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Sintesi delle tappe fondamentali e dei principali problemi che si

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Academic year: 2021

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(1)

La produzione di una linea guida Sintesi delle tappe fondamentali e

dei principali problemi che si incontrano

Anna Maria Marata

(2)

La produzione di Linee Guida

Analisi situazione attuale Analisi della letteratura Parere degli esperti

Test di fattibilità GRUPPO DI STUDIO

DIFFUSIONE Raccomandazioni Documento intermedio

Gruppo di lavoro Comitato organizzatore

Promotore

(3)

Ricerca clinica, sintesi degli studi e raccomandazioni

Studi Primari

Risultati della ricerca

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

. . . . .

Revisioni sistematiche Metanalisi

Sintesi

Linee guida

Raccomandazioni

(4)

Ricerca clinica, sintesi degli studi, raccomandazioni e strumenti di

governo clinico

Linee guida

Rac com and az ion i Strum enti di gover no cli nic o

LG adattate localmente

Strumento

di Audit Documento

di indirizzo

Specifiche raccomandazioni

nel contesto di interventi migliorativi

(5)

Ricerca clinica, sintesi degli studi, raccomandazioni e strumenti di

governo clinico

Linee guida

Rac com and az ion i Strum enti di gover no cli nic o

LG adattate localmente

Strumento

di Audit Documento

di indirizzo

Specifiche raccomandazioni

nel contesto di interventi migliorativi

(6)

 sostenibilità del processo di produzione

 caratteristiche di validità interna

 fase di adattamento/implementazione locale

L’efficacia delle linee guida come strumenti

di governo clinico può essere condizionata da:

(7)

7

Tempi per l’elaborazione di una linea-guida

(8)

Linee guida NICE

Tempo medio di realizzazione: 18 mesi 15 meetings del gruppo di lavoro

Necessità di revisione ogni 2 anni

(9)

ADATTAMENTO LOCALE

Linee guida

IMPLEMENTAZIONE LOCALE

(10)

 Il tema da trattare è vasto e comprende numerose domande e aspetti specifici, sia sulla dimensione clinica che organizzativo/gestionale.

 Si dispone di una buona quantità di dati a favore o contro l’uso della tecnologia/problema in oggetto

 E’ necessario formulare raccomandazioni di

comportamento articolate e relative alle diverse dimensioni della assistenza (clinica, organizzativa, interpersonale, ecc...)

Quando realizzare una LG

(11)

La composizione del gruppo di lavoro può condizionare la

interpretazione delle prove

(12)

1 - Gruppo multidisciplinare / multiprofessionale

Rappresentanza equilibrata di tutte le discipline cliniche (evitare le “monopolizzazioni” da parte degli

specialisti)

Rappresentanza delle parti cliniche diverse dai medici (infermieri, terapisti, tecnici,…)

Rappresentanza delle parti non cliniche

(amministratori, istituzioni, pazienti,…)

(13)

Le linee guida non si possono basare solo sui dati, il giudizio degli autori è inevitabile. La tecnica del gruppo nominale è un metodo per raggiungere pareri in modo

trasparente e strutturato, e può fornire importanti

informazioni sul livello di accordo fra gli esperti. Comunque, le conclusioni possono essere in disaccordo con i dati

pubblicati. Se ciò avviene le ragioni debbono essere

esplicitate.

(14)

2 - Metodologia sistematica

Esplicitazione dei metodi di reperimento e selezione delle fonti

Revisione sistematica della letteratura

Aggiornamento bibliografico recente

(15)

3 - Grading

Esplicitazione del “livello di evidenza” e della

“forza delle raccomandazioni”

(16)
(17)

Le due componenti essenziali di una LG*

*Modificato da: Sackett , Richardson, Rosenberg, Haynes. Evidence Based Medicine: how to practice and teach EBM.

Churchill Livingstone, London 2000

SINTESI

“Ecco il tipico effetto di questo intervento sul paziente tipico

ASPETTO FORMALE

Livelli di evidenza Componente

di evidenza

SINTESI

“Ecco cosa bisogna esattamente fare con questo paziente”

Componente

di istruzione dettagliata

(RACCOMANDAZIONE p.d .)

ASPETTO FORMALE

Forza delle raccomandazioni

(18)

Prove

Raccomandazioni

Benefici attesi

Indicatori di monitoraggio

(19)

Forza della raccomandazione

Livello di prova

(20)

Livello di Evidenza e Forza della Raccomandazione :

una necessaria distinzione

Si tratta di due informazioni complementari parzialmente indipendenti

LdE: definisce la qualità metodologica delle prove disponibili

FdR: oltre alla qualità metodologica incorpora

– la fattibilità,

– i benefici attesi e la loro rilevanza

– le implicazioni organizzative, economiche, sociali e

finanziarie di uno specifico intervento

(21)

Il metodo “GRADE”

BMJ, 2004

(22)

LINEE GUIDA

Fattori che possono condizionarne la fruibilità

Formato

Leggibilità

Suggerimenti per l’implementazione

locale (indicatori)

(23)

Raccomandazioni basate su Revisioni Sistematiche

Come formulare raccomandazioni evidence-based

Benefici attesi

Indicatori di monitoraggio e valutazione

Implicazioni organizzative

(24)

RACCOMANDAZIONE*

Prima di iniziare una terapia con farmaci bisogna

sempre considerare gli interventi non-farmacologici, con un approccio centrato sull’individuo a seconda delle situazioni.

(Livello IV, Grado C)

Gestione dei Disturbi Comportamentali nel

Paziente Demente

(25)

BENEFICI ATTESI

Migliorare accuratezza nell’identificare e trattare fattori

scatenanti di natura ambientale, fisica, o legati a copatologie

Limitare l’uso di farmaci antipsicotici nei pazienti dementi con disturbi comportamentali

Favorire i momenti informativi e di supporto psicologico con i caregivers

Gestione dei Disturbi Comportamentali nel

Paziente Demente

(26)

INDICATORI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Numero di pazienti trattati con farmaci antipsicotici tra quelli con disturbi comportamentali

Valutazione dei tipi di interventi non farmacologici adottati

Valutazione dei risultati degli interventi non farmacologici e dei

“non-interventi” sulla qualità di vita del paziente e dei caregivers

Gestione dei Disturbi Comportamentali nel

Paziente Demente

(27)

IMPLICAZIONI ORGANIZZATIVE

Adozione di uno strumento per la diagnosi dei disturbi comportamentali e delle loro possibili cause

Coinvolgimento dei caregivers nella pianificazione di interventi non farmacologici

Gestione dei Disturbi Comportamentali nel

Paziente Demente

(28)

SIGN

Publication N°41

Jan.2001

Secondary prevention of Coronary Heart

Disease

following

Myocardial

Infarction

(29)
(30)
(31)

Come è stata

prodotta

(32)

Esiste una LG di profilassi antibiotica perioperatoria da adottare?

o

è necessario costruirne una nuova?

(33)

Nel 2001

il Programma Nazionale per le Linee Guida ha scelto di rispondere alla domanda.

Nel marzo 2002

è stato insediato il gruppo di coordinamento

multidisciplinare a cui è stato dato l’incarico di costruire una prima bozza della LG.

www.pnlg.it

(34)

Il gruppo di coordinamento multidisciplinare è costituito da:

6 Chirurghi generali

Fulvio Calise (Napoli)

Lorenzo Capussotti (Torino) Salvatore Caterino (Roma) Roberto Polastri (Torino) Walter Santaniello (Napoli) Vincenzo Ziparo (Roma)

1 Cardiochirurgo Paolo Ferrazzi (Bergamo) 1 Chirurgo Resp. di DH Marsilio Francucci (Terni) 1 Ortopedico Cristina Martelli (Bologna) 1 Otorinolaringoiatra Ernesto Pasquini (Bologna) 1 Infettivologo Nicola Petrosillo (Roma) 1 Epidemiologo Maria Luisa Moro (Bologna) 1 Microbiologo Annalisa Pantosti (Roma)

Coordinamento metodologico

Elvira Bianco (Roma) Tom Jefferson (Roma)

Anna Maria Marata (Modena)

(35)

Individuazione/costruzione, di una LG di profilassi

antibiotica perioperatoria Coloro che implementano, a livello locale LG di

profilassi antib. periop.

Definizione delle regole Scelta della strategia

Livello di approfondimento destinatari della LG

obiettivi

modalità di lavoro

ricerca nelle banche dati delle linee guida esistenti

Fasi di lavoro del gruppo di coordinamento:

(36)

7 Linee Guida

1 Consensus Conference

www.pnlg.it

La ricerca bibliografica è stata inizialmente svolta consultando i database della Cochrane Library, di Embase, Healthstar e Medline dal 1987 al 1998.

Autori:

in 4 casi: Società scientifiche in 3 casi Agenzie Sanitarie

in 1 caso il CDC

(37)

1. Infectious Diseases Society of America 1994 2. Canadian Infectious Disease Society 1994

3. Swedish-Norvegian Consensus Group organizzato da: Swedish Medical Products Agency e Norvegian Medicines Control Agency 1998

4. American Society of Hospital Pharmacy 1999

5. Société Française d’Anesthésie et de Réanimation 1999

6. Centers for Disease Control and prevention 1999 7. Conseil Supèrieur d’hygiène de la Belgique 1999 8. Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN)

2000

Risultato della ricerca

(38)

Fasi di lavoro

del gruppo di coordinamento (2):

Analisi delle LG esistenti

Ricerca ed eventuale scelta di una LG modello

Analisi della LG scelta e

sua traduzione in italiano

(39)

Titolo Quality standard for antimicrobial prophylaxis in surgical procedures E. Patchen Dellingher in nome e per conto di:

Clinical Affair Committee of the Infectious Diseases Society of America CID 1994; 18:422-7

Antimicrobial prophylaxis in surgery Committee on Antimicrobial Agents, Canadian Infectious Disease Society Canadian Medical Association Journal 1994;

151:925-931

Antibiotic prophylaxis in surgery: summary of a Swedish-Norvegian

Consensus Conference

Scandinavian J Infect Dis 1998; 30: 547-557

American Society of Hospital Pharmacy (ASHP) Guidelines on Antimicrobial prophylaxis in Surgery Am J health Syst Pharm.

1999 sept. 15; 56 (18) 1839- 88

Société Francaise d’Anesthésie et de Réanimation . Recco- mandations pour la pratique de l’antibio- prophylaxie en chirurgie Actualisation des recom- mandations issues de la Conference de Consensus de Dec. 1992 Méd Mal Infect 1999; 29:435-45

Linee guida per la preven- zione delle infezioni del sito chirurgico.Tradu- zione Italiana pubblicata sul Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere 1999;

6:4 157-195

da: CDC: Guideline for prevention of surgical site infection 1999 Infect control Hosp Epidemiol 1999;

20:250-78

Recomandations pour l’utilisation prophylactique des antibiotiques en chirurgie a cura del Consiglio Superiore di Igiene del Belgio

1999 ?

Scottish Intercollegiate Guidelines network Antibiotic prophylaxis in surgery

July 2000

Popolazione target Non specificato Non specificato Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico (senza precisare)

Pazienti di tutte le età sottoposti ad intervento chirurgico tranne:

neonati (pretermine o termine), paz geriatrici, paz.

con insuff epatica o renale

Tutti i pazienti sottoposti ad intervento chirurgico

Tutti i pazienti adulti sottoposti ad intervento chirurgico tranne:

paz trapiantati, ustionati, traumatizzati,

Non specificato Paz. adulti sottoposti ad intervento chirurgico tranne paz. trapiantati

Obiettivo della LG - Facilitare la somm. di una profilassi antibiotica in paz sottoposti ad interventi chir. in cui tale pratica è stata giudicata efficace - Favorire le realtà locali che

intendono implementare una linea guida di tale tipo.

Fornire una LG di antibioticoprofilassi sulla base del tipo di intervento

La Consensus Conference si è proposta di definire i principi generali per la prevenzione delle infezioni in chirurgia

Profilassi primaria delle infezioni del sito chirurgico attraverso:

la somm di antibiotici NON vengono considerati:

profilassi secondaria eradicazione di paz colonizzati

Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico attraverso:

la profilassi antibiotica NON vengono considerati i comportamenti di tipo non farmacologico

Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico attraverso:

la profilassi antibiotica La LG non si occupa di:

Rischio di trasmissione di infez.

da operatore a paziente

manovre condotte al di fuori della SO

manovre invasive quali cateterismo cardiaco o radiologia invasiva

chirurgia ad invasività minima (es chir.

laparoscopica

uso di antisettici per la preparazione del paz o per la disinfezione degli operatori.

Non specificato Prevenzione delle infezioni del sito chirurgico attraverso la profilassi antibiotica (non vengono considerati i comportamenti di tipo non farmacologico) La LG non si occupa di:

prevenzione di infez.

urinarie e respiratorie

prevenz. di endocardite,

prevenz di infez. nei portatori di protesi sottoposti a manovre/interventi causa di batteriemia,

uso di antisettici e/o antib. topici,

decontaminazione intestinale,

profilassi con antib.

topici nella chirurgia del colon

terapia antib nella chirurgia contaminata o sporca eseguita in

urgenza

Linee guida di profilassi antibiotica perioperatoria

Sinossi delle raccomandazioni

www.pnlg.it

(40)

LG 1 LG2

Popolazione target

Obiettivo della LG

Tipo di interventi considerati

Rischi individuati

Interventi in cui la profilassi viene consigliata

Scelta dell’antibiotico

Via di somministrazione

Momento di inizio della profilassi

Somministrazione durante l’intervento

Durata della profilassi

Comportamenti non farmacologici

Proposte di implementazione e metodologie suggerite

Proposte di audit

Principali raccomandazioni prognostiche

Indicatori

Giudizio complessivo

Sinossi delle raccomandazioni

Parametri valutati

(41)

Parametri valutati Titolo della LG

Organismo e anno di produzione SIGN / 2000 Disponibilità del full-text on line

Gruppo multidisciplinare

Conflitto di interessi NO

Schema di grading

Bibliografia

Ricerca delle fonti Metodi di revisione

REVISIONE SISTEMATICA

Analisi economica

Previsione di revisione 2002

Strategia di implementazione

Indicatori di monitoraggio e valutazione DI PROCESSO DI ESITO

Documenti accompagnatori

Giudizio finale

metodologia

leggibilità

POSITIVO POSITIVO

SINOSSI METODOLOGICA

(42)

Aggiornamento bibliografia

Elaborazione tavola delle evidenze

(dalla stesura della LG Sign al giugno 2002)

Fasi di lavoro

del gruppo di coordinamento (3):

(43)

• studi clinici randomizzati

• studi di coorte

• revisioni sistematiche che si riferiscono agli argomenti trattati nella LG SIGN

+

• articoli di inquadramento generale

ogni studio scelto è stato esaminato in modo indipendente

da almeno due membri

del gruppo di coordinamento

Selezione degli studi clinici

secondo i criteri della LG SIGN

(44)

ESEMPIO DI TAVOLA DELLE EVIDENZE:

CARDIOCHIRURGIA E CHIRURGIA VASCOLARE

(45)

Preparazione di una bozza di LG

Invio della bozza a referenti esterni Presentazione della bozza

alle Società Scientifiche

Recepimento dei suggerimenti delle Società scientifiche

STESURA DEFINITIVA Fasi di lavoro

del gruppo di coordinamento (4):

Definizione degli argomenti da

sviluppare/aggiornare

(46)

Settembre 2003 Marzo

2002

Reperimento e valutazione Linee Guida esistenti Scelta di una LG di riferimento

e relativo aggiornamento

Pubblicazione Linea Guida

Diffusione…….

Insediamento

gruppo di coordinamento

Giugno-Ottobre 2002

Aggiornamento bibliografia e elaborazione

Tavola delle evidenze

Bozza LG:

presentazione alle Società Scientifiche e Invio della LG ai Referee

Novembre 2002

Fasi di lavoro

Febbraio-Giugno 2003

Elaborazione della versione definitiva alla

luce dei suggerimenti delle Società Scientifiche

(47)
(48)

Cosa sono i “Documenti di Consenso”

(Consensus Conference)

Tentativi da parte di un gruppo di esperti onesti di raggiungere un accordo su ciò che riteniamo di sapere e ciò che non sappiamo ancora su importanti argomenti clinici

D. Rennie, JAMA 1981

(49)

Organizzazione di una Conferenza di Consenso

Reperisce i fondi

ANALISI STUDI CLINICI GLI ESPERTI LA GIURIA IL PUBBLICO

DIFFUSIONE DELLE RACCOMANDAZIONI DEFINIZIONE A PORTE CHIUSE

DELLA GIURIA DELLE RACCOMANDAZIONI

CONFERENZA PUBBLICA COMITATO ORGANIZZATORE

Assegna la responsabilità della conferenza a Sceglie il tema PROMOTORE

Esplicita le domande

Predispone Invit

Designa a

(50)

Quando realizzare una

“Conferenza di Consenso”

Il tema da trattare può essere limitato a 4-6 domande specifiche. La stesura

delle raccomandazioni può essere

realizzata in un breve periodo di tempo (24-48 ore) a disposizione della Giuria al termine del dibattito pubblico.

Il tema da trattare è controverso e

necessita di un dibattito pubblico sulle

divergenze e una presa di posizione

(51)

Una Conferenza di Consenso permette:

Un dibattito pubblico, durante il quale si possono esprimere e discutere tutte le opinioni “pro e contro”;

Una presa di posizione finale da parte di una Giuria indipendente, le cui

raccomandazioni non saranno di nuovo

oggetto di discussione.

(52)
(53)
(54)
(55)

Tappe di un Technology Assessment

Definizione dei quesiti.

Revisione sistematica dei dati sulla efficacia e sicurezza

Ricerca delle informazioni sull’attuale stato di utilizzo della tecnologia.

Ricerca informazioni sul possibile impatto organizzativo, gestionale ed economico

Definizione delle raccomandazioni/criteri di appropriatezza da parte di un panel multidisciplinare

Stesura del rapporto e sua revisione (gruppo indipendente di utilizzatori e amministratori).

Diffusione e implementazione

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