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LA FORTVNA DI CESARE TRATTA DA GL AV» iou latini* * CON PRIVILEGIO* all honorato signor GIOVANBATTISTA VINEGIA APPRESSO G A BRI IL G A V A R D I*

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(1)

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~xha

(2)
(3)
(4)

xza/U)

(5)

LA FORTVNA

DI CESARE

TRATTA DA GL’AV»

iou latini*

all’honorato signor GIOVANBATTISTA

G

A

V

A

R D I*

*

CON PRIVILEGIO*

IN VINEGIA APPRESSO

G

IOL ITO DB FE RR

B

FRATELLI.

GA

BRI IL

ARI

(6)

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Dfcjra e]

(7)

AL MOLTO HONO'

RATO SIGNORE, IL

S.

G

I

O »

VANBATTISTA GAVAKI DI MAGNIFICO

SIGNOR MIO»

NCHOR

A

che Pittagora ha

uejje quell' openio ne, che Vanirne an dajjèro dun cor

+

po in un'altro, fu pure

il

primo Phi

Jofopho che confejfajfe la immortaliti di quella

,

er c'infegno C fecondo cbejl

legge 3 molte cofe degne

.

In fa lequa

li

diffe,che la vita nojlra ejìtnile a una

moltitudine di popoli adunati infenie a

vedere qualche spettacolo

,

ogiuochoi

Jìcome ficofiuma nella Grecia:doucJi

(8)

fono ridotti

atcufff.

per ordinario,per curiofita

,

per ujanza,per imparare, uittoria ,per confederar

le

cofi tutti per uarij acciden

*

ti;

ultimamente per bonorare

il

luo *

go lo fnquaf flato d open ione, che

i

libri che fi compongono

,

£7" l 'opere, che fi dedicano cammino ancho elleno

per fimilifrade, infeme con gV auto' ri che

le

friuono

*

Chi traduce per

utile

?

chi compone per bonore

7

er chi fa l'uno &

l'altro

per imparare

.

Ecci

chi lo fa per acquiflar fama

,

chi

per trarfla fame

,

ce n' e poi una par

ticella

che imbratton

le

carte p deflar

chi dorme, ma pochifon coloro, che lo faccino p dar gloria

alle

uitedegl'huo mini principalmente Un'altra parte difcrittori f truoua poi che coferma

no l'amicitie chegVhanno

7

n

'acqui*

fano

dell'

altre

,

r ingratialto

le

perjo per hauer

cofe

(9)

% », tyjf%., ,*

bemfdrtceuutì ^ttquafjhnprt fonarono

il

or maggiori per meri to C7* per debito EaEama adunque che ha ragionato de lé\ofe di C E~,

S <^T

:

RE, bafaueBàtoanchqra de gVb onorati meriti di'fl\Sv&fcon<

do chel'ba mojlrato tfpr ualorojo nel Tarmi

P

et nelle lettere Qefire m'ba cer

'tijicato

ànebora per mite uie er milk

lingue

,

che S. e parijtiete nell una nell'altra profejsione honoratifsi*

nto Cau

alteri

Io adunque che defide r ro riuerire Jì fatti p frenaggi, ho pi*

gliato diqueltbeforo

ch'io

ho

P

di quei futtij che fono nel mio horto di

quellegioie y che fonò nel mio Jludio 7 facendone un' picciol prefintejo dedì

r

cd a S.

lo

prefentd

7

Je no fard

di quel ualore, che fi ricercalo haurd quel gufo dolce che fi defiderayie ter>

rd in fe quella uirtu

?

chefi cmiene alla

A

. iti

(10)

realita di T?* S* non rejla per quefo >

che la forza,

il

defi derio ,o* la diuo

+

tion mia no Vaccompagni: onde riguar dando ogni coja infeme accetterete il

dono

?

mamolto piu gradirete

il

cuor mio O* l'animo, ilquale uifa riuereza per mento uojlro

,

er per debito fio

;

%ya K 5. bumilmente bacio

la

ma

*

no Di l^inegiaalli JC di Giu

*

gno MD L*

... ,-js.

..4

..A if- >

Di ir à

Srv*-. iì4<.' j . . ..*;*'•

\S Òlh

*

v >

V

\

!

Ser ultore il Doni*

(11)

A

I

LETTORI,

1fc /

i »...

«ss

VANTE VO LTE

mifoniotifo diquelli

pazzi

opcnione ihehi* ueua Pittagoranelcapo, uolendo(

cr

tenendolo per fermo)che Vanirne tornammomolte uolte in quejlo

mondo

.

ma

egli c'èpeggio,ehcifono fla

V

timoltia giorninoflri,efrel'hanno credutoanchora

Tr4

gl'altrifu unriccocotadino di uiUa,chefiteneui d'effercertamente Euripide Philofopho3etdiceuamol tiuerftaU'improuifo3anchorachenonfapeffeunalet

»

teraal

mondo

,

cr

<fiquegli ne fceglicua alcuni pochi,

er

glifaceua fcriuere,

cr

donaua per un gran pre

»

[ente* Vltimamentc,«n Canerabiofoglidetteun morfoinunginocchio

,

cr

A’ quel uelenofimori* tanfocfce quafimifececredere che fojfe E uripi»

de da doucro,offendo flato

amazzdo

ancho eglida

^

Canidel

Re

Archetao,quandotornauadacaccia# 'Lorenzinode Medici,come uedcua un'huomo raro,

o

neflrfuirtUyO neluitio,atidauaefaminandobene la fuaphifionomia,/e/<*pofend comparareallemeda

»

glie antiche

,

cr

fecondo che conofceualafintilitudi*

A

fili

1

(12)

I nedellelinee ,

er

deprofili,cofifalenaparagone

a

coflumi

,

e

riipiudelleuolte,troududefferquei

me

defmieffettineU’huomomoderno,cfcedell’anticoera flatofcritto.

Non

fueglinonemoltofattaunabeffa

a uno,chedormiuafortemente

,che fu traffortato fòpra una naué,in un’altracittì

,

er

lafaatoador*

mentatoinunacafa,erdelìandoftcredettequando hebbecercato di femedefimo un

pezzo

,efferdiuen*

tatoEpimenide,cfredormitanfianni,

er

doppo infinitepazziefimoricon quella albagia.Noi fcidmoun’uccchio (fegl’èuiuoperò)aFiorenza,che quell’anno chenonfùffefattoSan Girolamo,oalmeno unfanto alle.procefioni,morrebbed'affanno,onde diffe,‘Unauoltailguardianodellacopagnia

,coflui douetteefferqualche martire anticaméte.ln

P

tamonte fu giàunochetrouò nonfo che thèforoafeofto,

er

ficredette poi d’hauerlo gii fotterato,quadoegl’erd al

mondo

l’altrauolta.

q

uiinVinegiac'cchiha

per

férmod’effere imperatore.onde un'altro,che non è manco

pazzo

di luiafferma,che gl’hain corpol'anima di qualcheImperador

R

ornano

,per lecofeJlupende,chedice;ficheiononmi maraui*

gliopiudiquelli Jftenfierati,chefcriffero lefiorie uecchie,cheficredonoe)fereflaticauatli

,galli ,

er

altrechimere.InPadoua quadoiofludiauo s'addot»

torouncerto meffere,ilqualeilgiornoinanzich'egli

•baucuaa difputarele conclufioni

,prefeunamedicina d’elleboroper purgarfiilceruello,\Uhefapendoft ) fra molti jcolari,glifupojlo

nome Cameade

,

er

*

(13)

marauigliandopdi quefiofopranome

,

cr

dondepo*

teffederiuare,tdnto cercò, chetrouòlatdgione, ondes'cmeffo in fantafiadiuiuer cent'anni,come quel Philofopho,

&

piutoftol'amazzarefte,che far»

glicredereilcontrario.

ma

perchequeftifono ef»

fempid'openione, chenonhanno ilparagoneper proua,uidico,chehoggiuiueungrand'huomo,che mi

moPrò

,che l'anima di

C

efare,primo imperato*

^

re,era nelcorpo delDucaAlejfandroprimo

Duca

diFiorenza,

e

rdiceuainqueftafórma. Alejfandro fifeceSignorper fòrza,Cefareper fòrza. Alef- fandro fu amato dapopoli

,

erodiatodacittadini , Ce/^re fimilmente,tuttiduefidilettauondidonne

,

tuttidue eronliberali ,

qrMcCoda Bruto fuo Cugino fumorto

,quefiodaLorenzino fuo Cugino

amazza»

to.Bruto noncredette

,che hauefferoadefferpiu lmperadori,ft>ento quello,quefi'altro piuDuchieflitt toilPrimo.

Vn

Greco

mezzo

afirologojct tutto fpiri

•tato diffe alDucaprefente Lorenzino,

cr

altrifuoi camerieri:un moltofamigliar uoflro,EcccUétifitmo Principeuidebbe torlauita,dallequaliparole fi rife affai.

A C

efareda unBuffonefudettoanchora.

'(quandoe'fu domadatodel cafo delmentedi

C

apua) chenopafferebbero quindici giorni delprefentemefe, douegl'era, conlauita

,

er

a quefio detto ogn'huo

mo

fe nerifeanchora.Colorochediederolamorte a

C

efarefifuggirono,quei che finironoilDuca Alef*

fandro,anche eglinopapparono. Etanchora cheio glicontradiceffea molte cofe,mi Caldanale

donde

,

(14)

condirmi, nonfate differenzidi

Roma F

iremo*

cr

daun'dominio pìccolo, aun

mondo

grande,

er

ogni cofauerr'iequale.Queflo futolto di quejlct ultainunoSenato fecreto,

er

quejl'altroinuna

cu mera

ripojla.

La

mortedi

Ce

farefu datuttoil

mondo

pianta,

er

tutto

F

torenzafidolfedifiacerm bocafo.Ce/àrefi dififedaSenatoriquantoèpuotc,

er A

leffaniroilmeglio chefeppe, perchequellinon foncafidaPadrini»Etquelleproueche

C

efare fece neìl'armi inanzi,cfcefòjfeimperatorele fitceuaA/e/i fandroeffendo

Duca

(nonaccadendolamorte) per»

cheera dejlinatod'andarLuogotenentedi fua

M

aefld odaGoletta,

er

<s

T

unifi.FudigranlegnaggioCe

a

/ire»

er

Alejfandrodi lUufirefangue,

er

/reepa*

rentadoconImperatorfigride. Flora tantomidiffe,

er

tantiparticularim'allegò con quefiefue campaa rationi,ch'iocominciaifermamenteaCrederlo,

er

dire,cheeralaaeriti

,perchedopòCefare fegui Ottauiano

fibuono

er

fifattoImperatore,dopo Alejfandro

,

C

ofimofigiujlo Principe,erfi

pera

fetto

Duca

»Ottauiano hebbegl'inimici diCefare nel lemani,chefimeffono adififa,

er

Cofimoquei d'Alejfandroyche ficcro efferato»

Fu

pace uniuer*

fialealtempod'Ottauiano

,

er

premiatiiuirtuofi»

A

itempinoflriil

Duca

Cofimo premia, ,

er

remuneralauirtu,

er

mantieneloflatointranquiU liti

er

pace.

Lorenzmo

èflatomorto,

er

Bruto chora

fu

amazzato» Vedutoicittadinieipopoli

Romani

,punireidelitti

,carezzareibuoni ,

er

rene*

(15)

reinpaceil

mondo

da Ottauiano,tutticome un

D

io interra

Vadonuono

.

IcittadinidiFirenze,

er

la

"PlebeconofciutofigranbontàdiPrincipe;tutti co«=

me

un

nume

celtfte , loriuerifeonoertemono.

Quan*

tiuirtuofifece riccoOttauianoterquanti n'hatratti di miferia CcfimoiEccoadunquech'ioglifòbuona lafuaopenionePitagoricaconlecomparationian ch'io.

Hord

fipotràuederetuttoilrefantedellafua fantafia di queflogrand'huomonel leggerlaFortua

£

nafelice

er

l'infelice diCefare,dellaqualedallaFa=*

ma

y

er

dallaStorian'cfiatoragionatocifeui fvffc fiatalaueritàinterzo nonhaurebbondetto forfèmol te cofejper lequaliall’unafe glipotrebbecauarquat*

tro penne maefìre$erall'altra flracciarliqualche carta delfuolibro

,

loletrottai,chehaueuonoragio natofra loroun pezzo,quel ches'haucfiinodetto,no nel faperei dire;

er par

quafialprincipio,che elleno fannocofirottamente

er

allafprcueduta,che facefi»

nodifegnodiportarlagrandezzadiCefarepertuta tiifecolicheuerronno,

pur

uoi uedrete nel leggere quel chehannocicalatobene omale,

er

fenonuiriua feifferoquelledonne perlemani comeuorrefte,io n'ho infegnatocomedouetefare,{tracciarelecarte dU’undtC?all’altratraeteli lepennemaeflre

,er

alle nobilità uojire,

ma

moltopiualladiferetionuoftra

mi

raccomando

(16)

ALLO 1LLVSTRISJMO

•ET ECCELLE NT

1$. S.

COSIMO

‘DE MEDICI D V

C A

DI FIORENZA.

POPOLI

Jogìiono comune

*

mete diuentar qua

lii

Vrincipi fono

:

iquali Je intempe*

vanti C7

°

J corretti fi moflr ano

? efsi

che fudditifono

y

ui*

tiojì diuentano e infoienti Ma per

auentura hanno Signori ualorofi

y

C come

attiene

^ anch'eglino ,predendo

,

ejjempio da quei

?s\

ingegnano uirtuofl C? degni di chi gouerna loro^diuemre:

credendo

in

quejlo modo non pur quie*

t

amente r ipofati uiuere

?

ma piace*

re ancho talmente a

i

Principi

?

che

delle

grafie,

C7*

de fauor idi quegli me*

ritamente ne debbano diuentar parte*

(17)

tipi La onde tocche a cofi uirtuofi et magnanimo Signore mifino abbatti

i'

to

?

quale è E. in cui rifinendone tutte ^eccellenze de gl'antichi

\

er da

cui piglian norma molte monarchie mo *

;

ogni di piu mi sforzo fipra

le

mie,p mojlr ar mele grato,fpen dere

il

tempo in qualche bella uirtu honejloJludio, o di mano, o d'ingegno Qertifsimo p tal uia no filo acquarmi fauore

di

uirtuofi et buoni hu omini, ma

di meritar la gratia di E* pche ha uedo nuouamente fatto C per

il

primo

libro 3

le

medaglie de 'Poeti,

le

mandò a uedere a quel

la,

in tato V. S.llfu

Jlrifs.

potrà legger quejlo difiorfi fi pra Cefire

,

don e

la

trouerrd, che

la

bontà

,

lauir

tii,

et laliberalita di

»

E> e

filmile

a quella d'Ottauiano

Itti

*

peratore Et alla realità del ottimo cuor di quella mi inchino.

derne

forze

(18)

Quefioccolui,eh'alaFortuna a fcherno, Lagnai fempreimigliòriodia

er

difdegna,

D dU

propriauirtu.conchiara infegna Viuehbggiittufire,eruiuràfempreeterno» Qite/hè[aggetto anchoraafiate

&

uerno,

Con

la/fogliamortai»

mu

lapiudegna Partedi lui,/«ordefiupu/riuregnu; fi

Come

già Scipion fece aLinterno Di' luiragionerà ciafcun

poema

,

E

td'ogni piufamofa

cr

betta hiftoria Sarà proprio argumentoil

D O N

I

,

er

thema Et degnoè

bm

,s'eifad'altruimemoria;

Onde

iltempos'arrefia,

er

mortetrema, Chel'altrui filiglirenda honore

er

gloria*

'

*!> . •*

-\

1i

. . v 6'>

V

' ^

«•

(19)

itizedbyGoogle

(20)
(21)

«

LA FELICITA'

DI CESARE»

LA FAMA, ET LA STORIA»

C C

I

O C H E

meglioione poffa ragionareficuramen*

teconla uerit'amanifèlla,di gratia comincia dal nafcimen to di Cefare,

er

poi uieni perordineacofapercofa, perche fentendoparlarne

a

te,chefeiStoria

,potrò poi affermarlo con giuramento.S.Cefare fu

huomo

non

meno

nobiledifangue,ched'intellettoraro

,

er

diff>i rito.F.

Come

nacquefs.Fudibifogno nelfuonafct mentoaprireiluentredellamadre, ercontal

modo

Jlraordinario trarlo fuori.FudettoCefare»

ma

il fuonomeprincipale,che gli fu poflo,fichiamòGaio; er/'opranominato Giulio

,p

effer difcefodelfangue ìUuflre diGiuliofigliuol diEnea Troiano;ficome fcrilfeVergilioottimamente

.

F. Che tempo haueua Cefare

,quando moriilpadrefuo*S*Sedicianni, nelqualtempoquei'dueConfoli, chefitrouaronoin reggimento,l'ordinaronoalferuitiod'un tempio di

Roma

,doueahonoredella

Dea

Vefla ftauanomolte 'f uergmi,F. Seguita quel che feguidilui,fenza che io

B

\i

(22)

LA FELICITA

donuncliperche accadendomiqualche dubbio nel tuo ragionare

,ionedomanderòfubito.S. Veruenuto adunaiinetàpre/e moglieunafigliuolad’un Caualie re,laquale erariccamoltoìgià maritata aunnobile

Romano

,*etinazi chelafiofaffe,larecusò»etnetol feun'altra» ilcui

nome

eraCornelia

,ilpadredella quale era fiato quattro uolte Confilo.

Di

quefta,donna hebbe Cefareunafiglia

,

er

lanominòGiulia.F.

Mi m

arauiglio,chenonfiriparaffe aunfimil cafi, chi reggeualaRepublica aU'hora.$.Afiolta,Ne/ tem

po

cheCefareprefeleduemoglie,era Dittatore

Lu*

ciòSiUa, ilqualenonpojfettemaiconimezzi degli huomini,ne conlafòrzadellaGiufiitiaoperare,che Cefarelafciajfe lafeconda,

er

pigliaffe laprima V F.

La

fortunalocominciò a fauorire molto tofio *

S.Et nonciueggendoalcunoordineamoreuole,che fojjebuono,usòlapotenzadell'autoritifua:talche lofecepriuaredelladote hereditaria

,

er

locacciò deU’officiodel

Tempio

.

Onde

Cefare fu sforzato fùg=*

gire infieme conlafua donna,

er

cofiperla paura dellaGiufiitia,s'andauatrafugando

er

afeondendo in uarijluoghi,nonhauendo firma(lonza, oluogo proprio.F.Vedifelafortunafimutatofiodiluo=*

^

go.S.Eteffendoaffalito dallafèbbrequartana,non poteuamolte uolte tanto fuggire,cheiminiftri del Dittatorenonlotrouafiino

er

lo uolefiinocondurre allaGiufiitiadel Signore. F.

Come

fifaceuaegli

a

difèndereiS.

La

fapienzadellalingua fua era tale

,

conlafòrzadellamoneta,chedonauaa loro,che lo lafciauanoandarelibero,F.Chefeguìdi lui in fisfòt

(23)

DI CESARE.'

a

tututtidecitetifS.

A

ttdfineLucioSiila fidiffofeper donargli,per

mezzo

deipreghidelleuergini del

Tem

pio,

c

rgliperdonòil fattocommeffo

.

F.

No»

cifu egli neffun cittadino

Romano

,cheL’aiutaffe lofa uonffe*S.Pregò per Cefareanchora

Marco

Emilio,

er

fecefimilmentepregareattifuoi amici;talcheil Dittatorehebbea dir quefte parole.

H

auendomicon vintoipriegi uojlri,non hopotutorefijleredinoui compiacere;anchorachecontroattavogliamia,

er

fuorideldouereiohabbia fattoquefto.Etmicredo, cheftafattodettaforte,o fortuna delcielo,checoji fidiuedendoioejpreffamente conilmiodifeorfoi che Cefareèdi tale intelletto,che foprafaràilSenato di

Roma

,laqual cofa noceracofta uoi,come

amane

ui

mar

auigliatepuntodettemie parole

,perchel'aftutia diCefareèmoltopiu che quelladi

Mario

;ilquale al fuo tempofece digrandeingiurieai

Romani

:Etqui fitacque. F.Quefte furon granparole,et queftoDite tatorehaueuaun’intellettoacutiftimo.che fegui potè S.RitornatoCefare a

Roma

,dcfiderofo d’efferatare ilualor fuo,prefeiprimifoldida

Romani

,er da

Marco

Terzo,unodeiPretoridetta città,

er/w man*

datoafarprouifionedi nauilij nettaterrad'Afta, nel laprouincia diBertagnaydettaqualparte era

Re

al*

Vhora un

N

icomede

.QuiuiflettetantoCefare,che fórni tutto quelch'eglihaueuaafare,e?’ultimamcte prefel'ifola,

&

neriportòuna uittoriofa corona

.

F.

O

che fortunato,

er

sfortunato

huomo

,cometoftoI firilieuaper propriauirtu,

,o chebett’intettetto .

S.Fu dopoilfuoritornodaun’altroConteftabiledi

B

ti

(24)

LA FELICITA

Roma

chiamato Seruio, condotto alfoldodettaterra diSicilia .nelqual luogoeglidimorò poco tempo:per cheudendodire,cheLucioSiilaeramorto,F.(Oche forte, 1/fuo nimicoèmorto,)S.Etchegl'erafufei

»

tataunadiffenfione in

Roma

,dettaqualeeracapoun

Marco

Lepidoifipensòcon finii copy

e

r perfifatte ftrade farfigrande,

er

falireinofjìcijdegni.Ritorna toadunqueperledette nouita,

Marco

Lepidoglifi»

cemoltepromifitoni,acciocheegliteneffe dallafua parte;

e

rCefare trouatolo

huomo

dipocoingegno fe netirò indietromoltoaccortamente.F.Guarda mi»

rabil

huomo

cheè coflui,

er

diche ingegno acuto ,fe

»

guita.S.

H

oraperuarij accidenti,

er

pernaturai morted'alcunt,fiquietòiltumultoiCefarefifice

pa

garea CorneliodiBottofuodebitore alcuna

fomma

di danari

,erhauutoglis'inuiò att'lfole diRhodiyfiper cheliconcettaledettamemoriailromordettacongiu»

rdy(ochegiudicio)

fiperudire

A

PolomifoneAftro logodiRhodi:nelqual uiaggiofuprefo Cefareda Corfaridimarenell'lfolaForaimacofa,

er

lotennero prigionequarantagiorniyondeeglimoltofifdegnò.

F.

La

Fortunaglidaua femprequalche sbrigliata. S.Cofimandòla fuagente aprouederedelrifiottar»

lo

,

er

perfuacompagniafitennefilo,un Medico

er

duoi feruitori,cofiritornati,perfòrzadidanari lo rihebbero. LiberatoCefaredallaprigionia,??ferba»

tolofdegno,fidifiofe diuendicarel'ingiuria»nefi toflofuufiitofuoridettaFufla,chegiadunònaui,

er

conlafamigliafuafeguìiPiratti,

e?

gliprefe

er

rubò. F.

o

Fortunatohuomo. S. Etpoimenandogli

(25)

DI CESARE.

j prigioniinApoloniaglitormentòet diflruffe:lequa

licofe tutte leprediffe loro piumitedeflramente, offendo nelelor fòrze.

Dopo

queflo feguìl'intento fuo

,

e? giuntoaìl'lfoladiRhodi,zr dimorandoneal- cuntempo,udìcomeMitridate

Re

dellAfta guaflaua tuttalaRegione,indishonore del SenatoRomano,tal cheCefarecon quella gente,che fitrouauaineffere pafiòl’ifola dell’

A

fu,

zr

ottenutol'intentofuo,fe ne, tornòa

Roma

,

er hebbe daiSenatori,erdalpopolo triompho.F.Vedipurchelafortuna comincia afo*. disfare aU’intention fua.S.

H

aueuatalitriomphi in*

debolitiLucioSiilaeffendo Dittatore

,er

Cefare lo Titornò nelprimoflato,

er

nelprimo-gradod'hono»

te;

er

percheunRognatofiateidellamogliedi

L«=

tio Siila s'erapartitodella cittìperalquantotempo

,

conciofiachefiteneua macchiatoperlacongiura -puf*

fatd,er nonhauendomoltiEmuli,

er

hauendohauti to gii quellauittoria,lafortunafauoriCefare

,

er

- lofeceelegger tribuno delpopolo:nellaqual dignità fece molteoperenuoue,

er

degne;ficon efaltaretal officio,comeriformare

er

rifare molte cofe, lequali eranoincattiuo effere, perchedaLucioStilaera fla total officiogouernatoamente. F.

Guarda

felaFor tunatojlo l'hafoUeuato,cheinbreuetempol'hade»

firuttol'inimico ,

er

datogliilfeggiodi quello,conho nore,utile,etco riputatioe,mai nofidouerebbel'huo nto difperare ne gli accidenti delaEortuna,perchela

-

varia fpeffo,

er

èpocoflabilenel fuogouerno:hora paffa piu inanzi.S.EraCefare

huomo

checopariuaet fapeua narrareallaprefenz<t di tuttoilpopoloilfuo

B Hi

(26)

LA FELICITA

Ugndggio,

cr

moflrauailfuo Reai

f

Angue;

cr

fu*

peudfiben direlaragion fua,che tuttoilpopolol’ho noraua percofadegna

,

e

rriueriuaper

huomo

raro, Diipoi/t<mandato CefaredalSenatodi

Roma

a ordia narelecontrade diSpagna d’ottimicojlumi:

cr

nel viaggioandò

C

efarealla città diladradiSchiauonia, nellaquale erail tempiod’HercoleDiodePagani, doueCefare trouòunaflatua del

Re A

leffandro

,

cr

affijfato gl’occhiinquella tuttoficonturbò,orpianfc caldamente,con fimil paroledafemedefimodicendo» ahi miferia

humana

,benmiueggioboramoltofuentit

\ rato,benhocontrarialaFortuna:percheiononho fattoanchoraoperatione alcuna,perlaqualeiodebba riceuer lode

,

o honore;

cr

cojluidegliannidell'età miaconquiftòilmondo. Etcofifattofòrzaall'ardire,

er

datofi pace;fidiffofe di uenireinaltezza,con tutto l’ingegno

,

cr

con tutto l’animo fuo. F. Gli

man

caua quejlo accidente,afortificarglil’ingegno,troppo eralauolontà che glihaueuadiregnare.S.

La

feguc te nottegl’apparueinfognola

madre

fua

,

cr

flando

; in fuacompagnia,usòcarnalmente conlei ,

crnello fuegliarfi,diquejlo cafo ne prefeaffaidolore,et

mol

tofiffiauentò.Perche cercato d'huominidotti,che tal fognogl'interpretaffero,dopoaffai giudicijfu detto da unoingegno acutodi fpirito,chela uifione fignifi»

caua cofe grandifiime,conciofiachelaterraè

madre

noflra,etfecodo chefiotto di tetuhahauuto(o Cefare) tuamadre;cofidiuerraiSignoredituttoil

mondo

.

A

Uèqualiparole rihauuto Cefareiluigore,entrò in graniifilmafferanzadifarglipadroneetdi poffede

»

~À

%£.

(27)

DI CESARE. 4

retuttiìregni. F.

La

fu una buonainterpretation cotefia,

cr

fumoltoalpropofitopereffierconforme alauolontddi

C

efare,purchecolui,chediede tale allegoria,nonandaffieperlauia deU'adulatione,co*

nofcendo forfè l'animodiCefare.

Ma

fòffecomelafi ,

uoleffe,laFortunagliera propitiainfinone fogni et

±

negli fpofìtoridi quello. S.Accade non molto tempo dopocheuenneinterradiLauoro

ma

granmoltitu

*

dinedifoldaticrgenti flrane,forfèperpigliarla, oal mancoguaflareilpaefe,Cefare fubitou'andòde* fiderofodifarealcunanouiù,

ma

ilSenato ordinò Confoli

,

crfecero feparareleleggioni deCaualicri, talchélagentefidifgregò,

cr

pacificarono ogni co*

fa,cofì

C

efare fauiamente quietò l'animo.

Le

legioni fùronmandatepoiin Sicilia,doueiloro alloggiamoti erandifegnati.F.SelaFortunatolfequeflaoccafio

*

ne aCefaredifarfigrande,iomicredo,chelapa

*

refifepiccola, etperòioho fperanzachelagneneap*

prefenteraunadimaggior grandezza,

C

rdipiuho*

noratoflato. S.

Fu

elettononciandaronmoltigiorni ilnobilifiimoCefare Edile,officiomoltobello,ilquale era ordinarelecaccie,igiuochi,

cr

altrecofe:doue Cefarecipofemoltofludio

,

cr

affaidiligenzajtalme

*

teche ne riportò molte lodi,

cr

acquifio grandi

fimo

honore,oltre che mcgliorilluogoaffidi,doueficon

*

cedcuonoledignità,crilluogodouefipartiuail

Campidoglio.Feceedificarporticineiqualigl’huomi ninponeuagtarnefi,crl'armidelcomune,quandole lafciauano,cofitutte1altrearmadure,chefannodi bifognia foldatiitalmente che noilapofiamochiù*

B mi

(28)

LA FELICITA

mare

uni

amen

del comune. F. Cojluieraunograde ingegno

,ma

dimmi,eraeglifotociUntiimprefa-.

S.

N

on,percheeglihiueui

Marco

Bibuloper compia

gno:Usuilepoco o niente s'impacciaua ditaleofficio» StabiliGiulioCefarealfuo tempomolte caccie,eymol tigiuochi,ficomes'apparteneua aqueU'officio,et fice altrecofefenzailfuo compagnoinhonoredi tanto officio.

Onde

tutto l'honoreera folamentediCefare, anziriportaua lodeanchoradituttoquello,che ficea nanolegenti particolari

t

conilor danari,oltrea quello delcomune

.

F.Chediceual'altrofuo compa=

gno?S.Dijfeunauolta

Marco

Bibuloinpien popolo:

a

me

aduieneerèaccaduto,comeinteruennediCafloa re

er

diPollucefratelli,chei

Romani

pongononelnu

mero

degliDei

,

er

perchefòfferoreueritigl’edifica.

ronfibel tempioad ambi due,

ma

lagentelochiama

iltempiodiCaflore, fcordandofi Polluce»cofi fipuò dirdeU’offtciomio.

Marco

Bibulo

er

Cefare fannole fpefecomuni,maCefare particolarmcte ne riceuehono reetpregio. F.

E

gl'eramucomale, che felapigliaci perpiaceuolezza,

er

faceuadagalant'huomo.S.

Ac*

crebbe CefareilnumerodeCaualieri,checombatteua*

noconle ffiade infuiTheatro peracquiftarehonore. F.Che

modo

d'abbattimento eracoteflo?S.

E

gl'era in

Roma

unagrande

er

largapiazza'tuttamurata intorno dialtefabriche con torrioni intorno tutta tonda.F.

Come

fichiamauaparticularmenteilluogo? S.ilCerchio Manfitheatro,ethaueua dueporte,l'una uerfo l'Oriente

,

er

l'altraall'Occidente»perlequali porteentrauonodueCaualieri armatifopradueca*

(29)

Dì CESARE.

$ ualli tuttibianchi,etportauanoin tefla gl'elmi d’oroi

er

nelentrarefiueniuono sfidando a battaglia con

pa

rote

e

rcon fatti,ercon ardire uiuacifiimo

fidauoa noicolpifiericonle ffiadeacute

c

rtaglienti;

er

fun toflauonoaUe manifuicampofhc'l uincitore tagliaua latefla aluinto>

er

per primo honore guadagnatail belli

fimo

deflrieri

,

er

leforbitearmi;

er

/ce/o del fuocauatto,faliua

f

opraquellodelnimicoinfegno di triompho

er

ahonoredelpopolo.F.Quejlogiuoco eradimolta grandezza,

ma

ditroppacrudeltà,

ma

faceuafiegli altrigiuochilS.molti,ma fiagl'altri nel medefimoluogofifaceuauncerchio diffiadenudeet affilate,lequalihaueuonolef>unte tutte indentro,er nel

mezzo

entrauono dueCarrettieriacauaUo,che maeflreuolmentetirauotioilcocchio,o carretta;

er

in girocorrendo fenzaufeirdelluogo

,

er

fenzatoca carl'arrotateffiadeandauonl'uncontraall'altro

com

battendoitantocheunodilororeflajfeuincitorein alcunmodo.F.Queflo mipiaceuaperladeflrezz<t,

er

perilbel

modo

terminato.S.

C

efare accrebbemol toilnumerodi queflicombattitori,

er

piun'haurebbe crefciuto,

ma

lafortuna,chegliporgeuaconilmele

*

taluoltaunbeueraggio d'affenzio, aperfegl'occhia fuoi nimici

,

er

fecefare,cheiSenatori n'hebberofo fletto,uedendocheCefare oltre che crefceua lafami glia,ercfce molti [eruenti l'ubediuono>conofceuono chemamfèflamentemoltiplicaua ognigiornohuomini di lontan paefi,ahonorarlo»

er

prefo partitofopra queflo accidente:/labiliilSenatoun numero determi natodicobattitoriineuoìlechefipoteffe accrefcerc

(30)

LA FELICITA

piucaualieri. F.Ioguardoche’lSenatotemcuadico

»

Jlui.S.

Ne

temeuono Scuramente

,perche damolti fu ncordaco undetto che ufauadidirefaffo LucioSii*

la,quandouiucua.F.comedìceuafs.

Hor

guardifiilSenato»

Dal

malcintoValletto,etdalmalnato,percheeffett dofanciulloandaualargoincintura.

Quando

Cefare hebbe acquiftatol

amor

delpopoloinquefloofficio,et che molte lode gl’eran date,cercòperil

mezzo

de fa uovi

,

er

conl'aiutode Tribuni,che'lSenato gli con»

cedejfe laguardiadell’Egitto,imperò che quegli d'Alejfandriahaueuancacciatodel

Reame

il

Re

,la*

qual fuppiicatioeperuarij rifatti

er

moltifofatti; gagliardamenteilSenatolanegò a

C

efare:

Ondefde*

gnato

er

tutto irato, cominciòCefarea macchinardi fardifaacereaiSenatoriintutto quel, chepoteuafa reper

mezzo

dell'officiofuo,eteffendoinquellaami* nifiratione fece rifare un'arco triomphale, che dalSe*

natofugettatointerra,nel quale erano fritteleuit*

toriediMario,chegl'baueuahauutecontro a lugurtct

Re

delaMedia»ilquale effendomenatoprefo

er

le

*

gato

,

ercondottoa

Roma

»douefubitofufattoun arco aMario

,

er

lofecero falirejòprail

Re

prigio

»

ne

er

incatenato ,che tuttoilpopololouedcffe;doue effendofopralafommitaglifudatounapinta,et fatto cadereinterra

,cofipertaleaccidentemorì.Et pche lafu òperadi

Mario,

iSenatori fe neturbaron

moU

to,perchel’amauono uiuo ,

er non morto

,

er

parue chefòffeflatofattoperdifatto,

cr

fifdegnaronocon troaldettoMario,et indishonorfuofecero disfare

(31)

DI CESARE. 6

quell'arco ,

er

locacciarondi

Roma

. Cefi Cefart lo fece rifareindifiregio loro,

er

cauòdibandocerti daloroflati confinati

,

eraltrichehaueuonoribattuto ilbando per hauerportate a

Roma

alcunetefte,ta»

gliatenellabattaglialeera fiata tra LucioSiilaTri bunodi

Roma

,eralcunicittadinirubelli.Cefaregli condannodinuouotzrglifcacciòdella città,fcriuen»

doglinelnumerode glhomicidiali ,

ernon filamento fece queftecofi,

ma

anchora operò,cheGaioRubino nobileromano fuacculatoditradimento

,percheha»

ueuafavoreggiatoilSenato

,quandotolferoaLucio Saturnoladignità delTribuno

.

C

oftuiergi'altrico»

dannò Cefare ,

er

gìudicogliperrubellidelSenato

Jn

lordijfiregio.E.

A me

pare unagràuiuacità d'animo queftadiCefare,neficomefi lapotejferotollera»

refiomicredoch'egliuedeffe,chelo flatominaccia»

uaruina,erconildifiorfifuoandaua penetrado per infino ne cuor de gl'huominiierchefiailuerojuedett nellacongiurationdiCatilina,comeefippenauigar bene,chemaifipoffete conofiere,chel'haueffecolpa alcunadi

fifatta congiura,S,Et purcercaua difende re coloro, cheeranoincolpatierdirotti inchemodo, nelqual

fipuò comprédereo unagranfagacitàdiCe»

fare,oueramentechecihaueffele

man

dentro.F.

Mi

credo, chela (òffe aflutia

,

er

difiorfi d'ingegno,

ma

fi fubreuemente.S.Poiche'lSenatofifuaccordatocon

ilparerediCatone

,

er

che

gi

accorifinti allefueparo le;cioèchefiamazzajfiroicopagnidiCatilina fiqua lieranonettefòrze loro»nolafiiòCefareperòdiprò cacciare che campajfiro,eruiusò

er

paroleerfatti.

(32)

LA FELICITA

*

y

<piànto poffetteperlordifenfiotte.F,Mdrauigliomi forte chefifiifopportato«S.ISenatori preferocatti*

itoanimocontrodi lui,

er

locacciaron delSenato»

Onde

Cefare [degnato fe ne partì,neperquell’anno ciuolletornar piu:cofi fiandaua

mormora

locheCe*

farehaueuatenuto conCantina>perlaqual cofa

Lu=

ctoVejlol'accusòaNono,ea

Nero

Pretore,

er Quin

to Cario l'infamòpubicamentealSenatoj

Ma

Cefare, comecoluichetutte lefue faccendegouernauacogiu

*

diciojiugulare,fifeppedifèndere,etallegò Cicerone perteflunonioapprouato,

er

fi difefetantohonora*

tamente, che fece chiuder neleprigioni gCaccufatorit qucfla caufafu buon

mezzo

a porloinalto,crcofifu elettoPretore. F. Io fo,chel'hamejfola brigliaaUà Fortuna,

er

chelauolgecomeglipiaceaogni

mano

. S.Ilprimogiorno,cheCefarefuPretore,chiamò

Quin

to Catilinadiuolontì delpopolo;

er

cornandogli,che'l Campidogliofòffe rifatto,

ma

nonpotendoottenerlo fiquietò

,

erlo lafciòfiare.Era Tribuno

dallo Me

tcUoinquejlotempo,

huomo

moltoaffiro ,

er

motto duroneU'effercitareilfuoofficio,

er

/opral'altreco*

fe,era quafifemprccontrario all'openion del Senato.

Et Cefare n'haueuamoltopiacereerlodifèndeua ,fa uoriua

er

aiutaua contro atutti:talcheiSenatorife cero che nel’unonel’altros'intromettefferoinneffu

*

nacaufadell’officio.

Ma

Cefare piu [degnato di loro, uotletentarlafudFortuna per uederfe l’haueuaben pericapelli

,crfeld

Ruota haueua buon fermamètoi [equinailfuoordine, gtudicaua,fententiaua,zr

fem*

prefaccua controalSenato:

D

oueefa bifognofaral*

)

(33)

DI CESARE. 7

tro checomandamenti,F.Quefle fon grancofe,

er

intollerabili,da nonlefopportareperconto alcunoi che fatti feceroiSenatoriiS,

Mandaron

contro dilui lamilitiadeCaualieri,etlocacciarondell'officioper fòrza:perlaqual cofaueduto

C

efarenon poter

ma»

neggiarlaforte fecondo l’animofuo,fi dijfofe

non*

intromettere piud’alcunoufficio,poi che uidelafar

»

Z<t et lauolonta del Senato,chelofoprafaceua, F. Io fiupifeo ,chei.popolinonfaceffero qualche nouità, facendofieglitantoamare daquelli, S.Selafeceroè, e nonglipafiòduegiorni,chelamoltitudine tutta ìnfieme cocorfea

C

efare dicendo,

domada

che autori ta tuuoi,che noiteladaremo.F.

No

mi parragio neuole

,che Cefarefidebba mouere„confipoco fondaf mento,anzicercar di quietarilpopolo,erdi

guada

gnarfi ilfauore del Senato.S.Cofifece,pche

nngra

»

tiatoipopoli,diffenonuolere cofa alcuna fuoridella uolontadeSenatori.

La

ondeilSenato

madò

perlui»

er

accarezzatololoreftituirononell'ufficio.F.Credo bene,che Cefarehauefiideterminatodafemedefimo, che fe nolorefiituiuonoin ufficio,che l'haurebbepar toritoqualcheeffettofegnalato:tant'cl'andaua fra cerueli gagliardi>zrjraifaui delmondo.S.

Dopo

quefloauennechelaprouincìadiSpagnalapiu Ionia na,uennein difioràia,cofifodi/pojloer ordinatole Cefare u'andaffeperterminatior.del Senatoaricon

»

diiaria»nelqual accidente

ficogregaronoicreditori fuoi,zr iimpediuono,talmente che Cefare con

modo

buono,promeffe,parolegrate,

er

fimilcofe,feppc tantodarlorobuonajfieranzichéfiparti.F.Quefle

I

(34)

LA FELICITA

fonlefiradedauenirgrandefecondo l'animo diCe»

fare peruirtupropria,

er

nonperaccidentifenza fondamento.S.

Andò

adunqueCefare

er

meffe pace,

Cr

quietò ogni cofa in breuetempo,

er

uidimoròtan tocchefece ordinarealSenatoun[ucceffor ,che

uin

maneffealgouerno,

er

con

fommo

fiudio fenetornò

aR

orna,perejferuiilgiorno,cheledignitàfida*

nono,perfargli eleggere Confolo. F.

O

cheraroin*

gegno9 oche

huomo

fagdcifimo

er

indujlriojo* S.

Quando

efuapprejfoa

Roma

egli fcrijfe alSe»

nato,chegli faceffe apparecchiarduehonori ,uno del

Triompho

,

er

l'altrochelofacejferoConfolo* F.Che triomphoeraquefiofS.Vn' honore9chefifa ceua a coloro, cheerano fati mandatiinpaefi lon- tanii

er

cheritornauon con uittoria,dandouinte le battagliedelcomune,

er

pacificatele contradede paefiacquifiati.

er

louefiiuono d'una candida uefte

,

coronandolo di corona d'oro,erfalitofoprailcara ro,tiratodaquattrodeflricrtbianchitimi,andana alla città,doueilpopologliueniua tuttoincontro:

daun' latodeltriomphoerano giouani

cr

donzelle ,

che cantando

er

ballando faceuanfida,dal fmiftro ftauonolegatiiprigioni,cheeffomenaua,

er

que

*

fio erailtriompho,chedomandauaCefare.Alla ria chieftadelqualeilSenatogli ficeintendere l'animo decittadinimaldijfiofloacompiacergli,

er

gli ferifi* fero,che doueffe entrarnella cittàconifuoifami*

gliarifolamente.F.Quefiacofa douette dijpiacere molto a Cefare

,

er

hauròcaroudireilpartito,che prefe.S.Confiderai deduoi malifopportareilmia

(35)

DE CESARE*

8

«ore,fu contento priuatamente entrarein

Roma, er

hauerladignità del Confolato.F.

La

fu buona elcttione,

ma

dimmi,hebbeegliilconfolatoalmeno.

S. Egl'erain

Roma

duoi nobilitimibuominidigran= deautorità ,

er

ciafeunodiloro defideraua effer Confolo,l'unoera chiamatoLucioLucilio,

er

l'al=

tro

Marco

Bibulo.Cefare-haurebbe uoluto, cheLu=

ciòLucilio foffe flatoelettoConfaloincompagnia fua

,

er

fecretamenteficonueniconlui;moflrando*

gli conuere

er

apparenti ragioni,comeeglihaueua

ilfauordelpopolotutto unito,

er

che fe uoleua thaurebbeeletto,

ma

che doueffe conlaricchezza, defuoi danari torreifaldati,

ma

che giuraflino fattol'autorità diCefare:cofl lacofa eracjuafiférma vitabilità.

Ma

non(ì poffettefartantocautamen- tequefteconuentioni,che'lSenatonon nefentijfe qualchemotto,

er

chenon hauejfe certoinditio:

talmente che cominciaronotuttiatremarediCefa- re,perche hauendolaforzade danari diLucio

,er

l'autorità,enonfaceffe qualche difordine con quefla libertà.

La

ondeordinarono cautamente,cheMarco Bibulo preferire a Cefare quel pattomedefimo

,er

giofferuaffe quellatalconuentione.hauendopiu fède in

Marco,

cheinLucio;etfecerounalegge,che folda tifoffero pagati dalComune.F.Queflafu unafaui

a

terminatione ,

er

proueder moltoingegnofo

er

prc=

fio ,

er

bene,chefuautoredi quejl'ordine.S.ilSauio Catone lopreuidde

,

er

l'ordinòicoflfufattoCon- folo Cefare

er Marco

.ilSenatoperpiufoltezza

(36)

LA FELICITA DI CESARE*

di queftocafo,fidili cheiConfolinons'impaccidffe*

rodicofegrandi,

cr

glidiminuironol'autorità:tal cheCefare nelfuocuorefi[degnò fortemente,er

per

talcagioneprefe queflo partito.F.

No»

pafs farpiuinanzijnanferbailtuo ragio•

namentoa

un'altrauolta* S.

Co

fidafatto.

IL FINE DELLA PRIMA PAR TE DE LA FELIC ITA'

DI CESARE,

/

/

(37)

9

LA SECONDA PAR-*

TE DE LA FELICITA DI CESARE»/

«te

LA FAMA, ET LA

S

TORI A*

O M P E O

nobilifiimo

Ko»

mano

nonportati*amorealca noalSenato

,fecondoche fi può comprendere

,

e

rmolti uogliono,cfcen'hauejfe occa

«

fion ragionerie;percheil Senatonongliuoleua conferà

mare

una uittona3ch’egliha

ueua hauutoconil

Re

Mitridate Signordell’

Afa»

Cefare,ilqualeandauacercandol'occafioniuolentieri peropporfiaSenatori»

Andò

efecefrettaamicitia

Cr

famigliar feruitu a

Pompeo

:indi/pregio delSena

to,er

meffepacefra

Marco

Craffò

er P

ompeo", che s

odiamo p

infindeltòpo3che

gl

eranofati Confoli in fieme;

er

cofifece unione,

er

gagliardamente met teuaineffecutionemolte fue uolonti. F* Queflo

mi

pareun'terribilhuomo.S.Anchora nonhai tu udito niente

E

glieronfipotenti queflitrecittadini,cioè,

Pompeo

,Cefare ,

er Marco

;chenonera nobile alcun no,che haueffeardimètodifarcofa nijfuna nelcoma ne,che tornaffeindifriaccr loro.In queflotempo

Ce

fare/labili,chefipublica/feognigiornoifatti del

C

(38)

LA FELICITA

Senatoalpopolo. F.Vedifegl'andana fempre

gud*

dagnandofilagratiadepopoli concertimodidfluti .

1

S. Volleanchora,che'lprimo giornodi

Maggio

(òffe fattohonoreaiConfoli,/ìcome egieraanticamente ufanza. EtilSenatodall’altraparte meffeuna legge controallagenteminuta ,peraggrauargli,

er

fubito chelafuautenticata,la

fipronuntic nelluogo doue fipiatiua,detto

Menatale

( al

modo

nofiro)

er

il primochelapublicaffefu

Marco

Bibulo. Cefare udito quefla legge,lacuale era uenuta fuoricatroallauo=

lontd fua*tojlofe ne corfelaconuno fquadronedi gentearmata,

er

lofece partirediquel luogo

.

F. So chenon guardò,che fuffefuo compagnonelConfola

s

tojnachediffeo che fece

Marco

di quefla cofalS.

Ri

chiamoffenealSenato.F. 1/Senatodouettefar

gran

cofe. S.Anzi non funeffuno,che ardiffediparlarne odi darnefentcntia alcuna,?.

Marco

fidoueuadiffe»

rare.S.Eglififdegnò,ne maipiufiuolfe intromet*

terein tal ufficiode1

C

onfolato,talché Cefarefa*

ceua tuttala uolont'afua.Etperla cittanacquequea fioprouerbio.

Cefareeletto incompagniadi

Marco Dal

fenato Confolidella città

Ma

Cefarefala uolontàfua.

Etfiprefe tanta licenzamediantel'ardirefuo,che egl'operòmoltecofecotroaiSenato»infra lequali deputòallorohonoreun campo,nelquale

fifaceualet fefla,erun'altrou'cra indiziordinatoall'ufodel eoa

mune

.Quefli due

ampi

Cefaregli diuifet

er

nc fece bentrentamilarnjure,erlediede agodere atutti

TL

(39)

DI CESARE*

t

0

coloro,chenon hauendoil

modo

,chepotefino foften

*

tarfiicioèd (jUihuomini,haueuono datrefigliuoliin fu.F.

D

eh uediimprefa,dehodi

modo

duolereacqui fldrfìipopoli fauoreuoli.S.ilpopolodi quejlaim

»

prefalolodòmolto,crfe gli fece partiateaffai.Et acciocheeglibauefftilbracciodella ciuiliti,eifece

pd

rentadoconPompeo, glidiede Giuliafuafigliuola permoglie

,

e

rluiprefeCapuniafigliuola diLucio Pifo,ilqudldoueuaefjerConfolo l'anno che ueniua:

Cr

da quefiogiornoinanzi,

Pompeo

eramolto hono»

ratodaCefare.

Era

cofiume,cheiSenatori a certi tempidiuifaualaregionedelleterre,

cr

.deipaefi, fecondolemutationidiquella

,

cr

cofitutteleBalie.

Cefareinquejlotempo operòtanto conl'aiutodi

L u

ciò

P

ifo ,

cr

di

Pompeo

,che gli fuffe concedutolaprò uinciadiFrancia dacoquiftare

,

erl'ottenne.

La

onde Cefaredi talBaliadata gli feceunagrandifiimaalles grezza.

.

(F.

C

oftuimi parea

me,

che faccia cheet* uuole. )S.Etinprefenzadimolta gentefiuantòun giornodicendojin dijfiregiodemiei nemici,ioho ha

uutotutto quello,cheeramiodefiderio,ethofficraz*

chetutta la cattiuitaloro, gliuerr'afoprala tefla* F.

Non

uifueglichegli riffiondeffe. S.

Vno

forfè piu ardito che fauio,gli diffe,Cefarecotcfiacofano fari cofifacile,cometipenfi a metterla aeffetto.

H

ora offendo flato Confolo, ciuoleua publicareifatti del fuoConflatoaiSenatori,iqualinogli uolfero udire*

Cefareinqueflo

mezzo

tempofe n'andò floridi

Ro*

tnaprouedendoilpacfe diqucl,chcu'erabifogno,come

Confoiose

fitojlofu partito,chefuprcfoun fattor

C

il

(40)

LA FELICITA

filo indiffregio,^calunniato di alcune falfitìiLucio fubitolofece intenderea

C

efare,ondeprefio fene tornòallacitta,erfeceadunareilSenato,

er

con

ta

gionedififeilfuofattore;

er

pertalcagioneficefa*

reun'ordinatione,che ciafcunotilquale haueffeufficio, fific dififoluietifuoi,mentrechel'occupationil'tm pedifieroperibifogni delcomune

.

F.

Non

fegui egli molticafi in uarijtempidiCefare,

er

inquefiotem

po

nonfueglimandato

Pompeo

aU'acquifiodelerufa

'] lem. S.Si,

er

lauinfeerfice affaibattaglie,come

\\ nellafaa Fortuna.(fe tu uorrai)potraileggere yla

I

lqualefifirmetuttauia.F.Adunquetipiacefarcofi laFortunadi

Pompeo

anchora,

ficomequella di

Ce*

3 fare.S.

Anzi

fonforzatadifarloperlagrandezza

* di tantohuomo.F.

Hor

feguitadiCefare.S.

Quado Pompeo

tornò diSoriaa

Roma,

iSenatori fiabiliro*

no,che Crafio,

Pompeo

,

er

Cefarefifiero dittato

*

ri>

er

a quefioipopoli acconfentirono;

due

di loro baueuonoilpefodelleimprefedifioridellacitt^O*

Valtroalreggimctodidentro; lidueandafiero con

*

quiftando prouincie,

er

perbattagliafuperafieroino obedienti popoli,

er

ilterzoconilfauiofuoproce* derealcomune gouernofife fopraftante.F.

Quanto

durauaquefioufficioiS.Cinqueanni,

er

tale ufficio uolentieriCefareloriceuette,perchemoltolo defi

*

deraua.F.Chi

nmafe

,

er

chiandòfiori. S.

Pompeo

/

perefiere fiatoaffaifiori, fiordinato,cheftefienel lacittì:Crafioandò fopraiTurchi,

er

Cefare con diecilegionidi Caualieri andòin Francia. F.

Qui

adunquecomincionoiComentaridiCefare,che tanto

(41)

DI CESARE. tt

10hoportati attorno.S. Si,er peròpaffaròindilli perinfino,cheCefare battendouinti

er

fuperatitaxi tipopoli,

e

rbattendobattutetante uittorienella

F

ra, eia

,

erfcòfittctante nationi,

er

fottomeffa l'InghiU terra.Primache foJJèrofornitii cinque anni,

P

oro»

peoordinòunaleggeinquefta

forma

.

H

aueuaCefa*

reordinatoquandoegliandòalconqutftodellaFrati eia,chementreefoffe fuoriperibifogni di

Roma

, che gli fuoiTribunipote/fero richiedere deladigni ti,inquel

modo

,che fefofiiprefente,

er

talcofi nel pieno Senato erajlabilita.Auenne un giornojche

Pompeo

fecefare unalegge,che nejfuno poteffe ri*

chiederedigititialcunanoneffendoinpropriaperfo*

na. F.Quefta mi pare unalegge,laqualnonpiaceri moltoaCefare.S.Voglionoalcuni che

Pompeo

nofi ricordaffe di trarne fuoriCefare. F.

La

mipar

gran

cofa,fcordarfiuntalperfonaggio,purchelanofojfc fatta con malitia.S.

Anzi

cifono alcuni che dicono, chefe}PÒpeol'hauejfehauutaha

memoriale

nobau rebbefattotallegge. F.ChefegutìS.

Vno

de*CÒfoli chiamato

Marco

Claudio,non amando

C

efaremolto, adunòilSenato,zrdtjfeconftmiliparole

.

Noi pop»

fumo

jlabilireun'altro cittadinoinluogo diCefare, dapoichenotorna;

er

fepureeinonuoleffedeporrc

11fuoufficio,terminarechenongli

fu

dato alcun triompho,ficome perlalegge fattafipuòfare,poco

fi

che

Pompeo

hauintdi laquale è,che nejfuno

fu

udito fenonèprefente ,

er

diquefta leggenons'èal* cunocauatone fuori. F.EccolaFortuna, cheda prin*

tipioafardelle fiue.S. ilSenato s'accordò conPope»

C Hi

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