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CROCE ROSSA ITALIANA IL PARTO E LE EMERGENZE OSTETRICO-GINECOLOGICHE

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Academic year: 2022

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(1)

CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA

IL PARTO E LE EMERGENZE IL PARTO E LE EMERGENZE OSTETRICO

OSTETRICO - - GINECOLOGICHE GINECOLOGICHE

(2)

• “Dare la luce” può essere per la donna,

liberata dalla paura, un'esperienza esaltante, non paragonabile a nulla; la nascita può

essere per il bambino, la più straordinaria, la più forte, la più profonda delle avventure.

(F.Leboyer )

(3)

Indice degli argomenti

• Brevi cenni sull’anatomia dell’apparato genitale femminile;

• Nozioni tecniche/teoriche sull’assistenza al parto spontaneo;

• Prime cure al neonato;

• Cenni su eventuali complicanze

prima/dopo/durante il parto.

(4)

APPARATO GENITALE

FEMMINILE

(5)

LA FECONDAZIONE

• Nella donna, dopo la pubertà, ogni mese giunge a maturazione 1cellula uovo che

viene espulsa

dall’ovaio e si dirige verso la tuba, qui

avviene”l’incontro”

con lo spermatozoo

(6)

Mestruazione o fecondazione??

• Se l’ “incontro”

avviene si darà origine alla

FECONDAZIONE

• Se l’ “incontro” NON avviene, l’uovo

degenera e si avrà la MESTRUAZIONE

(7)

IL PARTO

• Il parto generalmente si verifica tra le 37 e le 41 settimane di gestazione*

• Periodo inferiore alle 37 settimane, saremo in presenza di parto prematuro

* periodo durante il quale l’embrione cresce e

si sviluppa all’interno del corpo della

madre

(8)

SVILUPPO DELL’UTERO

(9)
(10)

TIPI DI PARTO

Il parto può essere:

EUTOCICO: se avviene con le SOLE forze

naturali (spontaneo o indotto*) OPERATIVO: se viene espletato con un

intervento manuale o

strumentale (taglio cesareo, v.o., forcipe)

DISTOCICO: se intervengono ostacoli o complicazioni

*(parto viene indotto oltre la 42a settimana)

(11)

 ETA’ : -18 + DI 35

 SITUAZIONE SOCIALE:

ragazza madre tossicodipendente

 PATOLOGIE PRE - ESISTENTI:

ipertensione diabete

assunzione farmaci

 N° DI PARTI:

primipara

più di 5 gravidanze

 PATOLOGIE DURANTE LA GRAVIDANZA

emorragie, ipertensione, rottura prematura di membrana, infezioni

(12)

PRESENTAZIONE DEL FETO

• La prima grossa parte del corpo fetale che si mette in rapporto con l'egresso

pelvico.

• Nel 95% dei parti il feto si presenta CEFALICO

• Nel 4% dei parti PODALICO

• Nell' 1% dei parti presenta la SPALLA

(13)

Le presentazioni cefaliche sono

tutte “situazioni

longitudinali”

(14)

PRESENTAZIONE DEL FETO

• Il parto in

presentazione

PODALICA per via vaginale è molto

rischioso,per questo motivo è necessario eseguire un

TAGLIO

CESAREO

(15)

anche le presentazioni podaliche sono tutte “situazioni longitudinali” in

quanto in entrambe le

situazioni il diametro fetale cefalo- podalico

è parallelo al diametro longitudinale

dell’utero

(16)

PRESENTAZIONE DEL FETO

PRESENTAZIONE TRASVERSA

o

DI SPALLE 1% dei parti TAGLIO CESAREO

(17)

La

presentazione di spalla è

invece una classica

“situazione trasversa od

obliqua”

(18)

ACCOGLIENZA DELLA GESTANTE

• ETA’ E NOME DELLA DONNA;

• PARITA’(chiedere se ha già avuto altre

gravidanze,parti per via vaginale o tagli cesarei);

• DATA PRESUNTA DEL PARTO;

• GRAVIDANZA SINGOLA O MULTIPLA

• NOTIZIE SUL DECORSO DELLA GRAV.;

• ORA D’INIZIO DELLE CONTRAZIONI E LOCALIZZAZIONE DEL DOLORE;

• PERDITE VAGINALI ( l.a. o ematiche );

• PREMITI (voglia di spingere);

(19)

TRAVAGLIO

• TRAVAGLIO s’intende l’insieme di quei

fenomeni che rendono possibile la dilatazione del collo dell’utero materno e la conseguente

espulsione del feto.

• 1 PERIODO PRODROMICO

• 2 PERIODO DILATANTE;

• 3 PERIODO ESPULSIVO;

• 4 PERIODO DEL SECONDAMENTO.

(20)

PERIODO PRODROMICO

• Con questo termine s’intende quella “fase dolorosa” che può durare anche diverse ore.

E’ la primissima fase del travaglio in cui si hanno:

1 Contrazioni dolorose MA ancora irregolari 2 Dolori nella regione lombare e sovrapubica;

3 Espulsione del tappo mucoso*

*secrezione delle ghiandole mucose del collo uterino che occludono il canale cervicale

(21)

PERIODO DILATANTE

Inizia con contrazioni

regolari (ogni 2-3minuti) e termina quando il collo

dell’utero (cervice) ha raggiunto la dilatazione massima (10cm circa)

N.B. Durata media di questa fase è 8-10ore x la

nullipara e dalle 2 ore in poi per la pluripara..

circa!!

(22)

La dilatazione cervicale passa per una fase di raccorciamento e di appianamento prima di cominciare la vera e propria dilatazione

della cervice e formare la cosiddetta

“bocca del parto”

(23)

Nelle pluripare il raccorciamento

della cervice e la dilatazione

possono

verificarsi in

contemporanea

(24)

In realtà nelle pluripare si può raggiungere una dilatazione completa senza che il collo sia

completamente scomparso

(25)

PERIODO ESPULSIVO

Inizia quando la dilatazione del collo dell’utero è

completata

Questo periodo porta alla espulsione totale del feto La gestante avrà contrazioni

intense e prolungate, dolore lombo-sacrale e senso di premito*

*necessità/sensazione di defecare

(26)

PERIODO DEL SECONDAMENTO

Espulsione della placenta, cordone ombelicale e membrane amnio-coriali Fase che può avvenire dopo

5min.dal parto ed entro 1ora (circa)

N.B. ! IMPORTANTE !

Raccogliere tutto in sacchetti e consegnarli in P.S.

(27)

–Acu regolare della durata di 60'' ogni 2 minuti

– presenza di tremore fisiologico, nausea e /o vomito

– dolore lombosacrale e/o sovrapubico

– eventuali perdite vaginali (l.a., sangue in scarsa quantità)

SEGNI E SINTOMI DEL

TRAVAGLIO ATTIVO:

(28)

PARTO NON IMMINENTE

Se dal controllo effettuato (contrazioni, l.a.... .) il parto non risulta essere imminente:

• Avvisiamo il 118 (trasmettendo tutti i dati rilevati);

• Trasportiamo la donna in decubito laterale sinistro;

• Tranquillizziamo la partoriente e continuiamo a

“assisterla” (pressione, frequenza cardiaca, tempi di contrazione, respiro ….)

(29)

SEGNI E SINTOMI DEL PARTO IMMINENTE

- Dolore sacro-coccigeo

- Presenza di modesta perdita ematica (marca) - Sensazione di premito

- Distensione dei genitali esterni

(30)

PREPARAZIONE AL PARTO

• Allertiamo il 118;

• Tranquillizziamo noi stessi e la partoriente;

• Posizioniamo la donna in posizione litotomica (ginecologica);

• Prepariamoci ad accogliere il neonato con un telo sterile e teniamo pronti teli caldi (es:coperta

termica) per coprirlo;

• Iniziamo ad assistere il parto;

(31)

OCCORRENTE PER IL PARTO

• Scegliere un piano rigido (x posizionare la partoriente);

• Teli a copertura del piano;

• Sacchetti per la raccolta dei rifiuti (garze,guanti, teli…) e uno per la raccolta della placenta (liquido amniotico);

• Asciugamani;

• Guanti sterili, occhiali, mascherine, pinze, forbici, garze sterili e non, cordon-clamps, metallina,

aspiratore.

(32)

TECNICHE D’ASSISTENZA

• Non è necessario toccare il perineo materno e la parte presentata fetale...i bambini nascono da soli!

• E' possibile frenare delicatamente la fuoriuscita della parte presentata fetale ponendo una mano a coppa sulla stessa, al fine di evitare grosse

lacerazioni perineali.

(33)

Durante il tempo del disimpegno la testa fetale si affaccia alla rima vulvare dando origine alla cosiddetta incoronazione.

(34)

Fase

successiva del

disimpegno

(35)

Ulteriore

fase del

disimpegno

(36)

ASSISTENZA AL PARTO

• Sostenere la testa alla base del

collo(ovviamente senza stringere);

• Fuoriuscita la testa, il bambino ruoterà naturalmente e farà uscire la spalla (noi continuiamo a sorreggerlo);

• Uscite le spalle, molto velocemente uscirà il tronco ed infine le gambe.

• Registrare ora della nascita

(37)

Dopo il disimpegno della testa si verifica il tempo della

rotazione esternarotazione esterna o

di restituzione”di restituzione

che ha la finalità di favorire l’impegno, la progressione e

la espulsione del cingolo scapolare fetale. A tale fine

la spalla anteriore deve portarsi sotto la sinfisi pubica in modo da fare

perno e facilitare la espulsione della spalla

posteriore.

(38)

CURE AL NEONATO

• Adagiare il neonato su un telino sterile (posizionato sopra il ventre materno).

• Asciugarlo accuratamente (i neonati disperdono moltissimo calore)

• Liberare le vie aeree(bocca e naso) avvalendosi dell’aspiratore/siringa/pompetta

• Clampare il cordone ombelicale (15cm circa dall’ombelico del bambino)

• Controllare (indice di Apgar) lo stato di salute del neonato

(39)

CLAMPAGGIO DEL CORDONE

• Si applica la prima cord-clamp a 10cm (circa) di distanza dall’ombelico del neonato;

• Si “svuota il cordone” e a distanza di circa 4-5cm dalla prima cord-clamp, si applica la seconda;

N.B. le cord-clamps una volta applicate non si riaprono più.

N.B. il cordone ombelicale mediamente deve misurare tra i 40cm e i 70cm.

(40)

Il neonato subito dopo l’espulsione

(41)

ASSISTENZA AL SECONDAMENTO

Dopo la nascita del b.no:

• in assenza di perdite ematiche ASPETTARE che la placenta si distacchi spontaneamente SENZA

esercitare trazioni sul funicolo;

• in presenza di perdite ematiche abbondanti

massaggiare l’addome della madre per accelerare la fuoriuscita della placenta ;

• Raccogliere SEMPRE la placenta;

• Valutare la perdita ematica e monitorare i parametri vitali materni durante il secondamento

• Trasporto in ospedale.

(42)

Il canale da parto subito dopo l’espulsione del feto

(43)

Espulso il feto si verifica il terzo periodo del parto: il secondamento che consiste nella espulsione della placenta, delle membrane e del moncone distale del

funicolo ombelicale

(44)

ATTESTAZIONE DI NASCITA

• Recidere il cordone ombelicale vuol dire attestare la “nascita” (denuncia dell’avvenuto parto). Per questo motivo è SOLO il personale ospedaliero che può/deve arrogarsi tale “diritto”,

• Il cordone NON deve essere tagliato TRANNE SE

• È troppo corto (< di 25cm);

• Bisogna iniziare manovre di rianimazione e/o assistenza particolare del neonato e/o alla madre

(45)

VALUTAZIONE DEL NEONATO

INDICE DI APGAR

E’ un punteggio che indica il benessere fetale in relazione a determinati parametri vitali.Si ottiene assegnando un punteggio compreso tra 0 e 2 ad ognuno dei 5 elementi valutati.

Un punteggio di APGAR è buono se >7

N.B. Questa valutazione deve essere effettuata sul neonato al 1° e al 5° minuto dalla

nascita.

(46)

TABELLA DI APGAR

10 PUNTI 5 PUNTI

0 PUNTI

T O T A L E

ROSEO

CIANOSI PERIFERICA CIANOTICO

Colorito

TOSSE SMORFIA

ASSENTE

Riflessi

MOV.ATTIVI DEBOLE

FLESSIONE

FLACCIDO

Tono Muscol.

PIANTO

SUPERFICIALE E IRREGOLARE

ASSENTE

Movim.Resp.

>100 battiti

<100 battiti ASSENTE

Freq.Cardiaca

2 punti 1 punto

0 punti INDICE

(47)

IL POST-PARTUM

• Le due ore successive all’espulsione

“completa” della placenta controllare:

• Stato di salute della madre;

• Eventuali e continue perdite ematiche;

• Contrazioni/retrazione uterina

• Stato di benessere fetale

(48)

COMPLICANZE DEL PARTO

1. Liquido amniotico tinto ( verde-marrone poiché sporco di meconio)

2. Prolasso del cordone ombelicale

(scivolamento del cordone omb. davanti alla p.p. fetale) ;

3. Distacco totale/parziale di placenta;

4. Rottura d'utero

5. Emorragia post-parto;

(49)

PROLASSO DEL CORDONE OMBELICALE

• Adagiare la madre su tavola spinale, in posizione antishock;

• Posizionare un cuscino sotto il bacino materno

• Somministrare ossigeno (alti flussi);

• Avvolgere il cordone esposto in un telo sterile

• Trasporto in emergenza in Ospedale.

(50)

DISTACCO DI PLACENTA

• Placenta previa (la placenta CHIUDE l'orifizio uterino interno): alle prime

contrazioni o dopo la 32 sett. di grav. ho sanguinamento genitale di colore rosso vivo, indolore

• Distacco di placenta normoinserta:

improvvisa contrattura dolorosa dell’utero accompagnata da perdita ematica dalla

vagina

(51)

COSA FARE???

1. posizionare la donna sul fianco sx (migliora la perfusione fetale)

2. posizionare del ghiaccio sulla sinfisi pubica

3. somministrare ossigeno

4. trasporto in emergenza ( se il

distacco è totale la donna e il b.no in

pochi minuti potrebbero morire)

(52)

ROTTURA D'UTERO

• sensazione di lacerazione all’interno dell’addome;

contrazioni molto violente che cessano

all’improvviso; possibile emorragia vaginale massiva; possibilità di stato di shock

Trasporto in emergenza in posizione antishock,

somministrare ossigeno, controllo parametri vitali

(53)

EMORRAGIA POST-PARTUM

Perdita ematica superiore a 500cc

Le cause di tale perdita ematica, possono essere:

• Atonia* uterina;

• Mancato o incompleto distacco della placenta;

• Lacerazioni importanti del canale del parto

* Perdita del tono muscolare,eccessivo rilassamento

(54)

TRATTAMENTO DELL’EMORRAGIA

• Massaggiare l’addome (fondo dell’utero) fino a quando non si percepirà un

rigonfiamento grosso quanto un melone;

• Controllare lo stato di shock;

• Controllare i parametri vitali;

• Somministrare ossigeno;

• Trasporto immediato in Ospedale.

(55)

Se il

secondamento non si verifica spontaneament e la separazione

della placenta può essere facilitata con la

“spremitura alla

Credè”

(56)

EMERGENZE PRE-PARTO

• Aborto spontaneo

(dolori addominali; possibile emorragia

moderata; possibile emissione di frammenti di tessuto dalla vagina)

• Gravidanza ectopica (extra-uterina)

( forti dolori addominali; possibile emorragia

vaginale; possibile shock)

(57)

PRE-ECLAMPSIA/ECLAMPSIA

• Pre-eclampsia :aumento eccessivo e improvviso della pressione superiore a 140/90 mmHg; edemi; aumento di peso;

cefalea; ipersensibilità alla luce; dolori nella parte alta dell’addome; agitazione

• Eclampsia:convulsioni, coma, morte.

• COSA FARE:

• Trattamento simile alla crisi epilettica con

trasporto in emergenza

(58)
(59)

FINE

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