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ALLEGATO 3A - Scheda progetto per l impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia

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Academic year: 2022

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ALLEGATO 3A - Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile in Italia

ENTE

1) Denominazione e codice SU dell’ente titolare di iscrizione all’albo SCU proponente il progetto (*)

COMUNE DI MACERATA SU00281

2) Denominazione e codice SU di eventuali enti di accoglienza dell’ente proponente il progetto

3) Eventuali enti coprogettanti

3.a) denominazione e codice SU degli enti di accoglienza dell’ente titolare di iscrizione all’albo SCU proponente il progetto

COMUNE DI MOGLIANO: SU00281A02 COMUNE DI MONTECASSIANO: SU00281A03 COMUNE DI TREIA: SU00281A06

ANFFAS: SU00281A12

3.b) denominazione e codice SU degli enti titolari di iscrizione all’albo SCU ed eventuali propri enti di accoglienza

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO

4) Titolo del programma (*)

COESIONE SOCIALE MARCHE

5) Titolo del progetto (*)

PERCORSI DIVERSI

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6) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (v. allegato 1)(*)

SETTORE: A – ASSISTENZA AREA: 1. DISABILI

7) Contesto specifico del progetto (*)

7.1) Breve descrizione del contesto specifico di attuazione del progetto (*)

Il presente progetto è teso ad intervenire nell’area della disabilità, all’interno del territorio dei Comuni di Macerata, Mogliano, Montecassiano e Treia, appartenenti all’Ambito Territo- riale Sociale 15. Nella Regione Marche la disabilità interessa un rilevante numero di sogget- ti: il 12,8 % della popolazione tra i 14 e i 65 anni presenta limitazioni nelle attività abitual- mente svolte (Elaborazioni su dati Istat. Indagine europea sulla salute (Ehis). Anno 2017).

Come si legge nel Piano Sociale Marche, punto di riferimento per la redazione del pro- gramma “Coesione Sociale Marche”, al quale il presente progetto afferisce, negli ultimi anni è cambiata la visione della persona disabile: si passa da un “soggetto passivo” di azioni e servizi pensati e posti in essere dagli operatori del sistema socio–sanitario ad una “centrali- tà” della persona con disabilità che garantisca la sua piena inclusione all’interno della so- cietà. In quest'ottica assume particolare importanza il “Progetto globale di vita” che deve tener conto non solo dei bisogni ma anche dei desideri, aspettative e preferenze della per- sona con disabilità. Per il raggiungimento di questo obiettivo, a livello regionale sono stati prediletti interventi che mirassero a favorire l’inserimento scolastico, lavorativo e sociale della persona con disabilità, nonché la sua permanenza presso il proprio domicilio.

Nel 2019 l'ISTAT ha presentato un rapporto sulle persone con disabilità, dal titolo “Conoscere il mondo della disabilità”. Si tratta di un documento di particolare rilievo in quanto emerge chiaramente una serie di limitazioni a cui le persone con disabilità vanno maggiormente in- contro rispetto al resto della popolazione: la difficoltà nell'inserimento del mondo del lavoro (è occupato solo il 31% delle persone disabili, a fronte del 57% tra i normodotati), il minor grado di istruzione (solo il 30% delle persone disabili possiede un diploma o una laurea, con- tro il 56% del resto della popolazione), la minore partecipazione alla vita culturale e sociale, una condizione di svantaggio che coinvolge l'intero nucleo familiare e infine la generale mi- nore soddisfazione per la vita quotidiana (soltanto il 19% dei disabili si dichiara felice, men- tre la percentuale sale al 45% per il resto della popolazione).

Particolarmente rilevante sono le ricadute sui membri della famiglia, soprattutte donne. La disabilità di un singolo individuo si riflette sulle condizioni economiche e lo stile di vita di tutta la sua famiglia. Da una parte, essa può rendere più difficile trovare o conservare un’occupazione e ottenere retribuzioni soddisfacenti, a causa della difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro e dei vincoli legati alla conciliazione tra lavoro e attività di cura dei com- ponenti della famiglia; dall’altra, può far aumentare significativamente le spese familiari, ad esempio quelle sanitarie, per l’assistenza specializzata, per l’acquisto di ausili sanitari, per l’eliminazione di eventuali barriere nell’abitazione. Tutto ciò determina un significativo peggioramento delle condizioni di vita di queste famiglie. Pertanto, nel rapporto ISTAT si af- ferma che la disabilità è un rischio di cui la società, attraverso le sue istituzioni, si fa ancora troppo poco carico, e lascia che esso ricada in misura rilevante sui singoli, utilizzando quindi la famiglia come ammortizzatore sociale.

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Altro dato allarmante che emerge dal rapporto ISTAT è la condizione di isolamento in cui versano le persone con disabilità.

In quest'ottica è fondamentale rispondere, da una parte, ai bisogni di assistenza e cura del- le persone con disabilità, e dall'altra incoraggiare l'autodeterminazione e favorire una vita indipendente. Andrebbe, inoltre, favorita la partecipazione sociale, culturale e all’attività fi- sica al fine di contrastare il rischio di esclusione e abbandono. Altro volano per l’inclusione sociale delle persone con disabilità è la loro collocazione nel mercato del lavoro:

l’occupazione ha, infatti, un impatto positivo in termini di sostegno e spinta all’indipendenza e può rappresentare il miglior modo per ridurre la dipendenza dai benefici assistenziali.

In linea con quanto emerso dal rapporto ISTAT, i bisogni del territorio sono legati alla vita sociale delle persone disabili, ovvero alla necessità di coinvolgerli direttamente in attività ricreative che potenzino le loro abilità, nonché a un supporto nell’affrontare i momenti più semplici del quotidiano, come ad esempio lo spostarsi per raggiungere scuola, luogo di la- voro, centri diurni e di aggregazione, che permetterebbe anche un alleviamento della pres- sione sulle famiglie. Inoltre, per i ragazzi disabili adolescenti, che risultano essere la fascia più isolata in termini di socializzazione, è diventato particolarmente importante garantire momenti di svago, anche durante il periodo estivo, proprio quando la chiusura delle scuole e del termine della maggior parte delle attività riservate loro rischiano di farli sentire anco- ra di più al margine; infine, il bisogno di mantenere l’autonomia da parte dei disabili adulti è diventato sempre più importante.

La principale sfida sociale in questo momento storico è quindi quella di coinvolgere l'intera comunità nella “presa in carico” e nell'integrazione delle persone con disabilità; in questo modo si allevierebbe anche il carico sostenuto dalla famiglia nel ruolo di cura e accudimen- to del familiare disabile.

Al fine di soddisfare i bisogni della comunità, intervengo sia i Servizi sociali dei Comuni sia le organizzazioni no profit orientate alla disabilità. All'interno del presente progetto en- trambe le realtà trovano spazio.

I servizi da loro offerti a favore delle persone disabili sono tra loro complementari; di segui- to i principali :

− SAD (Servizio Assistenza Domiciliare), servizio svolto presso il domicilio della persona di- sabile, per l'affiancamento nelle azioni di vita quotidiana (aiuto per il governo della casa, accompagnamento ecc.);

− Educativa domiciliare, servizio svolto presso il domicilio della persona disabile, volto a favorire un adeguato processo di crescita delle autonomie e un processo di socializzazione;

− Attivazione di TIS (Tirocini di inclusione sociale), aventi finalità risocializzanti, esperien- ziali e formative in contesti relazionali, anche di tipo lavorativo;

− Servizi di trasporto, consistenti nell'accompagnamento presso luoghi di lavoro, di istru- zione, palestre ecc.;

− Servizi residenziali, strutture socio-sanitarie, destinate a persone disabili di età di norma non inferiore ai 14 anni; rispondono alle esigenze abitative delle persone disabili prive del nucleo familiare o la cui situazione non permetta la permanenza a domicilio;

− Servizi semi-residenziali, strutture di accoglienza esclusivamente diurna; hanno la finalità di mantenere e potenziare le abilità ed autonomie individuali e di alleviare i compiti di cura ed assistenziali del nucleo familiare;

− Centri di aggregazione per disabili, spesso rivolti a un fascia di età ben definita (ad esem- pio, gli adolescenti) con l'obiettivo di fornire un ambiente ricreativo, sereno e propositivo per la gestione del tempo libero durante il quale apprendere e sviluppare competenze e a-

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bilità comunicative, relazionali e di autonomia, potenziare le abilità cognitive e favorire processi di autostima attraverso attività ludico-ricreative;

− Case famiglia per disabili, sono strutture sociali e comunità alloggio per persone con di- sturbi mentali.

Di seguito un riepilogo dei principali servizi offerti per ciascuna sede:

\ SERVIZIO \

SEDE \ \

SAD Educa- tiva domici- liare

TIS Servizio di tra- sporto

Servizi resi- denziali

Servizi semire- siden- ziali

Case fami- glia

Centri di aggrega- zione per persone disabili

ANFFAS Onlus Macerata Servizi sociali Comune di Macerata Ufficio Servizi Sociali Comune Mogliano Ufficio Servizi sociali Comune di Montecassiano Centro diurno disabili Comune Treia

Per quanto riguarda i servizi residenziali, semi-residenziali, le case famiglia e i centri pomeri- diani, si forniscono di seguito ulteriori precisazioni in riferimento al contesto specifico.

Per il Comune di Macerata è possibile indicare 2 Case famiglia e un Centro di aggregazione per disabili, gestiti dal Comune. Il Centro si chiama “Ci sono anch'io”, si rivolge a una fascia adolescenziale e ha luogo presso i locali del Centro per famiglie del Comune di Macerata.

Durante i mesi scolastici, si svolge per 3 pomeriggi a settimana, mentre nei mesi estivi il cen- tro intensifica l'attività, svolgendosi, di norma, su 3 mattine e 2 pomeriggi nel mese di giugno e su tutte le mattine nel mese di luglio.

Presso l'ANFFAS Onlus Macerata sono attivi:

-il Servizio semiresidenziale (centro diurno) con accreditamento sanitario regionale, che svolge servizi di riabilitazione con interventi socio educativi rivolti ad adulti con disabilità in- tellettiva e relazionale;

-il Servizio residenziale COSER (Comunità socio educativa riabilitativa), che accoglie adulti con disabilità intellettiva e relazionale che hanno perso i genitori o che per situazioni di par- ticolare gravità non riescono a vivere all’interno del nucleo familiare;

-il centro pomeridiano “Progetto Mongolfiera”: si rivolge ad adolescenti e ha finalità ludico ricreative, attualmente si svolge per due pomeriggi a settimana dalle 15 alle 19.

Il Centro diurno del Comune di Treia “Di Bolina” offre un servizio semi-residenziale per adulti dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio. Inoltre, per due fine settimana al mese il centro ospita momenti ludico-ricreativi rivolti agli utenti e alle loro famiglie, questa attività si svolge in collaborazione con l'associazione Oltre i limiti Onlus (partner di progetto).

Nel Comune di Montecassiano è presente una casa famiglia, nella stessa risiedono 8 utenti.

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Si precisa che nei servizi residenziale e semi-residenziale, per ogni persona viene redatto un Progetto Educativo Individuale che attraverso interventi educativi, riabilitativi ed assistenziali mira a realizzare la piena inclusione sociale della persona con disabilità ed il massimo rag- giungimento della qualità di vita possibile.

Di seguito l'illustrazione della situazione di partenza:

INDICATORE ANFFAS

Onlus

Servizi sociali Macerata

Servizi Sociali Moglia- no

Servizi sociali Monte- cassiano

Centro diurno disabili Treia Risposte evase alla richiesta di interventi

relativi al servizio di trasporto

25 - 4 24 22

N. di risposte alle richieste d'interventi SAD e di assistenza educativa

- 70 (di cui 6 con il suppor- to dei volon- tari SCN)

11 11 -

N. di incontri di programmazione e monito- raggio dell’andamento del progetto e delle attività organizzate

- 15 - 18 20

% di realizzazione delle attività previste dal Progetto educativo individuale

70% - - - 85%

N. di giovani disabili che frequentano i centri pomeridiani

10 15 - - -

N. di persone disabili che usufruiscono del servizio residenziale

17 - - - -

N. di persone disabili che frequentano servi- zio semi-residenziali

45 - - - 27

Realizzazione di feste che coinvolgano gli utenti dei comuni

- 2 - 2 2

Alla luce dei dati sopra indicati, è possibile confermare il successo dei precedenti progetti di servizio civile. Si precisa che il presente progetto si svolgerà presso sedi che sono già state in- teressate dalle scorse annualità dello stesso (Servizi sociali del Comune di Macerata, Servizi

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Sociali del Comune di Montecassiano e Cooperativa sociale Di Bolina) ma vede anche l'ag- giunta di due nuove sedi (Anffas Onlus Macerata e Servizi Sociali di Mogliano). In particolare, l'analisi dei risultati dell'ultimo progetto concluso “Percorsi diversi 2018” (annualità 2018/2019), in relazione alle sedi oggetto dei precedenti progetti, mostra come i risultati ipo- tizzati siano stati raggiunti, ovvero:

- Riuscire a rispondere tempestiva ed efficacemente all’ 80% delle richieste d’interventi rela- tivi al servizio di trasporto

- Un incremento del 30% di interventi/mese relativi al servizio di trasporto

- Riuscire a rispondere in modo tempestivo ed efficiente all’ 80% delle richieste d’interventi SAD e di assistenza educativa

- Almeno n. 5 incontri di programmazione, monitoraggio e verifica effettuati in equipe multi- disciplinari

- Aumento del 30% dei disabili che partecipano ai centri diurni/ centri pomeridiani;

- Realizzazione di n. 2 feste che coinvolgano gli utenti dei comuni interessati

Grazie all’intervento dei giovani volontari di servizio civile è stato quindi possibile garantire ad un numero sempre più ampio di utenti e relative famiglie il servizio di trasporto, la SAD (servizio assistenza domiciliare) e l’assistenza educativa. Nel Comune di Macerata grazie al supporto dei volontari è stato possibile inoltre portare avanti le attività del Centro Pomeri- diano ed estivo “Ci Sono Anch’io” aperto in via sperimentale a luglio 2017, come forma di accoglienza, aggregazione e sede di attività ludico/ricreative per i ragazzi disabili adolescenti:

il centro è stato attivo da gennaio a luglio 2018 e ha potuto accogliere tra i 12 ed i 15 ragazzi adolescenti. Visto il raggiungimento degli obiettivi conseguiti nell’edizione precedente del progetto, ottenuto grazie al supporto dei volontari, quest’ultimo si connoterà confermando sia i servizi già individuati, e cioè l’aiuto negli spostamenti, l’accompagnamento nelle attività quotidiane di routine nel contesto domestico e nelle attività volte a favorire l’integrazione con la comunità e i servizi volti a incoraggiare la socializzazione dei giovani disabili. Paralle- lamente, due nuove sedi entrano a far parte del progetto (Anffas Onlus Macerata e Servizi Sociali di Mogliano), apportando un contributo significativo all'ampliamento dei servizi coin- volti; è il caso, in particolare, dell'Anffas con i suoi servizi residenziali e semi-residenziali.

Il presente progetto mira quindi a potenziare questi servizi esistenti e a migliorarne la quali- tà. In questo modo si vuole contribuire al raggiungimento dell'Obiettivo f) Ridurre l'inegua- glianza all'interno di e fra le Nazioni (corrispondente all'Obiettivo 10 dell'Agenda 2030) del programma Coesione Sociale Marche.

Nell’inquadrare il contesto e l’area di intervento, una necessaria parentesi meritano le que- stioni riguardanti gli attori principali di tutti i progetti di servizio civile: i giovani OV. Negli ul- timi anni, la Regione Marche ha visto un aumento consistente della percentuale di giovani NEET. In particolare, osservando le tabelle ISTAT riferite al periodo 2004 – 2019 è possibile notare come i giovani NEET tra i 15 e i 29 anni residenti nella Regione Marche siano passati dal 12,7% al 15,4%. Pertanto, emerge chiaramente l’esigenza di scardinare la passività e lo scoraggiamento di molti giovani e favorire il loro riattivarsi, mostrare loro le possibilità lavo- rative e incoraggiarli a orientarsi o riorientarsi nel mondo lavorativo. L’Ente, consapevole che il Servizio Civile rappresenta un’esperienza utile ai fini dell’inserimento lavorativo, ha previ- sto la misura del tutoraggio per tutti gli OV. Nella stessa direzione va anche la lettera di in-

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tenti della Regione Marche con cui si impegna, mediante la propria rete dei CIOF, a promuo- vere il servizio civile e a validare le competenze degli OV.

L'impatto dell'emergenza da COVID-19

L’emergenza da COVID-19, scoppiata nel nostro Paese a partire dal mese di febbraio 2020, sta avendo e avrà un largo impatto su molti aspetti della vita, fra i quali: economia, salute, educazione, cultura e parità di genere. Un fatto allarmante è come l'attuale pandemia stia mostrando le disparità e le stia accentuando; ad esempio, chi vive in condizioni socio- economiche più povere è più esposto alle infezioni (Sole24ore, 11 aprile 2020).

Nel già citato rapporto ISTAT “Conoscere il mondo della disabilità” si mostrano le differenti condizioni di vita fra chi ha una disabilità e chi invece non ce l’ha. Queste differenze sono quindi purtroppo destinate ad accentuarsi a causa della pandemia. La chiusura dei centri semi-residenziali e di aggregazione, pur se comprensibile in un'ottica di limitare il contagio, così come la difficoltà nell'ottenere la regolare assistenza domiciliare da parte di personale specializzato che per la paura del contagio ha preferito sottrarsi e restare a casa, ha fatto ca- dere il peso dell'assistenza esclusivamente sulla famiglia, che è stata sottoposta a una fatica straordinaria, sia fisica che emotiva.

Il rischio è quindi quello di “lasciare indietro” delle persone che già vivono condizioni di di- suguaglianza e di estrema fragilità.

In un contesto come quello attuale è evidente come i bisogni sociali elencati all'inizio della presente sezione acquisiscano maggiore urgenza. Ovviamente l'attuale situazione impone anche un ripensamento dei propri servizi, così da prevedere modalità alternative. Parlare di centri (residenziali o semi-residenziali) per persone disabili in relazione alla presente pan- demia è certamente difficile in quanto si tratta di condizioni in cui il mantenimento delle di- stanze e l'obbligo dei DPI è più difficile da rispettare.

Tuttavia, il momento attuale sta mostrando come sia possibile, in alcuni casi, perseguire gli obiettivi dati, seppur con gli opportuni accorgimenti. In relazione al progetto “Percorsi diver- si 2019”, attualmente attivo e avviato in data 15/01/2020, si stanno riprendendo alcune attivi- tà inizialmente sospese; ad esempio, le attività di supporto ai servizi di educativa, dopo un primo momento di sospensione, vengono attualmente portate avanti ricorrendo a spazi a- perti e all'utilizzo dei DPI. In questo modo le attività permettono una presa in carico conti- nuativa della persona disabile, e, allo stesso tempo, garantiscono le necessarie “distanze”.

7.2) Destinatari del progetto (*)

Il progetto si rivolge potenzialmente a tutte le persone disabili residenti nei Comuni di Mace- rata, Mogliano e Montecassiano e agli utenti dell'Anffas Onlus di Macerata e a quelli del Centro diurno di Treia Di Bolina.

Di seguito l'indicazione dei servizi attivi per sede di progetto e relativi utenti:

SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MACERATA

Servizi/interventi Utenti

SAD (Servizio Assistenza Domiciliare) 30

Educativa domiciliare 40

(8)

Disabilità gravissime 84

Case famiglia 9

Centri Diurni 9

TIS 52

Trasporto Persone Svantaggiate 16

UFFICIO SERVIZI SOCIALI COMUNE MOGLIANO

Servizi/interventi Utenti

Educativa domiciliare 3

Assistenza domiciliare indiretta 8

TIS 9

Trasporto Persone Svantaggiate 4

UFFICIO SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MONTECASSIANO

Servizi/interventi Utenti

Educativa domiciliare 8

Assistenza domiciliare indiretta 3

Case famiglia 8

TIS 18

Trasporto Persone Svantaggiate 24

CENTRO DIURNO DISABILI COMUNE TREIA

Servizi/interventi Utenti

Centri Diurni 27

TIS 3

Trasporto Persone Svantaggiate 22

ANFFAS ONLUS MACERATA

Servizi/interventi Utenti

N. di giovani disabili che frequentano il cen-

tro pomeridiano 10

N. di persone disabili che usufruiscono del

servizio residenziale 17

N. di persone disabili che frequentano servi-

zio semi-residenziale 45

Trasporto utenti 25

(9)

Ulteriori destinatari coinvolti sono le famiglie degli utenti,ma anche le associazioni, le scuole e le aziende con cui la sede di progetto collabora nell'offrire servizi ai propri utenti disabili.

Di seguito un riepilogo del numero degli utenti e delle altre realtà beneficiarie coinvolte.

SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MACERATA

Utenti 200

Famiglie 200

Associazioni 26

Scuole 58 plessi scolastici totali

Aziende 12

UFFICIO SERVIZI SOCIALI COMUNE DI MONTECASSIANO

Utenti 38

Famiglie 38

Associazioni 2

Scuole 6

Aziende 5 ( 3 cooperative, 2 private)

UFFICIO SERVIZI SOCIALI COMUNE MOGLIANO

Utenti 24

Famiglie 24

Associazioni 2

Scuole 10

Aziende 1

CENTRO DIURNO DISABILI COMUNE TREIA

Utenti 30

Famiglie 30

Associazioni 7

Scuole 2

ANFFAS ONLUS MACERATA

utenti 72

Famiglie 72

(10)

Sono destinatari del progetto anche due giovani portatori di disabilità – deficit intellettivo (giovani con minori opportunità)

8) Obiettivo del progetto (*)

Descrizione dell’obiettivo con l’indicazione del peculiare contributo alla piena realizzazione del programma (*)

Obiettivo del progetto è potenziare la relazione sociale e l’integrazione di persone disabili, aiutandole a costruire e mantenere un’ampia rete di relazioni sociali significative.

In questo modo il progetto contribuisce ad un obiettivo più ampio, ovvero all'Obiettivo 10 dell'Agenda 2030 “Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni” (corrispondente al- l'Obiettivo f) nel Piano Triennale 2020-2022 per la programmazione del SCU) del programma Coesione Sociale Marche e al relativo Traguardo 10.2 “Entro il 2030, potenziare e promuove- re l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro”.

L'impiego degli operatori di servizio civile permette l'implementazione di servizi già attivi, favorendo un aumento della qualità dell'offerta socio-educativa per le persone disabili.

Ad eccezione della sede dei Servizi Sociali del Comune di Mogliano e dell'Anffas, che per la prima volta si propongono come sedi del presente progetto, tutte le sedi hanno già accolto volontari di Servizio Civile: la loro presenza, perlopiù stabile e continuativa, ha permesso di vedere accresciuti i servizi offerti dalle sedi; pertanto, con questo progetto non si mira tanto ad implementare i servizi offerti quanto a stabilizzare i risultati raggiunti nelle annualità pre- cedenti, favorendo un mantenimento del livello di qualità dell'offerta socio-educativa per le persone disabili.

Ad ogni modo, l'effettivo raggiungimento dell'obiettivo verrà valutato mediante l'analisi di una serie di indicatori, di seguito riportati suddivisi per sede di attuazione:

INDICATORE SEDE RISULTATO ATTESO

ANFFAS Onlus Macerata Assicurare l'assistenza nel 95% dei trasporti effettuati

Ufficio Servizi Sociali Comune Mogliano

80%

Ufficio Servizi sociali Comune di Montecassiano

90%

% di risposte evase alla richiesta di interventi relativi al servizio di tra- sporto

Centro diurno disabili Comu- ne Treia

Assicurare l'assistenza nel 95% dei trasporti effettuati

Servizi sociali Comune di Ma- cerata

8 (N. totale di utenti seguiti settimanalmente con il servizio di educativa domi- ciliare territoriale dagli OV) Risposte alle richieste di assistenza

educativa

Ufficio Servizi Sociali Comune Mogliano

90% (Tasso di risposta alle richieste)

(11)

Ufficio Servizi sociali Comune di Montecassiano

90% (Tasso di risposta alle richieste)

N. di incontri di programmazione e monitoraggio dell’andamento del progetto e delle attività organizzate

TUTTE LE SEDI Almeno 2 al mese

ANFFAS Onlus Macerata 90%

% di realizzazione delle attività previ- ste dal Progetto educativo individua-

le Centro diurno disabili Comu-

ne Treia

90%

ANFFAS Onlus Macerata N. 1 giorno in più a settima

Almeno N. 12 adolescenti disabili

Attività nei i centri pomeridiani

Servizi sociali Comune di Ma- cerata

Almeno N. 15 adolescenti disabili

Realizzazione di feste che coinvolga- no gli utenti dei comuni

TUTTE LE SEDI Almeno 3

N. giovani con riconoscimento di disabilità inseriti nel progetto

Centro diurno disabili Comu- ne Treia

2

MOTIVAZIONE DELLA COPROGETTAZIONE

Il presente progetto vede al proprio interno sedi di accoglienza afferenti ad entrambe le principali realtà erogatrici di servizi per persone disabili, i Comuni da una parte e le associa- zioni dall'altra. La presenza di entrambe le realtà contribuirà a una piena realizzazione del progetto, garantendo sia servizi di tipo domiciliare, di cui si fanno carico principalmente i Comuni, sia servizi di tipo residenziale o semi-residenziale, offerti perlopiù dalle associazio- ni, si potrà quindi rispondere a un'utenza più diversificata. Infatti, mentre l’assistenza di tipo semi-residenziale e residenziale è rivolta alle persone con disabilità medio-gravi, e permet- te, di offrire assistenza alle persone disabili e supporto alle loro famiglie, rispettivamente, durante il giorno e in modo continuativo, l'assistenza domiciliare consente alle persone con disabilità di minore gravità di continuare a vivere in famiglia o nella propria abitazione, an- dando a svolgere interventi a sostegno dell'autonomia.

Inoltre, è prevista un'attività che tutti gli OV svolgeranno insieme: la realizzazione di tre fe- ste. Tutti gli operatori volontari collaboreranno per ideare, organizzare, coordinare e realiz- zare le tre feste, che si terranno presso il Centro diurno Di Bolina, presso l'Anffas Onlus di Macerata e presso il Centro per disabili del Comune di Macerata “Ci sono anch'io”. Gli ope- ratori volontari verranno affiancati dai partner Anima Giovani e S.T.C.T.

OBIETTIVO SPECIFICO DA RAGGIUNGERE ATTRAVERSO L'IMPIEGO DI GMO

Il presente progetto mira ad impiegare nel progetto 2 giovani con minori opportunità. L'ul- timo indicatore della tabella di cui sopra fa riferimento a questo aspetto.

L'obiettivo specifico è garantire l'inclusione sociale e favorire l'inserimento lavorativo, sulla base del principio della valorizzazione delle capacità degli individui.

Anche mediante questo intervento, quindi si contribuisce all'Obiettivo 10 dell'Agenda 2030

“Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni” (corrispondente all'Obiettivo f) nel

(12)

Piano Triennale 2020-2022 per la programmazione del SCU) del programma Coesione Socia- le Marche e, in particolare, al relativo Traguardo 10.2 “Entro il 2030, potenziare e promuo- vere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro”.

9) Attività con relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse impiegate nel progetto (*)

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento dell’obiettivo (*)

Tutte le attività sono da intendersi riferibili a tutte le sedi di progetto, salvo diversa indicazione.

1) Attività propedeutiche all'avvio dei volontari (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

1.1) Pubblicizzazione, promozione del bando SCU e sensibilizzazione sui temi del servizio civile.

Elaborare la scheda sintetica dei progetti (se e come richiesto dal bando).

Pubblicare il bando e le schede sintetiche sui siti istituzionali dell'Ente capofila e degli Enti di accoglienza.

Promuovere il progetto sui canali social, in particolare sulla pagina Facebook dell'Informagiovani di Macerata.

La Regione Marche, attraverso i propri CIOF, promuoverà ai giovani ed in particolare ai giovani con minori opportunità l’esperienza del servizio civile quale opportunità formativa.

Promozione del bando e del progetto direttamente alle famiglie intercettate dagli sportelli UPS e dai Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 15. Incontri con utenti under 28 e famiglie della Cooperativa Di Bolina e della Cooperativa Il Faro.

La Regione Marche, attraverso i propri CIOF, promuoverà ai giovani ed in particolare ai giovani con minori opportunità l’esperienza del servizio civile quale opportunità formativa.

Organizzare e partecipare agli incontri divulgativi, in particolare organizzare l'Infoday in collaborazione con tutti gli enti del territorio, sia per fornire tutte le informazioni utili a chi intende fare domanda sia per sensibilizzare al tema del servizio civile.

Fornire informazioni agli aspiranti volontari.

Concordare con gli OLP le date di selezione dei candidati, prenotare le sale, comunicare sui siti web istituzionali e sui canali social date e orari di svolgimento delle selezioni.

Raccordo con gli altri enti coprogrammanti (punto 6 del programma COESIONE SOCIALE MARCHE) per organizzazione degli eventi di incontro/confronto con i giovani e realizzazione degli stessi (6° e 11° mese).

Pubblicizzazione del Programma e dei progetti di servizio civile prima dell'uscita del bando, contestualmente all'apertura del bando selezione OV e successivamente all'entrata in servizio degli OV: raccordo con URP, gli enti di accoglienza e CIOF per l'attività di informazione. Incontro finale per la comunicazione dei risultati (punto 10 programma) 1.2) Selezione dei candidati.

Ricevere le domande dei candidati.

Adottare i necessari atti amministrativi per costituire le commissioni di valutazione, individuare i criteri di valutazione e pubblicare tutte le informazioni sul sito web.

Fissare le date delle selezioni.

Verificare la correttezza formale delle domande ricevute, e, eventualmente, dichiarare l'esclusione dei candidati non in possesso dei requisiti e comunicarla.

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Valutare i titoli e le esperienze, sostenere i colloqui di selezione, compilare le graduatorie per singole sedi di progetto e per progetto, pubblicarle sul sito web.

Inserire le graduatorie sul sistema informatico Helios e inviarle al Dipartimento.

1.3) Riunione per OLP. L'Ufficio Servizio Civile del Comune di Macerata indice e partecipare alla riunione introduttiva con gli OLP per presentare il programma e i progetti di titolarità del Comune di Macerata e per concordare le modalità di gestione e monitoraggio dei progetti.

2) Avvio al servizio e inserimento degli operatori volontari (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

2.1) Avvio al servizio.

L'Ufficio Servizio Civile del Comune di Macerata si occuperà della consegna di: contratto di servizio civile; condizioni generali dell’assicurazione; copia del progetto; moduli relativi al domicilio fiscale, conto corrente; documento con l’orario di servizio e i nominativi delle persone di riferimento e ogni altro documento utile. Successivamente l'Ufficio ritirerà il contratto e la modulistica sanitaria e fiscale compilati e/o firmati e invierà tutto al Dipartimento per l'avvio formale.

2.2) Inserimento degli operatori volontari. Nelle sedi di progetto l'operatore volontario viene accolto dall'OLP, guida e figura di riferimento per tutto il periodo. L'OLP introdurrà gli operatori volontari alla conoscenza delle sedi, delle strutture e al loro funzionamento.

3) Formazione generale (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

3.1) Organizzare la Formazione generale. Definire il calendario della formazione generale in accordo con i formatori, prenotare le sale e le risorse tecniche necessarie, contattare gli esperti di cui ci si avvale per trattare tematiche specifiche (es. psicologhe per il modulo

“L’identità del gruppo in formazione e patto formativo”) e formalizzare gli incarichi;

preparare i registri della formazione generale.

3.2) Erogazione della formazione generale. Convocare gli Operatori volontari nelle date stabilite e consegnare il calendario della formazione; svolgere gli incontri. La formazione generale si svolgerà in modalità condivisa, tutti gli operatori volontari frequenteranno la stessa formazione. Somministrazione del questionario a formazione terminata e analisi dei risultati. Organizzare i recuperi per gli assenti e per gli operatori volontari subentranti. Se necessario, attivare i corsi in FAD, presenti sulla Piattaforma Marlene.

4) Formazione specifica (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

4.1) Organizzare la Formazione specifica. Definire il calendario della formazione specifica in accordo con i formatori, prenotare le sale e le risorse tecniche necessarie; preparare i registri della formazione.

4.2) Erogazione della formazione specifica. Convocare gli Operatori volontari nelle date stabilite e consegnare il calendario della formazione; svolgere gli incontri. La formazione specifica si svolgerà in modalità condivisa, tutti gli operatori volontari frequenteranno la stessa formazione. La modalità di svolgimento sarà itinerante e svolta con il coinvolgimento delle associazione del territorio. Gli operatori volontari si sposteranno secondo quanto indicato nel calendario. Organizzare i recuperi per gli assenti e per gli operatori volontari subentranti. Se necessario, attivare i corsi in FAD, presenti sulla Piattaforma Marlene (nello specifico, per il Modulo Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile).

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5) Progettazione e realizzazione delle attività di progetto

5.1) Supporto al servizio di Educativa Domiciliare. (attività comune alle seguenti sedi: Servizi Sociali del Comune di Macerata; Ufficio Servizi Sociali del Comune di Mogliano e Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montecassiano. Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata in sedi diverse)

5.1.1) Progettazione e introduzione al servizio. Individuazione dei casi da assegnare all'operatore volontario, sulla base delle sue specifiche capacità e attitudini. Informare l'operatore volontario sugli obiettivi e sulle metodologie dei progetti educativi delle persone disabili di cui si dovrà occupare durante il servizio. Elaborazione del calendario delle attività degli operatori volontari.

5.1.2) Supporto al Servizio. Gli operatori volontari si recano a casa delle persone disabili seguite, svolgendo un servizio di sostegno alle attività quotidiane e di supporto all'autonomia. Settimanalmente gli operatori volontari riferiscono all'OLP sull'andamento del proprio servizio.

5.2) Servizio nei Centri di aggregazione per disabili (attività comune alle seguenti sedi:

Servizi Sociali del Comune di Macerata e ANFFAS Onlus Macerata. Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata in sedi diverse)

5.2.1) Progettazione e introduzione al servizio. Promozione del servizio presso la popolazione residente dei Comuni sia in formato cartaceo sia informatico. Ricevere le adesioni. L'operatore volontario verrà introdotto alla struttura e alle modalità logistiche ed educative dei centri. Progettazione delle attività ludico-ricreative dei centri. Elaborazione di un calendario con le attività degli operatori volontari.

5.2.2) Realizzazione del servizio. Gli operatori volontari si recano nei centri dove svolgono attività di ludico-ricreative. Settimanalmente gli operatori volontari riferiscono all'OLP sull'andamento del proprio servizio. Periodicamente (almeno una volta al mese) lo staff si incontra per definire l’organizzazione e programmazione delle attività del mese successivo.

5.3) Attività nei servizi semi-residenziali e residenziali (attività comune alle seguenti sedi:

Centro Diurno per disabili del Comune di Treia e ANFFAS Onlus Macerata. Si tratta di attivi- tà condivisa, intesa come attività comune realizzata in sedi diverse)

5.3.1) Progettazione e introduzione al servizio. L'operatore volontario verrà informato sugli obiettivi e sulle metodologie dei progetti educativi degli utenti dei servizi e verrà introdotto alla struttura e alle modalità logistiche ed educative degli stessi. Organizzazione attività tur- nazione per supportare le attività nei servizi. Individuazione delle attività che gli Operatori volontari possono affiancare, nel rispetto della normativa. Elaborazione del calendario delle attività degli operatori volontari. Contatti con il partner Oltre i limiti per coinvolgere gli OV nelle attività ricreative previste per due fine settimana al mese presso il Centro diurno Di Bolina. Contatti con il partner Castel Lornano per coinvolgere gli OV negli interventi di Pet Therapy attivati a favore degli utenti dell'Anffas Onlus Macerata.

5.3.2) Realizzazione delle attività. Inserimento degli OV nei servizi e agli utenti disabili. Pro- mozione dei laboratori e realizzazione delle attività di affiancamento alle attività creative e ricreative e laboratoriali per sviluppare e potenziare le risorse cognitive, comportamentali e relazionali di ciascun soggetto e per incrementare e consolidare le capacità di autonomia personale e sociale. Coinvolgimento del partner Oltre i limiti nelle attività ricreative previste per due fine settimana al mese presso il Centro diurno Di Bolina. Coinvolgimento del par- tner Castel Lornano per gli interventi di Pet Therapy attivati a favore degli utenti dell'Anffas Onlus Macerata.

5.4) Attività di trasporto disabili (attività comune alle seguenti sedi: Ufficio Servizi Sociali del Comune di Mogliano, Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montecassiano, Centro Diurno

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per disabili del Comune di Treia e ANFFAS Onlus Macerata . Si tratta di attività condivisa, in- tesa come attività comune realizzata in sedi diverse)

5.4.1) Programmazione e introduzione all’attività. Ricezione delle richieste di trasporti e or- ganizzazione dei “giri”. L'OV viene introdotto al servizio e alle relative modalità; gli viene fornito un calendario dei trasporti.

5.4.2) Realizzazione dell'attività. Il volontario effettuerà i trasporti a/r dal domicilio ai Centri (VALIDO PER LE SEGUENTI SEDI: Centro Diurno per disabili del Comune di Treia e ANFFAS Onlus Macerata. Nello specifico, per la sede ANFFAS Onlus Macerata, il volontario non gui- derà il mezzo ma svolgerà un servizio di assistenza lungo il tragitto). Il volontario accompa- gnerà l'utente disabile, con mezzo messo a disposizione della sede, nei luoghi di interesse, ad esempio, scuole, farmacie, studi medici, ecc. (VALIDO PER LE SEGUENTI SEDI: Ufficio Ser- vizi Sociali del Comune di Mogliano E Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montecassiano.

Nel Comune di Montecassiano, con modalità del tutto analoghe a quelle previste per il ser- vizio trasporto disabili, l'OV potrà anche svolgere un servizio di consegna a domicilio di far- maci e spesa)

5.5) Supporto alle attività degli Uffici Servizi Sociali (Attività comune alle seguenti sedi: Ser- vizi Sociali del Comune di Macerata; Ufficio Servizi Sociali del Comune di Mogliano e Ufficio Servizi Sociali del Comune di Montecassiano. Si tratta di attività condivisa, intesa come at- tività comune realizzata in sedi diverse)

5.5.1) Programmazione e introduzione all’attività. L'OV viene introdotto al personale degli uffici e ai servizi offerti.

5.5.2) Realizzazione delle attività. L'OV supporterà gli uffici nella gestione delle attività quo- tidiane delle singole strutture, potrà interagire con l'utenza in situazioni di “front-office” e supportare nell'organizzare e archiviare pratiche amministrative.

5.6) Realizzazione di 3 eventi di socializzazione/feste per e con gli utenti dei centri (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

5.4.1) Progettazione dell'attività. Il partner Anima Giovani viene contattato, attivato e messo in contatto con gli OV. Nel mese precedente ogni singola iniziativa, gli OV si incontrano e collaborano con i partner per organizzare le attività. Promozione e coinvolgimento degli utenti e loro famiglie destinatari dell'azione.

5.4.2) Realizzazione dell'attività. Gli operatori volontari realizzano, in collaborazione con il partner Anima Giovani e con il supporto tecnico del partner S.T.C.T, i tre eventi presso le tre strutture per disabili.

6) Tutoraggio (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

6.1) Attività propedeutiche alla realizzazione della misura. L'Ufficio Servizio Civile del Comune di Macerata predispone gli atti per l'affidamento del servizio di tutoraggio all'organismo individuato (Imprendere srl). Contatti con Imprendere srl per dettagliare il calendario degli incontri. Fornire ai volontari il calendario degli incontri.

6.2) Realizzazione della misura. I volontari partecipano agli incontri collettivi e individuali come previsto.

7) Validazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l'espletamento del servizio (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

7.1) Attività propedeutiche alla realizzazione della misura. Raccordo con i Centri per l'Impiego per organizzare gli incontri individuali con gli Operatori Volontari.

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7.2) Realizzazione della misura. Gli operatori volontari si recheranno al CIOF, per essere profilati ed inseriti nelle banche dati, conoscere i servizi offerti. Le competenze acquisite dagli operatori volontari verranno validate dal Centro per l’impiego, contestualmente al rilascio da parte dell’Ente ospitante di un’attestazione specifica di “messa in trasparenza delle competenze” connesse alla realizzazione del progetto, con riferimento al Repertorio Regionale dei Profili Professionali aggiornato con Deliberazione N. 740/2018

8) Attività aggiuntive previste per l'attuazione della misura a favore dei GMO – Giovani con riconoscimento di disabilità (Si tratta di attività previste esclusivamente per i 2 GMO in servizio presso la sede Centro diurno del Comune di Treia)

8.1) Supporto all'inserimento dell'operatore volontario. L'Ufficio Servizio civile si raccorda con il tutor, che incontra e conosce l’operatore volontario e la realtà in cui presta servizio. Il tutor prende contatti con la famiglia dell'operatore volontario e con il personale dei servizi sociali presso il quale è in carico;

8.2) Accompagnare l'operatore volontario nel percorso di servizio civile. Il tutor stabilisce una rete con la famiglia dell’operatore volontario e con il personale dei servizi sociali presso il quale è in carico. Il tutor effettua incontri bimestrali con l’OLP e l’operatore volontario per favorire il percorso di inserimento all'interno del contesto lavorativo e sostenere l’autonomia personale dell’OV.

9) Monitoraggio del progetto (Si tratta di attività condivisa, intesa come attività comune realizzata nella stessa sede)

9.1) Predisposizione dei questionari.

9.2) Somministrazione dei questionari agli operatori volontari e raccolta.

9.3) Analisi dei risultati dei questionari

Alla luce dell'attuale emergenza pandemica da COVID-19 e nel rispetto delle indicazioni fornite dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, sarà possibile, qualora se ne ravvisasse l'esigenza, realizzare parte delle attività con modalità differenti. L'attuale emergenza ha infatti insegnato che le attività, anche se svolte in modalità alternative, possono comunque contribuire al raggiungimento dell'obiettivo.

Esempi di differenti modalità sono:

− il ricorso alla realizzazione di attività all'aperto (parchi, piazze ecc.), laddove possibile e compatibile con il servizio svolto;

− il ricorso al lavoro da remoto in relazione alle attività di progetto

− l'utilizzo della FAD, di piattaforme online per videoconferenze e altri sistemi tecnologici per la formazione (sia generale sia specifica)

− la compilazione di questionari da remoto e l’organizzazione di incontri in videoconferenza per l'espletamento delle attività di monitoraggio

− l'utilizzo di strumenti e tecnologie da remoto anche in riferimento al necessario raccordo tra i diversi attori (operatori volontari, OLP, personale dell'Ufficio Servizio Civile, formatori e tutte le altre risorse umane) e all'espletamento delle attività relative al tutoraggio.

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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1) (*)

Gli operatori volontari verranno coinvolti nelle attività di cui al punto 9.1. - dalla n.1 alla n.4 e dalla n.6 alla n.9 – ed in particolar modo dovranno, una volta selezionati, presentarsi in servizio nel luogo e alla data stabilita, partecipare alla formazione generale, specifica, alle attività di tutoraggio, partecipare alle attività aggiuntive previste per i GMO (solo GMO) e al monitoraggio.

Nella tabella sottostante invece vengono dettagliate le attività di cui al punto 5 - progettazione e realizzazione del progetto - nelle quali gli operatori volontari avranno un ruolo attivo e proattivo.

Mese Complesso delle attività previste per il raggiungimento dell'obiettivo

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

1) Attività propedeutiche all'avvio dei volontari

1.1) Pubblicizzazione, promozione del bando SCU e sensibilizzazione sui temi del servizio civile

1.2) Selezione dei candidati

1.3) Riunione per OLP

2) Avvio al servizio e inserimento degli operatori volontari

2.1) Avvio al servizio

2.2) Inserimento degli operatori volontari

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3) Formazione generale

3.1) Organizzare la formazione generale

3.2) Erogazione della formazione generale

4) Formazione specifica

4.1) Organizzare la formazione specifica

4.2) Erogazione della formazione specifica

5) Progettazione realizzazione delle attività di progetto

5.1.1) Progettazione e introduzione al servizio di Educativa Domiciliare

5.1.2) Supporto al servizio di Educativa Territoriale

5.2.1) Progettazione e introduzione al servizio nei Centri di aggregazione per disa- bili

5.2.2) Realizzazione del servizio nei Centri di aggregazione per disabili

5.3.1) Progettazione e introduzione ai servizi semi-residenziali e residenziali

5.3.2) Realizzazione delle attività nei servizi semi-residenziali e residenziali

5.4.1) Progettazione e introduzione ai servizi di trasporto per disabili

5.4.2) Realizzazione del servizio di trasporto disabili

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5.5.1) Introduzione alle attività degli Uffici Servizi Sociali

5.5.2) Realizzazione del servizio di supporto alle attività degli Uffici Servizi Sociali

5.6.1) Progettazione dei 3 eventi di socializzazione/feste per e con gli utenti dei centri

5.6.2) Realizzazione dei 3 eventi di socializzazione/feste per e con gli utenti dei cen- tri

6) Tutoraggio

6.1) Attività propedeutiche alla realizzazione della misura

6.2) Realizzazione della misura

7) Validazione delle competenze in relazione alle attività svolte durante l'espleta- mento del servizio

7.1) Attività propedeutiche alla validazione

7.2) Realizzazione delle attività di validazione

8) Attività aggiuntive previste per l'attuazione della misura a favore dei GMO – Gio- vani con riconoscimento di disabilità

8.1) Supporto all'inserimento dell'operatore volontario

8.2) Accompagnare l'operatore volontario nel percorso di servizio civile

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9) Monitoraggio del progetto

9.1) Predisposizione dei questionari

9.2) Somministrazione dei questionari agli operatori volontari e raccolta

9.3) Analisi dei risultati dei questionari

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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto(*)

ENTE SEDE CODICE

SEDE

COMUNE N. VOLONTARI 9.3 RUOLO ED ATTIVITÀ PREVISTE PER GLI OPERATORI VOLONTARI NELL’AMBITO DEL PRO- GETTO

SU00281 COMUNE DI MACERATA

Servizi Socia- li

188224 MACERATA 4 L'OV verrà coinvolto negli Incontri con l’equipe multidisciplinare per monitorare

l’andamento del progetto d’inclusione sociale e delle attività organizzate, realizzato al fine di verificarne i risultati e proporre eventuali riadattamenti progettuali.

L'OV offrirà supporto al Servizio di Assistenza Educativa domiciliare, accompagnerà gli u- tenti nei luoghi d’interesse (centri diurni e di aggregazione, scuole, domicilio, ecc) e potrà recarsi nelle case famiglia del Comune per supportare le assistenti sociali durante gli inter- venti

L'OV supporterà l’ufficio nell’accoglimento delle domande delle famiglie con persone disa- bili finalizzate per l’assistenza e nella rielaborazione di dati finalizzati alla creazione di even- tuali rapporti di monitoraggio e dossier.

Affiancamento agli assistenti sociali e agli operatori dei centri diurni, ed estivi nella realizza- zione di attività educative e ricreative, quali laboratori di musica, teatro, creazione di giochi, attività manuali diverse, giochi di gruppo ecc.; l'OV avrà un ruolo attivo nell'organizzazione e messa in atto di queste attività, tese a rafforzare sia l’autonomia sia l’integrazione dei ra- gazzi disabili; sarà possibile anche creare gruppi divisi per età. L'OV affiancherà quindi i di- sabili nelle varie attività e ne potrà proporre di nuove.

SU00281A02 COMUNE DI MOGLIANO

Ufficio Servi- zi Sociali

188250 MOGLIANO 1 L'OV verrà coinvolto negli Incontri per monitorare l’andamento del progetto d’inclusione sociale e delle attività organizzate, realizzato al fine di verificarne i risultati e proporre e- ventuali riadattamenti progettuali.

L'OV offrirà supporto al Servizio di Assistenza Educativa domiciliare e accompagnerà gli u- tenti nei luoghi d’interesse (centri sportivi, scuole, domicilio, ecc).

L'OV supporterà l’ufficio nell’accoglimento delle domande delle famiglie con persone disa-

(22)

bili finalizzate al servizio trasporto e all’assistenza.

L'OV potrà guidare il mezzo messo a disposizione dalla sede per il trasporto dei disabili e li aiuterà nella salita e discesa dal mezzo.

SU00281A06 COMUNE DI TREIA

Centro Diur- no per Disa- bili

188158 TREIA 4 L'OV verrà coinvolto negli Incontri per monitorare l’andamento del progetto d’inclusione sociale e delle attività organizzate, realizzato al fine di verificarne i risultati e proporre e- ventuali riadattamenti progettuali.

L'OV accompagnerà gli utenti nei luoghi d’interesse (centri diurni e di aggregazione, scuole, domicilio, ecc). L'OV potrà guidare il mezzo messo a disposizione dalla sede per il trasporto dei disabili e li aiuterà nella salita e discesa dal mezzo.

L'attività dell'OV si svolgerà principalmente presso il Centro per Disabili Di Bolina: affian- camento agli operatori del centro nella realizzazione di attività educative e ricreative, quali laboratori di musica, teatro, creazione di giochi, attività manuali diverse, giochi di gruppo ecc.; l'OV avrà un ruolo attivo nell'organizzazione e messa in atto di queste attività, tese a rafforzare sia l’autonomia sia l’integrazione dei ragazzi disabili; sarà possibile anche creare gruppi divisi per età. L'OV affiancherà quindi i disabili nelle varie attività e ne potrà propor- re di nuove.

Organizzazione di feste che coinvolgano gli utenti e gli OV di tutti i comuni coinvolti.

ATTIVITÀ GMO

Non sono previste attività diversificate per i due GMO, tranne quelle indicate al punto 8 del punto 9.1 del formulario di progetto. Laddove non ci siano le condizioni, alcune attività po- trebbero non essere svolte dai due GMO (ad esempio, la guida del mezzo)

SU00281A12 ANFFAS

ANFFAS On- lus Macerata

188124 MACERATA 3 L'OV verrà coinvolto negli Incontri per monitorare l’andamento del progetto d’inclusione sociale e delle attività organizzate, realizzato al fine di verificarne i risultati e proporre e- ventuali riadattamenti progettuali.

L'OV accompagnerà gli utenti nei luoghi d’interesse (attività sportive, di socializzazione, domicilio, ecc) e potrà guidare il mezzo messo a disposizione dalla sede per il trasporto dei disabili e li aiuterà nella salita e discesa dal mezzo.

(23)

L'attività dell'OV si svolgerà principalmente presso i centri dell'Anffas: affiancamento agli operatori del centro nella realizzazione di attività educative e ricreative, quali laboratori di musica, teatro, creazione di giochi, attività manuali diverse, giochi di gruppo ecc.; l'OV avrà un ruolo attivo nell'organizzazione e messa in atto di queste attività, tese a rafforzare sia l’autonomia sia l’integrazione dei ragazzi disabili; sarà possibile anche creare gruppi divisi per età. L'OV affiancherà quindi i disabili nelle varie attività e ne potrà proporre di nuove.

Organizzazione di feste che coinvolgano gli utenti e gli OV di tutti i comuni coinvolti. Affian- camento agli utenti individuati nelle loro mansioni lavorative (TIS).

SU00281A03 COMUNE DI MONTECASSIA- NO

Ufficio Servi- zi Sociali

188248 MONTE- CASSIANO

1 L'OV verrà coinvolto negli Incontri per monitorare l’andamento del progetto d’inclusione sociale e delle attività organizzate, realizzato al fine di verificarne i risultati e proporre e- ventuali riadattamenti progettuali.

L'OV supporterà l’ufficio nell’accoglimento delle domande delle famiglie con persone disa- bili finalizzate al servizio trasporto e all’assistenza.

L'OV accompagnerà accompagnerà gli utenti nei luoghi d’interesse (medico, i e di aggrega- zione, scuole, domicilio, ecc) e potrà svolgere servizio di consegna a domicilio (ad esempio di farmaci)

L'OV potrà guidare il mezzo messo a disposizione dalla sede per il trasporto dei disabili e li aiuterà nella salita e discesa dal mezzo.

L'OV offrirà supporto al Servizio di Assistenza Educativa domiciliare e supporto ai destinata- ri di TIS.

ATTIVITÀ COMUNI A TUTTE LE SEDI DI PROGETTO

Tutti gli operatori volontari collaboreranno per ideare, organizzare, coordinare e realizzare tre feste, che si terranno presso il Centro diurno Di Bolina, presso l'Anffas Onlus di Macera- ta e presso il Centro per disabili del Comune di Macerata “Ci sono anch'io”. Gli operatori volontari verranno affiancati dai partner Anima Giovani e S.T.C.T. che metteranno a disposi- zione le competenze dei propri dipendenti/soci per la realizzazione degli eventi. In partico- lare, Anima Giovani guiderà ed supporterà gli OV nell'ideazione e realizzazione delle attività ludico-ricreative, mentre la S.T.C.T. curerà la parte tecnica.

(24)

Ai volontari che parteciperanno a questo progetto saranno riconosciute le seguenti competenze rientranti tra quelle annoverate dalla D.G.R.

n. 1412 del 22 dicembre 2014, concernente: "Istituzione del Repertorio Regionale dei Profili Professionali”:

UC 18 Conduzione di attività di animazione e di intrattenimento UC 41 Ideazione e organizzazione delle attività di animazione

UC 10013 Vigilanza e supporto alla realizzazione di attività socioeducative rivolte a persone con disabilità

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9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività progettuali previste (*)

L'Ente capofila mette a disposizione il personale dell'Ufficio Servizio Civile del Comune di Macerata: 1 responsabile dell'Ufficio e 2 impiegate amministrative, che si occupano della gestione del servizio civile, compresa la programmazione della formazione generale.

Comune di Macerata – sede Servizi Sociali – cod.188224 1 assistente sociale

1 dirigente

1 operatore educativo del centro aggregativo per adolescenti disabili 1 psicologa del Centro aggregativo per adolescenti disabili

2 assistenti sociali del Centro aggregativo per adolescenti disabili Comune di Mogliano – sede Ufficio Servizi Sociali – cod. 188250 1 Responsabile del Servizio

2 Assistenti Sociali

Comune di Montecassiano - Ufficio Servizi Sociali – cod. 188248 1 Assistente sociale

1 responsabile del Settore Servizi Sociali

Comune di Treia - Centro Diurno per disabili – 188158 1 assistente sociale

4 psicologi

1 coordinatore centro diurno 6 educatori

2 OSS

2 operatori autismo

ANFFAS Onlus Macerata – 188124 1 coordinatore attività dei servizi (tutti) 1 psicologa

2 educatori professionali 1 assistente sociale

9.5) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)

Risorse comuni a tutte le sedi, messe a disposizione dal capofila di accreditamento Co- mune di Macerata per la promozione e la gestione del progetto:

PC, telefoni, postazioni di lavoro, manifesti e locandine, sito internet, sale riunioni, sale per selezioni, stampanti e scanner, aule per la formazione, lavagna a fogli mobili, cancelle- ria.

Cartelline con materiale per avvio al servizio dei volontari, magliette con logo del servizio civile, zainetto, cartellino identificativo

Risorse messe a disposizione dalle sedi di progetto:

cancelleria, postazione con PC, stampante, fotocamera, scanner, connessione internet, tablet, software, app, telefono, mezzo di trasporto (se prevista attività di trasporto), arti- coli e materiale formativo e promozionale, libri, giochi da tavolo, supporti audio-video.

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Un ulteriore ente di accoglienza dell'Ente titolare Comune di Macerata, ovvero Il Faro So- cietà Cooperativa, metterà a disposizione del progetto 1 Auditorium e ulteriori 6 stanze del Centro Orizzonte per lo svolgimento della formazione generale.

Comune di Macerata – sede Servizi Sociali – cod.188224

1 sala riunioni utilizzabile per lo svolgimento della formazione specifica presso la sede comunale di Viale Trieste

2 grandi stanze presso Il Centro per Famiglie 3 stanze presso il Centro Il sestante

3 grandi aree verdi

Comune di Mogliano – sede Ufficio Servizi Sociali – cod. 188250 1 sala riunioni presso il Comune

1 biblioteca per ragazzi 1 parco con area attrezzata 1 mezzo per i trasporti

Comune di Montecassiano - Ufficio Servizi Sociali – cod. 188248 1 aula magna presso la ex sede comunale

2 stanze presso Sede Comunale

2 sale presso Centro Socio- Educativo con giardini pubblici adiacenti 1 mezzo per i trasporti

Comune di Treia - Centro Diurno per disabili – 188158 3 stanze per laboratori

1 sala mensa

2 pulmino per i trasporti 1 grande area verde 1 campo da calcio 1 orto

ANFFAS Onlus Macerata – 188124 1 sala riunioni anche per formazione

2 locali per spazio mongolfiera (anche per incontri) con materiali ludico ricreativi 10 stanze di attività educativa servizio semi-residenziale

2 stanze di attività educativa servizio residenziale 1 palestra

1 stanza multisensoriale

2 laboratori (riciclaggio carta, falegnameria) 1 pulmino per i trasporti

1 area verde all'interno della struttura

10) Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio

L'operatore volontario, nello svolgimento del servizio civile universale è tenuto ad adotta- re un comportamento improntato al senso di responsabilità, disciplina e correttezza ed a partecipare con impegno e collaborazione alle attività volte alla realizzazione del progetto, svolgendo i compiti assegnatigli con la massima cura e diligenza.

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In particolare l'operatore volontario ha il dovere di:

- presentarsi presso la sede dell'ente accreditato nel giorno indicato nella comunicazione di avvio al servizio;

- fornire per iscritto all'Ente le giustificazioni relative agli eventuali gravi impedimenti alla presentazione in servizio nella data indicata;

- comunicare per iscritto all'Ente l'eventuale rinuncia allo svolgimento del servizio civile universale;

- partecipare alla formazione generale ed a quella specifica relativa alle peculiari attività previste dal progetto per il numero delle ore indicato nello stesso;

- rispettare scrupolosamente l'articolazione oraria di svolgimento delle attività di servizio civile universale prevista dal progetto;

- non assentarsi dalla sede di assegnazione durante l'orario di svolgimento delle attività di servizio civile, senza autorizzazione dell'operatore locale di progetto o di un responsabile dell'ente;

- garantire la presenza in servizio, eccetto nei giorni di assenza per maternità, per malattia o per fruire di permessi ordinari e straordinari;

- concordare, di norma, preventivamente con l'operatore locale di progetto i giorni di permesso, secondo modalità e termini previsti dall'articolo 8 delle Disposizioni;

- comunicare tempestivamente all'ente l'assenza dal servizio per qualunque motivo essa avvenga; in caso di malattia e di avvio del periodo di astensione obbligatoria per materni- tà, trasmettere tempestivamente la relativa certificazione medica rilasciata nell'ambito del servizio sanitario nazionale, ai sensi dei capitoli 9 e 11 delle Disposizioni;

- seguire le indicazioni e le direttive impartite dall'operatore locale del progetto o dal re- sponsabile dell'ente, finalizzate alla realizzazione del progetto stesso;

- astenersi dall'adottare comportamenti che impediscano o ritardino l'attuazione del pro- getto ovvero arrechino un pregiudizio agli utenti;

- astenersi dall'adottare comportamenti che determinano un danno grave all'ente, al Di- partimento o a terzi;

- rispettare i luoghi di servizio e le persone con cui viene a contatto durante il servizio, mantenendo nei rapporti interpersonali e con l'utenza una condotta uniformata alla cor- rettezza ed alla collaborazione ed astenendosi da comportamenti lesivi della dignità della persona, incompatibili con il ruolo rivestito, nonché con la natura e la funzionalità del ser- vizio;

- avere cura dei mezzi e degli strumenti che ha a disposizione durante lo svolgimento del servizio;

- astenersi dal divulgare dati o informazioni riservati di cui sia venuto a conoscenza nel corso del servizio, in osservanza della normativa vigente in materia e di eventuali disposi- zioni specifiche dell'ente;

- interrompere il rapporto di servizio civile, a seguito del provvedimento sanzionatorio di revoca del progetto nel quale è inserito, qualora non sussistano le condizioni per il reinse- rimento di tutti gli operatori volontari coinvolti nel medesimo progetto presso altro ente.

- dimostrare flessibilità oraria e disponibilità a prestare servizio, secondo turnazioni pre- stabilite, anche il sabato, la domenica e i giorni festivi;

- svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio;

- partecipare a eventuali trasferte per convegni, seminari, corsi di formazione, giornate formative aggiuntive, svolti anche in orario serale e/o festivo, comunque compresi nelle 25 ore di servizio settimanali;

- essere disponibili a spostarsi sul territorio, a guidare eventuali mezzi messi a disposizione dall’ente. Anche per il trasporto degli utenti;

- essere disponibile a svolgere attività presso il domicilio degli utenti;

- lavorare in gruppo;

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