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ALLEGATO 3A - Scheda progetto per l impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia

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Academic year: 2022

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ALLEGATO 3A - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia

ENTE

1) Denominazione e codice SU dell’ente titolare di iscrizione all’albo SCU proponente il progetto (*)

Associazione della Croce Rossa Italiana – SU00224

2) Coprogettazione con almeno due propri enti di accoglienza (Sì/No)

No

3) Coprogettazione con altro ente titolare e/o suoi enti di accoglienza (Si/No)

No

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

4) Titolo del programma (*)

LA CRI SEMPRE PRONTI PER TUTTI – ITALIA NORD EST

5) Titolo del progetto (*)

LA CRI E LA SALUTE PER TUTTI IN EMILIA-ROMAGNA, VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA

6) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (v. allegato 1)(*)

Settore A - 4 Pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale

7) Contesto specifico del progetto (*)

7.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*)

Abitanti

Il territorio coperto dalle tre Regioni in oggetto comprende una popolazione pari a 10.549.468 distribuita come segue: Emilia Romagna 4.464.119, Veneto 4.879.133 e Friuli Venezia Giulia 1.206.216.

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2 In tutte le Regioni si evidenzia un andamento demografico in linea con la media italiana e cioè in cui la popolazione ha un’età media elevata e una maggiore longevità femminile degli ultra-sessantenni.

Di seguito riportiamo i tre grafici per le diverse Regioni:

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3 Anche per quanto riguarda la presenza di residenti stranieri il dato è molto simile in tutte e tre le Regioni considerate, con un andamento costante nel corso degli anni:

In merito, invece, al rapporto della popolazione straniera in rapporto al totale dei residenti per Regione è leggermente diverso, poiché l’Emilia Romagna detiene il rapporto più alto con un 12%, il Veneto si attesta al 10% mentre il Friuli Venezia Giulia all’8,9%.

Per quanto riguarda la struttura della popolazione dai grafici seguenti risulta evidente quanto la popolazione anziana aumenti in maniera costante nel tempo a scapito di quella più giovane; ciò evidenzia una sostanziale aderenza dell’andamento demografico delle tre regioni con quello italiano.

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4 Questo andamento può essere ancor meglio osservato e analizzato se si prendono in considerazione alcuni indici demografici che rilevano il costante invecchiamento della popolazione.

Prendendo in esame gli ultimi 10 anni, dal 2010 al 2020, è possibile osservare che:

● l’indice di vecchiaia, che rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione attraverso il rapporto percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni, è aumentato in tutte le Regioni. Il dato è però diverso per le tre Regioni e vede il Veneto al primo posto con una variazione molto significativo che arriva al 28%, mentre sull’altro versante l’Emilia Romagna registra un più basso 10%;

● l’indice di dipendenza strutturale, che rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni), è aumentato in misura similare per le tre Regioni;

● anche per l’indice di struttura della popolazione attiva, che rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa attraverso il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni), si registra una variazione in aumento in tutte le Regioni.

Questo quadro di insieme ci permette di affermare che:

● le fasce più giovani della popolazione sono strutturalmente svantaggiate nel percorso di indipendenza economica e sociale;

● i cosiddetti “nuclei attivi” (nuclei in cui non sono presenti pensionati e la persona di riferimento è in età da lavoro), sono costituiti prevalentemente da persone over 40 e la condizione di lavoro a questi associata (come vedremo nel paragrafo seguente) è in molti casi precaria;

● il carico dell’assistenza della popolazione non attiva ricade in maniera sempre più incisiva su quella attiva che, però, non dispone sempre degli strumenti economici e personali in grado di far fronte alle diverse esigenze.

La pandemia e le relative misure restrittive di contenimento della diffusione del virus Covid19 hanno inciso in maniera forte sulla popolazione, colpendo i punti deboli già presenti prima dell’emergenza sanitaria:

● la precarietà lavorativa ed economica dei nuclei attivi;

● la condizione di isolamento sociale dei nuclei non attivi, in particolare per gli over 65.

Stato di salute nell’area Nord-Est (Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia)

La speranza di vita nell’area del Nord-Est è in linea con la media nazionale: per l'Emilia-Romagna si stima di 84,5 anni per le donne e di 80,2 per gli uomini; in Veneto si ha un'aspettativa di vita di 81,3 per gli uomini e 85,6 per le donne; in Friuli-Venezia Giulia di 85,3 anni per le donne e di 80,7 per gli uomini.

In Emilia-Romagna tra le cause principali di morte ci sono al primo posto le malattie del sistema circolatorio, al secondo i tumori e al terzo le malattie respiratorie, con i tumori che si collocano al primo posto considerando i soli uomini. Aumentano inoltre gli anni di vita persi per ictus (+44%) e l’Alzheimer (+35%), malattie croniche del rene (+21%) e malattie ipertensive.

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5 Il sovrappeso e l’obesità riguarda il 42% delle persone 18-69enni, pari a una stima di circa 1milione e 252mila persone in regione (902mila in sovrappeso e 350mila obese). Sono leggermente diminuiti i fumatori (il 28% delle persone 18- 69enni è fumatrice), mentre è aumentato il consumo di alcool a maggior rischio, soprattutto nei giovani (il 68% nella fascia 18-69 anni; il 23% presenta un consumo di alcol a rischio), dato maggiore della media nazionale. La prevalenza di tali fattori di rischio colpisce, ad eccezione del consumo di alcol a maggior rischio, maggiormente le persone svantaggiate sotto il profilo socio-economico.

In Veneto più di due terzi dei decessi sono imputabili a tumori e malattie del sistema circolatorio. In particolare, la principale causa di morte è rappresentata dalle malattie del sistema circolatorio nelle donne e dai tumori negli uomini. Una quota rilevante (42%) della popolazione nella fascia 18-69enni presenta un eccesso ponderale: in particolare il 32% risulta essere in sovrappeso e il 10% è obeso. I fumatori sono il 22%, di cui donne il 18% e uomini il 26%, mentre Il 66% dei veneti dichiara di essere bevitore. Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nelle fasce di età più giovani e nelle persone con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà economica. Più di un quinto degli intervistati (26%), trend in aumento, può essere classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio.

La prima causa di morte in Friuli Venezia Giulia è il gruppo delle malattie circolatorie, seguita dai tumori.

In regione poi risultano in eccesso ponderale oltre quattro persone adulte su dieci: il 31% è in sovrappeso ed il è 10% obeso. Tra questi circa uno su tre è iperteso (31%) e ha il colesterolo alto (29%), il 7% riferisce una diagnosi di diabete, il 4% ha avuto un infarto del miocardio e il 9% ha una malattia respiratoria cronica. La percentuale di fumatori in residenti in Friuli Venezia Giulia è all'incirca del 25%, meno che in passato, mentre la percentuale di consumatori a maggior rischio in regione è del 29% ed è tra i valori più alti d'Italia (la media nazionale è del 17%).

Il sistema di assistenza sanitaria e il trasporto sanitario nell’area Nord-Est (Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia)

Nel 2018 il finanziamento effettivo della spesa sanitaria della regione Emilia-Romagna ha raggiunto 9 miliardi e 283 milioni di euro, pari all'8% del totale dei trasferimenti nazionali spettanti alle Regioni. In Veneto ha raggiunto 9 miliardi e 264 milioni di euro, mentre in Friuli Venezia Giulia 2 miliardi e 408 milioni di euro.

Il finanziamento pro capite regionale in Emilia Romagna, nel 2018 si attesta a 2.083 euro. L’eccedenza rispetto alla media nazionale è di 170 euro per ciascun residente nella regione. In Veneto è di 1.954 euro (41 euro in più rispetto al valore nazionale) e in Friuli Venezia Giulia è di 1.980 euro (67 euro in più rispetto al valore nazionale).

Sempre nel 2018, i posti letto ordinari in strutture pubbliche o private accreditate per le specialità Malattie infettive, Pneumologia e Terapia intensiva, in Emilia-Romagna sono 940, il 7,9% dei posti totali disponibili in Italia con le stesse caratteristiche; in Veneto sono 895, 48 in meno rispetto al 2010 e pari al 7,5% degli analoghi posti in Italia; in Friuli Venezia Giulia sono 248, 8 in meno rispetto al 2010 e pari al 2,1% dei posti nazionali.

L’attuale assetto delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nelle tre regioni è in parte condizionato dalle politiche di contenimento delle assunzioni. Nel 2017 il personale dipendente del SSN in Emilia-Romagna è di 56.093 unità, di cui circa il 44% è rappresentato da personale infermieristico ed il 14% da personale medico. Nel suo insieme esso rappresenta il 9,3% del totale nazionale, con 126 dipendenti ogni 10mila residenti, 26 unità in più rispetto al dato medio nazionale. In Veneto invece lavorano nel SSN 57.425 dipendenti, il 42,3% infermieri e il 13,9% medici: nel complesso di 117 operatori

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6 ogni 10mila abitanti. In Friuli-Venezia Giulia sono 17.452 i dipendenti nel SSN, di cui il 40,9% è personale infermieristico e il 13,7% personale medico. Si tratta nel complesso di 143 operatori ogni 10mila abitanti, 43 operatori in più rispetto alla media nazionale.

I presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi in Emilia-Romagna sono pari a circa il 10,5%

del dato nazionale, con un’offerta di circa 3 presidi ogni 10mila abitanti e superiore a quella nazionale (2,1), mentre in Veneto sono il 7,5% del totale nazionale, con 1,9 presidi ogni 10 mila abitanti, e in Friuli Venezia Giulia il 2,7%, con 2,8 presidi ogni 10 mila abitanti.

La disponibilità di posti letto in Emilia-Romagna è più elevata rispetto alla media nazionale con 84,5 per 10mila residenti (di cui quasi l'80% destinata alle persone con 65 anni o più), ma sensibilmente inferiore rispetto alle altre due regioni. In Veneto infatti la disponibilità di posti letto è pari a 88,2 per 10 mila abitanti (81,1% destinata alle persone con 65 anni o più), mentre in Friuli Venezia Giulia pari a 110,3 per 10 mila abitanti (82% destinata alle persone con 65 anni o più).

Il settore del no-profit tradizionalmente offre un importante contributo al funzionamento e all’ampliamento dell’offerta nel settore della Sanità che si affianca a quella garantita dal settore pubblico e da quello profit. Questo dato è confermato in tutte e tre le regioni dove il peso del no-profit in Sanità rappresenta, rispettivamente in termini di unità e di dipendenti, 8,6% e 8,9% sul totale nazionale in Emilia-Romagna, il 9,4% e 7,3% in Veneto e l’1,6% e lo 0,8% in Friuli Venezia Giulia.

Il servizio di trasporto da e verso i presidi ospedalieri rappresenta un elemento di fondamentale importanza per garantire la continuità delle cure soprattutto per quei pazienti cronici che hanno bisogno di periodiche e ripetute terapie per tenere sotto controllo la malattia.

Anche nella macro area di riferimento, il servizio ha subito una notevole contrazione a causa dei veicoli e del personale addetto assorbito nella risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19 e dal numero di servizi sospesi nel corso del lockdown o non effettuati per timore del contagio da parte dei cittadini.

Le regioni, ogni anno, determinano, nell’ambito del Fondo sanitario, il fabbisogno economico per l’attività di trasporto sanitario, individuando un budget complessivo relativo alla quantità e qualità dei servizi di trasporto di emergenza-urgenza.

Per l’erogazione del servizio le regioni si avvalgono di associazioni di volontariato e della Croce Rossa Italiana.

La pandemia nell’area Nord-Est (Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia)

A partire da febbraio 2020, dall'epicentro in Lombardia il contagio da Covid-19 si è inizialmente diffuso alle regioni limitrofe per poi estendersi con diversa intensità a tutti i territori. In Veneto la diffusione del virus ha dapprima colpito le province di Padova, Venezia e Treviso, per poi espandersi rapidamente al resto della regione. In Emilia Romagna le province colpite inizialmente sono state Piacenza e Parma, successivamente anche Bologna dove si è registrata un’elevata diffusione. In Friuli Venezia Giulia, i primi casi di infezione da Covid-19 sono stati registrati a Udine all’inizio di marzo; successivamente i contagi si sono estesi all’area di Trieste e Gorizia e, in misura meno intensa, a Pordenone.

Se nella cosiddetta prima ondata è stata la Lombardia a distinguersi come la regione più colpita per numero di decessi, il Nord-Est è stata l’area che ha certificato un primato negativo per numero di vittime nella seconda ondata. In questa fase, il Veneto è stata la prima tra le regioni italiane nell’indice di mortalità, con 117 vittime ogni 100mila abitanti, preceduta solo dalla Valle d’Aosta (196 vittime ogni 100mila abitanti), ma su una scala demografica nettamente inferiore.

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7 Nel complesso invece, dall’inizio della pandemia ad oggi, la Valle d’Aosta si attesta come la regione che ha registrato più vittime (312 ogni 100mila abitanti), seguita nell’area del Nord-Est dall’Emilia-Romagna (194) e Friuli-Venezia Giulia (168).

Nonostante l’incremento della dotazione di personale sanitario e del numero di posti letto nelle terapie intensive regionali, i casi di Covid-19 registrati in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia sono nel totale 739.860, i decessi 24.192 e i guariti 599.693.

A causa dell’epidemia da Covid-19 il Sistema sanitario delle tre regioni ha dovuto affrontare un aumento delle richieste di servizi in emergenza e terapia intensiva tale da superare le proprie capacità.

Sono emerse le criticità intrinseche dell’assistenza agli ammalati di COVID- 19 ma anche quelle delle patologie non-Covid, in conseguenza delle importanti modifiche organizzative che sono state necessarie in questa circostanza di “guerra” (almeno in termini sanitari), che, partendo dalla centralità delle regioni, coinvolgono tutte le strutture del Servizio Sanitario.

Tra le principali criticità rilevate:

● Definanziamento del Servizio Sanitario Nazionale

● Piani della prevenzione obsoleti e/o carenti

● Carenza di Dispositivi di protezione individuale (DPI)

● Carenza di posti letto disponibili in terapia intensiva

● Lentezza esecuzione e risposta “tamponi”

● Assenza in fase iniziale di farmaci appropriati

● Difficoltà nella continuità assistenziale e sociale fra Ospedale e Territorio

● Riduzione drastica dell’assistenza “ordinaria” al paziente cronico e fragile

● Inadeguatezza organizzativa e strutturale delle RSA (forse anche delle Cure intermedie)

● Mancato affiancamento dei Medici Palliativisti nei percorsi multidisciplinari

● Scarsa attenzione agli aspetti psicologici dei pazienti, dei loro familiari ma anche e soprattutto del personale sanitario

Anziani

Gli anziani in Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia rappresentano rispettivamente il 24,2%, 23,3% e 26,5% della popolazione e sono circa 2.536.802 persone.

Nelle società che invecchiano, il peso delle patologie croniche-degenerative e delle disabilità che comportano diventa sempre più rilevante. Esse rappresentano oggi le principali cause di morte, morbilità e di perdita di anni di vita in buona salute e sono spesso presenti contemporaneamente nello stesso individuo, imponendo anche un cambiamento profondo dello scenario di cura e della presa in carico dei pazienti che ne sono affetti.

Secondo i dati di PASSI d’Argento 2016-2019, circa 6 ultra 65enni su 10 riferiscono che, nel corso della vita, un medico ha diagnosticato loro una o più patologie tra le seguenti: insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale, ictus o ischemia cerebrale, diabete, infarto del miocardio, ischemia cardiaca o malattia delle coronarie, altre malattie del cuore, tumori (comprese leucemie e linfomi), malattie croniche del fegato o cirrosi.

Rispetto alle malattie croniche, si registrano valori più elevati al nord in Friuli Venezia Giulia (20%) ed Emilia-Romagna (19%) per scendere in Veneto (18%). Analogamente accade per la policronicità, ovvero la compresenza di due o più patologie croniche, tra gli ultra 65enni: in Friuli Venezia Giulia si registra un valore critico di circa il 5%, in Emilia-Romagna circa il 4% e in Veneto circa il 3%.

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8 I malati cronici sono quelli più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19, con il manifestarsi di sintomi che spesso si rivelano fatali.

Il numero di deceduti nei quali il Covid è la causa direttamente responsabile della morte varia in base all'età, con valori minimi nelle persone di età inferiore ai 50 anni e massimi nella classe di età 80-89 anni. Anche nelle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia il Covid ha fatto registrare un numero molto elevato di decessi presso le RSA, dove le persone ospitate sono tra quelle potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave se colpite da COVID-19.

Il servizio di trasporto ospedaliero ed extra ospedaliero è di fondamentale importanza per la tutela e la cura delle persone anziane. Gli over-65 registrano il maggior numero di accessi presso gli ospedali ed i pronto soccorso. Per incidenti o malattie croniche, sono una fascia particolarmente vulnerabile e con estrema difficoltà alla mobilità in autonomia. Per promuovere prevenzione, cura e soccorso, il servizio di trasporto è un alleato chiave per garantire tempestivi interventi.

Il servizio ha subito un notevole contrazione a causa dei veicoli e del personale addetto assorbito nella risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19 e dal numero di servizi sospesi nel corso del lockdown o non effettuati per timore del contagio da parte dei cittadini.

Disabilità

Secondo il Rapporto dell’Istat “Conoscere il mondo della disabilità” (2019), nel nostro Paese le persone che, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali sono circa 3 milioni e 100mila, il 5,2% della popolazione. In Emilia-Romagna si ha un’incidenza del 5,3% sulla popolazione, in Veneto del 4,4% e in Friuli-Venezia Giulia del 4,5%.

Le persone con disabilità sono tra le più esposte agli effetti negativi della pandemia, sia sul piano sociale (a causa delle limitazioni ai servizi di cui usufruiscono, nonché di quelle relative alla limitazione dei contatti sociali), che su quello sanitario (per la eventuale presenza di patologie, ma soprattutto a causa della loro permanenza in strutture e istituti, nei quali si sono sviluppati numerosi focolai e l’incidenza di mortalità è più alta che all’esterno). L’estrema fragilità di questa categoria, le misure restrittive imposte dal Covid-19, l’impossibilità di garantire servizi in presenza ha generato un aumento del carico assistenziale che inevitabilmente si è riversato verso le famiglie.

Le persone con disabilità si trovano in situazione di grave limitazione dell’autonomia personale, ristretta soprattutto dalla mobilità. Il servizio di trasporto, dotato di speciali strumenti e veicoli, da e verso i presidi sanitari e verso i centri di cura e assistenza è uno strumento fondamentale di assistenza e supporto e promuove il raggiungimento della massima autonomia possibile per migliorare il loro livello di vita.

Il servizio ha subito un notevole contrazione a causa dei veicoli e del personale addetto assorbito nella risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19 e dal numero di servizi sospesi nel corso del lockdown o non effettuati per timore del contagio da parte dei cittadini.

Conclusioni

Il sistema sanitario delle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, come nel resto d’Italia, è stato messo a dura prova dall’avvento di Covid-19, non solo nella prevenzione e cura dell’infezione, ma anche nel mantenimento di attività, terapie e prestazioni ordinarie.

Si è registrato un elevato numero di servizi sospesi nel corso del lockdown o non effettuati per timore del contagio da parte dei cittadini.

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9 Le mancate visite, terapie e attività diagnostiche possono generare una maggiore progressione delle cronicità.

L’attuale fase della pandemia vede un notevole aumento di nuovi casi: è quindi fondamentale che i servizi si organizzino per garantire sia le cure per i malati di Covid-19 sia la continuità di assistenza per i malati cronici.

In caso contrario, il “rallentamento” della presa in carico per le cronicità si sommerebbe all’impatto diretto della pandemia sulla salute dei cittadini, con un esito fortemente negativo: le malattie croniche, infatti, rendono più suscettibili a forme gravi di Covid; viceversa è probabile che il CoViD-19 predisponga a peggioramenti di preesistenti condizioni croniche.

In questo contesto il progetto intende intervenire a supporto del sistema sanitario delle regioni nell’area nord-orientale dell’Italia nell’affrontare le seguenti sfide e criticità:

● Diminuzione dei tassi di accesso al Pronto soccorso e di ricovero ospedaliero a seguito di una ridotta accessibilità ai servizi a causa della pandemia in corso;

● Difficoltà nella continuità assistenziale e sociale fra Ospedale e Territorio durante la pandemia;

● Riduzione drastica dell’assistenza “ordinaria” al paziente cronico e fragile;

● Necessità di evadere i servizi di trasporto pazienti richiesti sia per il trasporto speciale Covd-19, che per i trasporti ordinari.

Il progetto mira ad un impatto sul territorio agendo sui seguenti indicatori:

Situazione all’inizio del progetto: Il Sistema Sanitario del Nord-Est è messo a dura prova dalla pandemia in atto. Si registra una diminuzione dei tassi di accesso al Pronto soccorso e di ricovero ospedaliero a seguito di una ridotta accessibilità ai servizi a causa della pandemia in corso. Il Sistema Sanitario ha difficoltà nella continuità assistenziale e sociale fra Ospedale e Territorio, con una conseguente riduzione drastica dell’assistenza “ordinaria” al paziente cronico e fragile. È necessario aumentare i servizi di trasporto pazienti sia per il trasporto speciale Covd-19, che per i trasporti ordinari.

7.2) Destinatari del progetto (*) DESTINATARI DIRETTI

Almeno 12.000 utenti/pazienti. Persone colpite da problemi di salute di vario livello appartenenti all’utenza che necessita di trasporto per accedere all’assistenza sanitaria.

Di seguito si elencano le principali categorie:

● Persone affette da un problema di salute tipo cronico bisognose di accompagnamento in ospedale;

● Persone anziane e con bisogno di aiuto in quanto sole

● Indigenti che si trovano in situazioni di vita precarie;

● Persone con disabilità fisiche e mentali;

● Vittime di incidenti domestici, stradali, sul lavoro, ecc.

● Persone affette da Covid-19

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DESTINATARI INDIRETTI

In primo luogo, destinatari indiretti sono le famiglie e i care givers dei diretti beneficiari del progetto.

Beneficeranno inoltre delle attività gli Enti pubblici e privati del territorio, ASL, Cliniche pubbliche e private, RSA, Centri di assistenza convenzionati e pubblici che beneficeranno della

Capacity Building apportata dal potenziamento del sistema sanitario attraverso un servizio di

trasporto tempestivo ed efficiente.

In generale beneficeranno del progetto i Comuni e l’intera popolazione del territorio, che potrà contare, al bisogno, di un servizio importante per la tutela della loro salute.

8) Obiettivo del progetto (*)

Descrizione dell’obiettivo con l’indicazione del peculiare contributo alla piena realizzazione del programma (*)

CONTRIBUTO AL PROGRAMMA

Il progetto si inserisce all’interno del Programma

LA CRI SEMPRE PRONTI PER TUTTI – ITALIA NORD EST

che contribuisce al raggiungimento dell’Obiettivo 3 della Strategia 2030, ovvero quello di “assicurare la

salute ed il benessere per tutti e per tutte le età”, ambito di intervento n) Tutela del diritto alla salute

per favorire l’accesso ai servizi e garantire l’autonomia e il benessere delle persone. Il progetto infatti agisce per migliorare i servizi di trasporto e accompagnamento richiesti dai cittadini e/o dalle strutture sanitarie, attraverso un incremento dei trasporti stessi che ne faciliti la possibilità di accedervi, il tempestivo trasporto per favorire cure adeguate e di veder garantito il diritto alla salute.

Il progetto contribuisce inoltre al Programma attraverso una rete e uno scambio di informazioni aggiornate e condivise per l’intercettazione dei bisogni presenti sul territorio.

La Croce Rossa, in qualità di Rete associativa nazionale, ha nella sua mission il compito di organizzare una rete di volontariato sempre attiva per affiancare il servizio sanitario nel soccorso, la cura e l’assistenza del cittadino.

OBIETTIVO GENERALE

Il soccorso e le prime cure a persone ferite e bisognose sono attività che la Croce Rossa svolge sin dalla sua nascita, prima sui campi di battaglia e poi in tempo di pace nella società civile.

Ancor oggi – a 150 anni dalla sua fondazione - uno dei compiti che più impegnano i suoi volontari sono il soccorso in emergenza ed il trasporto in ambulanza degli infermi, fornendo un servizio fondamentale in convenzione con le strutture della sanità pubblica.

Essenziale è quindi l'investimento dedicato alla formazione del proprio personale volontario,

fondato su standard elevati e uniformi sul territorio nazionale, portato a termine con dedizione da

personale altrettanto volontario e appositamente formato.

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L’obiettivo generale di progetto è di potenziare i servizi di tutela salute dei cittadini attraverso il rafforzamento del sistema sociosanitario locale.

Il progetto intende, come obiettivo specifico, favorire il tempestivo accesso ai servizi sanitari ospedalieri, pubblici e privati, attraverso il potenziamento del servizio di trasporto dei pazienti.

Al fine di raggiungere gli obiettivi di progetto, si intendono raggiungere i seguenti risultati attesi:

Risultato Atteso 1) Migliorato il servizio di accesso al trasporto pazienti attraverso l’aggiornamento della mappa dei bisogni e il coordinamento tra gli operatori coinvolti

Risultato Atteso 2) Potenziato il servizio di trasporto utenti in collaborazione con l’ASL e/o Cliniche private e/o privati cittadini.

Il progetto mira ad un impatto sul territorio agendo sui seguenti indicatori:

Situazione all’inizio del progetto: Il Sistema Sanitario del Nord-Est è messo a dura prova dalla pandemia in atto. Si registra una diminuzione dei tassi di accesso al Pronto soccorso e di ricovero ospedaliero a seguito di una ridotta accessibilità ai servizi a causa della pandemia in corso. Il Sistema Sanitario ha difficoltà nella continuità assistenziale e sociale fra Ospedale e Territorio, con una conseguente riduzione drastica dell’assistenza “ordinaria” al paziente cronico e fragile. È necessario aumentare i servizi di trasporto pazienti sia per il trasporto speciale Covd-19, che per i trasporti ordinari.

Situazione alla fine del progetto: il progetto favorirà il tempestivo accesso ai servizi sanitari, per 12.000 pazienti (disabili, anziani, malati cronici, indigenti, vittime di incidenti, persone affette da Covid) attraverso la realizzazione di 15.000 servizi di trasporto.

Il progetto si realizza in co progettazione tra gli Enti di Accoglienza coinvolti, presso le cui sedi saranno offerti i servizi di assistenza e trasporto per garantire la copertura massima del territorio e potenziarne pertanto l’impatto.

La decisione di co progettare nasce da una visione condivisa del territorio e delle sfide che una grande Organizzazione di Volontariato come Croce Rossa Italiana è chiamata ad affrontare quotidianamente per il miglioramento delle condizioni di salute e quindi la vita delle popolazioni che su quel territorio ci vivono. L’esigenza di un servizio sociosanitario maggiormente efficiente e attento alle esigenze dei più vulnerabili è il filo conduttore alla base della co progettazione, consapevoli che la messa in comune e a sistema delle procedure e delle buone pratiche nella realizzazione del Progetto favorisce il raggiungimento dell’obiettivo comune.

9) Attività con relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo (*)

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Le attività previste si replicheranno in tutte le sedi coinvolte per potenziare l’impatto del progetto a livello regionale.

Il progetto contribuisce a rafforzare le capacità di risposta alle richieste socio-assistenziali provenienti dal territorio di riferimento. Potenzia i servizi di trasporto e accompagnamento richiesti dai cittadini o dalle strutture sanitarie, attraverso un incremento dei trasporti stessi.

La Croce Rossa offre preziosi servizi di trasporto per pazienti. Si avvale di un parco macchine composte da Ambulanze attrezzate sulle quali operano operatori sanitari qualificati e periodicamente formati e aggiornati. La Croce Rossa riceve la richiesta di trasporto presso il proprio centralino che provvede allo smistamento delle richieste in ordine di priorità e urgenza.

Il servizio di trasporto permette a pazienti di diversi livelli di gravità o con impossibilità motorie di recarsi presso i presidi ospedalieri o presso le case di cura o altro luogo necessario da raggiungere per curare, monitorare e/o controllare la propria salute e benessere.

Il servizio di trasporto affianca e potenzia, in una logica sussidiaria e in un processo di capacity

building, il sistema sociosanitario locale. Le attività della Croce Rossa si integrano ai servizi

sociosanitari locali rafforzando la risposta sul territorio alla richiesta di cure e interventi per la tutela della salute.

Collaboreranno alla realizzazione delle attività di progetto A.S.D. Bedoniese United, A.S.D.

Ushac aps, Associazione MonteValestra (no profit), Riomania APS (associazione privata), Emporio Solidale il Mantello – APS, A.S.D. Rugby Guastalla 2008, Volpi s.r.l., AVIS COMUNALE DI MEDESANO ODV, Comune di Medesano, Consorzio Fantasia – Società Cooperativa Sociale – Onlus, A.I.D.O. O.D.V., Emporio della Solidarietà IL MELOGRANO – odv, Il Mondo Coi Miei Occhi – no profit, CDD SpA, BMR S.p.a., Farmacia All’Orso Bianco SNC, Comune di Cervignano del Friuli, Associazione Italiana Assistenza agli Spastici Trieste - odv, PSICOLOGI PER I POPOLI FVG – NO PROFIT, Farmacia Al Giglio.

Per raggiungere il Risultato Atteso1) Migliorato il servizio di accesso al trasporto pazienti attraverso l’aggiornamento della mappa dei bisogni e il coordinamento tra gli operatori coinvolti, saranno realizzate le seguenti attività:

1.1) Analisi dei bisogni del territorio, con particolare attenzione alle nuove esigenze originate dalla pandemia Covid

Per fornire servizi puntuali ed efficienti sarà realizzata una mappatura dei bisogni del territorio in termini di servizi di trasporto e assistenza a favore dei cittadini. La ricerca servirà per attualizzare i database e valutare i punti da rafforzare con i servizi che si offrono.

L’analisi sarà necessaria per mappare le nuove esigenze del territorio, soprattutto in ambito di prevenzione e sostegno socio-sanitario per le nuove povertà in tempi di emergenza Covid -19.

Inoltre, sarà realizzato lo studio e la valutazione delle esperienze pregresse dei servizi offerti per

identificare i punti di forza da replicare (Best Practice) e i punti deboli da potenziare (Lesson learned).

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1.2) Formazione e aggiornamento del personale impiegato e volontario e protocolli Covid

Il personale impiegato presso i mezzi di trasporto sarà periodicamente formato e aggiornato.

È importante garantire la conoscenza da parte di tutto lo staff delle linee guida, delle eventuali nuove normative e i protocolli di sicurezza. A tal fine formatori professionali, realizzeranno corsi di formazione e aggiornamento sui seguenti temi:

- Corso operatore salute;

- Primo soccorso;

- Pronto soccorso;

- BLS – Basic Life Support;

- Triage;

- Aspetti psicologici nelle emergenze;

- Regolamento sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- Misure di prevenzione da adottare al fine di prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Coronavirus.

1.3) Attività di Coordinamento

Per garantire servizi efficienti ed efficaci saranno realizzate periodiche riunioni di coordinamento con lo staff operativo sulle ambulanze. Durante le riunioni si valuteranno eventuali situazioni di crisi o criticità di gruppo per identificate e mettere in atto le attività di risposta e favorire un clima collaborativo e sinergico.

È importante creare e consolidare un clima di fiducia e di collaborazione tra lo staff operativo, per creare dei gruppi di lavoro efficienti capaci di affrontare in sinergia ogni situazione, soprattutto se emergenziale e/o critica di soccorso.

Si provvederà inoltre a realizzare riunioni di valutazione e condivisione con il personale dei reparti ospedalieri coinvolti nel progetto per garantire la condivisione di procedure e protocolli.

Tra i partner di progetto, collaborerà il Comune di Carpineti.

Per raggiungere il Risultato Atteso 2) Potenziato il servizio di trasporto utenti in collaborazione con l’ASL e/o Cliniche private e/o privati cittadini., saranno realizzati servizi di trasporto dei pazienti in collaborazione con ASP MAGIERA ANSALONI, UNIONE COMUNI PIANURA REGGIANA, ESERCIZIO VITA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S., Smurfit Kappa Italia S.p.a. – Camposanto sul Panaro, Noi per Loro – odv, R.I.V.I. Ambiente e Sicurezza s.r.l., OS Software s.r.l., Casa Madonna dell’Uliveto S.c.s.r.l..

Per garantire l’accesso tempestivo di pazienti presso o di ritorno da presidi ospedalieri, case di cura, ecc. la Croce Rossa realizza diversi servizi di Trasporto gestiti e coordinati dal centralino.

Il personale dell’Associazione in servizio sulle ambulanze gestisce i trasporti e la relazione

d’aiuto con il paziente trasportato. In questo tipo di servizi risulta infatti significativo il rapporto

umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede

nei soccorritori una particolare sensibilità nel comprendere le condizioni dei pazienti e una

spiccata propensione alla gestione relazionale delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca

(14)

14

nella disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all’interno delle strutture sanitarie che molto spesso diventano un ulteriore peso per la persona sofferente.

Per raggiungere il risultato atteso saranno realizzate e seguenti attività:

2.1) Gestione del Centralino

Il servizio di trasporto viene offerto attraverso il contatto con la CRI tramite il Centralino.

L’addetto al centralino gestisce le telefonate, prende nota delle prenotazioni dei servizi, li organizza in ordine di priorità ed urgenza e li comunica all’unità operativa.

Raccoglie inoltre le informazioni necessarie per organizzare al meglio il servizio quali informazioni generali sulla persona da trasportare, sul tipo di patologia sofferta ed informazioni sulla logistica (presenza dell'ascensore, scale, eventuali ostacoli, difficoltà di accesso con l’ambulanza, ecc...).

Ogni paziente ha specifici bisogni e necessità, per questo il centralino provvede a identificare la tipologia di trasporti idonea per ogni specificità, e relativo mezzo ed equipaggio da impiegare per l’operazione.

Il servizio è propedeutico e indispensabile per la corretta e organizzata erogazione dei servizi.

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario

Un servizio rivolto, principalmente ad anziani non deambulanti affetti da patologie croniche, disabili motori, soggetti in grado di deambulare autonomamente, ma le cui condizioni di salute sconsigliano il ricorso ai mezzi di trasporto ordinari (è il caso di molti pazienti sottoposti a dialisi o di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia).

Rientrano nella categoria del trasporto infermi anche quelli rivolti a pazienti ricoverati o dimessi dagli ospedali e che non possano utilizzare i comuni mezzi di trasporto pubblici e privati.

L’unità mobile, autoveicolo o ambulanza, con un’equipe composta da un autista e un operatore, preleva il paziente, lo assiste nel periodo di trasporto e lo accompagna alla sua destinazione.

2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

Trasporto realizzato con autoveicoli attrezzati, autovetture, pulmini o ambulanze, un autista e solitamente un operatore, se necessario. Servizio per riportare presso la propria abitazione una persona (non deambulante) che era ricoverata in ospedale o precedentemente portata in Pronto Soccorso.

Il servizio viene realizzato da personale specializzato.

I destinatari, in caso di bisogno, potranno usufruire di un servizio di trasporto dal domicilio al presidio sanitario e viceversa, necessità questa di particolare importanza soprattutto in caso di spostamenti di lungo raggio.

2.4) Servizio inter-ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi

(15)

15

Il servizio indispensabile per trasfusioni urgenti o per operazioni chirurgiche – dal Centro

Trasfusionale al reparto richiedente. Si possono trasportare anche cartelle cliniche, provette, etc. e altro materiale. Si realizza con un’auto attrezzato per il trasporto e la corretta conservazione del materiale e un autista.

2.5) Servizio di Trasporto di emergenza

Servizio offerto per trasporto in ambulanza in situazione di emergenza/urgenza in caso di grave malore, incidente stradale, sul lavoro, domestico o sportivo o in ogni situazione certa o presunta di pericolo.

Il centralino riferisce le chiamate alla squadra operativa in emergenza che esamina la problematica attraverso le informazioni essenziali fornirete e attiva il mezzo di soccorso disponibile più idoneo alla situazione.

I servizi vengono ordinariamente svolti da un equipaggio composto da minimo due persone, anche se il numero è suscettibile di variazioni incrementali in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta.

2.6) Servizio di Trasporto speciale Covid

Il servizio è realizzato da personale appositamente preparato per il trattamento e il trasporto di pazienti affetti da Covid-19 o sospetti tali. Vengono messi in atto i protocolli delle misure anti-contagio e il veicolo ha speciali divisori e dispositivi di protezione appositamente istallati per la particolare tipologia di trasporto. Tutti i mezzi di trasporto sono sanificati prima e dopo il servizio.

Azioni logistiche-operative

ATTIVITÀ AZIONI

1.1) Analisi dei bisogni del territorio, con particolare attenzione alle nuove esigenze originate dalla pandemia Covid

1.1.1) Raccolta dati di settore

1.1.2) mappare le nuove esigenze del territorio 1.1.3) Condivisione informazioni, buone pratiche e spunti di riflessione con altri enti del territorio 1.1.4) Elaborazione analisi

1.2) Formazione e aggiornamento del personale impiegato e volontario e protocolli Covid

1.2.1) Calendarizzazione corsi di formazione e aggiornamento

1.2.2) Elaborazione dei contenuti e materiali didattici 1.2.3) Organizzazione location e attrezzature (es.

manichini simulazione) 1.2.4) realizzazione formazione 1.2.5) Elaborazione report attività

1.3) Attività di Coordinamento

1.3.1) Organizzazione incontri 1.3.2) realizzazione incontri

1.3.3) Elaborazione e condivisione con i partecipanti del report dell’incontro

2.1) Gestione del Centralino

1.4.1) Organizzazione dei turni 1.4.2) Gestione delle telefonate

1.4.3) Organizzazione delle richieste per ordine di urgenza e priorità

(16)

16 1.4.5)Elaborazione scheda utente

1.4.6) Smistamento delle richieste ai vari servizi

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario

2.2.1) Raccolta richiesta dal Centralino 2.2.2) Organizzazione team di lavoro

2.2.3) Svolgimento del servizio e assistenza del trasportato

2.2.4) Rientro in sede, controllo e pulizia del mezzo 2.2.5) Compilazione modulo di servizio effettuata

2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

2.3.1) Raccolta richiesta dal Centralino 2.3.2) Organizzazione team di lavoro

2.3.3) Svolgimento del servizio e assistenza del trasportato

2.3.4) Rientro in sede, controllo e pulizia del mezzo 2.3.5) Compilazione modulo di servizio effettuata

2.4) Servizio inter-ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi

2.4.1) Raccolta richiesta dal Centralino 2.4.2) Organizzazione team di lavoro

2.4.3) Svolgimento del servizio e assistenza del trasportato

2.4.4) Rientro in sede, controllo e pulizia del mezzo 2.4.5) Compilazione modulo di servizio effettuata 2.5) Servizio di Trasporto di emergenza 2.5.1) Raccolta richiesta dal Centralino

2.5.2) Organizzazione team di lavoro

2.5.3) Svolgimento del servizio e assistenza del trasportato

2.5.4) Rientro in sede, controllo e pulizia del mezzo 2.5.5) Compilazione modulo di servizio effettuata 2.6) Servizio di Trasporto speciale Covid 2.6.1) Raccolta richiesta dal Centralino

2.6.2) Organizzazione team di lavoro

2.6.3) Svolgimento del servizio e assistenza del trasportato

2.6.4) Rientro in sede, controllo e pulizia del mezzo 2.6.5) Compilazione modulo di servizio effettuata

9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1) (*)

Attività

Mesi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 1 12 Risultato Atteso1) Migliorato il servizio di accesso al trasporto pazienti attraverso l’aggiornamento della mappa dei bisogni e il coordinamento tra gli operatori coinvolti 1.1) Analisi dei bisogni del

territorio, con particolare

attenzione alle nuove esigenze

originate dalla pandemia

Covid

(17)

17

1.2) Formazione e

aggiornamento del personale impiegato e volontario e protocolli Covid

1.3) Attività di Coordinamento

Risultato Atteso 2) Potenziato il servizio di trasporto utenti in collaborazione con l’ASL e/o Cliniche private e/o privati cittadini.

2.1) Gestione del Centralino

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario

2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

2.4) Servizio inter-ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi 2.5) Servizio di Trasporto di emergenza

2.6) Servizio di Trasporto speciale Covid

9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)

Attività Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari Risultato Atteso1) Migliorato il servizio di accesso al trasporto pazienti attraverso l’aggiornamento della mappa dei bisogni e il coordinamento tra gli operatori coinvolti

1.1) Analisi dei bisogni del territorio, con particolare attenzione alle nuove esigenze originate dalla pandemia Covid

- i Volontari SCU supportano il Comitato nella rilevazione dei bisogni emergenti dal territorio, nell’individuazione delle possibili criticità come carenze e evidenti lacune nel servizio reso alla Comunità;

- Collaborano con la direzione amministrativa per la raccolta dei dati e l’analisi dei bisogni, con particolare attenzione alle nuove povertà causate dal Covid;

- Affiancano gli OLP per raccogliere eventuali criticità emerse dall’esperienza degli anni passati

- I Volontari SCU saranno di supporto nelle attività di monitoraggio.

1.2) Formazione e aggiornamento del personale impiegato e volontario e protocolli Covid

I Volontari SCU saranno impiegati per servizi di segreteria e preparazione del materiale da utilizzare e le dispense da distribuire durante i corsi di formazione;

- Parteciperanno ai periodici corsi di formazione e aggiornamento e acquisiranno maggiori competenze per affiancare gli Operatori Cri nelle specifiche attività; ed in supporto agli operatori CRI (monitori, formatori ed istruttori), impegnati nei corsi di formazione.

- Avranno un ruolo di assistenza ai formatori, istruttori

durante la realizzazione delle attività formative.

(18)

18

1.3) Attività di

Coordinamento

- Collaboreranno alla preparazione degli appuntamenti e delle riunioni attraverso attività logistiche (chiamare i partecipanti, confermare luoghi e orari, preparare l’ODG);

- Parteciperanno agli incontri;

- Collaboreranno nella redazione dei report degli incontri.

Risultato Atteso 2) Potenziato il servizio di trasporto utenti in collaborazione con l’ASL e/o Cliniche private e/o privati cittadini.

2.1) Gestione del Centralino

- I Volontari SCU affiancheranno il personale addetto al Centralino nella gestione delle telefonate;

- Aiuteranno nell’organizzazione dei servizi attraverso la compilazione delle schede sintetiche di informazione sanitaria e logistica degli utenti;

- Collaboreranno nella raccolta data e nella elaborazione dei Report giornalieri su criticità o altre problematiche eventualmente riscontrate al referente organizzativo dei servizi e/o responsabile parco automezzi.

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario

2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

2.4) Servizio inter-ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi

2.5) Servizio di Trasporto di emergenza

2.6) Servizio di Trasporto speciale Covid

- I Volontari SCU supporteranno gli operatori CRI nel controllo delle ambulanze e delle attrezzature necessari all’espletamento del servizio;

- Affiancheranno gli Operatori nei servizi di trasporto;

- Supporteranno i pazienti attraverso una importante attività di supporto e conforto durante i trasporti;

9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività progettuali previste (*)

Lo svolgimento delle attività del progetto, al fine del suo corretto sviluppo, vedrà impegnato il personale dipendente, i collaboratori ed i volontari di Croce Rossa supportati dagli operatori Volontari del Servizio Civile. Per la realizzazione delle attività pianificate al punto 9.1) della presente Scheda Progetto verranno utilizzati diversi tipi di professionalità e competenze disponibili presso le sedi coinvolte:

Attività Qualifica Quantità Competenze

1.1) Analisi dei bisogni e delle esperienze pregresse

Presidente 1 per ogni sede

Risorsa con una profonda conoscenza del Comitato e

delle sue attività Responsabile del

parco mezzi

1 per ogni sede

Responsabile del Comitato per il parco macchine a disposizione dei servizi

(19)

19 Amministrativo 1 per ogni

sede

Volontari del Comitato che si occupano in maniera dinamica dell’analisi dei dati

provenienti dal territorio

1.2) Formazione e aggiornamento

Formatori/Istruttori 10 in comune per le sedi

Volontari e/o dipendenti del Comitato con pluriennale esperienza nella formazione

interna ed esterna

1.3) Attività di Coordinamento

Responsabili del servizio

1 per ogni sede

Responsabile del Comitato del servizio Trasporti

Formatori/Istruttori 10 in comune per le sedi

Volontari e/o dipendenti del Comitato con pluriennale esperienza nella formazione

interna ed esterna

2.1) Gestione del Centralino

Centralinista/Front Desk

2 per ogni sede di realizzazione

Risorsa con anni di esperienza lavorativa nel settore, con competenze nel coordinamento del personale

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario 2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

2.4) Servizio inter- ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi

2.5) Servizio di Trasporto di emergenza

2.6) Servizio di Trasporto speciale Covid

Responsabili del servizio

1 per ogni sede

Responsabile del Comitato del servizio Trasporti Responsabile del

parco mezzi

1 per ogni sede

Responsabile del Comitato per il parco macchine a disposizione dei servizi

Soccorritori

2 0 per ogni sede

Personale formato e addestrato dall’associazione

che svolge il servizio di pronto soccorso, trasporto

infermi e per attività Istituzionali.

Autista - barelliere 20 per ogni sede

Volontari e/o dipendenti del Comitato con pluriennale

esperienza pratica nel trasporto infermi

(20)

20

9.5) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)

In ognuna delle sedi coinvolte saranno messe a disposizione le seguenti risorse tecniche e strumentali per l’attuazione del progetto.

Attività Tipologia Quantità

1.1) Analisi dei bisogni e delle esperienze

pregresse

Aule informatica dotata di PC e video-proiettore n. 1 Postazioni da lavoro con PC e connessione internet n. 1

Stampante scanner n. 1

lavagne luminose ND

Videoproiettori collegabili a P.C. n. 1

Sale Riunioni n. 1

Televisore, impianto per la riproduzione di filmati n. 1

Materiale di cancelleria Vario

Dispense e documenti di settore Vario

1.2) Formazione e aggiornamento

Aule informatica dotata di PC e video-proiettore n. 1 Postazioni da lavoro con PC e connessione internet n. 1

Stampante scanner n. 1

Sale Riunioni n. 1

Televisore, impianto per la riproduzione di filmati n. 1

lavagne luminose ND

videoproiettori collegabili a P.C. n. 1

Set per truccatori con cui preparare i simulatori durante le prove pratiche della formazione specifica

n. 1

Manichini per le simulazioni e le esercitazioni pratiche

n. 3

Materiale didattico Vario

Materiale di cancelleria Vario

Aule informatica dotata di PC e video-proiettore n. 1

(21)

21 1.3) Attività di

Coordinamento

Sale Riunioni n. 1

2.1) Gestione del Centralino

Postazioni da lavoro con PC e connessione internet n. 1

Linea telefonica n. 1

Materiale di cancelleria Vario

2.2) Servizio di Trasporto ordinario e secondario

2.3) Servizio di Trasporto per dimissioni

2.4) Servizio inter- ospedaliero sangue, materiale sanitario e organi

2.5) Servizio di

Trasporto di emergenza 2.6) Servizio di

Trasporto speciale Covid

Autovetture n. 2

Ambulanze di soccorso avanzato con apparati cardiomonitor e defibrillatore

n. 1

Ambulanze di soccorso di base n. 1

Ambulanze da trasporto infermi di cui 3 per trasporti a lunga percorrenza

n. 1

Veicoli speciali/fuoristrada (a livello Regionale) n. 1 Tende da triage (a livello Regionale) n. 2

Apparati radio veicolari con GPS n. 1

Apparati radio portatili n. 1

Apparati radio fissi per le sedi con GPS n. 1 Stazioni ripetitrici a interconnessione con GPS n. 1

Materiale per il Primo soccorso Vario

10) Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio

• Elasticità oraria nell’organizzazione dei turni di Servizio e nello svolgimento dello stesso;

• Disponibilità a svolgere Servizio all’interno del territorio limitrofo alla sede di realizzazione Progetto, previa richiesta specifica del Comitato, con modalità chiare e predefinite;

• Disponibilità a svolgere Servizio nei giorni festivi, nel rispetto del computo settimanale dei giorni di Servizio;

• Riservatezza, rispetto della normativa sulla privacy e del Codice Etico di Croce Rossa Italiana;

• Restituzione del materiale fornito per lo svolgimento del Servizio una volta interrotto;

• Disponibilità a essere coinvolti in eventi formativi organizzati da Croce Rossa Italiana sul

territorio nazionale

(22)

22

11) Eventuali altri requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione alle selezioni

Costituiranno titolo preferenziale:

Il possesso di patente di guida categoria B

Essere già Volontari della Croce Rossa Italiana questo per me è rischioso, potremmo scrivere

“altre esperienze di volontariato?”

Buone capacità relazionali

Forte carica motivazionali

Diploma di scuola media superiore;

Diplomi professionali attinenti alle funzioni del posto messo a concorso;

Diploma di laurea (compresi quelli di cui al D.M. 509/99);

Esperienze di lavoro o di volontariato, formalmente certificate, comunque maturate attinenti o analoghe a quelle del progetto;

Attestati o abilitazioni professionali attinenti il ruolo da ricoprire messo a concorso;

Patenti speciali;

Pubblicazioni;

Incarichi professionali conferiti da amministrazioni pubbliche;

Incarichi professionali conferiti da aziende private;

Corsi di formazione professionale inerenti e qualificanti per il posto da ricoprire organizzati da pubbliche amministrazioni o da organismi privati conclusi con esame finale;

Attestati di partecipazione a congressi o convegni pertinenti e qualificanti per il posto da ricoprire;

Attività di partecipazione a corsi organizzati da enti pubblici per i quali è previsto il rilascio di attestato di frequenza;

Idoneità in selezioni bandite da pubbliche amministrazioni per posizioni analoghe a quella oggetto della presente selezione;

Qualifiche professionali e specializzazioni;

Conoscenza lingue straniere;

Conoscenze informatiche e utilizzo del pacchetto MS Office.

Si richiede la garanzia della continuità dell’impegno per tutta la durata prevista ed il costante leale rispetto delle normative di legge (norme dello Stato e norme della Regione) e di servizio

(disposizioni interne della C.R.I.)

Così come previsto dal Sistema di Selezione e Reclutamento presentato in sede di accreditamento.

12) Eventuali partner a sostegno del progetto

Partner Descrizione apporto al progetto

A.S.D. Bedoniese United

C.F. 2511530343 L’associazione è un’organizzazione

sportiva dilettantistica senza scopo di

lucro, che gestisce e coordina attività

sportive. Nel progetto si occuperà di

organizzare iniziative educative di

(23)

23

promozione ed educazione alla salute

per la diffusione dello sport; la diffusione di stili di vita sani; la promozione della pratica sportiva per garantire l’integrazione e l’inclusione sociale in comunità.

A.S.D. Ushac aps

C.F. 90034540360 L’associazione è un’organizzazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, che gestisce e coordina attività sportive. Nel progetto si occuperà di collaborare con il Comitato CRI nell’assistenza sanitaria a tutti gli eventi organizzati.

Associazione MonteValestra (no profit)

C.F. 02627090356 L’associazione e il Comitato CRI di Carpineti hanno consolidati rapporti di collaborazione relativi

all’organizzazione di eventi finalizzati alla promozione e valorizzazione culturale e naturalistica del territorio.

All’interno del progetto l’Associazione si impegnerà ad organizzare eventi ed appuntamenti a carattere folcloristico, culturale e naturalistico. In tale occasione, il Comitato CRI assicura assistenza sanitaria agli utenti. Inoltre, L’Associazione si impegnerà anche a pubblicizzare e sostenere il progetto di servizio civile universale.

Comune di Carpineti

C.F. 00445630353 Il Comune cura i bisogni e gli interessi della comunità. A tal fine, all’interno del progetto si occuperà di partecipare alle riunioni organizzative allo scopo di programmare le attività di trasporto assistito ripetitive e non per terapie specialistiche e verso i centri riabilitativi diurni.

Riomania APS (associazione privata)

C.F. 02266240353 La Riomania APS è un’associazione privata regolarmente iscritta nel

registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale, svolge sul

territorio varie attività culturali,

ricreative e sportive, coinvolgendo

(24)

24

molti giovani. Nell’ambito del

progetto, Riomania appoggerà economicamente CRI Correggio, con fondi raccolti dalle proprie

manifestazioni ed attività, per garantire il sostentamento dell’Associazione e del relativo progetto di Servizio Civile.

ASP MAGIERA ANSALONI

C.F. 80010410357 L’ASP Magiera Ansaloni è l’ente pubblico in forma di Azienda di Servizi alla Persona, che gestisce varie case di risposo per anziani ed eroga servizi sociali ad anziani, quali trasporti con ambulanze o altri mezzi sanitari, per i propri assistiti. Nell’ambito del progetto, contribuirà a contattare il Comitato CRI per ogni trasporto sanitario necessario ai propri assistiti.

UNIONE COMUNI PIANURA

REGGIANA

C.F. 02345260356

L’Unione dei Comuni della Pianura

Reggiana è l’ente pubblico che gestisce e coordina i Servizi Sociali del

territorio, ed in particolare tutti i comuni del distretto sanitario di appartenenza, che hanno conferito delega all’unione per la relativa gestione. Contribuirà allo sviluppo del progetto per identificare le vulnerabilità delle persone che necessitano di

assistenza.

ESERCIZIO VITA SOCIETÀ

COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S.

C.F. 01846620381 Il Centro è una delle poche realtà che forniscono servizi di Attività Motoria Adattata della Regione Emilia

Romagna, in particolare creando percorsi adatti alle patologie croniche più diffuse, in modo che le persone possano recuperare nel miglior modo possibile le loro abilità motorie.

All’interno del progetto si occuperà di collaborare con il Comitato CRI per promuovere ed organizzare il trasporto delle persone anziane e/o con disabilità per accedere ai servizi del Centro.

Emporio Solidale il Mantello – APS

C.F. 93096260380 Il Mantello è un progetto di comunità

(25)

25

che si caratterizza come laboratorio di

ricerca e sperimentazione sociale.

Nasce nel 2016 come progetto e si costituisce a marzo del 2019 come Associazione di Promozione Sociale (APS). All’interno del progetto si occuperà di: individuare i giovani con minori possibilità a cui proporre la candidatura al servizio civile universale; analizzare i bisogni di assistenza sanitaria; analizzare i bisogni delle fasce di popolazione più fragili;

erogare formazione ai volontari in servizio civile; individuare delle linee di sviluppo di azione per rispondere ai bisogni della comunità.

Smurfit Kappa Italia S.p.a. – Camposanto sul Panaro

C.F. 07034140157 Smurfit è l’azienda numero 1 in Europa nella produzione di packaging in cartone ondulato, carta in bobina e bag- in-box e carta e packaging in cartone ondulato. All’interno del progetto si occuperà di pubblicizzare le attività di trasporto sanitario.

A.S.D. Rugby Guastalla 2008

C.F. 90013290359 L’Associazione sportiva dilettantistica pratica e diffonde lo sport come mezzo di integrazione e inclusione sociale tra i giovani. All’interno del progetto si occuperà di incrementare le conoscenze sulle buone pratiche del primo

soccorso, di organizzare incontri, supportare la logistica, a mettere a disposizione spazi per esercitazioni e formazione.

Volpi s.r.l.

C.F. 01982660068 La Società è leader nel commercio all’ingrosso e al dettaglio,

nell’importazione ed esportazione, vendita e produzione di abbigliamento professionale, articoli antinfortunistica.

All’interno del progetto si impegnerà a

fornire n°8 divise, per i Volontari in

Servizio Civile per lo svolgimento del

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26

servizio.

AVIS COMUNALE DI MEDESANO ODV

C.F. 92032720341 AVIS comunale di Medesano è

un’associazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, non

lucrativa, che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue - intero o di una sua frazione - volontaria, periodica, associata, gratuita, anonima e consapevole.

All’interno del Progetto si occuperà di attività di promozione socio – sanitaria a favore della popolazione, soprattutto riguardo alla fascia giovane.

Comune di Medesano

C.F. 00215920349 Il Comune cura le necessità e i bisogni della comunità. All’interno del progetto si impegnerà al mantenimento dei contatti istituzionali e costante supporto alle iniziative di identificazione delle vulnerabilità del territorio, consegna della spesa e farmaci alle famiglie isolate o in quarantena, consegna di beni alle famiglie indigenti, servizio taxi sociale.

Consorzio Fantasia – Società Cooperativa Sociale – Onlus

C.F. 02602340347 Il Consorzio Fantasia nasce nel 2011 per dare l’opportunità alle piccole cooperative sociali di avere servizi e conoscenze che possano renderle competitive. All’interno del progetto si occuperà di sostenere la messa in pratica del sistema di accoglienza integrata.

Noi per Loro – odv

C.F. 92014690348 L’associazione aiuta i bambini e le loro famiglie nel complesso momento della malattia oncoematologica, fornendo supporto alla famiglia stessa.

All’interno del progetto si occuperà di

fornire un supporto per l’analisi dei

bisogni, con particolare riferimento alle

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27

nuove povertà causate dall’emergenza

COVID; di collaborare per i servizi di trasporto sanitario.

R.I.V.I. Ambiente e Sicurezza s.r.l.

C.F. 02120480351 Rivi nasce come studio di

progettazione di ingegneria negli anni

’90 e il suo principale obiettivo è offrire un unico punto di incontro tra legislazione, enti ed impresa, attraverso lo studio di soluzioni mirate in materia di prevenzione, protezione e sicurezza.

All’interno del progetto si occuperà di fornire un supporto per l’analisi dei bisogni della popolazione, con particolare riferimento alle nuove povertà causate dall’emergenza COVID; di fornire un supporto nella formazione e aggiornamento del personale impiegato.

OS Software s.r.l.

C.F. 02781920349 OS Software s.r.l. a socio unico, è una società che dal 1995 ha sviluppato un software gestionale specifico per pubbliche assistenze, Croce Rossa, associazioni di primo soccorso,

associazioni di volontariato. All’interno del progetto si occuperà di: fornire un supporto per l’analisi dei bisogni della popolazione, attraverso l’elaborazione e l’aggregazione dei dati, con

particolare riferimento alle nuove povertà causate dall’emergenza Covid;

fornire inoltre un supporto gestionale utile per il coordinamento dei volontari SCU, dalle presenze alla formazione, passando per l’anagrafica, i viaggi e la gestione dei turni.

A.I.D.O. O.D.V.

C.F. 91065980350 L’Associazione Italiana per la

Donazione di Organi promuove la

cultura della donazione di organi,

tessuti e cellule, incoraggia gli stili di

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28

vita sani, provvede alla raccolta di

dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione. Nell’ambito del progetto, assicurerà verifica e controllo sul territorio dei soggetti esposti a fragilità di carattere psicologico, emotivo, economico o sanitario, in

collaborazione con i servizi sociali territoriali al fine di garantire una capacità di intervento capillare.

Emporio della Solidarietà IL MELOGRANO – odv

C.F. 93034700364 L’Emporio sostiene i valori

dell’economia solidale e promuove azione educative e formative per la cittadinanza. Nell’ambito del progetto si impegnerà a mappare il territorio per l’individuazione di nuove povertà e a partecipare a riunioni di

coordinamento.

Il Mondo Coi Miei Occhi – no profit

C.F. 93038370362 L'Associazione Il Mondo Coi Miei Occhi si è costituita in forma autonoma nel 2013 e si propone di attivare

progetti atti al sostegno di bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e delle loro famiglie, nel caso in cui non possiedano i mezzi economici e

conoscitivi necessari per affrontarli nel modo giusto. Nell’ambito del progetto le attività riguarderanno la mappatura dei bisogni della popolazione, con particolare riferimento alle nuove esigenze create anche dalla pandemia, formazione ed aggiornamento del personale impiegato.

CDD SpA

C.F. 00155400351 CDD nasce a metà degli anni sessanta con l’intento di distribuire prodotti, soprattutto dolciari, ai punti vendita della Distribuzione Organizzata e ai primi supermercati che allora

sorgevano. L’azienda si impegnerà, nel progetto, a rifornire di merce non più commercializzabile.

Casa Madonna dell’Uliveto S.c.s.r.l.

C.F. 01724510357 La Casa Madonna dell’Uliveto offre un

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