• Non ci sono risultati.

CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE GRUPPO CONSILIARE LEGA LIGURIA SALVINI MOZIONE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE GRUPPO CONSILIARE LEGA LIGURIA SALVINI MOZIONE"

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

CONSIGLIO COMUNALE DI SESTRI LEVANTE GRUPPO CONSILIARE “LEGA LIGURIA SALVINI”

Sestri Levante, 14 febbraio 2021

All’attenzione del Presidente del Consiglio Comunale Dott. Massimo Bixio All’attenzione del Sindaco Dott.ssa Valentina Ghio

MOZIONE

OGGETTO: DELIBERAZIONE N. 122/2020/PRSP DELLA CORTE DEI CONTI – SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LIGURIA

I sottoscritti consiglieri comunale Albino Armanino e Paolo Smeraldi

Visto il verbale relativo alla deliberazione consiliare numero 49 del 29/04/2019

“Approvazione rendiconto della gestione esercizio 2018 ai sensi dell’art. 227 del D.Lgs 267/2000”, nel quale è scritto:

“Assessore al bilancio Pietro Gianelli:

“Sono stati rispettati gli obiettivi di finanza pubblica, [...] la gestione finanziaria e patrimoniale è stata effettuata in maniera corretta, si è proceduto alla realizzazione degli obiettivi stabiliti dal consiglio comunale con l’approvazione del bilancio di previsione 2018, effettuata con l’atto n. 16 del 27 febbraio 2018 affermando la virtuosità dell’Ente. [...]

(2)

Conseguentemente l’avanzo di amministrazione disponibile ammonta a 8.775 euro.

Occorre rilevare che l’avanzo non è un obiettivo di per sé da perseguire per gli enti locali. L’esistenza dell’avanzo può significare infatti che gli amministratori non hanno utilizzato tutte le risorse per raggiungere gli obiettivi programmati oppure può singificare che avendo raggiunto gli obiettivi è stato chiesto uno sforzo maggiore alla collettività sotto forma di prelievo fiscale o tariffario. Il citato importo di 8.775 euro testimonia il virtuoso risultato a livello di equilibrio dei conti raggiunto.

[…] La lotta all’evasione è stata assidua recuperando stabilmente ogni anno risorse ingenti, oltre 600.000 euro nel 2018, perseguendo quei principi di equità e progressività che sono alla base dell’articolo 53 della nostra Costituzione.

Anche la gestione dell’esercizio 2018 non ha presentato sul piano finanziario particolari criticità raggiungendo un corretto equilibrio e ancora senza incremento delle imposte e tariffe che sono rimaste tutte invariate. [...]

Consigliere PaoloSmeraldi (Gruppo Lega Liguria Salvini):

A pagina 4 della relazione dei revisori […] emerge una percentuale di copertura assai bassa per alcuni servizi, in particolare mi ha colpito le colonie e i soggiorni stagionali i cui costi sono coperti solo per il 42% dagli utenti e gli impianti sportivi i cui costi sono coperti al 20%. [...]

problema della tempestività dei pagamenti […] esiste una norma dello stato che chiede agli enti locali di realizzare, di fare i pagamenti alle imprese entro 30 giorni perché c’è stato quel problema delle imprese che falliscono perché sono creditrici di enti locali che non pagano nei tempi dovuti.

La media dei nostri pagamenti è di 49 giorni […] Siamo intanto fuori […] dei tempi di legge per i pagamenti […] i revisori non dicono se l’ente ha adottato le misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute;

su questo ci doveva essere una relazione allegata che io non ho trovato […]

Il responsabile della spesa che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile con i relativi stanziamenti di cassa e con le regole del patto di stabilità interno.

La violazione dell’obbligo di accertamento di cui al presente comma comporta responsabilità disciplinari e amministrative.

(3)

Ora visto che n on c’è stato il pagamento nei 30 giorni, bensì in 49, si presume che non siano state fatte queste verifiche e di questo si chiede all’assessore di fornirle perché qui la legge prevede “Responsabilità disciplinare e amministrativa del dirigente”, teniamo conto che in caso di pagamento ritardato il beneficiario del pagamento ritardato ha diritto ad un risarcimento forfettario di euro 40 più interessi di mora di 8 punti percentuali superiori al tasso legale, quindi ci sono anche dei costi per il Comune.

Poi c’è l’altra questione del debito commerciale, scaduta al 31/12/2018 e qui io non ho visto la quantificazione di questo debito commerciale [...]

c’è anche un ultieriore elemento che è “La comunicazione dei dati riferita a fatture o a equivalenti richieste di pagamento alla piattaforma di certificazioni crediti PCC”

I revisori dicono: “L’ente non ha dato attuazione alle procedure di cui ai commi 4 e 5 dell’articolo 7 bis del Dlgs 35 del 2013”; anche questo come i pagamenti ritardati prevede responsabilità dirigenziale e disciplinare”

Io vorrei che su questo l’assessore ci fornisse poi delle delucidazioni che non siano quelle che a livello nazionale i pagamenti avvengono a 55 giorni che abbiamo sentito, ma chiaramente non ci conforta questa situazione.

Allora, vediamo di andare a pagina 11 della relazione dei revisori, siamo a un altro punto dolente che sono i residui delle riscossioni.

Nella tabella “Risultato di amministrazione”, parliamo di 4.216.000 euro, io co che questo numero è stato ripetuto da Stagnaro, da Benedetti, però io vorrei fare una riflessione su questi residui di 4 milioni perché non sono pochi, non sono pochi e, soprattutto quando andiamo a vedere quello che hanno detto i colleghi e i forti dubbi che ci siano sul fatto che questi residui possano essere incassati.

Andiamo a pagina 12 della relazione dei revisori, arriviamo al discorso che è stato fatto, ma io vorrei ritornarci un attimo, sulla parte disponibile del risultato di aministrazione, 8.000 euro […] qui abbiamo un sacco di residui di cui alcuni molto datati, un risultato di amministrazione disponibile di 8.000 euro, abbiamo poi un fondo crediti di dubbia esigibilità che va nella parte vincolata, ora è chiaro che se noi dichiaramo che alcuni di questi residui sono prescritti e non verranno più riscossi, o sono di dubbia esigibilità, li andiamo a mettere nel fondo crediti di dubbia esigibilità, questo avanzo di amministrazione di 8.000 euro su un bilancio di 28-30 (milioni

(4)

ndr), è una cosa molto ridicola, sparisce e andiamo in disavanzo con tutto quello che ne consegue.

Ora qui assessore Gianelli ci sono dei numeri che io spero che tutti valutiamo con la necessaria serietà anche perché è già stato detto quello che c’è nei residui attivi, noi abbiamo visto quella delibera di giunta n. 65, non so se tutti l’han vista, quella di 300 pagine che era allegata con una sterminata marea di residui attivi e in quei residui attivi lì c’è di tutto.

Infatti io ho detto ci sono cose di oltre 300.000 euro, ci sono cose che risalgono ante 2013, ci sono mese, pasti a domicilio, piscine, affitti non pagati.

La parola prescrizione sembra una parola che non esiste quando uno legge quella delibera di giunta e invece la prescrizione esiste ed è un istituto che fa i suoi effetti e soprattutto poi al di là della presrizione va a logica che più passano gli anni e più è difficile incassare un credito, giusto?

Parliamo di cose degli anni 2000, siamo nel 2019.

Dopo aver evidenziato questi numeri che mi sembrano fondamentali, i residui attivi, la bassa riscossione, l’avanzo disponibile limitatissimo di 8.000 euro e volevo andare avanti.

A pagina 13 “Analisi gestione residui”, io mi dispiaccio che non ci siano i revisori qui e quindi devo fare queste domande all’assessore Gianelli che porbabilmente non è neanche più di tanto titolato però c’era tutta una parte sui residui nei quali l’organo di revisione ha verificato che i crediti riconosciuti formalmente come assolutamente inesigibili o non sussistenti per avvenuta legale estinzione ecc. sono stati definitivamente eliminati dalle scritture e dai documenti di bilancio, ora questi riconoscimenti sui crediti inesigibili anche qui io non lo so perché i revisori non ne hanno parlato minimamente, cioè non hanno detto “Sì abbiamo verificato queste cose”, sono andati avanti e noi ne prendiamo atto non ci sono, chiederemo, però sono lacune che ci interrogano.

Pagina 14: andiamo avanti, questi sono numeri che mi hanno fatto riflettere, la riscossione sui residui è bassissima, […] TARSU e TARI 2018 percentuale di riscossione 23%, sanzioni per violazione codice della strada dal 2014 ain avanti il massimo di riscossioni è il 37%, cioè ci sono cifre di milioni però il massimo che viene riscosso è il 37% sulle sanzioni del codice della strada, si paga un amulta, quando va bene, 1 ogni 3, se no 1 ogni 5 perché scendiamo al 28% o al 20%; fitti attivi e canoni patrimoniali percentuale di riscossione intorno al 36%, sugli affitti del Comune paga il 36% ma negli anni, non nell’ultimo anno.

(5)

Ecco, ora qui arriviamo ad una note che l’organo di revisione ha scritto: l’organo di revisione sototlinea sul punto quanto già indicato nel proprio parere del 4 aprile 2019, cioè un parere recente, indicazione di accertare le esigibilità dei residui attivi più anziani del titolo III, che sono in quella famosa delibera che vi dicevo, ed in particolare quelli per i quali non si è tenuto conto nel fondo crediti di dubbia esigibilità; si invita l’ente, com’è stabilito dal principio contabile applicato 4/2, a trasmettere l’atto di riaccertamento dei residui al tesoriere e per quanto riguarda i residui passivi si sollecita l’ente ad effettuare una verifica sui residui soggetti ad interessi moratori e regolarizzazione.

Qui l’organo di revisione ha acceso un fanale e speriamo lo faccia anche l’assessore e senz’altro la faremo anche noi nei prossimi mesi chiedendo degli aggiornamenti, sull’effettiva esigibilità di questi residui attivi.

Vado al fondo crediti di dubbia esigibilità, qui abbiamo già detto […] che farebbe saltare il conto dell’ultile, […] 420.000 euro nel Titolo III dagli anni 2013 in avanti […] abbiamo un avanzo disponibile di 8.000 euro dall’altra parte abbiamo 400.000 euro di mense, pasti per 400.000 euro che sono ante 2013 che con questi percentuali di riscossione che abbiamo qui noi li abbiamo lasciati lì dicendo questi residui sono sempre lì. [...]

Sono allarmato, e chiudo volentieri, per lo scarso avanzo disponibile, il fondo crediti di dubbia esigibilità la cui composizione è parziale, la scarsa riscossione di tutta una voce di tributi ecc. ecc. con percentuali bassissime e i residui 1) vecchi 2) a dubbio di prescrizione e che non vengono messi a fondo crediti di dubbia esigibilità.

Consigliere Albino Armanino (Capogruppo Lega Liguria Salvini): [...] io mi soffermerei solamente per fare due domande all’assessore chiedendo se il regolamento di contabilità che doveva essere approvato coi revisori nuovi se c’è e a che punto è questo regolamento.

E poi l’accantonamento, se è stato fatto del 10% dei proventi dell’alienazione degli immobili per l’estinzione dei mutui.

Consigliere Francesco Podestà (Gruppo Valentina Ghio Sindaco):

[…] ho preso alcuni punti di riflessione su quanto hanno detto i consiglieri che mi hanno preceduto e devo dire che tutta questa situazione allarmante addirittura con giudizi censurabili che vengono dati su quanto esposto dall’assessore Gianelli e anche dall’organo di revisione che sono tre revisori dei conti che sono

(6)

presi a sorteggio e decisi dalla Prefettura, non dal Comune di Sestri Levante e quindi magari dire “censurabili” è un po' allarmistico, un po' pesante come termine.

Voi vi siete soffermati soprattutto su una visione dei residui ecc. ecc.

giustamente, perché è compito di tutti recuperare questi residui, questi soldi che il Comune vanta in giro, però la situazione da analizzare sul rendiconto io penso che sia più omogena e sia da guardare a 360° [...]

Quindi voglio dire che non è che ci si sia inventate le cose, la gestione finanzairia ha avuto un avanzo di 2.800.000 e spiccioli, ci sono stati degli accantonamenti, delle somme vincolate, c’è stato anche questo fondo cassa, questo avanzo di amministrazione di 8.000 euro, così tanto conclamato però mi preme dirvi che l’avanzo non è un risultato che un ente locale deve perseguire e questo perché se gli amministratori non c’è l’esistenza di un avanzo vuol dire che hanno utilizzato tutte le risorse per raggiungere gli obiettivi programmati, quindi non sembra che ci sia tanto da asserire contro il Signor Gianelli. [...]

Poi ripeto nella relazione dell’organo di revisione che è stata dichiarata censurabile, che mi sembra esagerato, per sommi capi dice che non sono state riscontrate irregolarità contabili o anomalie gestionali.” [...]

Parliamo di questi residui? Nella gestione dei residui il riaccertamento è stato effettuato, il raccertamento, quindi non sono cose che sono state viste per la prima volta, dai singoli responsabili delle relative entrate motivando il loro mantenimento o l’eventuale cancellazione parziale o totale.” [...]

Assessore al bilancio Pietro Gianelli: Allora, per quanto riguarda delle velate accuse fatte nei confronti dei revisori dei conti che ho sentito da più parti, io credo che questo possa avere un seguito perché i revisori hanno chiesto copia del verbale, se lo leggeranno e probabilmente poi saranno loro a rispondere al momento opportuno; [...]

Ecco sulla tempestività dei pagamenti […] io vedo che i nostri dipendenti certe volte non riescono, anzi arrivano a fare lavori anche al di fuori dell’orario di ufficio, io ho trovato dei dipendenti a lavorare di sabato, qualche volta anche di domenica, purtroppo c’è anche questo aspetto, se avessero più tempo a disposizione probabilmente di potrebbe anche arrivare,

[...]

(7)

Per quanto riguarda il regolamento di contabilità gli uffici lo hanno praticamente preparato, l’abbiam dato non se se l’abbiamo dato materialmente a quealche revisore forse sì, è maturo per essere portato all’approvazione del consiglio, chiaramente dopo l’ok dei revisori.

Per quanto riguarda gli uffici il regolamento è sostanzialmente pronto. [...]

Io voglio dire che ho letto la relazione dei revisori, leggo che i parametri sono rispettati e tutte queste preoccupazioni non le vedo. [...]

Segretario Generale Domenico Scrocco: Una precisazione di carattere prettamente tecnico: ho sentito dire che il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato calcolato in maniera non corretta, mi permetto di dire che non è così perché ovviamente ci sono dei parametri di legge come ha detto giustamente anche l’assessore.”

Visto il verbale relativo alla deliberazione consiliare numero 14 del 06/02/2020

“Interrogazione dei consiglieri Albino Armanino e Paolo Smeraldi ad oggetto “Riscossione residui attivi rendiconto 2018””, nel quale è scritto:

Assessore al bilancio Pietro Gianelli:

[…] Non risulta vi siano residuo prescritti alla data odierna ovvero questi crediti nati buoni ma per i quali il diritto alla riscossione è venuto meno.

In ogni caso l’amministrazione come ogni anno procederà ad un attento riaccertamento dei residui in sede di rendiconto individuando gli eventuali crediti insussistenti per i quali è venuta meno la ragione del credito, quelli eventualmente di dubbia esigibilità, per i quali sussistono certezze sulla riscossione e quelli se del caso inesigibili per i quali la probabilità di riscossione è pressochè nulla, sebbene il diritto sia ancora in vita e si procederà alla loro cancellazione. [...]

Si fa presente che il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato costituito in maniera corretta.

Il Comune di Sestri Levante molto prudentemente ha inserito diverse voci che hanno contribuito ad elevare la base di calcolo tant’è vero che il fondo crediti di dubbia esigibilità ammonta a complessivi 1.815.660,87 che vanno a vincolare il risultato di amministrazione in maniera rilevante.

(8)

Consigliere PaoloSmeraldi (Gruppo Lega Liguria Salvini):

[…] l’anno passato in sede di discussione del rendiconto avevamo riportato delle fortissime perplessità perché secondo noi l’ente doveva essere in disavanzo e solo il fatto che l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità fosse stato inferiore a quello che in maniera prudenziale avremmo fatto noi, ha permesso che non ci fosse disavanzo

[…] l’intervento di questa sera nasce dal fatto che l’anno passato nella discussione del rendiconto abbiamo avuto delle forti perplessità su quell’avanzo che c’era stato di 8.000 euro e su come era stato calcolato il fondo crediti di dubbia esigibilità al punto che secondo noi il rendiconto, il bilancio avrebbe dovuto chiudersi in disavanzo e da lì è nato un nostro tentativo di approfondire soprattutto il problema dei residui attivi, tentativo che è stato frustrato dal fatto che per esempio a tutt’oggi non siamo riusciti ad ottenere le determine dei dirigenti con le quali venivano stabiliti i crediti da mantenere, da portare nei residui attivi, quindi ancora esigibili, non prescritti, nonostante che l’abbiamo chieste ripetutamente.

Da questo è nata questa interrogazione e quando poi si farà in Giunta, io sinceramente mi aspettavo di vederla già in questi fionri, la delibera sul riaccertamento dei residui le chiederemo – e glielo anticipo già- di portarla in disucssione in Consiglio Comunale per illustrarla. [...]

Ecco, poi lei ha parlato di 610.000 euro di crediti ante 2014, noi abbiamo citato qui la prescrizione breve sarebbe di 5 anni, quindi la cifra non è piccola. [...]

Abbiamo citato qui una decisione della Corte dei Conti sulla facoltà dei Comuni di escludere o meno voci dal fondo crediti di dubbia esigibilità, quello sarà un argomento su cui poi in fase di rendiconto andremo ad appuntare la nostra attenzione, cioè su quali residui son confluiti nel fondo crediti di dubbia esigibilità e quali sono stati esclusi e in base a quale valutazione.

Ripeto: insisteremo nel chiedere di vedere ma a maggior ragione le determine o le decisioni con le quali i dirigenti indicano i crediti da mantenere nei residui attivi e le motivazioni perché ho l’impressione -ma è una mia impressione- che per certi versi i dirigenti si siano limitati o possono essersi limitati a indicare i crediti che andavano stralciati però quando indicano i residui attivi per il riaccertamento devono indicare le motivazioni per le quali ritengono che siano da mantenere, cioè il dirigente garantisce che quei crediti lì non sono prescritti e quindi tutta una serie di condizioni sulle quali vogliamo vederci molto chiaro.

(9)

Ora chiudo: sì mi raccomando sul discorso delle prescrizione, crediti inesigibili assolutamente e un’altra cosa che volevo dire qui è che i numeri erano impressionanti; ricordiamo quello che avevano indicato i revisori, “indicazione di accertare l’esigibilità dei residui attivi più anziani del Titolo III ed in particolare quelli per i quali non si è tenuto conto nel fondo crediti di dubbia esigibilità”, tra l’altro i revisori questa cosa qui l’avevano scritta nella delibera di accertamento ma erano loro che in quella sede lì dovevano dire questo sì e questo no, invece l’hanno rimandato in maniera che ci lascia perplessi a un momento futuro, ma se non si fa in sede di delibera di riaccertamento, quando si deve fare questo tipo di lavoro?

Era lì il momento, però noi la invitiamo questa volta a presentare da questo punto di vista la massima pulizia.

Noi ci dedicheremo una grande attenzione perché secondo noi era una delle criticità più grosse di questo bilancio.

Veramente una grande attenzione.

Anticipo già, appena esce la delibera, chiederemo al discussione, la ringrazio per i chiarimenti che mi ha dato, poi dopo farermo alcuni interventi anche su quello, sul recupero crediti secondo noi c’è ancora spazio di crescita e auspichiamo appunto che il bilancio sia quanto più possibile pulito da non avere più sorprese perché veramente quest’anno sia per questo sia per il contenzioso siamo stati stupiti in senso negativo, noi ci saremmo aspettati una gestione più prudenziale, però mi dichiaro soddisfatto per adesso e poi torneremo sull’argomento a brevissimo, anche perchè poi la discussione sul rendiconto incombe.”

Vista la delibera 122/2020/PRSP della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Liguria, nella quale è scritto:

“A seguito dell’esame dei dati finanziari relativi ai rendiconti 2016, 2017 e 2018, rappresentati nella relazione predisposta dall’organo di revisione del Comune di Sestri Levante (GE), il Magistrato istruttore, con note prot. n. 1800 del 10 marzo 2020, prot. n. 2983 del 1° giugno 32020, prot. n. 3472 del 7 luglio 2020 e prot. 5103 del 9 novembre 2020, ha chiesto chiarimenti in merito a molteplici aspetti finanziari e gestori. [...]

Dai chiarimenti forniti sono emerse alcune criticità relative alla situazione di cassa, al risultato di amministrazione, alla riscossione dei residui, al Fondo crediti di dubbia esigibilità, ai tempi medi di pagamento ed ai debiti commerciali, al ritardo nel recupero delle somme illegittimamente corrisposte al personale. [...]

(10)

Premesso quanto sopra, l’esame dei rendiconti 2016, 2017 e 2018 del Comune di Sestri Levante ha posto in luce le seguenti criticità.

1. Situazione di cassa.

Il Comune di Sestri Levante evidenzia un reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria nelle annualità 2016-2017 e nel corso del 2020. Nel periodo di osservazione, la gestione di cassa dell'Ente risulta problematica, come emerge dai seguenti indici rivelatori:

Anticipazione di cassa nel 2016 (euro 2.102.153) Anticipazione di cassa 2017 (euro 1.812.807,86)

Entrambe le anticipazioni sono state restituite al termine degli esercizi considerati.

Nel 2018 e 2019 l’ente non attiva anticipazioni. […]

Da verifica effettuata in SIOPE risulta che l’ente abbia attivato anticipazioni di cassa nel corso del 2020. Specificatamente, risultano, al 4 dicembre 2020, negli incassi “Anticipazioni dall’istituto tesoriere/cassiere” (E 7.01.01.00.000) per complessivi euro 5.103.646,30 e “Incassi da regolarizzare derivanti da anticipazioni di cassa” (E 0.00.00.99.999) per euro 1.251.759,50. Nelle uscite risultano, alla stessa data, “Chiusura anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere” (U. 5.01.01.01.001”) per complessivi euro 37.322,30 e

“Pagamenti da regolarizzare derivanti dal rimborso delle anticipazioni di cassa”

(U. 0.00.00.99.998) per complessivi euro 6.318.083,50.

Con nota del 4 dicembre l’Ente ha comunicato che “alla data odierna, non sussiste anticipazione di cassa da parte del tesoriere”.

Nella medesima nota l’ente ha comunicato che la cassa vincolata, al 4 dicembre 2020, ammonta a euro 563.863,79.

Nelle memorie trasmesse in vista dell’odierna adunanza, l’ente ha fornito aggiornamenti sulla situazione di cassa, precisando che l’ammontare di tesoreria utilizzata nel corso dell’esercizio 2020 è stata pari ad euro 6.355.405,80 e che “il ricorso all’anticipazione di tesoreria è stato strettamente legato alla emergenza sanitaria in corso, in quanto tutte le scadenze tributarie sono state rinviate”.

[…]

Il Collegio, prende atto di quanto riferito in merito alla carenza di liquidità determinata dall’emergenza sanitaria in corso. Con riferimento alle annualità 2016 e 2017, ricorda, tuttavia, che costituisce comportamento non conforme ad una sana e prudente gestione finanziaria il reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria, anche se restituita a fine esercizio.

L’anticipazione di tesoreria deve essere una forma di finanziamento a breve

(11)

termine, alla quale si deve ricorrere eccezionalmente (come verificatosi nel corso del 2020), per far fronte a momentanei problemi di liquidità al verificarsi di situazioni straordinarie e imprevedibili e non deve rappresentare uno strumento di gestione ordinaria della carenza di liquidità, dovendo, in tale ultimo caso, l’Ente attivare i fisiologici strumenti di leva monetaria (come ad esempio l’attivazione riscossione anche coattiva delle entrate proprie, la lotta effettiva all’evasione, riorganizzazioni e riduzioni di spesa: cfr., ex multis, Sezione controllo Piemonte delibera n. 68/PRSP/2019, Sezione controllo Liguria 58/2019).

2. Risultato di amministrazione.

[…] Il risultato di amministrazione dell’ente ha registrato una contrazione nel periodo 2015-18, passando da un avanzo 2015 di euro 4.142.410,91 (di cui euro 99.319,49 parte accantonata, euro 2.617.428,22 parte vincolata e euro 1.425.663,20 disponibile) a un avanzo 2018 di euro 2.819.908,33 (di cui euro 2.008.477,62 accantonata, euro 802.655,90 parte vincolata e euro 8.774,81 parte disponibile). Nel triennio 2016-18, oggetto del deferimento, la parte disponibile del risultato di amministrazione è estremamente modesta e pressoché vicina allo zero, considerato che il decremento (da euro 32.297,55 del 2016 a euro 8.774,81) non è significativo in relazione alle dimensioni dell’ente.

Il trend è condizionato dall’incremento del fondo crediti di dubbia esigibilità. Tale circostanza, unitamente alla scarsa movimentazione dei residui di cui si dirà al successivo paragrafo, desta perplessità in merito all’attendibilità del risultato di amministrazione delle precedenti annualità 3. Riscossione in conto residui.

Il prospetto 2.2. “Andamento della riscossione in conto residui”, contenuto nella relazione-questionario dell’organo di revisione 2018, presenta modeste percentuali di riscossione in conto residui, con particolare riferimento alle voci

“Sanzioni per violazione del codice della strada” (20,87 per cento nel 2016, 37,41 per cento nel 2017 e 28,38 per cento nel 2018) e “Fitti attivi e canoni patrimoniali” (36,2 per cento nel 2016, 31,36 per cento nel 2017 e 36,37 per cento nel 2018), “Tarsu-Tia-Tari-Tares” (57,5 per cento nel 2016 e 22,98 nel 2018).

In relazione alle percentuali di riscossione alle voci “Tari” e “Sanzioni al C.d.S.”, l’ente ha risposto che “le modeste percentuali di riscossione relative alla Tari e alle sanzione C.d.s. hanno carattere fisiologico e, per quanto possibile, l’ente ha avviato le regolari procedure di riscossione, in ordine alla Tari verranno emessi i solleciti di pagamento”.

(12)

In relazione alla tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani era stata rilevata un’insussistenza di importo rilevante con riferimento all’esercizio 2016 per la quale era stato richiesto chiarimento istruttorio. In merito alla cancellazione, intervenuta nel 2016, di residui attivi per euro 994.484,37, l’ente ha risposto che “trattasi di insussistenza generata rispettivamente nell’accertamento 2015/427 pari ad euro 660.600,47 relativo al ruolo Tari 2015 e negli accertamenti 2015/441 e 2015/589 pari a euro 336.139,43 relative al recupero dell’evasione. Trattasi di stralcio a seguito della revisione dei presupposti, posto che la valutazione era stata fatta duplicando delle voci ovvero inserendo sia l’importo degli accertamenti che quello dei solleciti”

È stata approfondita l’anzianità dei residui attivi del titolo III e, dall’esame della documentazione fornita, è emerso che l’ente, al 31 dicembre 2018, mantiene numerosi residui risalenti. […]

Si rinvia al paragrafo successivo per puntuali considerazioni relative alle difficoltà nella riscossione dei residui del titolo III, alcuni dei quali anche esclusi dal calcolo FCDE, e ai riscontri istruttori da parte dell’ente relativamente alla difficoltà della riscossione dei “fitti attivi e canoni patrimoniali” e all’esigibilità degli stessi.

4. Fondo crediti dubbia esigibilità

Le percentuali di accantonamento al FCDE al titolo I (6,37%) e al titolo III (19,10%) sono modeste.

Con nota istruttoria del 7 luglio 2020 è stato richiesto l’elenco puntuale dei residui attivi 2018 esclusi dal calcolo FCDE e le motivazioni dell’esclusione. È emersa una rilevante incidenza dei capitoli esclusi dal calcolo FCDE, come riportato nella tabella che segue: […]

Dall’esame puntuale dell’elenco dei residui esclusi dal calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità, è emerso che, sul totale di residui attivi del titolo I di euro 1.957.846,86, sono stati considerati rilevanti ai fini del calcolo FCDE residui per euro 1.386.017,55 e che, sul totale dei residui attivi del titolo III di euro 3.559.473,57, sono stati considerati rilevanti ai fini del calcolo FCDE residui per euro 1.738.188,60. Le esclusioni riguardano anche specifici residui all’interno delle voci incluse nel calcolo. […]

Approfondendo l’analisi della documentazione fornita relativa ai residui attivi esclusi al titolo III (ammontanti a euro 1.821.284,97), la motivazione puntuale dell’esclusione, indicata per ogni singolo residuo attivo, “non previsto accantonamento in quanto trattasi di proventi che non presentano elevata percentuale di inesigibilità”, non appare soddisfacente in quanto trattasi in

(13)

buona parte di residui afferenti a spese di postalizzazione sanzioni codice della strada, canoni di concessione e fitti attivi, rimborsi indennità e spese per alloggi assistiti, Cosap, proventi servizi a domanda individuale, rimborsi utenze molto risalenti, la cui mancata riscossione si reitera negli anni e le cui percentuali di riscossione sono evidenziate nella tabella “Andamento della riscossione in conto residui” sopra riportata.

Si evidenziano, a titolo esemplificativo, alcune delle voci escluse dal calcolo FCDE:

-rimborsi spese di postalizzazione sanzioni C.d.S. 2015-18 euro 240.890.

Sul punto, nelle memorie l’ente ha precisato che “Trattasi di accertamenti presunti assunti e correlati con impegni di spesa anch’essi presunti in relazione all’attività di postalizzazione svolta dalla Società Maggioli S.p.A. Le spese postali e di notifica vengono addebitate al contravventore. Tra la correlazione si genera disallineamento, laddove le spese di postalizzazione sono comunque sostenute dall’Ente ed il ristoro da parte del contravventore non avviene in quanto inadempiente o irreperibile. L’attività di verifica delle poste è avvenuta nel rendiconto 2019 e ha portato alla cancellazione dei residui attivi non recuperati”. La motivazione addotta non chiarisce le ragioni dell’esclusione dal FCDE, atteso non vi è certezza in merito al recupero delle spese a carico dei contravventori.

-rimborsi canoni demaniali marittimi 2012-18 euro 119.875.

Con riferimento alla suddetta voce, l’ente, nelle memorie ha precisato: “Nel corso degli anni l’Ufficio Demanio assumeva un accertamento di massima da calibrare successivamente in base ai conteggi derivanti dalle comunicazioni di richiesta di rimborso emesse a valere sui concessionari.

Questo ha creato uno stock di debito per il quale è stato necessario - da parte del competente ufficio -verificarne i presupposti e procedere, in sede di rendiconto, allo stralcio degli accertamenti per i quali non sussisteva l’esigenza di mantenimento. Una parte del lavoro è sfociato nella riduzione dei residui attivi nella stesura del rendiconto 2019, una parte di posizioni è, invece, ancora alla verifica e sarà trattata in occasione del prossimo rendiconto. L’esito dell’operazione porterà a una più puntuale formulazione degli accertamenti di entrata”. Dalla risposta fornita emerge che si è proceduto alla cancellazione dei residui nel rendiconto 2019, ma non emergono le ragioni del mancato accantonamento al FCDE.

-rimborsi spese condominiali, indennità occupazione alloggi, alloggi assistiti, alloggi destinati a malati mentali 2004-2018 euro 128.398.

(14)

L’ente, nelle memorie, ha precisato che tali residui sono stati presi in considerazione ai fini del calcolo del FCDE nella macro-voce “fitti attivi”.

Si prende atto della giustificazione, si osserva, tuttavia, che la medesima non può essere accolta interamente per le ragioni che seguono. Dall’elenco fornito dall’ente, con riferimento ai residui 2004-2018 sopracitati, il mancato accantonamento al FCDE presenta la medesima giustificazione: “non previsto accantonamento in quanto trattasi di proventi che non presentano elevato grado di inesigibilità”. [...]

Nel medesimo elenco, peraltro, vi sono voci della stessa tipologia per le quali è stato previsto accantonamento FCDE.

Per tali ragioni, contrariamente a quanto riferito nelle memorie, non tutti i residui sopra indicati sono andati a confluire nella macro-voce “fitti attivi” ai fini del FCDE.

D’altro canto in sede istruttoria l’ente ha precisato che: “le voci riguardanti i fitti attivi e i servizi a domanda individuale verranno parzialmente dichiarate e insussistenti in sede di rendiconto per le annualità ante 2013 e, dopo accurata verifica, si procederà in tal senso anche per le annualità successive” e che “in sede di rendiconto 2019 sono stati conservati solo residui attivi e fitti attivi e canoni patrimoniali che presentavano un titolo giuridico valido ai fini del loro mantenimento e eliminati invece quelli di difficile esazione. Gran parte dei residui attivi mantenuti non risultano ancora prescritti in quanto riguardanti l’ultimo quinquennio”

- Cosap 2014-16 e cosap recupero evasione 2016-17 euro 172.436;

-rimborsi canoni demaniali punto prima vendita pescato euro 68.242. Nelle memorie si precisa che “In merito alle concessioni dei banchi del mercato del pesce era in atto una trattativa tra l’Ente e il concessionario, riguardante le spese sostenute dagli stessi per opere di manutenzione che sarebbero state di competenza del Comune. Nel marzo 2020 si è arrivati alla definizione delle partite a carico dell’Ente e di quelle a carico dei concessionari con emissione delle fatture per le annualità 2017/2018 e acconto 2019. L’Ufficio Demanio sta seguendo attivamente le procedure di rientro da parte dei concessionari”

-proventi rilascio contrassegni ZTL 2011 euro 39.860. Il mancato accantonamento al FCDE viene giustificato nelle memorie in quanto: “Detto residuo corrisponde a uno stimato mancato riversamento, nell’esercizio 2011, dei proventi da rilascio contrassegni relativi alle zone a sosta limitata e alle zone a traffico limitato a seguito affidamento del servizio ad ATP (...)E’

concordata da tempo con la predetta società l’ipotesi di una transazione per sistemare alcune poste a debito e credito reciproche presenti ed effettuare una compensazione contabile tra le stesse. In virtù di quanto premesso non si è

(15)

ritenuto necessario un accantonamento al FCDE per il residuo iscritto in entrata.

Infatti, nei residui attivi c’è la posta di credito nei confronti della predetta società pari a € 39.860,00, nei residui passivi è mantenuta la posta pari a € 27.149,24”

- proventi e canoni concessione impianti sportivi, natatori, palestre, cinema 2009-2018 euro 52.807 e rimborso utenze acqua piscine comunali 2015-18 euro 140.482,69. Con riferimento a tali voci, nelle memorie l’ente ha precisato che nell’ambito della stesura del rendiconto 2019 sono stati ridotti gli accertamenti per i quali non sussistevano liquidazioni aperte e per i quali non esistevano presupposti per procedere a liquidare fatture attive. Per quanto riguarda il canone impianto natatorio la concessione con la società On Sport è stata revocata nel dicembre 2019. Il debito accumulato è stato oggetto di un piano di rientro riguardante soprattutto il rimborso delle utenze acqua

- funzionamento uffici giudiziari 2012-13 euro 30.623,26. L’ente ha riferito che

“I sopra citati residui non sono stati inclusi nel calcolo del FCDE in quanto sono stati considerati dei crediti supportati da rendicontazione e vantati nei confronti di una pubblica amministrazione”

Inoltre, si evidenziano, per la peculiare tipologia, i seguenti residui risalenti:

-servizi scorte P.M. 2001-2013 euro 4.737; L’ente ha precisato, che: “i residui dei servizi scorte pari a € 4.800,31 (cfr. nella relazione € 4.737,00) sono stati mantenuti in virtù delle fatture emesse, sono stati sollecitati e monitorati più volte dal Servizio Polizia Municipale e nel 2019, stante la loro vetustà, sono stati totalmente eliminati”.

-rimborso dal personale telefonate non istituzionali 2008-18 euro 4.474. Nelle memorie, l’ente ha riferito che i residui derivanti dai rimborsi dal personale e dagli amministratori sono stati stralciati a rendicontazione avvenuta e ad addebiti effettuati

In relazione al mantenimento dei residui relativi a “proventi centro estivo 2015- 19” e “proventi pasti a domicilio 2007-17”, complessivamente euro 58.000, l’ente, nell’elenco fornito, motiva “accantonamenti previsti nel 2019”, con un rinvio dell’adeguamento del FCDE all’esercizio successivo.

Infine, risulta che l’ente abbia crediti di euro 104.000 per affitto Palazzo Cambiaso e convento Annunziata 2010-13 verso Fondazione Medi@terraneo in liquidazione. Nelle memorie il Comune ha chiarito che “credito vantato dall’Ente nei confronti di Fondazione Medi@terraneo in liquidazione pari ad €

(16)

104.000,00 per affitto Palazzo Cambiaso e Convento Annunziata è stato oggetto di calcolo per l’accantonamento al FCDE in quanto allocato nel titolo III categoria 2.”

Dalle giustificazioni fornite nelle memorie emerge, pertanto, che l’adeguamento del FCDE è avvenuto solo nell’esercizio 2019, mentre non vengono chiarite le ragioni del mancato accantonamento al FCDE 2018, atteso che non vengono indicati i motivi che rendono certa l’esigibilità di ciascuna delle voci esaminate.

Con nota istruttoria del 10 marzo 2020 e del 7 luglio 2020, è stata chiesto, in relazione ai crediti per fitti attivi e canoni patrimoniali, “se siano state assunte iniziative a tutela del credito trattandosi di crediti soggetti a prescrizione breve art. 2948 c.c.”

L’ente, in data 30 aprile 2020, ha fornito una risposta non esaustiva: “I residui riguardanti i fitti attivi non riescono ad essere incassati e, pertanto, dovranno essere stralciati in occasione del riaccertamento che verrà fatto con il rendiconto 2019”.

A successiva nota istruttoria del 7 luglio, l’ente, in data 14 luglio, ha risposto. “In sede di rendiconto 2019 sono stati conservati solo residui attivi per fitti attivi e canoni patrimoniali che presentavano un titolo giuridico valido ai fini del loro mantenimento ed eliminati, invece, quelli di difficile esazione. Gran parte dei residui attivi mantenuti non risultano ancora prescritti in quanto riguardanti l’ultimo quinquennio”.

Da quanto sopra emerge che l’ente ha mantenuto residui relativi a crediti potenzialmente già estinti per prescrizione e che non ha effettuato accantonamenti al FCDE per alcune voci di entrata le quali, in base al trend storico, presentano modeste percentuali di esigibilità (contrariamente a quanto indicato nelle motivazioni di mantenimento). Nel contempo, non è stata fornita alcuna indicazione delle misure adottate per la conservazione dei crediti suscettibili di prescrizione.

Per tali ragioni, il fondo crediti di dubbia esigibilità 2018 è da ritenersi sottodimensionato.

Considerato che il risultato disponibile del 2018 è di euro 8.700, si deve ritenere che l’ente, calcolando correttamente il FCDE, avrebbe chiuso in disavanzo.

Analoghe criticità interessano gli esercizi 2016 e 2017.

Nel 2019 l’ente ha cancellato i residui più risalenti e presenta la seguente situazione dei residui attivi del titolo III per anno di formazione:

(17)

Nelle memorie l’ente riferisce che, nel rendiconto 2019, ha integrato voci di entrata del titolo III nel calcolo del FCDE, prevedendo l’accantonamento per i proventi dell’asilo nido e dei pasti a domicilio.

Il Collegio sollecita un attento esame della congruità del FCDE alla luce delle considerazioni sopra svolte.

5. Organismi partecipati.

Per quanto riguarda la verifica dei crediti e debiti reciproci che il Comune ha con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate, prevista dall’art 11 comma 6 lett J) dlgs 118/2011, è stata rilevata la mancanza dell’asseverazione per ATP (poi AMT) e per Stl terre di Portofino , mentre manca la firma del liquidatore nel prospetto dei crediti vs fondazione Medi@terraneo.

Questa Sezione ha già sottolineato l’importanza della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie tra l’ente e gli organismi partecipati, atteso che “la mancata conciliazione delle poste creditorie e debitorie intercorrenti fra le pubbliche amministrazioni (in particolare, all’interno dell’aggregato degli enti territoriali) costituisce causa di possibile emersione, in prospettiva, di insussistenze dell’attivo o sopravvenienze passive nel caso in cui posizioni registrate in contabilità come residui attivi o passivi (e, come tali, esposti nel risultato di amministrazione) si realizzassero, in base alla legge, provvedimento o contratto sottostante, per un importo, rispettivamente, inferiore o superiore a quello iscritto nel proprio bilancio” (delibera n. 48 /2020/PRSP)

6. Tempi di pagamento e debiti commerciali

I dati relativi ai tempi di pagamento pubblicati sul sito non sono completi. Si riportano di seguito gli indicatori pubblicati:

2016: 21 gg 2017: 12 gg

2018: risultano pubblicati il I trimestre (13 gg), il secondo trimestre (11) 2019: III trimestre

L’ente non ha fornito i tempi di pagamento 2018 e ha risposto “per quanto riguarda la pubblicazione degli indicatori di tempestività dei pagamenti si trasmette una breve relazione sulla modalità adottata”. Tale relazione reinvia alla sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale.

(18)

In relazione all’ammontare dei debiti commerciali, l’ente ha specificato, in data 14 luglio 2020, di non essere in grado di fornire gli importi dei debiti commerciali al 31.12.2017, 31.12.2018 e 31.12.2019, “la dedicata funzione presente in contabilità per il calcolo, allo stato attuale, non è supportata dal sistema per il quale è previsto, entro fine anno, il passaggio a nuovo software gestito in modalità in cloud. Ci si riserva di trasmettere i dati non appena sarà effettuato tale passaggio che consentirà in automatico l’elaborazione dei dati richiesti.”

In sede di controdeduzioni, il Magistrato istruttore ha chiesto al comune di trasmettere, l’indicatore annuale di tempestività di pagamenti per gli anni 2018 e 2019, nonché l'ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici, in quanto- alla data della richiesta- non pubblicati sul sito istituzionale, contrariamente a quanto previsto dall’art 33 d lgs 33/2013.

L’ente, nelle memorie, ha fornito il valore dell’indicatore trimestrale 2018-2019 e 2020 ed annuale 2018-2019.

Nell’esercizio 2018 l’ITP è pari a 14, 56, con una media di giorni di pagamento di 49,70, mentre nel 2019 è pari a 0, con un media di giorni di pagamento di 32.

L’ente ha, inoltre, riferito che l’ammontare complessivo dei debiti al 31/12/2018 risulta essere pari ad € 1.114.002,31 e il numero delle imprese creditrici risulta essere 602.

Dai dati trasmessi risulta un andamento altalenante dell’ITP con una punta massima di giorni di ritardo nell’esercizio 2018 e con un rientro nei limiti di cui al d lgs 231/2012 nell’esercizio successivo.

7. Verifica MEF

Con riferimento ai risultati della verifica amministrativo-contabile presso il Comune di Sestri Levante di cui alla nota 250556 del 28 novembre 2019, il Comune ha precisato che “le somme illegittimamente corrisposte al personale e ai dirigenti risultano essere di modesta entità. Sono in corso le attività preliminari per il recupero in considerazione del fatto che alcuni dipendenti cui sono dirette tali azioni risultano essere trasferiti presso altri enti”.

Si sollecita l’ente a procedere al tempestivo recupero di quanto illegittimamente corrisposto.

P.Q.M.

La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Liguria, con riferimento ai rendiconti 2016, 2017 e 2018 del comune Sestri Levante (GE), ai sensi dell’art. 148-bis del d.lgs. 267/2000:

(19)

- dichiara che costituiscono violazione di norme di finanza pubblica nonché irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell’ente, le difficoltà di cassa con il reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria, la non corretta determinazione del FCDE con conseguente inattendibilità del risultato di amministrazione, i tempi medi di pagamento superiori ai limiti di cui al d.lgs 231/2012, la mancata pubblicazione dell’indicatore annuale di tempestività di pagamento per gli anni 2018 e 2019 nonché dell'ammontare complessivo dei debiti e del numero delle imprese creditrici (art 33 d lgs 33/2013) , la scarsa movimentazione dei residui attivi, la mancata conciliazione dei rapporti debitori e creditori tra l’ente e gli organismi partecipati, il ritardo nel recupero delle somme illegittimamente corrisposte al personale

-prescrive che l’ente adotti tempestivamente ogni misura correttiva idonea a superare definitivamente le criticità rilevate nella presente deliberazione;

- dispone che l’Organo di revisione dell’ente svolga, in merito a quanto riportato nella presente deliberazione, un’attenta attività di controllo e vigilanza riferendo a questa Sezione ogni aspetto rilevante;

-dispone che copia della presente pronuncia sia trasmessa, a cura della Segreteria della Sezione, al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e all’Organo di revisione del Comune di Sestri Levante per gli adempimenti di rispettiva competenza;

-dispone che la deliberazione consiliare di presa d’atto della presente pronuncia da parte dell’ente e di adozione di tutti i provvedimenti necessari dovrà essere adottata dal Comune entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione del deposito della presente deliberazione.

La deliberazione consiliare e tutti gli ulteriori atti adottati dall’ente dovranno essere trasmessi a questa Sezione, unitamente alla attestazione dell’avvenuto adempimento dell’obbligo di pubblicazione della presente deliberazione disposto dall’art.31 del D.Lgs. n.33/2013, nei successivi 30 giorni.”

(20)

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA

A disporre affinché siano presi i seguenti provvedimenti:

1) Recepire tempestivamente la lettera e lo spirito della deliberazione 122/2020/PRSP della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Liguria, impostando la redazione del rendiconto, del bilancio preventivo e della programmazione su criteri prudenziali;

2) Verificare definitivamente tutti i residui attivi presenti in bilancio;

3) Riaccertare i residui in modo da eliminare definitivamente tutti quelli prescritti

4) Verificare se relativamente all’avvenuta prescrizione dei residui, sussistono responsabilità disciplinari/erariali;

5) Valutare tutti gli strumenti a disposizione dell’ente per migliorare la performance nella riscossione, incluso l’uso di società/studi esterni e di società quali Agenzia delle Entrate – Riscossione.

6) Portare fin dal rendiconto 2020 la copertura dei residui nell’FCDE ai massimi livelli, escludendo in linea di principio il ricorso alle deroghe presenti in normativa;

7) Portare in Consiglio in tempi rapidi il regolamento di contabilità, che da anni risulta in corso di ultimazione

8) Discutere in Consiglio le risultanze della verifica del MEF

9) Verificare eventuali responsabilità disciplinari/dirigenziali relativamente a tutte le irregolarità indicate nella delibera della Corte dei Conti e del MEF, anche ai fini dell’erogazione della retribuzione di risultato.

10) Risolvere nei tempi più rapidi le carenze del software gestionale che sono di impedimento all’adempimento degli obblighi normativi.

Albino Armanino Paolo Smeraldi

Riferimenti

Documenti correlati

 il Corso di Formazione per i Trainer dei corsi di Memory Training – così come previsto dalla delle linee guida regionali allegate alla delibera 400/2013 , è già stato realizzato

1) i ruoli si dicono definitivi, quando l’Agenzia delle Entrate ha una sostanziale certezza circa la sussistenza del credito ed è prevista l’iscrizione della totalità dei

1) abilitazione per l’iscrizione all’albo professionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali – Sezione B, unitamente ad un titolo di studio universitario che dia

installazione, configurazione e attivazione delle funzionalità realizzate ad-hoc per la gestione della fattura elettronica con i software Maggioli in uso e che interessano il

Di prendere atto che l’iniziativa di sponsorizzazione consente di ridurre gli impegni organizzativi ed operativi del competente Servizio che potrà, conseguentemente, concentrare i

Finalità e base giuridica del trattamento La raccolta ovvero il trattamento dei dati personali ha l'esclusiva finalità di provvedere in modo adeguato agli adempimenti connessi alla

Sardegna di questa settimana, e passando per diverse elezioni regionali e dodici mesi di campagna elettorale permanente, la Lega di Salvini è diventato il primo partito

La busta B dovrà essere, a pena di esclusione dalla gara, chiusa, sigillata con ceralacca e controfirmata sui lembi di chiusura, recante all’’esterno