MedicAir Industry S.r.l. - Via T. Tasso, 29 - 20010 Pogliano Milanese (MI) Tel. +39.02.932281 Fax +39.02.93282342
industry.info@medicair.it - www.medicairindustry.com
In caso di emergenza:
+39 02.932821 (ore ufficio)
SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa1.1 Identificatore del prodotto
Codice prodotto: TGN2O
Nome commerciale Protossido di azoto
Numero di registrazione REACH 01-2119970538-25-0010
Numero CAS 10024-97-2
Numero CE 233-032-0
Numero indice --
1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o della miscela e usi sconsigliati Usi pertinenti identificati: Impiego industriale e professionale.
Propellente per aerosol.
Gas di test/gas di calibrazione.
Reazione chimica/sintesi.
Uso di laboratorio.
Contattare MedicAir Industry per ulteriori informazioni sull'utilizzo.
1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Identificazione della società: MedicAir Industry srl
Via T. Tasso, 29 - 20010 Pogliano Milanese (Mi) Tel +39.02.93282361
Indirizzo e-mail (persona competente): industry.info@medicair.it 1.4 Numero telefonico di emergenza: Tel.: +39 02 932821 (ore ufficio)
SEZIONE 2: identificazione dei pericoli
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Classificazione secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 [CLP]
Ox. Gas 1; H270 Gas comburenti - Categoria 1; H270 Press. Gas (Comp.); H280 Gas sotto pressione: Gas compresso; H280 2.2 Elementi dell’etichetta
Etichettatura secondo il regolamento (CE) n. 1272/2008 [CLP]
Pittogrammi di pericolo:
GHS03 GHS04 GHS07
Avvertenza: Pericolo
Indicazioni di pericolo: H270 - Può provocare o aggravare un incendio; comburente.
H280 - Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
H336 - Può provocare sonnolenza o vertigini.
Consigli di prudenza:
- Prevenzione: P244 - Mantenere le valvole e i raccordi liberi da olio e grasso.
P220 - Tenere lontano da indumenti e altri materiali combustibili.
P260 - Non respirare i gas/i vapori.
- Reazione: P304+P340 - IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione
- P312 - In caso di malessere, contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico.
P370+P376 - In caso di incendio: bloccare la perdita se non c’è pericolo - Conservazione: P403 - Conservare in luogo ben ventilato.
2.3 Altri pericoli In alta concentrazione può provocare asfissia.
Il contatto con il liquido può causare ustioni da congelamento
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SEZIONE 3: composizione / informazione sugli ingredienti3.1 Sostanza Numero
CAS
Numero CE
Numero indice Numero di registrazione REACH
% [in peso]
Nome Classificazione
Regolamento (CE) N.
1278/2008 (CLP 10024-97-2 233-032-0 -- 01-2119970538-25-0010 100 Protossido di azoto Ox. Gas 1 (H270)
Press. Gas (H281) STOT SE (H336) Non contiene altri prodotti e/o impurezze che influenzano la classificazione del prodotto.
SEZIONE 4: misure di primo soccorso
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
Inalazione: spostare la vittima in zona non contaminata indossando l'autorespiratore.
Mantenere il paziente disteso e al caldo. Chiamare un medico. Procedere alla respirazione artificiale in caso di arresto della respirazione.
Contatto con la pelle: il contatto con il liquido che evapora può provocare congelamento della pelle.
Contatto oculare: sciacquare con abbondanti quantità d'acqua per almeno 15 minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo.
Ricorrere immediatamente a visita medica.
Ingestione: via di esposizione poco probabile.
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti e che ritardati
In alta concentrazione può causare asfissia. l sintomi possono includere perdita di mobilità e/o conoscenza. Le vittime possono non rendersi conto dell'asfissia.
In bassa concentrazione può avere effetto narcotico. I sintomi possono includere vertigini,mal di testa,nausea e perdita di coordinazione.
4.3 Indicazione dell'eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali In caso di malessere consultare un medico.
SEZIONE 5: misure antincendio 5.1 Mezzi di estinzione
Mezzi di estinzione idonei: si possono usare tutti i mezzi estinguenti conosciuti.
Mezzi di estinzione non idonei: nessuno in particolare.
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Pericoli specifici: l‘esposizione alle fiamme può causare la rottura o l‘esplosione del recipiente.
Alimenta la combustione
Prodotti di combustione pericolosi: In caso di incendio può originare,per decomposizione termica,i seguenti prodotti:
ossido di azoto / biossido di azoto.
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi
Metodi specifici: coordinare l'intervento antincendio in funzione dell'incendio circostante.
Raffreddare i contenitori esposti al rischio con getti d'acqua a doccia da una posizione protetta.
Dispositivi di protezione speciali per gli addetti antincendio:
Gli addetti all'estinzione dell'incendio devono usare equipaggiamento di protezione standard, inclusi tuta antifiamma, elmetto con visiera protettiva, guanti, stivali di gomma e, in spazi chiusi, autorespiratore SCBA.
EN 469: Indumenti di protezione per vigili del fuoco.
EN 15090 Calzature per vigili del fuoco.
EN 659 Guanti di protezione per vigili del fuoco.
EN 443 Elmi per la lotta contro l'incendio in edifici e in altre strutture.
EN 137 Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - Autorespiratori a circuito aperto ad aria compressa con maschera intera.
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6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenzaAssicurare una adeguata ventilazione.
Usare l'autorespiratore per entrare nella zona interessata se non è provato che l'atmosfera sia respirabile.
Evitarne l'ingresso in fognature, scantinati,scavi e zone dove l'accumulo può essere pericoloso.
Monitorare la concentrazione del prodotto rilasciato.
Eliminare le fonti di ignizione.
Evacuare l'area.
6.2 Precauzioni ambientali
Tentare di arrestare la fuoriuscita.
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Ventilare la zona.
6.4 Riferimenti ad altre sezioni
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate alle sezioni 8 e 13.
SEZIONE 7: manipolazione e immagazzinamento 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura
Uso sicuro del prodotto
Utilizzare solo apparecchiature specifiche, adatte per il prodotto, la pressione e la temperatura di impiego. ln caso di dubbi contattare il fornitore del gas.
Soltanto il personale con esperienza e opportunamente addestrato deve manipolare i gas sotto pressione.
Il prodotto deve essere manipolato in accordo alle buone prassi di sicurezza e di igiene industriale.
Non usare olio o grasso.
Mantenere l'apparecchiatura libera da olio e grasso.
Utilizzare solo lubrificanti e guarnizioni approvati per l'uso con ossigeno.
Utilizzare esclusivamente con apparecchiature sgrassate per uso ossigeno e idonee per la pressione delle bombole.
Non fumare mentre si manipola il prodotto.
Evitare il risucchio di acqua, acidi ed alcali.
Assicurarsi che l'intero sistema di distribuzione del gas sia stato (o sia regolarmente) verificato contro le fughe prima dell'uso
Manipolazione sicura del contenitore del gas
Far riferimento alle istruzioni del fornitore per la manipolazione del contenitore.
Non permettere il riflusso del gas nel contenitore.
Aprire lentamente la valvola per evitare colpi di pressione.
Proteggere le bombole da danni fisici; non trascinare, far rotolare, far scivolare o far cadere.
Quando si spostano le bombole, anche se per brevi distanze, utilizzare gli opportuni mezzi di movimentazione (carrelli, carrelli a mano, etc...) progettati per il trasporto delle bombole.
Lasciare i cappellotti di protezione delle valvole in posizione fino a quando il contenitore non è stato fissato a un muro o a un banco di lavoro o posizionato in un opportuno sostegno ed è pronto per l'uso.
Se l'operatore incontra una qualsiasi difficoltà durante il funzionamento della valvola interrompere l'uso e contattare il fornitore.
Mai tentare di riparare o modificare le valvole dei contenitori o i dispositivi di sicurezza.
Le valvole danneggiate devono essere immediatamente segnalate al fornitore.
Mantenere le valvole dei contenitori pulite e libere da contaminanti, in particolare olio e acqua.
Rimontare i tappi e/o i cappellotti delle valvole e dei contenitori, ove forniti, non appena il contenitore e disconnesso dall'apparecchiatura.
Chiudere la valvola del contenitore dopo ogni utilizzo e quando vuoto, anche se ancora connesso all'apparecchiatura.
Mai tentare di trasferire i gas da una bombola/contenitore a un altro.
Non utilizzare fiamme dirette o riscaldamento elettrico per aumentare la pressione interna del contenitore.
Non rimuovere né rendere illeggibili le etichette apposte dal fornitore per l'identificazione del contenuto della bombola.
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7.2 Condizioni per lo stoccaggio sicuro, comprese eventuali incompatibilitàTenere lontano da sostanze combustibili.
Non immagazzinare con gas o materiali infiammabili.
Mantenere il contenitore sotto i 50°C in zona ben ventilata.
Osservare le direttive e i requisiti legislativi locali relativi allo stoccaggio dei recipienti.
l recipienti non devono essere immagazzinati in condizioni che possono esaltare i fenomeni corrosivi.
l recipienti devono essere immagazzinati in posizione verticale e vincolati in modo da prevenire il rischio di ribaltamento.
l contenitori in stoccaggio devono essere controllati periodicamente per verificarne le condizioni generali ed eventuali rilasci.
l cappellotti e/o i tappi devono essere montati.
Immagazzinare i recipienti in aree dove non vi e rischio di incendio, lontano da sorgenti di calore e da fonti di ignizione.
7.3 Usi finali particolari Vedi sotto-sezione 1.2
SEZIONE 8: controllo dell'esposizione/protezione individuale 8.1 Parametri di controllo
Limiti di esposizione professionale
ILV (EU) - 8 H: --
ILV (EU) - 8 H: --
TLV© -TWA: 50 ppm
TLV© -STEL: 30000 ppm
Valori Limite di Soglia (IT) 8 ore -- Valori Limite di Soglia (IT) 8 ore -- DNEL Livello derivato senza effetto:
Lavoratore - per inalazione, a lungo termine - sistemico
183 mg/m3
PNEC Prevedibile concentrazione priva di effetti: -- 8.2 Controlli dell'esposizione
8.2.1 Controlli tecnici idonei
I sistemi sotto pressione dovrebbero essere verificati periodicamente.
Assicurare che l'esposizione sia ben al di sotto dei limiti di esposizione professionale.
Quando è possibile il rilascio di gas ossidanti, dovrebbero essere utilizzati dei rivelatori di gas.
Fornire adeguata ventilazione degli scarichi a livello generale e locale.
Considerare la necessità di un sistema di permessi di lavoro, ad es. per le attività di manutenzione.
8.2.2 Misure di protezione individuale, quali dispositivi di protezione individuale
Dovrebbe essere condotta e documentata un‘analisi del rischio per valutare il rischio correlato individuale all'utilizzo del prodotto e per individuare i DPI appropriati ai rischi correlati. Devono essere considerate le seguenti raccomandazioni.
Indossare occhiali di sicurezza con protezione laterale.
Indossare guanti da lavoro per le operazioni di manipolazione di bombole.
8.2.3 Controlli dell’esposizione ambientale
Fare riferimento alla legislazione locale per restrizioni alle emissioni in atmosfera. Vedere la sezione 13 per i metodi di trattamento/smaltimento specifici del gas
SEZIONE 9: proprietà fisiche e chimiche
9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
a) Aspetto: gas incolore (a 20°C and 1013 hPa)
b) Odore: dolciastro
c) Soglia olfattiva: la soglia di odore è soggettiva ed è inadeguata per avvertire di un'esposizione eccessiva
d) pH: Non applicabile
e) Punto di fusione/punto di congelamento: -90,81 °C
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ebollizione:g) Punto di infiammabilità: Non applicabile ai gas e alle miscele di gas h) Velocità di evaporazione: Non applicabile ai gas e alle miscele di gas i) Infiammabilità (solidi, gas): Non infiammabile
j) limiti superiori/inferiori di infiammabilità o di esplosività:
Non infiammabile
k) Tensione di vapore: 50,6 bar (a 20 °C)
63,2 bar (a 30 °C)
l) Densità di vapore: 1,53
m) Densità relativa: 1,226
n) Solubilità (le solubilità): 1.2 g/L (a 15 °C) 1.5 g/L (a 20 °C) o) Coefficiente di ripartizione n-
ottanolo/acqua:
Non applicabile per i gas inorganici
p) Temperatura di autoaccensione: Non applicabile q) Temperatura di decomposizione: 575 °C
r) Viscosità: --
s) Proprietà esplosive: Non esplosivo
t) Proprietà ossidanti: Ossidante
9.2 Altre informazioni
Gas/vapore più pesante dell'aria. Può accumularsi in spazi chiusi particolarmente al livello del suolo o al di sotto di esso.
SEZIONE 10: stabilità e reattività 10.1 Reattività
Non ci sono ulteriori pericoli di reattività oltre a quelli descritti nei paragrafi sottostanti.
10.2 Stabilità chimica
La dissociazione dell'ossido nitroso è irreversibile ed esotermica, e comporta un notevole aumento di pressione.
Stabile in condizioni normali. A temperature superiori a 575°C e in condizioni di pressione atmosferica, l'ossido nitroso si scompone in azoto ed ossigeno. In presenza di catalizzatori (ossia, prodotti alogeni, mercurio, nichel, platino) il grado di scomposizione aumenta e la scomposizione stessa può aver luogo anche a temperature inferiori. L'ossido nitroso pressurizzato può scomporsi anche a temperature pari o superiori a 300°C.
10.3 Possibilità di reazioni pericolose
Ossida violentemente i materiali organici. Può reagire violentemente con gli infiammabili. Può reagire violentemente con agenti riducenti.
10.4 Condizioni da evitare Calore
10.5 Materiali incompatibili
Può reagire violentemente con gli infiammabili.
Può reagire violentemente con agenti riducenti.
Mantenere l'apparecchiatura libera da olio e grasso.
10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi
La decomposizione termica forma prodotti tossici che possono essere corrosivi in presenza di umidità. Nelle normali condizioni di stoccaggio ed uso, non si dovrebbero formare prodotti di decomposizione pericolosi. In caso di incendio può originare, per decomposizione termica, i seguenti prodotti: Ossidi di azoto.
SEZIONE 11: informazioni tossicologiche 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici
a) Tossicità acuta: questo prodotto non ha alcun effetto tossicologico conosciuto b) Corrosione cutanea/irritazione cutanea: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo c) Gravi danni oculari/irritazione oculare: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
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d) Sensibilizzazione respiratoria o cutanea: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo e) Mutagenicità sulle cellule germinali: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo f) Cancerogenicità: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo g) Tossicità per la riproduzione: non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo h) Tossicità specifica per organi bersaglio(STOT) — esposizione singola:
non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
i) Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione ripetuta:
non risponde ai criteri di classificazione per questa classe di pericolo
j) pericolo in caso di aspirazione: Non applicabile per i gas e le miscele di gas
SEZIONE 12: informazioni ecologiche 12.1 Tossicità
Non si conoscono danni all'ambiente provocati da questo prodotto 12.2 Persistenza e degradabilità
Nessun dato disponibile 12.3 Potenziale di bioaccumulo
Si prevede che il prodotto sia biodegradabile e non si prevede che permanga per lunghi periodi di tempo in un ambiente acquatico
12.4 Mobilità nel suolo
A causa dell'elevata volatilità, è improbabile che il prodotto causi inquinamento di suolo e acqua.
12.5 Risultati della valutazione PBT e VPVB Non classificato come PBT o vPvB.
12.6 Altri effetti avversi
Effetto sullo strato d'ozono: nessuno.
Effetti sul riscaldamento globale: Se scaricato in grosse quantità può contribuire all'effetto serra Potenziale di riscaldamento
globale (GWP)
298
SEZIONE 13: considerazioni sullo smaltimento 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti
Assicurarsi che non siano superati i limiti di emissione previsti dalle normative locali o indicate nelle autorizzazioni.
Non scaricare dove l‘accumulo può essere pericoloso.
Per ulteriori informazioni sui metodi di smaltimento idonei, consultare il Code of Practice EIGA Doc. 30/10 "Disposal of gases", reperibile all'indirizzo http:/lwww.eiga.org
Elenco dei rifiuti pericolosi: 16 05 04*: gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose.
Contattare il fornitore se si ritengono necessarie istruzioni per I' uso.
SEZIONE 14: informazioni sul trasporto 14.1 Numero ONU
1070
14.2 Nome di spedizione dell’ONU PROTOSSIDO DI AZOTO
14.3 Classe/i di pericolo connesse al trasporto 2.2 + 5.1
14.4 Gruppo di imballaggio Non applicabile.
14.5 Pericoli per l’ambiente
Miscela non pericolosa per l’ambiente.
14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori
Evitare il trasporto su veicoli dove la zona di carico non è separata dall'abitacolo.
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emergenza.Prima di iniziare il trasporto:
- Assicurarsi che vi sia adeguata ventilazione.
- Accertarsi che il carico sia ben assicurato.
- Assicurarsi che la valvola del recipiente sia chiusa e che non perda.
- Assicurarsi che il tappo cieco della valvola, ove fornito, sia correttamente montato.
- Assicurarsi che il cappellotto, ove fornito, sia correttamente montato 14.7 Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL e il codice IBC
Non applicabile.
SEZIONE 15: informazioni sulla regolamentazione
15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Direttiva Seveso: 2012/18/UE (Seveso III): incluso - P4
15.2 Valutazione della sicurezza chimica
Per questo prodotto è stata effettuata una valutazione della sicurezza chimica (CSA).
SEZIONE 16: altre informazioni
15.1 Disposizioni legislative e regolamentari su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela i) Indicazione delle modifiche
Scheda di dati di sicurezza revisionata in accordo al Regolamento (UE) 2015/830 ii) Abbreviazioni e acronimi
ATE = Acute Toxicity Estimate CAS: Chemical Abstract Service
CLP = Classification, Labelling and Packaging Regulation [Regulation (EC) No. 1272/2008]
CSA: Chemical Safety Assessment - Valutazione della sicurezza chimica EUH statement = CLP-specific Hazard statement
RRN = REACH Registration Number DNEL = Derived No Effect Level
PBT - Persistent, Bioaccumulative and Toxic - Persistente, bioaccumulabile e tossico PNEC = Predicted No Effect Concentration
STOT = Tossicità specifica per organi bersaglio
vPvB - very Persistent and very Bioaccumulative - Molto persistente e molto bioaccumulabil iii) Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati
Regolamento (CE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH) Regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP) ECHA: European Chemical Agency
iv) Classificazione e procedura utilizzata per derivarla a norma del regolamento (CE) 1272/2008 [CLP] in relazione alle miscele
Classificazione in conformità con i metodi di calcolo v) Consigli H pertinenti (numero e testo completo)
Vedi sotto-sezione 2.2 vi) Indicazioni sull'addestramento
Assicurarsi che gli operatori capiscano i pericoli correlati all’utilizzo dei gas compressi e comburenti.
vii) Ulteriori informazioni
Prima di utilizzare questo prodotto in qualsiasi nuovo processo deve essere condotto uno studio approfondito sulla sicurezza e sulla compatibilità del prodotto stesso con i materiali. Le informazioni contenute in questo documento sono da ritenersi valide al momento della stampa. Sebbene sia stata posta la massima cura nella redazione di questo documento, la Società non deve essere ritenuta responsabile per eventuali danni o infortuni derivanti dal suo utilizzo
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