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521 SEDUTA (Antim eridiana)

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Resoconti Parlamentari 1451 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura 52r SEDUTA 2 Aprile 1981

521“ SEDUTA

(Antim eridiana)

g i o v e d ì 2 APRILE 1981

Presidenza del Vice Presidente TR IN C AN A TO indi

del Presidente BU SSO

I N D I C E

C o m m is s io n i l e g i s l a t i v e :

(G o m u n ic a z ìo n e d i r i c h i e s t e d i p a r e r e ) .

D iseg n i d i l e g g e :

( A n n t m z io d i p r e s e n t a z i o n e ) . . .

(il i c h ie s t a d i p r o c e d u r a d ’ u r g e n z a c o n r e la ­ z io n e o r a l e ) :

P R E S ID E N T E ...

R A S IN O , A s s e s s o r e al te r r ito r io e d alV am b ien te

« I n t e g r a z io n i e m o d i f i c h e a l la l e g g e r e g i o n ^ e r e c a n te n o r m e s u l r i o r d i n o u r b a n i s t i c o e d i ­ liz io » (747 - 750 - 751 - 755 - 763 - 7 9 5 /A ) ( S e g u it o d e l la d i s c u ^ i o n e ) :

P R E S ID E N T E 1454, 1456, 1457, 1458, 1459, 1462, 1463, 1468, 1469, 1471, 1474, 1476, Tr a in a, P r e s id e n te d ella C om m ission e e re la ­

tore . . . 1454, 1455, 1457, 1467, 1468, 1471, r a s i n o, A s s e s s o r e a l te r r ito r io e d alV am b ien te

1456, 1457, 1460, 1466, 1467, 1468, 1469, 1475, B A R C E L L O N A ... 1455, 1463, M E S S A N A ... 1458,

Ta o r m i n a . . . . . . . i460,

T R I N C A N A T O ... 1460, 1466, C U S IM A N O . , . , . . 1461, 1464, 1469, S A R D O I N F I R R I

Mi c e l i t r i c o l i S C IA N G U L A C A R P I' .

R ite rp e lla n za : ( A n n u n z io )

^ t e r r o g a z i o n i : ( A n u im z io )

P a g .

1451

1454 1454

1465, 1467 1477, 1478

1476, 1477 1454, 1455 1470, 1473 1476, 1477 1474, 1476 1459, 1461 1468, 1471 1468, 1474 1471, 1476 1462 1470, 1476

1472 1472, 1476 1475

1453

1452

La seduta è aperta alle ore 10,45.

SCIANGULA, segretario ff., dà lettura del processo verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende appro­

vato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge.

PRESIDENTE. Comunico che, nelle date a fianco di ciascuno indicate, sono stati pre­

sentati i seguenti disegni di legge:

— « Integrazioni e modifiche alle leggi regionali 19 aprile 1974, numero 7, e 6 mag­

gio 1976, numero 53, riguardanti provvedi­

menti per gli istituti regionali d’arte e per l’istituto regionale femminile di Catania » (1048), dagli onorevoli Cagnes, Laudani, Fi- carra. Toscano, in data 1 aprile 1981;

— « Variazioni al bilancio della Regione per Tanno finanziario 1981 (primo provve­

dimento) » (1049), dal Presidente della Re­

gione (D’Acquisto), su proposta dell’Assessore al bilancio ed alle finanze (D’Alia), in data odierna.

Comunicazione di richieste di parere da parte del Governo assegnate alle competenti Com ­ missioni legislative.

PRESIDENTE. Comunico che, nelle date a fianco di ciascuna indicate, sono perve­

nute le seguenti richieste di parere da parte

Resocónti, f. 197 (500)

(2)

Resoconti Parlamentari 1452 Assemblea Regionale Siciliaruì

V i l i Legislatura 521» SEDUTA 2 Aprile 198i

del Governo ed assegnate alle competenti commissioni legislative:

« Questioni istituzionali, organizzazione am- ministraiva, enti locali territoriali ed isti­

tuzionali »

— Espi. Ricostituzione del collegio dei re­

visori (426), pervenuta in data 25 marzo 1981 e trasmessa in data 26 marzo 1981.

« Lavori pubblici, urbanistica, comunicazioni, trasporti, turismo e sport ».

— Legge 5 agosto 1978, numero 457, arti­

colo 16 e seguenti. Edilizia convenzionata agevolata. II progetto biennale programma di riparto fondi (425), pervenuta in data 23 marzo 1981 e trasmassa in data 26 marzo

1981.

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato segre­

tario a dare lettura delle interrogazioni pre­

sentate.

SCIANGULA, segretario ff.\

« Al Presidente della Regione, all’Asses­

sore ai lavori pubblici e aH’Assessore al ter­

ritorio e all’ambiente per sapere:

— se siano a conoscenza del pessimo e lento funzionamento dell’Ispettorato gene­

rale per le zone terremotate del Belice che, in pratica, limita la sua attività a poche set­

timane l’anno, con la conseguenza di para­

lizzare la ricostruzione nella Valle: valga per tutti l ’esempio di Salaparuta che, nel corso dell’intero 1980, ha avuto esaminati ed esi­

tati soltanto nove progetti;

— quali iniziative urgenti intendano adot­

tare al fine di sbloccare l’attività del citato Ispettorato e garantire un rapido iter buro­

cratico alle pratiche attinenti alla ricostru­

zione » (1376) [L’interrogante chiede lo svol­

gimento con urgenza).

Tr ic o l i.

« Al Presidente della Regione e all’Asses­

sore alla sanità, per sapere: — se risponde

a verità la notizia secondo cui, il 31 gen­

naio 1981, tale dottor Brundo avrebbe rifiu­

tato il ricovero al Centro geriatrico di Mo­

dica Alta di una ammalata da diabete scom­

pensato e sclerosi cardiaca, inizialmente ad- ducendo che la stessa non avrebbe avuto bisogno di alcuna cura — nonostante non 1’

avesse neppure visitata — e, successivamen­

te, dietro l ’insistenza dell’ accompagnatore, che non vi erano posti-letto disponibili: la stessa ammalata, accompagnata in un altro ospedale, veniva immediatamente ricoverata causa delle gravi condizioni di salute accer­

tate dai medici;

— se risulti a verità che l ’Ospedale Mag­

giore di Modica, da cui il citato Centro ge­

riatrico dipende, è in pieno caos a causa delle dimissioni del Presidente e deH’intero consi­

glio di amministrazione, determinate da scon­

tri di potere fra i partiti rappresentati;

^ se risulti a verità che, nonostante la pro­

gressiva, costante diminuzione del numero dei degenti —• determinato anche dal discre­

dito in cui è caduto l ’Ospedale — a quanti risultano privi di appoggi politici viene rifiu­

tato il ricovero con la motivazione della in­

disponibilità dei posti letto;

— quali immediati interventi intendano adottare:

a) per accertare e perseguire il compor- tamente e le conseguenti responsabilità del citato dott. Brundo in merito al mancato ri­

covero denunziato;

b) per la normalizzazione amministrativa del nosocomio;

c) per assicurare la effettiva tutela della salute pubblica dei cittadini attraverso il ri­

pristino della legalità all’Ospedale Maggiore ed al Centro geriatrico di Modica » (1377) [L’interrogante chiede lo svolgimento con ur­

genza).

Tr ic o l i.

« Al Presidente della Regione e all’Asses­

sore alla sanità — premesso che rAmmini- strazione provinciale di Catania, con deli­

berazione numero 325 del 27 dicembre 1979, ha approvato lo ” studio-proposta” formulato dalla Commissione nominata dall’Assessore regionale alla sanità per la utilizzazione del­

l’ex Centro di terapia psichiatrica come pr^'

(3)

Resoconti Parlamentari 1453 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura 521» SEDUTA 2 Aprile 1981

sidio ospedaliero impegnandosi, altresi, ad effettuare le necesasrie opere di ristruttura­

zione nonché a farsi carico della gestione dei servizi generali del nuovo presidio fino al funzionamento delle unità sanitarie locali;

che l’Assessore regionale alla sanità, con de­

creto numero 26472 del 25 settembre 1980, ha istituito il nuovo presidio ospedaliero, denominadolo ” Cannizzaro ” , ha individuato le divisioni ed i servizi, autorizzato la sti­

pula delle convenzioni fra rAmministra- zione provinciale e gli enti ospedalie­

ri, e nominato una Commissione regionale con compiti di coordinamento, impulso e ve­

rifica degli adempimenti stabiliti; che l ’Am ­ ministrazione provinciale e gli enti ospeda­

lieri hanno provveduto a tutti gli adempi­

menti di loro competenza; che la Commis­

sione regionale ha quantificato il fabbisogno di personale ed attrezzature ad integrazione degli apporti provenienti dagli enti ospeda­

lieri e dalla provincia — per sapere:

— se siano a conoscenza che il citato pre­

sidio ospedaliero non può trovare effettivo ed idoneo funzionamento in quanto privo del necessario apporto di personale ed attrez­

zature;

— quali urgenti interventi intendano adot­

tare per mettere a disposizione il personale e le attrezzature necessarie, allo scopo di consentire al presidio ospedaliero Canniz­

zaro di fare fronte alle esigenze sanitarie della città di Catania » (1378) {Gli interro­

ganti chiedono lo svolgimento con urgenza).

C U S IM A N O - PaOLONE.

« A ll’Assessore agli enti locali, per sa­

pere:

— se sia a conoscenza che, per quanto ri­

guarda la composizione della Commissione giudicatrice per il concorso a Comandante dei vigili urbani di Tremestieri Etneo, è stata violata la legge regionale 2 dicem­

bre 1980, numero 125, dal momento che, pur essendo stata costituita ed insediata po­

steriormente alla entrata in vigore della leg­

ge, dalla citata commissione è stato escluso il rappresentante della minoranza;

— se non ritenga di dovere intervenire con immediatezza presso PAmministrazione co­

munale di Tremestieri Etneo al fine dj im­

porre — sotto pena di invalidamento del con­

corso -— la piena osservanza della legge e la

conseguente integrazione del rappresentante della minoranza in seno alla commissione giudicatrice » (1379) (Gli interroganti chiedo­

no lo svolgimento con urgenza).

C U S IM A N O - PaOLONE.

PRESIDENTE. Avverto che le interroga­

zioni ora annunziate saranno iscritte all’or­

dine del giorno per essere svolte al loro turno.

Annunzio di interpellanza.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura della interpellanza pre­

sentata.

SCI ANGUE A, segretario

« Al Presidente della Regione, per sapere:

— se alla lentezza di recepimento da parte della Regione siciliana della legge quadro nazionale di riforma sanitaria, al colpevole ritardo dell’attuazione delle già tardive leg­

gi regionali 12 agosto 1980, numero 87 e 6 gennaio 1981, numero 6, alla mancanza di volontà di avviare i lavori per il piano triennale sanitario regionale in Sicilia, pe­

raltro sprovvista anche del piano regionale ospedaliero, fa riscontro la mancata soluzione dei problemi logistici dell’Assessorato della sanità per la soluzione dei quali il movi­

mento sindacale lotta già da diversi anni, quale ulteriore manifestazione di una vo­

lontà politica contrastante il rinnovamento della sanità in Sicilia;

— quali provvedimenti razionali, non di­

spersivi di energie umane ed economiche in­

tende porre codesta Presidenza della Re­

gione al fine di garantire strutture regionali efficienti ed efficaci, atte ad avviare il pro­

cesso di riforma sanitaria ed a gestire, pro­

grammandolo organicamente, il passaggio delle competenze e delle funzioni dal di­

sciolto sistema sanitario agli enti nuovi inte­

statari » (871).

Ma r c o n i - Lu c e n t i - Ge n t il e

- Mo t t a.

PRESIDENTE. Avverto che trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Go­

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Resoconti Parlamentari 1454 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura 521" SEDUTA 2 Aprile 1981

verno abbia dichiarato che respinge l’inter­

pellanza o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarla, l’interpellanza stes­

sa sarà iscritta all’ordine del giorno per es­

sere svolta al suo turno.

Richiesta di procedura d’urgenza con relazione orale per l’esanie di disegno di legge.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Onorevole Presidente, il Governo richiede la procedura d’urgenza e la rela­

zione orale per il disegno di legge di ini­

ziativa governativa, numero 1049, che con­

cerne variazioni al bilancio della Regione per l ’anno finanziario 1981.

PRESIDENTE. Avverto che la richiesta sarà posta all’ordine del giorno della seduta successiva.

Seguito della discussione del disegno di legge:

« Integrazioni e modifiche alla legge regionale recante norme sul riordino urbanistico edi­

lizio » (747 - 750 - 751 - 755 - 763 - 7 9 5 /A ).

PRESIDENTE. Si passa al secondo punto dell’ordine del giorno: Discussione di dise­

gni di legge.

Si inizia con il seguito dell’esame del di­

segno di legge: « Integrazioni e modifiche alla legge regionale recante norme sul riordino urbanistico edilizio » (747-750-751-755-763- 795/A ), posto al numero 1.

Nella seduta numero 520 del 1 aprile 1981 si era interrotto l’esame del suddetto dise­

gno di legge dopo Taccantonamento dell’

emendamento - articolo 1-septies a firma Leanza ed altri.

TRAINA, Presidente della Commissione e relatore. Signor Presidente, raccomando alla Presidenza di eliminare gli emendamenti ac­

cantonati.

PRESIDENTE. Tutto ciò, onorevole Traina,

10 dovrebbe raccomandare a tutti gli onore­

voli deputati.

Comunque si riprende l ’esame dell’emen­

damento articolo 1 septies a firma Leanza ed altri in precedenza accantonato.

Il parere della Commissione suH’emenda- mente - articolo 1 septies.

TRAINA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

EASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Signor Presidente, vorrei pregarla di lavorare con un po’ di calma, senza fretta, dal momento che gli emendamenti si acca­

vallano.

Ho bisogno, anche per stanchezza mentale, di non improvvisare le risposte del Governo...

Comunque, il Governo è favorevole all’

emendamento - articolo 1 septies.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen­

damento - articolo 1 septies.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(£ ’ approvato)

Comunico che è stato presentato dalla Commissione il seguente emendamento:

articolo 1 octies:

« Nelle more della sanatoria di cui al precedente comma l’Assessore regionale per 11 turismo, ai fini dell’ammissione ai bene­

fici previsti dalle vigenti leggi, con esclu­

sione dei fondi stanziati dalla legge 12 giu­

gno 1976, numero 78, è autorizzato a defi­

nire le pratiche relative alle iniziative alber­

ghiere i cui lavori siano stati iniziati ante­

riormente alla data di entrata in vigore della succitata legge regionale numero 78 del 1976 e che siano state approvate dal Qomitato tecnico della Cassa per il Mezzo­

giorno in data anteriore all’entrata in vigore della legge 2 maggio 1976, numero 133, ed altresì alle iniziative alberghiere approvate dal Comitato tecnico alberghi presso l’Asses­

sorato regionale del turismo in data antece­

dente al 31 dicembre 1979 ».

(5)

Resoconti Parlamentari 1455 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura S2V SEDUTA 2 Aprile 1981

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Signor Presidente, prego i firma­

tari di questo emendamento di volerlo riti­

rare perché la materia in esso contenuta è assolutamente estranea al disegno di legge che stiamo esaminando. Infatti non tratta né di abusivismo né di altro; l’emendamento riguarda un rapporto tra l ’Assessorato del turismo e gli interessati. Non vedo cosa c ’en­

tra il disegno di legge sulTabusivismo con questa materia. Nel caso in cui i firmatari deH’emendamento non dovessero ritirarlo, onorevole Presidente, mi ridarà la parola per­

ché intendo servirmi del Regolamento...

BARCELLONA. Inviamolo di nuovo in Commissione!

TRAINA, Presidente della Commissione e relatore. No, non ha detto l’Assessore Fasino di rinviare il disegno di legge in Commis­

sione; ha detto soltanto che motiverà il pa­

rere del Governo.

BARCELLONA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BARCELLONA. Signor Presidente, questo emendamento è doverosamente proposto dalla Commissione a seguito dell’emendamento pre­

sentato ieri dall’Assessore; si cercherebbe di correggere alcuni effetti eccessivi che l’emen­

damento dell’Assessore produrrebbe in ma­

teria di strutture alberghiere. Quando con una singolare interpretazione delle leggi esi­

stenti, si considerano abusivi alberghi che hanno avuto la licenza ed a seguito di que­

sta decisione si alleviano notevolmente ad essi degli oneri che altri alberghi, invece, di regola devono pagare...

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Sei stato tu che lo hai considerato abusivo.

Ba r c e l l o n a, in sostanza remenda- uiento dà la possibilità di regolarizzare la posizione di tutti gli alberghi indistintamente.

Questo è il nocciolo della questione e del pro­

blema frutto del processo innescato dall’As­

sessore; infatti, questi alberghi che hanno costruito ai sensi dell’articolo 17, senza li­

miti di altezza, si sono estesi per un terzo dell’area disponibile...

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Questo emendamento non riguarda solo questo aspetto.

BARCELLONA. Mi faccia finire, signor Assessore! I suddetti alberghi, che succes­

sivamente rastrellano contributi dalla Cassa per il Mezzogiorno ed ai sensi della legge regionale numero 32 sul turismo, adesso ten­

tano, con questo sistema, di superare uno sbarramento imposto dalla legge numero 78 del 1976. Proprio per evitare che queste strutture alberghiere, che già si sono locu­

pletate di contributi, ottengano nuovi con­

tributi,- lasciando fuori le nuove iniziative imprenditoriali, che hanno già le pratiche incardinate da tempo, abbiamo presentato questo emendamento. Infatti, con la norma proposta dalla Commissione, tenuto conto di quanto già si è determinato a seguito dell’

emendamento dell’onorevole Fasino di ieri sera, intendiamo porre dei limiti in quanto escludiamo dai contributi quelle iniziative al­

berghiere successive alla legge numero 78 e indichiamo, con una certa precisione, quali strutture possano accedere a tali contributi, riferendoci a quelle autorizzate dal Comitato appositamente creato.

In tal modo intendiamo eliminare la pro­

liferazione inevitabile. Infatti qualunque al­

bergo che si trovi in difetto, non solo viene messo nelle condizioni di rientrare nella sa­

natoria e con l’emendamento Fasino gli ven­

gono ridotti gli oneri che dovrebbe pagare, ma addirittura potrebbe presentare tutti i titoli per rastrellare tutti i contributi regio­

nali. Invece le imprese che, nel frattempo, dal 1976 in poi, si sono andate formando ed hanno presentato domanda — si tratta di imprese che, magari, hanno costruito in pie­

na regola — , di fatto verrebbero escluse dai benefici. Altre iniziative alberghiere, in base ad una licenza artefatta — nei con­

fronti delle quali però TAssessore non ha preso la decisione di sospendere i lavori, come avrebbe dovuto fare allora — con impianti

(6)

Resoconti Parlamentari 1456 — Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura 521“ S E D U T A 2 Aprile 1981

già costruiti, da tempo, che hanno usu­

fruito...

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. C’è la sanatoria per questi? Che dici?!

BARCELLONA. Se c’era la sanatoria, non c ’era bisogno dell’emendamento Fasino, per­

ché la sanatoria è per tutti; ecco il punto della questione. Per questi motivi, signori deputati e signor Presidente, questo emen­

damento aggiuntivo della Commissione è do­

veroso, in quanto dobbiamo evitare l’espan­

sione inarrestabile di alcune situazioni che si accaparrerebbero tutta l’attività di soste­

gno della Regione all’industria alberghiera.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Ma è una cosa illogica!

BARCELLONA. E’ tutto illogico; è logico solo quello che dice l’onorevole Fasino!

PRESIDENTE. Onorevole Barcellona, è illogico nel senso letterale del termine. L ’ onorevole Fasino dice molte, cose esatte e qualche volta può sbagliare pure lui.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Onorevole Presidente, considera 1’

emendamento come pertinente alla materia che stiamo trattando?

PRESIDENTE. Onorevole Assessore, lo in­

tendo accantonare momentàneamente proprio per riflettere su questa osservazione.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Allora richiedo, ai sensi dell’arti­

colo 112, ventiquattro ore di tempo su que­

sto emendamento.

PRESIDENTE. Propongo di accantonare Temendamento - articolo 1 octies a firma del­

la Commissione.

Non sorgendo osservazioni, cosi rimane sta­

bilito.

Onorevole Fasino, potrà riproporre questa sua richiesta al momento in cui la Presi­

denza deciderà sulFanunissibiiità o meno di questo articolo.

Invito il deputato segretario a dare let­

tura delTarticolo 2.

SCIANGULA, segretario //.:

« Art. 2.

Il termine previsto dal primo comma dell’

articolo 1 della legge 29 febbraio 1980, nu­

mero 7 decorre dalla data di entrata in vi­

gore della presente legge.

Dopo l ’entrata in vigore della presente legge, i comuni che abbiano già deliberato, ai sensi del primo comma dell’articolo 1 della legge numero 7, sono tenuti ad adottare nuo­

ve delibere entro il termine di cui al pre­

cedente comma ».

PRESIDENTE. Pongo in votazione l’arti­

colo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 3.

SCIANGULA, segretario ff.:

« Art. 3.

Il primo comma delFarticolo 2 della leg­

ge regionale 29 febbraio 1980, numero 7 è sostituito dal seguente;

’.’I proprietari delle costruzioni ricadenti aH’interno della perimetrazione prevista dal primo comma del precedente articolo, pre­

sentano al comune, entro 180 giorni dalla data in cui diventa esecutiva la delibera di delimitazione, domanda per il rilascio della concessione in sanatoria” »,

(7)

Resoconti PaTlamentari 1457 — Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura 521" SEDUTA 2 Aprile 1981

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Comunico che è stato presentato dagli ono­

revoli Sciangula, Messana ed altri il seguente emendamento:

articolo 3 bis:

« Alla lettera g) dell’articolo 3 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7, so­

stituire le ultime 4 righe d a” ove le autorità”

a "storico-artistico” con le seguenti ” a meno che il consiglio comunale competente per territorio, con delibera assunta dai 4 /5 dei suoi membri, previo parere delle autorità che hanno posjo i vincoli, ritenga che non sussi­

sta lesione degli interessi pubblici tutelati dai vincoli stessi di carattere paesaggistico, archeologico, storico-artistico” ».

Il parere della Commissione?

TRAINA, Presidente della Commissione e relatore. Favorevole.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Onorevole Presidente, la Commis­

sione ha espresso parere contrario a questo emendamento in sede di esame del testo in discussione.

Ba r c e l l o n a, e’ stato modificato.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. No, che io sappia.

PRESIDENTE. E’ stato modificato ampia­

mente, onorevole Fasino, perché prima do- veva decidere il Consiglio comunale senza la preventiva richiesta o l ’assenso da parte deU’autorità che ha posto i vincoli; è stato mnpiamente modificato. Se vuole le possia­

mo dare la copia del primo emendamento presentato.

Il parere del Governo suH’emendamento- articolo 3 bis?

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Contrario.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l’emen­

damento - articolo 3 bis degli onorevoli Scian­

gula, Messana ed altri.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Presidenza del Presidente RUSSO

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 4.

SCIANGULA, segretario ff.:

« Art. 4.

Il termine previsto dall’articolo 5 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7 decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge ».

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato dalla Commissione il seguente emen­

damento:

dopo il primo comma aggiungere il se­

guente:

« I comuni che abbiano deliberato o deli­

berino ai sensi del citato articolo 5 devono dichiarare con delibera consiliare che nel pro­

prio territorio non esistono agglomerati di cui al secondo comma delTarticolo 1 della legge 29 febbraio 1980, numero 7, e del pre­

cedente articolo 1 ter ».

Pongo in votazione l’emendamento testé annunziato.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato) ,

(8)

Resoconti Parlamentari 1458 — Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura 521“ SEDUTA 2 Aprile I98i

Pongo in votazione l’articolo 4 nel testo risultante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

{E’ approvato)

Comunico che sono stati presentati dagli onorevoli Messana, Barcellona ed altri i se­

guenti emendamenti:

articolo 4 A :

« A l primo comma dell’articolo 5 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7, è aggiunto il seguente:

” I consigli comunali non possono delibe­

rare ai sensi del precedente comma qualora nel territorio del comune esistano gli agglo­

merati abusivi di cui al secondo comma del precedente articolo 1 e non sia stata già adot­

tata la deliberazione di cui al primo comma dell’articolo 1 della presente legge” »;

articolo 4 B:

« I comuni che alla data di entrata in vi­

gore della presente legge abbiano già adot­

tato le delibere consiliari di cui all’articolo 5 della legge regionale 29 febbraio 1980, nu­

mero 7, sono tenuti a riadottarle secondo le procedure previste dal combinato disposto dell’articolo 5 della legge surrichiamata e dell’articolo 4 A della presente legge, qua­

lora nel territorio comunale esistano gli ag­

glomerati abusivi di cui al secondo com­

ma dell’articolo 1 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7 ».

MESSANA. Anche a nome degli altri fir­

matari, dichiaro di ritirare gli emendamenti testé annunziati.

PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende atto.

Comunico che sono stati presentati dagli onorevoli Messana, Barcellona ed altri i se­

guenti emendamenti:

articolo 4 C:

« A l fine di dotare delle necessarie opere di urbanizzazione gli agglomerati abusivi, il Fondo per gli investimenti di cui al primo comma dell’articolo 19 della legge regionale

2 gennaio 1979, numero 1, è incrementato del 30 per cento. Tale incremento è ripar­

tito amiualmente fra i comuni siciliani che abbiano adottato le delibere consiliari di cui al pruno comma dell’articolo 1 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7, in aggiunta ai fondi già assegnati agli stessi ai sensi del secondo comma dell’articolo 19 del­

la legge regionale 2 gennaio 1979, numero 1 »;

articolo 4 D :

« Il sesto comma dell’articolo 2 della leg­

ge regionale 29 febbraio 1980, numero 7, è sostituito dal seguente:

” Per gli alloggi abusivi di tipo economico, singoli o realizzati in condominio, destinati a residenza stabile per uso proprio, il cui pro­

prietario abbia un reddito non superiore a lire 8 milioni, calcolato con le modalità dell’

articolo 21 della legge 5 agosto 1978, nu­

mero 457, le sanzioni di cui al quarto com­

ma del presente articolo sono pari agli oneri di urbanizzazione ridotte al 40 per cento ri­

spetto a quelli determinati dai comuni ai sen­

si del primo comma dell’articolo 41 della legge regionale 27 dicembre 1978, numero 71.

Ai fini della determinazione del reddito si tiene conto di quello complessivo familiare quale risulta dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata da ciascun componente del nucleo familiare.

A i fini dell’applicazione del presente ar­

ticolo le caratteristiche degli alloggi sono determinate ai sensi dell’articolo 49 del regio decreto 28 aprile 1938, numero 1165, com­

prendendosi fra i locali accessori e di ser­

vizio anche quelli destinati a rimessa o posto- macchina” »;

articolo 4 F :

« La terza alinea del quarto comma deU’

articolo 2 della legge regionale 29 febbraio 1980, numero 7, è sostituita dalla seguente:

^ ” — insediamenti artigianali;

corresponsione degli oneri di urbanizza­

zione ridotti al 40 per cento rispetto a quelli determinati dai comuni per le zone residen­

ziali ai sensi del primo comma deH’arti- colo 41 della legge regionale 27 dicembr®

1978, numero 71” »;

(9)

Resoconti Parlamentari 1459 — Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura 521" SEDUTA 2 Aprile 1981

articolo 4 G:

« L’articolo 42 della legge regionale 27 di­

cembre 1978, numero 71, è sostituito dal se­

guente:

” Gli oneri previsti dall’articolo 5 della legge 28 gennaio 1977, numero 10, sono ri­

dotti al 40 per cento di quelli determinati dai comuni ai sensi del primo comuna dell’

articolo 41 della presente legge nei seguenti casi:

— richiesta di concessione per fabbricati destinati a residenza stabile per uso proprio quando questi sono di tipo economico;

— richiesta di concessione avanzata dalle cooperative a proprietà indivisa o a proprietà divisa che realizzino interventi di edilizia eco­

nomica ai sensi delle vigenti disposizioni nor­

mative statali e regionali;

— richiesta di concessione avanzata dai soggetti di cui all’articolo 35 della legge 22 ottobre 1971, numero 865, per costruzioni da localizzare nell’ambito dei piani di zona e dei programmi costruttivi di cui all’arti­

colo 16 della legge regionale 27 dicembre 1978, numero 71;

— richiesta di concessione avanzata dai lavoratori siciliani emigrati.

Nei casi suddetti il contributo di cui all’

articolo 6 della legge 28 gennaio 1977, nu­

mero 10, non è dovuto.

Ai fini dell’applicazione del presente arti­

colo le caratteristiche degli alloggi sono de­

terminate ai sensi dell’articolo 49 del regio decreto 28 aprile 1938, numero 1165, com­

prendendosi fra i locali accessori e di ser­

vizio anche quelli destinati a rimessa o posto- macchina” »;

articolo 4 E:

« Per i lavoratori siciliani emigrati le san­

zioni di cui al quarto comma dell’articolo 2 della legge regionale 29 febbraio 1980, nu- 7, si applicano nella misura di cui al precedente articolo ».

i^ESSANA. Anche a nome degli altri 'fir- l’^otari, dichiaro di ritirare gli emendamenti testé annunziati.

R eso c o n ti, i . 198

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.

Comunico che è stato presentato dalla Commissione il seguente emendamento:

articolo 41:

« Al fine di dotare delle necessarie opere di urbanizzazione gli agglomerati abusivi, il Fondo per gli investimenti di cui al primo comma dell’articolo 19 della legge regionale 2 gennaio 1979, numero 1, è incrementato del 30 per cento.

Tale incremento è ripartito annualmente fra i comuni siciliani che abbiano adottato o adottino le delibere consiliari di cui al pri­

mo comma dell’articolo 1 della legge regio­

nale 29 febbraio 1980, numero 7, in aggiunta ai fondi già assegnati agli stessi ai sensi del secondo comma dell’articolo 19 della legge regionale 2 gennaio 1979, numero 1 ».

Onorevole Traina, mi pare da una let­

tura rapida che questo emendamento richie­

da una copertura finanziaria.

MESSANA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MESSANA. No, signor Presidente. Nell’

ambito delle somme che ogni anno vengono stanziate per il fondo per investimento da de­

stinare ai comuni siciliani, si tratta di incre­

mentarle di un 30 per cento per ogni anno;

tale incremento va operato con la legge di bilancio e deve essere ripartito fra i comuni siciliani che abbiano adottato le relative de­

libere; la norma esistente prevede il fondo per investimenti che viene fissato annual­

mente con legge di bilancio, si tratta di un 30 per cento...

PRESIDENTE. Per il 1981 come viene co­

perto, onorevole Messane?

MESSANA. Il 1981 non viene coperto. Si tratta di norme che valgono per gli anni successivi, in quanto per quest’anno già è stata fatta la delibera che ripartisce le som­

me tra i comuni siciliani.

C500)

(10)

Resoconti Parlamentari — 1460 — Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatuha 521" SEDUTA 2 Aprile iggi

Tale previsione varrà per gli anni successivi, attribuendo il 30 per cento ai comuni sici­

liani che abbiano adottato le relative deli­

bere ai sensi dello stanziamento previsto dal­

la legge di bilancio.

PRESIDENTE. Il parere del Governo?

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Onorevole Presidente, come A s­

sessore al territorio e all’ ambiente ho espres­

so in Commissione — e lo ripeto in questa sede — il mio parere favorevole alla propo­

sta in esame; però devo dire che ho la im­

pressione — non è comunque materia di mia competenza — che questo emenda­

mento finirebbe col non avere efficacia in quanto il fondo di cui si parla non è deter­

minato per legge. Quindi che significa dire che è aumentato del 30 per cento? Ma rispet­

to a che cosa?

MICELI. Al fondo che sarà determinato.

FASINO, Assessore al territorio ed all’

ambiente. Non è possibile stabilire rispetto al fondo che sarà determinato. Se la legge fis­

sasse che ogni anno si destinano ai comuni cento miliardi, l ’aumento del trenta per cento comporterebbe che anziché 100 miliardi do­

vrebbero essere stanziati nel bilancio 130 mi­

liardi per questa voce; ma poiché la legge dice che ogni anno il fondo per i comuni è determinato dalle norme del bilancio stabi­

lire un incremento del 30 per cento non si­

gnifica niente.

In ogni caso, anche a volerlo rinviare all’

’82, secondo le norme sulla contabilità e so­

prattutto essendo il bilancio poliennale, dob­

biamo indicare la fonte di copertura anche per quanto riguarda il bilancio 1982. Ov­

viamente si tratta di osservazioni che sot­

topongo per conoscenza all’Assemblea, non essendo materia di competenza dell’Assesso­

rato del territorio e dell’ambiente.

TAORMINA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TAORMINA. Onorevole Presidente, cre­

do che si possa ovviare all’inconveniente sta­

bilendo di destinare il 30 per cento di tale fondo alla finalità voluta. E’ ovvio che con­

siderazioni di merito indurranno ad incre­

mentare, con atto conseguente, del 30 per cento le somme destinate al fondo in modo da non diminuire la parte di stanziamenti specificamente destinati alla finalità richie­

sta. Credo che l ’emendamento possa essere modificato in questo modo.

TRINCANATO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TRINCANATO. Signor Presidente, onore­

voli colleglli, la osservazione fatta dall’onore­

vole Fasino è pertinente, tanto è vero che anche l ’onorevole Taormina ha fatto proprio il significato della stessa osservazione. Infat­

ti un fondo non è un dato statico e quindi non si può prevedere un incremento del 30 per cento.

Tuttavia vorrei fare un’altra osservazione.

Poiché questo fondo è per investimenti in quanto riguarda problemi di vario genere delle nostre amministrazioni ed anche quest’

anno è stato aumentato anche se in maniera molto ridotta, non è esagerato incrementarlo del 30 per cento? In sostanza sarei del pa­

rere di accettare la proposta dell’onorevole Taormina, secondo cui il fondo va aumen­

tato del 30 per cento dell’attuale dotazione fiinanziaria; altrimenti, comportando tale nor­

ma il blocco di determinate somme, alcuni comuni che non hanno interesse ad attin­

gere a queste somme verrebbero danneg­

giati rispetto ad altri.

D’altronde l’atto deliberativo della Giunta, onorevole Presidente e onorevoli colleghi, re­

lativamente ai fondi in conto capitale e d’in­

vestimento viene predisposto in base ad al­

cuni criteri oggettivi e precisamente: la po­

polazione, il numero degli abitanti, il red­

dito, eccetera.

Nel momento in cui introducessimo quest’

altro elemento, agevoleremmo alcuni comu­

ni, ma ne danneggeremmo altri; invece, pre­

vedendo rma proporzione inferiore ma co­

munque facendo proprio lo spirito della Coni' missione, con una certa gradualità negli anni potremmo soddisfare le esigenze prospettate- Se prevediamo tutto ciò per legge, in primo luogo capovolgiamo il senso della distribu­

zione delle somme operata dalla Giunta di Governo che ha diviso i fondi fra le vario amministrazioni comunali in base a criteri

(11)

Resoconti Parlamentari — 1461 — Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g i s l a t u r a 521* SEDUTA 2 A

prile 1983

Oggettivi ed in secondo luogo effettueremmo delle grosse sperequazioni a danno di alcuni comuni, favorendone degli altri.

Pertanto sono d’accordo con l’impostazione dell’onorevole Taormina e quindi sarei fa­

vorevole in relazione a questo fondo ad in­

dicare una percentuale, perché, in un certo qual modo, si può manovrare seguendo i cri­

teri già fissati dalla Giunta di Governo.

MESSANA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MESSANA. Onorevole Presidente, onore­

voli colleghi, l ’emendamento, a prescindere dalla percentuale che si intende stabilire per l’urbanizzazione dei quartieri abusivi, nasce da questa considerazione: oggi nelle nostre città, a cominciare, ad esempio, da Gela per finire con Agrigento, il numero delle abita­

zioni abusive è elevatissimo e gli abitanti dei quartieri abusivi, privi di qualsiasi ope­

ra di urbanizzazione, sono moltissimi. Nella stragrande maggioranza delle città siciliane c’è una enorme fetta di popolazione che vive in quartieri abusivi in cui non ci sono né fognature, né acqua, né luce.

Per queste considerazioni la Commissione ha avanzato la sua proposta, contenuta nell’

emendamento che abbiamo ripresentato, di un incremento del 30 per cento del fondo per investimenti da destinare ai comuni siciliani.

Ciò avviene per due motivi: 1) perché si tratta di un grande problema sociale; 2) per­

ché l’indicazione è strettamente legata alla filosofia del fondo per investimenti da de­

stinare ai comuni siciliani, in quanto quest’

ultimo è destinato soprattutto alle opere igienico-sanitarie e a tutte quelle opere pub­

bliche che i comuni realizzano per rendere più vivibili le città.

Uno dei modi fondamentali per permette­

re ai comuni di urbanizzare questi quartieri è quello di attribuire loro delle somme; quin­

di credo che dobbiamo stanziare dei fondi congrui e stabilire congrui investimenti che sarebbero, soprattutto, finalizzati alla realiz­

zazione di opere igienico-sanitarie, cioè fo­

gnature, strade, eccetera.

Questo è ciò che ci vuole nei quartieri abusivi e se non prevediamo un congruo fon ­ do da destinare a queste opere, non realiz­

zeremo l’obiettivo di urbanizzare i quartieri

abusivi e di far rientrare non solo nella le­

galità formale, ma anche nella piena vita ci­

vile queste innumerevoli abitazioni abusive.

Pertanto credo che la norma vada appro­

vata nell’attuale formulazione, mantenendo la percentuale del 30 per cento. Ripeto tale previsione non mi pare elevata se conside­

riamo l’ampiezza dei quartieri abusivi delle nostre città, sui quali proprio il fondo per investimenti deve intervenire.

Infine volevo ricordare che anche quest’

anno, nella delibera della Giunta appro­

vata dalla Commissione finanza si è fatta una ripartizione che ha tenuto conto, per esempio, anche dei danni subiti dai porti delle isole minori o dalle strutture portuali dei comuni siciliani. Quindi, questo fondo è largamente adattabile, proprio per il modo in cui fin ora è stato ripartito, alle esigenze che man mano si presentano. Quale maggiore esigenza c ’è oggi, in Sicilia, rispetto a quella di rendere urbanizzati i quartieri abusivi?

Per tali considerazioni credo che vada man­

tenuta la percentuale del 30 per cento.

CUSIMANO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CUSIMANO. Onorevole Presidente, onore­

voli colleghi, in diverse occasioni abbiamo sollevato questo problema di estrema gravi­

tà; tuttavia gradiremmo affrontare tale que­

stione in un quadro globale.

Il fondo per investimenti previsto dalla legge numero 1 del 1979, viene, di anno in anno, fissato con legge di bilancio; durante Tultima riunione di Commissione « Finanza », nel fissare le modalità di erogazione di que­

sto fondo, abbiamo previsto una riserva del 30 per cento, da assegnare alla Presidenza della Regione, per interventi eccezionali. A g­

giungo alla luce dei fatti: abbiamo fatto bene, perché la Presidenza della Regione è riuscita ad intervenire per fatti eccezionali, tipo le calamità naturali o la lava di Ran- dazzo.

Se aggiungiamo alla riserva del 30 per cento per calamità o eventi eccezionali un’

ulteriore riserva del 30 per cento per le fi­

nalità indicate daU’emendamento, che, senza dubbio, sono di estrema importanza, abbia­

mo vanificato la legge numero 1 del 1979, facendo pervenire ai comuni delle somme as-

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Resoconti Parlamentari 1462 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura 521” SEDUTA 2 Aprile 1981

solutamente insufficienti, tali da non potere risolvere gli innumerevoli problemi che di anno in armo sorgono.

Pertanto, vorrei proporre all’Assemblea di stabilire che questa questione è assolutamen­

te prioritaria ed importante; tenendo pre­

sente che il fondo è di 160 miliardi secondo lo stanziamento per il 1981, una previsione di circa 48-50 miliardi per queste finalità evidentemente darebbe una risposta parziale al problema. Secondo me l ’Assemblea regio­

nale su questo argomento deve legiferare in maniera seria, assegnando fondi cospicui, in modo da risolvere il problema in esame. In­

fatti non basta dire: saniamo l ’abusivismo, senza dare delle risposte serie per quanto riguarda le infrastrutture e le opere di ur­

banizzazione, che non possono assolutamente essere realizzate con cifre cosi irrisorie.

Quindi, vorrei pregare la Commissione ma­

gari di accantonare remendamento in modo da arrivare ad una formulazione diversa; d’

altro canto questo emendamento non può trovare riscontro nel 1981, perché già « i gio­

chi » sono fatti. Si può prevedere un finanzia­

mento per il 1982 mediante un emendamento da inserire in questa od in altra legge, sgan­

ciando però tali somme dalla legge numero 1 del ’ 79; altrimenti assottiglieremmo il fon­

do per investimenti stabilito dalla suddetta normativa, lasciando privo di indicazioni pre­

cise soltanto il 40 per cento delle somme. Ciò significherebbe ammettere che in quest’As­

semblea annulliamo la validità della legge numero 1 del ’ 79 per quanto riguarda gli investimenti.

Quindi, fermo restando che per noi il 30 per cento proposto, grosso modo ipotizza­

bile in 50 miliardi, è assolutamente insuffi­

ciente, vorrei invitare l’Assemblea a riflet­

tere sull’argomento in modo da evitare che un intervento del genere possa vanificare un’altra normativa. Invece, bisogna operare in senso serio, costruttivo, senza andare a spogliare il « poverello » che è il Comune, che vedeva...

TRINCANATO. I più danneggiati sareb­

bero i piccoli comuni!

CUSIMANO. ... l ’assegnazione dei fondi in base alla legge numero 1 del ’79.

PRESIDENTE. Onorevoli colleglli, voglio

ricordare un dato: i fondi della legge numero 1, tanto per intenderci, già sono stati ripar­

titi dalla Commissione « Finanza ». Non ca­

pisco adesso a quale ripartizione si possa procedere se in una norma si inserisce una percentuale che dev’essere destinata a quei comuni che già hanno predisposto i piani e quindi hanno bisogno delle opere di urba­

nizzazione.

Comunque, onorevoli colleglli, non è pos­

sibile che una materia di questo tipo, che comunque comporta una previsione finanzia­

ria, possa essere risolta sulla base di per­

centuali del 20 o del 30 per cento con emen­

damenti di questo tipo.

Pertanto, se i colleghi insistono, l ’emenda­

mento lo trasmetto alla Commissione « Fi­

nanza » per un coordinamento.

SARDO INFIRRI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SARDO INFIRRI. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, parto dalla considerazio­

ne che faceva poc’anzi l’onorevole Presi­

dente. Infatti i fondi della legge 2 gennaio 1979, numero 1 sono già stati ripartiti e si tratta di una realtà di cui bisogna tenere conto: semmai la normativa proposta può valere per il prossimo bilancio.

Tuttavia, mancandoci i dati sulle esigenze obiettive di questi agglomerati che dovran­

no essere visti nell’ottica della normativa che stiamo esaminando (agglomerato infatti può anche essere quello che ha una densità per chilometro, per ettaro di 10 mila metri cubi) non credo che in questa sede .ci si possa ri­

ferire a percentuali.

D’altra parte si deve anche pensare alla possibilità di utilizzare i fondi previsti dalla legge numero 71 nell’ambito del fondo di ro­

tazione che è stato istituito e le cui somme sono a disposizione dei comuni che eseguano piani poliennali; quindi vi è la necessità di un emendamento che consenta ai comuni, anche se non approntano i piani poliennali, dà fronteggiare determinate situazioni, come quelle degli agglomerati abusivi, in modo da considerare tutti questi comuni alla stregua di quelli indicati dalla legge numero 71.

Quindi deve essere prevista la possibilità di attingere al fondo di rotazione. Credo che questa può essere una soluzione, in quanto

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Resoconti Parlamentari 1463 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g i s l a t u r a 521“ SEDUTA 2 Aprile 1981

ridurre ulteriormente le disponibilità della legge numero 1, prevista per coprire le esi­

genze minime dei comuni, significa vanifi­

care la normativa suddetta. Dunque il mio suggerimento è quello di trasformare l’emen- damento in esame in modo da mettere i comuni con estesi agglomerati abusivi nelle stesse condizioni dei comuni che presentano i piani poliennali; in tal modo le ammini­

strazioni comunali potranno attingere al fon­

do di rotazione istituito con la legge nu­

mero 71.

BARCELLONA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BARCELLONA. Signor Presidente, penso che noi dovremmo leggere questo emenda­

mento per quello che è; si tratta di una nor­

ma che dà una direttiva e che non stanzia somme affinché per i comuni che hanno predisposto i piani di riordino urbanistico, nella ripartizione del fondo per investimenti della legge numero 1, una aliquota venga destinata ai suddetti piani urbanistici.

Il sostenere che in questo modo si impo­

veriscono gli altri comuni, mi sembra non basato sui dati di fatto. Tra l ’altro i comuni che hanno agglomerati urbanistici da riordi­

nare in Sicilia sono parecchi e non c’è dub­

bio che l’aliquota finalizzata a questo scopo riguarderà un gran numero di comuni che realizzeranno le loro opere di urbanizza­

zione; credo che le opere di urbanizzazione per gli insediamenti abusivi sono fra gli atti più urgenti che ogni comune dovreb­

be sentire il dovere di realizzare.

Pertanto possiamo, signor Presidente, ac­

cantonare questo articolo in modo da tentare di trovare eventualmente una formulazione che ribadisca questo principio: si tratta di una indicazione che noi diamo e non pre­

vediamo stanziamenti né per il 1981, né per il 1982, né per il 1983; vorremmo stabilire una indicazione per le finalità, da perseguire con una parte di questo fondo per investi- uienti dei comuni.

PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, i emendamento articolo 49 è accantonato.

Comunico che sono stati presentati dagli onorevoli Cusimano ed altri i seguenti emen­

damenti:

articolo 4 bis:

« Per le loostmzioni eseguite prima dell’

entrata in vigore della legge 6 agosto 1967, numero 765, fuori dai centri abitati e per quelle realizzate fuori dalle zone di espan­

sione nei comuni provvisti idi piano regola­

tore generale approvato, vigente all’epoca della costruzione, il sindaco è autorizzato a concedere senza alcun certificato idi abitabi­

lità purché sussistano le condizioni dgienico- sanitarie previste dalle vigenti leggi accer­

tate dairufficio sanitario »;

articolo 4 ter:

« Per 'tutte le altre costruzioni non 'rdoa- denti nei casi [previsti dairarticolo 4 bis e per quelle realizzate dopo l ’entrata in vigore della legge 6 agosto 1967, numero 765, e sino al 31 dicembre 1973 l’istanza dovrà essere corredata da:

a) grafico iraffigurante lo stato di fatto, ivi compresa l’area 'di pertinenza, firmato da un tecnico;

b) atto notorio o altro documento volto ad accertare la iconsistenza deH’opera per la quale si 'chiede 'la regolarizzazione ed il pe­

riodo 'di realizzazione;

c) mappa catastale o grafico equivalente firmata da un tecnico icon l’ubicazione dell’

edificio;

d) copia iconforme delTatto di acquisto delTiminobile o 'copia di atto equipollente che provi la legittim'a disponibilità -delTim- mobile.

Per i casi ‘previsti dal presente articolo il 'Sindaco entro 30 'giorni daH’istanza, accer­

tato che le costruzioni non ricadono su aree 'destinate dai vìgen ti. strumenti urbanìstici alla viabilità 'e 'sempre .che ne 'sussistano le condizioni igienioo^sanitarie previste 'dalie vi­

genti leggi, accertate dalTufficiiale sanitario, concede il cartificato di abitabilità in sana­

toria 'Senza alcun onere, per prescrizione dei teirmini »; .

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Resoconti Parlamentari 1464 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura 521“ SEDUTA 2 Aprile 1981

articolo 4 quater:

« Par le costruzioni realizzate idopo il 31 dicembre 1973 ad entro il 28 gennaio 1977 l’istanza idovrà essere carredata idai idoou- menti di cui al precedente articolo 4 ter.

Il sindaco, sentita la commissione edilizia ed accertato clie le coistruzioni non ricadono su aree destinate dagli strumenti urbanistici vigenti alla viabilità, rilascia entro 60 giorni dall’istanza licenza di sanatoria previa cor­

responsione ideila pena pecuniaria di icui all’articolo 13 della legge 6 agosto 1967, nu­

mero 765, in ragione di lire 10.000 al m etro- quadrato idi superficie residenziale netta.

Per gli insediamenti destinati ad usi in­

dustriali, commerciali e turìstici la pena pe­

cuniaria idi cui sopra è riferita alla superficie coperta »;

articolo 4 quinquies:

« Par le costruzioni realizzate d'opo il 28 gennaio 1977 l ’istanza dovrà essere corre­

data da;

n) progetto deU’opara ifirmato da un tec­

nico;

b) atto notorio dal quale risulti lo stato e la conisistenza deir'Opera par 'cui si chiede la regolarizzazione in sanatoria;

c) copia conform e deH’atto di acquisto o altro titolo che provi la legittima disponi­

bilità dell’irmnobile.

Il sindaco, sentita la 'oommissione edilizia ed accertato che le costruzioni non ricadano su aree destinate dagli strumenti urbanistici alla viabilità, rilascia entro 60 giorni dalla concessione in sanatoria previa correspon­

sione dei oontributi di cui agli articoli 5 e 6 della legge 28 gennaio 1977, numero 10, nella misura appresso specificata:

Il oontrdbuto di cui all’articolo i5 della leg­

ge 28 gennaio 1977, ninnaro 10, da loorri- spondea’e per gli msediamenti abitativi sarà uguale alla media dei contributi 'approvati dai consigli comunali per le zone A e B al 30 settembre 1978.

Il c o n t r ib u t o d i 'Cui airartàcolo 6 d e lla le g g e 28 g e n n a io 1977, n u m e r o 10, v ie n e s ta b ilit o n e lla m is u r a d a l 30 p e r c e n t o d i q u e llo p r e v is t o .

La riscossione delle isomme 'sopraindicate

può essere rateizzata fino ad un massimo di 5 anni senza intaressi;

articolo 4 sexiss:

« I comuni dovranno istituire un apposito capitolo di bilancio isu cui iscrivere le somme introitate in applicazione della presente leg­

ge. Dette somme devono essere utilizzate esclusivamente per la realizzazione di 'Opere

■di urbanizzazione. La variazione di bilancio dovrà avvenire nel corso della prima riunio­

ne del iconsiglio coni'unale 'successiva all’en­

trata in vigore 'della presente legge ».

CUiSIMANO. iChiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

■CUiS'IMANO. Onorevole Presidente, il gruppo dal Moviimento sociale italiano, che presentò per primo un 'disegno di legge sia per prorogare i termini della isanatoria sia per irivedere gli 'Onari, dichiara in questa sede di aver raggiunto in parte il proprio scopo, anche se in modo molto limitato.

Infatti la maggioranza della lOommissione ha accettato il principio della dianinuzione, in parte limitata, degli ’Oneri da pagare. Resta in piedi però un problema per noi fonda- mentale; applichiam'O anche per le 'costru­

zioni realizzate prima ideirentrata in vigore della famigerata legge i« Bucalassi », degli oneri che ahora non erano previsti. Non poissiamo non sottolineare che (TAsseniblea regionale avrebbe dovuto, una volta affron­

tato il problema, essere conseguente ed an­

dare sino in fondo, sanando le costruzioni sorte per stato di necessità in Sicilia prima delTentrata della 'famigerata legge « Buca- lossi » secondo la normativa esistente in quel momento.

Pertanto, prima delTentrata in vigore della legge ■« ponte » del 1967, 'sarebbe dovuta ba­

stare la seonplice domanda; dopo T.entrata in vigore della legge « ponte », si sarebbe po­

tuto fissare il pagamento del danno equiva­

lente 'dbe TAsBemMea regionale avrebbe po-

■tuto benissimo determinare in 10 mila lire a metro quadro; ad infine dopo il 29 gen­

naio 1977 si sarebbe potuto prevedere il pagamento degli oneri di 'urbanizzazione e del costo d i 'costruzione, tenendo però 'Conto del degrado.

(15)

Resoconti Parlamentari — 1465 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatuba 521“ SEDUTA 2 Aprile 1981

L ’Aissemblea non ha voluto prendere in esame questa nostra proposta e la maggio­

ranza ideila Commissione competente ha re­

spinto questi nostri emendamenti. Noi non li riproporremo in questa sede, lanche se sono stati presentati; mi riservo, comunque, una dichiarazione a conclusione di questo mio breve intervento su questo argomento. Tut­

tavia comuniichiamo airAissemiblea che la battaglia su questo argomento il gruppo del Movimento isociale italiano la continuerà a condurre in Sicilia e la riproporrà alTAssem- blea regionale siciliana dopo le elezioni del 21 giugno. Infatti riteniamo dlogico e im­

morale portare avanti discorsi 'che non siano ancorati a realtà preoise.

Onorevole Fasino, quando lei ieri nella sua replica accennava al ifatto che non è con- isentibile e consentito violare le leggi, ed in particolare la legge -« Bucalossi », noi di­

chiariamo che propagandiamo la violazione della legge « Bucalossi », che non può es­

sere considerata una normativa morale. iSi tratta di una legge immorale che ha bloccato le costruzioni e che ha aggravato la crisi dell’edilizia, costringendo i cittadini italiani a pagare groississimii balzelli allo Stato sen­

za ottenere laloun effetto.

Poco fa con un emendamento si parlava di impinguare i fondi dei comuni per le opere di urbanizzazione, la qual cosa dimostra che, dopo avere costretto i cittadini a pagare grosse tangenti di oneri di urbanizzazione, ì comuni non riescono a portare avanti le suddette opere di urbanizzazione.

Noi ritiriamo i nostri emendamenti per­

ché non vogliamo in questa fase conclusiva della legislatura appesantire i lavori. La nostra posizione peraltro è notoria; Tabbia- mo ribadita e, ripeto, ritiriamo gli emenda­

menti perché intendiamo portare avanti questa legge di sanatoria senza ulteriore per­

dita di tempo.

Prendiamo atto che le altre forze poli­

tiche — nessuna delle quali aveva propo­

sto nel disegno di legge di proroga dei ter­

mini di sanatoria un labbassamento degli oneri — hanno accettato il principio, ridu­

cendo in maniera molto minima gli oneri.

Consideriamo questa una nostra vittoria politica; ci riserviamo di riproporre ' tut­

ti questi temi durante i lavori della pros­

sima Assemblea regionale siciliana a nome

del M'ovimento sociale italiano, ovviamente con i deputati che torneranno a rappresen­

tare le nostre liste.

PRESIDENTE. L’Assemblea ne prende atto.

Comunioo che sono stati presentati i se­

guenti emendamenti:

— dalla Commissione:

articolo 4 A:

« L ’articolo 41 dalla legge regionale 27 dicemlbre 197'8, numero 71, è cosi m odifi­

cato:

L’incidenza degli oneri di urbanizzazione di oui alla legge 28 gennaio 1977, numero 10, è determinata dai comuni in conformità alle tabelle parametriohe regionali appro­

vate con deoreto deU’Assessore regionale per lo sviluppo economico del 31 maggio 1977 in misura non inferiore alle seguenti percen­

tuali:

a) icomuini con popolazione superiore a 10.000 abitanti e ifirazione degli altri comuni con popolazione non superiore a 10.000 abi­

tanti: 20 per cento;

b) comuni con popolazione tra i 10.001 e i 30.000 abitanti: '2i2,S0 per cento;

c) comuni ’oon popolazione compresa tra i 30.001 e i 50.000 abitanti: 25 per cento;

d) comuni con ipopolazione fra i 50.001 e i 100.000 abitanti: 27,50 par cento;

e) comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti: 35 per cento;

f) insediamenti stagionali di icomuni mon­

tani e collinari: 25 per cento;

g) insediamenti stagionali comuni costie­

ri: 35 per cento;

h) insediamenti turistici: 25 per cento;

i) insediamenti artigianali e inidustriali:

15 per cento;

Gli insediamenti industriali all’intemo dalle aree o dei nuclei industriali sono eso­

nerati dal pagamento degli oneri dì urbaniz­

zazione.

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