Conclusioni 13. CONCLUSIONI
Nel presente lavoro è stata descritta una metodologia, sviluppata durante un periodo di tirocinio svolto presso l’azienda Siemens VDO, volta a garantire la qualità dei prodotti realizzati e a ridurre il numero degli scarti intervenendo, in particolare, a livello del processo produttivo.
Una volta definita, tale metodologia è stata poi implementata sulla nuova linea XL2, nata per la produzione degli iniettori Porsche V8 ad iniezione diretta.
Dopo un periodo di messa a punto, si sono notati miglioramenti nel controllo del processo.
Il sistema di Layered Audit ha determinato una maggiore responsabilizzazione del Controllo Produzione, con conseguente maggiore efficienza sulla linea e, insieme al modulo dedicato alla verifica dei sistemi di Error Proofing/Verification, ha permesso una gestione più organica delle verifiche di processo.
Aver strutturato un sistema di piani di reazione e di procedure, da adottare a fronte di non conformità del processo, ha inoltre velocizzato gli interventi correttivi, permettendo di risolvere più rapidamente i problemi che quotidianamente coinvolgono una linea.
Un ulteriore miglioramento si è notato nell’efficienza della gestione dei materiali non conformi.
Si è, infatti, semplificato la gestione delle quarantene prodotte dalla linea XL2 nella sua fase di messa a punto e, tramite l’analisi del costo scarti, il process engineering ha potuto definire dei piani d’intervento mirati, allo scopo di ridurre i costi della produzione.
L’organizzazione sistematica dei contenuti dei programmi e dei metodi di addestramento operatori, così come la standardizzazione dei cicli di lavoro di ogni modulo ha permesso di ridurre la soggettività del processo. Tale standardizzazione ha aumentato la confidenza del cliente verso l’efficienza del sistema produttivo.
Si è poi analizzato i metodi utilizzati per la formazione del personale di linea e si è proposta un’alternativa, basata su moderni sistemi capaci di integrare informazioni, sotto forma di testo e immagini, con l’ambiente reale: si parla in questo caso di Augmented Reality (AR).
Si è proposto un sistema di tipo Spatial Augmented Reality. Questo è stato definito sia a livello hardware che software e se ne è studiata l’implementazione su un modulo della linea, stabilendo anche i contenuti del programma di addestramento.
Dai risultati di interviste effettuate al personale di linea, si ritiene che il sistema possa dare vantaggi in termini di riduzione dei tempi di addestramento e maggiore produttività. Per la formazione di nuovo personale non sarà, infatti, necessario ricorrere all’affiancamento di un operatore esperto, che potrà, piuttosto, essere utilizzato per lavorare sulla linea. Il sistema proposto, inoltre, guidando il processo con cadenze prestabilite, potrà portare alla riduzione dei tempi ciclo.
126