• Non ci sono risultati.

Istologia 28 – Osso – Organizzazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Istologia 28 – Osso – Organizzazione"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Istologia 28 – Osso - Organizzazione 1

Istologia 28 – Osso – Organizzazione

In base alle dimensioni e alla disposizione delle fibre, si distinguono due varietà di tessuto osseo:

 Non lamellare (o fibroso)

 Lamellare

Tessuto osseo non lamellare (o fibroso)

È caratterizzato dalla presenza di grosse fibre collagene (5-10 µm di calibro) che si intrecciano in tutte le direzioni dello spazio (come nei tessuti connettivi densi a fasci di fibre intrecciati).

Gli osteociti occupano lacune scavate negli interstizi tra le fibre collagene senza un ordine preciso. Di solito, l’osso fibroso viene depositato sotto forma di lamine mal definite, attorno ad un canale centrale occupato da un vaso sanguigno, detto canale di Havers.

L’insieme delle lamine e dei canali è denominato osteone primitivo.

Il tessuto osseo fibroso è il primo ad essere deposto, dopodiché esso viene rapidamente riassorbito e rimpiazzato da tessuto osseo di tipo lamellare.

Ne rimane soltanto a livello delle inserzioni dei tendini e dei legamenti.

Tessuto osseo lamellare

Il tessuto osseo lamellare è la varietà più diffusa.

L’unità base di questo tessuto è rappresentata dalla lamella. Si tratta di una struttura formata da sostanza intercellulare e lacune contenenti osteociti. Una lamella è spessa circa 3-7 µm e, al suo interno, tutte le fibre collagene sono parallele tra di loro.

Esistono due tipi di lamelle:

 Lamelle spesse: si tratta di lamelle in cui la componente minerale è sensibilmente maggiore delle fibre collagene. Sono, quindi, più rigide ma meno resistenti alla trazione e meno elastiche.

 Lamelle sottili: si tratta di lamelle in cui le fibre collagene sono sensibilmente maggiori della componente minerale. Sono quindi più resistenti alla trazione e più elastiche.

La presenza di questi due tipi di lamelle rende il tessuto osseo ideale per sostenere l’organismo: è infatti rigido (per le lamelle spesse) e allo stesso tempo elastico, quindi resistente agli urti.

Il tessuto osseo lamellare esiste in due varianti:

 Compatto. Le lamelle sono associate strettamente tra di loro, senza nessuno spazio tra una lamella e l’altra. Le fibre di una lamella sono orientate in maniera diversa da quelle di un’altra, pur rimanendo parallele tra di loro all’interno della lamella. In questo modo, il tessuto ha una forte resistenza alla trazione in tutte le direzioni.

Le lamelle del tessuto osseo compatto si organizzano in 4 modi:

 Sistemi semplici. Le lamelle sono parallele fra di loro.

 Sistema osteonico. Le lamelle si dispongono in maniera concentrica attorno ad un canale centrale, chiamato canale di Havers. Nel complesso, il canale di Havers con le lamelle ad esso concentriche prendono il nome di osteone.

I canali di Havers di osteoni diversi sono uniti tra di loro attraverso canali che decorrono trasversalmente da un osteone all’altro. Questi canali si chiamano canali di Volkmann.

Attraverso i canali di Havers e Volkmann, i rami dell’arteria nutritizia e della vena emissaria

possono raggiungere le parti più interne dell’osso.

(2)

Istologia 28 – Osso - Organizzazione 2

 Sistema interstiziale (o breccia). È formato da lamelle disposte in maniera irregolare tra di loro. Si chiama “interstiziale” perché va a riempire gli spazi vuoti tra un osteone e l’altro.

Il sistema interstiziale è il frutto del rimaneggiamento degli osteoni.

 Sistemi circonferenziali. Le lamelle si dispongono a formare una circonferenza che avvolge i sistemi osteonici e interstiziali. Si distinguono due sistemi circonferenziali: uno esterno (a ridosso del periostio) ed uno interno (a ridosso dell’endostio).

 Spugnoso. Le lamelle si incrociano in maniera irregolare tra di loro, delimitando delle cavità, dette cavità midollari in cui è presente il midollo osseo. L’unità strutturale dell’osso spugnoso è la trabecola (o spicola), una struttura formata da più lamelle con decorso comune.

Periostio ed endostio

Si tratta di due strutture formate da un tessuto diverso da quello osseo che avvolgono esternamente (periostio) e internamente (endostio) le ossa.

In particolare:

 Il periostio è formato da due strati:

 Strato esterno, formato da connettivo denso fibroso e poche cellule. È ricco di vasi sanguigni che, attraversato lo strato profondo, si immettono nei canali di Volkmann per arrivare ai canali di Havers.

Lo strato esterno contiene anche delle fibre collagene con un comportamento particolare, le fibre perforanti di Sharpey. Queste fibre assumono un decorso perpendicolare alla superficie del periostio, attraversano lo strato profondo e si inseriscono nelle lamelle del sistema circonferenziale esterno e dei sistemi interstiziali più superficiali. In questo modo, ancorano saldamente il periostio all’osso sottostante.

 Strato profondo, ricco di cellule di svariati tipi, tra cui soprattutto fibroblasti.

Queste cellule sono normalmente quiescenti; nel caso di fratture, possono riprendere la loro attività e differenziarsi in osteoblasti. Gli osteoblasti formano uno strato epitelioide (di Ollier) che deposita il nuovo tessuto.

Il periostio non avvolge totalmente l’osso; si interrompe nelle zone di inserzione di tendini e legamenti e nelle zone in cui è presente la cartilagine articolare, per l’articolazione tra un osso e l’altro.

 L’endostio è organizzato in un singolo strato di cellule pavimentose che tappezzano tutte le cavità

dell’osso. Si tratta di osteoblasti quiescenti (nell’adulto) che possono riattivarsi al bisogno.

(3)

Istologia 28 – Osso - Organizzazione 3 Classificazione delle ossa

Le ossa del corpo hanno forme diverse e, in base alla loro forma, cambiano anche la quantità e la distribuzione di tessuto osseo compatto e spugnoso.

In particolare:

 Ossa lunghe. Sono sviluppate maggiormente in lunghezza che in larghezza. Sono formate da una parte centrale, la diafisi, e due parti disposte ai poli, chiamate epifisi.

La diafisi è un cilindro cavo, con al centro la cavità midollare. La parete è formata principalmente da tessuto osseo compatto, tranne nella zona a diretto contatto con la cavità midollare (in cui troviamo tessuto osseo spugnoso).

Le epifisi sono formate perlopiù da tessuto osseo spugnoso, avvolto da un sottile strato di osso compatto.

Sono ossa lunghe il femore (osso della coscia), l’omero (osso del braccio), ecc.

 Ossa corte. Hanno una forma pressoché cuboidale ed una struttura simile a quella

delle epifisi delle ossa lunghe (molto osso spugnoso centrale e sottile strato compatto esterno).

Sono ossa corte le ossa del polso.

 Ossa piatte. Hanno una forma laminare leggermente incurvata. Sono formate da due strati di osso compatto (uno esterno ed uno interno) che racchiudono uno strato di osso spugnoso. I due strati di osso compatto si chiamano tavolati, mentre lo strato di osso spugnoso prende il nome di diploe.

Sono ossa piatte la scapola e le coste.

 Ossa irregolari. Hanno una forma complessa. Anche la distribuzione dell’osso compatto e spugnoso non è ben definita ma, in linea generale, l’osso compatto tende sempre a disporsi esternamente e lo spugnoso internamente.

Sono ossa irregolari le vertebre della colonna vertebrale.

 Ossa sesamoidi. Hanno una forma appiattita e tondeggiante e si sviluppano all’interno dei tendini dei muscoli. Hanno sempre una parte compatta esterna e una spugnosa interna.

Sono ossa sesamoidi la rotula e alcune ossa minori del piede.

Ossa suturali. Sono ossa comprese tra le suture

1

delle ossa del cranio. Hanno una struttura paragonabile a quella di un osso piatto.

1Le ossa del cranio sono perlopiù ossa piatte e sono unite tra di loro da articolazioni dette suture. Si tratta di articolazioni a incastro tra i margini dentellati di un osso e quelli di un altro.

Riferimenti

Documenti correlati

perché c’è una superficie libera ed una superficie basale..infine tutti gli epiteli di rivestimento..ad eccezione dell’endotelio (quel tessuto che riveste internamente i vasi) ,hanno

Le fibre collagene (tipo I) formano l ’ ’ impalcatura di impalcatura di sostegno per la matrice mineralizzata della lamella sostegno per la matrice mineralizzata della lamella.

Nell Nell ’ ’ embrione, le ossa che si formano con questo embrione, le ossa che si formano con questo tipo di ossificazione sono le ossa piatte della volta tipo di ossificazione

Questa, in seguito modificata in alcune sue parti (Provenzano 1998), unifica in una termi- nologia comune gli studi sui manufatti in osso italiani ed europei e, basandosi

Si assiste all’incremento dei vasi del pericondrio, alla differenziazione di cellule osteoprogenitrici che si trasformano poi in osteoblasti, alla deposizione di tessuto

Roma Bologna Firenze Milano Torino Treviso Verona. percentuale del totale (21433cc) distribuito

Prenderemo infine in considerazione due figure di donna che sembrano essere attualizzazioni della regina di Sparta, due bellissime del ’900: Hedy Lamarr e Marilyn Monroe,

Perché, vedete, io sono la Re- gina Menzogna.. Con il mio potere ogni affare umano può andare a rotoli, e sotto la spinta dei miei strali anche le coppie più affiatate possono