• Non ci sono risultati.

DELIBERAZIONE N. 12/19 DEL

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "DELIBERAZIONE N. 12/19 DEL"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

Oggetto: Impianto per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti in procedura semplificata presso la zona industriale "San Martino" in Comune di Sanluri.

Proponente: Società Manufatti Vinci S.r.l. Procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (V.I.A.). D.Lgs. n. 152/2006 e Delib.G.R. n.

45/24 del 2017.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Manufatti Vinci S.r.l. (di seguito proponente) ha presentato in data 5.10.2020 (Prot. D.G.A. n. 19617 di pari data) e regolarizzato in data 13.11.2020 (Prot. D.G.A. n. 23226 di pari data), presso il Servizio Valutazioni impatti e incidenze ambientali (Servizio V.I.A.), l'istanza di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. per l'intervento

"Impianto per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti in procedura semplificata presso la zona industriale "San Martino" in Comune di Sanluri", ascrivibile alla categoria di cui al punto 7, lettera u) ("Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, s.m.i.") dell'Allegato B1 alla Delib.G.

R. n. 45/24 del 2017.

L'impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi, ubicato nel territorio del Comune di Sanluri in zona industriale "San Martino", è stato autorizzato, per quantità inferiori a 10 t/g, con provvedimento unico n. 184256/2020 del 29.7.2020, rilasciato dal SUAP Unione Comuni Marmilla.

La zona destinata alla messa in riserva (R13) e all'attività di recupero (R5) dei rifiuti speciali non pericolosi, derivanti da attività di demolizione, è posta all'interno di un lotto che ospita stabilimenti adibiti alla produzione di manufatti cementizi e aree destinate a stoccaggio di materie prime e prodotti finiti. Tale zona, che occupa una superficie di circa 3.200 mq, risulta delimitata da una barriera in blocchi di calcestruzzo amovibili, pavimentata in calcestruzzo e dotata di un sistema di raccolta delle acque meteoriche e di un sistema di abbattimento polveri.

L'impianto di frantumazione e vagliatura è costituito da un frantoio mobile semovente e da un vaglio mobile. Con la modifica in esame il proponente richiede l'incremento della capacità di trattamento dell'impianto da 10 t/giorno a circa 290 t/giorno, per un totale di circa 75.000 t/anno. È previsto il

(2)

reimpiego del materiale inerte recuperato in parte per l'attività di produzione dei manufatti cementizi, svolta dal proponente all'interno del lotto in questione, in parte per la realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, come materiale da rinterro e rinfianco di condutture e cavidotti.

Per consentire l'abbattimento delle polveri aerodisperse e il contenimento del rumore, oltre che una riduzione della visibilità del sito produttivo, è contemplata la realizzazione di una barriera alberata.

L'Assessore riferisce che durante l'iter istruttorio sono pervenuti i seguenti contributi istruttori/note:

1. nota prot. n. 1355 del 12.1.2021 (prot. D.G.A. n. 495 del 13.1.2021) con cui il Servizio Tutela del paesaggio Sardegna centrale ha comunicato che "[…] l'area di intervento […] non risulta tutelata paesaggisticamente, è individuata nel PUC di Sanluri come zona urbanistica omogenea D, all'interno di un Piano per gli Insediamenti Produttivi e nella cartografia del PPR come "Insediamenti Produttivi". L'intervento è localizzato in un contesto paesaggistico antropizzato e completamente trasformato, dove sono presenti capannoni industriali, prossimo alla strada statale e risultano realizzate le opere di urbanizzazione. Per quanto sopra esposto si ritiene non vi siano, dal punto di vista strettamente paesaggistico, motivi per l'assoggettamento a VIA dell'intervento";

2. nota prot. D.G.A. n. 6782 del 16.3.2021, con la quale il Servizio Tutela dell'atmosfera e del territorio ha rilevato che:

2.1 "con riferimento all'allegato C alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 l'impianto effettuerà le operazioni R13 (messa in riserva) ed R5 (recupero di sostanze inorganiche), già autorizzate con procedura semplificata di cui agli artt. 214-216 del medesimo decreto, superando la potenzialità soglia di 10 tonnellate al giorno;

2.2 i rifiuti da trattare presso l'impianto sono classificati come segue:

2.2.1 010408 scarti di ghiaia e pietrisco, diversi da quelli di cui alla voce 010407;

2.2.2 010410 polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 010407;

2.2.3 010413 rifiuti prodotti dal taglio e dalla segagione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 040407;

2.2.4 101311 rifiuti della produzione di materiali compositi a base di cemento diversi da quelli di cui alle voci 101309 e 101310;

2.2.5 170101 cemento;

2.2.6 170102 mattoni;

2.2.7 170103 mattonelle e ceramica;

(3)

2.2.8 170107 miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alle voci 170106;

2.2.9 170302 miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 170301;

2.2.10 170504 terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 170503;

2.2.11 170802 materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce 170801;

2.2.12 170904 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione diversi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903;

2.3 il proponente dichiara che la potenzialità di trattamento passerà da 2.574 t/a (corrispondenti a 9,9 t/g in 260 giorni lavorativi all'anno) a 75.000 t/a (corrispondenti a 288,46 t/g); non sono fornite indicazioni sulla quantità massima di stoccaggio istantaneo: tale indicazione potrà essere prescritta in sede autorizzativa;

2.4 la provenienza dei rifiuti è da lavori stradali e di realizzazione di sottofondi in materiale inerte, marmerie, impianti di produzione di calcestruzzo, demolizioni di strutture in calcestruzzo, restauri edilizi, demolizioni di pavimentazioni bitumate, scavi a larga sezione, sbancamenti, demolizioni di fabbricati civili, industriali, opere murarie".

Comunicando, infine, che "[…] considerato che la realizzazione di impianti di recupero di rifiuti inerti costituisce una valida alternativa allo smaltimento in discarica e risulta pienamente conforme ai criteri di priorità della normativa nazionale (D.Lgs. n. 152/2006, art. 179), recepiti anche dal Piano regionale di gestione dei rifiuti nelle sue diverse sezioni, si ritiene che il tipo di impianto e la sua potenzialità siano conformi alla sezione rifiuti speciali del piano medesimo, approvata con Delib.G.R. n. 1/21 dell'8.1.2021, che individua un fabbisogno non soddisfatto di recupero di rifiuti inerti".

L'Assessore, quindi, conclude riferendo che il Servizio V.I.A.:

- considerato che la documentazione agli atti risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente;

- preso atto dei contributi istruttori/pareri pervenuti e sopra elencati;

- rilevato altresì che, nonostante il coinvolgimento, sin dalla fase di avvio del procedimento, non

(4)

sono pervenuti contributi istruttori/pareri, tra gli altri, da parte del Comune di Sanluri, del Servizio territoriale dell'Ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari, e dell'A.R.P.A.S;

- atteso che, al fine di evitare un'ulteriore allungamento dei termini procedimentali, l'acquisizione dei predetti pareri può essere configurata come condizione da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione;

ha concluso l'istruttoria con una proposta di non sottoporre il progetto all'ulteriore procedura di V.I.A., subordinatamente al rispetto delle seguenti prescrizioni ambientali, da recepire in fase di autorizzazione:

1. dovranno essere fornite indicazioni sulla quantità massima di stoccaggio istantaneo come indicato dal Servizio Tutela dell'atmosfera e del territorio, con la succitata nota prot. D.G.A. n.

6782 del 16.3.2021;

2. all'interno dell'impianto dovranno essere trattati esclusivamente i rifiuti non pericolosi indicati nel progetto datato novembre 2020;

3. le operazioni di messa in riserva (R13) e recupero (R5) dovranno svolgersi interamente all'interno del piazzale pavimentato in calcestruzzo armato, indicato nella planimetria di progetto e dovrà essere verificata, in sede di autorizzazione, l'adeguatezza delle superfici destinate alla messa in riserva;

4. il sistema di gestione e trattamento delle acque meteoriche dovrà essere sottoposto a periodiche verifiche e manutenzioni al fine di garantirne l'efficienza;

5. la movimentazione e il trattamento del materiale stoccato dovrà avvenire in condizioni tali da evitare la dispersione di materiali pulverulenti, per cui dovranno essere mantenute adeguate condizioni di umidità del materiale da trattare, soprattutto durante le giornate particolarmente ventose;

6. dovrà essere assicurata la pulizia periodica delle aree di lavorazione e di transito, nonché la rimozione di eventuali depositi sulla strada di accesso e sugli innesti alla viabilità stradale principale;

7. al fine di verificare la conformità dei livelli sonori ai limiti di legge, durante gli orari di esercizio dell'impianto, dovranno essere effettuati a cura del proponente i controlli strumentali di cui alla Parte IV, della deliberazione della Giunta regionale n. 62/9 del 14.11.2008. I risultati delle misure dovranno essere trasmessi al Comune di Sanluri, all'A.R.P.A.S. e alla Provincia del

(5)

Sud Sardegna; qualora dai controlli strumentali, dovessero risultare dei superamenti, dovranno essere adottate adeguate misure di mitigazione e di contenimento passivo;

8. dovranno essere adottate tutte le dovute precauzioni, compresa la manutenzione periodica delle macchine utilizzate, per evitare fenomeni di inquinamento durante le fasi di gestione dell'impianto, la verifica e manutenzione del sistema di abbattimento delle polveri;

9. la barriera arborea, prevista in progetto, dovrà essere realizzata, esclusivamente, con specie vegetali autoctone e dovrà essere oggetto di manutenzione;

10. alla dismissione dell'impianto si dovrà provvedere al recupero ambientale dell'area previo accertamento di eventuali contaminazioni del suolo/sottosuolo.

L'Assessore della Difesa dell'Ambiente, preso atto delle risultanze istruttorie, propone di non sottoporre all'ulteriore procedura di V.I.A. l'intervento "Impianto per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti in procedura semplificata presso la zona industriale "San Martino" in Comune di Sanluri", presentato dalla Società Manufatti Vinci S.r.l..

La Giunta regionale, udita la proposta dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore generale dell'Assessorato sulla proposta in esame

DELIBERA

- di non sottoporre all'ulteriore procedura di V.I.A., per le motivazioni indicate in premessa, l'intervento "Impianto per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti in procedura semplificata presso la zona industriale "San Martino" in Comune di Sanluri", proposto dalla Società Manufatti Vinci S.r.l., a condizione che siano recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni ambientali descritte nel preambolo, e che costituiscono parte integrante della presente deliberazione, sull'osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Sanluri, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari, la Provincia del Sud Sardegna e il Dipartimento A.R.P.

A.S. competente per territorio;

- di stabilire che, fermo restando l'obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all'intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio V.I.A. e agli Enti di controllo, dovranno essere realizzati entro

(6)

cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione nel sito web della Regione Autonoma della Sardegna, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, il quale, in caso di modifiche progettuali non contemplate nella presente deliberazione, dovrà verificare, presso il Servizio V.I.A., la necessità di una nuova procedura.

Letto, confermato e sottoscritto.

Il Direttore Generale Il Vicepresidente

Silvia Curto Alessandra Zedda

Riferimenti

Documenti correlati

In considerazione delle motivazioni sopra espresse, si propone l'adozione del pres ente decreto avente ad oggetto: Emanazione Avviso Pubblico per la presentazione

- di non sottoporre all'ulteriore procedura di V.I.A., per le motivazioni indicate in premessa, l'intervento “Progetto per l'esercizio e l'ampliamento in due

12) di regolare l’attuazione del comparto NR1 del Piano di Zona “Casal Brunori” e le relative e conseguenti obbligazioni assunte dal soggetto assegnatario per effetto del

L’anno duemilaundici, il giorno di lunedì ventuno del mese di febbraio, alle ore 15,10, nel Palazzo Senatorio, in Campidoglio, si è adunata l’Assemblea Capitolina in seduta pubblica,

Solo gli studenti della sede di Leno che hanno la sospensione di giudizio nelle discipline Matematica - Geopedologia ed Estimo - Gestione del Cantiere -

Sulla base della tipologia di lavorazioni svolte dalle attività oggetto di analisi, che rientrano tra le normali pratiche industriali di costruzione e realizzazione

Per partecipare alla gara non può essere, pertanto, richiesto all’impresa - oltre alla qualificazione SOA (ove necessaria) - di avere anche un determinato numero di dipendenti,

109 e s.m., la redazione di un progetto definitivo il cui grado di definizione non sia tale da consentire l’acquisizione di tutte le autorizzazioni o nulla-osta necessari