APPENDICE
Il prototipo dell’idrofono descritto in questo lavoro è stato realizzato, nell’ambito di un finanziamento MIUR, a seguito di una collaborazione tra il dipartimento di Fisica dell’
università di Pisa, la sezione dell’INFN di Pisa e del CNR di Firenze.
Nel laboratorio del Dipartimento di Fisica è stato poi simulato un ambiente di lavoro per verificare le capacità di funzionamento e di rivelazione dell’idrofono realizzato. Più precisamente l’idrofono è stato collocato in una vasca, che simula le condizioni marine, e collegato ad un sistema di ricezione che permette di interrogarne il funzionamento.
Tuttora si sta procedendo a misure sperimentali per la caratterizzazione del sensore.
figura 1 idrofono posto nella vasca
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figura 2 collegamento del sensore al sistema di ricezione e al laser di pompa
All’interno della vasca è riprodotto l’ambiente marino e le particelle acustiche attraverso un altoparlante collegato ad un generatore di onde sinusoidali.
L’idrofono a fibra ottica è collegato sia al ricevitore che al laser di pompa attraverso il quale si innesca l’emissione laser all’interno della cavità laser.
Le rivelazioni effettuate dall’idrofono a fibra sono confrontate con quelle di un idrofono tradizionale posto nella stessa vasca e alle medesime condizioni di lavoro per verificarne le migliorie apportate.
Attualmente si è riusciti ad analizzare il comportamento degli idrofoni ad una pressione idrostatica di 100µPa influenzata da rumori elettronici e dell’ambiente circostante. Gli studi proseguono al fine di ottenere idrofoni migliori, capaci di lavorare con pressioni idrostatiche elevate, 34 MPa, e in presenza di rumore acustico, e di migliorare il sistema di ricezione e il rivestimento della fibra in modo da determinare materiali tali da amplificare gli effetti della pressione sul laser.
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