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CRITERI E MODALITA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO

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ALLEGATO AL PTOF 2019/2020

Approvato con delibera del Collegio Docenti N. 2 del 27 Novembre 2019 e delibera del Consiglio di Istituto N. 44 del 27 Novembre 2019

CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO

Premessa

Il decreto legislativo n. 62/2017 recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle competenze, approvato ai sensi dell’art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, apporta importanti modifiche al decreto n.122 del 2009. Al decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, seguono il DM n. 741/2017, dedicato a disciplinare in modo organico gli esami di Stato di Scuola Secondaria di I grado, il DM n.

742/2017, con il quale sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze e la nota n. 1865 del 10 ottobre 2017, volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo n. 62/2017, la valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle “Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione”

(decreto ministeriale n. 254/2012) e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. Per queste ultime, la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell’area storico- geografica, ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 169/2008.

La valutazione viene espressa con voto in decimi e viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la Scuola Primaria e dal Consiglio di classe per la Scuola Secondaria di primo grado. I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività nell’ambito del potenziamento e dell’arricchimento dell’offerta formativa, forniscono elementi di informazione sui livelli di apprendimento conseguiti dalle alunne e dagli alunni e sull’interesse manifestato.

Collegialità e trasparenza dell’azione valutativa della scuola

L’azione valutativa della scuola è fortemente improntata alla collegialità e, conseguentemente, influenzata dalle modalità con le quali questa viene vissuta, gestita, organizzata, documentata. Il collegio dei docenti definisce infatti “le modalità e i criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione” nel rispetto del principio della libertà di insegnamento e coerenti con il Piano dell’Offerta Formativa, documento d’identità dell’istituzione scolastica a sua volta adottato dal consiglio di istituto.

La scuola ha anche il dovere di rendere trasparenti e comprensibili non solo i risultati della valutazione ma anche il suo senso e la sua finalità.

Misurare e valutare

È importante sottolineare la specificità ed il significato dei termini misurazione e valutazione perché si tratta di due funzioni diverse e complementari all’interno del processo valutativo.

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2 La misurazione è la raccolta di informazioni precise e puntuali, allo scopo di accertare il livello degli apprendimenti testati attraverso strumenti quantitativi (prove di verifica strutturate e semistrutturate), e/o qualitativi (osservazioni, resoconti, diari dell’esperienza, ricostruzioni narrative del processo, ecc.) costruiti in ogni caso in funzione del percorso didattico specifico. La misurazione viene integrata con l’osservazione sistematica che contribuisce a raccogliere gli elementi utili alla registrazione del processo di apprendimento di ogni alunno (rilevazione della presenza, del consolidamento e del potenziamento di capacità e di competenze). La raccolta di informazioni riguarda il processo in atto e rappresenta la situazione reale. Essa ha carattere oggettivo e riguarda sia l’area cognitiva (relativa agli apprendimenti disciplinari) sia l’area non cognitiva (relativa al comportamento).

La valutazione attribuisce invece valore e significato a quanto misurato e osservato; costituisce perciò la valorizzazione delle esperienze positive e l’interpretazione dei dati raccolti alla luce della situazione complessiva dell’alunno al fine di elaborare strategie di miglioramento per il superamento dei fattori di criticità. Essa quindi non fornisce un apprezzamento o un giudizio ma colloca i dati raccolti dentro la storia e la situazione complessiva.

La valutazione è un processo complesso che può non fornire valori di certezza ma può essere controllata con una molteplicità di sistemi, come la varietà degli strumenti di misurazione (interrogazioni, verifiche scritte, relazioni, ecc.) e le prassi adottate (autovalutazione e valutazione esterna).

Il processo di apprendimento, di maturazione ed evoluzione rispetto alla situazione di partenza, il metodo di lavoro, l’impegno e la partecipazione, il percorso formativo, l’efficacia dell’itinerario di apprendimento programmato.

Nella valutazione sono considerati:

-esiti delle prove di verifica, esiti di iniziative di sostegno, recupero e potenziamento -osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento

-livelli di conoscenze, abilità, autonomia nelle prestazioni -livello di partenza

-uso degli strumenti

-l’impegno personale, la partecipazione, il metodo di lavoro, lo svolgimento dei compiti a casa, l’evoluzione del processo di apprendimento.

La valutazione non si identifica esclusivamente nella verifica dei risultati di profitto degli alunni, ma anche nell'analisi dei processi che guidano i risultati dell'insegnamento e dell'apprendimento.

La valutazione ha lo scopo di:

Aiutare l'allievo a realizzarsi nel migliore dei modi dal punto di vista individuale e sociale.

Orientare l’alunno nella ricerca e nella ricognizione di tutte le sue doti potenziali.

Sollecitare l'allievo e i genitori alla riflessione sui comportamenti e sul senso di responsabilità

Consentire la predisposizione di percorsi individualizzati di apprendimento.

Realizzare precoci e tempestivi interventi di recupero.

Orientare la prassi educativa.

La valutazione considera i miglioramenti ottenuti:

rispetto al punto di partenza dell’allievo;

rispetto al gruppo classe;

rispetto ai traguardi formativi ed agli atteggiamenti nei confronti del compito scolastico;

tenendo conto anche di eventuali condizionamenti socio-ambientali, culturali e fisici

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3

Valutazione nella Scuola dell’Infanzia

Gli insegnanti valutano l’inserimento, l’autonomia, l’autocontrollo, il rapporto con gli adulti e con i compagni mediante una relazione.

A fine anno valutano le competenze individualmente acquisite e il livello di maturazione (identità, autonomia, …) mediante prove di verifica condivise.

Valutazione nella Scuola Primaria

Valutazione delle verifiche

Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alle tabelle con le corrispondenze tra il voto e i descrittori.

Gli strumenti di misurazione delle prove di verifica (valutazione formativa)

Gli alunni e le alunne, per un positivo sviluppo dell’autonomia e del controllo sul proprio apprendimento, in occasione di prove e di verifiche devono essere preventivamente informati su argomenti, tipologia e obiettivi della prova. Successivamente alla correzione/misurazione (valutazione verifiche), gli stessi devono essere informati:

• sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;

• sulle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.

Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il quaderno delle comunicazioni e il registro elettronico. Le verifiche scritte a casa potranno essere visionate a Scuola insieme al docente. Le prove predisposte dai docenti tengono presente:

• l’attinenza con le attività svolte;

• le reali possibilità dei singoli e della classe;

il livello di difficoltà della prova e il suo valore rispetto alla valutazione complessiva.

Comunicazione della valutazione

Nella scuola primaria, al termine di ogni quadrimestre gli insegnanti attribuiscono un voto in decimi per ogni disciplina del curricolo formativo; tale valutazione non viene attribuita calcolando la media delle verifiche effettuate in corso d’anno scolastico, ma è il risultato della valutazione dell’intero processo formativo dello studente. La valutazione quadrimestrale ha lo scopo, quindi, di valorizzare lo studente nelle sue specificità e renderlo consapevole dei suoi progressi e delle sue aree di sviluppo potenziale, al fine di migliorare gli esiti del suo percorso formativo.

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4 Livelli di apprendimento classi prime, seconde e terze

10 Conoscenza completa e approfondita dei contenuti; autonomia di lavoro, rielaborazione personale.

9 Conoscenza completa dei contenuti; autonomia di lavoro, capacità di stabilire collegamenti e relazioni

8 Buona conoscenza dei contenuti; generale autonomia e capacità di stabilire collegamenti e relazioni.

7 Discreta conoscenza dei contenuti; autonomia e capacità di stabilire collegamenti e relazioni parziali.

6 Conoscenza dei contenuti minimi; abilità adeguate alle conoscenze essenziali

5 Conoscenze superficiali e/o incomplete dei contenuti; disorganizzazione nell’applicazione.

Livelli di apprendimento classi quarte e quinte

10 Evidente eccellenza nella prestazione in tutti gli indicatori disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle conoscenze oggetto di insegnamento. Padronanza delle procedure e metodologie disciplinari.

Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi. Capacità di porre in relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche personali.

9 Eccellenza delle prestazioni per la maggior parte degli indicatori disciplinari. Sicuro possesso delle conoscenze oggetto di insegnamento. Padronanza delle fondamentali procedure e metodologie disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti (capacità di rispondere ai perché). Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi.

8 Prestazioni adeguate per tutti gli indicatori disciplinari. Sicuro possesso delle conoscenze fondamentali. Consolidata capacità di applicare procedure e metodologie disciplinari. Buona capacità di operare collegamenti interdisciplinari. Metodo di studio efficace.

7 Prestazioni generalmente adeguate per tutti gli indicatori disciplinari. Possesso delle conoscenze fondamentali. Capacità di applicare procedure e metodologie disciplinari. Esposizione abbastanza chiara. Metodo di studio in via di consolidamento.

6 Prestazioni adeguate solo per alcuni indicatori disciplinari. Possesso delle conoscenze fondamentali. Esposizione piuttosto incerta. Metodo di studio non ancora strutturato. Relativa autonomia nell’applicare procedure e metodologie disciplinari.

5 Prestazioni non ancora adeguate per la maggior parte degli indicatori disciplinari. Lacunoso possesso delle conoscenze fondamentali. Mancanza di autonomia nell’applicare procedure e metodologie. Esposizione incompleta e frammentaria. Mancanza di autonomia nell’organizzazione del lavoro.

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5 Descrizione dei processi formativi e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti

raggiunto

Aspetti motivazionali

Motivazione L’alunna/o si dimostra 1) molto 2) abbastanza 3) poco motivato nei confronti Dell’esperienza scolastica.

Interesse e curiosità

Denota interesse per 1) tutte le attività proposte 2) alcune delle attività proposte.

Manifesta interessi particolari per le seguenti attività………

Personalità

Autonomia Possiede 1) ottime 2) buone 3) sufficienti 4) non ancora sufficienti capacità di attenzione e concentrazione.

Si applica con impegno 1) costante e proficuo 2) costante 3) vario a seconda degli interessi 4) discontinuo durante le attività ed esegue

1) regolarmente e con cura 2) in modo discontinuo e approssimativo 3) raramente i compiti assegnati.

Ha raggiunto un 1) ottimo 2) buon 3) sufficiente 4) non ancora sufficiente livello di autonomia operativa; procede in tempi 1) adeguati 2) non sempre adeguati 3) inadeguati alle richieste, operando in modo 1) molto 2) abbastanza 3) poco accurato.Assume responsabilità personali e sociali. (quarta e quinta) Autostima Si pone in modo 1) positivo 2) abbastanza positivo rispetto a proposte, attività,

relazioni.

Aspetti cognitivi

Abilità trasversali Ascolta e osserva.

Applica correttamente le conoscenze.

Rielabora personalmente gli apprendimenti. (quarta e quinta) Si esprime e comunica in modo adeguato agli (quarta e quinta)

Conoscenza Ha acquisito una 1) ottima 2) più che buona 3) buona 4) adeguata 5) parziale padronanza delle competenze nelle diverse aree disciplinari.

Conosce e utilizza 1) pienamente 2) correttamente 3) parzialmente procedure, metodologie e linguaggi delle varie discipline. (terza, quarta e quinta)

Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Il giudizio sintetico fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, al Patto di corresponsabilità e ai regolamenti approvati dall’Istituto.

Il Collegio dei Docenti ha definito i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio.

Indicatori: Rispetto delle regole e del Patto di corresponsabilità; partecipazione alle attività e corretta relazione con i pari e con gli adulti; uso del materiale scolastico proprio e comune.

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6 Nella compilazione della rubrica di valutazione del comportamento si utilizza la seguente scala di valutazione: sempre(4) - quasi sempre(3) - saltuariamente(2) - quasi mai(1)

Livelli

Ottimo L’alunno ha un comportamento sempre corretto e adeguato ai regolamenti d’Istituto.

Interagisce in modo costruttivo e collaborativo con adulti e compagni e partecipa

attivamente alla vita scolastica. Rispetta attrezzature, oggetti e materiali comuni e propri.

Distinto L’alunno ha un comportamento adeguato ai regolamenti d’Istituto. Interagisce in modo responsabile con adulti e compagni e partecipa in modo positivo alla vita scolastica.

Rispetta attrezzature, oggetti e materiali comuni e propri.

Buono L’alunno ha un comportamento vivace e sufficientemente adeguato ai regolamenti d’Istituto. I rapporti con adulti e compagni sono generalmente corretti. Di norma rispetta attrezzature, oggetti e materiali comuni e propri.

Sufficiente L’alunno ha un comportamento non sempre adeguato al rispetto dei regolamenti d’Istituto.

Ha difficoltà a relazionarsi in modo sereno con adulti e compagni. Fatica a rispettare attrezzature, oggetti e materiali comuni e propri.

Ammissione alla classe successiva

Gli alunni e le alunne della Scuola Primaria possono essere ammessi alla classe successiva e alla prima classe di Scuola Secondaria di primo grado anche in presenza di eventuali carenze o livelli di apprendimento in via di prima acquisizione (articolo 3 del decreto legislativo n. 62/2017). Per gli alunni e le alunne ammessi alla classe successiva in presenza di carenze formative, la Scuola nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento (corsi di recupero tradizionali, forme di recupero in itinere).

La non ammissione alla classe successiva è prevista solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. La non ammissione deve essere deliberata all’unanimità dai docenti contitolari della classe in sede di scrutinio.

Valutazione nella Scuola Secondaria di I Grado

Valutazione delle verifiche

Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alle tabelle con le corrispondenze tra il voto, le percentuali e i descrittori.

Gli strumenti di misurazione delle prove di verifica (valutazione formativa)

Gli alunni e le alunne, per un positivo sviluppo dell’autonomia e del controllo sul proprio apprendimento, in occasione di prove e di verifiche devono essere preventivamente informati su argomenti, tipologia e obiettivi della prova. Successivamente alla correzione/misurazione (valutazione verifiche), gli stessi devono essere informati:

• sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;

• sulle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.

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7 Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il quaderno delle comunicazioni e il registro elettronico. Le verifiche scritte a casa potranno essere visionate a Scuola insieme al docente. Le prove predisposte dai docenti tengono presente:

• l’attinenza con le attività svolte;

• le reali possibilità dei singoli e della classe;

il livello di difficoltà della prova e il suo valore rispetto alla valutazione complessiva.

La valutazione degli apprendimenti

La valutazione degli apprendimenti non è uno strumento di verifica fiscale, ma costituisce uno strumento di regolazione per migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento; essa adegua la proposta formativa dell’istituzione scolastica alle caratteristiche di ciascun allievo al fine di elevare la qualità dell’intero servizio. Non si limita perciò all’analisi dei risultati di profitto o di rendimento degli alunni, ma svolge anche una fondamentale funzione di sviluppo, consentendo di stimare l’attivazione delle competenze necessarie al processo di maturazione personale.

I dipartimenti disciplinari concordano le caratteristiche delle prove nonché i criteri di valutazione per verificare quali conoscenze e abilità siano state effettivamente acquisite dagli alunni e per accertare se esse siano state generatrici di competenze.

Il collegio dei docenti nell’individuare criteri, modalità e strumenti condivide la seguente scansione, di massima, per la rilevazione e comunicazione degli esiti.

• Valutazioni periodiche (infraquadrimestrali) I docenti e i consigli di classe, nel rispetto del calendario delle attività, esprimono valutazioni a metà quadrimestre per informare i genitori e gli alunni stessi dei livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni con la specificazione dei motivi di un eventuale scarso rendimento scolastico. Predispongono quindi interventi di recupero delle carenze rilevate tenendo conto della gravità delle insufficienze in modo che l’alunno possa raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti.

• Valutazione intermedia (alla fine del I quadrimestre) Al momento dello scrutinio intermedio i docenti propongono il voto da assegnare agli apprendimenti e il giudizio da dare al comportamento evidenziando, in caso di insufficienze, i motivi del mancato profitto con riferimento alla preparazione di base, al metodo di studio, all’interesse per la disciplina, all’applicazione. In questo caso i docenti o il consiglio di classe individuano gli interventi di sostegno e di recupero da proporre agli alunni nel quadro delle ordinarie attività collegiali di programmazione settimanale (scuola primaria) o delle riunioni dei consigli di classe (scuola secondaria di primo grado). La descrizione delle attività di recupero effettuate dagli alunni che presentano difficoltà e ritardi nel percorso di apprendimento viene riportata rispettivamente nelle agende (scuola primaria) o nei registri personali (scuola secondaria di primo grado). Le attività di recupero individuali o per gruppi di livello in orario curricolare o extracurricolare sono predisposte nei limiti delle risorse umane e finanziarie di cui dispone l’istituto.

• Valutazione finale In sede di scrutinio finale i docenti propongono il voto da assegnare relativamente agli apprendimenti; in caso di insufficienze riportano i motivi del mancato raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Per deliberare il passaggio alla classe successiva il consiglio di classe valuta il conseguimento degli obiettivi previsti per ciascun alunno sia per gli apprendimenti sia per il comportamento, nonché l’esito delle verifiche effettuate al termine degli interventi di sostegno e di recupero programmati nel corso dell’anno scolastico.

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La valutazione del comportamento degli alunni

La valutazione del comportamento degli alunni si inserisce all’interno delle più ampie finalità educative perseguite dall’istituzione scolastica. Essa si colloca perciò in un’ottica sia di promozione di interventi educativi positivi sia di rigore come si conviene nell’istituzione scolastica, cui compete formalmente l’educazione del futuro cittadino responsabile. È compito infatti della scuola anche quello di educare gli alunni a consolidare e potenziare la capacità di interiorizzazione delle norme civili fondamentali per la convivenza democratica e a sviluppare le competenze di relazione con gli altri e di condivisione di valori. La valutazione del comportamento tiene perciò conto del percorso personale compiuto dall’alunno, ma è anche, al tempo stesso, orientata ad assumere decisioni, a proporre correttivi per migliorare l’ambiente scolastico e a produrre cambiamenti positivi nello sviluppo delle competenze sociali di ciascun allievo.

Le azioni degli insegnanti rivolte al perseguimento di tali finalità risultano efficaci solo se accompagnate dalla collaborazione con le famiglie, collaborazione fondata su di una chiara formulazione del patto formativo.

Nella valutazione del comportamento degli alunni sono presi in considerazione i seguenti aspetti: il rispetto delle persone e dell’ambiente, il rispetto delle regole scolastiche, l’impegno e l’autonomia nel lavoro. Un richiamo importante è al rispetto delle norme del regolamento d’istituto delle disposizioni connesse alla sicurezza e all’emergenza, all’utilizzo responsabile dei materiali e delle strutture dell’istituto con particolare riferimento all’igiene e al decoro della propria classe, degli spazi comuni, delle suppellettili.

Fondamentale è soprattutto il rispetto di se stessi e delle persone, espresso:

• nella correttezza e nell’attenzione verso i compagni, i docenti e verso tutte le figure operanti nella scuola; • nella considerazione delle diverse peculiarità nel rapporto maschi/femmine;

• nell’atteggiamento positivo e rispettoso nei confronti dei più piccoli e più deboli;

• nella cura e decoro della persona e del linguaggio. La valutazione del comportamento fa riferimento anche alla partecipazione attiva degli alunni al dialogo educativo nelle diverse situazioni e nei diversi contesti:

comportamento in classe educato, attento e propositivo; comportamento responsabile durante le visite e i viaggi d’istruzione, gli scambi culturali, le attività extrascolastiche.

La scuola indica in ogni caso le strategie per il recupero e le azioni per sviluppare e potenziare le competenze sociali di tutti gli allievi.

CRITERI

L’ambiente:

• Rispetto degli spazi, delle attrezzature e dell’ambiente.

Il sé e gli altri:

• Socializzazione con i compagni.

• Collaborazione con i compagni.

• Rispetto degli adulti.

Le regole scolastiche:

• Possesso e cura del materiale di studio.

• Rispetto delle regole scolastiche (classe/istituto).

• Autocontrollo e adattamento dei propri atteggiamenti.

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9 Il lavoro scolastico:

• Partecipazione.

• Impegno.

• Autonomia.

Nella valutazione del comportamento degli alunni, espressa mediante giudizio sintetico (sufficiente, buono, distinto, ottimo), sono presi in considerazione i seguenti aspetti: il rispetto delle persone e dell’ambiente, il rispetto delle regole scolastiche, l’impegno e l’autonomia nel lavoro.

La valutazione del comportamento viene espressa, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, allo Statuto delle studentesse e degli studenti, al Patto di corresponsabilità e ai regolamenti approvati dall’Istituzione scolastica. Il Collegio dei Docenti ha definito i criteri per la valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio.

Nella scuola secondaria di I grado le 4 dimensioni dell’asse comportamentale sono valutate dal Consiglio di Classe che assegna per ciascuna di esse un giudizio. Il giudizio sintetico è la risultanza dei 4 valori parziali.

LIVELLO DIMENSIONE

AVANZATO PUNTI 4

INTERMEDIO PUNTI 3

BASE PUNTI 2

INIZIALE PUNTI 1 PARTECIPAZIONE Ascolta, prende

appunti e li riordina. Fa domande per approfondire l’argomento, chiede una migliore

esplicitazione dei concetti, solleva questioni che ampliano la visione di un fenomeno.

Attinge alla propria esperienza per apportare contributi originali alla discussione.

Aderisce ad attività scolastiche

Ascolta prendendo appunti, chiede chiarimenti e attinge alla propria esperienza per portare contributi alla discussione.

Aderisce a attività

scolastiche non previste nell’orario curricolare.

Ha tempi di ascolto abbastanza prolungati.

Prende appunti e chiede

chiarimenti solo occasionalmente.

Talvolta si riferisce alla propria esperienza per portare contributi alla discussione.

Aderisce a attività

scolastiche non previste nell’orario curricolare solo dopo numerose sollecitazioni.

Ha tempi di ascolto molto brevi, non chiede chiarimenti e i suoi interventi devono essere continuamente sollecitati. Non riferisce esperienze personali per contribuire alla discussione.

Nonostante le sollecitazioni non aderisce a attività scolastiche non previste nell’orario curricolare.

AUTONOMIA DI LAVORO

È consapevole del proprio percorso di apprendimento e dei propri bisogni.

Persevera

nell’apprendimento e si organizza anche mediante una gestione efficace del tempo

È abbastanza consapevole del proprio percorso di

apprendimento e dei propri bisogni.

Organizza, tempo e

informazioni, in

È poco

consapevole del proprio percorso di apprendimento e dei propri bisogni Si applica solo se sollecitato e ha difficoltà a gestire

Non è consapevole del proprio

percorso di apprendimento e dei propri bisogni.

Si applica solo se sollecitato; è necessario tempo supplementare e una guida per il

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10 e delle

informazioni sia a livello individuale che di gruppo.

modo abbastanza efficace per migliorare il proprio

apprendimento.

efficacemente il tempo e le informazioni.

completamento del lavoro assegnato

RELAZIONI CON:

• COMPAGNI • ADULTI

Comunica in modo costruttivo sia con i compagni che con gli adulti. È capace di esprimere e di comprendere punti di vista diversi: di negoziare soluzioni in situazioni di conflitto. È disponibile a collaborare con gli altri senza bisogno di sollecitazioni.

Comunica in modo corretto sia con i compagni che con gli adulti. È capace di esprimere e di comprendere punti di vista diversi: di negoziare soluzioni in situazioni di conflitto. È generalmente disponibile a collaborare con gli altri.

Si sforza di comunicare in modo corretto con compagni e adulti, ma talvolta deride gli interventi degli altri. Non è sempre in grado di negoziare soluzioni in situazioni di conflitto. È disponibile a collaborare con gli altri solo in particolari situazioni.

Interviene ignorando i contributi dei compagni o degli adulti e/o si contrappone rigidamente a quanto sostenuto da altri. Non è

disponibile a aiutare o a farsi aiutare. Tende a creare situazioni di conflitto.

RISPETTO DELLE REGOLE E DEI MATERIALI

Porta regolarmente i materiali richiesti per le attività didattiche e svolge con precisione e regolarità le consegne date.

Conosce il regolamento disciplinare e il regolamento d’Istituto e si comporta secondo quanto concordato.

Porta

regolarmente i materiali richiesti e è abbastanza ordinato e puntuale nel lavoro domestico e scolastico.

Conosce e si adegua al regolamento disciplinare, generalmente rispetta quanto riportato nel regolamento di Istituto.

Porta abbastanza regolarmente i materiali

richiesti, ma non è sempre

puntuale nello svolgimento del lavoro domestico e scolastico.

Generalmente si adegua a quanto riportato nel regolamento disciplinare di classe e in quello di Istituto.

Dimentica spesso i materiali richiesti per le attività e solo saltuariamente svolge le consegne.

Ha molte difficoltà a adeguarsi a quanto riportato nel regolamento disciplinare e in quello di Istituto.

FASCE DI LIVELLO VALUTAZIONE:

Punti 16 : voto 10 ( OTTIMO) - Punti 15 – 14 : voto 9 (DISTINTO) - Punti 13 – 12: voto 8 (BUONO) Punti 11 – 9: voto 7 (DISCRETO) - Punti 8 – 4:

voto 6 (SUFFICIENTE)

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11

Comunicazione della valutazione

La comunicazione della valutazione è di particolare importanza. In riferimento alla funzione orientativa ed auto-orientativa della valutazione pertanto la scuola identifica gli strumenti e le modalità più efficaci che consentono una comunicazione chiara a trasparente. Particolare cura viene attribuita alla comunicazione con gli alunni, non solo in quanto destinatari finali della comunicazione della valutazione, ma anche in quanto tramite della comunicazione scuola-famiglia. Porre la valutazione al centro dell’azione di insegnamento- apprendimento significa infatti fornire agli alunni - ed indirettamente anche alle loro famiglie - gli strumenti indispensabili per analizzare i processi e gli aspetti di competenza di volta in volta coinvolti, favorendo la riflessione sugli esiti attesi, sulle strategie, sugli elementi critici e sui punti di forza, promuovendo così la consapevolezza, la capacità di auto-valutarsi ed il controllo dei processi metacognitivi. La famiglia non è solo destinataria passiva della comunicazione riguardo agli esiti degli apprendimenti ma è direttamente coinvolta, quale soggetto attivo, nel processo di formazione e di valutazione.

Al fine di stabilire le condizioni indispensabili per rendere trasparenti i rapporti con la famiglia, la scuola si è dotata di un patto formativo che sottopone all’attenzione, alla condivisione e alla sottoscrizione delle famiglie.

Tra gli strumenti che concorrono alla comunicazione della valutazione nelle prospettive indicate, vengono utilizzati:

a) i documenti:

• certificativi: quelli quadrimestrale di valutazione e la certificazione finale delle competenze;

• informativi periodici che, pur non avendo valore certificativo legale, forniscono un quadro della situazione scolastica generale e/o nelle singole discipline;

b) i momenti di incontro:

• collegiali con l’illustrazione all’inizio anno scolastico della programmazione e quindi degli aspetti valutativi connessi;

• individuali con i docenti, secondo la calendarizzazione dei singoli plessi e gli orari di ricevimento settimanali degli insegnanti della Scuola Secondaria di primo grado.

c) le comunicazioni:

• ai rappresentanti dei genitori negli organi collegiali;

• ai genitori degli esiti conseguiti nelle prove formalizzate. Il percorso seguito dall’Istituto in merito alla valutazione garantisce la massima trasparenza per il processo valutativo in tutte le sue fasi, in modo da permettere allo studente e alla famiglia di conoscere l’andamento del processo di apprendimento. .Le comunicazione degli esiti delle singole prove formalizzate avverrà mediante la registrazione della valutazione sul registro elettronico.

Nelle sue linee fondamentali il percorso valutativo è così definito dal Collegio dei Docenti che delibera:

• i criteri per l’assegnazione del voto del comportamento;

• la corrispondenza tra i voti e i livelli di apprendimento per la valutazione finale;

• i criteri per la promozione e la non promozione alla classe successiva o al grado successivo d’istruzione.

Nell’Istituto viene attuata sistematicamente la valutazione in funzione formativa al fine di monitorare costantemente il processo di apprendimento-insegnamento. La valutazione, quindi, non si limita all’analisi dei risultati di profitto o di rendimento degli alunni, ma svolge soprattutto una fondamentale funzione di orientamento e sviluppo, consentendo di stimare l’attivazione delle competenze necessarie al processo di

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12 maturazione personale. La valutazione, assume prevalentemente la valenza di una riflessione sulle qualità dinamiche (autonomia, senso di responsabilità, interesse, motivazione, competenze relazionali) che si mettono in atto nel processo di apprendimento.

La nostra scuola si pone in un’ottica di “ricerca” valutativa che, al fine di ottenere una visione organica dello studente, si esplica attraverso la misurazione di:

- apprendimenti: riferiti ai fatti o alle idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza;

- competenze: indicano la capacità di integrare e trasferire conoscenze e abilità in situazioni reali.

La valutazione degli apprendimenti non è uno strumento di verifica sommativa fiscale, ma costituisce uno strumento di regolazione; essa adegua, infatti, la proposta formativa dell’istituzione scolastica alle caratteristiche di ciascun allievo, individuando i punti di forza o le eventuali difficoltà, al fine di elevare la qualità del processo di apprendimento. La valutazione delle competenze mira a verificare che uno studente sia in grado di operare in contesti reali, per mezzo di prestazioni concrete che gli consentano di conseguire specifici obiettivi. La valutazione delle competenze si esplica attraverso forme di valutazione autentica che richiedono la soluzione di compiti di realtà.

La certificazione delle competenze

La certificazione delle competenze in ambito scolastico scaturisce dalla somma qualitativa e quantitativa delle rilevazioni e degli accertamenti effettuati nel percorso scolastico e coinvolge nella maniera professionalmente più alta i docenti che si assumono la responsabilità di attestarne la presenza a livello iniziale, intermedio, maturo ed esperto.

Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado sono descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni, ossia le capacità di utilizzare in modo autonomo e creativo le conoscenze, le abilità e di dimostrare le attitudini personali e sociali in situazioni concrete.

Le competenze indicano quindi la comprovata capacità di usare conoscenze e abilità personali, sociali e/o metodologiche, nelle situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale. La “competenza” è infatti l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e sulle abilità acquisite, adeguato in un determinato contesto a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, ad eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non si tratta di un agire semplice, ma di un agire complesso che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (le conoscenze) e il saper fare (le abilità). Per questo, nasce da una continua interazione tra la persona, l’ambiente e il contesto, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti.

Ai docenti è riconosciuta la responsabilità di certificare le competenze possedute da ciascun allievo a quattro livelli: iniziale/elementare, intermedio, maturo / avanzato / esperto.

La valutazione per corso indirizzo musicale

Il Dipartimento di Strumento musicale stabilisce gli standard minimi/massimi di capacità di lettura allo strumento per la valutazione dei seguenti ambiti:

-

lettura dettati pratica ritmica

-

esecuzione pratica allo strumento

-

esecuzione della musica d’insieme.

(13)

13

La valutazione degli alunni disabili

Per gli alunni con disabilità, premesso che, ai sensi della Sentenza della Corte Costituzionale n. 215/87 “le capacità e il merito devono essere valutati secondo parametri adeguati alle specifiche situazioni di minorazione”, la valutazione presenta le seguenti caratteristiche:

• si riferisce agli obiettivi del piano educativo individualizzato predisposto per l’allievo nel quale sono indicati anche i criteri valutativi;

• si riferisce perciò al processo di maturazione globale e non solo alle singole prestazioni;

• è documentata nel registro dell’insegnante di sostegno e in quello degli insegnanti curricolari. Gli allievi partecipano agli esami e sostengono prove, relative agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il loro progresso in rapporto alle potenzialità possedute ed al livello di apprendimento iniziale.

Le medesime vengono, ove necessario e sempre in relazione al piano educativo individualizzato, differenziate o adattate nella misura ritenuta più opportuna dalla commissione d’esame. Quest’ultima indica:

• gli ausili, le attrezzature e i sussidi didattici eventualmente necessari;

• le modalità di presentazione delle prove;

• le eventuali riduzioni e/o modifiche;

• i tempi;

• i criteri di valutazione.

Tutto ciò coerentemente con la progettazione didattica predisposta durante l’anno. Nei verbali d’esame vengono indicate le materie eventualmente sostituite o ridotte per le quali sono da attribuirsi i voti. Nel diploma di scuola secondaria di primo grado di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

La valutazione degli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.)

La valutazione

• è sempre espressa in decimi;

• considera le specifiche situazioni dei singoli alunni;

• fa riferimento al Piano Didattico Personalizzato, stilato dai docenti di classe, in cui sono indicati gli strumenti compensativi e le misure dispensative ritenuti necessari affinché l’alunno possa conseguire i medesimi obiettivi dei compagni;

• riflette il percorso svolto, i progressi registrati e l’impegno dimostrato.

Gli alunni con B.E.S. partecipano a tutte le prove d’esame. La commissione d’esame dal canto suo indica:

 gli strumenti compensativi e le misure dispensative eventualmente previsti nelle prove;

 le caratteristiche delle prove;

 la modalità di presentazione delle prove;

 i tempi di svolgimento delle prove, che possono essere più lunghi;

 i criteri di valutazione delle prove stesse.

(14)

14 Nel diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della eventuale

differenziazione delle prove.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Per garantire imparzialità e trasparenza delle procedure legate agli scrutini finali, il Collegio dei docenti fissa dei criteri che tutti i Consigli di classe dovranno osservare per l’ammissione/non ammissione degli alunni alla classe successiva e all’esame conclusivo del 1° ciclo. Prima di procedere alla valutazione il Collegio dei docenti deve validare l’anno scolastico in base al numero delle assenze, secondo quanto previsto dalla normativa (DPR 22 giugno 2009, n,112 e CM 4 marzo 2011, n.20): il numero delle assenze non deve superare il tetto massimo di ¼ rispetto al monte orario complessivo. Il Collegio dei docenti può derogare a questo limite qualora le assenze siano dovute a:

- assenze dovute a gravi motivi di salute adeguatamente documentate;

- terapie e/o cure programmate;

- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

- adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il venerdì o il sabato come giorno di riposo;

- assenze di alunni stranieri provenienti dal paese di origine per il ricongiungimento al genitore.

1.In sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe procede alla valutazione complessiva di ciascun alunno formulata in base a:

 Risultati conseguiti nelle diverse discipline

 Valutazione del comportamento sulla base dei relativi criteri

2. Viene considerata insufficienza lieve la valutazione 5, insufficienza grave la valutazione 4

3. Il Consiglio di classe a maggioranza delibera di non ammettere l’alunno alla classe successiva qualora il quadro complessivo degli apprendimenti rivelasse carenze diffuse o mancanza delle competenze minime idonee alla prosecuzione

4. L'ammissione alle classi seconda e terza di Scuola Secondaria di primo grado è disposta, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Pertanto l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione. In presenza di alunni ammessi alla classe successiva con livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, la Scuola nell'ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, tiene conto delle seguenti motivazioni:

- Progressi significativi compiuti dall’alunno rispetto alla situazione di partenza - Concreta possibilità di successivo recupero delle competenze acquisite parzialmente

- Atteggiamento collaborativo dell’alunno nei confronti delle opportunità di recupero proposte dalla scuola nel corso dell’anno scolastico

- Continuità dell’impegno nel lavoro a scuola e a casa e partecipazione alle attività proposte dalla scuola.

(15)

15 5. La delibera relativa alla non ammissione dell’alunno dovrà essere motivata riportando in modo dettagliato tutte le condizioni considerate:

• carenze gravi nelle abilità fondamentali

• mancato raggiungimento dei livelli formativi e di apprendimento

• inadeguato livello di maturazione.

Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione dall'insegnante di religione cattolica o di attività alternative - per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti - se determinante per la decisione assunta dal Consiglio di classe diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

Per la decisione di non ammissione, non è prevista l’unanimità ma la maggioranza.

6. Comunicazione alla famiglia:

- Nel corso dell’anno scolastico ed in particolare immediatamente dopo i Consigli di classe di maggio, nel caso di una situazione molto critica o qualora siano presenti le condizioni per la compromissione dell’anno scolastico, il Coordinatore di classe informa la famiglia mediante comunicazione scritta eventualmente accompagnata da colloquio, per presentare la situazione .

- In caso di non ammissione alla classe successiva, entro il giorno successivo allo scrutinio del 2°

quadrimestre, il Coordinatore di classe comunica a mezzo fonogramma alla famiglia il risultato dello scrutinio finale e in seguito consegna una lettera di informazione in segreteria che provvederà a recapitarla alla famiglia mediante raccomandata a mano.

CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL 1°CICLO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

1. Il Consiglio di classe a maggioranza delibera di non ammettere l’alunno all’esame conclusivo qualora il quadro complessivo degli apprendimenti rivelasse carenze diffuse o mancanza delle competenze minime idonee alla prosecuzione.

2. Il Consiglio di classe, a maggioranza, può decidere di portare a 6 una o più insufficienze in presenza delle seguenti motivazioni valide e condivise a maggioranza:

- Progressi significativi compiuti dall’alunno rispetto alla situazione di partenza

- Concreta possibilità di successivo recupero (anche autonomo) delle competenze acquisite parzialmente - Atteggiamento collaborativo dell’alunno nei confronti delle opportunità di recupero proposte dalla scuola nel corso dell’anno scolastico

- Continuità dell’impegno nel lavoro a scuola e a casa e partecipazione

3. Nel caso in cui una o più valutazioni siano portate a 6 si provvederà a inserire una specifica nota (“per voto di consiglio è stato portato a 6 il voto nelle seguenti discipline………”) nel verbale dello scrutinio finale.

4.La delibera relativa alla non ammissione dell’alunno dovrà essere motivata riportando in modo dettagliato tutte le condizioni considerate.

- - In caso di non ammissione alla classe successiva, entro il giorno successivo allo scrutinio del 2°

quadrimestre, il Coordinatore di classe comunica a mezzo fonogramma alla famiglia il risultato dello scrutinio finale e in seguito consegna una lettera di informazione in segreteria che provvederà a recapitarla alla famiglia mediante raccomandata a mano.

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