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ITALIA Caratteristiche

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Academic year: 2021

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(1)
(2)
(3)

SISTEMA STATISTICO NAZIONALE

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

Caratteristiche tipologiche

delle aziende agricole

ITALIA

5

°

Censimento generale del!' agricoltura

(4)

A cura di:

Fioralba Bracaccia, Stefano Campea, Michaela Raffone

Coordinatore scientijìco:

Bruno Massoli

Elaborazione dati:

Loris Giusto, Fabio Spagnuolo

Progetto grajìco:

Angela Scaringella

Per chiarimenti sul contenuto

della pubblicazione rivolgersi a:

ISTAT, Servizio SCE, Vìa Adolfo Ravà 150 - Roma

Tel: 06.46734535 - 06.46734573

CARATTERISTICHE

TIPOLOGICHE

DELLE AZIENDE

AGRICOLE

ITALIA

Istituto Nazionale di Statistica

Vìa Cesare Balbo, 16 - Roma

Coordinamento tecnico editoria/e:

Andrea Braghin - Piero Crivelli

Servizio Produzione Editoriale

Vìa Tuscolana, 1782 - Roma

Stampa Digitale:

Industrie Abbate S.p.a. - 2004

nratura:

500 copie

Si autorizza la riproduzione a fini

non commerciali e con la citazione della fonte

(5)

Indice

Presentazione . . . . .. . .. . .. . . .. . . . .. .. .. . . .. .. . . .. . . .. .. .. .. . . . .. . .. . . .. . .. . .. . . .. . .. . .. . .. . .. . . . .. . .. . .. .. . . .. . .. . . .. . . . .. .

11

Introduzione

1 . Classificazioni tipologiche delle aziende agricole

2. Cenni storici e basi giuridiche ... .

3. L'unità di rilevazione e il campo di osservazione ... ..

4. Epoca di riferimento dei dati ... .

5. Reddito lordo standard e dimensione economica aziendale ... .

6. Schema di classificazione ... .

7. Criteri di classificazione ... .

8. Piano di diffusione dei risultati ... .

Avvertenze alle tavole ... ..

Orientamenti tecnico-economici ... .

Tavole statistiche

Capitolo 1 - Confronti temporali

Universo Italia

Tavola 1.1

Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per orientamento tecnico-economico

13

13

14

15

15

18

19

22

23

27

particolare e classe di dimensione economica ...

39

Tavola 1.2

Tavola 1.3

Tavola 1.4

Tavola 1.5

Tavola 1.6

Tavola 1.7

Tavola 1.8

Italia

Aziende per forma di conduzione, orientamento tecnico-economico generale

e classe di dimensione economica . . .. . . .. . .. .. .. . .. .. . . .. .. . . .. .. .. .. .. .. .. .. .. . .. . . .. .. . .. . . . .. ..

40

Reddito lordo standard aziendale per forma di conduzione, orientamento

tecnico-economico generale e classe di dimensione economica .. .. .. .. .. .. .. . .. . . . ..

41

Aziende con superficie agricola utilizzata e relativa superficie investita per

forma di utilizzazione dei terreni, orientamento tecnico-economico principale e

generale e classe di dimensione economica .. .. .. .. . . .. .. .. .. . .. .. .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. .. .. .. .

42

Aziende che praticano l'irrigazione e relativa superficie irrigabile e irrigata per

orientamento tecnico-economico principale e generale e . classe di

di mansione economica . .. .. . .. . .. . .. .. . . .. . . .. . .. . .. . . .. . . .. .. . .. . .. . . . .. . .. . .. . .. .. . . .. . . .. . .

44

Aziende con allevamenti in complesso e per principali specie di bestiame,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

di mansione economica . . . .. . .. . .. . .. . .. . . . .. .. . .. .. . .. . .. . .. . . .. . .. . .. . .. . .. . .. . . .. . . .. . .. . . .. . .. . .. . . ..

45

Numero di capi per principali specie di bestiame, orientamento

tecnico-economico principale e generale e classe di dimensione economica ... . . .. .. .. .. ..

4 7

Numero di giornate di lavoro aziendale per categoria di manodopera agricola,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

di mansione economica . .. .. . .. . .. . .. . .. . . . .. . . .. . . .. . . .. . .. . .. . . .. . . .. . . .. . .. . .. . .. . . .. . .

49

(6)

Tavola

1.9

Aziende che utilizzano mezzi meccanici e numero di mezzi di proprietà

dell'azienda per orientamento tecnico-economico generale e tipo di mezzo

utilizzato ...

51

Tavola

1.10 -

Aziende che utilizzano mezzi meccanici e numero di mezzi di proprietà

dell'azienda per classe di dimensione economica e tipo di mezzo utilizzato ....

52

Universo UE

Tavola

1.11

Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per orientamento tecnico-economico

particolare e classe di dimensione economica . . . .. . . .. . . .. . . .. . .

55

Tavola

1.12 -

Aziende con superficie agricola utilizzata e relativa superficie investita per

forma di utilizzazione dei terreni, orientamento tecnico-economico principale

e generale e classe di dimensione economica . . . ... . . .. . .

56

Tavola

1.13 -

Aziende con allevamenti in complesso e per principali specie di bestiame,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

58

dimensione economica ... .

Tavola 1.14

Numero di capi per principali specie di bestiame, orientamento

tecnico-economico principale e generale e classe di dimensione economica ... ... ... ..

60

Tavola 1.15

Numero di giornate di lavoro aziendale per categoria di manodopera agricola,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . . .. . . .. .. . . . .. . ... ... . .. . ... . .. . .

62

Capitolo 2 - Dati nazionali (Universo Italia)

Notizie generali sull'azienda

Tavola 2.1

Tavola 2.2

Tavola 2.3

Tavola 2.4

Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per orientamento tecnico-economico

particolare e classe di dimensione economica ... .

Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per classe di dimensione economica

ed orientamento tecnico-economico particolare ... .

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per forma giuridica,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ... .

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per forma di conduzione,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ... .

Utilizzazione dei terreni

Tavola 2.5

Tavola 2.6

Tavola 2.7

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per classe di superficie

agricola utilizzata, orientamento tecnico-economico principale e generale e

classe di dimensione economica ... .

Ripartizione della superficie aziendale· per forma di utilizzazione dei terreni,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ... .

Aziende con seminativi e relativa superficie investita per principali coltivazioni

praticate, orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ... .

67

68

72

74

76

78

79

(7)

Tavola 2.8

-

Aziende con coltivazioni legnose agrarie e relativa superficie investita per

principali coltivazioni praticate, orientamento tecnico-economico principale e.

generale e classe di dimensione economica .. .. . .. .. . . .. .. . .. .. . . .. .. . . .. .. .. .. .. .. . . .. .. . . .. .. .

81

Tavola 2.9

-

Aziende che praticano l'irrigazione e relativa superficie irrigabile ed

effettivamente irrigata per principali coltivazioni irrigate, orientamento tecnico-

83

economico principale e generale e classe di dimensione economica ... ..

Allevamenti

Tavola 2.10 -

Aziende con allevamenti e relativo numero di capi per orientamento

tecnico-economico generale, specie e categoria ...

85

Tavola 2.11

-

Aziende con allevamenti e relativo numero di capi per classe di dimensione

economica, specie e categoria .. . .. . . . .. .. . .. .. .. . . .. .. . . .. .. . .. .. .. ... .. .. . . .. . . .. . . .. .. . . .. . . .. .

87

Mezzi meccanici

Tavola 2. 12 -

Aziende che utilizzano mezzi meccanici e numero di mezzi di proprietà

dell'azienda per orientamento tecnico-economico generale e tipo di mezzo

utilizzato . . . . .. . . .. . . .. . . .. . . .. .. .. . .. . . .. . . .. .. . . .. . . .. . . .. .. .. . .. . .. . . .. . .. . . .. . . .. . . ..

89

Tavola 2.13 -

Aziende che utilizzano mezzi meccanici e numero di mezzi di proprietà

dell'azienda per classe di dimensione economica e tipo di mezzo utilizzato ....

90

Tavola 2.14 -

Aziende interessate al contoterzismo e relativo numero di giornate di lavoro

extraziendale secondo l'utilizzazione dei mezzi meccanici per orientamento

tecnico-economico principale e generale e classe di dimensione economica ..

91

Lavoro

Tavola 2.15 -

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per classe di giornate di

lavoro aziendale, orientamento tecnico-economico principale e generale e

classe di dimensione economica . . .

93

Tavola 2.16 -

Aziende e relativo numero di giornate di lavoro aziendale per categoria di

manodopera agricola, orientamento tecnico-economico principale e generale

e classe di dimensione economica .. ... . .. .. .. .. .... .... .. .. . .. . .. . ... .... .. .... ... .... .. . ... .... ..

95

Tavola 2.17 -

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per categoria di

manodopera agricola, orientamento tecnico-economico principale e generale

e classe di dimensione economica . .. .. .. .. .. .. .. . .. .. .. .. . . .. .. . .. .. .. .. .. ... .. .. .. .. .. .. . .. .. .. .. .

97

Tavola 2.18 -

Numero di giornate di lavoro aziendale per categoria di manodopera agricola,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . . .. . .. . .. . .. . . .. . . .. . .. . . .. .. . . .. . . .. .. . . .. . . . .. . .. . .. . .. . . .. . .. . . ..

99

Tavola 2.19 -

Aziende con manodopera familiare per numero di persone componenti la

manodopera familiare, orientamento tecnico-economico principale e generale

e classe di dimensione economica .. . . .. .. .. .. .. . . . .. .. . . . .. . .. . .. .. . . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. . .. .. .. . ..

101

Tavola 2.20 -

Reddito lordo

standard

aziendale delle

aziende

con

manodopera

familiare per numero di persone componenti la manodopera familiare,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . .. . . .. . .. . .. . . .. . .. . . .. .. . . .. . . .. . . . .. . . .. . .. .. .. .. . . .. . .. .. .. . . .. . . .

102

Tavola 2.21

-

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per classe di età

del conduttore, orientamento tecnico-economico principale e generale e

classe di dimensione economica . .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . .. . .. . .. .. .. .. .. . .. .. . .. .. .. .. .. .. . .. .. .. . ..

103

Tavola 2.22 -

Aziende

e relativo

reddito

lordo standard

aziendale

per attività

lavorativa del conduttore esercitata esclusivamente o prevalentemente

presso l'azienda, orientamento tecnico-economico principale e generale e

classe di dimensione economica .. .... .. . .. .. .. ... .. . ... .. .. .. .. ... .... . .. ... .. . .. ..

105

(8)

Tavola 2.23 -

Aziende e

relativo

reddito

lordo standard

aziendale

per attività

lavorativa del conduttore prevalentemente extraziendale, orientamento

tecnico-economico

principale

e

generale

e classe di dimensione

economica . . .

107

Tavola 2.24

Capi azienda per tipologia, classe di età, orientamento tecnico-economico

principale e generale e classe di dimensione economica .. ... ... ... . . . ... ... . . . ... . .. . ... .

109

Tavola 2.25 -

Reddito lordo standard aziendale per tipologia e classe di età del capo

azienda, orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . .. . ... . ... ... .. . ... .. .. ... ... ... ... ... .... ... . .. .. . ... ... .. .. . ... ... ... .... .. . . .. ..

114

Tavola 2.26 -

Capi azienda per titolo di studio, orientamento tecnico-economico principale e

generale e classe di dimensione economica . .. . ... .. . ... .. . . .. . . .. . .. ... .. . ... ... .. . .. . . ... ...

119

Tavola 2.27 -

Reddito lordo standard aziendale per titolo di studio del capo azienda,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . . .

120

Altre notizie

Tavola 2.28 -

Aziende che utilizzano mezzi meccanici extraziendali e relativo numero di

giornate di lavoro extraziendale per classe di giornate di lavoro extraziendale,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ...

121

Tavola 2.29 -

Aziende che commercializzano i propri prodotti per orientamento

tecnico-economico generale,

tipo di

prodotto commercializzato e tipo di

123

commercializzazione ... .

Tavola 2.30 -

Aziende che commercializzano i propri prodotti per classe di dimensione

economica, tipo di prodotto commercializzato e tipo di commercializzazione .. .

124

Tavola 2.31

-

Aziende che praticano l'agricoltura biologica, relativo reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per tipo di produzioni di qualità,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . .. . .. . . ... . . .. . . .. . .. . . .. . .. . . .. . .. . .. .. . . ... .. . . . ... . .. ... . .. . . ..

125

Capitolo 3 - Dati nazionali (Universo UE)

Tavola 3.1

-

Aziende e relativa superficie agricola utilizzata, reddito lordo standard e

numero di giornate di lavoro aziendali per orientamento tecnico-economico

particolare e classe di dimensione economica . .. . . .. . . .. . . . .. . ... ... .. . ... . . .. . . .. ... . .

129

Tavola 3.2

-

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per classe di dimensione

economica ed orientamento tecnico-economicG particolare . . .

130

Tavola 3.3

-

Aziende e relativo reddito lordo standard aziendale per classe di superficie

agricola utilizzata, orientamento tecnico-economico principale e generale e

classe di dimensione economica . . . .. . .

132

Tavola 3.4

Ripartizione della superficie aziendale per forma di utilizzazione dei terreni,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica . .. . .. . . ... . . .. . .. . .. . .. . . .. . . .. . . .. . . .. . . ... . .. . .. ... . .. . .

134

Tavola 3.5

-

Aziende con allevamenti in complesso e per principali specie di bestiame,

orientamento tecnico-economico principale e generale e classe di

dimensione economica ... ,. . . .. . . .. . . .. . ... . . .. . .. . ... . .

135

Tavola 3.6

Numero di capi per principali specie di bestiame, orientamento

tecnico-economico principale e generale e classe di dimensione economica . . . ... . .

136

Tavola 3.7

-

Aziende e relativo numero di giornate di lavoro aziendale per categoria di

manodopera agricola, orientamento tecnico-economico principale e generale

e classe di dimensione economica ... . . . .. . . .. . . .. . . ... .. . . .. . . .. . .

137

(9)

Capitolo 4 - Dati regionali (Universo Italia)

Tavola 4.1

-

Aziende per orientamento tecnico-economico generale, regione e ripartizione

geografica ...

141

Tavola 4.2

Superficie agricola utilizzata per orientamento tecnico-economico generale,

regione e ripartizione geografica ...

142

Tavola 4.3

Reddito lordo standard aziendale per orientamento tecnico-economico

generale, regione e ripartizione geografica . .. . ... ... . . ... . . . ... .. . .. . ... .... .. . . .. .. . ... .. . ..

143

Tavola 4.4

Numero di giornate di lavoro aziendale per orientamento tecnico-economico

generale, regione e ripartizione geografica . .. . ... ... . . ... . . . ... .. . ... ... .... ... .. . .. . .. . .. . ..

144

Tavola 4.5

-

Aziende per classe di dimensione economica, regione e ripartizione

geografica . . . .. . . .. . . .. .. . .

145

Tavola 4.6

Superficie agricola utilizzata per classe di dimensione economica, regione e

ripartizione geografica . . .

146

Tavola 4.7

Reddito lordo standard aziendale per classe di dimensione economica,

regione e ripartizione geografica ...

147

Tavola 4.8

Numero di giornate di lavoro aziendale per classe di dimensione economica,

regione e ripartizione geografica ...

148

Allegati

Glossario . . . .. . . .. . . .. . .

151

Schema di classificazione tipologica delle aziende agricole . .. . .. . ... . .. . . . .. . ... .. . . ... . .. ... ... ... . . .. . .. . . ...

167

Tavole illustrate ...

171

Questionario di azienda agricola . . . .. . . .. . .

179

(10)
(11)

Presentazione

I risultati dei censimenti dell'agricoltura effettuati in Italia vengono tradizionalmente pubblicati

utilizzando, per la classificazione delle aziende, variabili fisiche. Come per le analoghe rilevazioni svolte

negli anni passati, anche per il censimento dell'agricoltura del 2000 è stata prevista e successivamente

pubblicata una serie di fascicoli a livello provinciale, regionale e nazionale, denominata "Caratteristiche

strutturali delle aziende agricole", contenente elaborazioni basate sulla ripartizione delle aziende

secondo le caratteristiche fisiche da esse possedute (superficie totale, superficie agricola utilizzata,

dimensione degli allevamenti, ... ).

La necessità, tuttavia, di avere raggruppamenti omogenei anche in funzione di caratteri scaturiti da

una valutazione economica del complesso delle attività presenti in ciascuna azienda e dei fattori

impiegati nei processi produttivi aziendali è stata avvertita fin dalla prima metà degli anni '70 e recepita

in sede comunitaria con l'istituzione di una tipologia delle aziende agricole valida per tutti i Paesi

membri a partire dal 1982. Al riguardo è opportuno evidenziare che la classificazione tipologica in

questione, al pari di qualsiasi altro tipo di classificazione, non rappresenta una nuova modalità di

rilevazione dei fenomeni agricoli, bensì soltanto un diverso e nuovo modo di presentare ed interpretare i

dati rilevati con le tradizionali indagini strutturali sulle aziende agricole.

L'istituzione di una tipologia in ambito comunitario presenta indubbi vantaggi di comparabilità con

le strutture produttive degli altri Paesi e rappresenta il naturale risultato di un processo di

standardizzazione delle indagini agricole su base aziendale imperniato sulla rilevazione di un fissato

elenco di notizie secondo concetti e definizioni uniformi.

Pertanto, per fornire in modo più completo ed esauriente un'immagine dell'agricoltura italiana colta

con il censimento, l'elaborazione dei dati è stata effettuata anche mediante lo schema di classificazione

tipologico adottato dalla UE per le indagini sulla struttura delle aziende agricole. Tale schema

comunitario, in mancanza di una valida proposta alternativa elaborata a livello nazionale, è stato

collaudato e costantemente aggiornato per oltre un ventennio.

I risultati dell'applicazione dello schema comunitario agli ultimi dati censuari sono riportati nel

presente fascicolo, articolato in modo da dare all'utente una completa informazione sugli indirizzi

produttivi e sulle dimensioni economiche delle aziende agricole italiane nonchè sulle loro

caratteristiche. Dopo l'Introduzione contenente brevi cenni storici sulla situazione ed applicazione della

tipologia comunitaria, vengono riportate le definizioni relative all'unità di rilevazione del censimento,

costituita dall'azienda agricola, forestale e zootecnica ed al campo di osservazione, con riferimento sia

a quello nazionale che a quello adottato in sede comunitaria, nonché l'indicazione sull'epoca di

riferimento dei dati. Vengono quindi illustrati gli elementi di base della tipologia: il reddito lordo standard,

lo schema tipologico ed i criteri di classificazione.

Per facilitare l'interpretazione delle notizie riportate nelle tavole, sono state redatte anche delle

apposite avvertenze nelle quali, con riferimento ad alcune tavole, viene chiarito il significato ed il

contenuto dei valori indicati. Sono successivamente specificati gli orientamenti tecnico-economici

considerati nella classificazione tipologica con l'indicazione, per ciascuno di essi, dei vari tipi di aziende

comprese.

Le notizie utilizzate per la formazione delle tavole sono quelle riportate nel questionario di azienda.

Per una più agevole lettura, le tavole sono state raggruppate secondo la natura dei caratteri elaborati

seguendo lo stesso ordine con il quale sono stati elencati nel questionario di azienda.

Le tavole sono state suddivise in quattro capitoli. Il primo contiene i confronti di alcuni risultati di

carattere generale con gli analoghi riscontrati nel precedente Censimento 1990. Il secondo ed il terzo

(12)

capitolo contengono l'insieme delle elaborazioni effettuate a livello di Stato sul campo di osservazione

nazionale (Universo Italia), che comprende tutte le aziende agricole censite e classificabili secondo i

criteri proposti nello schema tipologico adottato e sul particolare campo di osservazione comunitario

(Universo UE), inteso come un universo più ristretto di quello nazionale. L'ultimo capitolo è dedicato ad

analoghe elaborazioni a livello regionale con riferimento al campo di osservazione nazionale (Universo

Italia). In dettaglio, il contenuto dei capitoli è il seguente:

Capitolo 1 - Confronti temporali - riporta i dati relativi ai principali caratteri rilevati, messi a confronto

con i dati risultati dalle evidenze del Censimento 1990 in termini di variazioni percentuali. Nelle prime

dieci tavole i confronti sono effettuati con riferimento al campo di osservazione nazionale (Universo

Italia); le restanti cinque tavole contengono, invece, le elaborazioni effettuate sul campo di

osservazione comunitario (Universo UE).

Capitolo 2 - Dati nazionali (Universo Italia) - riporta i risultati definitivi del censimento secondo

tavole concepite in modo da avere, per ciascun indirizzo produttivo e per classe di dimensione

economica delle aziende, i relativi caratteri strutturali da esse possedute. Un primo gruppo di tavole

prende in esame le principali caratteristiche aziendali secondo l'orientamento produttivo dell'azienda e

la dimensione economica. Le altre tavole evidenziano i caratteri strutturali delle aziende, più

strettamente legati ai parametri economici della classificazione tipologica, per meglio mettere in

evidenza la capacità produttiva aziendale. Sono prese in esame la forma giuridica, la forma di

conduzione e l'utilizzazione dei terreni, che viene trattata con riferimento ai gruppi di coltivazioni

(seminativi, coltivazioni legnose agrarie, ... ) ed alle singole coltivazioni praticate nell'annata agraria di

riferimento; in questo gruppo di tavole una è dedicata alle principali coltivazioni irrigate. Seguono le

tavole sulle aziende con allevamenti e sulla meccanizzazione agricola aziendale.

Un consistente numero di tavole è dedicato al lavoro con dati riferiti alle singole categorie di

manodopera agricola, al numero di persone costituenti la manodopera aziendale, alle classi di età del

conduttore e del capo azienda nonchè all'attività extraziendale esercitata. Un gruppo di tavole, infine, è

dedicato al contoterzismo, alla commercializzazione dei prodotti aziendali ed alla pratica dell'agricoltura

biologica.

Capitolo 3 - Dati nazionali (Universo UE) - comprende tavole con dati riferiti al campo di

osservazione comunitario. I dati considerati fanno riferimento alle notizie generali, all'utilizzazione dei

terreni, agli allevamenti ed al lavoro impiegato in azienda secondo le varie categorie di manodopera.

Capitolo 4 - Dati regionali (Universo Italia) - riprende alcune principali caratteristiche considerate

nei capitoli precedenti a livello di regione e ripartizione geografica.

In allegato al fascicolo, infine, sono riportati: un glossario contenente per ciascuna informazione

rilevata con il questionario di azienda la corrispondente definizione adottata, lo schema di

classificazione tipologica delle aziende agricole e tavole illustrate riguardanti alcune caratteristiche

economiche.

(13)

Introduzione

1.

Classificazioni tipologiche delle aziende agricole

L'esigenza di sottoporre le aziende agricole, rilevate con indagini censuarie o campionarie, a

classificazioni che permettano di raggrupparle in sottoinsiemi omogenei in funzione delle loro strutture

produttive, nasce dalla consapevolezza che la tradizionale presentazione dei risultati secondo le

caratteristiche strutturali della produzione agricola non consente di individuarne gli aspetti economici. In

tal senso, uno schema di classificazione tipologica costituisce lo strumento in grado di attribuire a

ciascuna azienda sia un orientamento che una dimensione tecnico-economica.

Esistono diversi sistemi di classificazione tipologica che si differenziano a seconda dei canali di

assunzione degli elementi di base (informazioni rilevate direttamente presso l'azienda owero tramite il

calcolo di valori medi concernenti determinate parti di territorio e riferiti all'unità di superficie per le

coltivazioni ed al capo di bestiame per gli allevamenti), nonché per la scelta dell'unità di misura di

riferimento

(unità di azienda standard, reddito potenziale aziendale, ... ).

Le fin troppo evidenti differenziazioni delle strutture aziendali in seno alla Comunità Europea

hanno reso necessaria l'istituzione di una classificazione delle aziende agricole che fosse comune ed

uniforme per tutti i Paesi membri e potesse essere applicata essenzialmente ai risultati delle indagini

sulla struttura delle aziende agricole, sia censuarie che campionarie, nonché per la selezione delle

aziende da far partecipare per l'Italia alla Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), ottenendo

così nuove conoscenze su alcuni aspetti economici delle aziende.

L'Italia, a differenza di alcuni Paesi che utilizzano oltre allo schema comunitario una propria

classificazione, adotta esclusivamente lo schema tipologico previsto dalla Comunità Europea

(Decisione n. 85/377/CEE del 7 giugno 1985 modificata dalla Decisione n. 99/725/CE del 22 ottobre

1999).

2.

Cenni storici e basi giuridiche

La tipologia comunitaria delle aziende agricole è stata istituita con la Decisione della Commissione

n. 78/463/CEE del 7 aprile 1978. La sua prima applicazione è stata realizzata per l'elaborazione dei

risultati delle indagini comunitarie sulla struttura delle aziende agricole del 1975, del 1977 e per i

risultati del Censimento del 1982 sotto forma di un campione del 10% delle aziende rientranti nel

campo di osservazione comunitario.

Successivamente, per tenere maggiormente conto delle situazioni esistenti nei singoli Paesi

membri, di quelle dei Paesi che hanno aderito alla Comunità Europea in data successiva all'entrata in

vigore di detta Decisione nonché dell'ampliamento dell'elenco delle notizie rilevate con le indagini

strutturali, essa è stata aggiornata nel 1985 con Decisione n. 85/377/CEE del 7 giugno 1985.

Questo schema di classificazione ha costituito la base per l'elaborazione dei dati delle indagini

strutturali del 1985, 1986, 1987, 1988 e del 4° Censimento generale dell'agricoltura del 1990.

Per le indagini precedenti il Censimento 1990 le applicazioni tipologiche hanno riguardato le aziende

rientranti nel particolare campo di osservazione comunitario adottando, come livello minimo territoriale,

quello regionale per zona altimetrica. A partire dal 1990 l'applicazione dello schema tipologico si

è

estesa a tutte le aziende censite in Italia (campo nazionale) con risultati presentati anche a livello

provinciale.

Per rendere la tipologia più puntuale nella rappresentazione delle numerose e diversificate realtà

agricole in ambito comunitario, lo schema di classificazione dovrebbe essere adeguato almeno una

volta ogni dieci anni alla luce dell'esperienza acquisita e dell'evoluzione delle necessità di informazione.

In tale ambito si inserisce la Decisione n. 99/725/CE del

22

ottobre 1999 con la quale vengono

modificati gli allegati

Il e

lii

della Decisione n. 85/377/CEE del 7 giugno 1985 riguardanti,

rispettivamente, la classificazione delle aziende agricole secondo l'orientamento tecnico-economico

(OTE) e la dimensione economica delle aziende.

(14)

3.

L'unità di rilevazione e il campo di osservazione

Come per le analoghe elaborazioni sulle caratteristiche strutturali, per la classificazione tipologica

è stata presa in considerazione l'azienda agricola, forestale e zootecnica, definita come l'unità

tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti ed

attrezzature varie in cui si attua la produzione agraria, forestale

o

zootecnica ad opera di un conduttore,

e cioè persona fisica, società od ente, che ne sopporta il rischio sia da solo (conduttore coltivatore

o

conduttore con salariati e/o compartecipanti), sia in forma associata.

Tra le aziende agricole sono state incluse anche le aziende prive di terreno agrario

(esclusivamente zootecniche)

cioè le aziende zootecniche nelle quali si alleva bestiame senza

utilizzazione di terreno agrario e le aziende zootecniche che praticano l'allevamento di bestiame

utilizzando terreni pascolativi appartenenti a Comuni, ad altri Enti pubblici od a privati, senza che i

terreni possano configurarsi come elementi costitutivi di dette aziende.

Le aziende sono state individuate e censite nel Comune in cui ricadeva il centro aziendale, inteso

come il complesso dei fabbricati situati nel perimetro dei terreni dell'azienda e connessi alla sua attività

ovvero

il

luogo presso il quale si realizzano le attività di gestione dell'azienda stessa.

In mancanza di un

centro aziendale, il Comune di appartenenza dell'azienda agricola è stato individuato sulla base della

presenza del maggior numero di particelle catastali

1

costituenti la superficie totale aziendale.

Per l'individuazione dell'azienda agricola si è fatto riferimento al conduttore e non al proprietario o

intestatario del terreno in quanto è il conduttore il responsabile giuridico ed economico dell'azienda,

ovvero colui che sopporta il rischio della gestione aziendale, indipendentemente dal titolo di possesso

del terreno.

Per la presente pubblicazione i risultati vengono presentati con riferimento a due campi di

osservazione: nazionale e comunitario.

Il campo di osservazione nazionale (Universo Italia) considera tutte le aziende agricole, forestali e

zootecniche di qualsiasi ampiezza e da chiunque condotte. Sono rientrate nel suddetto campo di

osservazione anche:

-

le aziende agricole degli istituti di ricerca, degli ospedali, delle cliniche, delle comunità religiose,

degli istituti penitenziari e delle imprese industriali;

-

gli allevamenti di tori e verri da riproduzione, gli allevamenti di cavalli, i centri di incubazione;

-

le aziende agricole costituite da prati permanenti e/o pascoli condotti dalle amministrazioni comunali

(terreni messi a disposizione, generalmente dietro corresponsione di un canone, per il pascolo di

animali appartenenti ad altre aziende).

Sono stati invece esclusi dal campo di osservazione del censimento:

-

i terreni edificabili o comunque non destinati ad uso agricolo;

-

i terreni completamente abbandonati;

-

i parchi ed i giardini ornamentali;

-

i piccoli orti familiari, generalmente annessi alle abitazioni, la cui produzione era destinata

normalmente all'autoconsumo (salvo il caso in cui la persona che ne disponeva fosse conduttore di

un'azienda agricola; in tal caso l'orto doveva essere considerato parte integrante dell'azienda

stessa);

-

i piccoli allevamenti a conduzione familiare, costituiti da uno o due capi di bestiame suino, ovino,

caprino o da pochi animali di bassa corte (polli, tacchini, oche, conigli, ... ) utilizzati normalmente per

autoconsumo (salvo il caso in cui la persona che ne disponeva fosse anch~ conduttore di azienda

agricola; in tal caso questi allevamenti dovevano essere considerati parte integrante dell'azienda

stessa).

Sono state inoltre escluse dal campo di osservazione le scuderie, i terreni per l'esercizio dei cavalli

da corsa, gli allevamenti di cani, i centri di commercio del-bestiame ed i macelli che non praticavano

l'allevamento del bestiame. Gli allevamenti ittici (impianti di acquacoltura) sono rientrati nel campo di

osservazione solo se praticati nell'ambito di un'azienda agricola.

Il campo di osservazione comunitario (Universo UE), adottato in sede comunitaria allo scopo di

disporre di dati comparabili sulle caratteristiche strutturali e tipologiche delle aziende agricole degli Stati

1

La particella catastale è un poligono chiuso di una porzione di territorio situata in uno stesso Comune appartenente ad un'unica

proprietà (la quale può appartenere a più soggetti), avente la stessa qualità o classe e la stessa dimensione.

(15)

membri, è costituito da tutte le aziende classificabili con almeno un ettaro di superficie agricola utilizzata

(SAU), nonché dalle aziende che, pur essendo esclusivamente zootecniche, o forestali-zootecniche, o

con sola superficie investita a funghi o con meno di un ettaro di SAU, abbiano avuto una produzione

commercializzata del valore di almeno 4 milioni di lire.

4.

Epoca di riferimento dei dati

Fanno riferimento all'annata agraria 1

°

novembre 1999 - 31 ottobre 2000 i dati relativi a:

-

vendita dei prodotti dell'azienda;

-

contabilità;

-

utilizzazione dei terreni;

-

lavoro;

-

mezzi meccanici;

-

contoterzismo;

-

attrezzature informatiche;

-

rapporti con l'esterno.

Fanno riferimento alla data del 22 ottobre 2000 i dati relativi a:

-

forma di conduzione;

-

forma giuridica;

-

credito agrario;

-

adesione ad organismi associativi economici;

-

parchi ed aree protette;

-

ricoveri;

-

consistenza degli allevamenti;

-

fabbricati ed abitazioni.

La condizione professionale del conduttore, dei familiari, dei parenti e del capo azienda si riferisce

a quella posseduta nella settimana precedente il 22 ottobre 2000. Fanno riferimento all'anno solare

2000 i dati relativi alla produzione e all'impiego del latte munto in azienda.

5.

Reddito lordo standard e dimensione economica aziendale

Il criterio di base stabilito in sede comunitaria ed adottato per classificare le aziende secondo

l'orientamento tecnico-economico (OTE) e la dimensione economica (DE) è il

reddito lordo delle diverse

attività produttive svolte dalle aziende stesse (coltivazioni ed allevamenti). Per

reddito lordo si intende la

differenza tra il valore della

produzione lorda, proveniente dall'unità di superficie (ettaro) investita nelle

singole coltivazioni e/o dal singolo capo di bestiame allevato, ed i

costi specifici sostenuti per ottenerla.

La

produzione lorda di una coltivazione o di un gruppo omogeneo di coltivazioni, nell'annata

agraria di riferimento,

è data dalla produzione complessiva, che può essere utilizzata dopo aver detratto

le perdite di raccolta. Essa è anche definita come la produzione complessiva costituita dalle quantità

vendute, dalle remunerazioni in natura come corrispettivo di prestazioni d'opera, dall'incremento delle

scorte e dagli input necessari per alcune produzioni (reimpieghi).

Per le produzioni vegetali le quantità da prendere in considerazione fanno riferimento alla

produzione che può essere utilizzata (prodotti principali e sottoprodotti), dopo aver detratto le eventuali

perdite subite durante il raccolto e quelle dovute alle operazioni di deposito ed immagazzinamento.

Per le produzioni animali le quantità da considerare si riferiscono all'insieme dell'incremento in

peso vivo, di altri prodotti principali (ad es. latte per le vacche da latte) e di alcuni prodotti secondari (ad

es. latte per i vitelli).

Il valore della produzione lorda viene calcolato sulla base del prezzo franco azienda con l'aggiunta

di eventuali contributi correnti ed integrazioni di prezzo, escludendo comunque l'IVA.

(16)

I

costi specifici, da detrarre dalla produzione lorda per ottenere il reddito lordo, riguardano, per i

prodotti vegetali, le sementi ed il materiale di moltiplicazione, i fertilizzanti ed i prodotti fitoiatrici, le

spese per l'irrigazione ed il riscaldamento delle serre, i costi per il confezionamento e la trasformazione

dei prodotti, nonché le spese di assicurazione. Per i prodotti degli allevamenti i costi specifici sono quelli

relativi alla sostituzione ed al mantenimento del bestiame, alle spese veterinarie ed a quelle di

assicurazione, nonché ad altre spese specifiche quali quelle per il confezionamento, il trattamento e la

trasformazione dei prodotti ottenuti.

I costi specifici vengono calcolati sulla base dei prezzi di fornitura all'azienda, al netto dell'IVA,

detraendo le eventuali sowenzioni concernenti gli elementi costitutivi i costi stessi.

Nei costi specifici non sono comprese le spese generali dell'azienda, le spese concernenti la

manodopera agricola aziendale (stipendi, salari, oneri accessori), la meccanizzazione, le attrezzature e

i fabbricati rurali (stalle, magazzini, ... ), i lubrificanti, i carburanti e le riparazioni, gli ammortamenti delle

scorte morte, i lavori effettuati in azienda da terzi, ad eccezione di quelli relativi all'impianto ed

all'estirpazione delle colture permanenti ed all'essiccazione.

Poiché il calcolo dei

redditi lordi non può essere effettuato a livello di singola azienda, non

disponendo per ciascuna di esse dei dati contabili, per la classificazione tipologica si è reso necessario

ricorrere ai

Redditi Lordi Standard (RLS), corrispondenti ad una situazione media per ogni singolo

prodotto considerato nell'ambito di un dato livello territoriale. I redditi lordi standard esprimono,

pertanto, un valore medio applicabile a tutte le aziende ricadenti in un determinato territorio che, per

l'Italia, è stato identificato con la regione.

L'incarico di determinare i Redditi Lordi Standard (RLS), a partire dai risultati delle rilevazioni

correnti dell'lstat sulle produzioni e sui beni e servizi impiegati per effettuarle, è stato affidato, per

l'Italia, all'Istituto Nazionale di Economia Agraria {INEA) il quale ha operato a livello nazionale in stretta

collaborazione con I' lstat.

Per il calcolo dei RLS si è proceduto alla determinazione delle quantità prodotte per le colture

erbacee ed arboree, alla fissazione della produzione zootecnica nonché dei prezzi e dei costi di

produzione esclusivamente a livello regionale.

Per determinare la quantità di produzione delle colture, da considerare nell'ambito di ciascuna

regione, vengono utilizzati dall'INEA i dati raccolti dall'lstat per singola regione ed in particolare: per le

colture erbacee la superficie investita e la relativa produzione totale e raccolta; per quelle arboree la

superficie investita, compresa quella non ancora in produzione, e la relativa produzione, compresa

quella delle piante sparse. Tali dati permettono di definire, nell'ambito regionale, un livello medio per

ettaro di produzione raccolta. Nel caso delle colture annuali si

è ripartita la produzione raccolta per la

superficie investita, mentre per quelle pluriennali la suddetta produzione è divisa per l'insieme della

superficie in produzione e non. Ai fini della classificazione tipologica delle aziende agricole rilevate con

il censimento è stata determinata una serie di RLS relativi a 43 coltivazioni o raggruppamenti di

coltivazioni ed a 21 categorie di bestiame, pubblicata nella G.U. delle Comunità Europee L. 291 del 13

novembre 1999.

Nella determinazione dei redditi lordi standard si deve tener conto di alcune eccezioni concordate

in sede comunitaria:

a) per i terreni a riposo non soggetti a regime di aiuto, per gli orti familiari e per le colture boschive

(boschi e arboricoltura da legno) non sono stati calcolati i RLS;

b) per le produzioni foraggere i RLS sono considerati uguali a zero qualora nell'azienda risultino

presenti capi di bestiame bovino e bufalino, equino, ovino, caprino. In caso contrario per esse

vengono calcolati i RLS alla pari delle altre coltivazioni;

c) per i funghi il calcolo viene effettuato per 100 mq di superficie investita;

d) per i suini di peso inferiore a 20 Kg {lattonzoli) i RLS sono considerati soltanto se nell'azienda non

sono presenti scrofe;

e) per gli allevamenti avicoli il calcolo viene riferito a 100 capi, mentre per l'allevamento di api si

determina il reddito lordo standard per alveare (arnia);

f) per gli altri conigli, gli struzzi, gli altri allevamenti (esclu~e le api) ed i pulcini di un giorno non sono

stati calcolati i RLS.

Per evitare eventuali anomalie prodotte da eventi particolari (improwise variazioni climatiche

determinanti perdite totali o parziali di raccolti, malattie infettive per gli allevamenti, brusche oscillazioni

dei prezzi per determinati prodotti, ... ), i RLS adottati per la classificazione tipologica sono calcolati

come media aritmetica dei valori riguardanti tre anni di calendario o tre campagne agricole successivi.

Così, ad esempio, i redditi lordi standard calcolati con riferimento al 1992 sono la media aritmetica dei

(17)

redditi lordi degli anni 1991, 1992 e 1993, quelli calcolati con riferimento all'anno 1994 sono la media

aritmetica dei redditi lordi degli anni 1993, 1994 e 1995 e così via.

Ad intervalli biennali i RLS sono soggetti a revisione. Essi sono stati calcolati con riferimento:

-

al 1973 per le elaborazioni delle indagini strutturali del 1975 e del 1977 (Allegato alla Decisione n.

78/463/CEE);

al 1980 per le elaborazioni di un campione di aziende del Censimento del 1982 (Decisione

84/542/CEE);

al 1982 per le elaborazioni delle indagini strutturali del 1985 e del 1986 (Comunicazione CEE

86/C191/02);

al 1984 per le elaborazioni delle indagini strutturali del 1987 e del 1988 (Comunicazione CEE

88/C133/01 );

al 1986 per le elaborazioni del 4 ° Censimento generale dell'agricoltura del 1990 (Comunicazione

CEE 91 /C268/01 );

al 1990 per le elaborazioni dell'indagine strutturale del 1993 (Comunicazione CEE 96/C103/01);

al 1992 per le elaborazioni dell'indagine strutturale del 1995 e del 1996 (Comunicazione CEE

97/C249/01);

al 1994 per le elaborazioni dell'indagine strutturale del 1997 e del 1998 (Comunicazione CEE

2000/C179/01 );

al 1996 per le elaborazioni dell'indagine strutturale del 1999 e per quelle del 5° Censimento

generale dell'agricoltura del 2000.

Le prime quattro serie di redditi sono state calcolate per ciascuna zona altimetrica in ambito

regionale mentre, per le successive quattro serie, i valori sono riferiti a ciascuna zona altimetrica in

ambito provinciale. La serie di redditi con riferimento all'anno 1996 è stata calcolata su base regionale.

I redditi lordi standard applicati nella classificazione tipologica del Censimento del 2000 sono

calcolati come media dei redditi lordi standard degli anni 1995, 1996 e 1997.

Tutte le serie di RLS precedentemente adottate fino al Censimento agricolo 2000 sono

inizialmente espresse in moneta nazionale e successivamente convertite in Unità di Conto Europea

(ECU) mediante i tassi di conversione medi rilevati per il periodo di riferimento.

I redditi lordi standard calcolati per ettaro di superficie o per capo di bestiame, moltiplicati

rispettivamente per gli ettari di superficie e per il numero di capi di bestiame delle singole aziende,

forniscono i RLS totali di ciascuna coltivazione e categoria di bestiame. Sommando i valori così ottenuti

si ha l'ammontare complessivo del reddito lordo dell'azienda o anche la sua

dimensione economica

(DE). Essa è espressa in

Unità di Dimensione Economica Europea (UDE) e corrisponde ad un RLS

aziendale riferito a "condizioni di produzione ed a prezzi di un prefissato periodo".

Per il Censimento 2000 ogni UDE è uguale ad un RLS aziendale di 1.200 ECU. Un'azienda con un

RLS complessivo di 1.800 ECU ha, quindi, una dimensione economica di 1,5 UDE (1.800 : 1.200).

Per dare all'utente una più immediata percezione della dimensione economica delle aziende,

espressa in termini di RLS, accanto a ciascuna delle undici classi di dimensione economica, adottate

nella formazione delle tavole, viene fornito di seguito il corrispondente valore calcolato in lire italiane

mediante il tasso di conversione dell'ECU che, per l'anno 1996, è pari a Lire 1.937, 16

2.

CLASSI DI UDE

(1 UDE= L. 2.324.592)

meno di 1

1-2

2-4

4-6

6-8

8-12

12-16

16-40

40-100

100- 250

250 ed oltre

VALORI IN LIRE ITALIANE

( migliaia di lire)

meno di

2.325

4.649

9.298

13.948

18.597

27.895

37.193

92.984

232.459

581.148

2.325

4.649

9.298

13.948

18.597

27.895

37.193

92.984

232.459

581.148

ed oltre

2

Essendo i RLS calcolati con riferimento all'anno 1996, il valore dell'ECU è espresso in lire.

(18)

Gli orientamenti economici delle aziende agricole sono composti da diversi tipi di attività produttive

costituite dalle coltivazioni e dagli allevamenti. Per stabilire l'indirizzo produttivo di ciascuna azienda è

necessario calcolare il peso delle singole produzioni rispetto all'attività produttiva complessiva,

ponendolo a raffronto con predeterminate incidenze che individuano gli orientamenti tecnico-economici

contemplati dallo schema classificatorio. La diversa natura delle produzioni impone la definizione di una

unità di misura economica che consenta di standardizzarne il valore. La dimensione aziendale è quindi

determinata sommando i valori così ottenuti per tutte le attività produttive svolte dall'azienda.

Il procedimento pratico di determinazione dell'orientamento tecnico-economico e della dimensione

economica di una azienda

è

estremamente semplice, anche se

è

necessario passare per fasi graduali.

Una volta disponibili i dati di base definitivi relativi alle singole coltivazioni ed allevamenti riportati

nel questionario di azienda (mod. ISTAT CEAGR 1) in termini di ettari ed are per le coltivazioni e

numero di capi presenti per gli allevamenti, occorre inizialmente moltiplicare i suddetti dati per il

corrispondente RLS, ottenendo così una conversione in un unico parametro, quello monetario, di

produzioni di diversa natura. Una volta trasformate tutte le produzioni aziendali in RLS, si tratta di

aggregare i risultati secondo i criteri previsti dallo schema di classificazione. Infatti, in base a

predeterminate incidenze percentuali rispetto al valore complessivo delle attività produttive aziendali, si

attribuisce a ciascuna azienda un indirizzo produttivo specializzato unico o prevalente, duplice o

combinato con un altro o misto. In pratica, sulla base dell'incidenza percentuale raggiunta dal RLS

corrispondente a ciascuna voce o gruppo di voci previste dallo schema di classificazione rispetto a

quello totale aziendale, si determina per ciascuna azienda un

orientamento tecnico-economico

particolare, la cui aggregazione con altri aventi caratteristiche di omogeneità consente di ottenere

successivamente gli

orientamenti principali, e per aggregazioni ulteriori di questi ultimi, gli orientamenti

generali.

Ai fini dell'attribuzione di un'azienda ad un orientamento particolare sono stati stabiliti in sede

comunitaria, dopo numerosi test di significatività, i limiti percentuali di 1 /3 e 2/3.

Pertanto se il valore economico, dopo applicazione dei relativi RLS, di una o più attività produttive

omogenee risulta superiore a 2/3, ci si troverà dinanzi ad aziende

specializzate, mentre qualora il

suddetto valore attribuibile a produzioni di natura diversa {ad es. seminativi e coltivazioni legnose

agrarie, seminativi ed allevamenti, ... ) risulti compreso tra 1/3 e 2/3, l'azienda sarà classificata

mista

con duplicità di indirizzi. Infine, se nessuna delle attività produttive, singole o raggruppate per

omogeneità, supera economicamente 1 /3 del valore complessivo aziendale ci si troverà dinanzi ad

aziende con pluralità di indirizzi.

6.

Schema di classificazione tipologica

Lo schema di classificazione comunitario prevede l'iniziale ripartizione delle aziende in due gruppi

determinati dall'esistenza, in ciascuna di esse, di un indirizzo produttivo (OTE)

specializzato oppure

misto.

Le aziende ad indirizzo produttivo

specializzato sono quelle eventi un'attività produttiva esclusiva o

prevalente rispetto ad altre attività o, in altra forma, una unicità o predominanza di un orientamento

produttivo sugli altri.

Rientrano invece tra le aziende ad indirizzo produttivo

misto quelle che non hanno una unicità di

attività ma presentano un indirizzo parzialmente prevalente sugli altri con un RLS compreso entro

stabiliti limiti, o quelle che esercitano almeno due delle cinque attività preyiste per le aziende ad

indirizzo produttivo specializzato ma per le quali nessuna di tali attività supera una determinata

incidenza economica.

In funzione degli orientamenti tecnico-economici contemplati nello schema vengono definiti tre

livelli di aggregazione delle aziende agricole. Il primo livello prevede 8 OTE

generali che costituiscono

la più compatta suddivisione del sistema produttivo agricolo~ In dettaglio si articolano in:

Orientamento specializzato:

-

Seminativi. Aziende il cui indirizzo produttivo, unico o prevalente, è costituito dai seminativi, con

esclusione delle coltivazioni ortive in orti stabili o industriali, di quelle ortive in serra e delle

coltivazioni floreali.

-

Ortofloricoltura. Aziende il cui indirizzo produttivo, unico o prevalente, è costituito dalle coltivazioni

(19)

ortive in orti stabili o industriali, da quelle ortive in serra e/o dalle coltivazioni floreali.

-

Coltivazioni permanenti. Aziende orientate unicamente o prevalentemente verso le coltivazioni

legnose agrarie.

-

Erbivori. Aziende il cui indirizzo produttivo, unico o prevalente, è rappresentato dall'allevamento di

bovini, bufalini, equini, ovini e/o caprini, nonché le aziende prive di tale bestiame in cui l'attività

economica prevalente è incentrata sulla produzione foraggera di prati permanenti e pascoli.

-

Granivori. Aziende nelle quali l'attività unica o prevalente è quella dell'allevamento di suini, degli

allevamenti avicoli e/o dell'allevamento di fattrici (per quelli cunicoli).

Orientamento misto:

-

Policoltura. Aziende aventi due degli orientamenti agricoli generali (seminativi, ortofloricoltura,

coltivazioni permanenti), oppure uno di essi parzialmente prevalente rispetto agli altri.

-

Poliallevamento. Aziende aventi entrambi gli orientamenti zootecnici generali (erbivori, granivon), di

cui uno di essi parzialmente prevalente rispetto all'altro.

-

Coltivazioni-Allevamenti. Aziende che, esercitando attività produttive agricole e zootecniche, non

rientrano nei gruppi precedentemente indicati.

Gli OTE generali, a loro volta, sono stati disaggregati in 17 orientamenti tecnico-economici

principali, ottenendo una classificazione di secondo stadio più analitica della precedente.

La specificazione di questi ulteriori OTE è stata ottenuta evidenziando, nell'ambito delle aziende

classificate in ciascuno dei primi otto OTE, quelle aventi gli indirizzi produttivi più diffusi.

A loro volta i 17 gruppi di OTE di secondo stadio sono stati scissi in altri gruppi pervenendo a 50

orientamenti tecnico-economici

particolari.

Poiché ogni azienda viene attribuita ad uno dei 50 OTE particolari e ad una delle 11 classi di

dimensione economica, si ottengono, per ciascun livello territoriale considerato, 550 raggruppamenti di

aziende omogenee sotto il profilo tecnico-economico.

Per l'elenco dettagliato di tutti gli indirizzi produttivi suindicati si rimanda al capitolo "Orientamenti

tecnico-economici" in cui vengono presentati i singoli OTE specificando, per ognuno di essi, il tipo di

attività comprese.

7.

Criteri di classificazione

Ciascuna azienda è classificata in uno degli OTE in base all'incidenza percentuale del reddito

lordo standard delle varie attività produttive aziendali sul reddito lordo standard complessivo

dell'azienda.

Le aziende con indirizzo produttivo specializzato, ricadenti nei primi cinque OTE del primo livello,

sono caratterizzate dal fatto che il RLS delle coltivazioni o delle categorie di bestiame che determinano

l'orientamento di pertinenza è superiore ai 2/3 del RLS aziendale complessivo.

Lo stesso rapporto di 2/3 è fissato per classificare l'azienda con indirizzo specializzato nell'ambito

degli OTE di secondo e terzo livello.

In base a tale criterio, un'azienda con superficie investita ad agrumi, ad esempio, il cui RLS

aziendale è superiore a 2/3 del RLS aziendale complessivo, viene considerata come specializzata nelle

coltivazioni permanenti nella classificazione di primo livello, nella frutticoltura e agrumicoltura nella

classificazione di secondo livello ed infine nella

agrumicoltura in quella di terzo livello.

Le aziende ad indirizzo produttivo misto

(policoltura, poliallevamento e coltivazioni-allevamenti)

sono distinte a seconda che presentino un orientamento parzialmente prevalente, oppure una duplicità

di indirizzi dovuta alla prevalenza di due dei cinque orientamenti specializzati sugli altri.

Le aziende con un indirizzo produttivo di tipo parzialmente prevalente sono quelle

i

cui RLS,

provenienti dall'insieme delle attività produttive ( coltivazioni od allevamenti) che concorrono alla

costituzione di uno tra i primi cinque orientamenti generali dello schema tipologico, contribuiscono in

misura compresa tra 1 /3 e 2/3 alla formazione del RLS aziendale, mentre i RLS dell'insieme delle altre

attività produttive incidono sulla formazione del RLS al massimo per 1 /3.

Le aziende sono considerate, invece, con indirizzo produttivo di tipo duplice quandG entrambi i

RLS concernenti le attività produttive di due tra i primi cinque orientamenti specializzati dello schema

tipologico contribuiscono alla formazione del RLS aziendale con un'aliquota compresa tra 1/3 e 2/3.

Non tutti i possibili orientamenti di tipo duplice sono evidenziati nello schema tipologico (sono

(20)

esclusi, ad esempio, gli orientamenti coltivazioni permanenti e granivori, ortofloricoltura e granivon), in

quanto sono stati considerati solo quelli più diffusi. Le aziende non rientranti nelle voci previste,

unitamente alle aziende per le quali l'incidenza del RLS delle diverse attività produttive sul RLS

aziendale è talmente esigua da non determinare neppure un orientamento parzialmente prevalente o di

tipo duplice, vengono attribuite all'orientamento coltivazioni ed allevamenti.

Infine, tutte le aziende aventi in forma esclusiva una o più delle attività produttive per le quali non

sono stati calcolati i relativi RLS (terreni a riposo non soggetti a regime di aiuto, orti familiari,

selvaggina, animali da pelliccia, allevamenti ittici, ... ), non possono trovare classificazione nello

schema.

Per rendere più chiari i concetti fin qui illustrati sono di seguito presentati alcuni esempi con i quali

vengono mostrate concretamente le operazioni necessarie alla determinazione dell'OTE e della

dimensione economica delle aziende agricole.

Esempio 1 - Azienda ricadente in un Comune del Lazio, con superficie totale di Ha 1,00 e SAU di Ha 0,90

ATTIVITÀ

PRODUTTIVE

Granoturco per granella

Patata

Pomodoro da mensa

Erba medica

Orti familiari

Prati permanenti e pascoli

Altra superficie

Bovini - età <1 anno - Maschi da riproduzione

Vacche da latte

Polli da carne

TOTALE AZIENDALE

(*)

Per 100 capi

Quantità

Ha 0,05

Ha 0,05

Ha 0,16

Ha 0,05

Ha 0,19

Ha 0,40

Ha

0,10

n.3

n.3

n.

10

MODALITÀ DI CALCOLO

RLS (in ECU)

Unitario

1.661

3.297

4.951

238

71

197

1.343

180

(*)

Totale

83,1

164,9

792,2

591,0

4.029,0

18,0

5.678,2

%sul RLS

aziendale

1,5

2,9

13,9

10,4

71,0

0,3

100,0

L'azienda considerata nel primo esempio è classificata come specializzata in "Bovini - da latte"

nell'ambito dell'OTE principale in quanto, non considerando il valore delle produzioni foraggere (prati

permanenti e pascoli, erba medica) per la presenza di capi di bestiame erbivoro, il RLS derivante dalle

vacche da latte supera i 2/3 di quello complessivo aziendale. Tale azienda si colloca nell'orientamento

generale "Erbivori" ed in quello particolare "Bovini da latte". La dimensione economica dell'azienda è

pari a 4,7 UDE (5.678,2 ECU : 1.200).

(21)

Esempio 2 - Azienda ricadente in un Comune del Piemonte, con superficie totale di Ha 30,50 e SAU di Ha

13,30

ATTIVITÀ

PRODUTTIVE

Frumento tenero e spelta

Uva per produzione vini doc

Prati permanenti e pascoli

Boschi - latifoglie

Altra superficie

TOTALE AZIENDALE

Quantità

Ha 2,00

Ha 9,00

Ha 2,30

Ha 16,90

Ha 0,30

MODALITÀ DI CALCOLO

RLS (in ECU)

Unitario

882

4042

380

Totale

1.764,0

36.378,0

874,0

39.016,0

%sul RLS

aziendale

4,5

93,2

2,3

100,0

Nel secondo esempio, l'azienda in questione risulta attribuirsi l'OTE particolare 'Viticoltura per vini

di qualità", in quanto la corrispondente produzione presenta un RLS con peso pari al 93,2% di quello

aziendale; nell'ambito dell'OTE principale viene classificata come

azienda specializzata in "Viticoltura"

ed in quello generale ricade nella voce "Coltivazioni permanenti". La relativa dimensione economica è

di 32,5 UDE.

Esempio 3 - Azienda ricadente in un Comune della Sardegna, con superficie totale di Ha 3,45 e SAU di Ha

3,35

ATTIVITÀ

PRODUTTIVE

Granoturco per granella

Altri prati awicendati

Terreni a riposo non soggetti a regime di aiuto

Orti familiari

Altra superficie

Suini di peso inferiore a 20 Kg (lattonzoli)

Scrofe montate

Polli da carne

TOTALE AZIENDALE

(*) Per 100 capi

Quantità

Ha 0,50

Ha 2,10

Ha 0,70

Ha 0,05

Ha 0,10

n.25

n.5

n.50

MODALITÀ DI CALCOLO

RLS (in ECU)

Unitario

1.488

62

21

39

129 (*)

Totale

744,0

130,2

195,0

64,5

1.133,7

%sul RLS

aziendale

65,6

11,5

17,2

5,7

100,0

Nel terzo esempio, non considerando il RLS derivante dai "Suini di peso inferiore a 20 Kg"

{lattonzoli), in quanto risultano contemporaneamente presenti le "Scrofe montate", l'azienda si colloca

nell'OTE generale "Seminativi" con indirizzo principale "Altri seminativi" ed all'interno di quest'ultimo con

l'orientamento particolare "Seminativi diversi", in quanto il RLS imputabile distintamente alle produzioni

di "Granoturco" e degli "Altri prati awicendati" risulta inferiore al 66,6% e soltanto dalla loro

combinazione si ottiene un RLS pari al 77;1%. La dimensione economica aziendale risulta essere di 0,9

UDE.

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