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Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 12 novembre 2020 (OR. en)

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Consiglio

dell'Unione europea

Bruxelles, 12 novembre 2020 (OR. en)

12559/20

COVID-19 12 IPCR 35 POLGEN 193 SAN 402 JAI 969

NOTA

Origine: Presidenza Destinatario: Delegazioni

Oggetto: Relazione della presidenza sullo stato del coordinamento dell'UE nella risposta alla pandemia di COVID-19

I leader dell'UE hanno ribadito la loro chiara volontà politica di coordinare gli sforzi in risposta alla pandemia di COVID-19. Nella riunione di ottobre 2020 hanno chiesto un coordinamento costante, in particolare per quanto riguarda le norme di quarantena, il tracciamento transfrontaliero dei contatti, le strategie di test, la valutazione congiunta dei metodi diagnostici, il riconoscimento reciproco dei test e la limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'UE, e hanno deciso di proseguire le discussioni tramite periodiche videoconferenze informali. La prima

videoconferenza, tenutasi il 29 ottobre 2020, si è concentrata sulle politiche in materia di test e tracciamento e sui vaccini.

È evidente la necessità di un approccio coordinato dell'UE alla lotta contro la pandemia, che richiede la volontà politica collettiva di tutti gli Stati membri, i quali devono trovare approcci comuni in cui fornire un valore aggiunto, nel rispetto delle competenze nazionali. Anche le sfide individuate a livello tecnico devono essere affrontate rapidamente.

Al fine di preparare la prossima videoconferenza, sono stati intensificati gli sforzi sia a livello di Coreper che di esperti, in particolare nell'ambito delle tavole rotonde sulla risposta politica integrata

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Strategie di test

1. Le strategie di test a livello nazionale dipendono da una serie di variabili, tra cui la situazione epidemiologica, le capacità di effettuare test, le condizioni economiche e giuridiche e i più recenti sviluppi scientifici. Gli Stati membri adeguano costantemente le loro strategie di test a livello nazionale.

2. Attualmente gli Stati membri ritengono in genere che i test PCR siano il mezzo più affidabile per diagnosticare la COVID-19. Tuttavia, tali test richiedono capacità di laboratorio,

attualmente al limite in molti Stati membri. I test antigenici rapidi consentono di ottenere risultati più rapidamente e non richiedono infrastrutture di laboratorio, ma presentano una sensibilità inferiore rispetto ai test PCR. La maggior parte degli Stati membri prevede che i test antigenici rapidi siano seguiti da un test PCR.

3. Il 28 ottobre la Commissione ha adottato una raccomandazione sulle strategie di test per la COVID-19, compreso il ricorso a test antigenici rapidi, in cui indica gli elementi chiave da prendere in considerazione per le strategie di test a livello nazionale, regionale o locale, come la loro portata, i gruppi da considerare prioritari e aspetti chiave connessi alle capacità di effettuare test e alle risorse necessarie, e fornisce indicazioni sui casi in cui può essere

opportuno ricorrere ai test antigenici rapidi. La Commissione invita inoltre gli Stati membri a presentare entro metà novembre strategie nazionali in materia di test.

4. Gli Stati membri dovrebbero scambiarsi regolarmente informazioni e condividere le migliori pratiche in materia di strategie di test.

Valutazione congiunta dei metodi diagnostici

5. Molti Stati membri sono interessati a un maggiore allineamento per quanto riguarda l'uso dei test antigenici rapidi, anche in relazione ai viaggi. Tuttavia, un gran numero di Stati membri

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6. Sono tuttora in corso, in sede di comitato per la sicurezza sanitaria, discussioni tecniche in relazione ai test antigenici rapidi.

7. Sulla base della sua raccomandazione sulle strategie di test e delle raccomandazioni dell'ECDC, la Commissione presenterà un'ulteriore raccomandazione specifica sull'uso dei test antigenici rapidi (che dovrebbe essere adottata entro il 18 novembre), per specificare in modo più dettagliato le situazioni e i criteri che i paesi devono prendere in considerazione quando utilizzano tali test, nonché per approfondire la questione relativa alla convalida e al riconoscimento reciproco dei test e dei relativi risultati.

8. Sulla base della raccomandazione della Commissione, gli Stati membri dovrebbero concordare un approccio comune dell'UE per l'uso dei test antigenici rapidi.

Riconoscimento reciproco dei test

9. Il principio del riconoscimento reciproco si applica conformemente al diritto dell'UE e non sembrano registrarsi problemi di rilievo da parte degli Stati membri.

10. Date le notevoli differenze tra i test antigenici rapidi in termini di prestazioni, l'allineamento in materia di norme e criteri minimi per la selezione dei test favorirà il riconoscimento reciproco dei risultati dei test (cfr. valutazione dei metodi di test).

Tracciamento transfrontaliero dei contatti

11. Per quanto riguarda le app nazionali di tracciamento dei contatti, la maggior parte degli Stati membri dispone di tali app, che nella stragrande maggioranza dei casi sono potenzialmente interoperabili. Dopo il successo della fase pilota, il 19 ottobre è diventato operativo, con l'interconnessione di un primo gruppo di app nazionali (attualmente sei), un sistema a livello dell'UE volto a garantire l'interoperabilità. In totale, 21 app sono basate su sistemi decentrati e dovrebbero diventare interoperabili attraverso il servizio entro la fine di novembre.

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12. Per quanto riguarda i moduli per la localizzazione dei passeggeri, attualmente l'approccio varia da uno Stato membro all'altro. Non tutti gli Stati membri li utilizzano; inoltre, mentre alcuni paesi utilizzano moduli cartacei, altri dispongono già di sistemi digitali. Alcuni li utilizzano solo per il tracciamento dei contatti, altri anche per la conformità alle norme di quarantena o per gli obblighi in materia di test.

13. Nel quadro dell'azione congiunta "EU Healthy Gateways" è in corso lo sviluppo di un modulo digitale comune per la localizzazione dei passeggeri, di una pagina web per collegare i portali nazionali e di uno strumento per sviluppare sistemi digitali nazionali.

14. La Commissione sta inoltre predisponendo un progetto pilota per lo scambio di dati tra gli Stati membri che già utilizzano moduli digitali per la localizzazione dei passeggeri, che partirà dal trasporto aereo. Nell'ambito del progetto sarà messa a disposizione una piattaforma apposita per lo scambio, su base volontaria e decentrata, dei dati sui viaggi dei passeggeri tra le autorità sanitarie nazionali. Questa parte del progetto dovrebbe essere approntata alla fine dell'anno per gli Stati membri che desiderano aderire all'iniziativa.

15. L'obiettivo è disporre di un sistema per tutti i modi di trasporto entro aprile 2021.

Norme di quarantena

16. Sono in corso discussioni a livello di esperti sulla durata della quarantena. La Commissione presenterà una raccomandazione sulle misure di isolamento e quarantena per la COVID-19 (che dovrebbe essere adottata entro il 18 novembre).

17. Gli approcci per quanto riguarda gli obblighi di quarantena in relazione ai viaggi variano notevolmente da uno Stato membro all'altro.

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Limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'UE

18. Per quanto riguarda la raccomandazione del Consiglio del 30 giugno 2020, l'elenco dei paesi terzi per i quali gli Stati membri dovrebbero revocare le restrizioni temporanee dei viaggi non essenziali verso l'UE è riesaminato ogni due settimane. Il 28 ottobre, dopo aver discusso tali questioni nell'ambito dell'IPCR, la Commissione ha adottato nuovi orientamenti relativi alle persone esentate dalla restrizione temporanea dei viaggi non essenziali.

19. Durante le discussioni a livello di Coreper e nell'ambito dell'IPCR, alcuni Stati membri hanno espresso interesse per una revisione della raccomandazione del Consiglio. Una proposta della Commissione al riguardo è prevista per la fine di novembre.

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Allegato Vaccini

Nella strategia dell'Unione europea per i vaccini contro la COVID-19, presentata nel giugno 2020, la Commissione delinea le principali azioni che intende adottare per accelerare lo sviluppo, la produzione e la diffusione dei vaccini.

Da allora sono stati firmati accordi preliminari di acquisto (APA) con quattro imprese e sono stati conclusi con successo colloqui esplorativi con altre due imprese. Ulteriori negoziati sono in corso nell'ambito del comitato direttivo sui vaccini.

Il 15 ottobre la Commissione ha pubblicato una comunicazione sulla preparazione per le strategie di vaccinazione e la diffusione di vaccini contro la COVID-19, in cui invoca una strategia comune e coordinata per la diffusione dei vaccini in tutti gli Stati membri, adeguata alle esigenze locali e regionali. La comunicazione affronta questioni quali gli obiettivi di vaccinazione, i tassi di copertura richiesti, la definizione delle priorità per la vaccinazione e il numero di dosi necessarie per l'UE.

Tali questioni sono discusse regolarmente in sede di comitato per la sicurezza sanitaria e l'ECDC fornirà a breve una panoramica dei piani di diffusione della vaccinazione degli Stati membri (prevista per il 19 novembre).

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