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RIACCENDIAMO CINISELLO BALSAMO Documento aperto per affrontare la fase 2 e 3

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Academic year: 2022

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RIACCENDIAMO

CINISELLO BALSAMO Documento aperto per

affrontare la fase 2 e 3

“La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura ed è nella crisi che sorgono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie”

Albert Einstein

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L’emergenza Covid-19 ha avuto un impatto dirompente sul nostro modo di vivere, dall’organizzazione del lavoro, a quelle delle relazioni familiari ed amicali, alla gestione di qualunque aspetto della nostra vita. Ha anche inevitabilmente messo in discussione l’ordine delle priorità di ognuno, mettendo al centro la difesa della nostra salute e sicurezza, mai considerata così tanto precaria come oggi. Negli ultimi due mesi e mezzo ci siamo concentrati nella lotta alla diffusione dei contagi, con l’impegno e il sacrificio di medici, personale sanitario, forze dell’ordine, associazioni e di tanti altri lavoratori in prima linea, una lotta che ha mietuto numerose vittime. Anche a Cinisello Balsamo l’impegno di cittadini ed associazioni è stato massimo, sia in termini di rispetto delle regole che nell’azione di contenimento e di aiuto alle fasce più deboli della popolazione.

Oggi con l’inizio della cosiddetta Fase 2, si avvia un nuovo passaggio, durante il quale dovremo da una parte convivere con il virus, evitando che i contagi riprendano, dall’altra ragionare su quali interventi mettere in campo per contrastare l’emergenza economica e sociale che toccherà cittadini, associazioni e imprese. Non si tratta di un momento facile ma occorre essere consapevoli che è questa è l’occasione per mettere in campo originalità e competenza per ripensare il nostro modello di città, perché come ricordava Albert Einstein, “la creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura ed è nella crisi che sorgono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie”.

Questo documento rappresenta quindi il contributo di idee del centrosinistra cinisellese; una serie di proposte che, lungi dall’essere esaustive o dal rappresentare un vero e proprio programma, vogliono essere uno stimolo per il dibattito pubblico e rappresentano la base di una discussione che porteremo nelle istituzioni comunali con la richiesta di avviare un percorso di ascolto nella nostra città. È necessario un grande sforzo comune e lavoro di squadra per superare questa crisi, è necessaria competenza e originalità, andando oltre a decisioni estemporanee assunte al di fuori di una progettualità di lungo periodo. Pertanto, nelle prossime pagine approfondiremo diversi temi, distinguendo le azioni che possono essere implementate in tempi brevi, per far fronte alle riaperture delle attività e alla riduzione dei divieti, e quelle che vanno implementate nei prossimi mesi, nella consapevolezza che occorre cautela, perché il rischio contagio non è scomparso, e che gli interventi che saranno messi in campo a livello nazionale o regionale potranno restringere o allargare il campo di azione e rendere necessario aggiornare o modificare alcune delle proposte qui presentate.

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Sommario

1. Cosa è successo a Cinisello Balsamo: per decidere serve conoscere! ... 4

2. Dalla parte degli ultimi: Cinisello Balsamo non deve lasciare indietro nessuno! ... 5

3. La salute al primo posto: occorre rafforzare la prevenzione e i servizi medici di prossimità ... 7

4. Muoversi in modo sostenibile resta una priorità!... 8

5. Servizi comunali: digitalizzazione e flessibilità per affrontare la nuova fase ... 10

6. Investire su scuola, giovani e famiglia vuol dire investire sul futuro! ... 12

7. Lavoro e impresa per far ripartire la città! ... 14

8. Investimenti e lavori pubblici per far ripartire l’economia e rafforzare le infrastrutture della città, le risorse ci sono! ... 17

9. Cultura, sport e associazionismo: tre pilastri che non possono essere dimenticati! ... 19

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1. Cosa è successo a Cinisello Balsamo: per decidere serve conoscere!

È essenziale che l’Amministrazione Comunale renda noto l’impatto che l’emergenza ha avuto sulla nostra città

Per poter assumere decisioni consapevoli ed efficaci che rispondano ai problemi reali e non a semplici percezioni, è fondamentale avere una fotografia chiara degli effetti che la crisi ha avuto sulla nostra città.

I dati ci sono ma spesso sono in mano a soggetti diversi, recuperarli è la conditio sine qua non per mettere in campo una strategia chiara da parte dell’Amministrazione comunale:

- Recuperare i dati sulle casse integrazioni attivate, sul non rinnovo dei contratti a termine e sulle consulenze non riattivate (Afol/ centro per l’impiego, INPS).

- Recuperare i dati delle attività commerciali/artigianali/produttive cessate o che hanno avuto un calo di profitto importante (camera di commercio, associazioni di categoria, suap).

- Redigere una mappatura delle attività commerciali di vicinato rimaste aperte e quelle chiuse con la durata della chiusura per differenziare il danno prodotto dall’emergenza sanitaria.

- Recuperare i dati sulla raccolta differenziata nei mesi di marzo e aprile per avere un’idea della situazione economica/demografica.

- Analizzare le domande ricevute sul buono alimentare per valutare la fragilità delle singole situazioni familiari.

- Recuperare dall’Inps il dato sulla richiesta del contributo da parte di autonomi/partite iva per avere una stima quantitativa delle difficoltà economiche.

- Analizzare il dato dettagliato dei contagi, dei morti, dei ricoverati a domicilio e in ospedale e dei guariti per ricostruire con chiarezza l’impatto dell’emergenza sanitaria sul territorio e fare una valutazione epidemiologica con ATS e ASST in modo da poter gestire le fasi seguenti con capacità di prevenzione e di cura puntuali.

- Riattivare l’Osservatorio Casa per conoscere gli scenari dell’emergenza abitativa che potremmo dover affrontare nei prossimi mesi.

- Aggiornare i dati del reddito di cittadinanza per verificare quanto e dove sono cresciute le situazioni di povertà.

- Verificare quante aziende del territorio hanno attivato lo smart-working, quante continueranno a farlo nei prossimi mesi e se le aziende produttive ed artigiane hanno modificato turni ed orari di lavoro per far fronte all’emergenza.

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2. Dalla parte degli ultimi: Cinisello Balsamo non deve lasciare indietro nessuno!

L’Amministrazione Comunale deve intervenire per garantire per garantire la tenuta sociale della città

Cinisello Balsamo è una città a reddito medio-bassa che già durante la passata crisi del 2008-2010 ha subito più di altri comuni l’impatto della crisi economica. Alle situazioni consolidate di difficoltà se ne aggiungeranno di nuove. Inoltre, alcune categorie di cittadini (anziani, persone con disabilità, donne maltrattate, famiglie e soggetti senza alcun reddito, ecc) rischiano di subire più di altri le conseguenze dell’isolamento e del distanziamento fisico che rischia di trasformarsi in vero e proprio distanziamento sociale. Nei prossimi mesi, emergenza sociale e abitativa emergeranno quindi in modo chiaro e non possono essere affrontate senza riattivate i tavoli di confronto con il Terzo Settore.

AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- I dati delle domande relative ai buoni spesa finanziati dal governo dimostrano che a Cinisello Balsamo l’emergenza alimentare resta un problema prioritario da affrontare. Occorre anche ricordare che il dato relativo alle domande è “falsato” dalla chiusura anticipata del bando ed è quindi ipotizzabili che il numero di famiglie coinvolte sia in realtà superiore. Occorre prevedere interventi diretti in sinergia con il Tavolo Povertà e dedicare parte delle risorse della Banca del Dono.

- È urgente pianificare piani di ripresa mettendo in gioco le diverse competenze della comunità, delle Istituzioni, degli Enti locali, del mondo associativo e dello sport, al fine di poter pensare misure straordinarie per una nuova socialità degli studenti con BES o PEI.

- Riattivare anche con modalità innovative, in collaborazione con il Terzo settore, la possibilità di svolgere terapia riabilitativa che, per bambini con autismo, disturbo di linguaggio, iperattività, disabilità intellettiva rappresenta l'unica opportunità per implementare le proprie competenze e ridurre, così, la condizione di svantaggio sociale

- Creare una nuova mappa delle fragilità in collaborazione con il Terzo settore in relazione a quanto emerso in questi mesi. Esiste uno strumento condiviso, il DAPO (Database del Tavolo povertà), che può essere utilizzato per riprogettare le attività a sostegno delle categorie fragili.

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- Sostegno alle donne in difficoltà, con implementazione e sviluppo di misure volte a proteggerle anche durante il domicilio forzato con congiunti maltrattanti. Nuovo ruolo per consultori e medici di base.

- Sostegno ai nuclei in difficoltà per emergenza abitativa attivando le risorse regionali per gli affitti, da integrare a livello comunale. Si ricorda che la Deliberazione XI/3008 del 30/03/2020 di Regione Lombardia prevede un ruolo attivo del Comune ridurre il valore del requisito ISEE (max 26.000 euro) sulla base di specifiche esigenze territoriali.

- Riattivazione dell’Osservatorio Casa e convocazione delle cooperative abitative di Cinisello per una mappatura delle situazioni di disagio abitativo e individuazione di azioni di sostegno.

- Si porrà il tema di gestire l’emergenza caldo in un modo diverso rispetto agli anni precedenti. La rete solidale e di vicinato si allenta normalmente nei mesi estivi, quest’anno sarà peggio viste le misure di sicurezza. Occorre per tempo condividere una strategia con i servizi dei volontari, i mmg,i pdf, l’ASST, le farmacie e attivare un presidio più serrato sugli anziani e sui fragili.

- Sentire fin da subito gli amministratori di condominio affinchè si attivino come antenne dei condomini per segnalare le situazioni più critiche da ogni punto di vista, aprendo un canale comunale dedicato per le eventuali segnalazioni.

- Mantenimento del servizio di spesa a domicilio e consegna farmaci, stabilizzandone la struttura operativa e cercando la collaborazione di altri soggetti.

- Organizzare per tempo la riapertura dei centri di aggregazione in collaborazione con le associazioni (centri anziani, CAG, CDD), verificando lo stato delle strutture e l’organizzazione delle attività alla luce delle nuove norme di sicurezza.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- A settembre ci sarà lo sblocco dei rilasci degli alloggi per sfratti o pignoramenti: occorre mantenere delle risorse per intervenire sugli sfratti e sui pignoramenti e contattare direttamente i proprietari degli inquilini che hanno partecipato al “bando covid” per proporre in anticipo soluzioni di contenimento degli sfratti.

- Pensare a forme di microcredito per sostenere chi vuole ripartire con un’attività lavorativa ma ha problemi di accesso al credito.

- Promozione di un coordinamento territoriale sugli interventi a sostegno delle fragilità determinate o accentuate dall’epidemia, valorizzando il ruolo dell’azienda comunale “Insieme per il Sociale”

e aggiornando con urgenza il Piano di Zona.

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- Promuovere un tavolo con gli istituti bancari presenti sul territorio (in particolare le banche di credito cooperativo) per riflettere su quali misure possono essere condivise all’interno del contesto socio economico del nostro territorio.

- Le azioni di contrastare alla povertà a favore dei soggetti senza autonomia economica andranno impostate in un’ottica non di semplice sostegno al reddito ma anche definendo percorsi di accompagnamento e di ascolto volti a individuare le cause profonde dell’uscita dal mondo del lavoro e ad attivare le capacità individuali.

3. La salute al primo posto: occorre rafforzare la prevenzione e i servizi medici di prossimità

Di fronte alla gestione della Fase 1, dobbiamo incalzare Regione e ATS affinché sia chiarita la strategia per evitare una ripresa dei contagi

L’emergenza Covid-19 nelle settimane della fase 1 è stata innanzitutto una emergenza sanitaria in cui è emersa la difficoltà di gestione da parte delle autorità sanitarie. Lo abbiamo visto anche nel nostro comune, con la difficoltà nel reperire tamponi, test e dpi per chi era in prima linea e per le categorie a rischio, con l’impossibilità di effettuare una reale tracciatura dei contagi e una gestione delle quarantene

“a domicilio” che spesso ha favorito la diffusione del virus. Per affrontare seriamente la fase 2, è essenziale che siano pianificate in modo chiaro e condiviso le azioni per monitorare la diffusione dei contagi ed intervenire in modo repentino, richiamando ATS alla necessaria collaborazione con gli enti locali.

AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Convocazione permanente dell’Assemblea di distretto alla presenza dei rappresentanti dell’ASST per concordare puntualmente le azioni di prevenzione e di cura sul territorio, il monitoraggio delle strutture protette, i rapporti con i medici di base, l’utilizzo dell’app per il contagio, la disponibilità dei dispositivi di sicurezza, etcc

- Predisposizione di soluzioni di “alloggio temporaneo”, sul modello di quanto fatto dal Comune di Milano, per ospitare i malati di Covid-19 in uscita dalla terapia intensiva o i contagiati a domicilio che convivono con altre persone in spazi limitati per evitare ulteriori contagi.

- Riattivazione dei servizi di prossimità rivolti ai fragili sospesi in questa fase.

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- Predisposizione a bilancio di un fondo straordinario per l’acquisto di materiale DPI e sanificazione spazi comunali nel caso in cui la ripresa dei contagi richieda un nuovo intervento massiccio.

- Estensione al territorio dell’ASST Nord Milano del servizio sperimentale “Day Service Covid” attivo al Bassini.

- Tenere monitorata la situazione delle RSA locali, verificare lo stato di attuazione dei test/tamponi e definire un protocollo con ATS per la collaborazione con le strutture cinisellesi.

- Installazione di distributori per mascherine, guanti e igienizzanti mani, indicativamente nei pressi delle farmacie comunali, piazze e altri luoghi sensibili, avvalendosi anche della collaborazione dei privati.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- Rafforzamento della rete dei consultori e dei servizi sanitari di territorio.

- Sostenere in sede regionale la necessità di riformare il sistema sanitario lombardo rivedendo le modalità di funzionamento del rapporto pubblico-privato e rafforzando i presidi territoriali locali.

4. Muoversi in modo sostenibile resta una priorità!

La fase 2 deve essere l’occasione per riaprire una riflessione sulla revisione del Piano Parcheggi e del PGTU e per intervenire a favore della mobilità dolce

L’emergenza Covid-19 ha messo in discussione le nostre modalità di spostamento casa-lavoro e per il tempo libero. Si tratta di una sfida che ci costringe di ripensare al trasporto nelle nostre città, senza arrendersi alla “schiavitù della macchina”. I temi riguardanti la pianificazione del trasporto pubblico e dei collegamenti ciclabili sovralocali richiedono necessariamente una interlocuzione con Città Metropolitana, Regione Lombardia ed i comuni limitrofi del Nord Milano. Non bisogna però perdere di vista anche la necessità di effettuare interventi a livello cittadino rispetto a parcheggi, viabilità e mobilità dolce, coinvolgendo cittadini ed associazioni ed abbandonando la logica degli interventi estemporanei al di fuori di una pianificazione chiara.

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AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Realizzare nuove piste ciclabili, anche in sede non protetta in questa fase, sulla base dei tracciati dei progetti esistenti.

- Partendo dalla mappatura delle piste ciclabili esistenti e dalla rilevazione dei flussi di traffico, elaborare fin da subito proposte di percorsi ciclopedonali protetti e sicuri per raggiungere i luoghi più frequentati (scuole, interscambio di mezzi di trasporto, Comune, presidi sanitari, negozi).

- Istituzione di nuove zone 30, a partire dal centro città, predisponendo segnaletica adeguata.

- Sospensione della sosta a pagamento per tutto il periodo estivo.

- Monitoraggio delle fermate del trasporto pubblico principale nelle ore di punta, al fine di verificare il rispetto delle regole di distanziamento sociale.

- Valutare un accordo con Città Metropolitana e la direzione scolastica del Centro Parco Nord al fine di utilizzare in via temporanea i parcheggi interni al perimetro della scuola, oggi vuoti per la chiusura di quest’ultima, come hub di interscambio provvisorio.

- Interventi manutentivi sulle piste ciclabili esistenti, prevedendo anche la rifinitura della segnaletica orizzontale e un’implementazione di quella verticale (con indicazione puntuale degli obblighi di precedenza ai ciclisti) all’altezza degli incroci.

- Prevedere o potenziare la presenza di stalli per le biciclette nelle piazze principali della città (Italia, Costa, Gramsci), nel parcheggio del Palazzetto dello Sport e nei punti nevralgici dei diversi quartieri

- Il Governo sta attualmente ragionando per stanziare risorse per l’acquisto di bici. Il Comune potrebbe supportare questa azioni prevedendo lo stanziamento di incentivi diversi per l’utilizzo della bici (ad esempio, progetto “bike-to-shop”), e definendo accordi con i negozi di bici sul territorio per ottenere sconti.

- Proporre orari sfalsati di accesso agli istituti scolastici e agli uffici pubblici, per non congestionare il traffico nella fascia oraria di entrata e uscita, contribuendo a diminuire la congestione dei mezzi pubblici.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- Recupero dei progetti di piste ciclabili pronti e già finanziati previsti dal PII Bettola.

- Incentivare l’utilizzo di mezzi green per spostarsi, predisponendo in alcuni luoghi strategici della città (di norma davanti agli uffici comunali, nei grandi parcheggi, nelle fermate dei mezzi pubblici

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dove esiste un interscambio, vicino agli oratori, vicino ai centri sportivi, etc) dei “punti per la mobilità” con posti dedicati per gli scooter, rastrelliere per bici e monopattini, torrette per la ricarica dei veicoli elettrici, etcc.

- Partecipare a tutti i bandi, i progetti statali o regionali per finanziare attività legata alla mobilità leggera.

- Partendo dal biciplan esistente, occorre predisporre un biciplan integrato sovraccomunale, individuando modalità più light per la realizzazione delle piste ciclabili. Città metropolitana sta già lavorando in questa direzione.

- Predisporre contributo al Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Città Metropolitana come zona omogenea e non come singolo comune.

- Valutare un piano per introduzione del Bike Sharing (meglio se non free floating), car sharing e car pooling, su livello di zona omogenea per essere più attrattivi nei confronti degli operatori.

- Avviare una campagna di comunicazione che promuova e sensibilizzi l’utilizzo corretto del trasporto pubblico e della mobilità dolce.

- Riaggiornare il Piano degli Orari con le nuove priorità rispetto alla disarticolazione degli orari di spostamento e di utilizzo dei servizi.

- Pedonalizzazione sperimentale di alcune aree del centro città, a partire dai weekend.

- Revisione del Piano della Sosta alla luce dello studio del PIM effettuato nella scorsa consiliatura, prevedendo meccanismi incentivanti per la sosta breve, solitamente volta ad effettuare acquisti veloci presso i negozi di vicinato, e salvaguardando i residenti.

- Valutare il prolungamento temporaneo del tram 31 fino a Piazzale Lagosta, in caso di sovraccarico della M5/M3.

5. Servizi comunali: digitalizzazione e flessibilità per affrontare la nuova fase Occorre lavorare per riorganizzare i servizi comunali, garantendo la sicurezza dei lavoratori.

L’esigenza di mantenere il dovuto distanziamento fisico e di facilitare l’accesso compatibilmente con la nuova gestione dei tempi vita-lavoro dei cittadini rendono necessaria una nuova organizzazione dei servizi comunali. Sotto questo punto di vista, occorre accelerare il processo di digitalizzazione già in corso,

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garantire una maggiore flessibilità degli orari e prossimità territoriale degli sportelli, investendo risorse per la sicurezza e la formazione dei lavoratori comunali.

AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Posizionare misuratori automatici di febbre per l’accesso a tutti gli uffici pubblici e luoghi pubblici chiusi.

- Interventi di decoro urbano, anche tramite il coinvolgimento di designer e architetti tramite call pubblica, che prevedano la predisposizione di elementi visivi, orizzontali e verticali per ricordare regole di corretto distanzamento

- Ripristinare a pieno regime, anche mantenendo e rafforzando soluzioni di lavoro agile, il funzionamento di tutti gli uffici comunali (compresa l’apertura contingentata al pubblico).

Verificare l’eventuale disponibilità di ulteriori spazi nelle scuole attualmente non utilizzate.

- Possibilità di accedere ai servizi in maniera quanto più informatizzata possibile (richiesta e rilascio certificazioni, autorizzazioni etc) così limitando la necessità dell’accesso fisico ai pubblici uffici.

- Corsi di formazione per l’utilizzo di dispositivi DPI per i dipendenti comunali in virtù dell’emergenza Covid 19 ed in special modo per tutti quegli addetti della PA che sono a stretto contatto quotidiano con il pubblico.

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Riattivazione del servizio di prenotazione per l’emissione della carta di identità di modo da evitare assembramenti.

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Richiedere ad ATS di prevedere un protocollo di intervento chiaro in caso di contagi tra il personale degli uffici pubblici.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

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Digitalizzazione di tutti gli archivi comunali su server per consentire l’accesso agli stessi in modalità online sia ai dipendenti comunali in lavoro agile che a professionisti e cittadini.

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Rimodulazione dei servizi comunali di durata annuale (ad es, Scuola Civica di Musica, corsi, ecc) per consentire l’iscrizione/pagamento da parte dei cittadini su archi temporali più brevi ed evitare che l’incertezza connessa alla ripresa di misure restrittive di contenimento del virus disincentivi le iscrizioni.

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Attivazione del Fascicolo Digitale del Cittadino, quale strumento online che consenta di centralizzare le informazioni relative ai servizi comunali, prenotazione degli incontri e compilazione delle domande in formato elettronico.

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Rafforzamento della presenza di “Sportelli del cittadino” nei diversi quartieri della città, a partire dai quartieri meno integrati con il tessuto urbano. Si potrebbe introdurre in via sperimentale alcuni giorni alla settimana la possibilità di recarsi su prenotazione presso questi punti per espletare alcune procedure amministrative.

6. Investire su scuola, giovani e famiglia vuol dire investire sul futuro!

Sostegno alla didattica a distanza, riorganizzazione dei plessi scolastici e potenziamento dei servizi educativi sono interventi urgenti!

Le famiglie sono state messe a dura prova durante la fase 1 e lo saranno anche nei prossimi mesi. Da una parte i genitori, alle prese con la necessità di gestire l’educazione dei figli con la nuova organizzazione del lavoro. Dall’altra, gli stessi giovani, che hanno accettato l’isolamento richiesto, subendo però più di altri le conseguenze del distanziamento sociale sul piano educativo e psicologico. È fondamentale ripensare i servizi educativi comunali, intervenire affinchè la didattica a distanza da opportunità non si trasformi in elemento di discrimine per le famiglie meno abbienti e rimettere al centro i giovani come soggetto attivo delle politiche comunali e non come semplice “oggetto” di attuazione delle stesse. A tal fine, è essenziale avviare un tavolo di confronto che coinvolga tutte le componenti scolastiche, genitori, insegnanti e studenti.

AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- La riapertura delle scuole primarie e dei servizi per l’infanzia è necessaria. Occorre avviare di una interlocuzione con Regione Lombardia per definire un piano preliminare di avvio (testing sui docenti, controlli sulle famiglie)e, in attesa di linee guida nazionali, occorre aprire un ragionamento rispetto ai diversi elementi che vanno considerati per garantire la riapertura delle scuole: rapporto educatore/utenti, al fine di garantire il distanziamento; orario di funzionamento rivisto per tenere conto delle esigenze delle famiglie; utilizzo prioritari delle strutture esterne attrezzate ad aula didattica (i fondi ricevuti per il progetto zero/sei anni dovevano essere destinati proprio ai giardini, indicazione emersa dai gruppi di lavoro cui hanno partecipato tutte le

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componenti coinvolte); sanificazione quotidiana di spazi e materiali e rispetto dei protocolli sanitari; formazione specifica rivolta al personale, avvalendosi anche di competenze specifiche esterne e interne per garantire una progettazione pedagogica ad hoc.

- Si pone il tema dei bambini dei nidi e delle materne che non potranno rientrare nelle strutture ma che non possono essere lasciati a casa fino a settembre. È importante conoscere le necessità dei singoli nuclei familiari per organizzare un servizio mirato e organizzato per piccoli gruppi.

- I centri estivi per i bambini devono essere attivati con misure nuove, ad esempio utilizzando i cortili delle scuole e non concentrando il servizio su una o due scuole, anche mettendo in rete soggetti diversi, dalle associazioni, alle società sportive, agli oratori, alle scuole paritarie, mappando tutti gli spazi utili disponibili.

- In alternativa, o a integrazione della precedente proposta, è possibile pensare di attivare con gli insegnanti, gli educatori e gli operatori dei nidi, dei centri estivi, un progetto di relazione diretta con i genitori e i bambini per fare comunità rimanendo a distanza. Letture, canti, video, giochi di comunità, costruzione o manipolazione oggetti, disegni, ricette per cucinare, racconti con animali di compagnia. Questo consentirà di non interrompere la continuità della dimensione comunitaria e stimolare la curiosità e lo spirito di esplorazione dei bambini.

- Rafforzamento degli interventi in ambito della “pedagogia outdoor”: agevolazione delle iniziative all’aperto, sollecitando proposte dal territorio; avvalersi delle collaborazioni già avviate mettendo a disposizione degli istituti scolastici la consulenza di tecnici al fine di integrare l’outdoor education nella didattica ordinaria; apertura di un tavolo di confronto le associazioni locali legate alla Pedagogia del Bosco; mettere a disposizione gli spazi pubblici all’aperto, specialmente se coperti con tensostrutture o portici, e valutare la possibilità di affittare tensostrutture o coperture come vele per parchi adiacenti alle scuole.

- Ripristinare il servizio fornito dagli educatori ex legge 104/1992 nelle scuole, fermo restando le garanzie di sicurezza.

- Mappatura puntuale dell’accesso alla didattica online a livello cittadino, verificando le situazioni familiari di assenza di strumentazione informatica o di mancanza di disponibilità di accesso alla rete o con rete non sufficientemente veloce.

- Convocazione periodica del Tavolo dei Presidi ed allargamento del confronto alle rappresentanze dei genitori e degli insegnati per condividere le informazioni e permettere alle istituzioni comunali di intervenire in caso di situazioni problematiche.

- Attivazione di percorsi di counceling e di supporto psicologico rivolti ai più giovani per la gestione dello stress e dell’ansia in questa fase di distanziamento sociale e per offrire supporto

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l’organizzazione dello studio, la corretta gestione delle ore e dell’equilibrio tempo libero/studio in vista della maturità e degli esami universitari.

- Fondamentale sarà il ruolo dei centri sul territorio che si occupano dell’aiuto allo studio. È necessario che si intraprenda un dialogo con queste realtà, al fine di individuare le modalità per aiutare gli studenti che in questi mesi hanno avuto difficoltà nell’accedere alla didattica online e rischiano di restare indietro.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- Riattivazione della Consulta della Scuola.

- Creazione di uno spazio fisico o telematico (su ispirazione dell’hashtag #poivorreicinisello) nel quale i giovani possano esprimere aspirazioni, idee e progetti per far ripartire la socialità e il mondo giovanile a Cinisello Balsamo, con la prospettiva di renderlo un luogo di discussione anche una volta terminata l’emergenza.

- Attivazione di una piattaforma dei servizi di welfare territoriali per facilitare l’accesso a famiglie ed aziende del territorio ai servizi di conciliazione vita-lavoro presenti a Cinisello Balsamo.

- Riformulare il sistema delle borse di studio all’interno di un più ampio Piano Comunale del Diritto allo Studio volto a garantire un accesso senza discriminazioni alla didattica.

7. Lavoro e impresa per far ripartire la città!

Dal commercio di vicinato, alle imprese artigiane, alle grandi aziende …occorre avere chiara la vocazione di Cinisello Balsamo e del Nord Milano!

Far ripartire l’economia e sostenere l’occupazione richiede necessariamente un intervento nazionale.

Tuttavia, è importante individuare gli su cui anche il nostro Comune può intervenire per salvaguardare le imprese cinisellesi. Ciò richiede da una parte interventi a favore delle piccole imprese commerciali e artigiane che rappresentano un fondamentale presidio sociale per Cinisello Balsamo. Dall’altra, è essenziale investire in chiave di Nord Milano per rilanciare il Piano Nord Milano 2030 proposto da Assolombarda.

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AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Predisporre un’informativa chiara sui negozi di vicinato: modalità di accesso, servizio di asporto, servizio a domicilio, orari di apertura e chiusura, cercando di disarticolare quanto possibili gli orari in modo da facilitare un accesso sicuro e dilazionato (in particolare per le attività rivolte alla persona), istituzione di servizi serali.

- Creazione di un portale a sostegno delle piccole e medie aziende sulla scorta di quello creato a Sesto San Giovanni mettendo in rete le informazioni utili per l'ottenimento degli ammortizzatori messi in campo dal governo e dalla regione.

- In situazioni di particolare difficoltà economica, la crisi può causare fenomeni di usura o infiltrazione criminale, pertanto va messo in campo una specifica azione di monitoraggio e prevenzione in collaborazione con le forze dell’ordine.

- Per i bar e ristoranti riconoscere agevolazioni legate all’occupazione del suolo pubblico di modo da favorire l’allargamento o l’apertura di nuovi dehors al fine di rispettare le norme di distanziamento sociale. In tal senso, in assenza di spazio, andrà valutato anche l’utilizzo degli spazi dedicati al parcheggio auto. Le stesse agevolazioni previste per bar/ristoranti potrebbero essere offerte anche ai negozi per l’esposizione delle loro merci su fronte strada (laddove possibile).

- Semplificazione degli iter autorizzativi.

- Raccordo con le principali aziende locali e le associazioni di categoria per sensibilizzare rispetto al ricorso allo smartworking e la rimodulazione degli orari di ingresso/uscita per evitare assembramenti.

- Alla luce del complesso passaggio verso lo smartworking, prevedere attività di coaching rivolte ai lavoratori, anche tramite il coinvolgimento di AFOL, per imparare a gestire il lavoro agile.

- Verifica della possibilità di prevedere il totale esonero della TOSAP e dell’imposta di pubblicità per i mesi di chiusura delle attività e una riduzione per i restanti mesi del 2020.

- La TARI è l’imposta che più pesa su attività produttive e commerciali. Verificare la possibilità di rivedere i coefficienti per salvaguardare le categorie merceologiche che sono rimaste chiuse e, in alternativa, prevedere la creazione di un Fondo a bilancio per sostenere questo tipo di attività.

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AZIONI DI LUNGO PERIODO

- I mercati comunali possono essere ripensati rafforzando la loro vocazione di servizio di prossimità tramite l’attivazione di nuovi servizi già sperimentati in altri contesti, come la consegna a domicilio gratuita.

- Attivazione circuiti “fedeltà” a favore del commercio di vicinato, anche facendo uso dei sistemi di tesseramento esistenti (ad esempio, la tessera della biblioteca), come già suggerito nel Piano del Commercio.

- Promozione in accordo con il Distretto del Commercio di un servizio di consegna a domicilio online rivolto a tutte le fasce della popolazione che riunisca i negozi di vicinato.

- L’attuale Mercato della Crocetta è tuttora sperimentale. In vista della conclusione dei lavori di copertura dell’A4, occorre definire una posizione definitiva in un’area attrezzata.

- Per i giovani imprenditori deve poi essere data priorità nell’accesso alle risorse raccolte, con dei bandi mirati per l’accesso contributi al fine di coprire i costi fissi (affitto dei locali, delle attrezzature, etc.) che sono particolarmente gravosi per i giovani che hanno iniziato un’attività in proprio. A tal fine, potrebbero essere utilizzate parte delle risorse incamerate tramite la Banca del Dono.

- Attivazione di un servizio sovracomunale (Nord Milano) per la supervisione di bandi e opportunità di finanziamento al fine di facilitare l’accesso alle informazioni e l’attivazione di partnership e reti

- Predisposizione di un piano per l’utilizzo delle risorse derivanti dalle compensazioni socio- economiche del PII Bettola per il commercio di vicinato (1,3 milioni di euro). Potranno essere in parte recuperate le previsioni del Piano Strategico del Commercio approvato nella scorsa consiliatura ed attivate nuove azioni definite con il Distretto del Commercio.

- Il Piano Nord Milano 2030, lanciato da Assolombarda, deve necessariamente prevedere l’attivazione di un tavolo territoriale con gli altri comuni per definire le azioni congiunte, coinvolgendo anche Regione e Città Metropolitana. Il Comune dovrà inoltre effettuare una mappatura del tessuto produttivo locale e dei servizi attivi legati all’ambito “scienze della vita”.

- Coinvolgimento di Afol per definire una rimodulazione dei servizi di orientamento, formazione e di matching domanda-offerta alla luce della nuova esigenti derivanti dall’emergenza in corso. In tal senso, andrà valorizzata anche l’attivazione del “lavoro di prossimità” a livello di Nord Milano coinvolgendo aziende, sindacati e associazioni del territorio, allo scopo di limitare la mobilità

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medio-lunga che aumenta la probabilità di contagi e di generare un impatto positivo per l’economia locale.

- Attivazione di un tavolo di confronto con i sindacati e le associazioni imprenditoriali per verificare le situazioni di sofferenza delle aziende del territorio e individuare eventuali interventi.

- Sensibilizzare i proprietari di immobili affinchè propongano degli affitti contenuti per le attività commerciali, almeno in questa fase. In alcune zone della città, in particolare del centro, i canoni di locali sono infatti troppo alti, anche rispetto al valore di mercato dei comuni limitrofi. Si potrebbero sperimentare a tal fine forme di garanzia pubbliche per il pagamento degli affitti commerciali, a fronte di una loro riduzione da parte dei proprietari, come attuato in altri contesti.

- Sostenere la nascita di start-up agricole in un’ottica di valorizzazione dell’imprenditoria giovanile e di recupero delle fasce di popolazione svantaggiate o a rischio marginalizzazione. A tal fine andrà valorizzato il progetto di agricoltura periurbana nelle aree del Grugnotorto e le iniziative legate alla promozione della filiera corta all’interno della rete “Quantobasta - Il Buono del Nord Milano”, valutando la possibilità di concessione in comodato d’uso gratuito di lotti di terreni agricoli di proprietà comunale a giovani imprenditori agricoli, singoli o in associazione (ved. link bando Comune di Nova Milanese) per l’esercizio di “agricoltura sociale” ambientalmente sostenibile, così come definita dall’articolo 2 della Legge Regionale 35/2017.

8. Investimenti e lavori pubblici per far ripartire l’economia e rafforzare le infrastrutture della città, le risorse ci sono!

È prioritario che accelerare sulla chiusura dei progetti già pronti e recuperi gli interventi previsti dal PII Bettola e dal Bando Periferie.

In una fase di contrazione economica, lo stato può giocare un ruolo essenziale favorendo gli investimenti pubblici. Questo tipi di interventi è utile sia per rafforzare le infrastrutture del territorio rendendolo più competitivo, sia per sostenere il lavoro delle imprese del settore. In quest’ottica, il Comune di Cinisello Balsamo ha il vantaggio di avere a disposizione le risorse provenienti dal Bando Periferie e dal PII Bettola che possono essere rapidamente attuate recuperando i progetti previsti, fino ad oggi rallentati o, in alcuni casi, addirittura sospesi.

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AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Attivare un piano manutentivo straordinario delle scuole, degli impianti sportivi e dei centri di aggregazione nel periodo estivo per renderli conformi alle nuove norme di distanziamento.

- L’accesso alla rete va ormai considerato come un vero e proprio diritto del cittadino. Occorre quindi potenziare della banda larga per l’accesso a internet, anche attraverso l’estensione del wifi cittadino all’aperto recuperando il piano già previsto dall’Ufficio Informatico comunale.

- Verificare urgentemente l’impatto del blocco dell’attività delle scorse settimane sulla programmazione dei lavori in corso per la copertura dell’A4 e per il prolungamento della M1. È vitale un più efficace monitoraggio del cronoprogramma per accelerarne la realizzazione.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- Programmazione dei cantieri delle opere pubbliche già finanziate (opere del bando periferie e degli oneri PII Bettola). Complessivamente, si tratta di circa 12 milioni di lavori, fermi da 2 anni.

Occorre accelerare e assumere delle decisioni in merito.

- Monitoraggio dei progetti previsti dal PGT per i quali sia stata presentata una proposta per capire quali operatori siano intenzionati a proseguire in modo da poter definire delle priorità.

- Individuazione dei progetti “cantiarabili” entro ottobre per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione da parte di Regione Lombardia, privilegiando gli interventi sulle infrastrutture della mobilità e il sistema scolastico.

- Verifica del progetto di prolungamento della M5 verso Cinisello-Monza, al fine di garantire il rispetto dei tempi e l’utilizzo delle risorse.

- Accelerare il progetto di sostituzione dei pali della luce con tecnologia led (valore 3 milioni di euro), prevedendo l’implementazione di servizi aggiuntivi in ottica smart-city come access point al wifi comunali, monitoraggio dei flussi di traffico, schermi a messaggio variabile, ecc.

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9. Cultura, sport e associazionismo: tre pilastri che non possono essere dimenticati!

Pur nell’emergenza, abbiamo il dovere di ragione su come riattivare la programmazione culturale cittadini, aiutare il mondo dello sport e sostenere le nostre associazioni.

Il dibattito pubblico di queste settimane ha per troppo tempo messo da parte il mondo della cultura e dello sport e dimenticato l’impatto che questa emergenza sta avendo sul tessuto associativo e del volontariato cinisellese. Anche a livello comunale, nulla è stato detto rispetto a come intervenire per aiutare le associazioni e le società sportive che già oggi stanno vivendo il dramma di dover pagare utenze e affitti degli spazi senza poter beneficiare delle entrate che normalmente derivano dalla loro attività o dal contributo degli iscritti. Occorre intervenire prima che sia troppo tardi perché Cinisello Balsamo non potrebbe reggersi senza il suo associazionismo. A ciò si aggiunge la necessità di coinvolgere il mondo dello sport per definire le modalità di gestione delle palestre e degli impianti e riorganizzare la corsistica offerta. È indispensabili infine ripensare sin da ora la programmazione culturale cittadina coinvolgendo le istituzioni culturali, le associazioni, gli artisti e le direzioni. La nostra città è stata negli ultimi anni un avamposto all’avanguardia sul piano culturale e non possiamo permetterci che gli investimenti fatti vadano perduti.

AZIONI IMMEDIATE (ENTRO SETTEMBRE)

- Il 18 maggio è predisposta, salvo modifiche, la riapertura di musei, biblioteche e altri centri culturali. Occorre definire, in un primo momento, la gestione dell’attività di prestito del Pertini, privilegiando modalità di accesso contingentato, il servizio di auto-prestito e di restituzione tramite il box esterno alla biblioteca e l’utilizzo del materiale digitale. Qualora fosse consentita l’apertura al pubblico, occorre ragionare su una riorganizzazione degli spazi, sfruttando la flessibilità offerta dagli scaffali e dai mobili presenti. Particolare attenzione andrà posta alla sala piccoli e alla sala studio che rappresentano i punti di aggregazione più importanti del Centro Culturale. Per facilitare l’accesso agli spazi studio disponibili, è possibile valorizzare l’ingresso separato dal foyer. Questo spazio potrebbe anche essere utilizzato per un ampliamento temporaneo degli spazi dedicati allo studio, di modo da compensare le riduzioni dei posti conseguente alle regole di distanziamento. Deve inoltre essere effettuata una verifica sull’impianto di condizionamento e ricircolo dell’aria della struttura.

- Per quanto riguarda le iniziative culturali, occorre ragionare su una offerta più “ampia e diffusa”

sul territorio, anche per evitare che aree come il Pertini o Piazza Gramsci diventino luoghi di

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assembramento, considerando anche il periodo estivo. A tal fine, occorre operare prima di tutto una mappatura delle aree all’aperto (sicuramente più idonee ad evitare il diffondersi del virus) che possono ospitare eventi culturali e nelle quali possano essere predisposte misure idonee (numero contingentato; varchi per la misurazione della temperatura, ecc) per mettere in sicurezza il pubblico.

- Rilanciare i punti esistenti del “Fuori Pertini” per l’attività di prestito e di riconsegna del materiale bibliotecario ma anche per l’organizzazione di attività culturali diffuse.

- L’arena estiva di Villa Ghirlanda, essendo un grande spazio all’aperto, si presta come luogo per la promozione di attività durante l’imminente estate. In particolare, preso atto che negli scorsi mesi non è stato previsto alcun bando per l’utilizzo di quest’area, occorre verificare con urgenza la possibilità di riattivare l’esperienza del Cinema nel Parco.

- Attivazione di nuovi corsi di informatica rivolti a tutte le fasce d’età sull’utilizzo dei dispositivi digitali per ridurre l’analfabetismo digitale.

- Convocazione della Consulta dello Sport e coinvolgimento delle società sportive al fine di verificare la situazione di tutte le società, condividere le modalità di utilizzo degli impianti e di messa in sicurezza degli stessi, prevedere una riorganizzazione dell’attività corsistica.

- Sfruttare i mesi estivi per organizzare attività corsistica sportiva supplementare e per utilizzare parchi pubblici e strutture sportive per la promozione di attività per piccoli gruppi e differenziate per fasce di età (una sorta di campo multi-sportivo diffuso sul territorio rivolto a tutti i cittadini dai piccoli fino agli anziani).

- Prorogare le concessioni degli impianti sportivi in scadenza.

AZIONI DI LUNGO PERIODO

- Sfruttando il ritrovato senso di comunità e la presenza di numerosi grandi condomini presenti nel territorio, rispettando le condizioni di sicurezza necessarie, si potrebbero incentivare le attività e le iniziative culturali e ricreative che sfruttino gli spazi comuni condominiali (es, teatro nei cortili).

- Potenziamento degli acquisti di materiale digitale per la biblioteca.

- Sospensione pagamenti locazione spazi comunali per le associazioni e società sportive per tutto il 2020. Riduzione degli affitti delle palestre per il 2021.

- Creazione “Sportello Unico Eventi”, quale canale di accesso per tutte le richieste e autorizzazioni finalizzate alla realizzazione di eventi culturali, sportivi, commerciali o di natura sociale sul

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territorio comunale, di modo da semplificare i passaggi, la raccolta delle informazioni da parte di cittadini, associazioni e imprese e la definizione dei protocolli di sicurezza.

- É necessario valutare l’introduzione di un sistema di garanzie a sostegno delle società sportive che consenta la restituzione delle quote pagate dagli atleti o una rimodulazione del loro utilizzo.

- Coinvolgimento nel futuro Comitato Scientifico del Pertini del Museo di Fotografia Contemporanea, Regis, CSBNO, Teatro Pax e Università Bicocca per valorizzare la programmazione integrata a livello comunale.

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