• Non ci sono risultati.

TRAPIANTO DI CUORE: ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "TRAPIANTO DI CUORE: ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA"

Copied!
49
0
0

Testo completo

(1)

TRAPIANTO TRAPIANTO TRAPIANTO

TRAPIANTO DI DI DI CUORE: DI CUORE: CUORE: CUORE:

ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA ASPETTI PSICOLOGICI DELLA PRESA IN CURA

Verona, 13 dicembre 2010 Verona, 13 dicembre 2010Verona, 13 dicembre 2010

Verona, 13 dicembre 2010 Dott.ssa Rosi Dott.ssa Rosi BombieriDott.ssa Rosi Dott.ssa Rosi BombieriBombieriBombieri Servizio di Psicologia Clinica Servizio di Psicologia Clinica Servizio di Psicologia Clinica

Servizio di Psicologia Clinica O.C.M.O.C.M.O.C.M.O.C.M.

AOUI Verona AOUI VeronaAOUI Verona AOUI Verona RespResp

RespResp. Dott. G. Trabucco. Dott. G. Trabucco. Dott. G. Trabucco. Dott. G. Trabucco

“The water lily-pond” Claude Monet

(2)

PERCH PERCH PERCH

PERCHÉÉÉÉ GLI ASPETTI GLI ASPETTI GLI ASPETTI GLI ASPETTI PSICOLOGICI PSICOLOGICI PSICOLOGICI PSICOLOGICI… … … …

• il trapianto rappresenta un evento straordinario anche sul piano psicologico

• la persona non si ammala “solo” nel corpo

• “salute” come concetto multidimensionale:

dimensione fisica, funzionale, psicologica, sociale

(3)

APPROCCIO CENTRATO SUL PAZIENTE APPROCCIO CENTRATO SUL PAZIENTE APPROCCIO CENTRATO SUL PAZIENTE APPROCCIO CENTRATO SUL PAZIENTE

 da un approccio centrato sulla malattia a un approccio centrato sul paziente:

- il paziente è la persona più esperta rispetto al proprio corpo e alla propria malattia

- con tale esperienza gli operatori sanitari

devono confrontarsi per un progetto di cura che non sia ad essa estraneo

(4)

• il rapporto paritetico essenziale alla

collaborazione si situa in una differenza:

la condizione di dolorosa dipendenza in cui è posto il malato

• L’autonomia decisionale è fragile, la sua

competenza di quanto si sta facendo per lui inferiore a quella dell’operatore

• Rischio che l’altro non sia percepito come centro autonomo di iniziativa

LLLL’’’’ALLEANZA ALLEANZA ALLEANZA ALLEANZA

(5)

• È possibile raggiungere un progetto di cura condiviso se si è instaurata una ALLEANZA

• L’alleanza e la cooperazione bilaterale sono processi conquistati all’interno della relazione

• Questo incide sull’efficacia delle cure ed è particolarmente importante nel caso del

trapianto per la parte attiva che dovrà svolgere il paziente nella compliance dopo l’intervento

(cfr. effetto placebo)

LLLL’’’’ALLEANZA ALLEANZA ALLEANZA ALLEANZA

(6)

UN APPROCCIO INTEGRATO UN APPROCCIO INTEGRATO UN APPROCCIO INTEGRATO UN APPROCCIO INTEGRATO

approccio integrato al paziente: persona nella sua globalità fisica, psicologica, relazionale e sociale

 necessità di unire più professionalità:medici, infermieri, psicologi, o.s.

Un “processo” fatto di diverse tappe

 I protagonisti: paziente, familiari, operatori

(7)

UN UN UN

UN ““““PROCESSO PROCESSO PROCESSO””””: le tappe PROCESSO : le tappe : le tappe : le tappe

• il trapianto non si configura come un evento che inizia e termina con l’intervento chirurgico,

quanto piuttosto come un processo fatto di diverse tappe:

- insorgenza di malattia

- comunicazione della necessità di trapianto - inserimento in lista d’attesa

- intervento

- ritorno a casa - dopo il trapianto

(8)

I PROTAGONISTI I PROTAGONISTI I PROTAGONISTI I PROTAGONISTI

Più attori sono coinvolti nella presa in cura:

LA PERSONA MALATA

LA SUA RETE DI RELAZIONI

GLI OPERATORI SANITARI

(9)

LA PERSONA MALATA LA PERSONA MALATA LA PERSONA MALATA LA PERSONA MALATA

l’esperienza di malattia e del trapianto:

UNITA’ MENTE-CORPO

SOGGETTIVITA’ DELL’ESPERIENZA

(10)

LA PERSONA MALATA LA PERSONA MALATALA PERSONA MALATA LA PERSONA MALATA

UNITA UNITA UNITA

UNITA’’’’ MENTE MENTE MENTE----CORPO MENTE CORPO CORPO CORPO

 la persona non si ammala “solo” nel corpo ma nella sua globalità

mente e corpo, a lungo intese come entità separate, sono strettamente interconnessi

 Un esempio ne è l’emozione che è per sua natura

“psicosomatica” (“tremare di paura”, “avere il cuore in gola”, “un pugno allo stomaco”…)

(11)

SOGGETTIVITA SOGGETTIVITA SOGGETTIVITA SOGGETTIVITA’’’’

 Ogni individuo è unico e irripetibile; ogni evento ed esperienza della vita assumono significato e valore peculiari e diversi per ciascuno a seconda della propria storia, del proprio modo di essere e di sentire

Cosa significa per quella specifica persona, con quella sua particolare storia e con quelle sue

peculiari caratteristiche essersi ammalata e

dover affrontare un trapianto?

(es. precedenti malattie in famiglia, malattia in adolescenza…)

(12)

La malattia segna nell’esperienza della persona una “rottura” tra un PRIMA e un DOPO

Tocca aspetti profondi del proprio senso di identità

La persona si trova spesso a dover ricostruire un equilibrio che in qualche modo “si è

spezzato”:

il proprio ruolo, lavoro, relazioni familiari e

sociali…cambiare alcune abitudini, adattarsi a un nuovo stile di vita, assumere farmaci ….

LA MALATTIA: aspetti psicologici

LA MALATTIA: aspetti psicologici

LA MALATTIA: aspetti psicologici

LA MALATTIA: aspetti psicologici

(13)

LISTA LISTA LISTA

LISTA D D D’’’’ATTESA D ATTESA ATTESA ATTESA

• peggioramento delle condizioni fisiche, malattia che avanza, limitazioni che aumentano (es.

lavoro, tempo libero…)

• Vissuto di fragilità, aumento di ansietà

• Prospettiva del trapianto: ambivalenza

• Condizione di dolorosa sospensione ed incertezza

(14)

IL TRAPIANTO IL TRAPIANTO IL TRAPIANTO IL TRAPIANTO

- Condizione di estrema fragilità fisica e psicologica

- “Affidarsi” agli operatori sanitari

- Vissuti di regressione (ospedalizzazione,

isolamento..) e di dipendenza (dagli operatori sanitari, dai macchinari, dalle terapie..)

(15)

POST TRAPIANTO POST TRAPIANTO POST TRAPIANTO POST TRAPIANTO

• Da un lato reazione euforica di ritrovato

benessere, dall’altro timori sottostanti di ricadere nella malattia (rigetto, complicanze…)

• sul piano psicologico comporta un lungo e complesso percorso di elaborazione:

- una parte di sé malata viene perduta

- una parte estranea ma funzionante deve essere fatta propria

(16)

DOPO IL DOPO IL DOPO IL

DOPO IL TRAPIANTO TRAPIANTO TRAPIANTO TRAPIANTO… … … …

• Graduale processo di “adattamento” alla nuova condizione

• Visite di controllo, assunzione delle terapie, dieta e stile di vita

• Timori di un possibile rigetto o di complicanze

(17)

I FAMILIARI I FAMILIARI I FAMILIARI I FAMILIARI

• ruolo di sostegno e supporto fondamentale

• elemento di continuità (tra prima e dopo, tra dentro e fuori)

• spesso si fanno carico della parte emotiva che il paziente non potrebbe gestire

(18)

• Sempre più nella nostra società aumenta il carico del familiare-caregiver

• Anche in letteratura si evidenzia l’importanza di porre attenzione ai loro bisogni

es. sintomi da stress post traumatico maggiori nei familiari che nei pazienti (Bunzel et al. J Heart Lung Transplant. 2007)

es. il carico del familiare caregiver può incidere sulla sua qualità di vita fisica e mentale (Pressler et al. Am J Crit Care 2009)

I FAMILIARI

I FAMILIARI

I FAMILIARI

I FAMILIARI

(19)

LISTA LISTA LISTA

LISTA D D D D’’’’ATTESA ATTESA ATTESA ATTESA

consulenza psicologica, finalizzata a:

conoscere la persona PRIMA dell’intervento - punti di forza e criticità

- strategie di coping

- preparazione all’intervento

- comprendere su quali risorse fare leva e in quali aree poter aiutare il paziente

STRATEGIE STRATEGIE STRATEGIE

STRATEGIE DI DI DI INTERVENTO DI INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO… … … …

(20)

STRATEGIE STRATEGIE STRATEGIE

STRATEGIE DI DI DI DI INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO… … … … LISTA

LISTA LISTA

LISTA D D D D’’’’ATTESA ATTESA ATTESA ATTESA

• È anche il momento opportuno per incontrare i familiari

• Occasione per offrire uno spazio di

supporto ai familiari stessi

(21)

STRATEGIE STRATEGIE STRATEGIE

STRATEGIE DI DI DI DI INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO… … … … FASE

FASE FASE

FASE DI DI DI DI RICOVERO: RICOVERO: RICOVERO: RICOVERO:

- La disponibilità dello psicologo è garantita

anche durante il ricovero laddove il paziente lo desideri

- Più spesso in questa fase l’intervento

psicologico avviene tramite gli operatori sanitari

(22)

DOPO IL TRAPIANTO DOPO IL TRAPIANTO DOPO IL TRAPIANTO DOPO IL TRAPIANTO

Garantire uno spazio di supporto psicologico alle persone con trapianto e ai loro familiari al fine di una presa in carico continuativa

- compliance, stile di vita, lavoro di elaborazione...

Es. atteggiamenti di minimizzazione,non aderenza etc.

possono essere segnali di un disagio che è importante riconoscere per capire come aiutare il paziente

STRATEGIE STRATEGIE STRATEGIE

STRATEGIE DI DI DI DI INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO… … … …

(23)

STRATEGIE STRATEGIE STRATEGIE

STRATEGIE DI DI DI DI INTERVENTO INTERVENTO INTERVENTO… INTERVENTO … … …

• Prevedere la possibilità di un supporto

psicologico continuativo consente di aiutare il paziente nel lungo percorso di adattamento che si trova ad affrontare

• E’ stato dimostrato in letteratura come il livello di adattamento psicologico raggiunto incida sugli oucomes clinici e sulla sopravvivenza

(Spaderna et al. J Heart Lung 2010, Havik et al. Transplantation 2007, Sirri et al.

Transplantation 2010)

(24)

INDAGINE:

“IMPATTO EMOTIVO, VISSUTI PSICOLOGICI E

QUALITA’ DI VITA DELLE PERSONE CON TRAPIANTO DI CUORE

E DEI LORO FAMILIARI”

U.O.C. Cardiochirurgia - S.S.F. Trapianti di cuore Resp. Prof. Giuseppe Faggian

Servizio di Psicologia Clinica O.C.M.

Resp. Dott. Gaetano Trabucco

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA

(25)

• Finanziamento regionale ad hoc per il supporto ai programmi di trapianto di cuore

• Svolta in collaborazione tra l’U.O.C. di

Cardiochirurgia e il Servizio di Psicologia Clinica O.C.M. dell’Azienda Ospedaliera Universitaria

Integrata di Verona

• Periodo marzo 2008 – 2009

LLLL’’’’INDAGINE INDAGINE INDAGINE INDAGINE

(26)

OBIETTIVI dello STUDIO OBIETTIVI dello STUDIO OBIETTIVI dello STUDIO OBIETTIVI dello STUDIO

• indagare i vissuti e l’impatto emotivo

dell’esperienza di trapianto di cuore nei pazienti e nei loro familiari, lungo tutto l’iter da pre al post intervento

• bisogni prevalenti espressi da entrambi, pazienti e familiari-caregivers.

(27)

DISEGNO E POPOLAZIONE DISEGNO E POPOLAZIONE DISEGNO E POPOLAZIONE DISEGNO E POPOLAZIONE

DELLO STUDIO DELLO STUDIO DELLO STUDIO DELLO STUDIO

la popolazione in studio è composta da:

 GRUPPO 1: pazienti con trapianto di cuore afferenti all’U.O.C. di Cardiochirurgia

 GRUPPO 2: familiari-caregivers dei suddetti pazienti.

(28)

CAMPIONE IN STUDIO CAMPIONE IN STUDIO CAMPIONE IN STUDIO CAMPIONE IN STUDIO

PAZIENTI AFFERENTI ALL’AZIENDA OSPEDALIERA

UNIVERSITARIA INTEGRATA DI VERONA

211

ARRUOLATI 203

NON REPERIBILI 8

ESCLUSI 11

CAMPIONE IN STUDIO 192

PAZIENTI CHE HANNO RISPOSTO

154

TASSO DI RISPOSTA 80%

ARRUOLATI 192 NON PRESENTI 14

ESCLUSI 2

CAMPIONE IN STUDIO 176

CAREGIVERS CHE HANNO RISPOSTO

129

TASSO DI RISPOSTA 73%

PERSONE CON TRAPIANTO FAMILIARI

(29)

CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE CARATTERISTICHE SOCIODEMOGRAFICHE

DEL CAMPIONE IN STUDIO DEL CAMPIONE IN STUDIO DEL CAMPIONE IN STUDIO DEL CAMPIONE IN STUDIO

FAMILIARI PAZIENTI

ETA’ MEDIA 59 aa

MASCHI 78%

FEMMINE 22%

CONIUGATI 72%

HANNO FIGLI 85%

PENSIONE 80%

LAVORO TEMPO PIENO 12%

ETA’ MEDIA 54 aa

MASCHI 16%

FEMMINE 84%

CONIUGATI 86%

HANNO FIGLI 86%

PENSIONE 42%

LAVORO TEMPO PIENO

52%

GRADO DI

PARENTELA: MOGLI 80%

(30)

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI PRINCIPALI BISOGNI EMERSI PRINCIPALI BISOGNI EMERSI PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

Secondo te, una persona con trapianto di cuore ha bisogno di:

62%

54%

44%

15%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

supporto medico ascolto/supp psicologico informazioni autonomia

Persone con trapianto di cuore:

(31)

Secondo te chi assiste una persona con trapianto di cuore ha bisogno di:

67%

61%

42%

8%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

informazioni ascolto/supp psicologico supporto medico assistenza sociale

Familiari-caregivers:

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

(32)

Cosa è im portante per la fam iglia di una persona con trapianto di cuore:

79%

22% 23% 21%

83%

29% 25%

22%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

buone relaz com medici e infermieri

supporto emotivo e psicologico

confronto con persone in simili situazioni

buione relazioni sociali

paziente familiare

Cosa è importante per la famiglia di un persona con trapianto di cuore:

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

PRINCIPALI BISOGNI EMERSI

(33)

COME COME COME

COME RISPONDERE RISPONDERE RISPONDERE RISPONDERE… … … …

Intervento a più livelli:

• opuscolo informativo rivolto ai cardiotrapiantati e ai familiari

• gruppi psicoeducazionali:

- rivolti separatamente ai pazienti e ai familiari - presenza di infermiere, medico, psicologo

• formazione agli operatori

(34)

• bisogno di comunicare i propri vissuti all’interno di uno spazio “sicuro”, contenitivo, dove poterli condividere

• Difficoltà nel gestire le contraddizioni insite nella propria condizione:

una parte di sé si sente in salute una parte teme di ricadere nella malattia…

GRUPPO DEI PAZIENTI GRUPPO DEI PAZIENTI GRUPPO DEI PAZIENTI GRUPPO DEI PAZIENTI

Cosa Cosa Cosa

Cosa èèèè emerso emerso emerso emerso… … … …....

(35)

GRUPPO CON I FAMILIARI GRUPPO CON I FAMILIARI GRUPPO CON I FAMILIARI GRUPPO CON I FAMILIARI

Cosa Cosa Cosa

Cosa èèèè emerso emerso emerso emerso… … … …....

• Bisogno di uno spazio di supporto proprio

• La fatica pratica ed emotiva…. “forse abbiamo più ansia noi dei nostri familiari…”

(36)

IN IN IN

IN SINTESI SINTESI SINTESI… SINTESI … … …PERCH PERCH PERCH PERCHÉÉÉÉ ÈÈÈÈ IMPORTANTE IMPORTANTE IMPORTANTE IMPORTANTE IL SOSTEGNO

IL SOSTEGNO IL SOSTEGNO

IL SOSTEGNO PSICOLOGICO PSICOLOGICO PSICOLOGICO… PSICOLOGICO … … …

spazio per dare una possibilità al “pensiero”, alla pensabilità e all’elaborazione di esperienze che se non trovano un accoglimento rischiano di trovare vie sotterranee e agite di espressione…….

es. cadute depressive

disagio agito nella relazione con gli operatori sanitari (es.

aggressività, svalutazione…)

non aderenza al trattamento, cattivo stile di vita…

(37)

FORMAZIONE AGLI OPERATORI FORMAZIONE AGLI OPERATORI FORMAZIONE AGLI OPERATORI FORMAZIONE AGLI OPERATORI

Perché il supporto e la formazione agli operatori?

- la relazione che si instaura tra operatori e pazienti influisce sulla riuscita della cura

- all’interno di questa relazione possono emergere delle difficoltà talvolta difficili da gestire

- È necessario allora disporre di adeguati

“strumenti” che richiedono una formazione specifica

(38)

LA RELAZIONE LA RELAZIONE LA RELAZIONE LA RELAZIONE

• Ogni intervento dell’operatore si verifica all’interno di una relazione

• tale relazione è innanzitutto un incontro tra due soggetti entrambi agenti, ed entrambi attivi

• Paziente e operatore entrano in relazione ciascuno con una propria storia, un proprio modo di essere e di sentire

(Imbasciati, 2004)

(39)

LA RELAZIONE LA RELAZIONE LA RELAZIONE LA RELAZIONE

• Il lavoro di relazione implica il coinvolgimento di funzioni mentali superiori complesse e profonde di ordine prevalentemente emotivo-affettivo

• Entrano in gioco aspetti non verbali e inconsci

• la relazione veicola emozioni, paure, ansie, dubbi ricollegabili al dialogo tra l’inconscio dell’operatore e quello del paziente

(Imbasciati, 2004)

(40)

DIFFICOLT DIFFICOLT DIFFICOLT

DIFFICOLTÀ À À À DELL DELL DELL’’’’OPERATORE DELL OPERATORE OPERATORE OPERATORE

• È a costante contatto con situazioni di sofferenza fisica e psichica

• Si trova spesso a misurarsi con l’eventualità della morte, che contrasta con l’obiettivo dell’intervento clinico: guarire

• Questa esperienza pone l’operatore a confronto con le proprie esperienze di dolore, con la propria condizione di fragilità: confronto non facilmente sostenibile

(Imbasciati, 2004)

(41)

• se l’operatore è lasciato solo con tale carico emotivo può vivere la cura del paziente come troppo angosciante e reagire in vari modi…

- disimpegno relazionale

(limitando i contatti e rifugiandosi nel tecnicismo)

- reazioni di ostilità più o meno esplicita

(dovuta al fatto che il paziente per il fatto stesso che ha una complicanza o muore attacca le sicurezze e l’immagine di efficienza del’operatore)

- identificazioni eccessive etc.

(Imbasciati 2004)

DIFFICOLT DIFFICOLT DIFFICOLT

DIFFICOLTÀ À À À DELL DELL DELL’’’’OPERATORE DELL OPERATORE OPERATORE OPERATORE

(42)

Se l’operatore è adeguatamente supportato e formato a poter riconoscere e diventare

consapevole delle emozioni che entrano in gioco nella relazione con il paziente, queste si

riveleranno essere preziose alleate ai fini della cura anzichè ostacolarla

Es. il paziente diffidente o aggressivo….

LE EMOZIONI COME LE EMOZIONI COME LE EMOZIONI COME LE EMOZIONI COME PREZIOSE

PREZIOSE PREZIOSE

PREZIOSE ALLEATE ALLEATE ALLEATE… ALLEATE … … …

(43)

STRUMENTI PER LA FORMAZIONE STRUMENTI PER LA FORMAZIONE STRUMENTI PER LA FORMAZIONE STRUMENTI PER LA FORMAZIONE

I GRUPPI BALINT:

- Oggetto: la relazione operatore paziente

- Metodica nata per affrontare i problemi emotivi suscitati negli operatori durante la propria

professione

(44)

I GRUPPI BALINT I GRUPPI BALINT I GRUPPI BALINT I GRUPPI BALINT

• Aiutano a capire cosa accade nella relazione con quel particolare paziente

• Aumentano la conoscenza di sè e dell’altro

• Per poter ascoltare l’altro occorre prima aver

acquisito la capacità di ascoltare se stessi e tale ascolto travalica la buona volontà

(45)

Le capacit Le capacit Le capacit

Le capacitàààà relazionali relazionali relazionali relazionali

• Da “capax” atto a contenere, capacità di contenimento

• è la funzione materna per eccellenza (Winnicott) della madre sufficientemente buona

La madre sa mettersi in contatto coi i sentimenti del figlio e accoglierli dentro di sé, anche quelli cattivi e proiettati, per restituirglieli bonificati e nominati in modo che non facciano più paura. La md contiene e permette al

bambino di sperimentare anche i sentimenti più dolorosi, aiutandolo a esprimerli e definirli, rendendoli così meno pericolosi e terrificanti, quindi pensabili, condizione per poterli affrontare.

(46)

• capacità relazionali: capacità di contenere la

complessità e la difficoltà dell’incontro con l’altro e gestire la sofferenza emotiva che lo

accompagna

• sono qualcosa di ben specifico, non si tratta di stabilire relazioni generiche ma relazioni

sufficientemente buone

(Imbasciati 2004)

Le capacit Le capacit Le capacit

Le capacitàààà relazionali relazionali relazionali relazionali

(47)

IN IN IN

IN SINTESI SINTESI SINTESI SINTESI… … … …....

• complessita’ del percorso del trapianto di cuore

• necessita’ di un approccio multidisciplinare e integrato

• relazione terapeutica come chiave del successo delle cure

(48)

…è all’interno della relazione che vede coinvolti i pazienti, i familiari e gli

operatori che si può costruire un’alleanza per un progetto comune.

L’infermiere, se adeguatamente supportato e formato, rappresenta una risorsa

terapeutica insostituibile…

…..come direbbe Balint è esso stesso

“un farmaco”

(49)

Grazie per l Grazie per l Grazie per l

Grazie per l’’’’attenzione! attenzione! attenzione! attenzione!

Riferimenti

Documenti correlati

Elisabetta Bignamini, Direttore Pneumologia Pediatrica - Ospedale Regina Margherita di Torino Stefano Geuna, Rettore - Università degli Studi di Torino. Giancarlo Di Vella,

Il presente documento, preparato dall’operatore, riassume le limitazioni e condizioni nonché le caratteristiche dell’area e dello spazio aereo per le quali è valida

In participants aged 6–12 years, the proportions of participants remaining at the same Tanner stage from baseline to LOTA were 46.6% for male individuals and 37.1% for

La procedura trapiantologica non è esente da rischi e ha una incidenza variabile dal 6% al 30% di mortalità tra- piantologica precoce (TRM), in rapporto alla fonte di

Se la valutazione globale della capacità decisionale del paziente (colloqui, test psicometrici e MacCAT-T) rileva che egli non è in grado di decidere, l’equipe

In the study of radiative transfer through planetary atmospheres, the infrared region is of particular importance: for mean temperatures of the order of some hundreds of Kelvins,

Questo studio origina dalla registrazione epidemiologica su scala mondiale di una “pandemia” di ipovitaminosi D in età pediatrica, dalle recenti acquisizioni sugli

In tutti i pazienti sottoposti a trattamento dell’aneurisma aorto-iliaco chirurgico sono state utilizzate protesi in dacron di tipo Silver (Maquet, La Ciotat,