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scheda c o - progetto per impegnare i giovani nel servizio civile regionale in Emilia-Romagna anno 2020(ex scheda 1B)

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allegatoA4 scheda c o - progetto per impegnare i giovani nel servizio civile regionale in Emilia-Romagna– anno 2020(ex scheda 1B)

1.1)Ente titolare d’iscrizione proponente il co-progetto e codice di accreditamento:

G.A.V.C.I. GRUPPO AUTONOMO DI VOLONTARIATO CIVILE IN ITALIA (NZ/01700)

CO-PROGETTANTE/I-

1.2 Enti titolari d’iscrizione e codice di accreditamento:

- COMUNE DI MODENA (SU00198)

– ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII (SU00170)

1.3 Enti di accoglienza degli Enti titolari co-progettanti e codice di accreditamento:

- Gulliver Soc. Coop. Soc (SU00198A03) - Domus Soc. Coop. Soc. (SU00198A04)

CARATTERISTICHE CO-PROGETTO 1.2) Titolo breve del co-progetto:

Modena Accogliente

1.3) Settore ed area di intervento del co-progetto con relativa codifica (vedi allegato 1 circolare 23/12/2019):

A - Assistenza

Aree di intervento:

2 – Adulti e terza età in condizioni di disagio

3 - Minori in condizioni di disagio o di esclusione sociale 1.4) Descrizione specifica:

a)del contesto territoriale di riferimento del progetto

Il progetto si colloca all’interno del distretto di Modena e in quello di Mirandola.

INDICATORI

Distretto di Modena

Popolazione. La città di Modena al 01/01/2019 conta 186.307 abitanti, in continuo aumento rispetto al 2016 e 2017). Rispetto alle fasce di età si può rilevare in modo sintetico che:

- tra i 15 e 29 anni si contano 27.130 soggetti (26.671 nel 2017), pari al 14.6% (14,4% nel 2017) del totale della popolazione modenese, una proporzione più alta rispetto al corrispettivo dato regionale del 13.5%;

- le persone con oltre 60 anni di vita sono 55962, rappresentando il 30%

del totale della popolazione, di cui 15506 vivono da sole; con oltre 75 anni sono 24118, ovvero il 13%; 3050 le persone con 90 anni e più (circa il 2% del totale) di cui 1650 vivono da sole;

- la classe di età che registra la maggiore crescita nel decennio 2015- 2024 è quella degli ultraottantenni, con un incremento di circa il 12%,

(2)

nella proiezione secondo le tendenze in atto nell’ultimo decennio, il doppio rispetto all’altra classe di età in crescita che è quella dei residenti tra i 15 ed i 29 anni;

- a livello regionale le previsioni demografiche indicano nel periodo 2010-2030 una crescita complessiva della popolazione anziana (65 e oltre) che potrebbe superare il 20%. In particolare, l’incremento sarà concentrato sui grandi anziani che aumenteranno di circa il 29%: fra 20 anni, circa un terzo degli anziani residenti in regione avrà più di 80 anni. Da una comparazione tra i valori dei principali indicatori demografici calcolati per l’Emilia-Romagna, per l’Italia e per l’Europa, risulta che la nostra si configura come una regione complessivamente anziana, con indice di vecchiaia e percentuale di persone con 65 anni e più, superiori sia al dato nazionale sia a quello europeo, anche se il trend mostra una tendenza al ringiovanimento.

Rispetto alla popolazione proveniente da altri Paesi del mondo:

- i cittadini stranieri residenti a Modena nel 2018 risultano essere 28.629 (in leggero aumento sul 2017, quando erano 28.152) pari al 15,4%

del totale della popolazione modenese (15.2% nel 2017 e 14,9% nel 2016);

- minori stranieri (0-17 anni) risultano essere 6160 (in aumento rispetto ai 6061 del 2017) sul totale di 30132 ovvero il 20,4% sul totale dei minori modenesi 0-17 anni; un minore su cinque a Modena ha origini straniere;

- le nazionalità più numerose tra le 134 presenti in città, risultavano essere in ordine, come nel 2017: la rumena, la marocchina, la filippina, la ghanese e l'albanese;

- a livello regionale, a inizio 2019, i giovani 15-34 anni sono rappresentati per il 19.9% da ragazzi di origine straniera, quota più alta rispetto a quella della popolazione complessiva (12,1%). Negli ultimi trenta anni la quota di popolazione giovanile della regione si è ridotta e sarebbe stata ancora più accentuata se non fosse intervenuta l’immigrazione dall’estero.

Contesto regionale

Istruzione. Nel 2017 i giovani emiliani-romagnoli di 20-24 anni che hanno ottenuto almeno il diploma di scuola superiore sono stati l'85,4%

(in miglioramento rispetto all’84% del 2016 e ancora di più rispetto all’81,5 del 2014%). La dispersione scolastica tra i 18-24enni riguardava nel 2018 l’11% in aumento rispetto al 9.9% del 2017 (nel 2016 era all’11,3%); dato migliore comunque di quello nazionale (14,5%), ma superiore al dato del NordEst e media Ue 28 (entrambi al 10.6%). I giovani di 30-34 anni con laurea o post-laurea nel 2018 in Emilia- Romagna sono stati il 34,4%, in crescita negli anni, dato superiore alla media nazionale (27,8%) e a quella del Nord Est (33,2%), ma ancora distante dalla media europea (UE 28 = 40,7%).

Nel complesso le ragazze risultavano mediamente più istruite dei coetanei maschi.

Giovani NEET. Segnali positivi arrivano dai NEET (15-34 anni), che nel 2018 in regione sono stimati da ISTAT attorno a 132,2 mila persone, in calo di 7,6 mila unità rispetto all’anno precedente (pari a una contrazione del 5,4%, più intensa di quella rilevata sia nel Nord Est sia a livello nazionale). Il 36% circa dei NEET si concentra nella classe 15-24 anni, il 34% tra i giovani di 25-29 anni e la restante

(3)

quota del 30% tra i 30-34enni. Nell’ultimo anno, il calo dei NEET a livello regionale è stato determinato in particolare dalle classi 30-34 anni (-11,2% rispetto al 2017) e 25-29 anni (-7,2%); in leggero aumento, invece, i NEET più giovani, tra i 15-24 anni (+1,8%), in linea con quanto rilevato nel Nord Est, ma in controtendenza rispetto alla media nazionale. Il bilancio rispetto al 2014 mostra in regione una contrazione del 20,5% dei NEET, più marcata di quanto osservato nel Nord Est (-15,2%) e in Italia (-12,3%), e maggiormente concentrata nella classe più giovane (tra i 15-24 anni, nel medesimo periodo, i NEET si sono ridotti del 27,2%). In rapporto alla popolazione nella medesima classe di età, l’incidenza dei NEET 15-34 anni in regione è passata al 19,8% del 2014 al 15,8% del 2018. Un calo leggermente più intenso si è osservato tra i 15-24 anni, dove la percentuale di NEET sulla popolazione è calata dal 17,6% al 12,3%.

Fonti: a) dati ufficio Statistica Comune di Modena, DUP 2018-2020; b) annuario statistico 2018; c) Indicatori sulla demografia, istruzione e lavoro, tra i giovani” Giugno 2019 – Patto per il lavoro giovani più, Agenzia per il lavoro in ER – Arter)).

b)del bisogno-sfida sociale su cui vuole intervenire il co- progetto SCR;

n. bisogno/sfida sociale

1 Richiesta accoglienza di minori multiproblematici per lungo periodo che necessitano di proposte educative qualificate e di una rete

2

Difficoltà nell’affrontare il percorso scolastico, sia dal punto di vista educativo che dal punto di vista dell’integrazione sociale.

3

Offrire ai giovani volontari un’occasione di crescita, umana e professionale, attraverso un percorso che educhi alla consapevolezza dei bisogni sociali delle persone anziane grazie alla partecipazione alle attività della sede.

4

Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del

territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

c)dei destinatari (target da quantificare) del co-progetto Utenti delle sedi di progetto:

- Gavci: per attività di doposcuola, ricreative e centro estivo: 270 minori;

- Comune di Modena: residenti anziani delle tre strutture. Casa Residenza Anziani “Vignolese” con 70 ospiti e 12 per il centro diurno; la CRA “Ramazzini” con 70 ospiti e la CRA “9 Gennaio”

con 63 ospiti e 20 per il centro diurno. Totale di 235 destinatari

- Papa Giovanni XXIII: 5 minori.

d)della crescita dei giovani coinvolti nel co-progetto

I giovani coinvolti saranno inclusi in percorsi di cittadinanza attiva;

acquisiranno competenze specifiche e trasversali; acquisiranno capacità di lavorare in gruppo; saranno maggiormente in grado di fronteggiare la complessità sociale e di orientarsi nel mondo del lavoro.

(4)

Saranno di sostegno in progetti e servizi di aiuto alla persona, minori o anziani, acquisendo capacità relazionali e professionali relative alla cura della persona.

Rapportandosi a persone fragili acquisiranno una maggiore sensibilità sociale e potranno sperimentarsi in contesti di vita che favoriranno la loro crescita personale.

I giovani coinvolti insieme costruiscono materiali digitale, come risultato della propria esperienza di servizio civile e di rete con gli altri volontari, da pubblicare sui siti internet degli enti, da divulgare sui social e nelle attività di

sensibilizzazione e informazione sul servizio civile. E’ questa è l’impegno principale del co-progetto che vede per la prima volta volontari di enti così diversi attivarsi per un valore comune.

1.5) Obiettivi specifici delle attività previste (descrizione coerente e conseguente di voce 4, anche con indicatori exante e dexpost):

SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259)

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532) SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469) SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

SEDE: CASA FAMIGLIA DON GIUSEPPE TASSI (172207) n. bisogno/utilità

sociale (voce 4c) descrizione

obiettivi (*) descrizione

indicatori indicatori ex ante (situazione di partenza)

indicatori ex post (situazione di arrivo)

1 Difficoltà nell’affrontare il percorso scolastico, sia dal punto di vista educativo che dal punto di vista

dell’integrazione sociale.

1.1

Servizio di doposcuola e recupero scolastico per minori

Servizio frequentato da 200 minori

30 minori presenti giornalmente nelle attività

mantenimento dei servizi svolti verso i minori e i giovani adulti.

realizzazione dei corsi di italiano.

da verificare a fine progetto:

numero delle persone che hanno completato il percorso

numero delle persone che hanno svolto gli esami di lingua italiana

2 Difficoltà nell’affrontare il percorso scolastico, sia dal punto di vista educativo che dal punto di vista

dell’integrazione sociale.

2.1 Attività ricreative e di socializzazio ne per minori

Servizio frequentato da 30 minori

30 minori presenti giornalmente nelle attività

mantenimento dei servizi svolti verso i minori.

realizzazione del centro estivo.

da verificare a fine progetto:

numero di ragazzi che hanno frequentato l'intero percorso numero e tipologia delle attività svolte.

3 Difficoltà nell’affrontare il percorso scolastico, sia dal punto di vista educativo che dal punto di vista

dell’integrazione sociale.

3.1

Centro estivo per minori

Servizio frequentato da 40 minori

40 minori frequentano l'attività

mantenimento dei servizi svolti verso i minori.

realizzazione del centro estivo.

da verificare a fine progetto:

numero di ragazzi che hanno frequentato l'intero percorso numero e tipologia delle attività svolte.

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532)

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469) SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259)

SEDE: CASA FAMIGLIA DON GIUSEPPE TASSI (172207)

(5)

n. bisogno/utilità

sociale (voce 4c) descrizione

obiettivi (*) descrizione

indicatori indicatori ex ante (situazione di partenza)

indicatori ex post (situazione di arrivo)

1 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

1.1

Contribuire al miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e

personalizzan do le azioni

Numero ore settimanali dei volontari in SC a supporto degli operatori della sede per le attività a favore degli ospiti

50 ore di supporto agli operatori, per le attività in essere a favore degli ospiti (2 volontari in SCU)

Almeno 70 ore settimanali a supporto degli operatori della sede per i servizi gestiti a favore degli ospiti, per supportarne i bisogni del quotidiano e come stimolo alle abilità residue.

Affiancamento settimanale in almeno 3 attività

personalizzate per almeno un ospite del Centro.

2 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

2.1

Favorire il supporto alla famiglia nella cura della persona, affiancando la persona sia nelle occasioni di socializzazio ne, sia durante la routine della quotidianità

Grado di soddisfazione degli ospiti e delle famiglie.

Rilevamento di miglioramenti nella

quotidianità.

Feedback iniziale di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede

Percepito miglioramento qualitativo da parte di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede.

Questionari di monitoraggio dei giovani e degli OLP

3 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

3.1Offrire ai giovani opportunità per acquisire consapevolezz a rispetto ai bisogni soprattutto relazionali delle persone anziane

Numero di giovani che, durante e dopo il servizio civile, a diverso titolo (volontariato , studio, formazione, lavoro) entrano a contatto con le realtà di accoglienza e supporto delle persone anziane sul territorio.

Giovani Volontari di associazioni e volontari in SCN

Almeno 1 volontario in SCR

4 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

4.1

Favorire con il SC le attività volte a sviluppare nei volontari una maggiore conoscenza delle tematiche legate al mondo delle fragilità incoraggiando le occasioni per

promuovere e sensibilizzar e i propri coetanei e i giovanissimi alla

conoscenza di queste

Numero di testimonianze realizzate nelle scuole, in eventi pubblici, (Numero di momenti congiunti d’incontro(fo rmazione, eventi, etc.) con volontari dello stesso ente e di altri enti di settori d'intervento diversi

Eventi realizzati da

associazioni di

volontariato e da eventi del SCN

Almeno un evento/testimonianza realizzato all’interno del SCR

(6)

realtà.

SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532) SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469) SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259)

SEDE: CASA FAMIGLIA DON GIUSEPPE TASSI (172207) n. bisogno/utilità

sociale (voce 4c) descrizione

obiettivi (*) descrizione

indicatori indicatori ex ante (situazione di partenza)

indicatori ex post (situazione di arrivo)

1 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

1.1 Contribuire al miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e

personalizzan do le azioni

Numero ore settimanali dei volontari in SC a supporto degli operatori della sede per le attività a favore degli ospiti

nessun supporto agli operatori, per le attività in essere a favore degli ospiti

Almeno 40 ore settimanali a supporto degli operatori della sede per i servizi gestiti a favore degli ospiti, per supportarne i bisogni del quotidiano e come stimolo alle abilità residue.

Affiancamento settimanale in almeno 3 attività

personalizzate per almeno un ospite del Centro.

2 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

2.1

Favorire il supporto alla famiglia nella cura della persona, affiancando la persona sia nelle occasioni di socializzazio ne, sia durante la routine della quotidianità

Grado di soddisfazione degli ospiti e delle famiglie.

Rilevamento di miglioramenti nella

quotidianità.

Feedback iniziale di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede

Percepito miglioramento qualitativo da parte di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede.

Questionari di monitoraggio dei giovani e degli OLP

3 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

3.1

Offrire ai giovani opportunità per acquisire consapevolezz a rispetto ai bisogni soprattutto relazionali delle persone anziane

Numero di giovani che, durante e dopo il servizio civile, a diverso titolo (volontariato , studio, formazione, lavoro) entrano a contatto con le realtà di accoglienza e supporto delle persone anziane sul territorio.

Giovani Volontari di associazioni e volontari in SCN

Almeno 1 volontario in SCR

4 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

4.1

Favorire con il SC le attività volte a sviluppare nei volontari una maggiore conoscenza delle tematiche legate al mondo delle fragilità incoraggiando le occasioni per

promuovere e

Numero di testimonianze realizzate nelle scuole, in eventi pubblici, (Numero di momenti congiunti d’incontro(fo rmazione, eventi, etc.) con volontari dello stesso ente e di altri enti di settori d'intervento

Eventi realizzati da

associazioni di

volontariato e da eventi del SCN

Almeno un evento/testimonianza realizzato all’interno del SCR

(7)

sensibilizzar e i propri coetanei e i giovanissimi alla

conoscenza di queste realtà.

diversi

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469)

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532) SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259)

SEDE: CASA FAMIGLIA DON GIUSEPPE TASSI (172207) n. bisogno/utilità

sociale (voce 4c)

descrizione

obiettivi (*) descrizione

indicatori indicatori ex ante (situazione di partenza)

indicatori ex post (situazione di arrivo)

1 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

1.1 Contribuire al miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e

personalizzan do le azioni

Numero ore settimanali dei volontari in SC a supporto degli operatori della sede per le attività a favore degli ospiti

nessun supporto agli operatori, per le attività in essere a favore degli ospiti

Almeno 40 ore settimanali a supporto degli operatori della sede per i servizi gestiti a favore degli ospiti, per supportarne i bisogni del quotidiano e come stimolo alle abilità residue.

Affiancamento settimanale in almeno 3 attività

personalizzate per almeno un ospite del Centro.

2 Offrire un supporto alle attività di socializzazione a favore delle persone anziane ospiti di CRA del territorio di Modena per migliorarne la loro qualità della vita favorendone il benessere psicofisico e relazionale

2.1

Favorire il supporto alla famiglia nella cura della persona, affiancando la persona sia nelle occasioni di socializzazio ne, sia durante la routine della quotidianità

Grado di soddisfazione degli ospiti e delle famiglie.

Rilevamento di miglioramenti nella

quotidianità.

Feedback iniziale di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede

Percepito miglioramento qualitativo da parte di ospiti e famiglie attraverso colloqui e incontri con il personale della sede.

Questionari di monitoraggio dei giovani e degli OLP

3 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

3.1Offrire ai giovani opportunità per acquisire consapevolezz a rispetto ai bisogni soprattutto relazionali delle persone anziane

Numero di giovani che, durante e dopo il servizio civile, a diverso titolo (volontariato , studio, formazione, lavoro) entrano a contatto con le realtà di accoglienza e supporto delle persone anziane sul territorio.

Giovani Volontari di associazioni e volontari in SCN

Almeno 1 volontario in SCR

4 Valorizzare il rapporto fra le generazioni

4.1

Favorire con il SC le attività volte a sviluppare nei volontari una maggiore conoscenza delle tematiche

Numero di testimonianze realizzate nelle scuole, in eventi pubblici, (Numero di momenti congiunti d’incontro(fo rmazione,

Eventi realizzati da

associazioni di volontariato e da eventi del SCN

Almeno un evento/testimonianza realizzato all’interno del SCR

(8)

legate al mondo delle fragilità incoraggiando le occasioni per promuovere e sensibilizzar e i propri coetanei e i giovanissimi alla

conoscenza di queste realtà.

eventi, etc.) con volontari dello stesso ente e di altri enti di settori d'intervento diversi

SEDE: CASA FAMIGLIA DON GIUSEPPE TASSI (172207)

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532) SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469) SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259) n. bisogno/utilità

sociale (voce 4c)

descrizione

obiettivi (*) descrizione

indicatori indicatori ex ante (situazione di partenza)

indicatori ex post (situazione di arrivo)

1 Richiesta accogliienza di minori

multiproblematic i per lungo periodo che necessitano di proposte educative qualificate e di una rete

1.1

Incrementare e qualificare le attività in ambito scolastico, educativo e ludico- ricreativo rivolte ai 5 minori accolti nelle strutture comprese nel progetto

N. di ore dedicate ad uscite sul territorio per escursioni, passeggiate, visite a biblioteche, musei, teatri;

2 h

settimanali 4 h settimanali

N. di ore dedicate alla frequentazion e di centri di

aggregazione/

gruppi scout/gruppi giovanili etc;

2 h settimanali 4 h settimanali

N. di ore dedicate a laboratori di attività motoria/sport iva o di attività artistico/esp ressiva realizzati tramite il lavoro di rete tra enti del

territorio operanti nell’accoglie nza dei minori e nella prevenzione del disagio minorile;

1 h

settimanali 2 h settimanali

N. di ore dedicati ad incontri di rete tra le case famiglia ed enti del territorio che operano sulle

4 ore

mensili 6 ore mensili

(9)

tematiche relative ai minori;

N. di ore dedicate ad incontri pubblici di sensibilizzaz ione ai temi dell’affido familiare nelle sue diverse forme

1 volta

all’anno 2 volte all’anno

1.6) Descrizione tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività dell’ente previste dal co-progetto(6.1), con particolare riferimento alle attività dei giovani in

SCR(6.3), nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo (6.2):

6.1 Complesso delle attività del presente co-progetto realizzate dall’Ente, compresa quella del tutor

SEDE: GAVCI MO 1 CENTRO MINORI (99259)

v.5 descrizione obiettivi(*) v.6.1 attività ente(§) 0 2 3 5 6 7 8 9 10 11 1.1 Servizio di doposcuola e

recupero scolastico per minori

1.1.1 Attività di accoglienza dei

minori seguiti. X X X X X X X X

1.1.2 Attività di doposcuola e recupero scolastico con i minori seguiti.

X X X X X X X X

1.1.3 Mantenere costanti i

contatti con le famiglie dei ragazzi seguiti.

X X X X X X X X

1.1.4 Mantenere contatti e

collaborazione con i servizi territoriali del comune.

X X X X X X X X

1.1.5 Mantenere contatti e collaborazione con il personale docente delle scuole presenti sul territorio.

X X X X X X X X

1.1.6 Incontri tra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per verificare il lavoro svolto e pianificare le attività future.

X X X X X X X X

2.1 Attività ricreative e di socializzazione per minori

2.1.1 Attività di accoglienza dei minori che frequentano il servizio.

X X X X X X X X

2.1.2 Ideazione e programmazione delle attività da proporre ai minori, gite, giochi, musica, teatro, ecc.

.

X X X X X X X X

2.1.3 Ricerca degli spazi idonei

alle attività X X X X X X X X

2.1.4 Organizzazione pratica delle gite (destinazione,

trasporto, ecc.)

X X X X X X X X

2.1.5 Promozione delle attività proposte presso le famiglie dei minori seguiti

X X X X X X X X

(10)

2.1.6 Promozione delle attività presso i servizi

territoriali e le scuole.

X X X X X X X X

2.1.7 Incontri tra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per verificare il lavoro svolto e pianificare le attività future

X X X X X X X X

3.1 Centro estivo per

minori. 3.1.1 Ideazione e programmazione

del centro estivo. X X X X

3.1.2 Ricerca degli spazi idonei

alle attività. X X X

3.1.3 Promozione del centro estivo alle famiglie dei minori che frequentano l'ente.

X X

3.1.4 Promozione del centro estivo presso i servizi

territoriali e le scuole.

X X

3.1.5 Promozione del centro estivo presso i residenti del quartiere.

X X X

3.1.6 Accoglienza dei minori che

frequentano il servizio. X

3.1.7 Si svolgono incontri tra tutti gli operatori coinvolti nel progetto per verificare il lavoro svolto e pianificare le attività future.

X

SEDE: CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO VIGNOLESE (177532)

v.5 descrizione obiettivi(*) v.6.1 attività ente(§) 0 2 3 5 6 7 8 9 10 11 1.1 Contribuire al

miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e personalizzando le azioni

1.1.1 Attività di animazione: gli ospiti sono invitati dagli animatori ad una serie di attività ludiche che a seconda delle sedi e dei contesti possono variare:

tombola, giochi di carte, giochi di società, lettura di giornali, canto, ascolto della musica, quiz,

psicomotricità. Queste attività sono un momento prezioso per favorire la socialità degli anziani e supportare le relazioni amicali, inoltre le attività ludico-ricreative

favoriscono l’allenamento delle capacità cognitive in particolare la memoria e la capacità di concentrazione.

X X X X X X X X X X

1.1.2 Aiuto somministrazione pasti: il pranzo diventa preziosa occasione in cui gli operatori possono supportare le competenze relazionali degli ospiti, oltre che necessario momento di supporto per gli anziani che necessitano di un aiuto fattivo per la

somministrazione del cibo.

X X X X X X X X X X

1.1.3 Laboratorio feste: gli anziani vengono coinvolti dagli animatori nella preparazione di cartelloni e addobbi per le feste e

X X X X X X X X X X

(11)

ricorrenze; questa attività oltre che essere occasione di incontro e socialità, permette agli ospiti di sentirsi pare attiva della comunità in cui vivono, partecipando alla vita affettiva della Casa Residenza e realizzando qualcosa che possa essere significativo rispetto storia vissuta insieme.

1.1.4 Laboratorio di cucina: gli anziani in piccoli gruppi vengono a turno coinvolti nella preparazione del cibo che viene poi consumato insieme agli altri ospiti.

Questa attività permette di allenare le abilità residue e la memoria procedurale.

X X X X X X X X X X

1.1.5 Attività ricreative: gli animatori propongono agli anziani momenti comuni, che sono occasione per favorire la socialità, prevenire l’isolamento e per

riattivare funzioni motorie e cognitive; vengono

proposte attività di disegno, lavori a maglia e uncinetto, cruciverba, attività manuali.

X X X X X X X X X X

1.1.6 Palestra-Ginnastica di Gruppo: Questa attività viene condotta dagli

animatori che a seconda dei casi vengono supportati dal Fisioterapista, che affianca gli anziani che necessitano di un intervento

specializzato. La ginnastica aiuta l’anziano a contenere il processo involutivo attivando e valorizzando le abilità psicofisiche.

X X X X X X X X X X

2.1 Favorire il supporto alla famiglia nella cura della persona,

affiancando la persona sia nelle occasioni di socializzazione, sia durante la routine della quotidianità

2.1.1 Acconciature: gli operatori affiancano gli ospiti in questo momento dedicato alla cura di sé, che fa ritrovare il piacere di un gesto dedicato alla cura della propria persona, si propone alle signore la sistemazione delle acconciature e ai signori barba e capelli.

X X X X X X X X X X

2.1.2 Uscite in piccolo gruppo:

gli operatori delle sedi propongono uscite in piccolo gruppo presso luoghi

limitrofi alle strutture per piccoli acquisti legati a desideri quotidiani o per un momento distensivo al bar con amici o parenti o ancora in occasione di spettacoli al teatro, mostre,

biblioteca, passeggiate, accompagnamento a funzioni religiose. Tutti questi sono momenti preziosi per

X X X X X X X X X X

(12)

favorire il contatto

dell’anziano con la sua rete amicale anche al di fuori della struttura e per tenere il contatto con il proprio contesto sociale di appartenenza.

2.1.3 Gite in grande gruppo:

Periodicamente vengono organizzate gite fuori porta con rientro in giornata, preziosa occasione di socialità e di incremento delle relazioni amicali.

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2.1.4 Supporto ai servizi Affiancamento della famiglia: percorso di rete individuando e affiancando associazioni collaboratrici

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3.1 Offrire ai giovani opportunità per

acquisire consapevolezza rispetto ai bisogni soprattutto relazionali delle persone anziane

3.1.1 Equipe: Momento di confronto tra tutte le figure

coinvolte nel rapporto con gli ospiti delle sedi su problematiche assistenziali ed educative e relazionali.

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3.1.2 Incontri/seminari: le sedi organizzano momenti di formazione su tematiche specifiche rivolte alla formazione interna degli operatori delle sedi.

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3.1.3 Compilazione PAI/PEI: Ogni ospite viene accolto per svolgere un Piano

Individuale costituito dal PAI (Piano Assistenziale Individuale) e a seconda dei casi dal PEI (Piano

Educativo Individuale), concordato con

l’interessato, quando possibile, i suoi familiari, il Servizio Inviante, la commissione UVM, l’équipe della sede.

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4.1 Favorire con il SC le attività volte a

sviluppare nei volontari una maggiore conoscenza delle tematiche legate al mondo delle fragilità incoraggiando le

occasioni per promuovere e sensibilizzare i propri coetanei e i giovanissimi alla conoscenza di queste realtà.

4.1.1 Lavoro in rete: le sedi favoriscono contatti con gruppi esterni, scout, parrocchie, gruppi giovanili etc. per includerli in momenti di incontri diretto con gli ospiti

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4.1.2 Cittadinanza attiva: la sede collabora a promuovere attraverso la partecipazione di operatori, ospiti e volontari una cultura della cittadinanza attiva che faccia sentire ognuno protagonista del proprio territorio.

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SEDE: CASA RESIDENZA RAMAZZINI (177605)

v.5 descrizione obiettivi(*) v.6.1 attività ente(§) 0 2 3 5 6 7 8 9 10 11 1.1 Contribuire al

miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e

1.1.1 Attività di animazione: gli ospiti sono invitati dagli animatori ad una serie di attività ludiche che a seconda delle sedi e dei contesti possono variare:

tombola, giochi di carte, giochi di società, lettura di giornali, canto, ascolto

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personalizzando le azioni

della musica, quiz, psicomotricità. Queste attività sono un momento prezioso per favorire la socialità degli anziani e supportare le relazioni amicali, inoltre le attività ludico-ricreative

favoriscono l’allenamento delle capacità cognitive in particolare la memoria e la capacità di concentrazione.

1.1.2 Aiuto somministrazione pasti: il pranzo diventa preziosa occasione in cui gli operatori possono supportare le competenze relazionali degli ospiti, oltre che necessario momento di supporto per gli anziani che necessitano di un aiuto fattivo per la

somministrazione del cibo.

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1.1.3 Laboratorio feste: gli anziani vengono coinvolti dagli animatori nella preparazione di cartelloni e addobbi per le feste e ricorrenze; questa attività oltre che essere occasione di incontro e socialità, permette agli ospiti di sentirsi pare attiva della comunità in cui vivono, partecipando alla vita affettiva della Casa Residenza e realizzando qualcosa che possa essere significativo rispetto storia vissuta insieme.

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1.1.4 Laboratorio di cucina: gli anziani in piccoli gruppi vengono a turno coinvolti nella preparazione del cibo che viene poi consumato insieme agli altri ospiti.

Questa attività permette di allenare le abilità residue e la memoria procedurale.

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1.1.5 Attività ricreative: gli animatori propongono agli anziani momenti comuni, che sono occasione per favorire la socialità, prevenire l’isolamento e per

riattivare funzioni motorie e cognitive; vengono

proposte attività di disegno, lavori a maglia e uncinetto, cruciverba, attività manuali.

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1.1.6 Cinema e tè: l’animatrice propone agli ospiti la visione di un film legato alla vita nella Casa

Residenza e successivamente invita al dibattito sulla proiezione. Questa attività è un momento utile a

supportare la vita

relazionale, a far sentire gli ospiti parte di una comunità e a combattere

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l’isolamento.

2.1 Favorire il supporto alla famiglia nella cura della persona,

affiancando la persona sia nelle occasioni di socializzazione, sia durante la routine della quotidianità

2.1.1 Acconciature: gli operatori affiancano gli ospiti in questo momento dedicato alla cura di sé, che fa ritrovare il piacere di un gesto dedicato alla cura della propria persona, si propone alle signore la sistemazione delle acconciature e ai signori barba e capelli.

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2.1.2 Uscite in piccolo gruppo:

gli operatori delle sedi propongono uscite in piccolo gruppo presso luoghi

limitrofi alle strutture per piccoli acquisti legati a desideri quotidiani o per un momento distensivo al bar con amici o parenti o ancora in occasione di spettacoli al teatro, mostre,

biblioteca, passeggiate, accompagnamento a funzioni religiose. Tutti questi sono momenti preziosi per

favorire il contatto

dell’anziano con la sua rete amicale anche al di fuori della struttura e per tenere il contatto con il proprio contesto sociale di appartenenza.

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2.1.3 Gite in grande gruppo:

Periodicamente vengono organizzate gite fuori porta con rientro in giornata, preziosa occasione di socialità e di incremento delle relazioni amicali.

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2.1.4 Supporto ai servizi Affiancamento della famiglia: percorso di rete individuando e affiancando associazioni collaboratrici

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3.1 Offrire ai giovani opportunità per

acquisire consapevolezza rispetto ai bisogni soprattutto relazionali delle persone anziane

3.1.1 Equipe: Momento di confronto tra tutte le figure

coinvolte nel rapporto con gli ospiti delle sedi su problematiche assistenziali ed educative e relazionali.

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3.1.2 Incontri/seminari: le sedi organizzano momenti di formazione su tematiche specifiche rivolte alla formazione interna degli operatori delle sedi.

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3.1.3 Compilazione PAI/PEI: Ogni ospite viene accolto per svolgere un Piano

Individuale costituito dal PAI (Piano Assistenziale Individuale) e a seconda dei casi dal PEI (Piano

Educativo Individuale), concordato con

l’interessato, quando possibile, i suoi familiari, il Servizio Inviante, la commissione UVM, l’équipe della sede.

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4.1 Favorire con il SC le attività volte a

sviluppare nei volontari una maggiore conoscenza delle tematiche legate al mondo delle fragilità incoraggiando le

occasioni per promuovere e sensibilizzare i propri coetanei e i giovanissimi alla conoscenza di queste realtà.

4.1.1 Lavoro in rete: le sedi favoriscono contatti con gruppi esterni, scout, parrocchie, gruppi giovanili etc. per includerli in momenti di incontri diretto con gli ospiti

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4.1.2 Cittadinanza attiva: la sede collabora a promuovere attraverso la partecipazione di operatori, ospiti e volontari una cultura della cittadinanza attiva che faccia sentire ognuno protagonista del proprio territorio.

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CASA RESIDENZA E CENTRO DIURNO 9 GENNAIO (177469)

v.5 descrizione obiettivi(*) v.6.1 attività ente(§) 0 2 3 5 6 7 8 9 10 11 1.1 Contribuire al

miglioramento della qualità della vita degli ospiti della sede potenziando la qualità degli interventi socializzanti e personalizzando le azioni

1.1.1 Attività di animazione: gli ospiti sono invitati dagli animatori ad una serie di attività ludiche che a seconda delle sedi e dei contesti possono variare:

tombola, giochi di carte, giochi di società, lettura di giornali, canto, ascolto della musica, quiz,

psicomotricità. Queste attività sono un momento prezioso per favorire la socialità degli anziani e supportare le relazioni amicali, inoltre le attività ludico-ricreative

favoriscono l’allenamento delle capacità cognitive in particolare la memoria e la capacità di concentrazione.

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1.1.2 Aiuto somministrazione pasti: il pranzo diventa preziosa occasione in cui gli operatori possono supportare le competenze relazionali degli ospiti, oltre che necessario momento di supporto per gli anziani che necessitano di un aiuto fattivo per la

somministrazione del cibo.

X X X X X X X X X X

1.1.3 Laboratorio feste: gli anziani vengono coinvolti dagli animatori nella preparazione di cartelloni e addobbi per le feste e ricorrenze; questa attività oltre che essere occasione di incontro e socialità, permette agli ospiti di sentirsi pare attiva della comunità in cui vivono, partecipando alla vita affettiva della Casa Residenza e realizzando qualcosa che possa essere significativo rispetto storia vissuta insieme.

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1.1.4 Laboratorio di cucina: gli anziani in piccoli gruppi vengono a turno coinvolti nella preparazione del cibo che viene poi consumato insieme agli altri ospiti.

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