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CASO 3: MIRIAM !! !!!! !

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Academic year: 2021

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CASO 3: MIRIAM!

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Miriam è un cane meticcio di 30 Kg, femmina sterilizzata di 6 anni riferita Febbraio 2011 per zoppia acuta di III° grado da 3 giorni sul posteriore sinistro.

Il cane già due anni prima aveva avuto la rottura del legamento crociato craniale controlaterale, trattato con osteotomia livellante del piatto tibiale. Inoltre per una concomitante displasia dell’anca a sinistra, era stata sottoposta ad intervento di DARrtroplastica ad un anno di età.

Al momento della sua presentazione clinica è stato confermato il sospetto di rottura del legamento crociato craniale a sinistra. Zoppia di III° grado.Il test di compressione tibiale e test del cassetto erano positivi. Forte dolorabilità all’estensione dell’anca sinistra con evidente riduzione della sua escursione articolare.

Contestualmente allo studio radiografico propedeutico alla valutazione del ginocchio sinistro è stata eseguita una radiografia ventro-dorsale standard del bacino e una medio-laterale del ginocchio destro nel quale il test di compressione tibiale si era negativizzato dopo TPLO.

Il radiogramma delle anche nello studio pre-operatorio ha messo in luce un severo quadro di coxartrosi ipsilaterale rispetto al ginocchio con lesione del crociato craniale.

Il ginocchio destro trattato con TPLO due anni prima e di cui non si dispongono le immagini dell’immediato post-operatorie, mostra modica artrosi con osteofitosi a livello di polo distale della rotula, margini craniale e mediale dei condili tibiali con sclerosi subcondrale del piatto tibiale di modesta entità. Nessuna deviazione assiale sul piano frontale è stata evidenziata.

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Planning Pre Operatorio:

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Lo studio è stato fatto su radiografie digitali tramite utilizzo di software di calcolo Osirix®.

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TPAPT: 23,82° TPATC: 23,56° differenza: 0,26°

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PTAPT: 99,14° PTATC: 98,88°

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se calcolato al punto A PTAPT: 104,11° PTATC: 103,85°

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Raggio della lama circolare: 27 mm Avanzamento Craniale : 9 mm Angolo Omega: 44,46° mMPTA: 91,24° mMDTA: 90,84°

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Chirurgia:

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Eseguita artrotomia mediale. Alcune fibre del legamento crociato anteriore erano rimaste integre ma in percentuale così bassa da considerare ugualmente necessario il debridement totale. Anche in questo caso il 


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menisco è apparso integro e privo di lesioni.La placca utilizzata per la fissazione della tuberosità tibiale in nuova posizione è stata la stessa utilizzata per il caso 2 e la scelta delle viti è ricaduta sempre sul diametro minore (3 mm).

Studio Post operatorio:

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PTATP Post op: 96,06°°

PTATC Post op: 95,79°

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Follow Up Clinici:

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Il cane è stato rivisto dopo 12 giorni dalla chirurgia per la rimozione della sutura esterna e l’appoggio dell’arto interessato era giudicato sufficientemente valido. Il controllo successivo è stato fatto ad un mese per la radiografia di controllo. In quell’occasione è stata riscontrata zoppia di I°. Un successivo controllo è stato fatto a 4 mesi e poi a 9 mesi dall’intervento. La zoppia di primo grado non è mai scomparsa ma la proprietaria riferiva che quello era l’atteggiamento deambulatorio proprio del cane sin dai tempi della chirurgia all’anca, attribuendone la causa alla coxartrosi. In effetti non è stato possibile discriminare con certezza se la zoppia residua fosse imputabile al ginocchio o all’anca sebbene nei vari controlli è stata costante la dolorabilità all’estensione caudale del femore sinistro con evidente riduzione del suo ROM articolare e l’assenza di positività al test di compressione tibiale.

Successivamente all’intervento di DARtroplastica, Miriam era sottoposta a terapia ciclica con FANS. Nell’ultimo controllo avvenuto a distanza di 3 anni e un mese è stato riferito che da un anno non erano più stati somministrati antinfiammatori e che nel complesso il cane appariva vitale ed attivo nonostante i diversi problemi articolari. In quell’occasione è stato notato un effettivo miglioramento della deambulazione rispetto la visita precedente sebbene una zoppia minima residua permanesse. Il test di 


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compressione tibiale è stato ritenuto negativo sia a destra dove era stata fatta la TPLO che a sinistra dove era stata fatta la TTA modificata.

In entrambe le ginocchia si è ridotto di circa 20° il Range of Motion e sono stati apprezzati crepitii durante le manovre di flesso estensione.

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Follow up radiografici:

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Dalla sequenza dei radiogrammi si può notare come ci sia evoluzione in senso artrosico del ginocchio sinistro (Fig.2). Caudalmente al piatto tibiale si è formato nel corso dei mesi un osteofita che sembra finalizzato ad ampliare la superficie articolare proprio in questo versante.La sclerosi subcondrale dei condili tibiale sembra più marcata ed evidente come pure l’irregolarità dei profili condirai femorali e della superficie articolare tibiale craniale alle eminenze intercondiliche. Sebbene manchino i radiogrammi seriati dell’arto destro per poter confrontare la degenerazione articolare successiva alla TPLO in senso dinamico e progressivo, nell’ultimo controllo radiografico a 3 anni e 1 mese di distanza dall’intervento di TTA modificata e 5 anni dalla TPLO si può vedere come nel complesso il grado di artrosi sia simile. Anche a sinistra è presente lipping del margine articolare caudale.

La guarigione dell’osteotomia, non presente al primo controllo radiografico dopo 4 settimane dall’intervento è invece confermata nell’immagine medio-laterale a 4 mesi.

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Post operatorio F.U. 4 mesi F.U. 9 mesi F.U. 3 anni e 1 mese

Fig.3 - F.U a 5 anni della TPLO di Dx a confronto della TTA modificata a sinistra Fig.2 - Follow up radiografici. Caso 3

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