guidacl , eroemagnanimo,
La
patria a vendicar.Giù,
Ah
per pietà !pom. Nascondi
Quel
pianto.Giù.
E
vuoi ,ben mio
. . ,Pom.
L' offesoamor
vogl' io ,E Roma
vendicar.FuL Grato
a quest'alma
è ilsuono Di
bellicosi carmi.Giù.
Lo
strepito dell'armi Tutta tremar mi
fa.Pom. Se
a voi la patria è cara ,Se
virtù in voinon
langue,Romani,
questa è l'ara,(snudala
spa--E
quidobbiam
giurar. da')Coro
Tutto
perRoma U
sangue (tutti sten^lo giuro di versjir, doi'O la
spada
verso il ferro di
Fom.)
PRIMO.
Pom.FuLSuì
Triumviri crudeli,
Come
folgore , chepiomba
,
La
vendetta scoppierà.^u. CoroPronta morte
edegna tomba Questo
suolo a lor darà.Gin.
Ah
! s eicade
, quiuna tomba Arabi
insieme accoglierà.Tutti,
Turbò
il sereno - di questo giornoNube
di duolo -nembo
d' affanniIl
nuovo
sole - al suo ritornoA
noi più lieto - si mostrerà.Coro
*
Riparatori dei nostri danni
J^ella sua
pompa
- risplenderà.Fine delV atto primo.
^4
1
ATTO SECONDO,
SCENA PRIMA.
Notte. Folta selva; in lontananza alcune tende, entro le quali vi saranno lumi,
infido
e Soldati, in disparteuno
schiaw.Coro
allecimmerie
grotte Ùscicupa
la notte ,Nè mai
più tenebrosoE
fosco stese il vel.^u.
In placido riposoLa
terra involve e il cieLCoro Neirorror
tuo profondoTendelta Roma
e ilmondo
^Amica
notte , avrà.Il
nome
tuoimmortale
Di
gloriaandrà
suìV aleAlle future età.
SCENA
I I.Pompeo
e dettoPom. XJn cupo
alto silenzioRe^na
d* intorno , e par che voglia il eie!©' 1 nostri voti secondar,-drfti.
Fra poco
Vedrai
nelcampo
spegnersi le faci ;Al
tristo suon di grida disperate ,Di madri
desolateATTO SECONDO. 25
E
divedove
spose ilsonno
scendeSa
tfiielki infami tende ,E
nel soporeimmerge
i fieri mostriColla feroce sanguinosa
ciurma Dei
satelliti crudi.AUor, dove
s'innalza11 padiglion d' Ottavio , a passi tuoi Sarà scorta fedele
Questo mio
schiavo.Poni.
Or vanne, amico;
unisciAllo stuol de' tuoi fidi i miei seguaci.
Spento
Ottaviano , io tostoRagglungerovvi , e il
campo
Assaliremo
de' nemici.{Au,
parte coi soldati)SCENA
III.Fulvia e detto.
Fui,
(3
Sesto ,Sei tu pronto a ferir? L'istante è questo.
Che
offreamica
fortuna al tuo coraggio,Pom, Oh
perchènon
poss' ioDi
quest'idra triformeTutti troncare
ad un
sol colpo i capi !Ma una
vittima solaSceglier io posso , e scelgo Ottavio.
Fui.
E
crediChe
quel diPvoma
emio
Scellerato oppressore
andrà impunito?
Credi
tu^che
quest'almaPossa appagarsi d'
un
inutil pianto ?Ei pur
cadrà.Pom. E
per qualman
?Fui, Per
questui. .Pom. E
tentar osiuna
si ardita dtnpresa ?là
26
^ATTO
Fui,
MI
addestròAntonio
istessoh (siandranno
spegnendo
le faci nelcampo)
Pfell'arte delle stragi; e^4i del sangue In
me
destò la sete, egli del suoLa
sazierà . . . .ma
vedi,Già
sparisce ognilume
; ilcupo
orrore\ miei spirti rinfranca.
Pom. E
in questo pettoPiù
feroce ridesta ilmìo
furore.Questo,
che stringo, osservalo,Vendicator
pu;j;nale,Del
crudo e viie OttavioNel
coreimmergerò.
Fui, In tristi pianti, e funebri
La pompa
nuzialeE
l'odiatotalamo
Intomba
io cangerò,-"'om. Saprai tu il gran periglio..,^
Fui.
Mirar
confermo
ciglio.Poni.
E
nel fataicimento...,
FuL La man non
tremerà.Pom. Hai
cor virile e forte.Ma
se la sorte avversaA
noi si mostrerà?...Fuh Me
del suo sangue aspersaDell' infedel consorte
L'ombra
precederà,a a
L' ora si affrettaDella vendetta;
Fra poco
il corePago
sarà. (partono)SCENA IV.
^„
Giulia col suo seguito.Giù.
L u
dame
fuggio Sposo
?ah
!dove
corriTroppo
nol^ile spirto 4 ogni periglioSECONDO.
^7 Solo col suocbragào
Egli
sempre
misura, ecoirinmenso,
Che
il cor gì'infiamma
, della patria amore<Quanto,
oRoma,
tu costi a questo core!O Dei
, che in cura aveteDel
campidoglio i fati, Pietosi proteggeteDi Roma
il difensor.'E
tu , che ralme
accendiD'
inestinguibil foco,Vieni,
il tuoNume
invoco, OnnipossenteAmor.
Coro Amor,
dal ciel discendi;Ti mova
il suo dolor.Giù. Ei forse è giunto - in questo istante.
Che
veggo ? ahi misera! - mille inun punto
Ferri s'innalzano, - estinto è già,Ah
!Torme
care - del fidoamante
Indivisibile - seguir dovea:
In quei cor barbari - fors'io potea Colle
mie
lagrime - destar pietà.Coro
Tergi le lagrime , - il cuoi discaccia;Fra
le tue braccia ~Amor
pietosoL'amato
sposo - ricondurrà.Giù.
Ahi
voi cercateinvano
Di
consolarmi. Ei piùnon
vive.O
caro,.Neir
estremo sospir coli'amoroso
Labbro
chiamasti la tua Giuliainvano
^Invan
volgesti imoribondi lumi
Per
rivederla ....,
S C E N A V.
Pompeo
e detta.Ifin respira il
mondo
;Roma
respira.ATT©
Giù,
Oh
gioja !dunque
salvoTu
ame
ritorni , o sposo ?E
Ottavio . .Fom.
Ei giac'5Immerso
nel suo sangue.Giù. Io pur ti veggo
Io pur ti stringo a questo sen :
ma
turbaQuella
gioja, ch'io sento,un
certo orrore.Che
di gelmi
riempie.Amato
sposoDa
quest* isola infaustaDeh
! fuggiam per pietà.Poni.
Calmati
, o cara ;Intempestivo ornai
E' questo tuo timor...
ma
piùnon
veggoLui,
che guidò i miei passi(sf naccencZono ZeAlla
tenda
di Ottavio. faci delcampo)
Giù.
Oh Dio
1non
vediChe
siaccendon
le faci ?ohimè
!Non
odiQuesto
d'armi tumulto
, e queste grida ?Coro
JencroAirarmi
1Parte
del Coro Ottavio viva lGiù,
Non
hai tu Ottavio ucciso!Pam. Ecco
il pugnale intrisoDel
sangueche
versò.Coro
c. s. All'armi; Ottavio viva.Un nume
lo salvò.a 2
Ondeggia
incerta Tanima
;Che
più pensarnon
so.SCENATE
Otlavio preceduto
da
Littori e Soldati con faci accese e detti.Ott,
£\h.\
s' insegua, si cerchi l'audace.Su
volate : ogni oscuro ricetto,O
miei fidi, correte a esplorar soldatipartono)