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PIANO ATTUATIVO VIA CONTI AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMMERCIALE AT4.1 S.P. N. 169 CARVICO (BG) RELAZIONI TECNICHE SPECIALISTICHE GEOLOGICA ED IDRAULICA

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MONZA LIFE s.r.l.

PIANO ATTUATIVO ”VIA CONTI”

AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMMERCIALE AT4.1 S.P. N.° 169 CARVICO (BG)

RELAZIONI TECNICHE SPECIALISTICHE GEOLOGICA ED IDRAULICA

Dr. Geol Roberto Madesani dott. ing. Antonio Curcio

Via Madonna Della Neve n° 47 24121 – Bergamo

madesaniandpartners

Via Masone, n.° 2 24121 BERGAMO [email protected]

Bergamo, 9 gennaio 2018 Cod. P112

Rev. 0.0

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Riferimenti

Progetto Piano Attuativo 4.1 Conti – Ambito trasformazione commerciale

Committente: MONZA LIFE s.r.l.

Progettista: DOMUS ing&arch s.r.l. via Pastrengo n°1/c Seriate (Bergamo)

Istruttoria Piano Attuativo in variante al PGT

Calcoli idraulici Ing. Antonio Curcio

Geologia ed indagini Dott. Roberto Madesani Indagini geognostiche Prove di dispersione in foro Riferimenti normativi L.R. n°12/2005; R.R. n° 7/2017;

Criticità idraulica Ambito A

Limitazioni d’uso del territorio, vincoli nessuna

Codice lavoro P112/2018

Contenuti del documento:

contesto territoriale, modello idrologico, valutazione invarianza idraulica del sito Note:.

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Provincia di BERGAMO Comune di CARVICO

MONZA LIFE s.r.l.

PIANO ATTUATIVO ”VIA CONTI”

AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMMERCIALE AT4.1 S.P. N.° 169 CARVICO (BG)

1. RELAZIONE IDROGEOLOGICA

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1.ELEMENTITERRITORIALI 1.1UBICAZIONE DEL SITO

Comune di Carvico (BG) in via Gerolamo Conti; area interna al centro abitato in zona collinare. La zona è circondata dall’edificato urbano sul lato Ovest, con viabilità piazzali e capannoni, è agricola sul lato Est di fondovalle. Quote da 270m a 280m s.l.m.. Il comune di Carvico è classificato in ambito di criticità A ai sensi del R.R. n°7/2017.

Fig.1 estratto CTR Lombardia B5e2 non in scala;

1.2CARATTERISTICHE GEOLOGICHE DEL SITO

L’orografia è mossa con debole pendenza dalla via G. Conti verso Est, per poi degradare verso la valle del torrente Grandone morfologia relitta (sandur ) della zona di sbocco del ghiacciaio. Una vallecola di rilevanza locale (via Valletta), il cui bacino di drenaggio è stato completamente cancellato dall’urbanizzazione e dalle attività estrattive, scende verso Est per perdersi sull’area agricola sottostante. La geologia del comune di Carvico vede le unità del substrato rappresentate dalle formazioni del Cretaceo Superiore della Bergamasca, mentre le unità superficiali continentali sono rappresentate dai sintemi di competenza del ghiacciaio dell’Adda, con le relative facies periglaciali. In particolare sul sito si identifica il Sintema Di Binago del Pleistocene Medio. Si tratta di terreni morenici antichi: till, copertura loessica sempre presente; litologia: ghiaie a supporto di matrice con abbondante matrice fine e pedogenesi evoluta; la permeabilità stimata a livello generale è variabile ma sempre bassa: k=10-4 m/s ÷ 10-6 m/s. Falda data a -5,0m dal punto più basso di quota 270,00m s.l.m..

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1.3PERMEABILITÀ DEI SUOLI

La permeabilità in superficie è parsa subito molto bassa. In profondità è stata verificata con 5 prove di dispersione in foro di piccole dimensioni nell’area destinata al piano attuativo.

Le prove sono state fatte a carico variabile nell’insaturo, l’interpretazione pertanto secondo la legge di Darcy non è rigorosa e i risultati sono approssimati. La profondità indagata è compresa tra -3,0m÷-4,0m in quanto profondità usuale di fondo dei pozzi di dispersione. A profondità minore non sono stati fatti test, ma dalle evidenze litologiche e geopedologiche sono attesi valori anche minori.

tipo di prova Profondità massima Valore di K (m/s)

Dispersione CV 1 -4,2m 10-6 (m/s)

Dispersione CV 2 -4,2m 10-4 ÷10-5 (m/s)

Dispersione CV 3 -3,0m 10-6 (m/s)

Dispersione CV 4 -3,0m 10-6 (m/s)

Dispersione CV 5 -4,2m 1,1 10-5 (m/s)

Tab.1: riassunto valori di permeabilità sul sito;

La permeabilità media del sito è attesa su valori di 10-5<k<10-6 m/s. Le prove sono state sempre interrotte in anticipo per la lentezza dell’abbassamento del livello dell’acqua in foro.

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Provincia di BERGAMO Comune di CARVICO

MONZA LIFE s.r.l.

PIANO ATTUATIVO ”VIA CONTI”

AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMMERCIALE ATC-1 S.P. N.° 169 CARVICO (BG)

MISURE DI INVARIANZA IDRAULICA ED IDROLOGICA

2. RELAZIONE TECNICA IDRAULICA

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1 PREMESSA

La presente relazione tecnica accompagna il progetto del nuovo Piano Attuativo denominato “PA 4.1 Conti”, in comune di Carvico (BG), che prevede lo sviluppo lungo la via Conti a Carvico (BG) di un nuovo insediamento commerciale.

L’intervento prevede la realizzazione di n.° 4 Lotti a con l’edificazione di strutture di vendita, con relative opere di urbanizzazione, parcheggi e nuova viabilità.

In particolare la presente documentazione tecnica tratta le opere di invarianza idrologica ed idraulica richiamate dal Regolamento Regionale n.° 7 del 23/11/2017.

Di seguito si riporta l’inquadramento territoriale dell’area oggetto di trasformazione e la plani volumetria delle opere in progetto

Inquadramento territoriale

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Planivolumetrico opere in progetto

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2 LE PRESCRIZIONI LEGISLATIVE

2.1 Inquadramento normativo

Il Regolamento Regionale n.° 7 del 23 novembre 2017, in attuazione dell'articolo 58-bis della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), definisce i criteri e metodi per il rispetto del principio dell'invarianza idraulica e idrologica.

I due principi introdotti dalla norma possono essere così riassunti:

a) invarianza idraulica: principio in base al quale le portate massime di deflusso meteorico scaricate dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelle preesistenti all'urbanizzazione,

b) invarianza idrologica: principio in base al quale sia le portate sia i volumi di deflusso meteorico scaricati dalle aree urbanizzate nei ricettori naturali o artificiali di valle non sono maggiori di quelli preesistenti all'urbanizzazione,

La citata normativa prescrive che nelle trasformazioni d'uso del suolo occorre perseguire l'invarianza idraulica ed idrologica, tramite la separazione e gestione locale delle acque meteoriche, ed in particolare delle acque pluviali, a monte dei ricettori, riducendone quantitativamente i deflussi, favorendo il progressivo riequilibrio del regime idrologico e idraulico, con la conseguente attenuazione del rischio idraulico.

2.2 Ambiti territoriali e limiti ammissibili allo scarico

Il controllo e la gestione delle acque pluviali verrà effettuato, mediante sistemi che garantiscono l'infiltrazione, l'evapotraspirazione e il riuso: in caso di capacità di infiltrazione dei suoli inferiore rispetto all'intensità delle piogge più intense è possibile la realizzazione di uno scarico delle acque pluviali in un ricettore, a valle di invasi di laminazione dimensionati per rispettare le portate massime ammissibili.

Lo smaltimento dei volumi invasati deve avvenire, con limitazione di portata, secondo un particolare ordine di priorità, tra cui:

a) infiltrazione nel suolo o negli strati superficiali del sottosuolo;

b) scarico in corpo idrico superficiale naturale o artificiale;

c) scarico in fognatura.

Nel caso in esame, lo smaltimento per infiltrazione nel sottosuolo non risulta percorribile poiché la permeabilità k riscontrata dalle prime prove geotecniche forniscono valori compresi tra 10-5 m/s e 10-6 m/s e dunque troppo limitati per prevedere dei manufatti di dispersione. Lo scarico in corso d’acqua naturale sarebbe possibile solo realizzando una infrastruttura di circa 300 m per il raggiungimento del torrente Grandone. Dunque si prevede lo scarico nel collettore fognario limitrofo all’area in esame.

In considerazione delle caratteristiche delle aree di possibile scarico, la normativa individua i bacini idrografici ad alta criticità idraulica ed in conseguenza di ciò il territorio regionale viene suddiviso in diverse tipologie di aree, in funzione del livello di criticità idraulica dei bacini dei corsi d'acqua ricettori (allegato C):

a) aree A, ovvero ad alta criticità idraulica;

b) aree B, ovvero a media criticità idraulica;

c) aree C, ovvero a bassa criticità idraulica.

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Il comune di Carvico, come riportato nell’allegato B, viene classificato in Comune di Carvico: area A, ovvero ad alta criticità idraulica

Indipendentemente da ciò, poiché l’area in esame rientra in un Piano Attuativo, ai sensi dell’art. 7 comma 5 del RR 7/2017, è assoggettata ai limiti validi per le aree A, quale area di trasformazione inserita nel PGT.

I limiti allo scarico devono essere diversificati in funzione delle caratteristiche delle aree di possibile scarico delle acque meteoriche, in considerazione dei differenti effetti dell'apporto di nuove acque meteoriche, e della dipendenza di tali effetti dalle caratteristiche del ricettore finale, in termini di capacità idraulica dei tratti soggetti ad incremento di portata e dei tratti a valle.

E dunque le portate scaricate nei ricettori sono limitate mediante l'adozione di interventi atti a contenere l'entità delle entro Valori massimi ammissibili (ulim), compatibili con la capacità idraulica del ricettore stesso.

Per le aree in ambito territoriale A valgono i seguenti limiti

ulim = 10 l/s per ettaro di superficie scolante impermeabile dell'intervento;

2.3 Classificazione degli interventi

Ai fini dell'individuazione delle diverse modalità di calcolo dei volumi da gestire, gli interventi sono suddivisi in diverse class idi intervento, a seconda della superficie interessata dall'intervento e del coefficiente di deflusso medio ponderale, come riportato nella tabella seguente

Nel caso in esame la superficie complessiva dell’intervento è compresa tra 1 e 10 ha ed il coefficiente di deflusso medio ponderale è maggiore di 0,4: poiché l’intervento ricade in ambito territoriale A, ricade in classe di intervento 3, ad impermeabilizzazione potenziale alta.

Dalle precedenti considerazioni ne discende la necessità di realizzare dei manufatti di invaso per limitare le portate scariate.

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3 ANALISI IDROLOGICA

3.1 Metodologia di calcolo

Le metodologie di calcolo devono rispettare le indicazioni fornite dalla normativa (RR 7/2017, allegato G).

Innanzi tutto il tempo di ritorno da adottare per il dimensionamento delle opere di invarianza idraulica e idrologica per un accettabile grado di sicurezza è indicato pari a

Tr=50 anni

Occorrerà in seguito verificare i franchi di sicurezza per tempi di ritorno più elevati (Tr=100 anni)

Il calcolo della precipitazione di progetto deve far riferimento ai dati forniti da ARPA o a dati ufficiali più specifici.

3.2 Superfici scolanti

L’area complessivamente può essere quindi suddivisa in quattro bacini scolanti, corrispondenti ai diversi lotti edificandi ed afferenti ciascuno ad un diverso punto di recapito:

L’intervento è distribuito su una superficie complessiva di 3,3 ha, ripartiti in 0,98 ha di superfici impermeabili (coperture pavimentazioni), e 1,47 ha di superfici semi impermeabili (viabilità pavimentazioni), 0,89 ha di superfici semipermeabili (a verde).

impermeabili Semi impermeabili

Semi

permeabili Area totale

Bacino A1 A2 A3 Atot

afferente [m2] [m2] [m2] [m2]

LOTTO A 4.990 9.429 4.081 18.500

LOTTO B 3.730 2.759 3.729 10.218

LOTTO C 897 1.648 724 3.744

LOTTO D 171 542 171 884

TOT GEN 9.788 14.694 8.864 33.346

Di seguito si riporta l’analisi grafica dei bacini e dei sottobacini idrologici scolanti

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Bacini scolanti ed uso del suolo

3.3 Curve di possibilità climatica

Come è generalmente accettato la determinazione della precipitazione di progetto avviene attraverso la preliminare ricostruzione di uno ietogramma sintetico derivante dall'elaborazione delle piogge intense registrate all'interno e nelle aree contermini del bacino che occorre modellare. Questa fase conduce alla determinazione delle curve di possibilità pluviometrica media da associare a tale territorio, ossia delle curve che legano, per assegnati tempi di ritorno, le altezze di precipitazione h alle corrispondenti durate t.

Il legame funzionale tra altezza di pioggia h(t) e durata t viene di solito espresso da una relazione monomia del tipo:

h(t) = a tn

dove a ed n sono i parametri caratteristici della stazione e rappresentano rispettivamente l'altezza di precipitazione relativa alla durata di un'ora e la pendenza della retta che rappresenta la seguente relazione in un cartogramma probabilistico:

log h = log a + n log t

La stima dei parametri a ed n viene effettuata riportando su tale piano le coppie di punti (t, h) e regolarizzandoli su una retta (quando non risulti più conveniente l'uso di una spezzata a due o più lati).

Per i successivi calcoli, al fine di ottenere una corretta validazione dei dati di pioggia, verranno considerate sia le curve di possibilità pluviometrica registrate al pluviometro di Bergamo, sia le curve di possibilità pluviometrica proposte da ARPA Lombardia.

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tot i

i i

A

A

=

φ φ

3.4 Perdite idrologiche

Una parte del volume di pioggia che precipita sul bacino non raggiunge la rete di drenaggio, ma viene “persa” per effetto di diversi meccanismi idrologici; tali volumi non contribuendo alla formazione dei deflussi vengono denominate “perdite idrologiche”.

È necessario quindi valutare la quota parte di “pioggia netta”, efficace ai fini del deflusso, per la determinazione della portata di progetto delle opere. Per la determinazione della pioggia netta viene applicato il metodo della stima del coefficiente di afflusso Φ che rappresenta il rapporto tra il volume della pioggia netta ed il volume della pioggia totale.

Nella pratica progettuale questo coefficiente viene considerato costante per tutta la durata dell’evento di pioggia, anche se è noto che con la saturazione del terreno i deflussi superficiali aumentano, e ciò dipende sia dalla durata dell’evento sia dall’intensità connessa e quindi al tempo di ritorno.

Viene adottata la procedura di calcolo che consiste nello stimare la tipologia di suolo del bacino ed il suo utilizzo. Il valore di tale coefficiente dipende dalle caratteristiche di permeabilità delle diverse tipologie di aree in cui viene suddiviso l’intero bacino.

Per ogni bacino sono state individuate le permeabili e quelle impermeabili, in cui si ha un utilizzo del suolo in parte edificato ed in parte a verde.

In via semplificata si possono adottare i seguenti valori standard del coefficiente di deflusso:

φ destinazione

1,00 1 Sup. impermeabili: tetti, piazzali, pavimentazioni 0,70 2 Sup. semi impermeabili: pavimentazioni, viabilità 0,30 3 Sup. semi permeabili: aree verdi;

Una volta assegnato un valore del coefficiente d’afflusso ad aree omogenee si è proceduto alla media pesata di ogni singola superficie rispetto alla superficie complessiva del bacino.

Di seguito si riportano in forma tabellare, i risultati così ottenuti assegnando dei coefficienti di afflusso noti per aree omogenee.

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Area totale Coeff. Affl

Bacino Atot Medio φm

afferente [ha] [-]

LOTTO A 1,85 0,69

LOTTO B 1,02 0,66

LOTTO C 0,37 0,68

LOTTO D 0,09 0,68

TOT GEN 3,3 0,68

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4 DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DEI VOLUMI DI INVASO

Il volume di laminazione da adottare per la progettazione degli interventi di invarianza idraulica sarà il maggiore tra quello risultante dai calcoli e quello valutato in termini parametrici come requisito minimo.

4.1 Requisiti minimi

Il requisito minimo da soddisfare consiste nella realizzazione di uno o più invasi di laminazione, dimensionati adottando i seguenti valori parametrici del volume minimo dell'invaso:

per le aree A

ad alta criticità idraulica

800 m3 per ettaro

di superficie scolante impermeabile dell'intervento Nel caso dell’insediamento commerciale in esame sono stati individuati 4 lotti, per i quali vengono determinati i valori limite ammissibili per lo scarico, così come indicati in precedenza, ed i minimi volumi da realizzare

Area totale

Portata limite scarico

Volume minimo di laminazione

Bacino AIMP QS VLAM

afferente [ha] [l/s] [m3]

LOTTO A 1,28 12,8 1.025

LOTTO B 0,68 6,8 545

LOTTO C 0,25 2,5 203

LOTTO D 0,06 0,6 48

TOT GEN 3,28 22,7 1.819

Pertanto, in caso di asservimento dell’intero P.L. si prospetta la realizzazione di una vasca di laminazione di capacità pari a 2000m3 con relativo apparato di scarico controllato. Il tempo di scarico previsto è di poco inferiore alle 24 ore.

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5 CONCLUSIONI

Le valutazioni qui espresse sono riferite alla procedura di Piano Attuativo rispetto alla quale, non avendo a disposizione il progetto definitivo, sono state fornite al progettista le indicazioni generali sulla gestione delle acque meteoriche. In sede di permesso di costruire, nel caso in cui non possano essere applicati i requisiti minimi di cui all’articolo 12, comma 2, il progetto di invarianza idraulica e idrologica verrà sviluppato con procedura dettagliata sulla base delle geometrie finali e corredato con i calcoli, le valutazioni, i grafici e i disegni effettuati a livello di dettaglio. Il sito presenta una condizione generale di bassa permeabilità, ancorché variabile, incompatibile con l’affidamento dello smaltimento delle acque ad impianti di dispersione nel sottosuolo, soprattutto per grandi superfici. Pertanto non è possibile esimersi dall’allacciamento alla rete fognaria esistente o a corso d’acqua naturale, realizzando invasi di laminazione con portata di scarico limitata 10 l/sxha.

Prendendo atto del progetto architettonico, dati gli importanti volumi da invasare, si consiglia di utilizzare vasche a cielo aperto a “laghetto”. Un’ubicazione ottimale per la realizzazione di una grande vasca di laminazione e del relativo scarica a servizio del P.A. è nella porzione SudOvest esternamente all’attuale pista ciclabile (vedi figura). Si rimanda alla componente architettonica per la visione dei particolari di progetto.

Zona consigliata per la realizzazione del laghetto di laminazione

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Roberto Madesani

geologo tecnico Via Madonna Della Neve n°47 24121 Bergamo P.I. 03182370167 Tel./Fax.035/0744087

www.madesaniandpartners.it

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Allegato E - Asseverazione del professionista in merito alla conformità del progetto ai contenuti del regolamento

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’

(Articolo 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il sottoscritto ROBERTO MADESANI nato a Bergamo il 25 MARZO 1967 residente a Bergamo in via Pignolo n. 101 iscritto all’Ordine dei geologi della Regione Lombardia n° 906 incaricato da MONZA LIFE S.r.l. in qualità di [X] proprietario, [ ] utilizzatore [ ] legale rappresentante del ……

... di redigere il Progetto di invarianza idraulica e idrologica per l’intervento di PA 4.1 via Conti Ambito trasformazione commerciale; P.A. in variante al P.G.T.

sito in Provincia di Bergamo Comune di C a r v i c o in via Conti n……..….…..… Foglio n. ……….……

Mappale n. 3839, 3222, 3223, 3840, 726, 1136, 3225, 729, 731, 5842, 3220, 3228, 3404.

In qualità di tecnico abilitato, qualificato e di esperienza nell’esecuzione di stime idrologiche e calcoli idraulici

Consapevole che in caso di dichiarazione mendace sarà punito ai sensi del Codice Penale secondo quanto prescritto dall'articolo 76 del succitato D.P.R. 445/2000 e che, inoltre, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (articolo 75 D.P.R. 445/2000);

DICHIARA

che il comune di Carvico, in cui è sito l’intervento, ricade all’interno dell’area:

A: ad alta criticità idraulica

B: a media criticità idraulica

C: a bassa criticità idraulica oppure

che l’intervento ricade in un’area inserita nel PGT comunale come ambito di trasformazione e/o come piano attuativo previsto nel piano delle regole e pertanto di applicano i limiti delle aree A ad alta criticità

che per il dimensionamento delle opere di invarianza idraulica e idrologica è stata considerata la portata massima ammissibile per l’area (A/B/C/ ambito di trasformazione/piano attuativo), pari a:

10 l/s per ettaro di superficie scolante impermeabile dell’intervento

20 l/s per ettaro di superficie scolante impermeabile dell’intervento

…… l/s per ettaro di superficie scolante impermeabile dell’intervento, derivante da limite imposto dall’Ente gestore del ricettore ……….

che, in relazione all'effetto potenziale dell'intervento e alla criticità dell’ambito territoriale (rif. articolo 9 del regolamento), l’intervento ricade nella classe di intervento:

Classe “0”

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all’articolo 12, comma 2 del regolamento

di aver redatto il Progetto di invarianza idraulica e idrologica con i contenuti di cui:

all’articolo 10, comma 1 del regolamento (casi in cui non si applicano i requisiti minimi);

applicate in modo parziale in funzione dello stato di avanzamento della progettazione;

all’articolo 10, comma 2 e comma 3, lettera a) del regolamento (casi in cui si applicano i requisiti minimi)

di aver redatto il Progetto di invarianza idraulica e idrologica conformemente ai contenuti del regolamento, con particolare riferimento alle metodologie di calcolo di cui all’articolo 11 del regolamento applicate in modo parziale in funzione dello stato di avanzamento della progettazione;

ASSEVERA

che il Progetto di invarianza idraulica e idrologica previsto dal regolamento (articoli 6 e 10 del regolamento) è stato redatto nel rispetto dei principi di invarianza idraulica e idrologica, secondo quanto disposto dal piano di governo del territorio, dal regolamento edilizio e dal regolamento;

che le opere di invarianza idraulica e idrologica progettate garantiscono il rispetto della portata massima ammissibile nel ricettore prevista per l’area in cui ricade il Comune ove è ubicato l’intervento.

Dichiara infine di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 13 del Dlgs 196 del 30 giugno 2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Bergamo 09-01-2018 (luogo e data)

Il Dichiarante Roberto Madesani

Ai sensi dell’articolo 38, D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, così come modificato dall’articolo 47 del d. lgs. 235 del 2010, la dichiarazione è sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta e presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore. La copia fotostatica del documento è inserita nel fascicolo. La copia dell'istanza sottoscritta dall'interessato e la copia del documento di identità possono essere inviate per via telematica.

La mancata accettazione della presente dichiarazione costituisce violazione dei doveri d’ufficio (articolo 74 comma D.P.R. 445/2000). Esente da imposta di bollo ai sensi dell’articolo 37 D.P.R. 445/2000.

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