• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 6 STIMA IN PRESENZA DI RUMORE GAUSSIANO BIANCO (PRIMO ALGORITMO)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "CAPITOLO 6 STIMA IN PRESENZA DI RUMORE GAUSSIANO BIANCO (PRIMO ALGORITMO)"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

CAPITOLO 6

STIMA IN PRESENZA DI RUMORE GAUSSIANO

BIANCO (PRIMO ALGORITMO)

Fino adesso abbiamo studiato l’algoritmo idealmente, ora per rendere la situazione più vicina alla realtà sommiamo una realizzazione di rumore gaussiano bianco (AWGN, Additive White Gaussian Noise) al segnale ricevuto in ingresso all’algoritmo. Gli schemi a blocchi per la stima della massima frequenza doppler e della velocità di rotazione sono gli stessi delle figure 4.1 e 5.1, vediamo che cosa cambia aggiungendo rumore.

In fig. 6.1, 6.2 e 6.3 sono rappresentate rispettivamente la STFT del segnale ricevuto (segnale utile più rumore), il suo istogramma e il grafico per il calcolo della soglia da usare per la binarizzazione dell’immagine.

(2)

Fig. 6.2 – Istogramma della STFT di fig. 6.1

Fig. 6.3 – Calcolo della soglia con rumore

A causa del rumore l’immagine prodotta dalla STFT avrà lo sfondo di tipo granuloso e non più regolare e a valore costante come nella fig. 4.2, questo comporta una modifica dell’istogramma che non avrà più un picco netto

(3)

come prima ma più basso: in generale i pixel non si distribuiscono più in piccolo range di valori della funzione ma in uno più ampio dipendente dalla varianza del processo di rumore. Di conseguenza anche il grafico risultante per il calcolo della soglia non avrà più un solo massimo, ma due; l’algoritmo per il calcolo della soglia resta però sempre lo stesso perché tra i due massimi ci sarà quello maggiore che corrisponde alla soglia desiderata. La differenza maggiore tra il caso ideale e quello con rumore si vede nella STFT binaria, come è illustrato in fig. 6.4.

Fig. 6.4 – STFT binaria con rumore

Come si nota lo sfondo dell’immagine non è più completamente nero ma presenta un’alternanza di pixel banchi e neri (con una media che si avvicina a 0,5 ovviamente), mentre la parte utile di nostro interesse ha una componente molto maggiore di elementi bianchi (media che si avvicina di più a 1). Questa osservazione ci porta a una nuova idea per misurare la massima frequenza doppler del target, poiché ovviamente non è più corretto andare a trovare la frequenza che presenta il massimo di questa matrice binaria visto che di massimi (pixel bianchi) ce ne sono ovunque. Se infatti facciamo la media per righe di questa matrice (ovvero andare a trovare il valore medio per ogni frequenza) troviamo un segnale al variare

(4)

della frequenza che ha un’ampiezza tendente a 0,5 nelle frequenze che non ci interessano (caratterizzate solo da rumore), mentre l’ampiezza relativa alle frequenze che fanno parte della forma d’onda della STFT tenderanno maggiormente a 1 (fig. 6.5).

Fig. 6.5 – Media per righe della STFT binaria

Come si vede dalla fig. 6.5 questo segnale è simmetrico rispetto allo zero, perché simmetrica è anche la STFT binaria rispetto alle frequenze. Per misurare la massima frequenza doppler si calcola la media dell’ampiezza di questo segnale e si trova (in modulo) la frequenza più grande per cui l’ampiezza del segnale supera questo valor medio: in questo modo si riesce con una buona approssimazione (si discosta di poco dal valore di frequenza misurata senza rumore) a calcolare la frequenza doppler del target.

Per il calcolo del modulo della velocità di rotazione si utilizza lo stesso processing visto nel caso ideale senza rumore. L’unica differenza sarà nella scelta del diametro dell’elemento strutturale della prima operazione morfologica (opening) dell’immagine binaria: per eliminare i pixel bianchi nello sfondo e renderlo completamente nero come nel caso ideale è infatti

(5)

necessario usare un elemento dalle dimensioni maggiori che “cancella” tutti i pixel bianchi che non fanno parte della STFT. La controindicazione è che in questo modo vengono eliminati anche quelli ai bordi della forma d’onda rendendola più difficile da distinguere (fig. 6.6).

Fig. 6.6 – STFT binaria dopo l’operazione morfologica (con rumore)

Come si vede dalla figura la forma d’onda risulta essere più schiacciata e non più regolare come prima. Ma questo non impedisce all’algoritmo di funzionare correttamente: il segnale nel dominio del tempo e la sua versione filtrata sono simili a quelli visti nelle fig. 5.7 e 5.8 e anche la STAMDF presenta il picco minimo nella posizione corretta, anche se la sua forma non è più regolare come in precedenza (fig. 6.7)

(6)

Riferimenti

Documenti correlati

One issue was whether a new institution for national parliaments at the European level was needed.46 The first debate in the plenary session on 7th June 2002 showed that a vast

b) Il sistema scandinavo social-democratico: tipico di paesi come Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, si fonda sulla marcata presenza dello Stato che si occupa

Le presenza in questo periodo rispecchiano abbastanza l’andamento degli arrivi, perciò presenze in costante aumento per quanto riguarda gli italiani, anche se con

The marginal placenta previa without haemorrhage, multylobate placenta and velamentous insertion of the umbilical cord (VCI), are a fairly rare events, and hardly occur concomitantly.

In questa seconda parte del volume, dopo una breve introduzione, la prima sezione (Antropologia, sociologia, storia delle migrazioni e letteratura della migranza, capitoli 25-32,

Più esplicitamente, dobbiamo mostrare che ogni combinazione lineare delle componenti di X è una variabile aleatoria normale.. Le traiettorie di Z

Converte l’immagine il cui nome del file è passato come argomento al programma da immagine a colori a immagine in bianco e nero.. Il tipo di rappresentazione non cambia

● Ad esempio ogni immagine e’ composta da pixel, se usassi 1 solo bit per ogni pixel potrei avere solo.. immagini in bianco e nero (1 pixel nero , 0 pixel