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LA FORTVNA •
DI CESARE
TRATTA DA GL’AV»
iou latini*
all’honorato signor GIOVANBATTISTA
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CON PRIVILEGIO*
IN VINEGIA APPRESSO
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FRATELLI.
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AL MOLTO HONO'
RATO SIGNORE, IL
S.G
IO »
VANBATTISTA GAVAKI DI MAGNIFICO
SIGNOR MIO»
NCHOR
A
che Pittagora ha
uejje quell' openio ne, che Vanirne an dajjèro dun cor
+
po in un'altro, fu pure
ilprimo Phi
Jofopho che confejfajfe la immortaliti di quella
,
er c'infegno C fecondo cbejl
legge 3 molte cofe degne
.In fa lequa
li
diffe,che la vita nojlra ejìtnile a una
moltitudine di popoli adunati infenie a
vedere qualche spettacolo
,ogiuochoi
Jìcome ficofiuma nella Grecia:doucJi
fono ridotti
atcufff.per ordinario,per curiofita
,per ujanza,per imparare, uittoria ,per confederar
lecofi tutti per uarij acciden
*
ti;
ultimamente per bonorare
illuo *
go lo fnquaf flato d open ione, che
i
libri che fi compongono
,£7" l 'opere, che fi dedicano cammino ancho elleno
per fimilifrade, infeme con gV auto' ri che
lefriuono
*Chi traduce per
utile
?chi compone per bonore
7
er chi fa l'uno &
l'altroper imparare
.Ecci
chi lo fa per acquiflar fama
,chi
per trarfla fame
,ce n' e poi una par
ticella
che imbratton
lecarte p deflar
chi dorme, ma pochifon coloro, che lo faccino p dar gloria
alleuitedegl'huo mini principalmente Un'altra parte difcrittori f truoua poi che coferma
no l'amicitie chegVhanno
7
n
'acqui*fano
dell'altre
,
r ingratialto
leperjo per hauer
cofe
% »•, tyjf%., ,*
bemfdrtceuutì ^ttquafjhnprt fonarono
ilor maggiori per meri to C7* per debito EaEama adunque che ha ragionato de lé\ofe di C E~,
S <^T
:RE, bafaueBàtoanchqra de gVb onorati meriti di'fl\Sv&fcon<
do chel'ba mojlrato tfpr ualorojo nel Tarmi
Pet nelle lettere Qefire m'ba cer
'tijicato
ànebora per mite uie er milk
lingue
,che S. e parijtiete nell una nell'altra profejsione honoratifsi*
nto Cau
alteriIo adunque che defide r ro riuerire Jì fatti p frenaggi, ho pi*
gliato diqueltbeforo
ch'ioho
Pdi quei futtij che fono nel mio horto di
quellegioie y che fonò nel mio Jludio 7 facendone un' picciol prefintejo dedì
r
cd a S.
loprefentd
7Je no fard
di quel ualore, che fi ricercalo haurd quel gufo dolce che fi defiderayie ter>
rd in fe quella uirtu
?
chefi cmiene alla
A
. itirealita di T?* S* non rejla per quefo >
che la forza,
ildefi derio ,o* la diuo
+
tion mia no Vaccompagni: onde riguar dando ogni coja infeme accetterete il
dono
?mamolto piu gradirete
ilcuor mio O* l'animo, ilquale uifa riuereza per mento uojlro
,er per debito fio
;%ya K 5. bumilmente bacio
lama
*
no Di l^inegiaalli JC di Giu
*
gno MD L*
... ,-js.
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Srv*-. iì4<.' j . . ..*;*'•
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Ser ultore il Doni*
A
ILETTORI,
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«ss
VANTE VO LTE
mifoniotifo diquelli
pazzi
opcnione ihehi* ueua Pittagoranelcapo, uolendo(cr
tenendolo per fermo)che Vanirne tornammomolte uolte in quejlomondo
.ma
egli c'èpeggio,ehcifono flaV
timoltia giorninoflri,efrel'hanno credutoanchora
Tr4
gl'altrifu unriccocotadino di uiUa,chefiteneui d'effercertamente Euripide Philofopho3etdiceuamol tiuerftaU'improuifo3anchorachenonfapeffeunalet»
teraal
mondo
,cr
<fiquegli ne fceglicua alcuni pochi,er
glifaceua fcriuere,cr
donaua per un gran pre»
[ente* Vltimamentc,«n Canerabiofoglidetteun morfoinunginocchio
,
cr
A’ quel uelenofimori* tanfocfce quafimifececredere che fojfe E uripi»de da doucro,offendo flato
amazzdo
ancho eglida^
CanidelRe
Archetao,quandotornauadacaccia# 'Lorenzinode Medici,come uedcua un'huomo raro,o
neflrfuirtUyO neluitio,atidauaefaminandobene la fuaphifionomia,/e/<*pofend comparareallemeda»
glie antiche
,
cr
fecondo che conofceualafintilitudi*A
fili1
I nedellelinee ,
er
deprofili,cofifalenaparagonea
coflumi,
e
riipiudelleuolte,troududefferqueime
defmieffettineU’huomomoderno,cfcedell’anticoera flatofcritto.Non
fueglinonemoltofattaunabeffaa uno,chedormiuafortemente
,che fu traffortato fòpra una naué,in un’altracittì
,
er
lafaatoador*mentatoinunacafa,erdelìandoftcredettequando hebbecercato di femedefimo un
pezzo
,efferdiuen*tatoEpimenide,cfredormitanfianni,
er
doppo infinitepazziefimoricon quella albagia.Noi fcidmoun’uccchio (fegl’èuiuoperò)aFiorenza,che quell’anno chenonfùffefattoSan Girolamo,oalmeno unfanto alle.procefioni,morrebbed'affanno,onde diffe,‘Unauoltailguardianodellacopagnia,coflui douetteefferqualche martire anticaméte.ln
P
tamonte fu giàunochetrouò nonfo che thèforoafeofto,er
ficredette poi d’hauerlo gii fotterato,quadoegl’erd almondo
l’altrauolta.q
uiinVinegiac'cchihaper
férmod’effere imperatore.onde un'altro,che non è mancopazzo
di luiafferma,che gl’hain corpol'anima di qualcheImperadorR
ornano,per lecofeJlupende,chedice;ficheiononmi maraui*
gliopiudiquelli Jftenfierati,chefcriffero lefiorie uecchie,cheficredonoe)fereflaticauatli
,galli ,
er
altrechimere.InPadoua quadoiofludiauo s'addot»torouncerto meffere,ilqualeilgiornoinanzich'egli
•baucuaa difputarele conclufioni
,prefeunamedicina d’elleboroper purgarfiilceruello,\Uhefapendoft ) fra molti jcolari,glifupojlo
nome Cameade
,er
*
marauigliandopdi quefiofopranome
,
cr
dondepo*teffederiuare,tdnto cercò, chetrouòlatdgione, ondes'cmeffo in fantafiadiuiuer cent'anni,come quel Philofopho,
&
piutoftol'amazzarefte,che far»glicredereilcontrario.
ma
perchequeftifono ef»fempid'openione, chenonhanno ilparagoneper proua,uidico,chehoggiuiueungrand'huomo,che mi
moPrò
,che l'anima diC
efare,primo imperato*^
re,era nelcorpo delDucaAlejfandroprimo
Duca
diFiorenza,e
rdiceuainqueftafórma. Alejfandro fifeceSignorper fòrza,Cefareper fòrza. Alef- fandro fu amato dapopoli,
erodiatodacittadini , Ce/^re fimilmente,tuttiduefidilettauondidonne
,
tuttidue eronliberali ,
qrMcCoda Bruto fuo Cugino fumorto
,quefiodaLorenzino fuo Cugino
amazza»
to.Bruto noncredette
,che hauefferoadefferpiu lmperadori,ft>ento quello,quefi'altro piuDuchieflitt toilPrimo.
Vn
Grecomezzo
afirologojct tutto fpiri•tato diffe alDucaprefente Lorenzino,
cr
altrifuoi camerieri:un moltofamigliar uoflro,EcccUétifitmo Principeuidebbe torlauita,dallequaliparole fi rife affai.A C
efareda unBuffonefudettoanchora.'(quandoe'fu domadatodel cafo delmentedi
C
apua) chenopafferebbero quindici giorni delprefentemefe, douegl'era, conlauita,
er
a quefio detto ogn'huo=»mo
fe nerifeanchora.Colorochediederolamorte aC
efarefifuggirono,quei che finironoilDuca Alef*fandro,anche eglinopapparono. Etanchora cheio glicontradiceffea molte cofe,mi Caldanale
donde
,
condirmi, nonfate differenzidi
Roma F
iremo*cr
daun'dominio pìccolo, aunmondo
grande,er
ogni cofauerr'iequale.Queflo futolto di quejlct ultainunoSenato fecreto,er
quejl'altroinunacu mera
ripojla.La
mortediCe
farefu datuttoilmondo
pianta,er
tuttoF
torenzafidolfedifiacerm bocafo.Ce/àrefi dififedaSenatoriquantoèpuotc,er A
leffaniroilmeglio chefeppe, perchequellinon foncafidaPadrini»EtquelleprouecheC
efare fece neìl'armi inanzi,cfcefòjfeimperatorele fitceuaA/e/i fandroeffendoDuca
(nonaccadendolamorte) per»cheera dejlinatod'andarLuogotenentedi fua
M
aefld odaGoletta,er
<sT
unifi.FudigranlegnaggioCea
/ire»er
Alejfandrodi lUufirefangue,er
/reepa*rentadoconImperatorfigride. Flora tantomidiffe,
er
tantiparticularim'allegò con quefiefue campaa rationi,ch'iocominciaifermamenteaCrederlo,er
dire,cheeralaaeriti,perchedopòCefare fegui Ottauiano
fibuono
er
fifattoImperatore,dopo Alejfandro,
C
ofimofigiujlo Principe,erfipera
fettoDuca
»Ottauiano hebbegl'inimici diCefare nel lemani,chefimeffono adififa,er
Cofimoquei d'Alejfandroyche ficcro efferato»Fu
pace uniuer*fialealtempod'Ottauiano
,
er
premiatiiuirtuofi»A
itempinoflriilDuca
Cofimo premia, ,er
remuneralauirtu,er
mantieneloflatointranquiU litier
pace.Lorenzmo
èflatomorto,er
Bruto chorafu
amazzato» VedutoicittadinieipopoliRomani
,punireidelitti,carezzareibuoni ,
er
rene*reinpaceil
mondo
da Ottauiano,tutticome unD
io interraVadonuono
.
IcittadinidiFirenze,
er
la"PlebeconofciutofigranbontàdiPrincipe;tutti co«=
me
unnume
celtfte , loriuerifeonoertemono.Quan*
tiuirtuofifece riccoOttauianoterquanti n'hatratti di miferia CcfimoiEccoadunquech'ioglifòbuona lafuaopenionePitagoricaconlecomparationian ch'io.
Hord
fipotràuederetuttoilrefantedellafua fantafia di queflogrand'huomonel leggerlaFortua£
nafelice
er
l'infelice diCefare,dellaqualedallaFa=*ma
yer
dallaStorian'cfiatoragionatocifeui fvffc fiatalaueritàinterzo nonhaurebbondetto forfèmol te cofejper lequaliall’unafe glipotrebbecauarquat*tro penne maefìre$erall'altra flracciarliqualche carta delfuolibro
,
loletrottai,chehaueuonoragio natofra loroun pezzo,quel ches'haucfiinodetto,no nel faperei dire;
er par
quafialprincipio,che elleno fannocofirottamenteer
allafprcueduta,che facefi»nodifegnodiportarlagrandezzadiCefarepertuta tiifecolicheuerronno,
pur
uoi uedrete nel leggere quel chehannocicalatobene omale,er
fenonuiriua feifferoquelledonne perlemani comeuorrefte,io n'ho infegnatocomedouetefare,{tracciarelecarte dU’undtC?all’altratraeteli lepennemaeflre,er
alle nobilità uojire,ma
moltopiualladiferetionuoftrami
raccomandoALLO 1LLVSTRISJMO
•ET ECCELLE NT
1$. S.COSIMO
‘DE MEDICI D V
C ADI FIORENZA.
POPOLI
Jogìiono comune
*
mete diuentar qua
lii
Vrincipi fono
:
iquali Je intempe*
vanti C7
°J corretti fi moflr ano
? efsiche fudditifono
yui*
tiojì diuentano e infoienti Ma Jè per
auentura hanno Signori ualorofi
yC come
attiene^ anch'eglino ,predendo
,
ejjempio da quei
?s\ingegnano uirtuofl C? degni di chi gouerna loro^diuemre:
credendo
inquejlo modo non pur quie*
t
amente r ipofati uiuere
?ma piace*
re ancho talmente a
iPrincipi
?che
dellegrafie,
C7*de fauor idi quegli me*
ritamente ne debbano diuentar parte*
tipi La onde tocche a cofi uirtuofi et magnanimo Signore mifino abbatti
i'to
?quale è E. in cui rifinendone tutte ^eccellenze de gl'antichi
\er da
cui piglian norma molte monarchie mo *
;
ogni di piu mi sforzo fipra
lemie,p mojlr ar mele grato,fpen dere
iltempo in qualche bella uirtu honejloJludio, o di mano, o d'ingegno Qertifsimo p tal uia no filo acquarmi fauore
diuirtuofi et buoni hu omini, ma
di meritar la gratia di E* pche ha uedo nuouamente fatto C per
ilprimo
libro 3
lemedaglie de 'Poeti,
lemandò a uedere a quel
la,in tato V. S.llfu
Jlrifs.potrà legger quejlo difiorfi fi pra Cefire
,don e
latrouerrd, che
labontà
,lauir
tii,et laliberalita di
»E> e
filmilea quella d'Ottauiano
Itti*
peratore Et alla realità del ottimo cuor di quella mi inchino.
derne
forze
Quefioccolui,eh'alaFortuna a fcherno, Lagnai fempreimigliòriodia
er
difdegna,D dU
propriauirtu.conchiara infegna Viuehbggiittufire,eruiuràfempreeterno» Qite/hè[aggetto anchoraafiate&
uerno,Con
la/fogliamortai»mu
lapiudegna Partedi lui,/«ordefiupu/riuregnu; fiCome
già Scipion fece aLinterno• Di' luiragionerà ciafcunpoema
,E
td'ogni piufamofacr
betta hiftoria Sarà proprio argumentoilD O N
I
,
er
thema Et degnoèbm
,s'eifad'altruimemoria;Onde
iltempos'arrefia,er
mortetrema, Chel'altrui filiglirenda honoreer
gloria*‘ '
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«
LA FELICITA'
DI CESARE»
LA FAMA, ET LA STORIA»
C C
IO C H E
meglioione poffa ragionareficuramen*teconla uerit'amanifèlla,di gratia comincia dal nafcimen to di Cefare,
er
poi uieni perordineacofapercofa, perche fentendoparlarnea
te,chefeiStoria
,potrò poi affermarlo con giuramento.S.Cefare fu
huomo
nonmeno
nobiledifangue,ched'intellettoraro,
er
diff>i rito.F.Come
nacquefs.Fudibifogno nelfuonafct mentoaprireiluentredellamadre, ercontalmodo
Jlraordinario trarlo fuori.FudettoCefare»ma
il fuonomeprincipale,che gli fu poflo,fichiamòGaio; er/'opranominato Giulio,p
effer difcefodelfangue ìUuflre diGiuliofigliuol diEnea Troiano;ficome fcrilfeVergilioottimamente.
F. Che tempo haueua Cefare
,quando moriilpadrefuo*S*Sedicianni, nelqualtempoquei'dueConfoli, chefitrouaronoin reggimento,l'ordinaronoalferuitiod'un tempio di
Roma
,doueahonoredellaDea
Vefla ftauanomolte 'f uergmi,F. Seguita quel che feguidilui,fenza che ioB
\i
LA FELICITA
donuncliperche accadendomiqualche dubbio nel tuo ragionare
,ionedomanderòfubito.S. Veruenuto adunaiinetàpre/e moglieunafigliuolad’un Caualie re,laquale erariccamoltoìgià maritata aunnobile
Romano
,*etinazi chelafiofaffe,larecusò»etnetol feun'altra» ilcuinome
eraCornelia,ilpadredella quale era fiato quattro uolte Confilo.
Di
quefta,donna hebbe Cefareunafiglia,
er
lanominòGiulia.F.Mi m
arauiglio,chenonfiriparaffe aunfimil cafi, chi reggeualaRepublica aU'hora.$.Afiolta,Ne/ tempo
cheCefareprefeleduemoglie,era DittatoreLu*
ciòSiUa, ilqualenonpojfettemaiconimezzi degli huomini,ne conlafòrzadellaGiufiitiaoperare,che Cefarelafciajfe lafeconda,
er
pigliaffe laprima V F.La
fortunalocominciò a fauorire molto tofio *S.Et nonciueggendoalcunoordineamoreuole,che fojjebuono,usòlapotenzadell'autoritifua:talche lofecepriuaredelladote hereditaria
,
er
locacciò deU’officiodelTempio
.Onde
Cefare fu sforzato fùg=*gire infieme conlafua donna,
er
cofiperla paura dellaGiufiitia,s'andauatrafugandoer
afeondendo in uarijluoghi,nonhauendo firma(lonza, oluogo proprio.F.Vedifelafortunafimutatofiodiluo=*^
go.S.Eteffendoaffalito dallafèbbrequartana,non poteuamolte uolte tanto fuggire,cheiminiftri del Dittatorenonlotrouafiinoer
lo uolefiinocondurre allaGiufiitiadel Signore. F.Come
fifaceuaeglia
difèndereiS.La
fapienzadellalingua fua era tale,
conlafòrzadellamoneta,chedonauaa loro,che lo lafciauanoandarelibero,F.Chefeguìdi lui in fisfòt
DI CESARE.'
atututtidecitetifS.
A
ttdfineLucioSiila fidiffofeper donargli,permezzo
deipreghidelleuergini delTem
pio,
c
rgliperdonòil fattocommeffo.
F.
No»
cifu egli neffun cittadinoRomano
,cheL’aiutaffe lofa uonffe*S.Pregò per CefareanchoraMarco
Emilio,er
fecefimilmentepregareattifuoi amici;talcheil Dittatorehebbea dir quefte parole.H
auendomicon vintoipriegi uojlri,non hopotutorefijleredinoui compiacere;anchorachecontroattavogliamia,er
fuorideldouereiohabbia fattoquefto.Etmicredo, cheftafattodettaforte,o fortuna delcielo,checoji fidiuedendoioejpreffamente conilmiodifeorfoi che Cefareèdi tale intelletto,che foprafaràilSenato diRoma
,laqual cofa noceracofta uoi,comeamane
uimar
auigliatepuntodettemie parole,perchel'aftutia diCefareèmoltopiu che quelladi
Mario
;ilquale al fuo tempofece digrandeingiurieaiRomani
:Etqui fitacque. F.Quefte furon granparole,et queftoDite tatorehaueuaun’intellettoacutiftimo.che fegui potè S.RitornatoCefare aRoma
,dcfiderofo d’efferatare ilualor fuo,prefeiprimifoldidaRomani
,er daMarco
Terzo,unodeiPretoridetta città,er/w man*
datoafarprouifionedi nauilij nettaterrad'Afta, nel laprouincia diBertagnaydettaqualparte era
Re
al*Vhora un
N
icomede.QuiuiflettetantoCefare,che fórni tutto quelch'eglihaueuaafare,e?’ultimamcte prefel'ifola,
&
neriportòuna uittoriofa corona.
F.
O
che fortunato,er
sfortunatohuomo
,cometoftoI firilieuaper propriauirtu,,o chebett’intettetto .
S.Fu dopoilfuoritornodaun’altroConteftabiledi
B
tiLA FELICITA
Roma
chiamato Seruio, condotto alfoldodettaterra diSicilia .nelqual luogoeglidimorò poco tempo:per cheudendodire,cheLucioSiilaeramorto,F.(Oche forte, 1/fuo nimicoèmorto,)S.Etchegl'erafufei»
tataunadiffenfione in
Roma
,dettaqualeeracapounMarco
Lepidoifipensòcon finii copye
r perfifatte ftrade farfigrande,er
falireinofjìcijdegni.Ritorna toadunqueperledette nouita,Marco
Lepidoglifi»cemoltepromifitoni,acciocheegliteneffe dallafua parte;
e
rCefare trouatolohuomo
dipocoingegno fe netirò indietromoltoaccortamente.F.Guarda mi»rabil
huomo
cheè coflui,er
diche ingegno acuto ,fe»
guita.S.
H
oraperuarij accidenti,er
pernaturai morted'alcunt,fiquietòiltumultoiCefarefificepa
garea CorneliodiBottofuodebitore alcunafomma
di danari,erhauutoglis'inuiò att'lfole diRhodiyfiper cheliconcettaledettamemoriailromordettacongiu»
rdy(ochegiudicio)
fiperudire
A
PolomifoneAftro logodiRhodi:nelqual uiaggiofuprefo Cefareda Corfaridimarenell'lfolaForaimacofa,er
lotennero prigionequarantagiorniyondeeglimoltofifdegnò.F.
La
Fortunaglidaua femprequalche sbrigliata. S.Cofimandòla fuagente aprouederedelrifiottar»lo
,
er
perfuacompagniafitennefilo,un Medicoer
duoi feruitori,cofiritornati,perfòrzadidanari lo rihebbero. LiberatoCefaredallaprigionia,??ferba»tolofdegno,fidifiofe diuendicarel'ingiuria»nefi toflofuufiitofuoridettaFufla,chegiadunònaui,
er
conlafamigliafuafeguìiPiratti,e?
gliprefeer
rubò. F.o
Fortunatohuomo. S. EtpoimenandogliDI CESARE.
j prigioniinApoloniaglitormentòet diflruffe:lequalicofe tutte leprediffe loro piumitedeflramente, offendo nelelor fòrze.
Dopo
queflo feguìl'intento fuo,
e? giuntoaìl'lfoladiRhodi,zr dimorandoneal- cuntempo,udìcomeMitridate
Re
dellAfta guaflaua tuttalaRegione,indishonore del SenatoRomano,tal cheCefarecon quella gente,che fitrouauaineffere pafiòl’ifola dell’A
fu,zr
ottenutol'intentofuo,fe ne, tornòaRoma
,
er hebbe daiSenatori,erdalpopolo triompho.F.Vedipurchelafortuna comincia afo*. disfare aU’intention fua.S.
H
aueuatalitriomphi in*debolitiLucioSiilaeffendo Dittatore
,er
Cefare lo Titornò nelprimoflato,er
nelprimo-gradod'hono»te;
er
percheunRognatofiateidellamogliediL«=
tio Siila s'erapartitodella cittìperalquantotempo
,
conciofiachefiteneua macchiatoperlacongiura -puf*
fatd,er nonhauendomoltiEmuli,
er
hauendohauti to gii quellauittoria,lafortunafauoriCefare,
er
- lofeceelegger tribuno delpopolo:nellaqual dignità fece molteoperenuoue,er
degne;ficon efaltaretal officio,comeriformareer
rifare molte cofe, lequali eranoincattiuo effere, perchedaLucioStilaera fla total officiogouernatoamente. F.Guarda
felaFor tunatojlo l'hafoUeuato,cheinbreuetempol'hade»firuttol'inimico ,
er
datogliilfeggiodi quello,conho nore,utile,etco riputatioe,mai nofidouerebbel'huo nto difperare ne gli accidenti delaEortuna,perchela-
varia fpeffo,er
èpocoflabilenel fuogouerno:hora paffa piu inanzi.S.EraCefarehuomo
checopariuaet fapeua narrareallaprefenz<t di tuttoilpopoloilfuoB Hi
LA FELICITA
Ugndggio,
cr
moflrauailfuo Reaif
Angue;cr
fu*peudfiben direlaragion fua,che tuttoilpopolol’ho noraua percofadegna
,
e
rriueriuaperhuomo
raro, Diipoi/t<mandato CefaredalSenatodiRoma
a ordia narelecontrade diSpagna d’ottimicojlumi:cr
nel viaggioandòC
efarealla città diladradiSchiauonia, nellaquale erail tempiod’HercoleDiodePagani, doueCefare trouòunaflatua delRe A
leffandro,
cr
affijfato gl’occhiinquella tuttoficonturbò,orpianfc caldamente,con fimil paroledafemedefimodicendo» ahi miferia
humana
,benmiueggioboramoltofuentit
\ rato,benhocontrarialaFortuna:percheiononho fattoanchoraoperatione alcuna,perlaqualeiodebba riceuer lode
,
o honore;
cr
cojluidegliannidell'età miaconquiftòilmondo. Etcofifattofòrzaall'ardire,er
datofi pace;fidiffofe di uenireinaltezza,con tutto l’ingegno,
cr
con tutto l’animo fuo. F. Gliman
caua quejlo accidente,afortificarglil’ingegno,troppo eralauolontà che glihaueuadiregnare.S.La
feguc te nottegl’apparueinfognolamadre
fua,
cr
flando; in fuacompagnia,usòcarnalmente conlei ,
crnello fuegliarfi,diquejlo cafo ne prefeaffaidolore,et
mol
tofiffiauentò.Perche cercato d'huominidotti,che tal fognogl'interpretaffero,dopoaffai giudicijfu detto da unoingegno acutodi fpirito,chela uifione fignifi»
caua cofe grandifiime,conciofiachelaterraè
madre
noflra,etfecodo chefiotto di tetuhahauuto(o Cefare) tuamadre;cofidiuerraiSignoredituttoilmondo
.
A
Uèqualiparole rihauuto Cefareiluigore,entrò in graniifilmafferanzadifarglipadroneetdi poffede»
~À
%£.
DI CESARE. 4
retuttiìregni. F.
La
fu una buonainterpretation cotefia,cr
fumoltoalpropofitopereffierconforme alauolontddiC
efare,purchecolui,chediede tale allegoria,nonandaffieperlauia deU'adulatione,co*nofcendo forfè l'animodiCefare.
Ma
fòffecomelafi ,uoleffe,laFortunagliera propitiainfinone fogni et
±
negli fpofìtoridi quello. S.Accade non molto tempo dopocheuenneinterradiLauoroma
granmoltitu*
dinedifoldaticrgenti flrane,forfèperpigliarla, oal mancoguaflareilpaefe,Cefare fubitou'andòde* fiderofodifarealcunanouiù,
ma
ilSenato ordinò Confoli,
crfecero feparareleleggioni deCaualicri, talchélagentefidifgregò,
cr
pacificarono ogni co*fa,cofì
C
efare fauiamente quietò l'animo.Le
legioni fùronmandatepoiin Sicilia,doueiloro alloggiamoti erandifegnati.F.SelaFortunatolfequeflaoccafio*
ne aCefaredifarfigrande,iomicredo,chelapa
*
refifepiccola, etperòioho fperanzachelagneneap*
prefenteraunadimaggior grandezza,
C
rdipiuho*noratoflato. S.
Fu
elettononciandaronmoltigiorni ilnobilifiimoCefare Edile,officiomoltobello,ilquale era ordinarelecaccie,igiuochi,cr
altrecofe:doue Cefarecipofemoltofludio,
cr
affaidiligenzajtalme*
teche ne riportò molte lodi,
cr
acquifio grandifimo
honore,oltre che mcgliorilluogoaffidi,doueficon*
cedcuonoledignità,crilluogodouefipartiuail
Campidoglio.Feceedificarporticineiqualigl’huomi ninponeuagtarnefi,crl'armidelcomune,quandole lafciauano,cofitutte1altrearmadure,chefannodi bifognia foldatiitalmente che noilapofiamochiù*
B mi
LA FELICITA
mare
uniamen
del comune. F. Cojluieraunograde ingegno,ma
dimmi,eraeglifotociUntiimprefa-.S.
N
on,percheeglihiueuiMarco
Bibuloper compiagno:Usuilepoco o niente s'impacciaua ditaleofficio» StabiliGiulioCefarealfuo tempomolte caccie,eymol tigiuochi,ficomes'apparteneua aqueU'officio,et fice altrecofefenzailfuo compagnoinhonoredi tanto officio.
Onde
tutto l'honoreera folamentediCefare, anziriportaua lodeanchoradituttoquello,che ficea nanolegenti particolarit
conilor danari,oltrea quello delcomune
.
F.Chediceual'altrofuo compa=
gno?S.Dijfeunauolta
Marco
Bibuloinpien popolo:a
me
aduieneerèaccaduto,comeinteruennediCafloa reer
diPollucefratelli,cheiRomani
pongononelnumero
degliDei,
er
perchefòfferoreueritigl’edifica.ronfibel tempioad ambi due,
ma
lagentelochiamailtempiodiCaflore, fcordandofi Polluce»cofi fipuò dirdeU’offtciomio.
Marco
Bibuloer
Cefare fannole fpefecomuni,maCefare particolarmcte ne riceuehono reetpregio. F.E
gl'eramucomale, che felapigliaci perpiaceuolezza,er
faceuadagalant'huomo.S.Ac*
crebbe CefareilnumerodeCaualieri,checombatteua*
noconle ffiade infuiTheatro peracquiftarehonore. F.Che
modo
d'abbattimento eracoteflo?S.E
gl'era inRoma
unagrandeer
largapiazza'tuttamurata intorno dialtefabriche con torrioni intorno tutta tonda.F.Come
fichiamauaparticularmenteilluogo? S.ilCerchio Manfitheatro,ethaueua dueporte,l'una uerfo l'Oriente,
er
l'altraall'Occidente»perlequali porteentrauonodueCaualieri armatifopradueca*Dì CESARE.
$ ualli tuttibianchi,etportauanoin tefla gl'elmi d’oroier
nelentrarefiueniuono sfidando a battaglia conpa
rotee
rcon fatti,ercon ardire uiuacifiimofidauoa noicolpifiericonle ffiadeacute
c
rtaglienti;er
fun toflauonoaUe manifuicampofhc'l uincitore tagliaua latefla aluinto>er
per primo honore guadagnatail bellifimo
deflrieri,
er
leforbitearmi;er
/ce/o del fuocauatto,faliuaf
opraquellodelnimicoinfegno di triomphoer
ahonoredelpopolo.F.Quejlogiuoco eradimolta grandezza,ma
ditroppacrudeltà,ma
faceuafiegli altrigiuochilS.molti,ma fiagl'altri nel medefimoluogofifaceuauncerchio diffiadenudeet affilate,lequalihaueuonolef>unte tutte indentro,er nel
mezzo
entrauono dueCarrettieriacauaUo,che maeflreuolmentetirauotioilcocchio,o carretta;er
in girocorrendo fenzaufeirdelluogo,
er
fenzatoca carl'arrotateffiadeandauonl'uncontraall'altrocom
battendoitantocheunodilororeflajfeuincitorein alcunmodo.F.Queflo mipiaceuaperladeflrezz<t,er
perilbelmodo
terminato.S.C
efare accrebbemol toilnumerodi queflicombattitori,er
piun'haurebbe crefciuto,ma
lafortuna,chegliporgeuaconilmele*
taluoltaunbeueraggio d'affenzio, aperfegl'occhia fuoi nimici
,
er
fecefare,cheiSenatori n'hebberofo fletto,uedendocheCefare oltre che crefceua lafami glia,ercfce molti [eruenti l'ubediuono>conofceuono chemamfèflamentemoltiplicaua ognigiornohuomini di lontan paefi,ahonorarlo»er
prefo partitofopra queflo accidente:/labiliilSenatoun numero determi natodicobattitoriineuoìlechefipoteffe accrefcercLA FELICITA
piucaualieri. F.Ioguardoche’lSenatotemcuadico
»
Jlui.S.
Ne
temeuono Scuramente,perche damolti fu ncordaco undetto che ufauadidirefaffo LucioSii*
la,quandouiucua.F.comedìceuafs.
Hor
guardifiilSenato»Dal
malcintoValletto,etdalmalnato,percheeffett dofanciulloandaualargoincintura.Quando
Cefare hebbe acquiftatolamor
delpopoloinquefloofficio,et che molte lode gl’eran date,cercòperilmezzo
de fa uovi,
er
conl'aiutode Tribuni,che'lSenato gli con»cedejfe laguardiadell’Egitto,imperò che quegli d'Alejfandriahaueuancacciatodel
Reame
ilRe
,la*qual fuppiicatioeperuarij rifatti
er
moltifofatti; gagliardamenteilSenatolanegò aC
efare:Ondefde*
gnato
er
tutto irato, cominciòCefarea macchinardi fardifaacereaiSenatoriintutto quel, chepoteuafa repermezzo
dell'officiofuo,eteffendoinquellaami* nifiratione fece rifare un'arco triomphale, che dalSe*natofugettatointerra,nel quale erano fritteleuit*
toriediMario,chegl'baueuahauutecontro a lugurtct
Re
delaMedia»ilquale effendomenatoprefoer
le*
gato
,
ercondottoa
Roma
»douefubitofufattoun arco aMario,
er
lofecero falirejòprailRe
prigio»
ne
er
incatenato ,che tuttoilpopololouedcffe;doue effendofopralafommitaglifudatounapinta,et fatto cadereinterra,cofipertaleaccidentemorì.Et pche lafu òperadi
Mario,
iSenatori fe neturbaronmoU
to,perchel’amauono uiuo ,
er non morto
,
er
parue chefòffeflatofattoperdifatto,cr
fifdegnaronocon troaldettoMario,et indishonorfuofecero disfareDI CESARE. 6
quell'arco ,
er
locacciarondiRoma
. Cefi Cefart lo fece rifareindifiregio loro,er
cauòdibandocerti daloroflati confinati,
eraltrichehaueuonoribattuto ilbando per hauerportate a
Roma
alcunetefte,ta»gliatenellabattaglialeera fiata tra LucioSiilaTri bunodi
Roma
,eralcunicittadinirubelli.Cefaregli condannodinuouotzrglifcacciòdella città,fcriuen»doglinelnumerode glhomicidiali ,
ernon filamento fece queftecofi,
ma
anchora operò,cheGaioRubino nobileromano fuacculatoditradimento,percheha»
ueuafavoreggiatoilSenato
,quandotolferoaLucio Saturnoladignità delTribuno
.
C
oftuiergi'altrico»dannò Cefare ,
er
gìudicogliperrubellidelSenatoJn
lordijfiregio.E.A me
pare unagràuiuacità d'animo queftadiCefare,neficomefi lapotejferotollera»refiomicredoch'egliuedeffe,chelo flatominaccia»
uaruina,erconildifiorfifuoandaua penetrado per infino ne cuor de gl'huominiierchefiailuerojuedett nellacongiurationdiCatilina,comeefippenauigar bene,chemaifipoffete conofiere,chel'haueffecolpa alcunadi
fifatta congiura,S,Et purcercaua difende re coloro, cheeranoincolpatierdirotti inchemodo, nelqual
fipuò comprédereo unagranfagacitàdiCe»
fare,oueramentechecihaueffele
man
dentro.F.Mi
credo, chela (òffe aflutia
,
er
difiorfi d'ingegno,ma
fi fubreuemente.S.Poiche'lSenatofifuaccordatoconilparerediCatone
,
er
chegi
accorifinti allefueparo le;cioèchefiamazzajfiroicopagnidiCatilina fiqua lieranonettefòrze loro»nolafiiòCefareperòdiprò cacciare che campajfiro,eruiusòer
paroleerfatti.LA FELICITA
*
y
<piànto poffetteperlordifenfiotte.F,Mdrauigliomi forte chefifiifopportato«S.ISenatori preferocatti*
itoanimocontrodi lui,
er
locacciaron delSenato»Onde
Cefare [degnato fe ne partì,neperquell’anno ciuolletornar piu:cofi fiandauamormora
locheCe*farehaueuatenuto conCantina>perlaqual cofa
Lu=
ctoVejlol'accusòaNono,ea
Nero
Pretore,er Quin
to Cario l'infamòpubicamentealSenatojMa
Cefare, comecoluichetutte lefue faccendegouernauacogiu*
diciojiugulare,fifeppedifèndere,etallegò Cicerone perteflunonioapprouato,
er
fi difefetantohonora*tamente, che fece chiuder neleprigioni gCaccufatorit qucfla caufafu buon
mezzo
a porloinalto,crcofifu elettoPretore. F. Io fo,chel'hamejfola brigliaaUà Fortuna,er
chelauolgecomeglipiaceaognimano
. S.Ilprimogiorno,cheCefarefuPretore,chiamòQuin
to Catilinadiuolontì delpopolo;er
cornandogli,che'l Campidogliofòffe rifatto,ma
nonpotendoottenerlo fiquietò,
erlo lafciòfiare.Era Tribuno
dallo Me
tcUoinquejlotempo,
huomo
moltoaffiro ,er
motto duroneU'effercitareilfuoofficio,er
/opral'altreco*fe,era quafifemprccontrario all'openion del Senato.
Et Cefare n'haueuamoltopiacereerlodifèndeua ,fa uoriua
er
aiutaua contro atutti:talcheiSenatorife cero che nel’unonel’altros'intromettefferoinneffu*
nacaufadell’officio.
Ma
Cefare piu [degnato di loro, uotletentarlafudFortuna per uederfe l’haueuaben pericapelli,crfeld
Ruota haueua buon fermamètoi [equinailfuoordine, gtudicaua,fententiaua,zrfem*
prefaccua controalSenato:
D
oueefa bifognofaral*)
DI CESARE. 7
tro checomandamenti,F.Quefle fon grancofe,
er
intollerabili,da nonlefopportareperconto alcunoi che fatti feceroiSenatoriiS,
Mandaron
contro dilui lamilitiadeCaualieri,etlocacciarondell'officioper fòrza:perlaqual cofauedutoC
efarenon poterma»
neggiarlaforte fecondo l’animofuo,fi dijfofe
non*
intromettere piud’alcunoufficio,poi che uidelafar
»
Z<t et lauolonta del Senato,chelofoprafaceua, F. Io fiupifeo ,chei.popolinonfaceffero qualche nouità, facendofieglitantoamare daquelli, S.Selafeceroè, e nonglipafiòduegiorni,chelamoltitudine tutta ìnfieme cocorfea
C
efare dicendo,domada
che autori ta tuuoi,che noiteladaremo.F.No
mi parragio neuole,che Cefarefidebba mouere„confipoco fondaf mento,anzicercar di quietarilpopolo,erdi
guada
gnarfi ilfauore del Senato.S.Cofifece,pchenngra
»
tiatoipopoli,diffenonuolere cofa alcuna fuoridella uolontadeSenatori.
La
ondeilSenatomadò
perlui»er
accarezzatololoreftituirononell'ufficio.F.Credo bene,che Cefarehauefiideterminatodafemedefimo, che fe nolorefiituiuonoin ufficio,che l'haurebbepar toritoqualcheeffettofegnalato:tant'cl'andaua fra cerueli gagliardi>zrjraifaui delmondo.S.Dopo
quefloauennechelaprouincìadiSpagnalapiu Ionia na,uennein difioràia,cofifodi/pojloer ordinatole Cefare u'andaffeperterminatior.del Senatoaricon»
diiaria»nelqual accidente
ficogregaronoicreditori fuoi,zr iimpediuono,talmente che Cefare con
modo
buono,promeffe,parolegrate,er
fimilcofe,feppc tantodarlorobuonajfieranzichéfiparti.F.QuefleI
LA FELICITA
fonlefiradedauenirgrandefecondo l'animo diCe»
fare peruirtupropria,
er
nonperaccidentifenza fondamento.S.Andò
adunqueCefareer
meffe pace,Cr
quietò ogni cofa in breuetempo,er
uidimoròtan tocchefece ordinarealSenatoun[ucceffor ,cheuin
maneffealgouerno,er
confommo
fiudio fenetornòaR
orna,perejferuiilgiorno,cheledignitàfida*nono,perfargli eleggere Confolo. F.
O
cheraroin*gegno9 oche
huomo
fagdcifimoer
indujlriojo* S.Quando
efuapprejfoaRoma
egli fcrijfe alSe»nato,chegli faceffe apparecchiarduehonori ,uno del
Triompho
,er
l'altrochelofacejferoConfolo* F.Che triomphoeraquefiofS.Vn' honore9chefifa ceua a coloro, cheerano fati mandatiinpaefi lon- taniier
cheritornauon con uittoria,dandouinte le battagliedelcomune,er
pacificatele contradede paefiacquifiati.er
louefiiuono d'una candida uefte,
coronandolo di corona d'oro,erfalitofoprailcara ro,tiratodaquattrodeflricrtbianchitimi,andana alla città,doueilpopologliueniua tuttoincontro:
daun' latodeltriomphoerano giouani
cr
donzelle ,che cantando
er
ballando faceuanfida,dal fmiftro ftauonolegatiiprigioni,cheeffomenaua,er
que*
fio erailtriompho,chedomandauaCefare.Alla ria chieftadelqualeilSenatogli ficeintendere l'animo decittadinimaldijfiofloacompiacergli,
er
gli ferifi* fero,che doueffe entrarnella cittàconifuoifami*gliarifolamente.F.Quefiacofa douette dijpiacere molto a Cefare
,
er
hauròcaroudireilpartito,che prefe.S.Confiderai deduoi malifopportareilmiaDE CESARE*
8«ore,fu contento priuatamente entrarein
Roma, er
hauerladignità del Confolato.F.La
fu buona elcttione,ma
dimmi,hebbeegliilconfolatoalmeno.S. Egl'erain
Roma
duoi nobilitimibuominidigran= deautorità ,er
ciafeunodiloro defideraua effer Confolo,l'unoera chiamatoLucioLucilio,er
l'al=tro
Marco
Bibulo.Cefare-haurebbe uoluto, cheLu=ciòLucilio foffe flatoelettoConfaloincompagnia fua
,
er
fecretamenteficonueniconlui;moflrando*gli conuere
er
apparenti ragioni,comeeglihaueuailfauordelpopolotutto unito,
er
che fe uoleua thaurebbeeletto,ma
che doueffe conlaricchezza, defuoi danari torreifaldati,ma
che giuraflino fattol'autorità diCefare:cofl lacofa eracjuafiférma vitabilità.Ma
non(ì poffettefartantocautamen- tequefteconuentioni,che'lSenatonon nefentijfe qualchemotto,er
chenon hauejfe certoinditio:talmente che cominciaronotuttiatremarediCefa- re,perche hauendolaforzade danari diLucio
,er
l'autorità,enonfaceffe qualche difordine con quefla libertà.
La
ondeordinarono cautamente,cheMarco Bibulo preferire a Cefare quel pattomedefimo,er
giofferuaffe quellatalconuentione.hauendopiu fède inMarco,
cheinLucio;etfecerounalegge,che folda tifoffero pagati dalComune.F.Queflafu unafauia
terminatione ,
er
proueder moltoingegnofoer
prc=fio ,
er
bene,chefuautoredi quejl'ordine.S.ilSauio Catone lopreuidde,
er
l'ordinòicoflfufattoCon- folo Cefareer Marco
.ilSenatoperpiufoltezzaLA FELICITA DI CESARE*
di queftocafo,fidili cheiConfolinons'impaccidffe*
rodicofegrandi,
cr
glidiminuironol'autorità:tal cheCefare nelfuocuorefi[degnò fortemente,erper
talcagioneprefe queflo partito.F.
No»
pafs farpiuinanzijnanferbailtuo ragio•namentoa
un'altrauolta* S.Co
fidafatto.IL FINE DELLA PRIMA PAR TE DE LA FELIC ITA'
DI CESARE,
/
/
9
LA SECONDA PAR-*
TE DE LA FELICITA DI CESARE»/
«te
LA FAMA, ET LA
STORI A*
O M P E O
nobilifiimoKo»
mano
nonportati*amorealca noalSenato,fecondoche fi può comprendere
,
e
rmolti uogliono,cfcen'hauejfe occa«
fion ragionerie;percheil Senatonongliuoleua conferàmare
una uittona3ch’egliha•
ueua hauutoconil
Re
Mitridate Signordell’Afa»
Cefare,ilqualeandauacercandol'occafioniuolentieri peropporfiaSenatori»
Andò
efecefrettaamicitiaCr
famigliar feruitu aPompeo
:indi/pregio delSenato,er
meffepacefraMarco
Craffòer P
ompeo", che s’odiamo p
infindeltòpo3chegl
eranofati Confoli in fieme;er
cofifece unione,er
gagliardamente met teuaineffecutionemolte fue uolonti. F* Queflomi
pareun'terribilhuomo.S.Anchora nonhai tu udito nienteE
glieronfipotenti queflitrecittadini,cioè,Pompeo
,Cefare ,er Marco
;chenonera nobile alcun no,che haueffeardimètodifarcofa nijfuna nelcoma ne,che tornaffeindifriaccr loro.In queflotempoCe
fare/labili,chefipublica/feognigiornoifatti delC
LA FELICITA
Senatoalpopolo. F.Vedifegl'andana fempre
gud*
dagnandofilagratiadepopoli concertimodidfluti .
1
S. Volleanchora,che'lprimo giornodi
Maggio
(òffe fattohonoreaiConfoli,/ìcome egieraanticamente ufanza. EtilSenatodall’altraparte meffeuna legge controallagenteminuta ,peraggrauargli,er
fubito chelafuautenticata,lafipronuntic nelluogo doue fipiatiua,detto
Menatale
( almodo
nofiro)er
il primochelapublicaffefuMarco
Bibulo. Cefare udito quefla legge,lacuale era uenuta fuoricatroallauo=lontd fua*tojlofe ne corfelaconuno fquadronedi gentearmata,
er
lofece partirediquel luogo.
F. So chenon guardò,che fuffefuo compagnonelConfola
s
tojnachediffeo che feceMarco
di quefla cofalS.Ri
chiamoffenealSenato.F. 1/Senatodouettefargran
cofe. S.Anzi non funeffuno,che ardiffediparlarne odi darnefentcntia alcuna,?.
Marco
fidoueuadiffe»rare.S.Eglififdegnò,ne maipiufiuolfe intromet*
terein tal ufficiode1
C
onfolato,talché Cefarefa*ceua tuttala uolont'afua.Etperla cittanacquequea fioprouerbio.
Cefareeletto incompagniadi
Marco Dal
fenato Confolidella cittàMa
Cefarefala uolontàfua.Etfiprefe tanta licenzamediantel'ardirefuo,che egl'operòmoltecofecotroaiSenato»infra lequali deputòallorohonoreun campo,nelquale
fifaceualet fefla,erun'altrou'cra indiziordinatoall'ufodel eoa
mune
.Quefli dueampi
Cefaregli diuifeter
nc fece bentrentamilarnjure,erlediede agodere atuttiTL
DI CESARE*
t0
coloro,chenon hauendoilmodo
,chepotefino foften*
tarfiicioèd (jUihuomini,haueuono datrefigliuoliin fu.F.
D
eh uediimprefa,dehodimodo
duolereacqui fldrfìipopoli fauoreuoli.S.ilpopolodi quejlaim»
prefalolodòmolto,crfe gli fece partiateaffai.Et acciocheeglibauefftilbracciodella ciuiliti,eifece
pd
rentadoconPompeo, glidiede Giuliafuafigliuola permoglie,
e
rluiprefeCapuniafigliuola diLucio Pifo,ilqudldoueuaefjerConfolo l'anno che ueniua:Cr
da quefiogiornoinanzi,Pompeo
eramolto hono»ratodaCefare.
Era
cofiume,cheiSenatori a certi tempidiuifaualaregionedelleterre,cr
.deipaefi, fecondolemutationidiquella,
cr
cofitutteleBalie.Cefareinquejlotempo operòtanto conl'aiutodi
L u
ciò
P
ifo ,cr
diPompeo
,che gli fuffe concedutolaprò uinciadiFrancia dacoquiftare,
erl'ottenne.
La
onde Cefaredi talBaliadata gli feceunagrandifiimaalles grezza..
(F.
C
oftuimi pareame,
che faccia cheet* uuole. )S.Etinprefenzadimolta gentefiuantòun giornodicendojin dijfiregiodemiei nemici,ioho ha=»uutotutto quello,cheeramiodefiderio,ethofficraz*
chetutta la cattiuitaloro, gliuerr'afoprala tefla* F.
Non
uifueglichegli riffiondeffe. S.Vno
forfè piu ardito che fauio,gli diffe,Cefarecotcfiacofano fari cofifacile,cometipenfi a metterla aeffetto.H
ora offendo flato Confolo, ciuoleua publicareifatti del fuoConflatoaiSenatori,iqualinogli uolfero udire*Cefareinqueflo
mezzo
tempofe n'andò floridiRo*
tnaprouedendoilpacfe diqucl,chcu'erabifogno,come
Confoiose
fitojlofu partito,chefuprcfoun fattorC
ilLA FELICITA
filo indiffregio,^calunniato di alcune falfitìiLucio fubitolofece intenderea
C
efare,ondeprefio fene tornòallacitta,erfeceadunareilSenato,er
conta
gionedififeilfuofattore;er
pertalcagioneficefa*reun'ordinatione,che ciafcunotilquale haueffeufficio, fific dififoluietifuoi,mentrechel'occupationil'tm pedifieroperibifogni delcomune
.
F.
Non
fegui egli molticafi in uarijtempidiCefare,er
inquefiotempo
nonfueglimandatoPompeo
aU'acquifiodelerufa'] lem. S.Si,
er
lauinfeerfice affaibattaglie,come\\ nellafaa Fortuna.(fe tu uorrai)potraileggere yla
I
lqualefifirmetuttauia.F.Adunquetipiacefarcofi laFortunadi
Pompeo
anchora,ficomequella di
Ce*
3 fare.S.
Anzi
fon•forzatadifarloperlagrandezza* di tantohuomo.F.
Hor
feguitadiCefare.S.Quado Pompeo
tornò diSoriaaRoma,
iSenatori fiabiliro*no,che Crafio,
Pompeo
,er
Cefarefifiero dittato*
ri>
er
a quefioipopoli acconfentirono;due
di loro baueuonoilpefodelleimprefedifioridellacitt^O*Valtroalreggimctodidentro; lidueandafiero con
*
quiftando prouincie,
er
perbattagliafuperafieroino obedienti popoli,er
ilterzoconilfauiofuoproce* derealcomune gouernofife fopraftante.F.Quanto
durauaquefioufficioiS.Cinqueanni,er
tale ufficio uolentieriCefareloriceuette,perchemoltolo defi*
deraua.F.Chi
nmafe
,
er
chiandòfiori. S.Pompeo
/
perefiere fiatoaffaifiori, fiordinato,cheftefienel lacittì:Crafioandò fopraiTurchi,er
Cefare con diecilegionidi Caualieri andòin Francia. F.Qui
adunquecomincionoiComentaridiCefare,che tantoDI CESARE. tt
10hoportati attorno.S. Si,er peròpaffaròindilli perinfino,cheCefare battendouinti
er
fuperatitaxi tipopoli,e
rbattendobattutetante uittorienellaF
ra, eia,
erfcòfittctante nationi,
er
fottomeffa l'InghiU terra.Primache foJJèrofornitii cinque anni,P
oro»peoordinòunaleggeinquefta
forma
.
H
aueuaCefa*reordinatoquandoegliandòalconqutftodellaFrati eia,chementreefoffe fuoriper•ibifogni di
Roma
, che gli fuoiTribunipote/fero richiedere deladigni ti,inquelmodo
,che fefofiiprefente,er
talcofi nel pieno Senato erajlabilita.Auenne un giornojchePompeo
fecefare unalegge,che nejfuno poteffe ri*chiederedigititialcunanoneffendoinpropriaperfo*
na. F.Quefta mi pare unalegge,laqualnonpiaceri moltoaCefare.S.Voglionoalcuni che
Pompeo
nofi ricordaffe di trarne fuoriCefare. F.La
mipargran
cofa,fcordarfiuntalperfonaggio,purchelanofojfc fatta con malitia.S.Anzi
cifono alcuni che dicono, chefe}PÒpeol'hauejfehauutahamemoriale
nobau rebbefattotallegge. F.ChefegutìS.Vno
de*CÒfoli chiamatoMarco
Claudio,non amandoC
efaremolto, adunòilSenato,zrdtjfeconftmiliparole.
Noi pop»
fumo
jlabilireun'altro cittadinoinluogo diCefare, dapoichenotorna;er
fepureeinonuoleffedeporrc11fuoufficio,terminarechenongli
fu
dato alcun triompho,ficome perlalegge fattafipuòfare,pocofi
chePompeo
hauintdi laquale è,che nejfunofu
udito fenonèprefente ,
er
diquefta leggenons'èal* cunocauatone fuori. F.EccolaFortuna, cheda prin*tipioafardelle fiue.S. ilSenato s'accordò conPope»