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S. Pasqua 2018
N° 87
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Hanno collaborato a questa edizione: Caterina, Emilio, Ezio, Francesca, Marcello, Marina. M.Rosa Matteo, Valeria. Stampato in proprio nella sede di Mignanego e distribuito da tanti volontari.
TESSERAMENTO 2017 SOCI EFFETTIVI
SOCI FEDELISSIMI
MOREGO: 29 rinnovi (24 sostenitori) Pedemonte Michela (M) SESTRI: 29 rinnovi (28 sostenitori) Pedemonte Matteo (M) BARRIERA: 49 rinnovi (32 sostenitori) Bruzzone Ilaria (B) ESTERNI: 87 rinnovi (45 sostenitori)
Barcella Anna Maria (B) Mazzoleni Martina (B) Mazzoleni Silvia (B) Mazzoleni Osvaldo (B) Gazzo Diego (E)
Pedemonte Francesca (E) Rossi Andrea (B)
Bavastro Angela (E) Dall’Acqua Claudia (S) Ferrando Maria Teresa (E) Pedemonte Giorgio (E)
SOCI VETERANI 1 STELLA
NOTIZIE DAL GRUPPO
Un augurio da tutta Ca’Zena al nuovo parroco alla Barriera di Mignanego
Don Giacomo Chiossone
04/15 LUGLIO - Turno “Federico” - Resp. Marcello 15/22 LUGLIO - Turno ACR Barriera - Resp. Stefania 22/29 LUGLIO - Turno “Severino” - Resp. Giuliano 29 LUGLIO/05 AGOSTO - “Gruppo Scarponi”
05/12 AGOSTO - Turno “Elena” - Resp. Maria Teresa
12/19 AGOSTO - Gruppo Famiglie Sestri con Don Giovanni 19/26 AGOSTO - Gruppo Famiglie Isoverde con Don Giulio
TURNI ESTATE 2018
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Cari Amici,
Come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!
Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: ”coraggio”!
La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini.
La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla.
Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi.
Coraggio, disoccupati.
Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati.
Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto.
Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito.
Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via.
Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.
Vostro
Don Tonino, Vescovo
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Sulla linea della Lettera
Pastorale del nostro Arcivescovo di quest’anno (”Non sei solo”- disponibile anche sul sito della Diocesi: www.chiesadigenova.it) condividiamo questo bell’augurio di un altro Vescovo, di cui ricorre quest’anno il 25° dalla morte: don Tonino Bello.
Un Pastore molto amato dalla sua gente di Molfetta e una guida sicura per i giovani ... una bella figura nel cammino verso il Sinodo a loro dedicato, che si terrà il prossimo ottobre ... SANTA PASQUA!
TO LA LENTE...
Don Antonio Bello (Alessano, 18 marzo 1935 – Molfetta, 20 aprile 1993), è stato un vescovo cattolico italiano. Ordinato Sacerdote l’8 dicembre 1957, fu nominato da Papa Giovanni Paolo II e consacrato Vescovo il 30 ottobre del 1982. Sin dagli esordi il suo ministero fu caratterizzato da un rifiuto dei segni del potere (girava in autobus e in bicicletta) e da una costante attenzione per gli ultimi; sua la definizione di “Chiesa del Grembiule” per indicare allo stesso tempo umiltà e azione. Fu terziario francescano. Innumerevoli i suoi scritti; fonda nel 1990 la rivista mensile “Mosaico di pace” e scrive diversi articoli per il Manifesto. Ancora più eclatanti le sue azioni, come la marcia dentro la città di Sarajevo nel dicembre del 1992, assediata dei cecchini Serbi.
La Congregazione per le Cause dei Santi ne ha avviato il processo di beatificazione.
COSA E’ SUCCESSO DA NATALE SINO AD OGGI Capodanno,dal 27/12/2017 al 4/1/2018
. Gruppo molto numeroso, tanta neve ad imbiancare il panorama, un ottimo cenone goduto in compagnia. Il soggiorno è stato molto piacevole ed i giorni sono volati via in un batter d’ali.Settimana bianca, dal 17/2 al 24/2/2018
. Una presenza media di 35 persone, il gruppo era formato da bambini e da adulti, una miscela ben riuscita. Quest’anno abbiamo goduto di un super panorama invernale .. eravamo quasi sepolti dalla neve! I nostri sciatori non si sono fatti intimorire dalle giornate nevose ed hanno sciato in tutte le condizioni meteo, compresi i bimbi. Pensate che un amico ci ha raggiunti con la bicicletta, è salito da Verres pedalando sulla neve … qualcuno vuol ripetere l’impresa?☺
Don Nicolò, dal 25/2 AL 4/3
. Anche quest’anno desidero ringraziare Dio e la comunità di Ca’Zena per averci dato la possibilità di vivere la straordinaria esperienza di una settimana bianca parrocchiale. Dal 25 febbraio al 4 marzo, bambini, ragazzi, giovani, adulti, intere famiglie hanno potuto godere della bellezza della Val d’Ayas, della gioia delle sciate e delle ciaspolate, della serenità della preghiera e della fraternità. Il sottoscritto e don Matteo Conte si sono alternati per garantire la presenza costante di un sacerdote e la celebrazione quotidiana della Santa Messa;
penso che la famiglia Cassissa dal cielo sia stata contenta dell’Eucarestia a Ca’ Zena. Secondo uno stile che da qualche tempo stiamo portando avanti nella nostra parrocchia la partecipazione alla settimana è stata aperta a tutti, chiedendo ad ognuno di contribuire economicamente secondo le proprie possibilità; questa scelta ha permesso la partecipazione di alcune persone che difficilmente avrebbero potuto essere presenti. La settimana bianca, come da tradizione, ha visto la partecipazione della comunità vocazionale delle Vigne, cinque ottimi sciatori, e di alcuni giovani
della parrocchia. La Madonna ci ha donato non poche giornate di sole proprio quando quasi tutta l’Italia e Genova stessa erano imbiancate da copiose continue nevicate. Non è mancato il freddo, adeguatamente combattuto da vestiti pesanti, dal fuoco del camino, da pranzi preparati con amore e dal calore della bellezza di ritrovarsi insieme. Chiedo al Signore di poter offrire a tutti la possibilità di vivere momenti indimenticabili insieme e di ricompensare tutti coloro che si spendono per curare Ca’ Zena e le altre strutture della nostra diocesi. Con gratitudine
Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, parroco di Nostra Signora delle Vigne.
Subito dopo Don Nicolò, un gruppetto è salito a Ca’ Zena sino al 7 marzo, fra cui Marcello che si è occupato di chiudere la casa.
Attività svolte a Genova
–Serata foto/film alla Barriera, 27/1
. La proiezione è stata preceduta da una bella pastasciutta e da ottime torte salate e dolci condivise. La serata è stata molto piacevole. Quest’anno le foto erano moltissime perché oltre alle foto dell’intero anno abbiamo rivisto i festeggiamenti del 50° a San Cipriano, Champoluc e nelle varie parrocchie.Raduno tesseramento 11/3 alla Barriera
. Raduno in cui i soci vengono informati sull’andamento dell’associazione, sui lavori fatti e su quelli in programma, sul tesseramento, il tutto rallegrato da vari canti e dall’intrattenimento di Caterina.Ca’ Zena per me
Una nuova rubrica ideata affinché ognuno di Voi possa raccontare e condividere i ricordi, le impressioni ed i propri pensieri.
La prima intervista è per Maria Antonietta Galotta, socia dalla nascita del gruppo e unica presidentessa del “gruppo Ca’Zena”
dal 1997 al 1999.
Antonietta, quando hai iniziato ad andare a Ca’Zena? Raccontaci dei tuoi primi ricordi.
Cosa rende unica Ca’Zena? Secondo te, in cosa si distingue dalle altre Associazioni, perché è cosi diversa ed emoziona (ognuno che la vive)?
Quando vai a Ca’Zena cosa ti piace fare? (Camminare, passeggiare, stare in casa, ...)
Immagino tu abbia molti bei ricordi di Ca’ Zena, impossibile dire quale sia il più bello, magari sceglierne uno tra i molti, uno che ti è rimasto nel cuore... Qual’è e perché proprio lui?
Ho frequentato Ca’Zena fin dall’inizio, cioè dal 1967. Naturalmente solo d’estate. Erano le mie uniche vacanze e anche, probabilmente, quelle delle altre.
Dico “delle altre” perché erano gli anni in cui ragazze e ragazzi non potevano stare insieme. Infatti, all’epoca i turni erano diversi da quelli di oggi: prima salivano i ragazzi; dopo 15 giorni di soggiorno, c’era il cambio turno, quindi salivano le ragazze e i ragazzi scende- vano. Gli unici momenti di incontro erano la Santa Messa e il pranzo del giorno di cambio turno.
La montagna era una meraviglia. A giorni alterni si andava in gita.
Ricordo ancora quel lungo “serpentone” di ragazze in fila che, con fatica, si arrampicavano in silenzio (o quasi...).
Di certo non c’era silenzio quando mangiavamo: nel salone gremito, grida e risate a crepapelle erano all’ordine del giorno.
Benchè giovanissime abbiamo imparato a cucinare, naturalmente sotto la supervisione di Elena o di Zafferina.
Ma soprattutto, abbiamo imparato a stare insieme in armonia in un contesto dove tutti sono al servizio di tutti.
Certo non mancava qualche piccolo screzio, ma si cercava subito di fare pace.
Arrivata la sera, ci riunivamo per il tradizionale Bivacco ed ognuna poteva dire la sua su un argomento scelto oppure parlare degli avvenimenti della giornata.
Con la preghiera della sera tutti a nanna... (ma non sempre).
Ca’ Zena per me è unica perché non è solo una casa per ferie ma un ritrovo dove tutto emoziona: la maestosità della montagna, l’aria di famiglia che si respira in casa e soprattutto la Cappella, dove si prega insieme e si ringrazia Dio per i doni che ci ha fatto, in particolare quello di poter incontrare i Cassissa che, con il loro lavoro, la loro tenacia, la loro disponibilità e il loro amore ci hanno fatto assa- porare queste meraviglie.
Sicuramente vado a Ca’Zena per camminare, ma anche per stare un po’ con gli amici, che magari a Genova incontro meno, visti gli impegni quotidiani di ognuno. Mi piacciono anche le passeggiate per ammirare il panorama.
Fra i tanti ricordi, scelgo la mia prima gita importante: il rifugio Quintino Sella. Li abbiamo passato una notte. Fuori c’era uno spettacolo meraviglioso: il cielo che si poteva quasi toccare, un mare di ghiaccio, il grande silenzio. Dentro... per letto una tavolata da condividere con altre persone. Ma tutto riusciva grandioso.
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Ca’ Zena per me Vivo a Castagna di Serra Riccò e faccio volontariato presso il Centro di Ascolto
Vicariale e presso la P.A. Valsecca Croce Bianca. Il Centro d’Ascolto è abbastanza faticoso. Siamo un gruppo di 4 persone e siamo aperti al giovedì per accogliere le persone più sfortunate, ascoltarle e cercare di aiutarle ad uscire da situazioni difficili. Il problema più diffuso è la perdita del lavoro, con la conseguente difficoltà di arrivare a fine mese. Se non c’è lavoro non c’è dignità.
Presso la P.A. Valsecca Croce Bianca, invece, mi occupo di contabilità.
Ho ricoperto il ruolo di presidente sotto la guida di Elena per due anni. I tempi erano diversi. Ricordo i primi approcci presso il notaio Ansaldo per la costituzione dell’Associazione.
Ho partecipato alle commissioni per i festeggiamenti dei vari anniversari di Ca’ Zena e comunque ho cercato di dare il mio contributo là dove potevo essere utile.
Attualmente faccio parte della Commissione Raduno con Maria Teresa Ferrando, Adriana e Caterina e ci occupiamo di preparare i vari raduni.
La mia nipotina si chiama Arianna e ha due anni. Ovviamente, come tutti i nonni, l’adoro.
Sinceramente nutro qualche perplessità sulla continuazione dell’Associazione fra 20 anni, ma allo stesso tempo non mi voglio arrendere. Forse, impegnandoci tutti ognuno secondo le proprie possi- bilità, si potrebbe riuscire nell’impresa e bambini come la mia nipotina potrebbero conoscere il valore di Ca’ Zena.
Sappiamo che sei una persona molto attiva nel sociale, raccontaci delle tue esperienze (il quartiere dove vivi, dove fai volontariato, la parrocchia, etc...)
Hai avuto molte mansioni nella storia di Ca’ Zena, dall’essere presidente ad aver partecipato a varie commissioni. Parlaci dei tuoi incarichi e delle tue esperienze.
Sei diventata nonna di una bellissima bimba (nome, età). Se immagini Ca’Zena fra 20 anni, cosa vedono i tuoi occhi?
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Carissimi Amici di Ca’Zena,
che il Signore Vi benedica e Vi aiuti a mantenere lo spirito di Fede, di amicizia e di fraternità.
Che la Quaresima e la Pasqua Vi aiutino a rinnovare la
vita cristiana che abbiamo ricevuto nel battesimo.
Per tutto quello che avete fatto e per tutti coloro che hanno partecipato in una qualche maniera, insomma per tutto questo anno di festeggiamenti appena trascorso, non riesco a dirVi altro che un grandissimo e caloroso GRAZIE che sgorga, con commozione ed allegria, dal profondo del cuore della sempre
Vostra affezionatissima
P.S.
Ho dimenticato di ricordarVi, anche se vi è già stato detto, che la ricorrenza appena trascorsa non DEVE essere considerata un traguardo raggiunto, ma il campo base dove ci si ricarica di nuove energie, fisiche e morali e da dove si riparte verso cime ancora più alte e splendenti.Per rendere più completa ed appagante l’impresa appena
realizzata, mi piacerebbe rivedere ancora qualche volta (insieme a Voi naturalmente) tutti quelli che si sono distaccati dalla
nostra cerchia. A questo proposito Vi sarei grata se provaste a
riavvicinare gli amici che, per loro motivi, si sono allontanati, per invitarli a rientrare nel nostro gruppo e partecipare tutti, ma proprio tutti, al gigantesco girotondo che, lasciatemi sognare, farete intorno a me in qualche prossima occasione.
Cari Amici
Ca’ Zena
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Qui
Ca’ Z ena
Lo dic al Giornalino
Con questo numero diamo il via ad una nuova rubrica di libera espressione, dedicata ai Soci ed aperta anche a tutti gli Amici che conoscono e vivono Ca’Zena.
In queste pagine sarà possibile pubblicare scritti, disegni, frasi, pensieri e parole, foto, commenti e tutto ciò riguardi Ca’Zena, ma non solo, perché tutto è spunto di riflessione e crescita intellettuale.
Sempre in questa rubrica si potranno proporre gite, serate e inviare fotografie.
SCRIVETE A: giornalinodi [email protected] o CONTATTATE: Francesca 3493425751
Allora senza indugio ... Iniziamo subito con un mini racconto dall’aria molto familiare.
Finalmente è arrivata l’estate e con lei le mie ferie
Seduto al mio tavolino ben apparecchiato, penso a quanto ho visto salendo per il sentiero.
Aspetto che mi venga servito quanto ordinato, ho appetito, e desidero un bel piatto di polenta concia ed una coppa di panna montata con i frutti di bosco.
Da qui puoi toccare il cielo con un dito, intuisci come potrebbe essere il paradiso... come?
Con il cielo blu, con i monti innevati, con i prati fioriti, tutto attorno pace e natura.
Ma chi saranno state quelle fortunate persone che abitano quella baita? Sarà un rifugio o sarà una casa privata? Non sono riuscito a capirlo, ho girato il mio capo richiamato da quel vociare.
Magari mentre scendo mi fermo un attimo a chiedere se è un rifugio
Sarei felice di soggiornare in compagnia di altre persone, almeno puoi fare due chiacchiere, due risate... speriamo che ci sia qualcuno e che mi aprano la porta... - Il conto, grazie. - Pago, saluto e mi incammino.
Attraverso il prato, il bosco ed ecco spuntare laggiù il tetto della casa... vedo fumare il camino, qualcuno è seduto là fuori! Mi faccio coraggio e mi avvicino... e penso ancora a quanto sono fortunati, magari semplicemente inconsapevoli, ad essere lì, insieme, in un posto così.
Da un escursionista che passava di li
Come nel lontano 18 febbraio 1996 (giornalino n° 42) , riceviamo e pubblichiamo con piacere e gratitudine il saluto e le bellissime parole di una delle
“ragazze di Elena”
Ricordo di Ca’ Zena
Il mio ricordo di Ca’ Zena appartiene agli anni della mia giovinezza;
poi le scelte della vita mi hanno portato “lontano”: non eccessivamente, in verità, ma la clausura che richiede l’essere clarissa mi ha impedito di tornare a Mandriou.
Elena Cassissa e alcune amiche e amici di Ca’ Zena hanno senza dubbio contribuito a mantenere in me vivo il ricordo con la condivisione di scelte e vissuti, attraverso incontri concreti o per mezzo del Notiziario, che ho sempre ricevuto e letto. In alcuni momenti, soprattutto, quando situazioni o persone mi richiamavano qualcosa di vissuto in quella Casa o durante i soggiorni in Val d’Ayas, le immagini e le sensazioni di un tempo affioravano, lasciandomi un mix di sentimenti positivi, come il tanto bene ricevuto, le cose imparate, le fatiche e le gioie della vita insieme e delle gite in montagna, forse soprattutto quelle più impegnative, accompagnati da guide esperte come Giorgio Colli e Mario Obert.
Il sentimento che prevale è la gratitudine, per aver potuto conoscere tante persone e aver potuto condividere un tratto di esistenza, apprendendo, almeno un po’, la logica del fare spazio all’altro, del servizio, del coinvolgimento responsabile, della fatica avvertita come lieve in vista di un obiettivo importante.
La contemplazione e il contatto con una natura spesso incontaminata, splendida e imponente sono stati sempre il piacere che ha accomunato tutti i soggiorni a Ca’ Zena.
La parola conclusiva e inclusiva è dunque GRAZIE.
Grazie a don Gino, don Federico e don Severino, grazie a Elena e a tutti coloro che con la loro disponibilità, il loro lavoro, la loro simpatia hanno contribuito a rendere quella casa e quel luogo una fonte di bene, grazie al Signore che tutto ha reso possibile!
Suor Chiara Gioia (Maria Elena)
Dio è Risorto
Ecco il Signore è qui tra noi per salvarci Ecco Dio è risorto.
Dio regna tra noi ha vinto la morte Ecco Dio è risorto
(Caterina)
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Associazione “Gruppo Ca’ Zena”
Via Piave, 111 - 16018 Mignanego (GE) - Tel. 0107721087 Route Mandrou, 2 - 11020 Ayas (AO) - Tel. 0125307577
APPUNTAMENTI CON CA’ ZENA
02 aprile - Lunedì di Pasqua
Punta Manara:
Promontorio di forma triangolare nel golfo del Tigullio tra Sestri Levante e Riva Trigoso, soggetto a tutela ambientale dal 1977.La partenza è fissata al mattino a Pontedecimo in piazza G. Arimondi (piazza Baracchino) con rientro nel pomeriggio. Trasferimento con le auto disponibili.
Per info contattare Martina - 3336943082
Gite di primavera
25 aprile -
Il sistema difensivo di Genova, con forti, mura e torri, con i suoi oltre 19 km di lunghezza è la più estesa cinta murariad’Europa e, nel mondo, seconda solo alla Grande Muraglia Cinese. Ritrovo ore 09.30 in piazza G. Arimondi a Pontedecimo (piazza Baracchino) con rientro nel pomeriggio. Per info- Francesca 3493425751
Forti di Genova:
Queste sono le proposte per le gite, ma le mete sono indicative e possono variare in base al meteo e alle esigenze dei partecipanti. Non scoraggiatevi e venite agli appuntamenti.
1° maggio - Osservatorio naturalistico dei Piani di Praglia
Gita pomeridiana + PIZZA.Appuntamento ore 14.00 in piazza G. Arimondi a Pontedecimo (Piazza Baracchino). Escursione all’osserva- torio e alle ore 19 tutti insieme alla pizzeria “Al Torchio” di Pontedecimo.
Prenotazione entro il 29/04/2018. Francesca - tel. 3493425751