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Capitolo 3 Il Progetto Preliminare

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Academic year: 2021

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Capitolo 3

Il Progetto Preliminare

3.1 Introduzione al progetto

Il progetto di recupero della Casa dello Sportivo, facente parte dell’ ex Centro Federale CONI Tennis di Pievepelago, si pone due obiettivi principali: la riqualifi-cazione funzionale di alcune parti del fabbricato e lo studio delle prestazioni ener-getiche dell’involucro edilizio.

3.2 Interventi di ristrutturazione edilizia

Il primo punto è stato analizzato tenendo innanzitutto conto del contesto urbano adiacente: l’area oggetto d’intervento è compresa tra due proprietà private, mentre il fronte principale si affaccia sulla strada che conduce al centro del paese; l’unico lato non vincolato è quello che si espone verso la vallata, caratterizzato però da un forte declivio. E’ apparso subito evidente la difficoltà nel realizzare, in fase di pro-gettazione, ampliamenti del fabbricato oltre lo stato attuale, nel rispetto della nor-mativa vigente.

Due sono state le principali richieste da parte dell’amministrazione comunale. La prima, quella di mantenere la funzione di “Casa-Albergo dello Sportivo”, con l’intento quindi di puntare sempre sul settore giovanile: allo stato attuale la funzio-ne principale esplicata dall’edificio è quella di ospitare i giovani atleti delle scuole federali di tennis durante la stagione estiva, rimanendo però chiuso al pubblico du-rante quella invernale.

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Riuscire quindi a potenziare la capacità ricettiva anche nei mesi invernali per gli allievi della ski college rappresenta un punto fondamentale negli intenti del Comu-ne.

La seconda necessità è ricavare all’interno del fabbricato degli spazi per riunio-ni.

Per operare in modo corretto si è partiti subito con l’analizzare le attività svolte all’interno dell’immobile: questo studio ha permesso di evidenziare le funzioni da potenziare e quelle eventualmente superflue. Di seguito verranno riportati gli inter-venti edilizi proposti.

ACCESSO ALL’AREA

L’accesso all’area oggetto d’intervento avviene da due strade: una è Via Roma che attraversa longitudinalmente il paese di Pievepelago e costituisce l’asse di

Foto aerea indicante le distanze tra il Centro Federale Tennis e gli impianti sportivi Sede comunale Campi da tennis Piscina comunale Centro Federale

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connessione del paese con le località limitrofe (e rappresenta quindi la principale via di traffico del paese). L’altra è Via Matilde di Canossa, che costeggia il lato Nord del fabbricato ed immette all’ area dei campi sportivi.

In conformità con le norme di prevenzione incendio l’accesso dei veicoli avviene da Via Roma, mentre l’ingresso dei pedoni avviene dall’ingresso su Via Matilde di Canossa. L’entrate, l’uscita e lo spazio di manovra dei mezzi dei VVFF sono ga-rantiti dall’area di fronte l’ingresso, dove allo stesso tempo sono stati ricavati posti auto ad uso della direzione e del personale docente.

L’accesso all’albergo ai disabili è reso possibile da una piattaforma elevatrice posta nell’atrio d’ingresso: questa scelta è stata preferita alla realizzazione di una rampa in quanto il dislivello tra il piano di calpestio del piano terra e il livello del suolo è superiore a 1,5 metri e questo avrebbe richiesto un’estensione della ram-pa per oltre 18 metri.

MENSA

La mensa dovrà svolgersi in uno spazio dimensionato in funzione del numero dei commensali, calcolato tenendo presente che i pasti potranno essere consuma-ti in più turni. A servizio dello spazio della mensa si deve prevedere un locale cuci-na di dimensioni e forma adeguate tali da permettere lo svolgimento in modo ra-zionale delle funzioni cui è destinata (preparazione cibi, cottura cibi, etc.) e di poter accogliere le necessarie attrezzature: una dispensa per le derrate alimentari, una

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cella frigo, un’area per il lavaggio delle stoviglie, uno spogliatoio e servizi igienici riservati al personale addetto, oltre a bagni per l’utenza della mensa.

La scelta progettuale a tal fine è risultata di tipo conservativo, in quanto è stato mantenuto l’attuale spazio dedicato mensa, con la creazione allo stesso tempo di un numero sufficiente di servizi igienici e di un’ulteriore uscita di sicurezza sul lato opposto a quella già esistente.

CUCINA

La cucina dovrà rispondere ai seguenti requisiti: avere una sufficiente illumina-zione dall’esterno ed essere ben aerata, essere munita di adeguata dispensa, ri-spondere a tutte le esigenze igieniche per il delicato servizio a cui è preposta, ave-re un ingave-resso indipendente, esseave-re dotata di servizi igienici riservati al personale. L’accesso avviene da un ingresso posto sul fronte Nord-Est e dopo aver attra-versato un disimpegno si entra nella cucina suddivisa in zona preparazione carni e verdure come previsto dalla normativa igienico sanitaria. E’ possibile accedervi anche da un ingresso posto a Nord-Ovest attraversando un corridoio che affianca il locale mensa e il locale spogliatoi.

Anche in questo caso la scelta progettuale è caduta su un mantenimento dello stato di fatto, con la realizzazione in questo caso di servizi igienici riservati e una zona spogliatoio (in comune con la zona ricreativa adiacente).

AREA RICREATIVA

Questa area rappresenta uno dei nuovi ambiti spaziali proposti all’interno della Casa-Albergo dello Studente.

Essa è stata ricavata al piano seminterrato nei locali occupati attualmente da magazzini e dalla lavanderia e stireria. E’ bene notare che questi ultimi locali sono stati considerati superflui in fase di progettazione in quanto oramai la tendenza comune è quella di “appoggiarsi” a ditte esterne specializzate nel settore, per que-stioni di praticità e gestione economica.

Questa area si pone, date le sue dimensioni, come un luogo destinato alle atti-vità collettive più che come una palestra vera e propria, sebbene all’interno di essa si possano svolgere anche attività fisiche e sia dotata di servizi igienici e spogliatoi (comuni alla mensa). Si presenta come una sala dalla forma

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regolare e allo stesso tempo flessibile, intervallata al suo interno solo dai pilastri della struttura portante adeguatamente rivestiti.

La possibilità di accedervi direttamente dall’ingresso principale attraverso la hall fa si che essa abbia un accesso quasi indipendente, e questo aspetto potrebbe ri-velarsi utile in previsione di una concessione esterna dell’area.

Presenta inoltre un altro accesso al piano seminterrato e una uscita di sicurezza sul lato Sud-Est. Per l’illuminazione il rapporto tra superficie illuminante e superfi-cie di pavimento deve essere di 1/8.

SPAZI PER LA DIREZIONE E DOCENTI

Il nucleo per la direzione dell’albergo e le aule per i docenti dovrà essere ubica-to possibilmente al piano terra e comprenderà l’ufficio del diretubica-tore, uno o più locali per la segreteria, una sala per la riunione dei docenti-istruttori, servizi igienici la reception. Quest’ultima dovrà essere disposta necessariamente in prossimità dell’ingresso in modo da permettere un contatto diretto con il pubblico

SPAZI PER SERVIZI IGIENICI E SPOGLIATOI

Il numero di servizi igienici è stato ampliato al piano seminterrato e terra, in fun-zione sia del personale organizzativo sia dell’utenza, mentre è stato mantenuto il numero di un bagno a servizio di ciascuna camera.

Al piano seminterrato si possono individuare tre aree dedicate ai servizi igienici, suddivise in base all’utenza: una prima serie di bagni per i fruitori della mensa, una seconda ad uso esclusivo del personale della cucina e la terza ad uso dell’area ri-creativa e degli stessi addetti alla cucina.

Gli spogliatoi, presenti unicamente al piano seminterrato, ora sono stati resi più funzionali e idonei ad una utenza variabile.

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Anche al piano terra è possibile individuare due aree destinate ai servizi igienici, una facilmente accessibile dai fruitori delle due sale riunioni e dalla zona soggior-no-bar, un’altra interposta tra i locali per uffici e quelli dedicati alla sala studio e internet-point.

Tutte le aree sono suddivise per sesso e comprendono servizi destinati ai porta-tori di handicap.

CAMERE

E’ stato deciso in fase analitico-selettiva di mantenere l’impostazione planime-trica delle camere, potenziandone invece la capienza con l’innalzamento del vo-lume rappresentato dall’ala Sud-Ovest e la conseguente creazione di un quarto piano. Le camere di questa ala sono state modificate anche nella superficie, am-pliata grazie alla riduzione in larghezza del corridoio antistante. E’ stato previsto

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un numero sufficiente di camere, in base alla D.M. 236/89, per persone con ridotta capacità motoria.

SPAZI PER LA DISTRIBUZIONE

All’interno dell’edificio gli spazi per la distribuzione dovranno assumere una du-plice funzione: da una parte quella di collegamento tra tutti quegli spazi e locali che, per la loro funzione svolta, sono direttamente in correlazione l’un l’altro; dall’altra quella di tipo visivo e spaziale (esemplare il caso dei corridoi che servono le camere: l’installazione di una nuova serie di finestre a sviluppo verticale nell’ala a Sud-Ovest ha permesso di creare un nuovo asse visivo che si va ad interconnet-tere con quello creato dal corridoio Nord-Sud, chiaramente riscontrabile in plani-metria).

La distribuzione verticale in un edificio a più piani deve garantire innanzitutto l’aspetto riguardante la sicurezza degli occupanti, e nel nostro caso questo compi-to è svolcompi-to da due scale, una posta all’interno del fabbricacompi-to e l’altra, di nuova

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gettazione, all’esterno, entrambe comunque con larghezza di 120 cm come stabili-to dalle norme antincendio, con gradini di forma rettangolare con pedata non infe-riore a 30 cm ed alzata minima pari a 16 cm.

Per consentire un agevole accesso ai piani superiori a persone disabili è stato previsto l’uso di due ascensori in grado di ospitare ciascuno una carrozzina e rela-tivo accompagnatore.

AULA STUDIO ED INTERNET-POINT

E’ stata fatta richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale di ricavare un’aula per lo studio, in quanto nelle previsioni fatte i giovani che dovranno sog-giornare nell’albergo avranno bisogno anche di continuare i loro studi insieme ai loro docenti.

Questo nuovo locale è stato creato al piano terra ed è separato, mediante una parete mobile, da un altro vano che ospita varie postazioni di computer. La flessi-bilità di questa nuova soluzione permette un possibile uso futuro esterno all’albergo, ampliandone ulteriormente le potenzialità.

SALE RIUNIONI

Priorità dell’Amministrazione Comunale era la creazione di una sala riunione per assemblee o manifestazioni esterne. Da subito ci siamo trovati di fronte ad un problema: la necessità infatti di ricavare un ampio spazio che potesse accogliere un numeroso gruppo di persone mal si conciliava con la struttura portante del fab-bricato, costituita da pilastri in cemento armato, con una luce massima tra un pila-stro e l’altro di circa 5 m. Da qui la scelta di dividere la zona attualmente occupata dal soggiorno al piano terra e ricavare così due sale riunioni di dimensioni adegua-te ad ospitare ciascuna circa 50 persone. Il setto divisorio è comunque costituito da pareti mobili, il che può risultare utile nel caso di meeting più grandi, anche se questa scelta obbligherebbe ad allungare in profondità la disposizione dei posti a sedere.

Adiacente alla sala riunioni è presente un zona bar con tavoli per la consuma-zione di bevande e cibi.

La disposizione di queste sale in prossimità dell’ingresso ne avvalora la funzio-ne e garantisce un accesso diretto ad esse.

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Pagina 80 LOCALI TECNICI

La scelta di spostare il locale caldaia all’esterno è dovuta essenzialmente ad una questione di sicurezza e di maggiore sfruttamento dello spazio interno. Nella zona retrostante il fabbricato principale è stato infatti previsto un box idoneo ad ospitare la nuova caldaia, in modo da essere occultato alla vista del pubblico e comunque di facile accesso. Verranno inoltre previste nuove condutture che colle-ghino il locale caldaia con l’edificio principale. Il locale quadro-elettrico invece è posto nella zona antistante la zona creativa e deve rispettare la normativa in mate-ria di sicurezza.

Osservando la distribuzione planimetrica dei nuovi locali si evince l’intento, in fase analitica, di dividere funzionalmente il piano terra in due zone: la prima, volu-tamente più ariosa e dedicata ad un uso promiscuo, rappresentata dalle aree di prima accoglienza (come ad es. la reception) e dalle sale di riunione; la seconda costituita da uffici, servizi igienici e locali per lo studio, indirizzata prevalentemente agli utenti dell’albergo e all’amministrazione.

E’ consigliabile inoltre in fase di progettazione prestare particolare attenzione anche ad aspetti riguardanti il benessere degli occupanti:

-l’illuminazione degli ambienti, soprattutto quelli ad uso collettivo, deve essere tale da assicurare il massimo comfort visivo, mediante un’illuminazione omogene-a, un livello di illuminazione adeguato ed evitando fenomeni di abbagliamento;

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-è consigliabile che vengano assicurati adatti valori dell’umidità relativa negli ambienti interni adibiti ad attività collettive nel periodo invernale, mediante un trat-tamento di umidificazione dell’aria esterna idonea a mantenere una umidità relati-va dell’aria ambiente del 45-55% ed una temperatura interna pari a 20°C;

-dovrà essere assicurata l’introduzione delle seguenti portate d’aria esterna: in-gresso, soggiorni=11∗10-3

m3/s per persona; sale conferenze (piccole)=5,5 ∗10-3 m3/s per persona; sale da pranzo=10∗10-3 m3/s per persona; camere da letto 11∗10-3

m3/s per persona.

3.2.1 Aspetti architettonici, tecnici e costruttivi

L’intervento di ristrutturazione mira a conservare i caratteri architettonici origina-li, mantenendo lo schema delle aperture nelle disposizioni e la morfologia genera-le della copertura.

Allo stato attuale il fronte principale dà la sensazione di “chiudersi” al pubblico, a causa del volume sporgente del piano ter-ra rispetto al resto del corpo di fabbrica. Da qui è nata l’idea di “accogliere” visiva-mente gli ospiti e di dare un senso di mag-giore profondità: per questo motivo si è deciso di demolire questo volume e al suo posto creare una copertura orizzontale.

La soluzione adottata così svolge una duplice funzione: da una parte costituisce un riparo dalle intemperie, dall’altro si connette materialmente con il vano scala in vetro.

Di nuova progettazione è la scala del fronte principale: realizzata in cemento armato, si pone al di fuori del corpo di fabbrica ed è racchiusa in un involucro in vetro sorretto da un telaio in acciaio. Dal punto di vista architettonico si caratteriz-za per la presencaratteriz-za di fasce orizzontali realizcaratteriz-zate in rame, del tipo Oxid prodotto dalla TECU: il suo volume regolare si spinge fino alla copertura, movimentando la facciata e attirando l’attenzione del visitatore. Inoltre rende superfluo l’uso dell’attuale scala antincendio in ferro, un elemento peraltro esteticamente incoe-rente rispetto al resto dell’edificio.

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Nella presente tesi non è stata volutamente presa in considerazione la verifica strutturale dell’immobile in quanto non rientrante nelle finalità del tema proposto.

Ai fini del miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio i componenti opachi sono stati oggetto di modifiche, al fine di contenere le dispersioni di calore e aumentare la capacità fonoassorbente delle pareti, mentre i componenti finestra-ti sono stafinestra-ti sosfinestra-tituifinestra-ti con infissi e vetri più performanfinestra-ti, in grado di rispettare le se-vere norme in materia della regione Emilia-Romagna.

Di seguito viene proposto l’abaco delle nuove finestre (telai in PVC e vetri bas-so-emissivi). Le specifiche caratteristiche tecniche dei componenti opachi e fine-strati vengono rimandate al Cap. 4, par. 4.4.1 relativo agli aspetti energetici.

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Fin01new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 11 - - 3 8

Secondo 11 - - 3 8

Terzo 11 - - 3 8

Quarto - - - - -

tot 33 - - 9 24

Fin03new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 1 - - - 1

Secondo 1 - - - 1

Terzo 1 - - - 1

Quarto 1 - - - 1

tot 4 - - - 4

Fin04new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo - - - - -

Secondo - - - - -

Terzo - - - - -

Quarto 13 8 5 - -

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Fin05new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 13 8 5 - -

Secondo 13 8 5 - -

Terzo 13 8 5 - -

Quarto - - - - -

tot 39 24 15 - -

Fin07new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo - - - - -

Secondo - - - - -

Terzo - - - - -

Quarto 7 - - 3 4

tot 7 - - 3 4

Fin08new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 1 1 - - -

Secondo 1 1 - - -

Terzo 1 1 - - -

Quarto 1 1 - - -

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Fin11new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 2 - 1 1 -

Secondo 2 - 1 1 -

Terzo 2 - 1 1 -

Quarto 2 - 1 1 -

tot 8 - 4 4 -

Fin14new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 1 - - 1 -

Secondo 1 - - 1 -

Terzo 1 - - 1 -

Quarto - - - - -

tot 3 - - 3 -

Por.Fin01new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo - - - - -

Secondo 13 8 5 - -

Terzo 13 8 5 - -

Quarto - - - - -

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Por.Fin02new Piano Quantità N-E S-E N-O S-O

Primo 13 8 5 - -

Secondo - - - - -

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Figura

Foto aerea indicante le distanze tra il Centro Federale Tennis e gli impianti sportivi Sede comunale  Campi  da tennis Piscina comunale Centro Federale

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