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DITTA MOGNON SAS DI MOGNON MAURO & C.

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Academic year: 2022

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(1)

ESSEAMBIENTE S.R.L.

consulenza ambiente e sicurezza

Via Keplero n° 9/A - 36078 - VALDAGNO (VI) C.F. 04271550248 - esseambientesrl@pec.it Tel. 0445 407662 - Fax 0445 538010

COMUNE DI ISOLA VICENTINA PROVINCIA DI VICENZA

REGIONE VENETO

DITTA MOGNON SAS DI MOGNON MAURO & C.

PROGETTO IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI CON MESSA IN RISERVA E TRATTAMENTO DI RIFIUTI

DI LEGNO

PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL’ ART. 8 DELLA LEGGE QUADRO 447/95

Il richiedente: MOGNON SAS DI MOGNON MAURO & C.

SEDE LEGALE

Via Fossanigo, 34/B – Isola Vicentina (VI) SEDE OPERATIVA

Via Gilles Villeneuve, 13 – Isola Vicentina (VI)

Elaborato n.

2

IL PROGETTISTA Ing. Nicola Gemo

(2)

Sommario

1) PREMESSA ... 3

2) NORMATIVA ... 4

3) PREVISIONE DELLA RUMOROSITÀ ... 5

3.1)Tempi ... 5

3.2) Strumentazione e metodo di misura ... 6

3.3) Individuazione area, descrizione contesto territoriale ed individuazione ricettori sensibili ... 7

3.4) Descrizione delle sorgenti e modalità di svolgimento attività aziendale ... 9

4) RILEVAZIONI FONOMETRICHE ... 17

4.1) Rilevazioni Fonometriche ... 17

4.2) Stima dei livelli sonori ... 18

5) VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI ... 23

6) TRAFFICO VEICOLARE INDOTTO ... 25

7) CONCLUSIONI ... 25

ALLEGATI:

Allegato 1: Estratto del documento di zonizzazione acustica del territorio comunale di Malo e Isola Vicentina Allegato 2: Lay-out aziendale di progetto

Allegato 3: Report di misura

Allegato 4: Foto aerea area aziendale ed area limitrofa con individuazione area aziendale abitazioni più vicine e posizioni di misura rilevate

Allegato 5: Valori dati tecnici sorgenti

Allegato 6: Certificati di taratura strumentazione di misura

(3)

1) PREMESSA

La ditta MOGNON SAS DI MOGNON MAURO & C. con sede legale in Via Fossanigo 34/B nel Comune di Isola Vicentina (VI) opera attualmente come azienda di trasporti conto terzi utilizzando mezzi propri.

Presso una nuova sede operativa sita in Via Villeneuve 13 nel Comune di Isola Vicentina intende ora presentare richiesta per la realizzazione di un impianto di messa in riserva R13 finalizzata al trattamento R3 di rifiuti costituiti da trucioli di legno proveniente dalla lavorazione di legno vergine.

Il processo di trattamento R3 dei trucioli di legno consiste in un’operazione di separazione mediante vaglio rotante del truciolo in due frazioni a diversa granulometria e di eliminazione della polvere presente mediante aspirazione e filtrazione in filtro a maniche.

La Ditta svolgerà l’attività solo in periodo diurno, dal lunedì al venerdì, con orario di lavoro giornaliero indicativo compreso nel periodo dalle ore 07:00 alle 20:00.

(4)

2) NORMATIVA

I riferimenti normativi da prendere in esame per il caso specifico dal punto di vista acustico sono i seguenti:

• Legge 26 ottobre 1994 n° 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”

• D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”

• Del D.M. 16 marzo 1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”

• Legge Regionale Veneto 10 Maggio n. 99 n. 21;

• D.G.R. Veneto n. 4313 del 21 Settembre 1993: “Norme in materia di inquinamento acustico”

• DDG ARPAV n.3/2008 “Linee guida per la elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell’art. 8 della L.Q. 447/1995”2) PREVISIONE DELLA RUMOROSITÀ

(5)

3) PREVISIONE DELLA RUMOROSITÀ

La previsione è stata eseguita per stabilire se le rumorosità prodotte dalla futura attività della Ditta MOGNON SAS DI MOGNON MAURO & C. presso il sito in oggetto, saranno tali da rispettare i limiti imposti dalla normativa attualmente applicabile.

Per caratterizzare la zona da un punto di vista acustico sono state inoltre effettuate, in data 9 luglio 2020 a partire dalle ore 14:00 circa, in prossimità del ricettore sensibile maggiormente esposto, delle misurazioni al fine di valutare il rumore residuo della zona (vedi Rilevazioni fonometriche al punto 4).

Per la stima della potenza acustica prodotta dai macchinari, si sono utilizzati i valori di potenza acustica dichiarati dal costruttore di tali apparecchiature o da dati di letteratura.

3.1)Tempi

I tempi di riferimento, considerando l’orario di attività della Ditta, sono quelli stabiliti dalla normativa vigente come “periodo diurno” (intervallo di tempo compreso tra le ore 06:00 e le ore 22:00).

I tempi di campionamento delle misure presso i ricettori maggiormente esposti sono stati pari a 2 ore circa.

(6)

3.2) Strumentazione e metodo di misura

Per le misure è stato utilizzato un fonometro integratore 01 dB tipo FUSION (matricola n° 11460) con microfono G.R.A.S. tipo 40CE (matricola n° 259676) e calibratore AKSUD 5117(matricola n°

28432); strumenti tutti di classe 1.

L’indagine è stata eseguita, come stabilito dalla normativa vigente in materia, dal tecnico competente in acustica Dott. Ing. Massimiliano Soprana in collaborazione con il tecnico in acustica Lora Matteo.

Il fonometro è stato posto su treppiede a circa 1,5 metri dal suolo, il microfono è stato munito di cuffia antivento e cavo di prolunga, posizionato a minimo un metro da superfici interferenti ed orientato verso la sorgente di rumore in oggetto.

Le condizioni meteorologiche erano buone; tutte le misurazioni sono state effettuate in assenza di vento e/o correnti d’aria tali (inferiori a 5 m/s) da influenzare i risultati ed hanno fornito un livello sonoro continuo equivalente ponderato in curva A.

Per quanto riguarda i dati metereologici si può fare riferimento ai dati ARPAV validati per la stazione di Malo messi a disposizione dal centro meteorologico di Teolo.

Data (gg/mm/aa)

Temp. aria a 2 m

(°C)

Pioggia (mm)

Umidità rel.

a 2 m (%)

Radiazione globale (MJ/m2)

Pressione

(hPa) Vento a 10 m

med min max tot min max tot med

Velocità med (m/s)

Raffica

massima Direz.

preval.

ora m/s 09/07/20 24.9 16.8 31.1 0.0 36 88 27.940 1006.2 0.8 14:27 4.3 NO

Il fonometro è stato calibrato prima e dopo i cicli di misura e tali calibrazioni non hanno rilevato variazioni di lettura dello strumento.

(7)

3.3) Individuazione area, descrizione contesto territoriale ed individuazione ricettori sensibili

Per l’individuazione dell’area di appartenenza su cui è localizzata la Ditta ed i limiti utilizzati, si fa riferimento alla zonizzazione acustica del territorio, realizzata dal Comune di Isola Vicentina secondo quanto disposto dall’art. 6 della Legge Quadro 447 del 26 Ottobre 1995 e relativo D.P.C.M.

del 14 Novembre 1997.

La classe di appartenenza dell’area in oggetto viene definita come “Classe V – Aree prevalentemente industriali” che prevede un Valore limite assoluto di immissione di Leq(A) pari a 70 dB(A) per il periodo diurno, un Valore limite assoluto di emissione di Leq(A) pari a 65 dB(A) per il periodo diurno ed un limite differenziale di immissione pari a 5 dB(A) per il periodo diurno.

Il ricettore sensibile si può identificare con l’abitazione vicina sita a Nord Est sita nel confinante comune di Malo, considerato il ricettore più esposti alle emissioni acustiche della Ditta in oggetto, il ricettore all’ interno di una classe acustica definita come “CLASSE III”, ossia limite assoluto di immissione di Leq(A) pari a 65 dB(A) e limite assoluto di emissione di Leq(A) pari a 65 dB(A) per il periodo diurno..

Il ricettore indagato risulta strutturato con la porzione abitativa più vicina alla Ditta composta di 2 piani fuori terra (denominato R1a), mentre la parte sita più ad est dello stesso ricettore risulta con 3 piani fuori terra (denominato R1b).

Per il calcolo del rumore emesso presso tali ricettori si sono considerati i seguenti piani fuori terra:

Ricettore N° piani fuori terra Classe acustica di pertinenza

Altezze di verifica emissione:

R1a 2 III 4,5 m;

R1b 3 III 7,5 m

(8)

Per la denominazione dei ricettori e le distanze dal futuro impianto si fa riferimento alle immagini sotto riportate:

R1a R1b

Ditta

Ricettore

R1a R1b

60 m

(9)

3.4) Descrizione delle sorgenti e modalità di svolgimento attività aziendale

Per la movimentazione del materiale, verrà utilizzato un caricatore a braccio telescopico Manitou BF PR 380, con valore di pressione acustica misurata (a 7 metri) pari a 84 dB (indicato nel libretto di circolazione del mezzo), sulla base di quanto riportato si è calcolata una potenza acustica pari a 109 dB, l’utilizzo di tale mezzo di sollevamento è stimato in 2h/giorno.

I rifiuti vengono conferiti mediante autocarri con cassone scarrabile, il carico dei mezzi in arrivo viene scaricato all’interno su superficie pavimentata in cemento lisciato.

Per quanto riguarda la movimentazione autocarri, non essendo questi di marca e modello vario, si sono utilizzati dati di letteratura (vedi allegato) per la descrizione della potenza acustica, con valori riportati nella tabella sottostante.

Nome Spettro ottave (dB)

63 125 250 500 1000 2000 4000 8000

Autocarro 107,0 98,9 94,0 96,0 98,0 97,0 95,5 92,8

La movimentazione degli autocarri avverrà all’interno dello stabile, utilizzando il portone sito a Nord sia per l’ingresso che per l’uscita dei mezzi.

L’impianto di trattamento è costituito da una coclea di caricamento inclinata di portata oraria massima di 11,36 mc/h pari a 2.49 t/h (considerando un peso specifico del rifiuto di 220 kg/mc) di rifiuto costituito da trucioli di legno.

La coclea, attraverso una tramoggia di scarico delle stesse dimensioni di quella di carico, alimenta dall’alto un vaglio rotante per la separazione del truciolo (granulometria > 5 mm) dalla segatura (granulometria compresa tra 1,5 mm e 5 mm) con portata oraria massima di 2 t/h.

(10)

Il vaglio rotante effettua una separazione dimensionale (granulometrica) del materiale entrante in due, o più frazioni. I materiali da vagliare vengono introdotti nell’estremità (alta) del tamburo; il movimento rotativo del tamburo combinato alla spirale saldata all’interno, fa avanzare il materiale verso l’altra estremità; il movimento di rotazione scuote il materiale portandolo continuamente a contatto con le griglie del tamburo stesso; i materiali più grandi (superiori ai fori delle griglie) continuano ad avanzare, mentre quelli più piccoli cadono dalle griglie; il materiale scaricato dalla prima griglia viene scaricato direttamente alla tramoggia di aspirazione per il trasporto, infine la parte più grossolana, lo scarto, verrà a sua volta scaricato nella parte terminale del vaglio con apposito sacco di raccolta dello stesso .

Dati tecnici: Produzione: 1,0 – 2,0 Ton/h. Dim. max. materiale in uscita: 1,5 – 5 mm. Diametro: 640 mm. Caratteristiche tecniche vagliatura: 1.500 x fori Ø 12 mm. Potenza installata: 1,1 kW.

Data la tipologia di impianto ed il materiale vagliato (trucioli di legno), si stima che il rumore prodotto dall’impianto di vagliatura sia inferiori di oltre 10 dB(A) rispetto ai rimanenti macchinari (caricatore telescopico e autocarro) durante la fase di carico e movimentazione (fase maggiormente rumorosa e utilizzata come riferimento per i calcoli della presente relazione)

(11)

A servizio dell’ attività durante il periodo di funzionamento diurno si deve considerare inoltre la presenza di un impianto di aspirazione costituito da un ventilatore centrifugo a pale rovesce posto all’ interno dello stabilimento, mentre la condotta di uscita verrà installata fino al raggiungimento della quota di 1 metro sopra il tetto dell’ edificio (h totale 9,5 m).

Le caratteristiche del camino di aspirazione saranno le seguenti:

- Portata: 5400 m3/h

- Tipo ventilatore: ventilatore centrifugo a pale rovesce - Potenza elettrica: 4,5 kW

- velocità del flusso: 3 m/s - Diametro condotti: 500 mm

- Lunghezza condotti: 8 m (condotto rettilineo circolare senza rivestimento) - Sezione uscita: 0,75 m2

Per tale impianto di aspirazione calcolato un livello di ponteza Lwuta a partire dalla seguente formula

Lwuta =130 +20 lg P −10 lg Q Dove

P è la potenza elettrica del motore in kW Q è la portata dell’aria espressa in m3/h

Per potere distribuire la potenza sonora globale così ottenuta in livelli per bande di ottava si applicano le seguenti correzioni (da sommare al livello di potenza sonora globale):

Frequenza [Hz] 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000

Ventilatore centrifugo a pale

curve rovesce -4 -6 -9 -11 -13 -16 -19 -22

Ventilatore centrifugo a pale

curve in avanti -2 -6 -13 -18 -19 -22 -25 -30

Ventilatore centrifugo a pale

radiali diritte -3 -5 -11 -12 -15 -20 -23 -26

Ventilatori assiali -7 -9 -7 -7 -8 -11 -16 -18

Flusso misto 0 -3 -6 -6 -10 -15 -21 -27

(12)

Non è necessario conoscere il livello di pressione sonora in ogni punto dell’impianto. È necessario conoscere la riduzione che subisce l’energia sonora durante il percorso per prevedere la potenza sonora irradiata in ambiente ai terminali del condotto

(LW_AMB).

Si calcolano preliminarmente le attenuazioni del livello di potenza sonora, in dB, dovute a ciascun elemento dell’impianto. La potenza sonora irradiata ai terminali del condotto vale:

Sulla base dei dati forniti come la portata dell’aria, la superficie delle bocchette e la geometria del condotto, si calcolano le attenuazioni con l’ausilio dei diagrammi seguenti.

(13)

Avib = Attenuazione di potenza sonora dovuta alle vibrazioni delle pareti del condotto

(14)

Arif = Attenuazione di potenza sonora dovuta alla riflessione in direzione della sorgente

(15)

Adir = Attenuazione di potenza sonora dovuta alle diramazioni

(16)

Ater = Attenuazione di potenza sonora ai terminali del condotto

Dai dati dell’ impianto sopra descritti si sono calcolati i seguenti livelli di potenza acustica per rappresentati il condotto di uscita (sorgenti puntiformi):

Sorgente Spettro ottave (dB)

63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 Impianto di

aspirazione 98,3 100,3 99,8 98,0 95,6 92,6 89,6 86,6

(17)

4) RILEVAZIONI FONOMETRICHE

4.1) Rilevazioni Fonometriche

Si riporta di seguito la tabella di indicazione delle rilevazioni fonometriche effettuate per caratterizzare la zona da un punto di vista acustico al fine di valutare il rumore residuo della zona.

Posizione di misura

Periodo Identificazione Posizione di misura

Caratterizzazione Sorgenti Significative

Leq [dB(A)]

1

Diurno

Presso R1a e R1b -Traffico veicolare su strade limitrofi

-Attività Ditte limitrofi

46,6

Nota: Non si è proceduto al calcolo del cosiddetto livello di rumore corretto (LC) definito dal D.M. l6 marzo 1998 (Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico) poiché secondo quanto previsto dallo stesso D.M. il livello del rumore residuo deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale (stimato con il software di calcolo previsionale di cui al successivo punto della presente relazione).

(18)

4.2) Stima dei livelli sonori

Per la stima dei livelli sonori, è stato utilizzato un software di calcolo previsionale denominato

“Prelude 1.1” che permette valutazioni di sorgenti puntiformi e lineari ed include la possibilità di stimare la rumorosità generata dalle installazioni impiantistiche e dalle infrastrutture stradali i cui livelli si propagano in campo libero oppure schermato da ostacoli quali barriere o edifici.

La stima previsionale è stata condotta ai sensi della norma UNI ISO 9613 - 2 e risulta conforme alla direttiva europea 49/2002/CE circa la valutazione delle attenuazioni che subiscono i livelli di rumorosità durante la loro propagazione in ambiente esterno.

Tale programma ha consentito di simulare la rumorosità generata dalle attività della Ditta in oggetto come una sorgente puntiforme rappresentante l’ impianto di aspirazione e da ulteriori sorgenti puntiformi rappresentanti una porzione della facciata del capannone, considerando i portoni mantenuti chiusi.

Lo stabile in seguito viene segmentato come previsto dalla norma Uni 12354-4 e ciascun segmento viene rappresentato da una sorgente puntiforme con potenza acustica calcolata secondo la seguente formula:

Dove

(19)

I valori di potenza acustica di ciascuna facciata sono stati stimati immettendo i dati di rumorosità descritti al precedente paragrafo 2.4 per le sorgenti acustiche presenti all’ interno dello stabile (impianto di frantumazione coibentato e carrello elevatore), considerando un coefficiente di assorbimento medio α pari a:

63Hz 125Hz 250Hz 500Hz 1KHz 2KHz 4KHz 8KHz

0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,3

A partire dai seguenti valori di potere fonoisolante

(20)

Il potere fonoisolante R’ del segmento considerato è stato calcolato, considerando il potere fonoisolante R’i dei singoli elementi che compongono la facciata e l’ isolamento acustico normalizzato di ciascun piccolo elemento di facciata, tramite la seguente formula:

Il livello di pressione acustica Lp,int,i è stato calcolato tramite la seguente formula

Dove

I calcoli sono stati

eseguiti ipotizzando

una

Potere fonoisolante in dB

Freq (Hz) Pareti in calcestruzzo e copertura in Cls Vetrate* Portone

63 22 18 20

125 24 18 22

250 26 24 24

500 35 27 25

1000 42 29 27

2000 48 31 29

(21)

temperatura dell’ aria pari a 10°C, un’ umidità relativa del 50%, un fattore di assorbimento del suolo G pari ad 1,0.

Dalle formule sopra riportate si sono calcolati i seguenti valori di potenza acustica per ciascun segmento:

Nome Id 63Hz 125Hz 250Hz 500Hz 1000Hz 2000Hz 4000Hz 8000Hz

S1 Facciata 95,8 89,3 79,2 76,4 74,2 69,63 62,8 56,5

S2 Facciata 96 89,5 79,4 76,6 74,4 69,8 62,9 56,7

S3 Facciata 96 89,5 79,4 76,6 74,4 69,8 62,9 56,7

S4 Camino 98,2 100,2 99,7 98,0 95,6 92,6 89,6 86,6

A partire dai dati sopra riportati , il software ha consentito di elaborazione i livelli di pressione acustica stimati considerando la massima rumorosità generata dall’attività aziendale e sono stati rappresentati sullo sfondo ricavato da un elaborato grafico di progetto, al piano di altezza pari a 7,5 m rispetto al terreno.

Vista aera

(22)

Il programma esegue una rappresentazione dell’andamento spaziale della pressione acustica attraverso mappe di isolivello caratterizzate da scale cromatiche di individuazione dei diversi livelli sonori ed ha fornito presso i ricettori i livelli riportati nella seguenti tabella:

Identificazione Ricettore altezza

(m) Leq

[dB(A)]

R1a 4,5

43,6

R1b 7,5

49,3

(23)

5) VERIFICA DEL RISPETTO DEI LIMITI

Per la verifica del rispetto dei limiti si è fatto riferimento cautelativamente ad un tempo di funzionamento simultaneo degli impianti pari a 16 ore nel periodo di riferimento diurno, anche se verosimilmente il tempo massimo di utilizzo del sollevatore telescopico e dell’ autocarro all’ interno dello stabile saranno al massimo di 2 ore.

Per la verifica del rispetto del valore limite di immissione assoluto diurno si deve considerare la tabella di seguito, riportante i livelli rilevati e corretti nella posizione di misura presso il ricettore R1, riconducibili agli eventi sonori a massimo disturbo; come previsto dalla normativa il livello viene poi ricalcolato all’ interno del ricettore.

Per l’ attenuazione del rumore a finestre aperte si è preso in considerazione la pubblicazione di G.

Iannace e L. Maffei – Attenuazione del rumore ambientale attraverso un finestra aperta DETEC – Facoltà di Ingegneria – Università di Napoli “Federico II”.

In tale pubblicazione si è osservato che su un vasto campione di finestre l’ attenuazione media dovuta del rumore misurato in facciata, all’ interno di un ambiente abitativo risulta pari a 6 dB(A).

Ricettore

Rumore residuo (misurato)

dB(A)

Rumore generato

da Ditta (stimato) dB(A)

Rumore Ambientale

dB(A)

Valore ambientale

interno dB(A)

Valore differenziale

dB(A)

Rispetto dei limiti

“A” “B” “C=A+B”

R1a (h 4,5) 46,6 43,6 48,4 42,4 *

SI

R1b (h 7,5) 46,6 49,3 51,2 45,2 *

SI

Essendo il livello di rumore ambientale all’interno del ricettore a finestre aperte inferiore a 50 dB(A), il valore limite differenziale non trova applicazione.

(24)

Ricettore

Rumore residuo (misurato)

dB(A)

Rumore generato

da Ditta (stimato) dB(A)

Rumore Ambientale

dB(A)

Valore limite di emissione

dB(A)

Valore limite di immissione

assoluto dB(A)

Rispetto dei limiti

“A” “B” “C=A+B”

R1a (h 4,5) 46,6 43,6 48,4 55,0 60

SI

R1b (h 7,5) 46,6 49,3 51,2 55,0 60

SI

(25)

6) TRAFFICO VEICOLARE INDOTTO

L’impatto sulla viabilità non sarà significativo, rispetto alla viabilità attuale: in quanto sono previsti al massimo 4 transiti di autocarri in ingresso e 4 in uscita al giorno.

7) CONCLUSIONI

Considerando la tipologia e le modalità delle lavorazioni svolte, il posizionamento delle sorgenti di rumore, i confini di proprietà e delle zona, natura e dimensioni degli ostacoli sui percorsi di propagazione del rumore verso i ricettori, distanze con gli altri insediamenti ed il tipo di zona in cui sono individuati i ricettori, si prevede che saranno rispettati, presso i ricettori sensibili, i limiti di immissione (differenziale ed assoluto) ed emissione previsti nel periodo diurno per tali aree dalle zonizzazioni acustiche previste dai comuni di Malo e Isola vicentina.

Le caratteristiche e le modalità di svolgimento dell’attività in oggetto, sono quelle indicate dalla Ditta stessa; qualsiasi variazione non è, di conseguenza, oggetto della presente relazione.

Valdagno, 8 agosto 2020

Il Tecnico Competente Il Tecnico

(N° 239/Regione Veneto)

(26)

Ditta

(27)
(28)

Ricettore

(29)
(30)

Ricettore Posizione di misura

Area aziendale

(31)

Time history

Spettro in frequenza

MOGNON Leq 500ms A Sorgente :RESIDUOGIO 09/07/20 14h01m13s000 45.3dB GIO 09/07/20 16h02m37s500 61.9dB MOGNON Leq 500ms A Sorgente :Non codificatoGIO 09/07/20 14h01m13s000 dB GIO 09/07/20 16h02m37s500 dB

RESIDUO Non codificato

30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80

14h10 14h20 14h30 14h40 14h50 15h00 15h10 15h20 15h30 15h40 15h50 16h00

[ID=1] Autospettro Hz;(dB[2.000e-05 Pa], PWR) 6.3 42.0

10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60

8 16 31.5 63 125 250 500 1 k 2 k 4 k 8 k 16 k

(32)

File 20200709_091022_160237 OK Ubicazione MOGNON

Tipo dati Leq Pesatura A

Inizio 09/07/20 14:01:22:000 Fine 09/07/20 20:53:38:000

Leq Durata

Sorgente Lmin Lmax L99 L95 L90 L50 L10 L1 complessivo

Sorgente dB dB dB dB dB dB dB dB dB h:m:s:ms

RESIDUO 46,6 33,3 71,6 35,4 36,4 37,0 41,9 47,6 57,6 02:01:16:000

(33)
(34)
(35)
(36)
(37)
(38)
(39)
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