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Ecobonus anche per ciclomotori e motocicli

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Academic year: 2022

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22 Marzo 2022 -

Ecobonus anche per ciclomotori e motocicli

ROMA – Da domani alle ore 10 si riaprirà per i concessionari la piattaforma per prenotare gli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e

motocicli.

Per l’incentivo era stato introdotto dalla legge di bilancio 2021 uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro, pari a 20 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.

Il contributo sarà erogato a coloro che decideranno di acquistare un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e.

La cifra verrà calcolato sulla percentuale del prezzo di acquisto: 30% per gli acquisti senza rottamazione e 40% per gli acquisti con rottamazione.

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22 Marzo 2022 -

La logistica è sempre più importante, ma snobbata dai partiti

ROMA – “La logistica è sempre più importante e l’assemblea di Confetra la più grande e antica Confederazione dei Trasporti lo ha confermato facendo il punto sul suo stato di salute, sul rapporto tra la logistica italiana e il sistema economico e produttivo del nostro Paese e sui suoi problemi più urgenti”. Lo scrive in una nota Mino Giachino presidente di Saimare

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22 Marzo 2022 -

“In sintesi l’Italia è la decima economia mondiale, la quinta manifattura mondiale e quindi dovrebbe avere una logistica forte e competitiva: Invece nell’Index della Banca Mondiale la nostra logistica è solo 19esima mentre il sistema infrastrutturale italiano nella classifica della Banca Mondiale è solo 25esimo grazie ai tanti No di questi ultimi vent’anni e a causa della diminuzione degli investimenti nelle infrastrutture che per un Paese, in cui duemila anni fa i Romani con le strade consolari avevano puntato sui

collegamenti per la penetrazione nei territori, non è il massimo.

Ricordo per inciso, continua Giachino, che per 1960 anni il collegamento tra Roma e la Francia ha utilizzato la Via Aurelia . Un’opera realizzata senza l’analisi costi e benefici. I problemi della logistica sono ancora quelli individuati nel Piano della Logistica 2011-2020 approvato allora dalla Consulta Nazionale dei Trasporti e della Logistica che avevo l’onore di guidare.

Nella Assemblea Confetra si è evidenziato come il problema della vendita Franco fabbrica che in Italia riguarda il 75% dei trasporti, mentre in

Germania vale solo il 25%, oltre a indebolire la logistica italiana a favore di quella europea, contribuisce ad aumentare notevolmente la produzione di C02 come ha dimostrato bene Ennio Cascetta.

La vendita Franco fabbrica cede l’organizzazione della logistica delle

produzioni italiane ai grandi gruppi esteri che, per vari motivi, riescono ad offrire prezzi più bassi. Cambiare il rapporto tra vendita Franco fabbrica e Franco destino era la grande idea che avevamo fornito a Corrado Passera e Mario Ciaccia, ma la superbia di quest’ultimo aveva portato il nostro Piano della Logistica a finire nel cassetto e la Consulta alla morte precoce per Decreto Monti che dei 28 miliardi di spese da tagliare, sulle quali si era applicato anche Giavazzi , tagliò con la compiacenza di qualche funzionario ministeriale, ben 500mila euro il costo della Consulta dei Trasporti.

A 13 anni dallo sblocco dei fondi per l ‘Ecobonus o Autostrade del mare e a 12 anni dalla nascita del Ferrobonus , l’incentivo a trasferire dalla gomma alla rotaia il trasporto merci, propostomi da Piero Luzzati, lo storico

direttore di Confetra, e che feci approvare dal Parlamento dopo un braccio di ferro con il Mef, sono tuttora sottoposti all’alea dello stanziamento

annuale. Nessuno che abbia avuto la forza di far diventare quegli stanziamenti strutturali nel Bilancio dello Stato.

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22 Marzo 2022 -

Pochi i parlamentari presenti a conferma che nelle aule di Camera e Senato la competenza e la passione per trasporti e logistica è scarsa. Eppure nella Economia globale il funzionamento della catena logistica è sermpre più importante, un elemento centrale come abbiamo visto con la nave che ha bloccato per giorni il canale di Suez.

Nella economia globale, conclude Giachino, abbiamo bisogno di avere un Premier o un Governo in cui a fianco di una forte politica estera vi sia anche la consapevolezza che il sistema logistico non è neutro, ma

strategico.

All’ultima Confetra addebito due cose, prima l’aver messo la battaglia per le infrastrutture in secondo piano, al punto che per salvare la Tav o la Gronda di Genova ha dovuto scendere in piazza la Società civile, secondo e non aver preso posizione sulla pessima norma del Disegno di legge sulle

liberalizzazioni che all’articolo treni invece di aumentare la concorrenza la diminuisce nei terminal portuali”.

Ferrobonus e Ecobonus aprirono il

futuro Green nel 2008

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22 Marzo 2022 -

GENOVA – “Ferrobonus e Ecobonus sono due misure che nel 2008 aprirono il futuro dei trasporti Green nel nostro paese e … Greta non era ancora nata”

Così si apre una nota del presidente di Saimare Mino Giachino al nostro quotidiano.

“Nel grande dibattito per un futuro Green vi sono alcuni punti fermi.

L’intermodalità, il trasporto gomma-rotaia per l’ultimo miglio è l’unico modo per far crescere la piattaforma verde nel settore. Oggi se ne sottolinea giustamente la importanza, ma il punto di svolta in Italia del Ferrobonus e Ecobonus è stato il frutto del lavoro svolto durante i Governi Berlusconi e confermati anno per anno sino ad oggi.

L’Ecobonus, che oggi si chiama Marebonus, venne sbloccato nel 2008 dal Governo (di cui ebbi l’onore di far parte), spostò oltre 500mila Tir dalla strada al mare e venne definita dall’Europa la Best Practice europea della

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intermodalità. Non ricordo altri riconoscimenti simili dall’Europa per il nostro Paese.

Il Ferrobonus, continua Giachino, venne ideato dal sottoscritto su proposta della Confetra nel 2009 con uno stanziamento iniziale di circa 30 milioni di euro. Il cargo ferroviario che in quegli anni rappresentava solamente il 7%

del totale del trasporto merci del nostro paese, grazie all’incentivo riconfermato anche negli anni seguenti si riprese e oggi viaggia verso il 15%.

Greta non c’era ancora, ma noi con quelle misure riducemmo la quota del

trasporto su gomma e riducemmo l’inquinamento. Ora occorre agire decisamente su due binari uno accelerando la costruzione dei corridoi ferroviari europei, a partire dalla Tav, e portando il più possibile i binari nei terminal

portuali e rendere strutturali nel Bilancio dello Stato l’incentivazione al trasporto su rotaia e via mare.

Solo così, conclude Giachino, potremo recuperare il traffico perso a favore dei porti nordeuropei e potremo realizzare l’ aspirazione di Camillo Benso Conte di Cavour che 160 anni fa voleva consentire a Genova di contendere i traffici verso l’Europa ai porti degli altri Paesi, perché Cavour sapeva che gestire maggiori volumi di traffico avrebbe voluto dire maggiore lavoro per l’Italia”.

Ecobonus automotive: riaprono le

prenotazioni

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22 Marzo 2022 -

ROMA – Riaprono le prenotazioni per l’ecobonus automotive. Dalle ore 10 di domani, 27 Ottobre, sarà possibile prenotare sulla piattaforma

ecobonus.mise.gov.it gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, dopo che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto

fiscale che ha rifinanziato per il 2021 il fondo automotive con ulteriori 100 milioni di euro.

“Siamo soddisfatti per questo rifinanziamento degli ecobonus auto, che

abbiamo voluto fortemente venisse inserito nel decreto fiscale”, dichiara il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che aggiunge: “È un altro segnale concreto dell’attenzione che mettiamo per favorire la

transizione verso il green agevolando i consumatori. Come Mise lavoriamo anche per accompagnare la nostra industria nel percorso di riconversione del settore automotive, tenendo conto che le richieste del mercato si stanno posizionando su produzioni elettriche e a basse emissioni”.

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22 Marzo 2022 -

Le nuove risorse vengono ripartite destinando:

65 milioni per acquistare i veicoli con emissioni comprese tra 0-60 g/km CO2.

Il contributo è riconosciuto anche per gli acquisti in leasing e si differenzia a seconda della fascia di emissioni (0-20 o 21-60) e per la presenza di un veicolo da rottamare. In particolare, per i veicoli elettrici con emissioni comprese tra 0-20 g/km è riconosciuto un contributo fino 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione, mentre per i veicoli ibridi con emissioni comprese tra 21-60 g/km è riconosciuto un contributo fino a 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione.

20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali e speciali, di cui 15

milioni esclusivamente per i veicoli elettrici. Il contributo è riconosciuto fino a un massimo di 8.000 euro e si differenzia in base alla “Massa Totale a Terra – MTT” e all’alimentazione.

10 milioni per acquistare, esclusivamente con rottamazione, i veicoli con emissioni comprese tra 61-135 g/km CO2. E’ riconosciuto un contributo di 1.500 euro;

5 milioni per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati, di classe Euro non inferiore a 6 ed emissioni fino a 160 g/km di CO2. E’ riconosciuto un

contributo fino 2.000 euro, calcolato in base alla fascia di emissione. Per usufruire del contributo è necessario rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011, o che abbia raggiunto i dieci anni nel periodo in cui viene richiesto l’ecobonus.

57 milioni per le auto a basse

emissioni

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22 Marzo 2022 -

ROMA – Dopo il rifinanziamento da 350 milioni di euro del mese scorso, il ministero dello Sviluppo Economico rialloca 57 milioni.

Operazione resa possibile dal decreto Infrastrutture per il fondo che prevede ecobonus fino a 6.000 euro per acquisto auto a basse emissioni, risorse

inizialmente stanziate per l’extra-bonus con la legge di conversione del decreto Sostegni bis.

Da oggi, collegandosi alla piattaforma dedicata, sarà possibile prenotare gli incentivi per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2.

Il Mise ha deciso inoltre di prolungare i termini per il completamento delle prenotazioni in corso per i veicoli di categoria M1, M1 speciali, N1 e L: per quelle inserite sulla piattaforma dal 1° Gennaio al 30 Giugno 2021 sarà

possibile fino al 31 Dicembre 2021 mentre per quelle inserite dal 1° Luglio al 31 Dicembre 2021, sino al 30 Giugno 2022.

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22 Marzo 2022 -

Ecobonus: ripartono le prenotazioni

ROMA – Riapre con oggi, 1 Settembre la possibilità di accedere all’Ecobonus, contributo per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di categoria M1, attraverso la prenotazione sulla piattaforma messa a disposizione dal ministero dello sviluppo economico.

A richiedere l’Ecobonus potranno essere tutti coloro che hanno acquistato e immatricolato veicoli dal 15 Agosto 2020.

Con il decreto Agosto sono stati infatti destinati altri 400 milioni di euro al fondo automotive, provvedimento che ha suddiviso la fascia di emissioni CO2 61-110 g/km, che era stata introdotta con il decreto Rilancio, in due fasce di emissioni comprese tra 61-90 g/km e 91-110 g/km.

100 di questi milioni sono stati stanziati per l’originario ecobonus

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introdotto con la Legge di Bilancio 2019, per l’acquisto di autovetture comprese nelle fasce 0-20 g/km CO2 e 21-60 g/km CO2, e 50 milioni per

l’erogazione dei contributi aggiuntivi introdotti con il decreto Rilancio per le stesse fasce.

Altri 250 milioni verranno destinati per le autovetture di fascia superiore, di cui 150 milioni per la fascia 61-90 g/km e 100 milioni per la fascia 91-110 g/km.

Queste risorse serviranno a finanziare fino al 31 Dicembre 2020 il contributo per l’acquisto dei nuovi veicoli con o senza rottamazione.

Nel dettaglio i contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono questi:

– 0-20 g/km: 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione;

– 21-60 g/km: 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione.

2.000 euro si potranno aggiungere con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 Dicembre 2020.

Per le due nuove fasce di emissioni 61-90 g/km e 91-110 g/km sono stati invece ridefiniti i contributi messi a disposizione:

– 61-90 g/km: 1.750 euro con rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione;

– 91-110 g/km: 1.500 euro con rottamazione e 750 euro senza rottamazione.

Ecobonus: via alla prenotazione

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22 Marzo 2022 -

ROMA – Si aprono il 2 Gennaio 2020 le prenotazioni per l’Ecobonus, i

contributi che incentivano la mobilità sostenibile per i veicoli M1, ovvero le automobili con determinate caratteristiche.

In questa fase il ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione fino al 30 Giugno 2020, 40 milioni di euro. Attualmente restano ancora

8.695.000,00 di euro.

L’Ecobonus è appunto la misura promossa dal Mise per l’acquisto

di veicoli a ridotte emissioni, come previsto dalla Legge di Bilancio 2019 ed è destinata a chi acquista, anche in locazione finanziaria e immatricola in Italia, veicoli di categoria M1, ovvero quelli destinati al trasporto di persone, con almeno 4 ruote e al massimo otto posti a sedere (oltre al sedile del conducente).

I veicoli acquistati con l’Ecobonus dovranno inoltre essere nuovi di fabbrica, produrre emissioni di CO2 non superiori a 70 g/km, essere

acquistati ed immatricolati in Italia dal 1° Marzo 2019 al 31 Dicembre 2021.

Il prezzo del veicolo dovrà inoltre, da listino ufficiale della casa

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automobilistica produttrice, essere inferiore a 50 mila euro compresi optional (IVA esclusa).

Quella che si avvia il 2 Gennaio è la seconda parte della procedura, ovvero quella che ha seguito l’apertura dello sportello dedicata esclusivamente alla registrazione dei concessionari, a cui ora fa seguito questa con la

possibilità di inserire l’ordine e prenotare l’incentivo.

Dalla prenotazione si hanno fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.

Per registrarsi è disponibile una piattaforma dedicata dove è possibile consultare tutte le informazioni.

“Vehicle to Grid”: il decreto per i

veicoli elettrici

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ROMA – Prima dell’emanazione del decreto “Vehicle to Grid”, che stabilirà criteri e modalità per favorire la diffusione della tecnologia di

integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica, al Mise si sono incontrati i rappresentanti del Governo con le associazioni di categoria e le case automobilistiche, per raccogliere osservazioni dal settore interessato.

“Sono molto contento – ha dichiarato il sottosegretario Crippa – del favorevole riscontro dimostrato dai presenti. Ho colto con grande

soddisfazione i ringraziamenti da parte di tutti per l’attenzione che Governo e Mise stanno dedicando, in particolare, al tema delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Il decreto “V2G” non prevede alcun aggravio di costo e coadiuverà il sistema e la rete nella gestione dell’apporto di

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energie rinnovabili.”

Nel corso dell’incontro si è discusso delle regole che semplificano e favoriscono l’accesso ai mercati di dispacciamento delle autovetture elettriche e, nel contempo, rendono tale accesso più vantaggioso economicamente.

“Ambiente, trasporti e sviluppo sostenibile sono tre pilastri del nostro programma e le misure messe in campo fino ad oggi dal Governo, ad esempio l’Ecobonus, cominciano a dare i risultati previsti. Ad Aprile le

immatricolazioni di auto elettriche sono cresciute del 356% in più rispetto all’anno precedente.

Le batterie – prosegue il sottosegretario – rappresentano una delle opzioni più importanti per l’accumulo di fonti rinnovabili, ma anche per avere un sistema più flessibile che porti dei vantaggi economici e ambientali per i cittadini. Con le batterie ad alta capacità di accumulo, i veicoli elettrici funzionano come un deposito di energia che può essere utilizzato in caso di mancanza di energia elettrica. Rilevanti sono stati i contributi sia da parte delle associazioni che delle società automobilistiche. A breve ci sarà un nuovo incontro dove ci confronteremo sulle osservazioni avanzate e sul loro eventuale recepimento”.

Ecobonus: registrato alla Corte dei

Conti il decreto attuativo

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ROMA – Con la registrazione alla Corte dei Conti che porterà alla

pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prende il via definitivo l’Ecobonus, la misura che prevede contributi per l’acquisito di veicoli a ridotte emissioni di CO2, elettriche ed ibride, come previsto dalla Legge di bilancio 2019.

I concessionari potranno adesso collegarsi alla piattaforma dedicata (che già dal 1° Marzo permetteva la registrazione) e inserire l’ordine e la

prenotazione dell’incentivo.

Dalla prenotazione dell’Ecobonus avranno fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.

Il provvedimento adottato col decreto del ministero dello Sviluppo Economico, insieme a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero

dell’Economia e delle Finanze prevede un incentivo che va da 1500 a 6000 euro a seconda della tipologia di veicolo, con o senza la consegna di uno da

rottamare, anche se la quota di contributo concessa risulterà inferiore rispetto al caso in cui ne venga consegnato uno indietro.

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Le risorse disponibili per le agevolazioni dei veicoli a basse emissioni complessive sono state distribuite su tre anni: per le automobili, sono previsti 60 milioni di euro per il 2019, 70 per il 2020 e il 2021, mentre ai ciclomotori e motocicli a due ruote sono stati destinati 10 milioni di euro per quest’anno.

Per assicurare procedure di prenotazione corrette e trasparenti, sulla

piattaforma sarà presente un contatore di risorse per seguire in tempo reale la disponibilità finanziaria del bonus.

“Cura dell’acqua” per rilancio trasporti

Graziano Delrio ed Emanuele Grimaldi all’Assemblea Confitarma ROMA – «Noi armatori siamo orgogliosi della nostra attività e vogliamo continuare a lavorare per le nostre imprese e per il bene del Paese». Con queste parole il presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, ha concluso il suo intervento nella sessione pubblica dell’Assemblea annuale di Confitarama, la Confederazione Italiana Armatori, ricordando quanto sia necessaria “una cura dell’acqua” per rilanciare la politica dei trasporti in Italia.

Un intervento il suo per fare, più in generale, il punto sulla situazione della flotta mercantile italiana e sulle prospettive del settore alla luce dei provvedimenti in via di definizione in Parlamento.

All’incontro hanno partecipato tanti rappresentanti del cluster marittimo italiano, un settore che fornisce come pochi altri un importante contributo al Pil nazionale. In rappresentanza del Governo è interventuo il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio. In sala, oltre ai rappresentanti del settore armatoriale, parlamentari, ex ministri e

sottosegretari, il comandante del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Felicio Angrisano, presidenti di Autorità portuali, operatori del settore marittimo e logistico, presidenti di associazioni, sindacati, che si sono ritrovati a Roma Eventi, in piazza della Pilotta, per testimoniare la

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loro vicinanza agli armatori, in un momento di rilancio dell’economia italiana.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha inviato un messaggio nel quale ha confermato la stretta collaborazione tra la Marina militare e la Marina mercantile nazionale specie sul fronte della pirateria e del salvataggio in mare di tante vite umane.

Dopo questo messaggio è stato il presidente Emanuele Grimaldi a prendere la parola.

«Il ruolo del trasporto marittimo è essenziale per lo sviluppo – ha detto Grimaldi -. Nell’ultimo decennio, la capacità di carico della flotta mondiale è aumentata dell’81% e le tonnellate trasportate via mare sono cresciute dell’83%, passando da 6 a 11 miliardi (praticamente più di una tonnellata e mezza per ogni persona sul pianeta) e si prevede che nel 2030 saranno pari a 17 miliardi». Dati che il presidente ha poi accompagnato da considerazioni sugli scenari mondiali che stanno condizionando il settore come crisi

finanziarie e geo-politiche, conflitti armati, sanzioni, prezzo del petrolio, l’adeguamento delle infrastrutturale delle grandi vie marittime.

Tra le criticità il fenomeno della pirateria. «Colgo l’occasione per ringraziare il Ministro della Difesa, che nei giorni scorsi ha emanato il decreto che consente di imbarcare team armati non solo nell’Oceano Indiano, ma in tutte le aree definite dall’Imo a rischio pirateria, e cioè anche il Mare della Cina, lo stretto di Malacca e l’ Africa Occidentale» ha affermato Emanuele Grimaldi.

Proseguendo nel suo intervento Grimaldi ha poi ricordato il coinvolgimento dell’armamento italiano nel salavataggio dei migranti in difficoltà nel Mediterraneo: «è stato il più coinvolto, con quasi 270 interventi nelle operazioni Search & Rescue tra Gennaio 2014 e Settembre 2015».

Altro tema toccato quello dell’impegno degli armatori nella riduzione dell’impatto ambientale da parte delle loro attività a partire dal contenimento delle emissioni di CO2 chiedendo poi che il principio “chi

inquina paga” sia sostituito dal più realistico e preciso «chi inquina paga e paga per quanto inquina». Fondamentale sarebbe poi il sostegno del Governo

«agli investimenti in unità navali adatte al trasporto» del Gnl nell’ambito del piano strategico nazionale per questo tipo di comustibile.

Ricordando che la flotta italiana è leader in alcuni dei settori più sofisticati quali navi ro-ro, navi da crociera, per prodotti chimici, il presidente di Confitarma ha messo in risalto quanto importante sia stato il rinnovo, lo scorso 1° Luglio, del contratto collettivo di lavoro di settore che ha interessato circa 55.000 marittimi imbarcati su navi battenti bandiera

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italiana e 8.000 addetti a terra.

Legato al lavoro il tema della formazione su cui da anni gli armatori stanno investendo in maniera concreta. «Una componente essenziale dell’industria dello shipping – ha continuato Emanuele Grimaldi – sono le imprese che operano nello short sea shipping» auspicando poi che uno strumento analogo all’Ecobonus italiano «venga adottato al più presto a livello europeo».

Riguardo alla prossima riforma della portualità e della logistica il

presidente ha fatto presente al ministro Delrio le principali osservazioni degli armatori italiani. Tre i punti evidenziati. Nell’ordine: l’attivazione di un sistema tariffario centralizzato per i servizi tecnico-nautici, un procedimento di concertazione tra Autorità portuale e Capitaneria che armonizzi le esigenze della sicurezza della navigazionbe e lo sviluppo

commerciale dei porti, l’individuazione di un organismo pubblico indipendente che vigili sull’ampia autonomia amministrativa, finanziaria e impositiva, che la riforma assegna alle nuove “Autorità di Sistema Portuale”.

Tra gli altri temi evidenziati dal presidente deli armatori, l’importanza di salvagurdare il Registro Internazionale Italiano e e la richiesta di una profonda sburocratizzazione adottando alcune norme di riordino che non comportano oneri a carico dello Stato: «le procedure per l’iscrizione e la cancellazione delle navi dai registri; le formalità di arrivo e partenza delle navi nei porti; il rilascio dei certificati di sicurezza all’estero; le norme in tema di sorveglianza sanitaria marittima; l’approvazione di un nuovo regolamento sul trasporto passeggeri che sostituisca il Regio Decreto del 1890». Insieme a queste norme è poi indispensabile colmare il gap informatico di cui soffre il Paese che si ripercuote anche sul settore armatoriale.

Assicurando il sostegno della Confederazione agli interventi del ministro in tema di razionalizzazione, il presidente Grimaldi, citando l’espressione cara a Delrio di “cura dell’acqua”, ha detto che per avere successo questa ha bisogno di un’Italia “shipping friendly”.

Dopo il presidente Grimaldi ha preso la parola il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.

Al centro del suo discorso tre parole: «programmare, decidere e fare». Quello della razionalizzazione è un tema caro al Governo Renzi – ha ricordato Delrio -. «Noi non abbiamo bisogno di così tante norme, come quelle esitenti per far funzionare il nostro Paese. Ci sono già le direttive europee. Seguiamo

quelle. Non vogliamo essere diversi dai francesi o dai tedeschi».

Tra gli interventi ha poi ricordato quanto si sta facendo in tema di

procedure relative ai dragaggi e di investimenti sull’ultimo miglio stradale e ferroviario. «Abbiamo quattro corridoi europei che attraversano l’Italia.

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Dobbiamo investire su questi per diventare la “porta sud dell’Europa”. Questa è la mia grande ambizione».

Parlando della riforma della portualità e della logistica ha spiegato che accorpare i porti non vuol dire dare diversa dignità all’uno o all’altro.

«Dobbiamo saper ragionare nell’ottica di sistema. Un’ottica che ci deve poi portare ad individuare dove è meglio investire senza creare inutili doppioni e dispersione di soldi pubblici».

Nel ringraziare gli armatori per il grande aiuto prestato nel portare soccorso ai migranti ha detto di aver proposto al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, di insignire della medaglia d’oro al valor civile la

bandiera della Marina Mercantile Italiana. Un annuncio salutato dall’applauso di tutta la sala ripetuto dopo pochi minuti quando, al termine dei lavori della sessione mattutina, è stato letto un messaggio del ministro

dell’Interno nel quale veniva confermata l’assegnazione.

L’evento si è concluso nel pomeriggio con la presentazione di due studi realizzati da Confitarma attraverso la sua Commissione Navigazione a Corto Raggio presieduta da Roberto Martinoli, amministratore delegato di Grandi Navi Veloci, riguardanti il primo “La rilevanza socio-economica dei servizi di trasporto marittimo di corto raggio, merci e passeggeri, in Italia” e il secondo “L’impatto ambinetale comparato della navigazione a corto raggio”. Ad ilustrarne i contenuti sono stati Oliviero Baccelli (per la parte economica) professore della Bocconi di Milano, e Flavio Marangon (per le questioni ambientali) uno degli esperti del team D’Appolonia spa (Gruppo Rina).

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