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5. Lo sviluppo del mercato aereo Toscano

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5. Lo sviluppo del mercato aereo Toscano

5.1 Introduzione

Nei capitoli precedenti sono stati analizzati singolarmente i diversi aspetti che costituiscono il potenziale mercato aereo Toscano. In primo luogo sono stati studiati gli arrivi registrati negli esercizi ricettivi, andando in questo modo a caratterizzare l’attrazione turistica della regione e di conseguenza il mercato incoming, e successivamente la popolazione residente e il prodotto interno lordo, analizzando così la fetta di mercato outgoing.

Dopo queste due analisi parziali si è reso necessario effettuare un esame globale, studiando un indice sintetico che contempli contemporaneamente le due quote di mercato.

I risultati ottenuti dalle due analisi parziali sono riportati nella tabella 5.1 e nei grafici 5.1 e 5.2. A differenza dei capitoli precedenti l’attenzione si è focalizzata solo sul confronto tra Toscana, Veneto ed Emilia Romagna, escludendo quindi Puglia e Campania che rappresentano realtà economiche e geografiche completamente diverse.

Traffico/Arrivi esercizi Indice mobilità Regione

Naz. Inter. Naz. Inter.

TOSCANA 0,20 0,60 0,31 0,94

VENETO 0,59 0,91 0,66 1,58

EMILIA ROMAGNA 0,24 1,64 0,38 0,78

ITALIA 1,00 1,64 0,88 1,21

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Rapporto tra il traffico realizzato e gli arrivi negli esercizi ricettivi nel 2006 0 0,5 1 1,5 2

TOSCANA VENETO EMILIA

ROMAGNA

ITALIA Traffico Naz./Arrivi Italiani

Traffico Inter./ Arrivi Stranieri

Grafico 5.1

Indice di mobilità aerea del traffico passeggeri nel 2006

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8

TOSCANA VENETO EMILIA

ROMAGNA

ITALIA IMA nazionale

IMA internazionale

Grafico 5.2

A livello nazionale le due ricerche concludono risultati paragonabili. Infatti, Toscana ed Emilia Romagna hanno entrambe indici piuttosto bassi: come già affermato più volte questo deficit è spiegabile ricordando la posizione baricentrica all’interno dell’Italia, con buone infrastrutture terrestri che si confrontano direttamente con il trasporto aereo.

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106 Situazione diversa è quella internazionale. Il calcolo del rapporto tra traffico aereo internazionale ed arrivi di stranieri negli esercizi ricettivi conferma il deficit della Toscana, soprattutto nei confronti dell’Emilia Romagna (questa regione ottiene un valore quasi triplo di quello toscano). Invece, l’indice di mobilità aerea riporta un sorpasso, nel numero di spostamenti aerei annui internazionali procapite, tra toscani ed emiliano romagnoli.

Questa anomalia è giustificabile ricordando l’appeal turistico del “Granducato”, scelto da molti europei come meta delle proprie vacanze, e dal ruolo dei due scali di Firenze e Pisa che vedono circa il 60% del proprio traffico come incoming. Quindi, i toscani possono sfruttare per i loro spostamenti dei collegamenti aerei nati, in realtà, per soddisfare la domanda generata all’estero.

Proprio questa differenza ha portato ad introdurre una nuova grandezza, un Indice Globale che riesca a considerare le due diverse quote di mercato, ponderando l’importanza, per ogni regione, dei residenti in uscita e dei turisti in entrata.

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5.2 Indice globale

Per riuscire a considerare contemporaneamente sia la quota di mercato relativa ai residenti outgoing che quella relativa ai turisti incoming è stato utilizzato un Indice globale, che va a considerare ed a riassumere le due componenti.

L’indice viene calcolato facendo il rapporto tra la percentuale del traffico aereo (a seconda del caso nazionale, internazionale e totale) sviluppato dagli scali della regione in esame ed il prodotto tra percentuale della popolazione residente e percentuale degli arrivi (a seconda del caso italiani, stranieri e totale) negli esercizi ricettivi. Per coerenza, ogni percentuale viene intesa sul totale Italia regionale, andando così ad escludere i valori della Lombardia e del Lazio.

Regione Arrivi % Regione Pop % Regione aereo Traffico % Globale Indice × = Dove: Regionale Italia aereo Traffico Regione aereo Traffico Regione aereo Traffico % = ; Regionale Italia Pop Regione Pop Regione Pop % = ; Regionale Italia ricettivi esercizi Arrivi Regione ricettivi esercizi Arrivi Regione Arrivi % = .

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108 In tabella 5.2 vengono riportati i valori calcolati per l’Indice Globale Nazionale, considerando il traffico aereo nazionale e gli arrivi di italiani negli esercizi ricettivi, per l’anno 2006.

Indice Globale Nazionale anno 2006

%Traf. Naz. %Pop. %Arrivi Ital. IG Nazionale

TOSCANA 3,94 8,23 12,88 3,72

VENETO 10,93 10,77 12,43 8,16

EMILIA ROMAGNA 5,57 9,52 15,67 3,73

Tabella 5.2

Invece, il grafico 5.3 riporta la serie storica dell’Indice Globale Nazionale sugli anni 2002, 2004 e 2006.

Indice Globale Nazionale - Serie Storica

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2002 2004 2006 TOSCANA VENETO EMILIA ROMAGNA Grafico 5.3

Analizzando i risultati ottenuti per l’Indice Globale a livello nazionale, si può confermare la situazione di deficit sia della Toscana che

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109 dell’Emilia Romagna, nei confronti del Veneto, per tutta la serie storica analizzata.

Entrambe le regioni, nel periodo analizzato, si attestano su un valore di questo indice intorno a 3,5; meno della metà del Veneto che addirittura supera la quota 8 nel 2004 e nel 2006.

Ancora una volta questa insufficienza nei collegamenti aerei domestici della Toscana e dell’Emilia Romagna è attribuibile alla concorrenza dei trasporti terrestri che, sfruttando la posizione geografica, ma anche buone infrastrutture, riescono ad offrire servizi veloci e competitivi. Questo fenomeno si è mantenuto costante durante i tre anni esaminati e, probabilmente, non varierà sensibilmente in futuro, quando, con l’apertura delle linee ad Alta Velocità, la concorrenza delle ferrovie offrirà un prodotto ancora più valido.

Invece, la situazione del Veneto appare diversa: come evidenziava già l’analisi dell’indice di mobilità aerea, ma anche quella del rapporto tra traffico nazionale e arrivi di italiani negli esercizi ricettivi, sono relativamente molte le persone che scelgono di raggiungere o partire da Venezia, Verona e Treviso col mezzo aereo. Questo diverso comportamento degli utenti ha probabilmente, di nuovo, una spiegazione geografica: il Nord-Est in generale si trova in posizione piuttosto periferica all’interno della penisola, comunque esterna all’asse principale Milano – Bologna - Firenze – Roma.

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110 In tabella 5.3 vengono riportati i valori calcolati per l’Indice Globale Internazionale, considerando appunto il traffico aereo internazionale e gli arrivi di stranieri negli esercizi ricettivi, per l’anno 2006.

Indice Globale Internazionale anno 2006

%Traf. Inter. %Pop. %Arrivi Stran. IG Inter.

TOSCANA 12,17 8,23 18,26 8,10

VENETO 26,75 10,77 26,10 9,51

EMILIA ROMAGNA 11,69 9,52 6,36 19,30

Tabella 5.3

Invece, il grafico 5.4 riporta la serie storica dell’Indice Globale Internazionale sugli anni 2002, 2004 e 2006.

Indice Globale Internazionale - Serie Storica

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 2002 2004 2006 TOSCANA VENETO EMILIA ROMAGNA Grafico 5.4

Questo indice, legato al traffico internazionale e ai turisti stranieri in arrivo, ha un andamento particolare. Infatti, l’Emilia Romagna ottiene

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111 un risultato decisamente superiore sia alla Toscana, ma anche al Veneto.

La serie storica, influenzata dalla chiusura temporanea nel 2004 dello scalo Guglielmo Marconi di Bologna, evidenzia comunque una prestazione eccellente dell’Emilia Romagna, che si attesta su valori pressoché doppi di quelli ottenuti dalle altre due regioni.

Questo è un dato interessante, che va in qualche modo contro all’indice di mobilità aerea internazionale, secondo il quale l’Emilia Romagna aveva un numero di spostamenti aerei procapite inferiore alla Toscana ed al Veneto.

Andando a considerare l’effettivo mercato di questi tre sistemi aeroportuali, “sommando” la quota dei residenti interni a quella dei turisti stranieri, infatti appare che proprio il sistema di Bologna, Rimini e Forlì sfrutti al meglio le proprie potenzialità.

Questa regione, nonostante riceva un numero di turisti stranieri decisamente inferiore alla Toscana e al Veneto, riesce a vincere la competizione degli altri scali, gli hubs di Milano e Roma in primo luogo, catalizzando sui propri aeroporti un’importante quota di mercato interno. È proprio grazie alla ricchezza dei residenti (tra le regioni considerate l’Emilia Romagna è quella con PIL procapite più alto) e alla loro attitudine a spostarsi all’estero utilizzando il mezzo aereo, che questo sistema aeroportuale risulta particolarmente competitivo e soddisfacente per gli utenti dell’intero bacino emiliano romagnolo.

La Toscana, nonostante il trend di crescita del numero di passeggeri transitati da Pisa e Firenze, ha una serie storica praticamente stazionaria, oscillando con l’Indice Generale Internazionale intorno a quota 8. Questo sistema aeroportuale, scontando, per quanto riguarda i turisti in entrata, la competizione di altri scali e, per quanto concerne i residenti in uscita, una minor dinamicità economica, risulta leggermente sottosviluppato.

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112 Inoltre, è da sottolineare che lo scalo di Pisa, il principale a livello di traffico, è comunque abbastanza lontano dall’area metropolitana fiorentina, che ovviamente rappresenta il bacino demografico e economico più rilevante della regione. Diversamente l’aeroporto di Firenze, che naturalmente gode di una posizione geografica più favorevole, risulta penalizzato dai vincoli ambientali che ne impediscono un forte sviluppo.

Anzi, questa ricca area metropolitana, praticamente, è equidistante dall’Aeroporto Galilei di Pisa e dal Marconi di Bologna, che quindi, attraendo domanda direttamente dal “cuore” della Toscana (questo scalo risulta decisamente competitivo, avendo avuto nella settimana tipo dal 28 gennaio al 03 febbraio 2008 ben 314 collegamenti internazionali, contro i 179 di Pisa) va ad indebolire l’intero Sistema Aeroportuale Toscano.

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113 In tabella 5.4 vengono riportati i valori calcolati per l’Indice Globale, questa volta considerando sia il traffico aereo internazionale che quello nazionale e gli arrivi complessivi negli esercizi ricettivi, per l’anno 2006.

Indice Globale [Nazionale+Internazionale] anno 2006

%Traf. Tot. %Pop. %Arrivi Tot. IG

TOSCANA 7,35 8,23 15,10 5,91

VENETO 17,28 10,77 18,25 8,79

EMILIA ROMAGNA 7,99 9,52 11,29 7,44

Tabella 5.4

Invece, il grafico 5.5 riporta la serie storica dell’Indice Globale (Nazionale + Internazionale) sugli anni 2002, 2004 e 2006.

Indice Globale - Serie Storica

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 2002 2004 2006 TOSCANA VENETO EMILIA ROMAGNA Grafico 5.5

L’Indice globale rappresentato nelle tabelle e nei grafici precedenti fa un’analisi completa dell’intero mercato aereo delle tre regioni,

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114 cogliendo sia il mercato dei residenti che dei turisti in arrivo, ma anche la dimensione nazionale ed internazionale dei collegamenti aerei offerti.

In questo quadro viene in parte ridimensionata l’ottima performance del Sistema Aeroportuale Emiliano Romagnolo, che comunque risulta ben sviluppato e radicato, quasi al pari del Veneto. Infatti, il calo del 2004 è giustificato dalla temporanea chiusura per lavori dello scalo bolognese, il principale di questa regione.

La Toscana sconta il deficit riportato sia a livello nazionale che internazionale, attestandosi, per l’intera serie storica, intorno a quota 6, di circa il 30% inferiore rispetto alla quota ottenuta dalle altre due regioni in esame.

Questo permette di ipotizzare che nei prossimi anni gli scali di Firenze e Pisa probabilmente continueranno il loro trend di crescita, talvolta superiore a quello nazionale o della media ottenuta dagli scali secondari, andando a colmare quella piccola lacuna che registrano dai sistemi aeroportuali più robusti del Nord Italia.

In ogni modo va considerato che a livello nazionale i margini di ulteriore sviluppo sono modesti, subendo la naturale concorrenza dei trasporti terrestri: in questo caso i collegamenti su cui investire sono, di nuovo, quelli verso le Isole maggiori, o al massimo verso le più meridionali località della Puglia o della Calabria.

Diversa è la situazione nel campo internazionale: verso Regno Unito, Francia, Germania e l’Europa occidentale in generale, i voli disponibili da Firenze e Pisa sono già frequenti e numerosi, da qui l’esigenza di formare un Sistema Aeroportuale Toscano più robusto, andando ad integrare, in una cooperazione mirata e funzionale, le realtà già presenti, vincendo così anche la concorrenza degli altri scali.

Come ben riportato nei capitoli precedenti gli scali toscani servono numerose destinazioni di quelle nazioni: Firenze è specializzata soprattutto verso le grandi capitali o comunque le città più

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115 importanti, a livello demografico o economico, privilegiando i collegamenti verso i grandi aeroporti; invece, Pisa offre numerosi voli verso gli aeroporti secondari, offrendo un servizio capillarmente

distribuito all’interno delle nazioni europee più importanti,

rispecchiando ovviamente la filosofia delle compagnie low cost.

Il mercato internazionale ancora da conquistare è, invece, quello verso gli Stati membri dell’Unione Europea dell’Europa orientale. In questo modo verrebbe soddisfatta la richiesta, dei nuovi potenziali turisti, di raggiungere direttamente le località di vacanza toscane e, inoltre, verrebbe soddisfatta la richiesta dei toscani, soggetti economici ed imprenditori in primo luogo, di raggiungere quelle nazioni in così rapido sviluppo.

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116 Infine, è interessante aggiungere, all’interno di questa analisi, anche l’attributo PIL, per valutare in che maniera il mercato aereo delle tre regioni in esame è influenzato dalla ricchezza degli abitanti.

Si è quindi andato a ponderare ulteriormente l’Indice Generale, inserendo al denominatore anche la percentuale, sul totale Italia regionale, di PIL espresso da ciascuna regione.

Per semplicità questo studio è stato limitato all’Indice Generale, che si riferisce all’intero mercato potenziale, cioè il traffico aereo nazionale ed internazionale e gli arrivi negli esercizi ricettivi di italiani e stranieri.

Comunque anche in questo caso, l’analisi è estesa alla serie storica 2002, 2004 e 2006. Regione %PIL Regione Arrivi % Regione Pop % Regione aereo Traffico % PIL Globale Indice × × = + Dove: Regionale Italia aereo Traffico Regione aereo Traffico Regione aereo Traffico % = ; Regionale Italia Pop Regione Pop Regione Pop % = ; Regionale Italia ricettivi esercizi Arrivi Regione ricettivi esercizi Arrivi Regione Arrivi % = ; Regionale Italia PIL Regione PIL Regione PIL % = .

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117 La tabella 5.5 riporta, per Toscana, Veneto ed Emilia Romagna, i valori dell’Indice Generale, della percentuale espressa di PIL e del nuovo Indice Generale + PIL, per l’anno 2006.

Indice Globale Nazionale anno 2006

IG %PIL IG + PIL

TOSCANA 5,91 10,07 58,68

VENETO 8,79 13,60 64,64

EMILIA ROMAGNA 7,44 12,68 58,63

Tabella 5.5

Invece, il grafico 5.6 riporta la serie storica dell’Indice Globale + PIL sugli anni 2002, 2004 e 2006.

Indice Globale + PIL - Serie Storica

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 2002 2004 2006 TOSCANA VENETO EMILIA ROMAGNA Grafico 5.5

L’Indice globale + PIL rappresentato nelle tabelle e nei grafici precedenti fa un’analisi ancora più completa dell’intero mercato aereo delle tre regioni, cogliendo sia il mercato dei residenti che dei turisti

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118 in arrivo, ma anche i collegamenti aerei offerti, sia a livello nazionale sia a livello internazionale e la dimensione della ricchezza prodotta. L’Indice globale + PIL rappresentato in questa tabella e in questo grafico, a differenza delle grandezze esaminate precedentemente, va a livellare le differenze tra le tre regioni.

In ogni caso, specialmente nel 2006, si può notare che il Veneto si conferma la regione con Indice Globale + PIL più alto. Questo dato dimostra come, considerando residenti, turisti e ricchezza prodotta, questo Sistema Aeroportuale Regionale risulti, ancora una volta, il più competitivo e sviluppato.

Nel corso della serie storica 2002-2006, la Toscana, grazie alla crescita notevole degli scali di Pisa e di Firenze, sembra abbia recuperato il gap iniziale nei confronti dell’Emilia Romagna. Comunque ricordando soprattutto l’appeal turistico del Granducato, visitato annualmente da oltre 5 milioni di stranieri, il Sistema Aeroportuale Toscano mantiene ancora ampie possibilità di sviluppo, andando a colmare quelle lacune nelle destinazioni offerte, già ampiamente evidenziate in precedenza, e andando ad offrire servizi all’utenza sempre più efficienti ed accattivanti.

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