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ORGANISMO DI PARTENARIATO DELLA RISORSA MARE. Seduta del 18 ottobre 2017

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridioruile

B«t Bnndltl. Manfradoru. Monopoli

Verbale n. 2

ORGANISMO DI PARTENARIATO DELLA RISORSA MARE

Seduta del 18 ottobre 2017

I lavori hanno inizio alle ore 10,45.

Sono presenti i signori:

Prof. Avv. Ugo Patroni Griffi - Presidente

Prof.ssa Angela Bergantino - delegata dal Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio

Dott. Francesco Lorusso

Ing. Ivo Dormìo - delegato dal Sindaco di Monopoli C.A. (CP) Giuseppe Meli

C.V. (CP) Salvatore Minervino C.F. (CP) Sergio Castellano C.F. (CP) Silvio Del Casale T.V. (CP) Matteo Orsolini

Dott.ssa Angela Morfini Dott. Giuseppe Marinò Sig. Salvatore Pinto Sig. Nicola di Cosmo Sig. Adriano Guadalupl

Dott. Nazario De Girolamo

Ing. Roberto Laghezza

Dott. Nicola Mudacela Com. Vito De Matteo Dott. Massimo Salomone

Sig.ra Maria Teresa De Benedictis Sig. Angelo Acquaviva

Sig. Giuseppe Raguseo

Sono altresì presenti i signori:

Amm. Salvatore Gluffrè - Segretario Generale ad Interim

Dott.ssa Michelina Latorre Dott.ssa Donatella Infante Ing. Mario Mega

Ing. Francesco Diieverano

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Merìdiorìale Ban. BnndKi.MaNredonM, B*r1ena.Monopoli

Dott. Aldo Tanzarella Dott. Pietro Bianco

Partecipano inoltre alla seduta:

ing. Giovanni Dipierro - componente del Comitato di Gestione prof. Federico Pirro In qualità di esperto.

1. PIANO OPERATIVO TRIENNALE 2017-2019

li Presidente fa presente preliminarmente che, a seguito della recente

riforma, il Piano Operativo Triennale ha assunto una valenza programmatoria ed

ha sostanzialmente il compito di Indicare le strategie da seguire per attrarre

maggiori traffici. Il documento deve inoltre essere coerente con gli altri documenti strategici dello Stato quali il Piano strategico nazionale della portualità

e della logistica e le linee guida per la realizzazione delle infrastrutture.

Coglie l'occasione per ringraziare il prof. Pirro che ha curato la redazione della parte relativa all'analisi del contesto economico allegata al documento.

Dopo aver illustrato i contenuti del documento invita il prof. Pirro ad una

disamina della parte da lui redatta.

Il prof. Pirro illustra per grandi linee lo scenario economico in cui si colloca

l'attività dell'AdSP, evidenziando preliminarmente che, per la prima volta nella storia dei porti dell'Adriatico meridionale, si procede, alla luce delle prescrizioni normative, ad un complesso riordino di funzioni amministrative ed all'avvio del riordino delle funzioni dei singoli porti, le cui storie devono essere rispettate,

tutelate per quello che hanno saputo creare e proiettate nei futuro che è

caratterizzato da una forte competitività. Osserva al riguardo che lo scenario del Mediterraneo è caratterizzato dalla presenza di porti che da anni stanno realizzando investimenti ed infrastrutture e registrano fiussi di traffico molto

superiori ai nostri. I porti italiani, ed in particolare quelli meridionali, sono

pertanto collocati in uno scenario che potrebbe stritolarli.

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridior>ale

Bari BruvlUi.Manfredoru, EUrì«nj. Monopoli

Sì tratta quindi di affrontare una sfida difficile nna affascinante considerato che la Puglia è la seconda regione del Mezzogiorno continentale per volume complessivo di ricchezza prodotta e la città metropolitana di Bari con il suo sistema economico, corrispondente a quello dell'ex Provincia, si è collocata nel

2015 al 15° posto fra tutte le province italiane.

Fa inoltre presente che nel Mediterraneo centro-orientale la città metropolitana di Bari, insieme alle altre provìnce pugliesi, occupa uno spazio economico significativo, con notevoli flussi esportativi e, conseguentemente, con flussi in entrata e in uscita di materie prime, beni intermedi e prodotti finiti che potrebbero essere superiori a quelli finora registrati.

Fa quindi presente che il POT non riguarda solo gli ambiti territoriali di stretta competenza deli'AdSP ma si proietta inevitabilmente In aree retroportuali adiacenti o vicine alle aree portuali. Pertanto, nel medio e lungo termine. Il

documento andrà ad incidere su assetti territoriali più ampi, su interi sistemi

produttivi, suirinfrastrutturazione stradale e ferroviaria e anche su alcune aree della Basilicata, regione cerniera in quanto retroporto ampio sia della Puglia che

della Campania.

Infine, rilevata l'incidenza del POT a breve termine sugli assetti delle aree immediatamente retroportuali ed in prospettiva su aree retroportuali più ampie, osserva che sarà necessario il coinvolgimento, nell'ambito delle rispettive competenze, dei Comuni dove hanno sede i porti, della città metropolitana, delie confindustrie e delle singole imprese. E' evidente infatti che dovrà muoversi

l'intero sistema delle autonomie locali ed il sistema degli interessi che gravita sui

porti in quanto il lavoro di promozione delle aree portuali non può da solo

risolvere i problemi della competitività.

La prof.ssa Bergantìno osserva che il documento si inserisce nel quadro della riforma della portualità che di fatto ha rivoluzionato l'assetto delie Autorità

Portuali e dei loro compiti. Il POT, in questa visione, non è più II ''libro dei sogni"

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Autorità dì Sistema Portuale del Mare Adriatico Merìdioruile B«r\ Brindàt, Htnfredonù. Bdiietu. Monopoli

che prescindeva dalla programmazione complessiva a livello Internazionale e

nazionale.

Con riferimento alla programmazione delle opere, fa presente che II Ministero ha fatto una ricognizione preliminare di tutti 1 progetti che avevano ricevuto una prima approvazione da parte degli enti competenti e quindi, sulla base delle linee guida, ha effettuato una valutazione di quelli che possono essere ammessi a finanziamento. L'idea è quella di supportare le amministrazioni anche nella progettazione, tramite un fondo che verrà gestito dal coordinamento delle

Autorità di Sistema e ammettere ai finanziamenti solo i progetti che siano

aderenti alle esigenze del territorio e coerenti con la programmazione nazionale;

ciò vuol dire che non saranno più ammessi interventi avulsi dal contesto territoriale e dalla strategia complessiva.

Osserva Infine che nell'ultimo DEF sono state inserite alcune priorità quali il

collegamento dell'ultimo e penultimo miglio stradale e ferroviario, la tecnologia

per la velocizzazione delle procedure, il miglioramento dell'accessibilità marittima

e gli interventi selettivi per l'ampliamento e la capacità dei terminal container e roro. Tutto ciò è contenuto nel POI il che vuol dire che il documento è perfettamente in linea con la programmazione nazionale e che pertanto, quando

si dovrà accedere ai finanziamenti, si potrà puntare sul fatto che gli Interventi programmati sono coerenti con 11 disegno e la strategia nazionale.

La slg.ra De Benedictis osserva che il POT è un progetto molto ambizioso e non rappresenta un mero aggiornamento dei POT precedenti ma, recependo le indicazioni della riforma portuale, definisce la programmazione strategica indicando quello che si dovrà fare per attrarre traffici, ferma restando la

vocazione territoriale delle singole città sedi di porti.

Rileva inoltre che vi sono elementi di novità quali il partenariato pubblico

privato e le gare di sistema, soluzioni che, sempre nella logica di sistema, rendono coerenti anche i servizi a sostegno della portualità. Auspica Infine che venga posta una particolare attenzione allo sviluppo dell'occupazione. ^

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Autorità di Sistema Portuale dei Mare Adriatico Merkjionale Bvi. Brindisi. MiiVrcdonu. B«rtetta. Monopoli

Il sig. De Girolamo osserva che il riferimento alla rete ferroviaria contenuto nel POT è fondamentale per la realizzazione dell'interscambio modale.

Osserva inoltre che nel documento vi è un riferimento chiaro ad un continuo

confronto con gli stal<eholders per la definizione degli aspetti tecnici.

Il dott. Salomone esprime il proprio parere favorevole al documento

programmatorio, evidenziando come esso sia molto articolato e dettagliato;

chiede inoltre un aggiornamento sulla questione della Norman Atlantic .

Il Presidente, nel far presente che lo spostamento della Norman Atlantic

rappresenta una priorità, comunica che si sta concludendo la gara per gli arredi

di banchina ed entro la settimana prossima verranno affidati i lavori;

contestualmente all'inizio dei lavori si provvederà ad emanare l'ordinanza per lo spostamento della nave.

L'ing. Laghezza esprime apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto. Con riferimento al porto di Bari evidenzia che, pur non essendo esso collegato alla

rete ferroviaria nazionale, viene delineata nel documento la strategia per l'intermodalità, tracciando il percorso mare-gomma-ferro; con riferimento ai porto di Brindisi invece ritiene che non sia adeguatamente focalizzato l'aspetto delia intermodalità mare-ferro e la strategia per sfruttare le opporiiunità generate dagli investimenti. Precisa al riguardo che, a sud di Ancona, l'unico porto collegato con la rete nazionale ferroviaria è il porto di Brindisi e l'RFI sta realizzando investimenti importanti su tutto il corridoio Adriatico e sull'ultimo miglio a Brindisi. Osserva infine, al riguardo, che l'ultimo miglio ferroviario non può prescindere da una strategia Integrata tra porti e aree retroportuali.

Il Presidente osserva che per il porto di Brindisi è prevista una azione di promozione specialistica relativamente a Costa Morena ed al fascio di binari. La convenzione quadro con INVITALIA, società che sì occupa della promozione delle infrastrutture pubbliche, consentirà di stipulare apposita convenzione a valle che preveda la promozione internazionale con un road show della piattaforma

assistita dai fascio di binari. Quanto poi alla gestione del fascio di binari, fa

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Merìdiorìale

Ban. Bnndtii. Mjrrfredoniè, Barletta. Monopoli

presente che si potrebbe valutare la possibilità dì affìdarla ad una impresa

ferroviaria, come è stato fatto a Napoli.

Assicura comunque che provvedere ad inserire nel POT un paragrafo in cui evidenziare ulteriormente gli aspetti legati all'intermodaiità mare-ferro nel porto

di Brindisi.

XI dott. Marinò osserva che la visione di insieme, che è II punto focale della

riforma della portualità italiana, consentirà ai porti pugliesi di essere competitivi con il mondo e questa lunga banchina rappresenterà una opportunità di crescita per tutta la regione. Esprime pertanto il proprio apprezzamento sul documento

che è ben articolato e strutturato. Evidenzia infine che a Brindisi vi sono una serie di vincoli che non hanno consentito nel passato e rischiano ancora oggi di

impedire la realizzazione delle opere progettate. Si tratta in particolare dei vincoli

paesaggistici e di quelli relativi alle aree SIN.

Il Presidente evidenzia che in effetti alcune attività sono rallentate dal contesto normativo; in particolare il riconoscimento delle aree SIN ha di fatto ingessato la gestione delle attività portuali. La soluzione potrebbe essere quella di

chiedere il declassamento del porto di Brindisi da SIN a SIR conformemente a quanto previsto, ora con modalità piij agevoli, dalla normativa di settore

Il sig. Muciaccia, richiamando le osservazioni del prof. Pirro, evidenzia che i porti del Pireo hanno già stritolato i porti pugliesi i quali non sono in grado di essere competitivi a causa delle lungaggini burocratiche e degli elevati costi del lavoro; ritiene quindi che si debba in qualche modo cercare di collaborare con questi porti. Osserva inoltre che è necessario individuare le vocazioni degli scali pugliesi tenendo presente che la merce va dove è facilitata, ovvero dove vi sono ferrovia e ampie banchine. Coglie infine l'occasione per evidenziare che il recente arrivo a Bari di una nave turca, a cui ne seguirà a breve un'altra, è dovuto al

fatto che il corridoio ferroviario adriatico si è attrezzato con un profilo maggiore e

con la possibilità di caricare 1semirimorchi. Questa è una grande opportunità ma l'infrastruttura dì Bari non consente ai treni lunghi 750 metri di arrivare perché i

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale

Ban. Brinditi. M^nfradona. 6art«tui. Monopoli

binari raggiungono al massimo i 500 metri, e tale limitazione si riflette anche

sulle navi ro-ro che dovrebbero portare i semirimorchi.

Il Presidente osserva che nell'ambito delle ZES sono previsti Investimenti

per il completamento delle infrastrutture necessarie e pertanto, se si presentano proposte che hanno un valido fondamento economico, i finanziamenti arrivano.

La dott.ssa MorfinI esprime il proprio apprezzamento per II Piano Operativo triennale, complimentandosi con coloro che hanno collaborato alla stesura del documento che è molto complesso e articolato. Evidenzia inoltre come il prof.

Pirro abbia illustrato in modo chiaro il difficile contesto geo-politico nel quale

stiamo vivendo.

L'ing. Di Pierre esprime apprezzamento per il documento che rappresenta uno strumento di lavoro importante per chi dovrà dare attuazione alla

programmazione delineata. Osserva inoltre che l'ottica di sistema nella quale si inquadra il documento rappresenta una grande opportunità per l'economia di

scala.

Il sig. Di Matteo, considerato che si prevede un aumento del 23% del traffico passeggeri, chiede come si stiano preparando 1 porti di Bari e di Brindisi

che al momento non sono sicuramente pronti a ricevere grosse navi. Osserva al

riguardo che si potrebbero contattare le grandi società per attrarre investimenti.

Il Presidente chiarisce che anche questo punto è stato affrontato nel POT;

si sta procedendo infatti ad espletare le gare per l'affidamento della gestione delle stazioni marittime, il che significa coinvolgere privati 1 quali, a fronte di concessioni di lunga durata, siano in grado di fare investimenti ed abbiano la

capacità di attrarre traffico. Inoltre nel porto di Bari è previsto l'ampliamento del

Terminal crociere e, in quello di Brindisi, dopo il blocco dei lavori durato tre anni,

è prevista la ripresa dei lavori della Stazione Marittima.

Il sig. Raguseo, nell'esprimere apprezzamento per il documento

programmatico, chiede che venga prestata una particolare attenzione ai risvolti

occupazionali in particolare per lo scalo di Manfredonia.

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale

Bvt. Brindili. Manfredona. MonopoU

L'Ing. Dormio esprime apprezzamento per il documento che è molto articolato ed offre, grazie anche al contributo del prof. Pirro, una visione ampia del sistema portuale dell'Adriatico e della programmazione complessiva. Osserva

infine che affermare che il porto commerciale di Monopoli nasce con la

realizzazione del molo di Tramontana è riduttivo.

Il sig. Acquaviva condivide in pieno i contenuti del Piano Operativo ed auspica che nell'espletamento delle gare per la gestione delle stazioni marittime

vengano salvaguardati i livelli occupazionali.

Il sig. Pinto osserva che alcune delie opere previste nei vecchi POT si

stanno realizzando adesso. Con riferimento alla banchina di Costa Morena est,

sottolìnea che essa rappresenta una grossa opportunità di sviluppo e dì occupazione per il territorio di Brindisi ed è importante definirne la destinazione d'uso. Auspica inoltre che tutte le altre opere previste nel POT vengano realizzate, rinviando, per quanto riguarda ulteriori osservazioni, alla nota che gli operatori hanno Inviato al Presidente. Infine, relativamente al Porto di

Manfredonia osserva che vi è un problema di operatività della banchina sulla

quale, a causa dì una strozzatura, è difficoltoso lo spostamento dei mezzi

meccanici.

Il Presidente, relativamente alle osservazioni contenute nella nota

richiamata, fa presente che le opere ivi indicate sono tutte previste nel POT, ad eccezione dell'allargamento del canale Pigonati in merito al quale nel POT sono

state inserite alcune riflessioni. In particolare richiama l'attenzione sul fatto che

per tale opera andrebbe dimostrata l'utilità e la sostenibilità economica

coerentemente con quanto previsto dalla linee guida per la realizzazione di opere

pubbliche.

Quanto alla destinazione delle banchine osserva che fino quando una

determinata tipologia di traffico non si consolida non è oppori:uno specializzare le

banchine. In questa fase di avvio è perì:anto preferibile mantenere la

polifunzionalità di tutte le banchine. Circa infine l'operatività della banchina di

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Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Merìdiofìale B«n, Brindisi, Marìfmlonia. BArirtu. Monopoli

Manfredonia fa presente clie sono allo studio le modalità giuridico-economiche e tecniche per lo smantellamento del nastro trasportatore che rappresenta un impedimento allo spostamento delle gru semoventi ed in generale all'operatività

del porto.

Il slg. Di Cosmo condivide l'Impostazione del POT ed in particolare

l'affermazione relativa alla polifunzionalità delle banchine.

Il sig. Guadalupi relativamente alle osservazioni che gli operatori di

Brindisi hanno voluto racchiudere nella nota inviata al Presidente, evidenzia che

nel territorio brindisino permane un forte campanilismo che purtroppo è difficile

da superare.

Il Presidente osserva che l'attaccamento al territorio da parte degli

operatori è naturale, tuttavia è necessario cercare di raccordare le richieste del

territorio con la strategia globale.

L'Ammiraglio Meli, ferma restando la condivisione del documento, richiama l'attenzione sulla necessità di provvedere alla manutenzione ordinaria delle infrastrutture esistenti per assicurare la funzionalità delle banchine e l'operatività quotidiana. Condivide poi le affermazioni relative alla specializzazione delle banchine intesa sìa nel senso merceologico che dal punto di vista dei clienti.

Il Presidente Infine fa presente che si provvederà ad integrare il POT con un paragrafo dedicato al fascio di binari sotto banchina del porto di Brindisi e con

un altro dedicato al canale Pigonati.

L'Organismo di partenariato, infine, esprime unanimemente il proprio consensus all'approvazione del Piano Operativo Triennale 2017-2019.

La seduta termina alle ore 13,15

RETA interim

Ii^g_ESJPE

prof. Avv)

(10)

y- 'T> >A^fc5;.r/ .

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