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D ora in poi sarai pescatore di uomini

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Academic year: 2022

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la VOCE

Accorgersi del miracolo di Abu Dhabi

N. 45 Anno CXXXVII 1€

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL Eccoci al traguardo. Di

partenza. Infatti, l’aver raggiunto la data prefissata dell’8 dicembre per presen- tare la nuova veste grafica di “Voce” rappresenta un arrivo ed una ripartenza.

La nuova redazione del settimanale diocesano ha lavorato sodo nei mesi au- tunnali per realizzare un prodotto editoriale che pos- sa corrispondere alle ne- cessità di comunicare della Chiesa che è in Alessandria nel solco della tradizione ultracentenaria di “Voce”, attraverso l’implemen- tazione dei contenuti per dare ai lettori maggiori informazioni e proposte di riflessione.

Siamo consapevoli delle difficoltà contingenti, an- che nel settore dell’editoria, e il rinnovamento di “Voce”

vuole essere un segnale di speranza e di fiducia per tutti, come il Vescovo ha de- siderato fare nei confronti del settimanale e dei suoi lettori.

La creazione del “sito” di

“Voce” è una novità che va di pari passo con la cam- pagna di organizzazione e di diffusione del giornale e il progetto realizzato in

“casa Voce” sta muovendo i primi passi. C’è bisogno dell’ascolto e della com- prensione di tutti per poter camminare insieme sulle strade della vita.

Editoriale

Caro don Andrea, par- tiamo dall’inizio: come è nata la tua vocazione?

«Sono cresciuto in par- rocchia a Valmadonna, la vocazione è nata lì. Prima facendo il chierichetto, poi il catechista e dando una mano. Mi piaceva pregare».

Chi ti aveva colpito di più, all’epoca?

«Direi il mio parroco di allora, don Mario Marti- nengo, il sacerdote che mi ha battezzato. Una perso- na semplice, che teneva molto alla parrocchia e ai suoi fedeli».A che età hai preso la decisione del seminario?«È stato durante l’uni- versità, all’ultimo anno della triennale in filosofia a Pavia. E così sono entra- to, a 22 anni. Il vescovo era monsignor Versaldi».

Come l’ha presa la tua famiglia?

«All’inizio erano un po’ dispiaciuti, anche se mio papà secondo me se lo aspettava. Adesso sono più agitati di me, soprattutto mia mam- ma. Anzi, negli ultimi anni erano più impa- zienti di me!».

Non hai mai avuto dubbi o ripensamenti?

«Direi di no, grossi ripensamenti

non ne ho avuti. Anche se all’i- nizio di ogni anno, in seminario, la domanda me la ponevo: “Vale la pena continuare?”. Ho sempre pregato Gesù di indicarmi la strada, e adesso sono qui».

C’è una figura che adesso guardi con at- tenzione?

«All’interno del semi- nario ho sempre fatto riferimento ai padri spirituali che si sono alternati. Adesso penso

a don Gianni Merlano, a don Guido Ottria e a don Giuseppe Di Luca, attuale parroco di Val- madonna».

E adesso, finalmente, l’ordinazione sacerdo- tale. A chi ti affidi?

«Meditando il Vange- lo dell’Annunciazione, sento per me il grande esempio di Maria, una donna che si fida di Dio e si affida a Lui. Un fidarsi, e un affidarsi.

Penso anche al lega- me meraviglioso con la Madonna della Salve di noi alessandrini. La mia devozione a Maria è forte».

Che sacerdote sarai?

«Da una parte, vorrei essere il buon pastore che va in cerca della pe- cora perduta, che cura quella ferita, a servizio di chi ha più bisogno, secondo il modello che

ci ricorda sempre papa Francesco. Dall’altra, il sacerdote è chiamato a consacrare il pane e il vino e a perdonare i peccati».

Che cosa diresti a un giovane che ha qualche dubbio sulla propria vo- cazione?

«Senz’altro gli direi di pregarci su, poi di farsi consigliare da una persona che lui ritiene affidabile, che sente vicino, con cui si sente di parlare. E ancora, se sente davvero questo desiderio, di buttarsi, di non pensarci troppo e di provare. Gli anni del semi- nario servono a capire, la strada si fa chiara cammin facendo».

Come ti senti adesso?

«Sono tranquillo e sere- no. Mi sento in trepidante attesa».

La Città di Alessandria ha aderito al Protocollo Operativo Regionale per l’attuazione di misure urgenti Antismog e il Comune

ha disposto il blocco del traffico a livello 1 a partir

e da venerdì 9 dicembre e le ulteriori misure cautelative previste che consistono nella riduzione di 1 grado o di 1 ora del funzionamento del riscaldamento degli edifici pubblici.

Sarà in vigore il divieto di circolazione nell’area centrale per i veicoli diesel Euro I – II – III.Sarà consentito l’accesso ai parcheggi di via Parma e piazza Madre Teresa di Calcutta e piazza Garibaldi.

ALESSANDRIA Traffico bloccato per lo smog in città I provvedimenti dal 9 dicembr

e Giovedì 8 Dicembre 2016 Partiamo dall’arrivo

Andrea Antonuccio www.lavocealessandrina.it Marco Caramagna

[email protected]

laVOCE

Abbiamo lavorato per diversi mesi a questo progetto, cercando di coniugare passato e futuro, perché potes- se essere possibile un nuovo presente per il settimanale diocesano e lo abbiamo fatto in un clima comunitario, con i molti volontari, diaconi e sacerdoti che ci hanno aiutato a realizzare que- sto primo passo.

Il rinnovo del settima- nale diocesano è uno dei tasselli di un progetto più ampio, che compren- de tutti gli strumenti di comunicazione della dio- cesi. E’ il progetto di un affiatato gruppo di la- voro, un coordinamento che da questa primavera si sta occupando degli strumenti diocesani di comunicazione sociale.

FACCIAMO GIRARE LA VOCE Un progetto comuneda vivere insieme Sono tre le novità che troverete su questo nu- mero: la nuova grafica, per dare freschezza e colore, la carta utiliz- zata per la stampa, to- talmente riciclata nel rispetto del Creato e il giorno di uscita del settimanale. Da questa settimana infatti il giorno di uscita del settimanale sarà il giovedì e non più il venerdì. Inoltre, per dare spazio e ancora più

“voce” è stato inaugurato il sito del settimanale.

Ma la scelta più “az- zeccata” è stata optare per l’Immacolata come giorno del cambiamen- to, perché Maria possa accompagnarci nel no- stro nuovo cammino tra passato e futuro.

Vincenzo Governale@cipEnzo TERZA DOMENICA DI AVVENTO Don Andrea è sacerdote

Nuova ordinazione presbiterale nella nostra Diocesi

I 60 anni de “i Pochi”

Un patrimonio culturale non solo per Alessandria che vuole rimanere vivo nel ricordo di Ennio Dollfus.

a pag. 15 L’intervista del direttore Con questo numero inizia- no le interviste settimanali.

La prima al nostro vescovo Guido Gallese.

a pag. 11 L’Immacolata è fra noi La festa dell’8 dicembre nelle testimonianze delle Immacolatine, di don Bosco e dell’Oftal.

a pag. 8

Case e immobili:

compravendite in diminuzione

PAG. 4

Riviviamo la Gmg con le esperienze

dei nostri giovani

PAG. 7

PAG. 11

Il vescovo, suor Anna e suor Monica ci

“spiegano“ don Bosco

Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB/AL

Editoriale

Care lettrici, cari lettori, la visita di papa Francesco ad Abu Dhabi mi ha dato la sensazione di un cambia- mento d’epoca sostanziale di cui coglieremo i frutti nel tempo, con certezza. Dove sta questo “cambiamento d’e- poca”? Come hanno scritto alcuni amici italiani che vi- vono e lavorano negli Emi- rati, «non era mai successo che nella Penisola araba fosse celebrata una Messa in un luogo pubblico». Proviamo a immedesimarci davvero in quello che è accaduto: una Santa Messa celebrata in uno stadio di calcio, con 170 mila persone, in un Paese in cui esiste la libertà di culto solo nei luoghi concessi dagli emiri e nel quale le chiese non possono avere segni esteriori che le rendano riconoscibili.

«Otto anni fa, quando siamo arrivati nel Golfo, sarebbe stato impensabile. È una cosa che sarà difficile dimenticare»

continuano gli amici italiani presenti all’incredibile (avete un altro aggettivo?) evento.

Un avvenimento talmente fuori dall’ordinario che “Gulf News” e “The National”, i due quotidiani locali, hanno dovuto riportare la notizia e spiegare che cosa fosse una Messa cattolica. Nello stesso giorno, il governo ha chiuso le scuole e ha concesso ai la- voratori del settore privato un giorno di ferie gratuito. Non era mai capitato in quei luoghi che Gesù Cristo fosse così vi- sibile, così “invasivo”. Questo è il miracolo: Dio che viene a trovarmi e si rende familiare alla mia vita, là dove io sono e dove mai mi aspetterei di trovarlo (in uno stadio ad Abu Dhabi, per esempio). Ac- corgerci del miracolo di Abu Dhabi: questo sì che cambia il mondo! Più dei progetti, dei piani (pastorali e non) o delle raffinate strategie che possiamo elaborare.

È questo il messaggio che papa Francesco riporta ai 700 leader di diver- se confessioni religiose al Founder’s Memorial, durante il suo 27° viaggio apostolico negli Emirati Arabi. Francesco ricorda:

«La fratellanza umana esi- ge da noi, rappresentanti delle religioni, il dovere di bandire ogni sfumatu- ra di approvazione dalla parola guerra».

La giornata è prosegui- ta con l’abbraccio con il Grande Imam di Al-Azhar e la seguente firma del Do- cumento sulla “fratellanza”.

Il viaggio si è concluso con

PAPA FRANCESCO

«Non esiste violenza che possa essere

religiosamente giustificata»

la Messa allo Zayed Sports City seguita da 135mila fedeli di oltre 200 nazio- nalità differenti, e quattro- mila musulmani. Il Papa ha chiesto di vivere nello spirito delle Beatitudini, affinché «queste comunità siano oasi di pace».

Andrea Antonuccio

[email protected]

Domenica 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo” per tutte le vittime delle foibe. La giornata è stata regola- mentata dalla legge n.92 del 30 marzo 2004, «al fine di conservare e rin- novare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più comples- sa vicenda del confine orientale». Ma perché è stata scelta proprio questa data?Il 10 feb- braio 1947 fu firmato il trattato di pace che assegnava l’Istria e buo- na parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia.

Le “foibe” sono grandi caverne verticali, o poz- zi, tipiche della regione carsica. Queste, durante la Seconda guerra mon- diale (in particolare tra il 1943 e il 1945) e poi nell’immediato dopo- guerra, furono usate per gli eccidi messi in atto dai partigiani jugoslavi comunisti di Tito che iniziarono a rivendicare il possesso dei territo- ri del Venezia Giulia e del Friuli. Si stima che le vittime in Venezia Giulia e nella Dalmazia furono tra le cinquemila e le diecimila.

Alle foibe seguì l’esodo giuliano dalmata: tra le 250 e le 350 mila per- sone dovettero fuggire dalle loro terre.

LA TRAGEDIA DELLE FOIBE

Giorno del Ricordo

Dopo gennaio, considera- to dagli esperti il mese più

“depressivo” dell’anno, arriva febbraio, il mese dell’amore!

Sicuramente perché si festeg- gia San Valentino, ma molto di più perché c’è il Festival di San- remo. Per la 69a volta, il tema principale è l’amore, toccato in maniera diversa da ciascun autore: la sessualità, l’amore platonico, il finto amore che si trasforma in violenza, il rifiuto, il concedersi, il riscatto e l’atte- sa di un ritorno. Quest’anno però mi ha colpito l’incapacità dichiarata di descrivere l’amo- re con le proprie conoscenze.

Nello specifico due brani, “I tuoi particolari” di Ultimo con la frase: “Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui”; e “Mi farò trovare pronto”

di Nek che dice: “Libri di milioni di parole, ce ne fosse almeno una, per essere all’altezza dell’amore”. Ma che altezza ha l’amore? Ogni volta che mi

GRANELLO di SENAPE

trovo davanti all’amore, mi sembra di non essere capace di guardarlo negli occhi, figurarsi di poterlo raccontare a me stesso e agli altri. Capita a volte di reagire con la fuga perché l’amore è così libero e to- tale che può spaventare.

Lasciare andare un figlio che diventa grande, acco- gliere il cambiamento in una coppia, accettare gli errori di un amico. Ci vuole tanto impegno ad amare e molto coraggio ad accetta- re di essere amati.

Quante volte per orgoglio rifiutiamo l’amore degli altri, e questo vale anche per l’amore di Dio. Ce lo ha insegnato il Giubileo della Misericordia: il suo Amore esiste già, siamo noi che dobbiamo fare un passo in avanti e accettarlo.

Così saremo in grado di guardarlo negli occhi.

Enzo Governale

@cipEnzo

Cantare l’amore per guardarlo negli occhi

Andrea Antonuccio

BANCO FARMACEUTICO

Ad Alessandria la Giornata di raccolta del Farmaco

«Donare una medicina è il modo più intelligente per essere solidali»

Sabato 9 febbraio torna in tutta Italia la XIX edi- zione della Giornata di raccolta del Farmaco. In 104 province, nelle oltre 4.500 farmacie che ade- riscono all’iniziativa e ne espongono la locandina, sarà possibile acquista- re uno o più medicinali da banco da donare alle persone indigenti, grazie alle indicazioni del far- macista e all’assistenza di circa 20 mila volontari. I farmaci acquistati saranno consegnati direttamente agli oltre 1.700 enti assi- stenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

In provincia di Alessan- dria hanno aderito alla Giornata 43 farmacie. I farmaci raccolti saranno consegnati a 17 enti assi- stenziali del territorio, tra

cui, in città, l’ambulatorio medico della Caritas “Nes- suno escluso”, l’Oftal, la Bottega della solidarietà e l’istituto Maria Ausiliatrice delle salesiane di don Bo- sco. Nel 2018 erano stati raccolti 3.810 confezioni di farmaci, grazie ai quali sono state aiutate 5.982 persone bisognose assistite dai 17 enti caritativi del territorio convenzionati con Banco Farmaceutico. Durante lo scorso anno, gli enti hanno chiesto a Banco Farmaceu- tico circa 11.000 medicinali.

In Italia, nel 2018 539.000 persone povere (il 10,7%

dei poveri assoluti) si sono ammalate e hanno chiesto il sostegno degli enti per potersi curare. In 5 anni (2013-2018), la richiesta di farmaci da parte degli enti è aumentata del 22%, mentre nel 2018, a causa

di spese più urgenti (cioè non rinviabili), le famiglie povere hanno destinato alla salute solo il 2,54%

della propria spesa tota- le (contro il 4,49% delle famiglie non povere). Le famiglie povere, in par- ticolare, hanno potuto spendere solo 117 euro l’anno per curarsi (con un aggravio di 11 euro in più rispetto all’anno pre- cedente), mentre il resto delle famiglie ne ha potuti spendere 703 (+8 euro ri- spetto all’anno preceden- te). «Tutti i poveri hanno bisogno di coperte, di ali- menti, di vestiti; e, soprat- tutto, di lavoro. Non tutti i poveri, però - è opinione comune - hanno bisogno di farmaci. Non sempre, almeno, ma solo quando si ammalano. Ecco: questo, in verità, capita molto più

spesso, e in misura ben più drammatica, di quanto si immagini. Nel 2018, quasi 540 mila persone in stato di povertà hanno avuto bisogno di medicine, ma non hanno potuto acqui- starle. Tuttavia, si sono potute curare ugualmente, grazie all’aiuto degli enti assistenziali. Partecipare alla Giornata di Raccolta del Farmaco e donare una medicina che sarà conse- gnata agli enti del proprio territorio è il modo più intelligente per aiutare il mondo della solidarietà e del Terzo settore a fare il proprio lavoro; è il modo più semplice per fare una cosa giusta» afferma Ser- gio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

anni1879 - 2019

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N° 5 Anno CXL 1€

Giovedì

7 febbraio 2019

anni

1879 - 2019

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Le BREVI

Manuel Bortuzzo, il 20enne nuotatore di Treviso che è stato ferito sabato da un colpo di arma da fuoco davanti a un pub romano, rimarrà paralizzato. Dopo la pista dello scambio di persona, gli inquirenti s’interrogano se la causa dell’agguato possa essere la gelosia di un “ex” di Martina, la fidanzata del nuotatore ferito.

La storia di Manuel

Martedì 5 febbraio è andata in scena la prima serata del Festival di Sanremo 2019.

Davanti alla tv una media di 10 milioni 86 mila telespettatori, con uno share pari al 49.5%. A condurre la kermesse canora è il direttore artistico Claudio Baglioni, accom- pagnato sul palco dai due comici “co-piloti”, Virginia Raffaele e Claudio Bisio.

La “prima” di Sanremo

Cambio di direzione a La Repubblica.

Dopo tre anni Mario Calabresi lascia la guida del quotidiano del gruppo Gedi. Al suo posto gli editori hanno scelto Carlo Verdelli (nella foto): milanese, classe 1957, già direttore de La Gazzetta dello Sport e di Vanity Fair, è stato anche vicedirettore del Corriere della Sera.

Cambio a La Repubblica

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.

Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

Quando ebbe finito di parlare, disse a Si- mone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Mae- stro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venisse- ro ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo:

«Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».

E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Dal Vangelo secondo Luca

Is 6,1-2.3-8

Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato;

i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini;

ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria».

Vibravano gli stipiti delle porte al

risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:

«Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti».

Allora uno dei serafini volò verso di me;

teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse:

«Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato».

Poi io udii la voce del Signore che diceva:

«Chi manderò e chi andrà per noi?».

E io risposi: «Eccomi, manda me!».

Is 6,1-2.3-8 Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato.

A meno che non abbiate creduto invano!

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.

Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.

Io infatti sono il più piccolo tra gli apo- stoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.

Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

1Cor 15,1-11 Seconda lettura

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Cari fratelli e sorelle, buon-

giorno!

Il Vangelo di questa domeni- ca racconta – nella redazione di san Luca – la chiamata dei primi discepoli di Gesù (Lc 5,1-11). Il fatto avviene in un contesto di vita quotidiana:

ci sono alcuni pescatori sulla sponda del lago di Galilea, i quali, dopo una notte di lavoro passata senza pescare nulla, stanno lavando e sistemando le reti. Gesù sale sulla barca di uno di loro, quella di Simone, detto Pietro, e gli chiede di staccarsi un poco da riva e si mette a predicare la Parola di Dio alla gente che si era radu- nata numerosa.

Quando ha fini- to di parlare, gli dice di prendere il largo e di get- tare le reti. Si- mone aveva già conosciuto Gesù e sperimentato la potenza pro- digiosa della sua parola, perciò g l i r i s p o n d e :

«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti» (v. 5). E questa sua fede non viene delusa:

infatti le reti si riempirono di una tale quantità di pesci che quasi si rompevano (cfr v. 6).

Di fronte a questo evento straordinario, i pescatori sono presi da grande stupore. Si- mon Pietro si getta ai piedi di Gesù dicendo: «Signore, allon- tanati da me, perché sono un peccatore» (v. 8). Quel segno prodigioso lo ha convinto che Gesù non è solo un formida- bile maestro, la cui parola è vera e potente, ma che Egli è il Signore, è la manifesta- zione di Dio. E tale presenza ravvicinata suscita in Pietro un forte senso della propria meschinità e indegnità. Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizio- ne di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato.

La risposta di Gesù a Simon

Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

Non agli dèi, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:

hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.

Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,

hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,

quando ascolteranno le parole della tua bocca.

Canteranno le vie del Signore:

grande è la gloria del Signore!

La tua destra mi salva.

Il Signore farà tutto per me.

Signore, il tuo amore è per sempre:

non abbandonare l’opera delle tue mani.

Salmo responsoriale

Sal 137 Pietro è rassicurante e decisa:

«Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini» (v.

10). E di nuovo il pescatore di Galilea, ponendo la sua fiducia in questa parola, lascia tutto e segue Colui che è diventato il suo Maestro e Signore. E così fecero anche Giacomo e Giovanni, soci di lavoro di Simone. Questa è la logica che guida la missione di Gesù e la missione della Chiesa: andare in cerca, “pescare” gli uomini e le donne, non per fare pro- selitismo, ma per restituire a tutti la piena dignità e libertà, mediante il perdono dei pec- cati. Questo è l’essenziale del

cristianesimo:

diffondere l’a- m o re r i ge n e - rante e gratu- ito di Dio, con atteggiamento di accoglienza e di misericor- dia verso tutti, perché ognuno possa incontra- re la tenerezza di Dio e avere pienezza di vita. E qui, in ma- niera particolare, penso ai con- fessori: sono i primi a dover dare la misericordia del Padre seguendo l’esempio di Gesù, come hanno fatto anche i due Frati santi, padre Leopoldo e padre Pio.

Il Vangelo di oggi ci interpel- la: sappiamo fidarci veramente della parola del Signore? Op- pure ci lasciamo scoraggiare dai nostri fallimenti? In questo Anno Santo della Misericordia siamo chiamati a confortare quanti si sentono peccatori e indegni di fronte al Signore e abbattuti per i propri errori, dicendo loro le stesse parole di Gesù: “Non temere”. “E’ più grande la misericordia del Padre dei tuoi peccati! E’ più grande, non temere!”. Ci aiuti la Vergine Maria a compren- dere sempre più che essere discepoli significa mettere i nostri piedi sulle orme lasciate dal Maestro: sono le orme del- la grazia divina che rigenera vita per tutti.

Angelus di Papa Francesco Piazza San Pietro Domenica, 7 febbraio 2016

DALL’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

FARE FESTA

Nelle nostre comunità

giovedì 7 febbraio don Elio Dresda

Anniversario di ordinazione

Parrocchie di Casal Cermelli e Portanova

Diffondere l’amore rigenerante e gratuito di Dio

D’ora in poi sarai pescatore di uomi ni

«E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono»

Domenica 10 febbraio

V domenica del Tempo Ordinario

Per le necrologie dei vostri cari defunti su Voce

La Voce alessandrina Redazione - 0131 512 225

servizifunebri bagliano

alessandria 7 febbraio 2019 una S. Messa di suffragio verrà celebrata sabato 9 febbraio alle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale di S.

Alessandro. I familiari, ricor- dandolo con infinito affetto, ringraziano tutti coloro che si uniranno in preghiera.

Nel I anniversario della scomparsa del caro

ARTURO ALVARO ANNIVERSARIO

servizifunebri bagliano

alessandria 7 febbraio 2019 i familiari lo ricordano in una S. Messa che sarà cele- brata domenica 10 frbbra- io alle ore 11 nella chiesa parrocchiale S. Giorgio di Castelceriolo. Si ringrazia quanti vorranno unirsi nel ricordo con le preghiere.

Nel I anniversario della scomparsa del caro

CARLO FERRARI ANNIVERSARIO

servizifunebri bagliano

alessandria 7 febbraio 2019

I familiari fanno memoria in preghiera nella S. Messa che sarà celebrata dome- nica 10 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale San Giorgio di Castelce- riolo. Si ringraziano quanti si uniranno nella preghiera e nel ricordo.

“O Dio, mio Re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre”

Salmo 144 Vive nella gioia e nella pace eterna

don LUIGI RICCARDI ANNIVERSARIO In occasione della com-

memorazione del 10 feb- braio, “Giorno del Ricor- do”, dal 9 febbraio viene proposta una mostra fo- tografica e documentale allestita a Palazzo Cuttica (via Parma 1, Alessan- dria) intitolata “Le guerre mondiali e il destino dei popoli. La tragedia delle Foibe e l’Esodo degli Istriani, Fiumani e Dalmati”.

Si tratta di una impor- tante iniziativa promossa e organizzata dal Comu- ne di Alessandria (con il diretto coinvolgimen- to dell’Assessorato alle Manifestazioni ed even- ti guidato dall’assessore Cherima Fteita), insieme alla Provincia di Alessan- dria e a CulturAle-Asm Costruire Insieme.

La mostra, curata dall’As- sociazione PiemonteSto- ria, presenta una serie di quadri che, in maniera cronologica – attraverso

fotografie d’archivio e do- cumenti d’epoca – illustra gli eventi di carattere storico e geopolitico avvenuti nei territori in oggetto.

Vetrine espositive e ba- cheche contengono invece oggetti e cimeli origina- li appartenuti agli esuli e provenienti da collezioni private. Manifesti politici e amministrativi originali, debitamente incorniciati, forniscono inoltre un qua- dro della situazione e della gravità dei momenti vissuti dalle popolazioni dei confini orientali d’Italia.

L’esposizione è posta sotto il patrocinio dell’A.N.V.G.D.

(Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) che guida, supervisiona e consente l’orientamento e i messaggi che l’evento commemorativo intende rappresentare.

La rassegna ha particola- re valenza didattica per le scolaresche poiché non è un’esposizione statica, ma

un vero e proprio percorso storico che verrà illustrato ai visitatori e agli alunni delle scuole dai curatori stessi dell’esposizione: i ricercatori storici Federico Cavallero di Torino e Emanuele Ugazio di Casale Monferrato, entrambi appartenenti al “Centro studi e ricerche storiche Piemon- teStoria”, un’associazione di ricercatori e amanti della storia i cui principali settori di interesse sono la storia contemporanea e soprattutto quella dell’Ottocento e del Novecento.

La mostra a Palazzo Cut- tica sarà inaugurata sabato 9 febbraio alle ore 16.00 e per l’occasione la giova- ne pianista Alice Bovone, nipote tra l’altro di esuli di Fiume, accompagnerà gli ospiti con due brani suggestivi: il primo sarà

“Ständchen” di Franz Liszt e il celebre “Notturno op. 9”

di Fryderyk Chopin.

La mostra resterà aperta fino al 17 febbraio 2019.

GIORNO DEL RICORDO

Una mostra sul dramma delle foibe

Dal 9 al 17 febbraio a Palazzo Cuttica un percorso storico fotografico e documentale

L’Università del Piemonte Orientale si prepara a inaugurare il 21° anno dal- la fondazione: la cerimonia di inaugu- razione dell’anno accademico 2018- 2019 si svolgerà martedì 12 febbraio e , c o m e è

ormai tradi- zione, sarà ospitata dal Teatro Civi- co di Vercelli (via Monte di Pietà, 15).

Sarà la pri- ma nel ruo- lo di Rettore dell’Upo per il professor Gian Carlo

Avanzi (nella foto) e, proprio per que- sto motivo, la sua relazione di aper- tura sarà programmatica e traccerà il futuro dell’Ateneo nei prossimi sei anni. Al suo intervento seguiranno i discorsi del Direttore generale pro- fessor Andrea Turolla e della Rap- presentante degli studenti Martina

UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE

L’Upo inaugura il suo 21° anno accademico

Al Teatro Civico di Vercelli il 12 febbraio. Ospite d’onore, il filosofo Luciano Floridio

Gasdi, studentessa del corso di laurea magistrale in Economia, Manage- ment e Istituzioni del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali di Alessandria.

La prolusione sarà invece affida- ta all’ospite d’o- nore della ceri- monia, il filosofo Luciano Floridi, professore ordi- nario di Filosofia ed etica dell’in- formazione pres- so l’Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab.

Prima dell’attuale incarico Luciano Floridi ha insegnato presso l’Univer- sità di Bari, la University of Hertford- sire ed è stato “Chair of Information and Computer Ethics” dell’Unesco. È principalmente noto per il suo lavoro negli ambiti della filosofia dell’infor- mazione e dell’etica informatica, due

campi che egli stesso ha contribuito a fondare.

La filosofia dell’informazione è una disciplina che si occupa dell’indagine critica sulla natura e sui principi ba- silari dell’informazione, le sue dina- miche, il suo utilizzo e le sue scienze.

Le radici storiche, tuttavia, affondano nelle ricerche tecniche e filosofiche di Norbert Wiener, Alan Turing, Warren Weaver e molti altri scienziati, infor- matici e filosofi risalenti fino ai primi anni Cinquanta.

Nei suoi ultimi testi il professor Floridi si concentra in particolare sulla rivolu- zione digitale e sui suoi effetti nella vita quotidiana; è molto attesa pertanto la sua prolusione, che avrà come titolo “Il capitale semantico: la sua natura, il suo valore e il suo arricchimento”.

Verranno infine premiati i migliori laureati triennali e magistrali dell’U- niversità del Piemonte Orientale. La colonna sonora della cerimonia sarà anche quest’anno affidata al Coro e all’Orchestra dell’Università, diretti dal Maestro Andrea Mogni.

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Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 5 - 7 febbraio 2019

Non solo ATTUALITÀ La DOMENICA

n° 5 - 7 febbraio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

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Nel 2018 il mercato im- mobiliare del territorio di Alessandria ha mostrato una tendenza diversa rispetto all’andamento nazionale del settore: il numero delle com- pravendite non è aumentato, anzi si è contratto. Pur restan- do in attesa dei dati ufficiali Omi, si prevede, per il 2018, una stima di circa 4.000 com- pravendite nell’alessandrino,

un numero poco inferiore a quello realizzato nel 2017.

Tortona è una delle città della provincia in cui le com- pravendite sono invece salite a contraltare del calo dei prezzi. Complessivamente i valori degli immobili sono stabili o in leggera ripresa per gli immobili riqualifi- cati. Solo in alcuni comuni sono emerse lievi flessioni.

L’Azienda Ospedaliera di Alessandria, insieme con la struttura di Oculistica diretta dalla dottoressa Daniela Dolcino, aderisce alla campagna del “Mese della prevenzione della maculopatia e retinopatia diabetiche” promosso da lunedì 4 a giovedì 28 feb- braio. Questa campagna riguarda tutto il territorio nazionale dal Centro am- brosiano oftalmico (Camo) in collaborazione con l’O- spedale San Raffaele di Milano, ed è patrocinata dal Ministero della salute e dalla società oftalmologica italiana (Soi). Per usufru- ire di questo screening è necessario prenotare la propria visita sul sito www.

maculopatie.com. L’équipe di specialisti, guidati dalla dottoressa Daniela Dolci- no, sarà a disposizione per diagnosticare la presenza di maculopatia e retinopa- tia diabetiche e suggerire le opportune terapie da effettuare. In totale sono trenta i centri presenti su tutto il territorio nazionale in cui si potrà effettuare una visita oculistica gra- tuita, volta alla rilevazione di queste patologie inva- lidanti che, se non dia- gnosticate nei gusti tempi,

possono anche portare alla cecità. Gli screening sono effettuati da équipe medico-infermieristiche che sono dotate di attrez- zature all’avanguardia tra cui EyeArt. Quest’ultimo è un particolare e moderno software che utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare le immagini dell’occhio prese con una telecamera retinica. Si tratta infatti della nuova frontiera del- la diagnostica. Secondo quanto riportato dalla So- cietà oftalmologica italiana e dalla Società italiana di diabetologia, quando il diabete mellito viene dia- gnosticato oltre i trent’anni di età, la prevalenza di reti- nopatia diabetica varia tra il 21% negli individui con diabete insorto da meno di dieci anni e il 76% in quelli con più di vent’anni dalla diagnosi. Parliamo, infatti, mediamente dal 30 al 50%

della popolazione diabe- tica che è affetta da reti- nopatia in forma di varia gravità. Questo dimostra come il pericolo pubblico numero uno per gli occhi sia proprio il diabete. Di- venta così importante ade- rire e a questa particolare campagna di prevenzione.

Casal Cermelli. Domenica 10 febbraio alle ore 15.30 nella ex scuola di Casal Cermelli, si svolgerà la festa dal titolo “Mani in pasta”, organizzata dalla Pro loco e dall’associazione “Insieme per leggere” con bambini, genitori, nonni, per imparare a preparare le ricette locali. “Impastando… impastando… che sia dolce oppur salato il divertimento è assicurato, che sia pizza o biscottini invitiam tutti i bambini”, la rima festosa fa capire che l’appuntamento mensile di febbraio è arrivato e che la preparazione dei dolcetti tipici di Carnevale si avvicina.

Casal Cermelli. Dal 31 gennaio tutti i giovedì dalle 9 alle 10 nel palazzo comunale di Casal Cermelli è stato istituito il nuovo

“Servizio di ascolto” dei Carabinieri del Comando Stazione di Castellazzo Bormida. In collaborazione con l’amministrazione comunale s’intende raccogliere le istanze e i quesiti dei citta- dini, fornire consigli utili per prevenire i reati, in particolare i furti in appartamento o le varie tipologie di truffe, e limitare il fenomeno della microcriminalità. Questo per aiutare un paese senza Comando dei Carabinieri e neanche un vigile.

Puzzle. Sabato 9 Febbraio alle 17 al Museo “C’era una Volta” in piazza della Gambarina ad Alessandria, sarà presentato il libro

“Puzzle” di Dante Paolo Ferraris. A dialogare con l’autore, ci sarà Maurizio Iappini. Puzzle è una “collezione” di pensieri, che con ironia e sagacia, tocca una quantità di temi che spa- ziano dall’attualità all’arte, dalla storia ai viaggi. L’autore passa da uno stile di narrazione più colloquiale e buontempone, mentre altre usa un linguaggio più tecnico, in particolare quando è alle prese con alcune ricostruzioni storiche.

Hanno preso l’autostrada per arri- vare prima all’ospedale, ma Arianna è stata più veloce di mamma e papà ed è nata a bordo dell’auto in viaggio sulla A26, in prossimità del casello Alessandria Sud. Quando gli agenti della Polizia stradale di Ovada hanno fermato la Kia Sportage per eccesso di velocità e si sono avvicinati all’abitaco- lo, la piccola Arianna stava già vedendo la luce. A completare l’opera hanno provveduto i medici del servizio 118, che allertati dagli agenti, sono giunti sul posto prestando le prime cure.

Alle 7.35 una pattuglia della Polizia Stradale di Ovada ha notato l’auto che viaggiava a velocità sostenuta in dire- zione Alessandria. Gli agenti, che han- no fermato così la macchina al casello, hanno constatato che la donna, una trentottenne di Ovada, aveva appena

dato alla luce una bellissima bambi- na. La mamma e la bimba sono state trasportate dall’ambulanza al vicino Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria, dove sono apparse in ot- time condizioni di salute. Nell’intensa e diversificata statistica della Polstrada di Ovada i bambini sono protagonisti dei fatti più sorprendenti.

Due anni fa una coppia di genitori, durante la vacanza estiva con una comitiva di amici, ha dimenticato il figlioletto all’autogrill. Per poi accor- gersi dell’assenza 200 km di distanza, alla tappa successiva. Tuttavia, grazie alla prontezza degli agenti, che si sono subito accorti del bambino rimasto da solo, anche questa vicenda si era conclusa nel migliore dei modi.

Nell’evoluzione del mercato percepita dagli operatori del settore si evince anche un aumento del numero di compravendite destinate all’investimento. Lo rileva l’Osservatorio Immobiliare 2018, condotto dai mediatori immobiliari aderenti a Fiaip Alessandria (Federazione nazionale degli agenti immo- biliari professionali).

Sia ad Alessandria e sia nelle aree centrali delle principali città, la tendenza va verso l’aumento dei prezzi unitari per gli immobili di maggior pregio, soprattutto se situati in compendi dotati di servizi e caratterizzati da una mi- gliore rigenerazione urbana.

Si va da un prezzo minimo nella periferia di Alessan- dria di 250 euro al metro quadro per un immobile da ristrutturare, a un massimo di 2.500 euro al metro qua- dro in piazza Garibaldi per una casa nuova o fresca di ristrutturazione.

A Casale Monferrato il mer- cato residenziale vede prezzi al metro quadro che vanno dai 350 euro della periferia per abitazioni da rimettere a nuovo, a un massimo di 1.800 per costruzioni nuove o ristrutturate. A Novi Ligure i valori si muovono da un mi- nimo 300/400 euro al metro quadro per appartamenti da ristrutturare in zone periferiche, a un massimo di 2.500 euro al metro q u a d ro p e r le case nuo- ve o ristrut- turate delle z o n e c e n - trali. Ovada vede i prezzi viaggiare da un minimo di 500 euro al metro qua- dro per abitazioni in periferia e da sistemare, fino a un massimo di 2.600 euro al metro quadro per le abi- tazioni nuove o ristrutturate.

Tortona va da un minimo di 300 euro al metro quadro a un massimo di 2.500 per abi-

tazioni ristrutturate o nuove del centro. Valenza presenta la più ampia oscillazione con prezzi che si muovono dai 100 euro al metro quadro per le abitazioni da ristrutturare a 2800 euro al metro quadro per le case nuove o ristrut- turare prevalentemente in zone semicentrali.

Nell’ultimo trimestre si è registrato un minore diva- rio tra prezzo richiesto di vendita e prezzo offerto per l’acquisto. Le iniziali offerte con forte ribasso sono spesso rigettate dal proprietario. Il motivo è dato dalla qualità dell’immobile che solleva una maggiore richiesta. «Questo è un segnale importante per la ripresa dei prezzi, che non cambia l’attuale stato del mercato, ma traccia la strada che può riportare a valori sostenibili gli immobili del nostro territorio, risollevando di conseguenza il numero di compravendite», commenta Franco Repetto (nella foto), past president e dele-

gato alla comuni- cazione di Fiaip

Alessandria. I rilevatori Fiaip

segnalano un aumento delle compravendi- te intermedia- te dalle agen- zie immobiliari.

Parallelamente è anche salito il nu- mero di compravendite destinato all’investimento.

Gli immobili più richiesti per l’investimento locativo sono il bilocale e il trilocale situati in zone nevralgiche della città, dove la riqualificazione ur- bana è stata più importante.

Nel comune di Predosa il piano tariffario della Tari non cambierà. A di- cembre è entrato in vigore il nuovo siste-

ma di raccolta differenziata porta a porta, e il consiglio co- munale ha ap- pena approvato all’unanimità lo schema tariffa- rio che per que- sto nuovo anno sarà invariato.

«Ampliare il

servizio comporta ulteriori costi» ribadisce il sindaco Giancarlo Rapetti «ma per un principio di equità rispetto agli altri comuni, che non sono ancora a

potrebbe rimanere deluso.

L’aspetto positivo è che dopo due mesi dall’entrata in vigore del sistema di raccolta, la quo- ta di differen- ziata nel comu- ne di Predosa ha già raggiunto il 60% circa, fa- cendo sperare nella migliore d u r a t a d e l l e discariche. L’a- spetto negativo, invece, è che di- scariche abusi- ve di rifiuti e materiali edili continuano a comparire nelle vie marginali e nei sentieri di campagna.

Una figura di grande competenza e dal ruolo determinante nella cura del pa- ziente. È questo il profilo dell’infermiere emerso dal corso di formazione sul Care management di emostasi e trombosi che si è tenuto il 30 gennaio all’Azien- da Ospedaliera

di Alessandria con il patrocinio dell’Opi Al e il coordinamento scientifico del dottor Roberto Santi, responsa- bile S.S. Emo- stasi e Trombo- si dell’Ao Al. Il Centro di emo-

stasi e trombosi di Alessandria (Tao) è il punto di riferimento per le malattie emorragiche congenite in tutto il Piemonte Orientale e il suo elemento di forza è proprio il lavoro di equipe:

medici, infermieri, biologi, assistenti sociali, psicologi e fisioterapisti si con- frontano quotidianamente in maniera multidisciplinare per prendersi cura della persona a 360°. Dal corso è emerso che le malattie emorragiche, registrate come rare, sono in aumento, così come le trom- bosi sono pato- logie frequenti nella popola- zione anziana.

Diventa quindi necessario che i pazienti svi- luppino delle c o m p e t e n z e nell’assumere anticoagulanti vecchi e nuovi e che gli operatori sappiano creare con loro un rapporto di fiducia ed empatia determinante per valutare la completezza della terapia stessa.

Fattorie didattiche Cia. È in partenza il corso per diventare operatore di fattoria didattica presso la Cia di Alessandria, organizzato dal Cipa-at Piemonte con sede ad Alessandria.

Le lezioni si svolgeranno in via Savonarola 29 ad Alessandria, nei seguenti giorni: giovedì 7 febbraio dalle 9 alle 18; lunedì 11 dalle 9 alle 18; venerdì 15 dalle 9 alle 18; lunedì 18 dalle 9 alle 18;

mercoledì 20 dalle 9 alle 18; venerdì 22 dalle 9 alle 18; lunedì 25 dalle 9 alle 13 (la lezione si terrà nella cooperativa Valli Unite con visita aziendale) e venerdì 8 marzo dalle 9 alle 18.

Fuori come va? Giovedì 7 febbraio dalle 19 alle 22.30, si svolgerà a Cultura e Sviluppo un incontro sulla cura e l’assistenza ai pazienti psichiatrici dal titolo “Fuori come va? Guarire si può”.

Gli ospiti saranno: Peppe Dell’Acqua (nella foto), psichiatra che ha lavorato con Franco Basaglia dal 1971; Silvia Bon, storica contemporaneista con conoscenze nell’ambito dei problemi della sofferenza mentale, e Caterina Corbascio, direttore del Dipartimento interaziendale di salute mentale di Asti e Alessan- dria. Modera il dibattito la psicopedagogista Rosmina Raiteri.

Rivarone. Sabato 16 febbraio alle ore 21.15 nel salone dei ciliegi di Rivarone, l’associazione Arca organizza una serata per Stefano Scaglione e la sua impresa: quella di percorrere a nuoto il fiume Po, da San Mauro Torinese a Polesella (Rovigo).

Un totale di 500 km fatti in tre tappe per un’impresa di 16 giorni. Stefano racconterà tutte le emozioni, le sensazioni che hanno caratterizzato l’avventura, ma sarà anche l’occasione per riflettere sullo stato del fiume Po e di come si può tornare a viverlo più intensamente. L’incontro sarà a ingresso libero.

D. T.

Daniela Terragni a cura di Alessandro Venticinque

regime, nell’ambito del Consorzio Servizi Rifiuti vige l’accordo che per un anno il piano tariffario

non subirà modifiche».

Migliorare la differenziata significa ridurre la quota di materiale indifferenziato e i costi di smaltimento, ma chi si aspetta incentivi

Per agevolare le famiglie nel tra- sporto dei malati, bisognosi di cure specialistiche e dei pazienti cronici, la Croce Verde Ovadese, sezione di Basaluzzo, ha rinnovato in oltre 20 comuni la convenzione famiglia. Il trasporto programmato degli infermi movimenta oltre 100 mila km all’an- no e impegna circa 40 volontari, qua- si tutti pensionati. “Cercasi volontari”:

anno nuovo, avviso vecchio. Anche nel 2019 la Croce Verde Ovadese sezione di Basaluzzo fa appello ai giovani, per avviarli ai corsi di ad- destramento. Questo per garantire i trasporti prenotati e di emergenza sette giorni su sette, dalle 7 alle 24.

IN PRIMO PIANO

Fiaip: «Il mercato chiede case sempre più belle, ma anche più sicure». E intanto crescono i prezzi degli

immobili riqualificati

Immobili in provincia:

compravendite in calo

L’associazione Aias onlus sezione di Alessandria, con il sostegno della Fondazio- ne SociAl nell’ambito del bando 2018 e in

collaborazione con il labora- torio autismo dell’Università di Pavia, l’asso- ciazione Psine, la cooperativa An- teo di Biella, la cooperativa Lia e l’associazione Skate Farm, at- tiva dal 2 marzo al 25 maggio un percorso forma-

tivo incentrato sul tema dell’autismo e la disabilità intellettiva grave. Il corso gratuito “Autismo e Di-

sabilità: un percorso per tutti dalla teoria alla prati- ca” si compone di cinque giornate di formazione

in aula e quattro giorna- te dedicate a laboratori esperienziali di tessitura, carta a mano, ortotera-

pia, psicomotricità neu- rofunzionale. L’intento del corso è quello di offrire un supporto a tutti colo-

ro che vivono o lavorano con u n a p e r s o n a autistica o disa- bile, e costruire una rete in cui familiari, inter- locutori e care- givers parlino la stessa lingua e utilizzino lo stesso approc- cio, in un con- fronto e raccor- do continuo. La creazione di una rete forte è fondamentale affinché la persona con autismo o di- sabilità possa raggiungere

Nei prossimi giorni la Regione Piemonte, la Provincia di Alessan- dria e l’Egato6, l’ente regolatore del servizio idrico integrato locale, sottoscriveranno un protocollo d’intesa per mettere in sicurezza il sistema di approvvigio- namento idrico nell’a- lessandrino. Il proto- collo d’intesa prosegue nella direzione già av- gli obiettivi condivisi. Alla

fine del corso i partecipan- ti potranno acquisire una cultura spendibile nella propria quotidianità e nel servizio, permettendo così di vivere con maggiore serenità. La formazione è aperta a genitori, familia- ri, operatori del settore, psicologi, logopedisti, fi- sioterapisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali, educatori professionali, infermieri, insegnanti e volontari.

Le iscrizioni sono aperte fino al 24 febbraio. Per iscriversi al corso compi- lare la scheda di iscrizione visitando il sito www.fon- dazionesocial.it.

viata dagli enti locali e dai gestori dopo la gra- ve crisi idrica dell’estate 2017. Nel corso del 2018 il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto lo stato di emergenza, dando così sette milioni di euro per la copertura dei costi sostenuti dai gestori e per i primi interventi ritenuti pri- oritari per la messa in sicurezza del sistema.

AZIENDA OSPEDALIERA

Retinopatia diabetica Al via la prevenzione

Fino al 28 febbraio controlli gratuiti

NASCERE SULLA A26

Fiocco rosa in autostrada

La mamma partorisce in auto al casello di Alessandria Sud

PREDOSA

Tari, i costi non cambieranno

La quota di differenziata a Predosa ha già raggiunto il 60%

CARE MANAGEMENT

L’infermiere “competente”

Un corso di formazione su emostasi e trombosi

CROCE VERDE OVADESE Rinnovata in oltre 20 comuni la convenzione famiglia. E intanto si cercano volontari...

AIAS DI ALESSANDRIA

Un corso per tutti su autismo e disabilità

Dal 2 marzo al 25 maggio un percorso formativo “dalla teoria alla pratica”

REGIONE, PROVINCIA ED EGATO6

Un nuovo protocollo d’intesa per l’approvvigionamento idrico

a cura di Daniela Terragni

Daniela Terragni

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Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 5 - 7 febbraio 2019 n° 5 - 7 febbraio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

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12 agosto: monsignor Guido Gallese e l’arcivescovo di Panama, monsignor José Domingo Ulloa Mendieta, al Circo Massimo

Alessandro Venticinque

Riviviamo la Gmg con le esperienze dei nostri giovani

Le storie e i racconti che hanno caratterizzato il pellegrinaggio a Panama

dalla A alla Z. L’incontro con i vescovi della Chiesa, catechisti vicini e non figure autorevoli distanti. L’incontro con la fede del “vicino” che può scuotere anche la propria. L’incontro con le parole forti e stimolanti del Pontefice. Nei casi più rari, ma non impossibili, l’incontro con Dio che parla al proprio cuore in mezzo a milioni di giovani. Se in qualche modo si sperimentano questi “incontri” si fa esperienza di una Chiesa davvero possibile, autentica e coinvolgente che si desidera cercare e costruire nella quotidianità di tutti i giorni».

Dopo un’esperienza di questo tipo si torna cambiati?

«Se è vero che si fa un incontro, difficilmente se ne esce uguali. Qualcosa inevitabilmente lo portiamo dietro come frutto. Si torna così apparen- temente uguali ma con la sensazione e il sapore di qualcosa di nuovo e, perché no, di rinnovato».

Hai notato dei cambiamenti nel gruppo dopo questo viaggio?

«Dovrei raccontare alcune storie dei nostri giovani e probabilmente non sarebbero troppo contenti! Posso però dire che ho notato la voglia di “non essere a Panama senza esserci”. Sono stati dentro l’esperienza al 100% nonostante le fatiche e le stanchezze. Tanti di loro ne hanno fatto occasione per pensare alla propria vita, per domandarsi dei propri sen- timenti, del proprio sentire, della propria fede, delle proprie scelte. Non

posso dire se qualcosa sia sensibilmente cambiato, ma posso dire che è stato un tempo di profondità.

Il che non è scontato per queste generazioni».

Cos’è cambiato per te?

«Anche per me nulla è apparentemente cambiato.

In questi giorni in molti mi hanno chiesto un’im- pressione a caldo, che ho sintetizzato nell’abbron- zatura evidente che abbiamo portato in Italia nei nostri volti. Anche io sono tornata piuttosto colorita e questo non è merito solo dell’estate panamense, ma della Luce di cui si fa esperienza e di cui si torna colmi. Ne ho presa molta, il più delle volte è stato il riflesso dei luminosi incontri fatti. Le esperienze luminose lasciano sempre un segno e ti fanno venire voglia di cercare un luogo luminoso in cui vivere. A dispetto del grigiore alessandrino, io trovo che servire la mia Chiesa mi restituisca questo e forse era proprio di un bagno di luce “fuori stagione” ciò di cui avevo bisogno. In alcuni periodi più faticosi e intensi, abbronzarsi così non può che fare bene».

L’INTERVISTA

«La Gmg, un’esperienza luminosa che lascia il segno»

Carlotta Testa, responsabile della Pastorale giovanile e vocazionale della Diocesi di Alessandria

Carlotta, che clima hai trovato a Panama?

«A Panama abbiamo trovato un clima latino. Accogliente, vivace, solare. C’era un’aria di festa, di amicizia, di gioia e di casa pur essendo molto lontani dalla nostra. Si è respirata molto anche l’attesa del Papa, un momento significativo per noi ma soprattutto per i panamensi che da tempo si sono preparati all’evento».

Come hai vissuto il tuo ruolo di responsabile?

«Questa è la seconda Giornata mondiale della Gioventù che vivo come responsabile. A Cracovia nel 2016 i numeri erano molto diversi: i partecipanti della diocesi erano oltre 100 a fronte dei 27 di quest’anno. In ogni caso l’organizzazione della Gmg non è mai qualcosa di semplice: gli aspetti logistici e pre- paratori sono davvero numerosi e il rischio è quello di perdersi dietro alle questioni tecniche. Panama è stata l’occasione per vivere più pro- fondamente le relazioni con i giovani partecipanti. Come responsabile e come persona vivo il compito di accompagnatrice e organizzatrice con una certa apprensione, ma a Panama tutto si è svolto con grande semplicità ed è andato per il meglio. Quando le cose procedono bene si ha il cuore più libero per mettersi in relazione e in ascolto dei giovani.

E per me è stato così».

Il Papa ha detto ai giovani che sono “l’adesso di Dio”. Hai riscontrato questa cosa in terra panamense?

«Sì, decisamente. Mi ha colpito molto il coin- volgimento dei più giovani come volontari ma anche nelle famiglie di accoglienza. Nessuno si è astenuto dal vivere questa esperienza dando il proprio contributo... credo che il presente di Dio sia anche questo: lo sforzo dei giovani di stare al passo di Dio e della Chiesa, più che della società mondana. Anche i nostri parteci- panti hanno compiuto questo sforzo: scegliere di partecipare a una Gmg sembra scontato ma

non lo è. Richiede di prendersi un impegno, di prepararsi e di scegliere oggi, in mezzo a tante altre proposte, un evento di Chiesa mondiale».

Come è possibile portare nella quotidianità quello che si è vissuto durante la Gmg?

«Credo che la Gmg porti con sé la ricchezza dell’incontro: l’incontro con amici di culture distanti, eppure fratelli nella stessa fede. L’incontro con sacerdoti impegnati e coinvolti nell’accompagnamento dei giovani

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Settimanale della Diocesi di Alessandria - n° 5 - 7 febbraio 2019 n° 5 - 7 febbraio 2019 - Settimanale della Diocesi di Alessandria

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