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Osservatorio sulla Difesa europea, gennaio 2014

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PRIMO PIANO

IL CONSIGLIO UE SOSPENDE LE SANZIONI ALL’IRAN

20 GENNAIO

Il Consiglio UE ha deciso di sospendere per un periodo di sei mesi alcune delle misure restrittive contro l’Iran, in seguito all’ assicurazione del rispetto delle misure contro il programma nucleare concordate nel piano d’azione comune.

Il suddetto piano d’azione concordato dall’UE+3 (Cina, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e Stati Uniti) e l’Iran nel 24 novembre 2013 delinea una serie di misure per affrontare la spinosa questione del programma nucleare iraniano.

Come primo passo, l’accordo ha richiesto ad entrambe le parti di attuare una serie di misure volontarie per un periodo di sei mesi. L’Iran si è impegnato ad affrontare la sospensione delle attività di arricchimento nucleare superiore al 5%, il congelamento della capacità di arricchimento, nonché la riduzione in modo significativo delle scorte di uranio arricchito, assicurando agli ispettori internazionali un miglior accesso ai principali siti nucleari del paese. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato nel corso del summit del Consiglio che l’Iran ha iniziato ad attuare tali misure. Di conseguenza, il Consiglio ha optato di sospendere le sanzioni contro l’Iran sul petrolio greggio, prodotti petrolchimici, oro e metalli preziosi.

20 GENNAIO

L’IMPEGNO DELLA UE A SOSTEGNO DELLA STABILIZZAZIONE NELLA REPUBBLICA CENTROAFRICANA

A seguito di una discussione sulla situazione nella Repubblica Centrafricana (RCA), i ministri europei hanno deciso di approvare un’operazione militare, denominata EUFOR RCA, a sostegno della stabilizzazione del paese. La missione, della durata di 6 mesi, ha lo scopo di contribuire allo

sviluppo di un ambiente più sicuro per i cittadini nella zona intorno alla capitale Bangui, fino al trasferimento delle responsabilità alla International Support Mission in the Central African Republic (MISCA). In questo contesto, il Comitato Politico e di Sicurezza dell’UE ha confermato la nomina del Generale francese Philippe Ponties come comandante dell’operazione militare, incaricato di effettuare la pianificazione operativa dell’EUFOR RCA con il supporto della sede operativa a Larissa, in Grecia.

21 GENNAIO

LA NUOVA ZELANDA PRENDERÀ PARTE ALL’OPERAZIONE NATO OCEAN SHIELD

A seguito di uno scambio formale di lettere tra la NATO e il governo della Nuova Zelanda, la fregata della Royal Navy neo-zelandese HMNZS TE MANA si appresta a partecipare all’Operazione Ocean Shield dell’Alleanza a partire dal 23 gennaio. È il secondo caso in cui un paese partner della NATO decide di contribuire alle attività anti-pirateria dell’Alleanza. La Nuova Zelanda ha già contribuito ad alcune delle operazioni NATO in passato, tra cui SFOR in Bosnia-Erzegovina e ISAF in Afghanistan.

27 GENNAIO

JET NORVEGESI AL COMANDO DELLA NATO’S PEACETIME PREPAREDNESS MISSION IN ISLANDA

Sei jet da combattimento F-16 norvegesi sono atterrati in Islanda per assumere la guida della NATO’s Peacetime Preparedness Mission, istituita per fornire capacità di sorveglianza e di intercettazione aerea al paese. Tale assistenza garantisce lo sviluppo di una capacità di reazione rapida di velivoli pronti a decollare per condurre missioni di Air Policing, assicurando che il personale islandese e della NATO sia addestrato a

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Via A. Brunetti 9, 00186 Roma +39 06 322 43 60 www.iai.it

O SSERVATORIO SULLA

DIFESA EUROPEA

GENNAIO 2014

L’Osservatorio sulla difesa europea è a cura di Alessandro R. Ungaro e Irene Spaziani.

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sostenere tali interventi. I jet norvegesi rimarranno in Islanda fino al 21 febbraio.

28 GENNAIO

DICHIARAZIONE CONGIUNTA UE-RUSSIA PER LA LOTTA AL TERRORISMO

Il trentaduesimo incontro tra l’UE e la Russia si è svolto a Bruxelles, per riflettere sulla natura e direzione della partnership strategica, soprattutto in relazione alla lotta e prevenzione al terrorismo.

In tale contesto, sono state considerate le possibilità per rafforzare la cooperazione in risposta ai reati commessi da terroristi e organizzazioni criminali, tra cui l’eventuale firma in futuro di un accordo per assicurare uno scambio efficiente di informazioni tra la Russia e l’Unione, in conformità con le rispettive legislazioni nazionali.

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L’Osservatorio sulla difesa europea è a cura di Alessandro R. Ungaro e Irene Spaziani.

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