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Programmare nella scuola dell infanzia. Un esempio di programmazione. per sfondo integratore

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(1)

Programmare nella scuola dell’infanzia

Un esempio di programmazione per sfondo integratore

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(2)

L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato

La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e

didattiche attraverso

un curricolo esplicito a cui è sotteso

un curricolo implicito

(3)

Il curricolo implicito è costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento

 Lo spazio accogliente

 Il tempo disteso

 La documentazione

 Lo stile educativo

 La partecipazione

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(4)

SFONDO

contenitore

concettuale e affettivo del reale vissuto degli alunni

sistema di mediatori organizzato con il

coinvolgimento

diretto degli stessi soggetti

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(5)

PROGRAMMARE PER SFONDO INTEGRATORE

5 FASI

1. ANALISI DELLA SITUAZIONE

2. DEFINIZIONE MAPPA DEGLI OBIETTIVI 3. DEFINIZIONE DELLO SFONDO

4. ELABORAZIONE DEI NUCLEI PROGETTUALI 5. CONTROLLO E FEEDBACK

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(6)

1° FASE analisi della situazione

individuare “tracce”, segnali lasciati dai bambini, comportamenti, abilità, interessi, motivazioni,

inclinazioni dei bambini

prestare attenzione ai processi complessivi, ai modi di apprendere, alle modalità di approccio con gli altri

per progettare esperienze e attività adeguate

(7)

2° FASE definizione mappa degli obiettivi

Gli obiettivi

non sono considerati singolarmente ma all‟interno di una struttura articolata

il loro conseguimento non è proposto in modo lineare ma reticolare

il loro raggiungimento è previsto secondo tempi e percorsi individuali

Ad esclusivo uso didattico interno. TirocinioCdL SFP Università Roma Tre

(8)

3° FASE definizione dello sfondo

la struttura in base alla quale acquisteranno

senso le varie attività.

Lo sfondo può essere:

REALISTICO FANTASTICO AVVENTUROSO

si definiscono

sfondo istituzionale :

spazi, tempi,

mediatori didattici, modalità di

comunicazione

(9)

4° FASE elaborazione dei nuclei progettuali

I nuclei consistono in un insieme di percorsi intrecciati (aperti e flessibili), che conducono al conseguimento

degli obiettivi .

I nuclei progettuali rappresentano le unità del progetto

(da non confondere con le unità didattiche della programmazione per obiettivi).

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(10)

5° FASE controllo e feedback

in funzione di

continua regolazione e ri - programmazione della progettazione didattica

la valutazione

con strumenti

di tipo qualitativo

( le osservazioni dei docenti )

di tipo quantitativo

(11)

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le

parole La

conoscenza del

mondo Il sé

e l’altro

Il corpo in

movimento

Linguaggi Creatività Espressione

Il senso

morale Il vivere insieme

Gestualità Arte Musica Multimedialità Identità

Autonomia

Salute Ordine

Misura Spazio Tempo natura Comunicazione

Lingua Cultura

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(12)

IL SÉ E L‟ALTRO

I DISC ORSI E L E P A ROLE LI NGUA G G I, CR E A TI VIT À, ESPR ESSIO NE

LA CON OSCENZA DEL M OND O

IL CORPO IN MOVIMENTO

DAI QUATTRO ELEMENTI

AI MILLE ALIMENTI

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE

LABORATORIO

LINGUISTICO

LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ

LABORATORIO DI

MANIPOLAZIONE

GLI ALIMENTI NELLA PUBBLICITÀ

CREATIVITÀ

…IN CUCINA

TANTI ESPERIMENTI

…PER TANTE RICETTE CUCINA

INTERNAZIONALE LE RICORRENZE:

TRADIZIONI

CULINARIE

MANGIARE

SANO CI FA

STARE BENE

(13)

MANGIARE SANO CI FA STARE BENE

LE RICORRENZE:

TRADIZIONI CULINARIE

CUCINA

INTERNAZIONALE

•La giornata del bambino. I momenti del pasto a casa e a scuola.

•Il menù a scuola: cosa preferisco.

•Cosa mangio abitualmente a casa.

•Cibi sì cibi no. Le buone abitudini alimentari.

•Racconti di… cibo.

•Collaborazione espertI YOGA.

•Le feste nel corso dell‟anno.

•Ricette legate alle ricorrenze.

•I nonni raccontano … I cibi consumati nelle feste

•Collaborazione eventuale con associazioni presenti sul territorio

• Ricette dal mondo (con

riferimento ai paesi di origine dei bambini stranieri inseriti)

• Collaborazione con i genitori dei bimbi stranieri

TANTI ESPERIMENTI

…PER TANTE RICETTE

CREATIVITÀ IN CUCINA GLI ALIMENTI NELLA PUBBLICITÀ

•Cos‟è una ricetta.

•Analisi degli ingredienti.

•Dove si comprano gli ingredienti.

•Quali utensili servono.

•Visita ai negozi del quartiere.

•Sperimentiamo, pasticciamo e produciamo … dolci, tartine, ecc.

Attività grafico pittoriche e

manipolative dei diversi ingredienti

•Stampa con frutta e verdura

•Ritratti con ingredienti (vedi per es. Arcimboldo).

•Invenzione di ricette.

•Poesie e filastrocche

„mangerecce‟.

• Analisi della pubblicità relativa al cibo in tv, sulle riviste, al

supermercato

• Quali messaggi corretti e quali falsi?

DAI QUATTRO ELEMENTI . . . AI MILLE ALIMENTI

(14)

LA PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI O LINEARE

Sequenzialità lineare

delle fasi Risultati

preventivati con precisione

(15)

La programmazione per OBIETTIVI o LINEARE

STRUTTURA DELLE DISCIPLINE

(Bruner)

CLASSIFICAZIONI

TASSONOMICHE

(Bloom, ecc.)

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(16)

Insegnamento è intenzionale e sistematico Intenzionalità didattica

produrre apprendimento cioè modificare in modo stabile l’apprendimento altrui

l’intenzione di insegnare / condizioni dell’ambiente nella programmazione l’intenzionalità

dell’insegnamento si identifica nella sua rispondenza a condizioni di fatto, alla sua

realizzabilità

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio

(17)

Fasi della programmazione per obiettivi

Finalità

Obiettivi

Individuazione delle esigenze del contesto e delle condizioni di partenza

Scelta dei contenuti

Individuazione della metodologia: strategie, tecniche, attività, mezzi, strumenti e materiali

Sistematica osservazione dei processi di apprendimento

Processo valutativo

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(18)

COSA FARE Con il Supervisore Con il docente accogliente DEFINIRE LA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA:

DESTINATARI FINALITA’

OBIETTIVI GENERALI

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

INDICAZIONI TEORICHE DI RIFERIMENTO

METODOLOGIA (a livello macro) VERIFICA E VALUTAZIONE TEMPI DI ATTUAZIONE E NUMERO UNITA’ DIDATTICHE

STIMATE

Premesso che il progetto educativo didattico

otiene conto dei risultati delle osservazioni compiute e degli esiti di prove di ingresso somministrate

oha la durata minima di 60 ore

iI tirocinante effettua

scelte metodologiche, a livello macro, e delinea un percorso di insegnamento-

apprendimento, coadiuvato dal supervisore che fa da guida alla riflessione teorica e

metodologica.

adegua il progetto alle situazioni reali che si potrebbero verificare durante l’azione didattica.

pone particolare attenzione alle modalità di verifica e di valutazione del progetto in funzione formativa e sommativa.

stima il tempo di attuazione e il numero di unità didattiche attraverso le quali realizzare il

percorso progettato

La programmazione

(impianto, finalità e tempi di realizzazione),

è condivisa

con il docente accogliente.

LA PROGRAMMAZIONE

(19)

FINALITÀ

Le finalità sono

direzioni generali verso le quali tutti si devono orientare,

dichiarazioni di intenzioni concernenti gli scopi dell’attività educativa

(Azzali F., Cristanini D., Programmare Oggi, Milano, Fabbri 1995)

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(20)

FINALITÀ

Quando si parla di fini, finalità, scopi, intenti, mète si fa riferimento a qualcosa che attiene

ai risultati che l’istituzione e per essa gli insegnanti si propongono di conseguire

OBIETTIVI

l’ obiettivo fa riferimento ai risultati di apprendimento dell’allievo.

(Fontana L., Le fasi della programmazione, in Ballanti G., Fontana L., Discorso e azione nella

pedagogia scientifica, Teramo, Lisciani e Giunti, 1989)

(21)

FINALITÀ OBIETTIVI

entrambi si possono esprimere con un verbo

promuovere, sviluppare, permettere, ecc.

scrivere, elencare, risolvere, fare, ecc.

criterio di distinzione

Il

SOGGETTO

E’

L’ISTITUZIONE

E’

L’ALUNNO

per le finalità per gli obiettivi

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(22)

FINALITÀ

fini e valori dello Stato

fini e valori dell’istruzione scolastica fini e valori del POF

i traguardi che tutti gli alunni mediante un intervento educativo

devono raggiungere

in un periodo di tempo molto ampio

Gli obiettivi generali sono posti nei programmi della

scuola e nella programmazione educativo-didattica del docente

OBIETTIVI GENERALI

(23)

La PROGRAMMAZIONE è un percorso formativo

compiuto e concluso in se stesso che viene scandito e strutturato

in unità didattiche L’UNITÀ DIDATTICA

è

l‟ unità minima di apprendimento le UNITÀ DIDATTICHE

sono programmate e proposte in ordine sequenziale

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(24)

UNITA’ DIDATTICA

1)

TITOLO

2) DURATA COMPLESSIVA DELL‟UNITA‟

3) OBIETTIVI SPECIFICI

4) PROVE DI ACCERTAMENTO DELLE CAPACITA‟

PREGRESSE

5) DISCIPLINE COINVOLTE

6) NUMERI INCONTRI

7) METODOLOGIA

CONTENUTI, TEMPI, STRATEGIE, MEZZI, STRUMENTI, DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE ATTIVITA’

8) VERIFICA SCELTA DELLE PROVE ORDINAMENTO, ANALISI DEI RISULTATI RAGGIUNTI

(25)

METODO

METODOLOGIA Schema

procedurale applicativo

 strategie

tecniche

 contenuti

 attività

Schema fisso di

riferimento mezzi

tempi

strumenti

Ad esclusivo uso didattico interno.

Tirocinio

CdL SFP Università Roma Tre

(26)

comportamenti Verificabili Osservabili

misurabili

relativi al conseguimento dell’obiettivo generale.

OBIETTIVI SPECIFICI

(27)

Obiettivi specifici sono obiettivi intermedi e finali o definiscono quali capacità si attendono dagli alunni al termine dell’insegnamento o segmenti di esso

o si esprimono in termini operazionali o comportamentali

o si definiscono indicando abilità osservabili, performance attese

Leggere criticamente

un testo

Elencare affermazioni che si ritengono positive/negative

Distinguere nel testo l‟espressione di opinioni personali dell‟A. e quella di giudizi oggettivi

Enumerare eventuali errori e inesattezze Traduzione

in termini

operativi

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(28)

Definire obiettivi

Tradurli nei termini operativi più adatti e opportuni per la loro realizzazione in ambito scolastico rendendoli

significativi per gli alunni

 rendere consapevole l’alunno delle mete scolastiche

 render chiaro agli alunni che cosa ci si attende da loro

al termine di un insegnamento

(29)

Gli obiettivi specifici si definiscono

nella progettazione delle Unità didattiche

La verifica degli OS consente di inferire

che l’obiettivo posto è stato raggiunto da ciascun alunno

che si è realizzato un apprendimento

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(30)

Obiettivo descrive

• La performance che gli studenti devono essere in grado di mostrare per essere considerati

competenti

• il risultato che l’insegnante si prefigge non il metodo o i mezzi

prerequisiti descrizione obiettivi

Ciò che l’allievo deve essere in grado di fare per

Avere i requisiti necessari a seguire un percorso

L’argomento del percorso

didattico

Ciò che un alunno deve essere in grado di fare

alla fine di un percorso

(31)

Obiettivo specifico

deve essere definito con linguaggio operativo che specifichi le azioni richieste:

la formulazione deve utilizzare un verbo, evitando tutti i verbi di azione non osservabile (capire, sapere, intuire, cogliere)

DEVE ESSErE OSSErVAbILE DALL’ESTErNO E IN mODO oggettivo

deve essere verificabile :

le azioni osservabili che l’alunno deve compiere per conseguire un OS sono la prova del conseguimento di quell’obiettivo

Task description descrizione del compito

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(32)

Obiettivo specifico

È una forma specificamente didattica della descrizione

di una performance conseguibile al termine di uno specifico Insegnamento

Astrazioni o performance (cose specifiche )?

1. Elencare 10 esempi 2. Apprezzare la musica

3. Avere un senso di orgoglio 4. Recitare una poesie

5. Scegliere dei campioni

6. Sviluppare coscienza delle capacità potenziali dei bambini 7. Difendere le libertà

8. Scrivere un rapporto 9. Essere un buon cittadino 10. Identificare le astrazioni

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio

(33)

1. Sorride molto

2. Parla favorevolmente degli altri 3. È molto sensibile

4. Ha fiducia nelle sue capacità 5. Sa riconoscere i sintomi

6. È in grado di apprezzare la scuola 7. Sa paragonare i prezzi

8. Sa individuare le tendenze degli affari

9. È in grado di montare correttamente le parti componenti

Astrazioni o performance ?

(34)

L’obiettivo specifico si definisce mediante

verbi operativi Dichiarare

Scrivere Stimare Disegnare

Ascoltare Apprezzare

Apprezzare Interiorizzare

Sorridere Calcolare Distinguere

Risolvere

(35)

Performance ciò che l’allievo deve saper fare

Condizioni condizioni importanti in cui ci si aspetta che si realizzi la performance

Criterio il livello di performance che si ritiene accettabile

Le caratteristiche di un obiettivo efficace

Dato un racconto letto dall’insegnante, sa individuare

almeno due personaggi

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(36)

Task analysis analisi del compito

Descrizione operazioni:

 identificare le capacità sottese a obiettivo che si vuole raggiungere e disponendole in ordine gerarchico

Analisi della situazione didattica:

 descrizione dei comportamenti + descrizione delle operazioni

Identificare le capacità che consentono le manifestazioni osservabili poste

Le capacità si dispongono in tassonomie

 I comportamenti osservabili (ob. Specifici) ne ripetono l’ordine consequenziale

L’insegnante procede “dal più semplice al più complesso”

 la tassonomia ci aiuta a disporre gli obiettivi in ordine di crescente complessità

 non si considera un’abilità se non si è accertato il possesso delle

(37)

La tassonomia di Boom

6 livelli cognitivi

Ogni livello può essere conseguito solo quando si sono pienamente raggiunti i precedenti

L‟insegnante nella programmazione del suo intervento didattico deve rispettare l‟ordine tassonomico delle capacità

Conoscenza Comprensione Applicazione Analisi

Sintesi

Valutazione

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

(38)

Esempi di verbi Esempi di oggetti 1. Conoscenza

(Capacità di rievocare materiale

memorizzato)

1.1 Conoscenza di elementi specifici

riconoscere, identificare, descrivere, elencare, definire, nominare, ripetere, rievocare, distinguere, citare

vocaboli, terminologie, significati, dati, definizioni, nomi, date, avvenimenti, personaggi, luoghi, fenomeni, informazioni, fonti, caratteristiche, proprietà

1.2 Conoscenza di modi e mezzi per usare gli elementi specifici

forme, convenzioni, usi, regole, metodi, mezzi, simboli, processi, sviluppi, relazioni, categorie, criteri, tecniche, procedimenti

1.3Conoscenza di dati universali e astrazioni

principi, leggi, enunciati, formule, generalizzazioni, implicazioni, teorie, interrelazioni, strutture, modelli

2. Comprensione (Facoltà di afferrare il senso di una

informazione e di saperla trasformare)

2.1 Trasposizione tradurre, trasformare, riassumere, rappresentare, modificare, riscrivere, ridefinire

significati, definizioni, astrazioni,

rappresentazioni, parole, frasi, concetti

2.2 Interpretazione interpretare, riorganizzare risistemare, distinguere, stabilire, spiegare,

dimostrare

pertinenze, relazioni, fatti, aspetti, opinioni, conclusioni, metodi teorie, astrazioni

2.3 Estrapolazione inferire, prevedere, differenziare, determinare, estendere, dedurre, completare, stabilire

conseguenze , implicazioni, conclusioni, sviluppi, significati, corollari, effetti, probabilità 3. Applicazione

(Impiego di materiale conosciuto per

risolvere problemi

3.1 Applicazione applicare, generalizzare, collegare, sviluppare, organizzare, utilizzare, impiegare, trasferire, eseguire

principi, leggi, regole, metodi, sistemi, relazioni, teorie, modelli, criteri,

tecniche, procedimenti, astrazioni, mezzi

Tassonomia degli obiettivi del settore cognitivo di Bloom - Enghelhart – Furst – Hill – Krathwohl (I

parte)

(39)

Esempi di verbi Esempi di oggetti 4. Analisi 4.1 Analisi di elementi distinguere, scoprire, identificare,

discriminare, riconoscere, separare, scomporre, individuare

elementi, ipotesi, conclusioni, enunciati, particolarità, proprietà, aspetti, caratteristiche

4.2 Analisi di relazioni analizzare, scoprire, identificare, distinguere, dedurre, riconoscere

relazioni, cause, assunti, effetti pertinenze, errori, funzioni

4.3 Analisi di principi organizzativi

analizzare, scoprire, identificare, distinguere, dedurre, riconoscere

forme, scopi, tecniche, leggi, principi, costanti, metodi, sistemi, teorie, modelli, criteri, procedimenti, organizzazioni

5. Sintesi 5.1 Produzione di comunicazioni uniche

scrivere, raccontare, riferire, documentare, produrre, costruire, creare, riassumere, comporre

prodotti, esecuzioni, comunicazioni, lavori, composizioni, opere

5.2 Elaborazione di paini di azione

proporre, pianificare, organizzare, produrre, creare, costruire, progettare, elaborare, formulare

piani, obiettivi, operazioni, progetti, specificazioni, metodi, soluzioni, procedimenti, tecniche

5.3 Derivazione di insiemi di relazioni astratte

produrre, derivare, sviluppare, organizzare, elaborare, sintetizzare, formulare, generalizzare, combinare, ricavare

classificazioni, concetti, schedmi, generalizzazioni, teorie, relazioni, modelli, astrazioni, ipotesi, siostemi, criteri, leggi

6. Valutazione 6.1 Valutazione in termini di evidenza interna

valutare, determinare, giudicare, decidere, stimare, misurare, individuare, correggere

esattezze, pertinenze, correttezze, errori, incongruenze,m difetti, imprecisioni, sofismi

6.2 Valutazione in

funzione di criteri esterni

giudicare, considerare, valutare, decidere, stimare, misurare, correggere, determinare, criticare

fini, mezzi, procedimenti, efficienza, economia, validità, attendibilità, utilità, piani di azione, teorie, modelli, progetti

Tassonomia degli obiettivi del settore cognitivo di Bloom - Enghelhart – Furst – Hill – Krathwohl (II parte)

(Azzali F., Cristanini D., Programmare Oggi, Milano, Fabbri, 1995, p. 86)

(40)

Obiettivi relativi al triangolo rettangolo

1 conoscenza L’alunno, posto di fronte a 3 definizioni pone la crocetta accanto a quella

corretta

2 comprensione È in grado di identificare con un segno

convenzionale il triangolo rettangolo tra altri triangoli utilizzando un goniometro, una squadra e una riga

3 applicazione Disegna almeno 3 triangoli rettangoli disposti in modo differenti avendo a disposizione carta quadrettata, riga….

4 analisi È in grado di individuare l’altezza relativa all’ipotenusa in 3 triangoli rettangoli disegnati in 3 posizioni spaziali diverse

5 sintesi Sa dimostrare la regola per il calcolo dell’area relativa al triangolo rettangolo,con ipotenusa coma base, disegnando su carta quadrettata con riga e squadra i rapporti geometrici ed aritmetici tra triangolo rettangolo e rettangolo.

6 valutazione Recepisce ed utilizza la strategia economica

(41)

Obiettivi

1. Essere in grado di riconoscere …….

2. Essere in grado di individuare i personaggi di una storia

3. Essere in grado di risolvere un problema

4. Essere in grado di eseguire divisioni a due cifre

5. Essere in grado di scrivere un breve testo narrativo

6. Saper sintetizzare i dati essenziali di un testo

7. Saper valutare in modo articolato un film

Capacità

1. Conoscenza

2. ………..

3. ………

4. ………

5. ………

6. ………

7. ……….

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università RomTre

(42)

Consegna di lavoro:

obiettivo generale

Incrementare la capacità di comprensione di testi narrativi

Obiettivi specifici Scrivere 3 obiettivi specifici

Per ciascun obiettivo provare a fare 1. descrizione del compito

2. analisi del compito

(43)

OS ………

1. Descrivi l’obiettivo precisando performance, condizioni e

criteri

2. Analizza l’obiettivo in base alla tassonomia di Bloom

Ad esclusivo uso didattico interno. Tirocinio CdL SFP Università Roma Tre

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