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Microbiome, metabolic and phenotypic traits in the adaptability of marine sponges to Ocean Acidification

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Academic year: 2022

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Department of Life and Environmental Sciences PhD course in Life and Environmental Sciences

Curriculum in Marine Biology and Ecology

Riassunto

Microbiome, metabolic and

phenotypic traits in the adaptability of marine sponges to Ocean

Acidification

Candidate: Valerio Mazzella Tutor: Prof. Antonio Dell’Anno

Co-tutors: Dr. Laura Núñez-Pons Prof. Barbara Calcinai

XXXIII cycle

AA 2020-2021

(2)

Riassunto

Il progressivo incremento delle emissioni di CO2 in atmosfera dovuto alle attività antropiche ed il conseguente assorbimento da parte degli oceani stanno determinando importanti modificazioni del sistema carbonatico e una diminuzione del pH nei mari a livello globale. Questo fenomeno, noto come acidificazione oceanica, è atteso determinare nei prossimi decenni profonde modificazioni della biodiversità e nel funzionamento degli ecosistemi marini. In particolare, ci si aspetta un forte declino degli organismi calcificanti, mentre organismi non calcificanti, o fototrofi potrebbero essere favoriti. Le spugne sono tra i metazoi bentonici più antichi, sono presenti a tutte le latitudini e svolgono importanti funzioni ecologiche. Tali organismi sono noti contrarre relazioni di simbiosi con numerosi taxa microbici e produrre numerosi metaboliti con diverse funzioni ecologiche. Tuttavia, si conosce ancora poco sugli effetti dell’acidificazione sull’olobionte e sui potenziali meccanismi di acclimatazione e adattamento in risposta all’attesa diminuzione di pH per la fine del secolo. Questo studio ha analizzato, attraverso un approccio multidisciplinare, l'effetto dell'acidificazione oceanica su abbondanza, tratti morfologici, microbioma e metaboloma di Poriferi lungo un gradiente naturale di pH nei pressi dell'isola di Ischia.

Sono state studiate quattro specie di spugne, Petrosia ficiformis, Chondrosia reniformis, Crambe crambe e Chondrilla nucula, selezionate in quanto presenti anche in molte altre aree del Mare Mediterraneo, le quali sono state campionate sia in siti acidificati sia in siti di controllo adiacenti. I risultati di questo studio indicano la mancanza di evidenti modificazioni anatomiche-strutturali degli individui che vivono nei siti acidificati rispetto a quelli di controllo. L’analisi del microbioma associato alle spugne evidenzia variazioni specie dipendenti, con cambiamenti in relazione alle condizioni di pH specie-specifici. In particolare, le spugne P. ficiformis e C. crambe mostrano marcati cambiamenti di biodiversità del microbioma associato in relazione all’acidificazione, mentre C. reniformis e C. nucula mostrano microbiomi maggiormente simili tra siti acidificati e di controllo. Anche l’analisi metabolomica condotta su P. ficiformis e C. crambe evidenzia differenze specie dipendenti (i.e.

numero di metaboliti in comune molto esiguo) e risposte all’acidificazione specie- specifiche. A tale proposito, il profilo metabolomico della spugna C. crambe è simile tra individui campionati in condizioni di acidificazione e di controllo, mentre quello di P. ficiformis mostra importati differenze in relazione ai valori di pH. Questi risultati, nel loro insieme, suggeriscono processi di acclimatazione dell’olobionte alle condizioni di acidificazione specie-specifici, e come tali da tenere in debita considerazione per una valutazione delle potenziali conseguenze dell’acidificazione oceanica sulla biodiversità e funzioni ecologiche delle spugne. In generale, i risultati di questo studio evidenziano una elevata tolleranza e plasticità delle spugne silicee a condizioni di acidificazione, suggerendo una loro elevata capacità ad adattarsi ad una diminuzione di pH di ca. 0.3-0.4 unità attesa per la fine del secolo.

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