• Non ci sono risultati.

SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE DI GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO SUL TERRITORIO DI BENTIVOGLIO - MAGGIO 2012

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE DI GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO SUL TERRITORIO DI BENTIVOGLIO - MAGGIO 2012"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE DI GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO SUL TERRITORIO DI BENTIVOGLIO - MAGGIO 2012

Bozza - Ver 6 maggio 2021

___________________________________

Melagrana Associazione di Promozione Sociale - via Luciano Lama 15/3 - 40010 Bentivoglio Bo info@assmelagrana.it assmelagrana@gmail.com CF 91426330378

(2)

PREMESSA

Nella vita dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto che verranno costituiti, l’Associazione Melagrana fornisce il solo supporto tecnico e logistico, oltre a garantire la formazione dei facilitatori individuati per i primi gruppi promossi. Ogni gruppo AMA costituito è autonomo sia dalla vita dell’Associazione Melagrana, sia da qualsiasi altro Ente presente sul territorio, o d’appartenenza dei singoli partecipanti.

IL GRUPPO DI AUTO MUTUO AIUTO

La pratica dei gruppi di AMA nasce dalla naturale pratica delle persone di riunirsi in gruppo per sostenersi vicendevolmente nel momento del bisogno.

Oggi i gruppi di AMA sono riconosciuti, all’interno delle pratiche di welfare, come occasione di attivazione di processi di crescita e benessere per le persone che condividono una comune situazione di difficoltà: gli incontri portano a superare la solitudine, e ad attivare processi virtuosi per affrontare la propria condizione.

I gruppi di AMA in genere radunano persone che affrontano diverse situazioni quali:

Ansia, età, depressione, dipendenze (gioco - alcool - sostanze), dipendenza psicologica, disturbi alimentari, disabilità, adozione, affidamento, genitori separati, lutto, disoccupazione, familiari che condividono la medesima situazione.

E’ un gruppo di persone tutte alla pari dove ognuno parla per sé per condividere le proprie esperienze.

Il Gruppo AMA non è un gruppo Terapeutico o un Gruppo di Sostegno.

Grupp o di Sost egno

Grupp o Terap eutico

I Gruppi per A rontare Momenti Di i i

Gruppo Informale Gratuito in genere interno ad Associazioni o Istituzioni

Gestito da Professionisti che conducono il gruppo

tenendo presente l'obiettivo dato

Ingresso Concordato.

A pagamento.

Gestito da Psicologi o Terapeuti che detengono

abilità professionali, interpretano e valutano

i processi individuali e collettivi che avvengono

Ingresso Libero - Gratuito Tutti alla Pari - gnuno responsabile della propria

partecipazione acilitatore-alla-pari, parla di s come tutti, facilita lo

scambio di pensieri fra i partecipanti

Grupp o uto utuo iuto

(3)

L’ AVVIO DEL GRUPPO AMA

Un gruppo può nascere per la richiesta di un insieme di persone già esistente. Oppure si può procedere con degli INVITI MIRATI. E’ possibile anche procedere con un invito aperto a tutta la popolazione di un determinato territorio.

Se ci sono già persone che si sono mostrate interessate a partecipare ad un gruppo AMA, è importante valorizzare questa disponibilità.

Chi partecipa ad un gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto accetta di parlare di sé attraverso la NARRAZIONE della propria esperienza. Condivide così con altri sia le proprie difficoltà, ma anche le proprie competenze e le proprie risorse agite, fidandosi del fatto che ogni altro componente può contribuire a dare una lettura più efficace della propria condizione.

Prima di qualsiasi partecipazione ci deve comunque essere un primo contatto con il facilitatore-alla-pari. In questa occasione:

• il FACILITATORE-ALLA-PARI si presenta ed esplicita il motivo per cui si è avvicinato al Mutuo Aiuto e perché ha deciso di facilitare un gruppo AMA.

• Ricorda che nel gruppo la partecipazione è libera nei tempi e nei modi, e partecipando si accetta un PATTO di RISERVATEZZA: non si può portare all’esterno nulla di quello che viene detto nel gruppo: questo perché ci dev’essere un clima di fiducia condivisa.

Il Facilitatore-alla-pari è il responsabile di ogni questione tecnica legata al gruppo (gestione delle chiavi ed accesso al luogo di riunione - riassetto degli spazi utilizzati)

LA VITA DEL GRUPPO

Ognuno è libero di intervenire, nei tempi e nei modi che vuole, cercando di non prevaricare e consentendo il tempo adeguato di espressione anche alle altre persone.

L’ascolto è basato sulla sospensione del giudizio, su un atteggiamento non giudicante.

“Anche se adesso non condivido quello che tu dici, mi interessa e ci presto attenzione, perché è il tuo modo di vedere le cose”

Il gruppo non è guidato, si è tutti alla pari. Il—alla-pari ha compiti specifici sull’organizzazione del gruppo, ma non lo conduce.

Nel gruppo ognuno sceglie i tempi su quando parlare (non ci sono turni di parola) Nel gruppo, quando parlo:

-

Mi fido del gruppo, abbandono qualsiasi ansia di prestazione, non parlo per fare bella figura, ma perché voglio portare il mio racconto o fare le mie osservazioni;

-

Inizio l’intervento dicendo il mio nome (no cognome, professione, titoli)

-

Parlo in prima persona

-

Non giudico quello che gli altri dicono. Posso però dire quello che ho sentito dentro, quello che mi ha evocato, mentre ascoltavo il racconto di un altra persona;

Nel gruppo, quando una persona parla, io:

-

Ascolto con attenzione e rispetto

-

Posso fare domande per capire meglio, nel momento più adeguato, perché sono curioso della vita di un’altra persona, e non per indagare con altri fini

-

Al termine dell’intervento ringrazio del contributo portato, perché un racconto di sé e un regalo che quella persona fa al gruppo.

(4)

Durante la discussione di gruppo, il facilitatore-alla-pari:

-

Ricorda le regole fondamentali dell’AMA, se necessario:

NON GIUDIZIO - RISERVATEZZA - PARLARE IN PRIMA PERSONA

-

Apre l’incontro presentando i nuovi elementi - riconoscere la fatica che si fa ad accettare di partecipare ad un gruppo;

-

Ricorda eventuali elementi sospesi dell’incontro precedente

-

NON propone ODG, tematiche o attività da fare

-

Garantisce che tutti possono parlare, se lo desiderano

-

Ricorda che ognuno deve parlare in prima persona

-

Non risponde a NESSUNA DOMANDA che il gruppo pone, non accentra la discussione su di sé

-

Non si affida MAI alle proprie competenze tecniche

-

Se per il gruppo è necessario un intervento tecnico, può proporre un incontro con un esperto (casi limitati - un gruppo che incontra un esperto non è un gruppo AMA)

-

Non dare consigli (ricordare che sono i racconti delle persone che ci insegnano)

-

Non dà giudizi. Se serve potenzia la sospensione del giudizio nel gruppo (“ogni persona decide sempre per quello che ritiene il meglio, nel contesto dato”, “chi può dire se una cosa è utile o non utile?”)

Un gruppo è composto da un minimo di 3 persone (compreso il facilitatore-alla-pari) fino ad un massimo di 12. Se la partecipazione dovesse diventare più numerosa il gruppo stesso si pone l’obiettivo di “gemmare”, per consentire a tutti di avere il giusto spazio necessario alla narrazione ed all’ascolto. La decisione della gemmazione è del gruppo stesso.

(5)

I GRUPPI AMA NEI SERVIZI DEL TERRITORIO

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce l’Auto Mutuo Aiuto (AMA) come l’insieme di tutte le misure adottate da figure non professioniste per promuovere, mantenere o recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità. L’AMA è pertanto considerato uno degli strumenti di maggior interesse per ridare ai cittadini responsabilità e protagonismo nei percorsi di cura, riabilitazione, cambiamento, per umanizzare l’assistenza socio-sanitaria, per migliorare il benessere della comunità. (Pordenone)

Il Sistema Integrato di interventi e Servizi Sociali sostiene il Mutuo Aiuto a sostegno delle responsabilità familiari (legge 328/2000).

L’AMA integra le risposte dei Servizi, superando risposte standardizzate e consentendo il superamento del disagio attraverso le strategie che emergono dalle persone coinvolte.

Paolo Ferrario, ricercatore dell’Università di Trento in tema di Politiche Sociali, nell’introduzione del volume di Francesca Sacco, fotografa efficacemente l’ingresso dell’AMA nei Servizi:

Negli ultimi quarant’anni della storia italiana, si è sviluppato infatti un sistema di servizi estremamente articolato che possiamo precisare in questo modo:

-

servizi esclusivamente sanitari, come la medicina di base, la medicina specialistica, la medicina ospedaliera;

-

Gruppo dei servizi cosiddetti “socio-sanitari”, quelli che in modo particolare si svolgono all’interno delle residenze per gli anziani o all’interno degli aiuti per i portatori di handicap;

-

Servizi esplicitamente sociali, quelli organizzati generalmente dai Comuni e dalle loro aggregazioni. In questo campo negli anni si sono sviluppati servizi educativi di integrazione sia della scuola, che della famiglia (o scuola-famiglia). Ma anche servizi di psicologia, sia privata che svolta all’interno delle strutture.

-

Abbiamo poi quei servizi svolti da un “volontariato competente”: i gruppi AMA si collocano sicuramente in questo ambito, all’interno di quelle attività attraverso le quali gli individui “diventano attivi protagonisti della propria vita, esercitando su di essa un giusto controllo” (Sacco)

(…) L’attività di Mutuo Aiuto è sia autonoma, nel senso che procede per auto- organizzazione, ma acquista senso e potenza in relazione anche agli altri sistemi di servizi che sono presenti sul territorio. Perché Se è vero che essi sono per certi versi spontanei, debbono poi essere accompagnati nel loro avvio, nella loro storia, nella loro successiva attività.

(6)

Fonti:

-

Corso di Formazione:

“Promuovere la Cultura della Mutualità” - AUSL BOLOGNA nov-dic 2020

-

Valentina Calcaterra,

”Attivare e Facilitare i Gruppi di Auto/Mutuo Aiuto” - Erickson Editore 2013

-

Gruppo AMA Pordenone,

“La Guida” - http://volontariato.fvg.it 2012

-

Francesca Sacco,

“I Gruppi di Auto Mutuo Aiuto” - Passerino Editore

Riferimenti

Documenti correlati

Sono, siamo, le persone che con il cambio di status promosso dal rito di passaggio del lutto hanno, abbiamo sviluppato interesse, sensibilità, competenza nel riconoscimento della

Per alcuni l’accompagnamento di gruppi di auto-aiuto specifici per la comunità italiana – e più in generale per le singole comunità immigrate – è legato essenzialmente

disposizione degli altri il proprio vissuto e le proprie esperienze di vita di coppia. Nel gruppo non sono presenti esperti, gli incontri avvengono con cadenza quindicinale e

C’è un facilitatore portato a centrarsi sugli obiettivi e sui compiti del gruppo, che interpreta uno stile di conduzione organizzato, efficiente e attento a realizzarne le

Gioco d’azzardo cura e prevenzione è un proget- to di accoglienza delle famiglie con problema- tiche connesse al gioco d’azzardo, che intende offrire attraverso la partecipazione

• Pensate ad un gruppo di donne che hanno subito violenza o a un gruppo di familiari di persone malate di tumore…. chiudere l’esperienza di gruppo o con4nuare con aBvità u4li per la

I gruppi di AUTO MUTUO AIUTO sono una risorsa utile a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone che ne soffrono ponendosi non in alternativa alle cure

Aiuto tra genitori che hanno perso un figlio Incontri quindicinali il lunedì, dalle 17,30 alle 19 Sede: P.le Rita Levi Montalcini, Casalecchio di Reno Gianna, cell. 347.793.8703