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REMO ANZOVINO / VINCENT VAN GOGH: domani 9 aprile al cinema il film con la colonna

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REMO ANZOVINO / VINCENT VAN GOGH: domani 9 aprile al cinema il film con la colonna sonora del pianista compositore

Standing ovation a Vicenza per

l’esecuzione in anteprima della colonna

sonora

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REMO ANZOVINO / VINCENT VAN GOGH

LA MUSICA DI REMO ANZOVINO HA INCONTRATO L’ARTE E L’ANIMA DI VAN GOGH, STANDING OVATION AL TEATRO

OLIMPICO E ALLA BASILICA PALLADIANA PER

L’ESECUZIONE IN ANTEPRIMA DELLE MUSICHE DEL FILM

“VAN GOGH. TRA IL GRANO E IL CIELO”

2 EVENTI SPECIALI A VICENZA IN CHIUSURA ALLA MOSTRA DEI RECORD “TRA IL GRANO E IL CIELO” CON LE MUSICHE DI ANZOVINO E LE PAROLE DEL CRITICO MARCO GOLDIN CHE HA RACCONTATO LA VITA E

LE OPERE DEL GENIO OLANDESE

IL FILM EVENTO CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI VALERIA BRUNI TEDESCHI, LA CONSULENZA SCIENTIFICA DI MARCO GOLDIN E LA

COLONNA SONORA DI REMO ANZOVINO AL CINEMA SOLO IL 9, 10 E 11 APRILE

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ELENCO

SALE http://www.nexodigital.it/van-gogh-tra-il-grano-e-il-ciel o/

Dopo il successo di Loving Vincent che ha portato nelle sale un totale di 240 mila spettatori, arriva al cinema “Van Gogh.

Tra il grano e il cielo”, il film evento che offre un nuovo sguardo sul genio olandese, attraverso il lascito della più grande collezionista privata di opere del pittore:

Helene Kröller-Müller (1869-1939), la donna che ai primi del Novecento, ammaliata da un viaggio tra Milano, Roma e Firenze, e sull’esempio del mecenatismo dei Medici, giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni. In uscita domani, lunedì 9 aprile, martedì 10 e mercoledì 11 aprile, in anteprima mondiale nei cinema italiani e a seguire in 50 paesi del mondo, il film, prodotto da 3D Produzioni e

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Nexo Digitali, è diretto da Giovanni Piscaglia e scritto da M a t t e o M o n e t a c o n l a c o n s u l e n z a s c i e n t i f i c a e l a partecipazione di Marco Goldin, la partecipazione straordinaria di Valeria Bruni Tedeschi e la colonna sonora originale di Remo Anzovino. Ulteriori informazioni e l’elenco completo delle sale cinematografiche sono consultabili su www.nexodigital.it.

A Vicenza, la città che ha ospitato la mostra dei record, “Tra il grano e il cielo”, curata dal critico d’arte Marco Goldin, si sono tenuti due eventi speciali, unici e irripetibili: l’arte di Van Gogh ha incontrato la musica del pianista compositore Remo Anzovino, che in assoluta anteprima ha eseguito le musiche originali composte, orchestrate e dirette per il film “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”.

Sul palco del prestigioso Teatro Olimpico – il più antico teatro coperto dell’era moderna, progettato da Andrea Palladio

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nel 1580 – Goldin ha raccontato la vita e l’opera di Van Gogh nel loro lato più struggente e p o e t i c o , m e n t r e i l l a t o emozionale è stato affidato a R e m o A n z o v i n o , c h e a c c o m p a g n a t o d a u n o

straordinario ensemble di musicisti (Gianni Fassetta alla fisarmonica, Jozek Cardas primo violino, Sophie Chang secondo violino, Aldo Zangheri alla viola, Anselmo Pelliccioni al violoncello, Lorenzo Baroni al contrabbasso e Marco Anzovino alle chitarre e percussioni) ha eseguito “Vincent”, il tema musicale principale del film, “En plen air”, “Arles symphony”,

“Helene”, “The dignity of nobodies” e altre sinfonie che, in maniera spirituale e delicata, hanno esaltato le opere di Van Gogh nel film.

Alla mezzanotte di ieri, Anzovino e Goldin, tra musica e parole, hanno i n v e c e r a c c o n t a t o V a n G o g h n e l l ’ u l t i m a s a l a d e l l a m o s t r a alla Basilica Palladiana, circondati dai capolavori del celebre pittore realizzati durante il periodo finale della sua vita. Due recital intensi, appassionati ed esclusivi che si sono conclusi entrambi con una lunghissima standing ovation, tributata da parte del pubblico, per ringraziare i due artisti di averli guidati per mano, in maniera sensibile e rispettosa, dentro il magico mondo di Vincent Van Gogh.

Comunicato VignaPR; foto Simone Di Luca

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Udinese: ottava sconfitta di fila!

Salvezza e terzo posto, questi gli obiettivi di Udinese-Lazio nel primo posticipo della 31a giornata.

Dopo 7 sconfitte consecutive e l’incontro di sabato fra tifoserie, società e squadra ci si aspetta la prova d’orgoglio utile anche per rispondere alle vittorie odierne di Crotone e Verona che riducono a 6 i punti di vantaggi dei friulani rispetto al terz’ultimo posto, al fischio d’inizio della gara contro i capitolini.

Nei friulani rientra Lasagna che si presenta al tiro dopo 3 minuti, Strakosha para. Inizio incoraggiante dei bianconeri che tentano qualche interessante sortita offensiva: all’8’ va al tiro Larsen, ci arriva ancora il portiere ospite. Dopo i primi 10 minuti i primi applausi del pubblico che non smette di incitare i bianconeri. Al 13’ cross dalla destra di Larsen per la testa di Lasagna che porta in vantaggio l’Udinese e fa esplodere di un misto gioia e liberazione il Friuli. La Lazio dopo aver subito il gol non sta a guardare e pochi minuti più tardi si fa pericolosa con un tiro di Immobile, palla alta. Al 26’ pareggio Lazio: palla dalla sinistra per Milinkovic-Savic che trova Immobile pronto alla deviazione vincente. Proteste dei friulani per un possibile fallo ad inizio azione che Rocchi non ravvisa. Al 37’ raddoppio Lazio: palla per Luis Alberto che dalla sinistra fulmina Bizzarri per il vantaggio ospite.

Al 3’ della ripresa colpo di testa di Maxi Lopez, palla a lato. Lazio che però con il passare dei minuti sembra maggiormente in controllo del match. Al 13’ ancora Luis Alberto, palla alta. Poca Udinese nella ripresa, gli uomini di Oddo non riescono ad impensierire una Lazio che gioca anche a far calare il ritmo al match. Al 31’ punizione da fuori area

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d i L a s a g n a : p a l l a a l l e s t e l l e . 3 m i n u t i p i ù t a r d i biancocelesti vicino al terzo gol con il tiro di Marusic viene salvato da Bizzarri. Al 44’ l’episodio che poteva dare un’altra storia al match: colpo di testa di Lasagna da pochi metri, palla fuori di un nulla. Al primo minuto tiro da fuori per la Lazio, palla a lato. Ultimo tentativi per De Paul e Balic, ma che non portano all’agognato pareggio.

E così, è ottava sconfitta di fila, con il pubblico che continua a tifare anche dopo il fischio finale in segno di vicinanza alla squadra.

Dispiaciuto per la sconfitta mister Oddo, ma soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi certificata anche dagli applausi finali dei tifosi. Per il mister se queste saranno le prestazioni del futuro non ci saranno problemi nel fare punti da qui alla fine, magari iniziando dalla prossima gara, l’importantissimo scontro salvezza di sabato a Cagliari.

Vittoria importante invece per mister Inzaghi, non semplice considerato anche la gara di giovedì in Europa League.

Successo utile anche per la classifica visti i passi falsi di giornata di Roma e Inter.

Rudi Buset

[email protected]

@RIPRODUZIONE RISERVATA

MUSICA, DA LUNEDI’ 9 APRILE A

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TRIESTE LA 3^ SETTIMANA ORGANISTICA AL TARTINI

MUSICA, DA LUNEDI’ 9 APRILE A TRIESTE LA 3^ SETTIMANA ORGANISTICA che AL TARTINI. CHARLIE CHAPLIN E IL ‘MONELLO’ CON IL COMMENTO SONORODELL’ORGANO, MASTERCLASS E CONCERTI

– Importante acquisizione per il Conservatorio di Musica “G.

Tartini” di Trieste, che ha arricchito il suo parco strumenti di un nuovo organo da studio a 2 manuali a trasmissione integralmente meccanica, la cui costruzione – dopo regolare concorso pubblico – è stata affidata alla Ditta Zanin di Codroipo (UD).

Nonostante i limiti logistici e di budget, il direttore Roberto Turrin e i progettisti non hanno voluto comunque venire meno all’imperativa necessità di dotare l’istituzione di uno strumento che coniugasse il servizio didattico – comprensivo delle letterature di tutti i tempi, come previsto dai vigenti programmi – e la più alta qualità costruttiva.

Hanno dunque pensato a uno strumento che fosse dotato, a fronte di soli 9 registri, di un suono profondo e caloroso, di sostanza, che riuscisse a “simulare” e compendiare nella maniera più verosimile la “côte” barocca con un’apertura a un

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colore già preromantico. Hanno p o i v o l u t o u n r e g i s t r o d i Principale 8′ reale, nella cui o t t a v a b a s s a s o n o s t a t e impiegate canne Zanin degli anni

’ 5 0 , c o n b a f f i e f r e n i armonici.). Così pure, ai fini d i u n t o c c o p i ù c o m o d o e universale, si è rinunciato alla

meccanica sospesa, optando per misure moderne di tastiera e pedaliera . E, non ultimo, hanno dotato il secondo manuale di una cassa espressiva, che a un primo collaudo si è rivelata di grande efficacia dinamica. Il progetto fonico è stato curato dal M° Wladimir Matesic, titolare della cattedra di Organo al conservatorio triestino ed elaborato e realizzato da Francesco Zanin.

Questo strumento si affianca al grande organo meccanico da concerto a 3 manuali, recentemente restaurato e collocato nella Sala Tartini e un organo meccanico da studio Tamburini degli anni settanta.E prende avvio lunedì 9 aprile la terza edizione della Settimana Organistica, organizzata dal Conservatorio Tartini. Alle 15 in Sala Tartini, la prima parte della Masterclass di Improvvisazione Organistica “Per un approccio all’improvvisazione: minimalismo e gesto”, con il docente Fausto Caporali del Conservatorio“G.Verdi” di Torino.

Martedì 10 Aprile, sempre in Sala Tartini, alle 10 “Un tuffo nel passato: l’organo al…cinema!”Proiezione del film muto “Il monello” (“The Kid”) di Charlie Chaplin (1921) con accompagnamento improvvisato all’organo con Fausto Caporali.

Nel pomeriggio, alle 15, la seconda parte della Masterclass di Improvvisazione Organistica: “Ipotesi per l’improvvisazione di una colonna sonora”

“Praeludium & fuga” titola, mercoledì 11 aprile, il concerto straordinario che vedrà protagonista all’organo del Conservatorio un grande interprete: Lorenzo Ghielmi, concertista e musicologo di fama internazionale (che da anni si dedica anche allo studio ed all’esecuzione della musica

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rinascimentale e barocca). Considerato tra i più affermati interpreti dell’opera organistica di Bach, proporrà musiche del grande compositore tedesco nonché di Dietrich Buxtehude.

Alle 20.30 In sala Tartini, per i Concerti del Conservatorio primavera/estate 2018.

Giovedì 12 aprile in Sala Tartini dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30, il grande organista Lorenzo Ghielmi, terrà la Masterclass di Organo “Da Frescobaldi a Bach:

l’organo in Italia e Germania”

INFO: www.conts.it

ANTONIA KLUGMANN PREMIATA OGGI A GRADO

«In televisione, sì, ma non per fare la “star”: ho messo radici nel Collio e qui voglio restare – lo ha dichiarato Antonia Klugmann oggi a Grado, dov’è stata premiata in occasione della 2^ edizione del festival Isola delle Donne promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune. In dialogo con la giornalista Marinella Chirico e con la curatrice del festival, l’assessore Federica Lauto, Klugmann si è raccontata al pubblico di Grado ripercorrendo le tappe della sua vita e della sua carriera, scandite anche nel recentissimo libro biografia “Di cuore e di coraggio. La mia storia. La mia cucina” (Giunti). «Masterchef? Non saremo la Bbc, ma questo format permette di avvicinare cittadini che prima non si approcciavano a un certo tipo di ristoranti, spesso considerati solo dei posti snob in cui si veniva a esibire ricchezza e competenza. Adesso, invece, noto che anche la gente comune ha voglia di gustarsi nuovi percorsi legati al cibo e ai sapori salutari. Ho deciso di fare Masterchef proprio per comunicare e condividere, attraverso questa lente

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di ingrandimento, i messaggi che per me sono importanti in rapporto al cibo e alla cucina … Una donna in mezzo a uomini chef? Diciamo che la prima settimana i miei colleghi hanno fatto i “bulletti”, ma li ho ripresi uno per uno, ci siamo conosciuti e adesso sono molto contenta del rapporto che abbiamo tutti noi …». Isola delle donne 2018 chiude domani, domenica 8 aprile, con il focus sullo “Scrivere, e leggere d’amore, da Giulietta alla Festa del Libro” con Valentina Gasparet, curatrice di pordenonelegge, Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta e Michela Zin, direttore Fondazione Pordenonelegge.it. La domenica dell’Isola delle Donne si apre con la ciclopasseggiata che terrà a battesimo ilnuovo ponte girevole di Grado, guidata da Massimo Cirri.

TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI PORDENONE I FENOMENALI OTTONI DELLO STUTTGART CONSORT

Appuntamento con il ritmo al Teatro Verdi di Pordenone:

martedì 10 aprile saliranno sul palco in esclusiva regionale i cinque formidabili ottoni dello Stuttgart Consort, (inizio ore 20.45) Un concerto promosso nell’ambito del ciclo Il Quintetto, attraverso il quale il teatro pordenonese indaga diverse geometrie sonore e che prevedono la speciale guida musicale curata dal noto giornalista e critico musicale Angelo Foletto, presidente dell’Associazione nazionale critici musicali.

Il programma musicale del concerto è un dinamico, coinvolgente

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viaggio musicale che abbraccia stili ed epoche musicali differenti a colpi di grande ritmo, dalla musica “classica” al pop, al jazz. Così lo presenta Foletto “c’è il classico (il pianoforte di Sevilla o l’orchestra di Khachaturian nella nota

«Danza delle spade») ma anche il palcoscenico del musical (West side story di Bernstein), musiche rese famose come colonne sonore cinematografiche e pagine celebri e “d’autore classico” ma di gusto swing o tinta jazz”.

Dopo i due raffinati concerti del 19 novembre con protagonista il periodo del Romanticismo e il quintetto formatosi in esclusiva per il Verdi (Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, Simonide Braconi, Francesco Fiore, Enrico Bronzi) e quello del 1 febbraio con due protagonisti di spicco del panorama musicale europeo come Alessandro Carbonare e il Quartetto Brentano, ora è la volta di un ensemble tedesco, lo Stuttgart appunto, che punta tutto sul ritmo. Un ensemble di ottoni (due trombe, corno, trombone, tuba) formato da Rüdiger Ruf, Franz Tröster, Dariusz Mikulski, Alexander Wurz e Dominik Misterek, tutti eccellenti musicisti provenienti dal sud-ovest tedesco, professionisti di grande esperienza, virtuosi interpreti di importanti incisioni discografiche, vincitori di numerosi premi e concorsi internazionali, docenti e didatti.

La formazione le sonorità inconsuete offrono una nuova possibile geometria di quintetto che si svela proprio attraverso l’ascolto di questo tipo di ensemble, il cui repertorio non ha confini, né limiti e propone un viaggio musicale attraverso i secoli, tra opere originali e arrangiamenti d’autore. Da Bach al jazz la particolarità dello

“Stuttgart Consort” è la performance virtuosa di opere originali e splendidi arrangiamenti. Troppo spesso considerati esclusivamente strumenti d’orchestra, gli ottoni dimostrano attraverso questo programma straordinarie capacità tecnico- espressive: occasione unica per scoprire un repertorio che coniuga sapienza compositiva ed estrema godibilità.

“Se il quintetto classico a volte “mima” o è la controfigura

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musicale e sonora della sinfonia

(o d’un concerto), il quintetto di ottoni fa una cosa analoga – così specifica Angelo Foletto. Ma il suo modello è la banda – anzi l’orchestra di fiati, per dirla in modo strumental- politicamente corretto, la fanfara in dicitura militaresca o la band per usare il gergo jazzistico. Valgono però gli stessi principi quintettistico-classici: miniaturizzazione dei procedimenti compositivi, realizzazione di strutture semplificate nel numero di “voci”, distribuzione smaliziata delle linee-timbri strumentali per creare l’illusione- allusione a una dimensione orchestral-sonora più ampia.

Licinio – caffè drink smart food aperto al 1.piano del Teatro dalle ore 19 per una deliziosa pausa aspettando con il ritmo giusto il concerto.

Biglietti da € 15 a € 23 disponibili alla Biglietteria del Teatro aperta dalle 14.30 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 il sabato.

NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO la danza che chiude la stagione il 13 apr

La chiusura della stagione artistica del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo sarà affidata a un evento di danza davvero speciale, venerdì 13 aprile, alle 21, una rivoluzione del corpo che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità:

Silvia Gribaudi e Claudia Marsicano proporranno ‘R.OSA 10

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esercizi per nuovi virtuosismi’ e ‘A corpo libero’.

Il lavoro della torinese Silvia Gribaudi, pur avendo le radici nella danza classica e moderna, trascende le discipline e, attraversando performing art, danza e teatro, si fa progetto di cambiamento sociale. La sua ricerca mette al centro corpi estremi, corpi “diversi”, nella convinzione che il corpo è sempre uno strumento espressivo affascinante, e quel che conta è imparare a usarlo, anche negli aspetti che ci piacciono meno, di cui ci vergogniamo e

c h e t e n i a m o n a s c o s t i . N e l linguaggio artistico di Silvia Gribaudi la danza incontra la comicità cruda ed empatica per decostruire i ruoli e i modelli stereotipati della donna nella società.

A corpo libero, di cui la Gribaudi è anche interprete, è un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo. Una performance che parla di donna, libertà e ironia.

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R . O S A f a p e n s a r e a c o m e guardiamo e a cosa ci aspettiamo d a g l i a l t r i s u l l a b a s e d e i nostri giudizi. Lo spettacolo m e t t e a l c e n t r o u n a s f i d a , quella di superare continuamente il proprio limite.

La performer Claudia Marsicano ci trascina magnetica in un viaggio tra successo e prestazione. Afferra tutta la leggerezza, la libertà e la dirompente voglia di scommettere sulla propria ingombrante fisicità con una performance di vertiginosa bravura.

Le prevendite saranno aperte martedì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30.

FOLKEST PRIMAVERA: LUNEDI’ 9 APR.CONCERTO A ROMANS D’ISONZO

PRIMAVERA A FOLKEST: IN ATTESA DI FESTEGGIARE LA SUA QUARANTESIMA EDIZIONE TRA IL 21 GIUGNO E IL 9 LUGLIO PROSSIMI, L’INTERNATIONAL FOLK FESTIVAL FRIULANO PRESENTA QUATTRO APPUNTAMENTI PRIMAVERILI, TRA IL 9 E IL 13 APRILE, SULL’ONDA DELL’ETNO-JAZZ

Folkest rinasce a primavera e quest’anno ha deciso di celebrare i suoi “primi quarant’anni” di musica con una gustosa anticipazione

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CLAUDIO DE ROSA JR

primaverile che precede la consueta collocazione estiva del festival, in calendario a cavallo tra i mesi di giugno e luglio.

Quattro appuntamenti – il 9, 10, 11 e 13 aprile – che esplorano le strade battute da artisti che si muovono in bilico tra spunti tradizionali e jazz, un percorso che gode del prestigioso apporto del nuovoIMAIE, che ha voluto valorizzare l’International Folk Festival friulano con uno dei suoi bandi.

Avvio della rassegna primaverile a Romans d’Isonzo lunedì 9 a p r i l e a l l e 2 0 . 4 5 , i n q u e l l ’ a u t e n t i c o g i o i e l l o dell’architettura friulana rappresentato da Casa Candussi

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Pasiani, un contenitore ideale per la raffinata e al tempo stesso potente proposta del Claudio de Rosa jr

CLAUDIO DE ROSA JR

Jazz 4et, una formazione costruita come una seconda pelle intorno alla figura del giovane sassofonista e autore Claudio Jr de Rosa, un artista italiano che da alcuni anni risiede in Olanda e si è fatto notare per le ottime critiche ricevute con il suo primo disco e i numerosi premi ottenuti. Sebbene molto giovane, si è già̀ esibito in numerosi festival e jazz club in Italia, Olanda, Francia, Belgio, Romania, Inghilterra, Germania, Taiwan. La formazione è composta da Claudio Jr De Rosa al sax tenore e soprano, Gianpaolo Tinaldi al piano, Mattia Magatelli al contrabbasso e Jacopo Zanette alla batteria.

Da martedì 10 aprile DIRTY

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DANCING il musical al Teatro ROSSETTI di Trieste

«In tutti noi si nasconde un ballerino, questa è la storia di Baby …la musica, il ballo… forse è proprio qui che si cela il segreto del successo senza tempo di “Dirty Dancing” » ha dichiarato Eleanor Bergstein scrittrice, sceneggiatrice che ha creato il film e poi la sua versione teatrale, entrambe applauditissime a livello mondiale.

Arriva a Trieste, al Politeama Rossetti “Dirty Dancing The Classic Story on Stage”, in una versione speciale, firmata dal regista Federico Bellone e creata per celebrare i 30 anni di successi dell’omonimo film. La si applaudirà da martedì 10 a domenica 15 aprile per il cartellone Musical dello Stabile regionale.

È addirittura pleonastico ricordare il planetario successo ottenuto da questa pellicola, un’icona per generazioni di spettatori che ne conoscono ogni battuta, ogni sfumatura… E ci sono poi il Golden Globe e l’Oscar per il brano “(I’ve Had) The Time of My Life”, gli oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute. Anche a teatro l’esito si ripete ed il musical ha ottenuto fra i più alti incassi nella storia del teatro europeo…

In Italia lo spettacolo esordisce nel 2014 a Milano ed è accolto con grandissimo entusiasmo dal pubblico e ritorna ora in questo speciale allestimento firmato da Federico Bellone (reduce da poco dal successo del musical “Mary Poppins”) con la supervisione di Eleanor Bergstein, che ripercorre la storia d’amore tra Johnny e Baby attraverso da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione c i n e m a t o g r a f i c a .

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Il sodalizio artistico tra Bellone e produzione internazionale di “Dirty Dancing” inizia nel 2014, ma è nel 2015 che Federico firma la sua prima regia di “Dirty Dancing”, diventata subito la versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo e adottata per i debutti in Inghilterra (sia Londra che in tour), Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo e presto Francia.

«Dirty Dancing” è per il teatro un titolo molto più importante di quello che si pensi: infatti rappresenta uno dei pochi spettacoli in grado di portare davanti al sipario persone che non ci sono mai state, ed è l’unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra»

sottolinea infatti il regista nelle sue note. «Le coreografie hanno una connotazione sexy e sensuale in riferimento al titolo dello spettacolo, balli proibiti, e la direzione musicale affonda invece nei master originali della celeberrima colonna sonora del film, per esplodere nel canto live in momenti topici come “Time of My Life”. Le scenografie, le luci, i costumi, le acconciature e il trucco si rifanno invece

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proprio al periodo, 1963, più che sul grande schermo, dove per ovvie ragioni era evidente un sapore anni ’80, non più inerente oggigiorno alla messa in scena del titolo, anche se sempre con qualche eccezione come la trascinante “Hungry Eyes”. La regia, servita dal disegno del suono, desiderano scorrere in modo efficiente e “reale”, come era il film mito, dove, per volere dell’autrice, non sono i protagonisti a cantare, ma una volta da un giradischi, una volta da una radio, o ancora da un pianoforte nella sala da ballo dell’hotel, sgorgano con nostalgico ricordo le melodie che accompagnano la crescita di Baby, una ragazza semplice e in gamba, nel suo passaggio da ragazza a donna, e della sua ricerca di coraggio per l’affermazione di sé. “Dirty Dancing”

è infatti un inno all’affermazione del proprio io: siate quello che sentite di essere, solo così vivrete il momento più bello, The Time of Your Life»

Nel cast in cui figurano nomi di qualità nel panorama del musical italiano, ammireremo Sara Santostasi (FRANCES “BABY”

HOUSEMAN), Giuseppe Verzicco (JOHNNY CASTLE), Simone Pieroni (DR. JAKE HOUSEMAN), Federica Capra​(PENNY JOHNSON), Mimmo C h i a n e s e ( M A X K E L L E R M A N ) , C l a u d i a C e c c h i n i ( L I S A HOUSEMAN/MARJORIE HOUSEMAN), Rodolfo Ciulla​(NEIL KELLERMAN), Samuele Cavallo (BILLY KOSTECKI), Renato Cortesi (MR.

SCHUMACHER), Russell Russell (TITO SUAREZ), Antonio Catalano (ENSEMBLE/ROBBIE GOULD), Felice Lungo (ENSEMBLE/MOE PRESSMAN), Paky Vicenti (ENSEMBLE/JORDAN), Sonia Lynn Jamieson (ENSEMBLE /VIVIEN PRESSMAN), Loredana Fadda (ELISABETH), Daniela Ribezzo (ENSEMBLE), Giulia Patti (ENSEMBLE).

“Dirty Dancing, The Classic Story on Stage” va in scena da martedì 10 aprile a sabato 14 aprile ogni giorno alle ore 20.30 e sabato 14 e domenica 15 aprile alle ore 16 per il cartellone musical del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e anche

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attraverso il sito www.ilrossetti.it.

E.L.

Prorogata al 1 luglio la Mostra “L’esercito di terracotta e ilPrimo Imperatore della Cina” a Napoli

La Mostra “L’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina” è in proroga fino al 1 luglio 2018 nella Basilica dello Spirito Santo a Napoli, in via Toledo 402.

Da ottobre, l’esposizione della grande riproduzione di una delle più importanti scoperte archeologiche del XX secolo ha accolto oltre 60mila persone tra turisti italiani e stranieri.

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≪Il grande successo riscontrato da questa prima nazionale a Napoli, con un’ulteriore conferma fornita dalle numerose presenze nel periodo delle vacanze pasquali, ci ha spinti a restare ancora in una città ricca di storia e cultura – spiega il curatore italiano Fabio di Gioia – Sono ancora tante le richieste che arrivano da scuole e viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Inoltre, si avvicina il Maggio dei Monumenti, una manifestazione molto importante per la città partenopea e il suo turismo. Crediamo che la suggestione unica dell’unione tra Oriente e Occidente, nata dall’accostamento delle riproduzioni di statue di terracotta datate oltre 2000 anni con la Basilica cinquecentesca dello Spirito Santo, sia ancora la chiave di volta culturale che attira i nostri visitatori≫.

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Per il periodo di proroga sono previsti eventi musicali, aperitivi e tante iniziative per il Maggio dei Monumenti.

Postazione ormai fissa in mostra, lo stand a cura di Tèdiquori di Roberto Riccardi che offre degustazioni gratuite di tè cinese, sempre caldo e rinfrancante, all’interno del book shop.

La mostra “L’esercito di terracotta e il Primo Imperatore della Cina” è visitabile ogni giorno dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19) nella Basilica dello Spirito Santo in via Toledo 402, a Napoli fino al 1 luglio 2018.

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MOTUS E LA BANDA DELLE RAFFICHE SABATO 14 APRILE AL PALAMOSTRE

Sette gangster, capeggiati da Jean (Genet)/Johnny, tengono in ostaggio all’Hotel Splendid’s una ricca ereditiera americana. Sono le ultime ore da ‘vivere in grande stile’ per la banda Rafale che precipita in un estenuato valzer di tradimenti e di colpi di scena.

Molti spettatori di Teatro Contatto si ricorderanno sicuramente di questo plot e della sua ambientazione iperrealistica in una lussuosa suite dell’Hotel Astoria a Udine, nel 2004, e sorprendente opera di Motus, la compagnia riminese iconica avanguardia del teatro italiano.

A 14 anni da quel loro primo Genet, sabato 14 aprile, Teatro Contatto riporta a Udine i Motus per un’occasione speciale:

celebrare i loro primi 25 anni con un potentissimo remake, in versione femminile, di Splendid’s. Si intitolam questa volta Über Raffiche la nuova versione del capolavoro di Genet, nella riscrittura contemporanea di Magdalena Barile e Luca Scarlini, con la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò.

Motus infrange dunque i confini dell’identità sessuale e di genere con un poderoso cast di attrici – Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Sylvia De Fanti, Federica Fracassi, Ondina Quadri , Alexia Sarantopoulou, Emanuela Villagrossi, I-Chen Zuffellato – a interpretare l’originaria banda di gangster protagonista di Splendid’s, trasformatasi nel frattempo in un gruppo di attiviste che si oppongono al regime di dominio e di controllo eterosociale. Un nuovo attraversamento, questo di Motus, che rende liquida ogni definizione, sessuale, di identità, ogni convenzione, ogni relazione, scardinando,

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ribaltando o rendendo comunque volutamente non univoca la dicotomia vittima/carnefice, leader/seguaci, trasgressori e

f o r z e d e l l ’ o r d i n e .

Al Teatro Palamostre di Udine vedremo Über Raffiche in versione “nude expanded version”, in uno spazio teatrale connotato solo da alcuni eleganti arredi e da una mappa del luogo segnata a terra, alla Dogville (il film di Lars Von Trier), per intenderci.

Niente fuori-scena, ma tutto a vista, nudo, con al centro solo i corpi delle 8 attrici protagoniste di un loop senza inizio e senza fine della durata variabile da una a tre ore (dalle 21 alle 24), che lascerà liberi gli spettatori nella sua fruizione.

Lo spettacolo sarà accompagnato da due incontri pubblici, a Udine.

Venerdi 13 aprile, nel foyer del Teatro Palamostre, dalle ore 18 alle 19.30, la quarta lezione di La scuola dello sguardo, con immagini e appunti attorno a Über Raffiche e dedicata in p a r t i c o l a r e a u n o d e g l i a s p e t t i p e c u l i a r i d e l l a rappresentazione teatrale: #4 la scena. Conduce la lezione,

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Roberto Canziani docente del DAMS, Università di Udine. Al termine, un aperitivo al Blubar.

Sabato 14 aprile, alla Libreria Friuli, alle ore 18.00, i registi Enrico Casagrande e Daniela Nicolò raccontano Über Raffiche e presentano il volume “Hello Stranger: 25 anni di Motus”.

Nella Sala Carmelo Bene, il 12,13,14 aprile, dalle 19 alle 21, il progetto Ufficio ricordi smarriti prosegue con l’episodio numero 4 (prenotazione obbligatoria).

BIGLIETTERIA TEATRO CONTATTO: Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21, da martedì a sabato ore 17.30 – 19.30

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