INSEGNAMENTI DI PSICOLOGIA SOCIALE E PSICOLOGIA DEL LAVORO
ANNO ACCADEMICO 2017-2018 12 maggio 2017
Laura Cioni
LE COMPETENZE RELAZIONALI DEL
COORDINATORE
Direzione aziendale Direzione del servizio
Infermieristico tecnico e riabilitativo
Organizzazioni sindacali
Direttore di U.O.
Direttore Dipartimento Collaboratori
La farmacia
Assistente sociale
L’utente
Il parente dell’utente Il servizio
amministrativo
Il servizio tecnico I medici del reparto
La farmacia I medici in consulenza
I medici del reparto
Il biologo
Il coordinatore
0
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IL COORDINATORE
1 giorno - 12 MAGGIO 2017 ore 14,30 - 18,30 GLI AMBITI RELAZIONALI DELLA PROFESSIONE
14,30 - 14,45 Presentazione.
14,45- 16,45
Lezione. Le competenze relazionali del coordinatore
16,45 - 17,00 Intervallo
17,00 - 18,30
Didattica interattiva
Condivisione del percorso formativo
ALCUNE CHIAVI DI LETTURA PER
ANALIZZARE LA
PROFESSIONE
ANALIZZARE UNA PROFESSIONALITÀ
A. ad una disciplina scientifica B. ai contesti organizzativi C. allo scopo dell’analisi
D. alle “mode” connesse allo sviluppo delle conoscenze legate a questo ambito di studio e di ricerca.
E. ……….
Gli approcci per l’analisi di una professionalità sono numerosi e possono fare riferimento :
Il quadro di riferimento teorico: le discipline psicosociali
L’ approccio storico
L’approccio organizzativo
ANALISI DELLA PROFESSIONE DEL COORDINATORE
NELLE AZIENDE SANITARIE
Che cosa e’ la PSICOLOGIA SOCIALE
Che cosa è la
PSICOLOGIA DEL LAVORO
La psicologia sociale può essere descritta come studio
sistematico dei fenomeni sociali centrato sul
comportamento dell’uomo in quanto componente di una collettività organizzata
BOCA S., BOCCHIARO P., SCAFFIDI ABBATE C. - INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA SOCIALE, Il Mulino, 2003
La psicologia del lavoro (o psicologia delle organizzazioni) è lo studio dei comportamentidelle persone nel contesto lavorativo e nello
svolgimento della loro attività professionale in rapporto alle
relazioni interpersonali, alle funzioni da svolgere, alle regole e al
funzionamento dell'organizzazione.
Le discipline di riferimento
PSICOLOGIA SOCIALE GLI AMBITI ATTUALI
PSICOLOGIA DEL LAVORO GLI AMBITI ATTUALI
1. Livello intraindividuale 2. Livello Intragruppo 3. Livello Intergruppo 4. Livello collettivo
1. Selezione del personale 2. Orientamento professionale 3. Formazione professionale 4. Psicologia dell'organizzazione 5. Analisi delle mansioni
6. Analisi della sicurezza sul lavoro
7. Psicopatologia del lavoro 8. Ergonomia
Le discipline di riferimento
Con quali modalità procede PSICOLOGIA SOCIALE
Con quali modalità procede PSICOLOGIA DEL LAVORO
IL METODO SCIENTIFICO
• Formulazione della teoria
• Esplicitazione delle ipotesi
• Raccolta dei dati empirici
• Analisi dei dati
• Confronto tra i risultati ottenuti e la teoria
Le discipline di riferimento
1925
ISTITUZIONE DEL CORSO PER L’ABILITAZIONE A FUNZIONI DIRETTIVE, PER ESERCITARE LA PROFESSIONE DI DIRETTRICE DELLA SCUOLA
INFERMIERI. NON SI PARLA DI DIREZIONE NELL’AMBITO DELL’ASSISTENZA
1968/
1969
SONO GLI ANNI DELLA PRIMA GRANDE RIFORMA SANITARIA. SI ISTITUISCE LA FIGURA DEL CAPO SALA
E SE NE INDIVIDUANO PER LA PRIMA VOLTA LE FUNZIONI. L’ACCESSO È PER SELEZIONE ED ANZIANITA
DI SERVIZIO COME INFEMIERE
1972
VIENE MODIFICATO IL PROGRAMMA DELL’AFD CON L’INTRODUZIONE DI MATERIE TIPICAMENTE
GESTIONALI
L’approccio storico
1974
ESCE IL DPR 225 IL FAMOSO MANSIONARIO. INDICATE LE MANSIONI DELL’INFERMIERE E DI ALTRE FIGURE MA
NON QUELLA DEL CAPO SALA
1978/
1979
LA SECONDA GRANDE RIFORMA SANITARIA – LA LEGGE 833/78 – di seguito il DPR 761/ 79 CHE DECLINA LE FUNZIONI DEGLI OPERATORI SANITARI – OPERATORE
PROFESSIONALE COORDINATORE
1982
UN DECRETO DEL MINISTERO DELLA SANITÀ RENDE OBBLIGATORIO IL CERTIFICATO DI ABIILITAIZIONI A
FUNZIONI DIRETTIVE PER L’OPERATORE PROFESIONALE COORDINATORE – CAPO SALA
L’approccio storico
1984 EMANAZIONE PROFILO PROFESSIONALE DEL CAPOSALA
1988
UN DECRETO DEL MINISTERO DELLA SANITÀ INTRODUCE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE LA FIGURA DI UN COORDINATORE – UNO PER OGNI UNITÀ OPERATIVA E GLI ATTRIBUISCE LA
GESTIONE DEL PERSONALE
1990/
1991 RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI UNIVERSITARI
L’approccio storico
1999 CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO 1998/2001 NUOVO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE –
FUNZIONI DI COORDINAMENTO REALE.
1999
EMANAZIONE LEGGE PER IL PASSAGGIO DA PROFESSIONE SANITARIA AUSILIARIA
A PROFESSIONE SANITARIA
1999
EMANAZIONE DM PER L’ATTIVAZIONE NELLE UNIVERSITÀ PER IL MASTER PER LA FORMAZIONE DEI
COORDINATORI
2000 LEGGE 251 IL PRIMO VERO INIZIO DELLO SVILUPPO DI CARRIERA DI UN PERCORSO DIREZIONALE.
L’approccio storico
2001
CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO 1998/2001.
SECONDO BIENNIO ECONOMICO 2000/2001 LE PROFESSIONI SANITARIE COLLOCATE IN UN’UNICA
CATEGORIA - D. DI FATTO L’ABOLIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER ACCEDERE AL COORDINAMENTO. ATTRIBUZIONE FUNZIONI DI
COORDINAMENTO REALE. DECLARATORIA
2004 CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO 2002/2005.
CATEGORIA DS PER I COORDINATORI
2006
LEGGE 43 DEL FEBBRAIO 2006 - PER ACCESSO ALLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO - REQUISITO POSSESSO TITOLO DEL MASTER- DI NUOVO COME
NELL’82 DECLARATORIA DELLA PROFESSIONE E FORMAZIONE
L’approccio storico
ASCESA - DECLINO - ASCESA DEL QUADRO INTERMEDIO NELLE IMPRESE E NELLE AZIENDE OSPEDALIERE
Anni 80
Anni 00 Anni 60
L’approccio storico
LA RESPONSABILITÀ NELLA GESTIONE DEL PERSONALE
Enrico Auteri RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE
(Sviluppo, Gestione, Amministrazione)
DECISIONI ORGANIZZATIVE SUL COLLETTIVO (ACCENTRATE) DECISIONI ORGANIZZATIVESULL’INDIVIDUO(DECENTRATE)
Individuazione/formulazione di richieste e attese
Proposte/decisioni di merito su:
Inserimento
Attribuzioni di funzioni Formazione
Valutazione Ecc.
Del singolo
PIÚ CONOSCENZA DEGLI INDIVIDUI, PIÚ
RESPONSABILITÀ GESTIONALE, MENO
RESPONSABILITÀ POLITICA E METODOLOGICA Proposte/decisioni su:
Strategie Politiche Criteri Metodi Programmi
MENO CONOSCENZA DEI SINGOLI INDIVIDUI PIÚ VISIONE STRATEGICA, PIÚ RESPONSABILITÀ METODOLOGICA E PROGRAMMATORIA
gestione dei processi supporto e controllo
RESPONSABILITÀ DELLA LINEA
L’approccio organizzativo
L’L’icebergiceberg organizzativoorganizzativo
L’approccio organizzativo
Struttura di Base
Meccanismi operativi Rapporti
sociali
In Put Out Put
L’approccio organizzativo
È LO SPAZIO OPERATIVO RICONOSCIUTO AD UN SOGGETTO ALL’INTERNO DI UNA ORGANIZZAZIONE
Chi SONO dentro l’organizzazione PROFESSIONALITÀ
L’approccio organizzativo
SCOMPOSIZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ RISPETTO AGLI INGREDIENTI CHE LA COMPONGONO
Operatività Gestionalità
Specializzazione
Roberto Vaccani
L’approccio organizzativo
LE DIVERSE COMBINAZIONI DEGLI INGREDIENTI DELLA PROFESSIONALITÀ G
O S
Prof.tà PARCELLIZZATA G
S
O Prof.tà GENERICA
G
O S
Prof.tà SPECIALISTICA
G
O S
Prof.tà GEST/OPERATIVA G
O S
Prof.tà SPECIAL/GEST.LE G
O S
Prof.tà GEST/SPECIAL.
L’approccio organizzativo
= UN INSIEME DI CONOSCENZE, CAPACITA’ COGNITIVE, ABILITA’ OPERATIVE INTEGRATE FRA LORO E TALI DA CONSENTIRE DI RPODURRE DETERMINATI
COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI EFFICACI E DESIDERATI (SE UNA PERSONA POSSIEDE UN BAGAGLIO ANCHE MOLTO AMPIO DI
CONOSCENZE MA NON SA TRADURLO IN PRATICHE LAVORATIVE, NON RISULTA DI
ALCUNA UTILITA’ IN AZIENDA)
Marco Rotondi
COMPETENZA
L’approccio organizzativo
RISULTATO
COMPORTAMENTI
COMPETENZE
INTENZIONI
VALORI
OSSERVABILITÀ
CONSAPEVOLEZZA
• CAPACITÀ
• CONOSCENZE
• ABILITA’
• INTERESSI
• DESIDERI
• MOTIVAZIONI
• BISOGNI
• CREDENZE
• PREFERENZE
• ATTEGGIAMENTI
• IMMAGINE DI SÉ IEN
Marco Rotondi
L’approccio organizzativo
COMPETENZE TRAVERSALI
COMPETENZE MANAGERIALI
COMPETENZE TECNICO - SPECIFICHE L’approccio organizzativo
COMPETENZE RELAZIONALI:
GLI AMBITI DI INTERVENTO DEL
COORDINATORE
LA COMPLESSITA’ DELLE ORGANIZZAZIONI
• Livello di incertezza e imprevedibilità
• Livello di interdipendenza
• Decentramento delle decisioni
• Dimensione dell’organizzazione Quali caratteristiche
L’INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA DIVENTA UNA CONDIZIONE NECESSARIA
Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse
INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA
• E’ la capacità dell’organizzazione di mettere in relazione gli elementi e gli attori fondamentali della realtà aziendale, sanando i conflitti,
favorendo gli scambi tra le parti e migliorando la capacità di mettersi in relazione costruttiva con i diversi interlocutori.
COSA SIGNIFICA
Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse
QUALI FINALITA’
A vantaggio dei cittadini
A vantaggio di chi lavora
A vantaggio dell’organizzazione Favorisce l’accuratezza
e la tempestività della risposta
Amplia le conoscenze e valorizza le competenze professionali
Migliora la qualità del servizio e crea benessere organizzativo
Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse
Il concetto di integrazione
QUALE INTEGRAZIONE
• Intraprofessionale
• Interprofessionale
• Di attività e di processo
Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse
PROMUOVERE L’INTEGRAZIONE OGANIZZATIVA
OCCORRE LAVORARE PER
PROMUOVERE COMPORTAMENTI COOPERATIVI
Non esistono ricette precostituite
Gli ambiti di intervento del coordinatore: alcune premesse
LE COMPETENZE RELAZIONALI
DEL
COORDINATORE
LA GESTIONE DEI CONFLITTI
L’ESERCIZIO DELLA LEADERSHIP
DIVERSITY MANAGEMENT