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2 F E B 005677

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Academic year: 2022

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(1)

Regione lombardia

ASL

Monza e Brianza

005677

Delibera n. Seduta del

2 F E B 2014

Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Salute. Anno 2014. D.G.R.

20.12.2013, n. XI1185 "Dete:w:-minazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014".

coadiuvato da:

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Matteo Stocco

Il Direttore Amministrativo: Filomena Lopedoto Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli

Il Direttore Sociale: Roberto Calia

PUBBlICA'?'A ALL1ALBO

ON-IJNE IL

28 E S .200J

Richiamata la delibera n. 1 del 23.04.2013 con cui questa ASL ha preso atto della D.G.R. n.

X/20 del 3.4.2013, in virtù della quale è stato nomjnato il Commissario Straordinario dell' Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza nella persona del Dott. Matteo Stocco;

Considerato:

- che la Regione Lombardia, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e le evidenze di carattere culturale e scientifico in materia, persegue da anni

una

strategia mirata ad orientare le attività di promozione della salute anche verso problematiche che implicano determinanti di carattere comportamentale, sociale ed organjzzativo (tabagismo, abitudini alimentari, stile di vita attivo, ecc.), basata anche sulla potenzialità di cambiamento delle persone all'interno delle comunità in cui vivono, studiano, lavorano;

che il livello regionale svolge un ruolo di indirizzo e governance mentre la strutturazione degli interventi resta in capo all'autonomia delle Aziende Sanitarie Locali che annualmente sono tenute alla redazione dei "Piani Integrati Locali degli interventi di promozione della salute";

k

Viste:

• la D.G.R. 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù"), che ha definito le cosiddette ''regole di sistema" per il corrente anno;

• la nota regionale emessa dalla Direzione Generale Salute, pro n. H1.2014.0002441 del

22.01.2014~ ad oggetto: Prime precisazioni in merito all'attua=ione della D.G.R.

n.

1185 del 20 dicembre "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2014";

(2)

~lone

Lombardia

ASL

Monza e Brianza

005678

Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari, da trasmettere alla Direzione GenPT'R--'- Salute e alla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato;

Sottolineato che tale documento di programmazione, oltre a descrivere la programmazione dell' Azienda in materia di servizi sanitari e socio sanitari rinvia ai documenti specifici - già formalizzati o in corso di avanzata elaborazione - relativi all'attività di controllo dell' ASL nei diversi ambiti nei quali si evidenzia la programmazione e l'attuazione coordinata

ed

integrata tra le varie strutture coinvolte;

Precisato che, per quanto attiene l'oggetto della presente deliberazione, deve essere elaborato il Piano Integrato Locale degli interventi di promozione della salute (PIL), anno 2014, da trasmettere alla Direzione Generale Salute entro il 28.02.2014;

Dato atto che la metodologia utilizzata per la redazione del documento coincide con quella degli anni precedenti e si traduce nella sintesi dei contributi dati dalle Direzioni e

dai

Dipartimenti relativamente alla pianificazione integrata per il 2014 delle attività di "Promozione della salute di stili di vita

sani

e ambienti favorevoli alla salute", avviate e sostenute dall' Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza, esplicitando,

in

coerenza con i

dati

di contesto del proprio territorio:

• obiettivi di salute e benessere,

• scala di priorità degli interventi,

• metodi e strumenti utilizzati,

• risultati attesi/raggiunti,

nonché, in coerenza con i

criteri

di indirizzo regionale:

• appropriatezza professionale ed organizzativa, come la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità; cioè potenzialmente

in

grado di supportare "strutturalmente" i comportamenti di salute della popolazione,

• approccio integrato sui determinanti (es. alimentazione

+

attività fisica) che riconosce la multifattorialità dei problemi e supera la visione per singolo determinante,

• intersettorialità e multidisciplinarietà;

Assicurato l'impegno nella realizzazione delle azioni programmate, che saranno compiutamente monitorate e rendi contate nei piani specifici di attività;

Ritenuto di dover adottare entro il 28.02.2014, in attuazione della sopra citata D.G.R 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù)", l'allegato documento, denominato "Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute", parte integrante del Documento di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e sociosanitari";

Dato atto che il presente provvedimento non comporta oneri economici a carico di questa ASL;

(3)

Regione Lombardia

ASL

Monza e Brlanza

005679

Acquisiti i pareri fuvorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore Sociale ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 3 bis del D.Lgs. n. 502192 e ss.mm..ii. ed art. 15 della L.R. 33/2009, nonché della Circolare Regionale n. 44/01 - Se. O. 1997;

DELffiERA

per le motivazioni citate in premessa e che qui si intendono integralmente trascritte e riportate:

1) di adottare in conformità alla D.G.R. 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù), l'allegato documento, denominato "Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute", parte integrante del Documento di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e sociosanitari";

2) di precisare che il presente provvedimento non comporta oneri economici a carico di questa ASL;

3) di dare mandato aI Dipartimento di Prevenzione Medico e aI Dipartimento Dipendenze, per il seguito di competenza;

4) di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato all' Albo dell' Azienda ai sensi dell'art. 18, c. 9, della L.R. 30.12.2009, n. 33.

Esprimono parere favorevole:

o

STRAORDINARIO

lMa~Q Stocco)

TI Direttore Amministrativo: Filomena IlolWmo TI Direttore Sanitario: patrizia Zarin

TI Direttore Sociale: Roberto Cali

(4)

Regione Lombardia

ASL

Monza e B n

Allegato

alla

delibera del Commissario Straordinario

n.

Oggetto: Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Salute. Anno 2014.

D.GA 20.12.2013, Do X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014".

D Responsabile del Procedimento

m~~~~

. Visto di eongruità teeniea di eompetenza

TI Direttore del Dipartimento

di

Prevenzione Medico

(dott.

Roberto ~

Visto di eongruità tecniea di eompetenza

TI Direttore del Dipartimento Dipendenze

(doti.

Maurizi~

' - -

(5)

D OCUMENTO DI

P ROGRAMMAZIONE E C OORDINAMENTO DEI S ERVIZI S ANITARI E S OCIO -S ANITARI

Piano integrato LOCALE

degli interventi di

PROMOZIONE della SALUTE

- ANNO 2014 -

- ALLEGATO AL CAPITOLO 3 -

(6)

Sommario

1. PREMESSA ... 3

2. DATI DI CONTESTO ... 4

3. CONSUNTIVO ATTIVITÀ E INTERVENTI ATTUATI NEL 2013 ... 14

4. OBIETTIVI DEL PIANO ... 25

5. LE RETI DEL TERRITORIO E REGIONALI ... 26

6. IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL PIL ... 28

7. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO COMUNITÀ ... 33

8. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO SCUOLA ... 54

9. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO MONDO DEL LAVORO ... 58

10. FORMAZIONE ... 60

11. LA COMUNICAZIONE ... 61

12. VALUTAZIONE ... 63

13. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE ANNO 2013 ... 64

14. BIBLIOGRAFIA ... 71

15. SITOGRAFIA ... 72

(7)

1. PREMESSA

La promozione della salute è il processo che consente alle persone e alle comunità di esercitare un maggiore controllo (empowerment) sulla propria salute e di migliorarla. Il concetto di benessere fisico, mentale e sociale coincide quindi con la promozione della salute, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, la soddisfazione dei i propri bisogni, e incidere sull’ambiente circostante o farvi fronte. La salute non è più intesa come assenza di malattia ma è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, oltre alle capacità fisiche. Per questo la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario e socio sanitario, ma di tutti i soggetti portatori di interesse (quali enti locali e privati) che insieme possono concorrere a sviluppare azioni protettive che riducono i fattori di rischio sia nell’ambiente che nelle relazioni sociali, che nei rapporti economici.

La promozione della salute rappresenta quindi un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali,ambientali ed economiche,in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività. E’ quindi il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute per creare il massimo guadagno di salute possibile.

La carta di Ottawa (1986) individua tre strategie fondamentali per la promozione della salute:

advocacy, al fine di creare le condizioni essenziali per la salute ,

enabling, per abilitare le persone a raggiungere il loro massimo potenziale di salute;

mediating, per mediare tra i diversi interessi esistenti nella società nel perseguire obiettivi di salute.

Queste strategie sono supportate da cinque aree d’azione prioritarie :

 Costruire una politica pubblica per la salute;

 Creare ambienti favorevoli alla salute;

 Rafforzare l’azione della comunità;

 Sviluppare le abilità personali;

 Ri-orientare i servizi sanitari

Le evidenze scientifiche affermano che la promozione della salute e la prevenzione di numerose condizioni di malattia e morte prematura sono legate all’adozione di stili di vita sani.

Secondo la definizione dell’OMS “Lo stile di vita consiste in un modo di vivere basato su modelli di comportamento identificabili, che sono determinati dall’interazione tra le caratteristiche personali dell’individuo le interazioni sociali e le condizioni vita di carattere socioeconomico e ambientale.”

Questi modelli di comportamento vengono continuamente interpretati e vagliati in situazioni sociali diverse e non sono quindi immobili, bensì soggetti al cambiamento.”.

La scelta di adottare un determinato stile di vita non dipende solo da fattori propri del singolo individuo (conoscenze, credenze, valori, etc, ma è influenzata da fattori sociali (famiglia, amici, colleghi di lavoro, etc.), ambientali ed economici (reddito, disponibilità di risorse per la salute, etc.). Appare pertanto importante intervenire sia migliorando le conoscenze e le capacità degli individui, sia modificando le condizioni sociali, ambientali ed economiche, in modo da rendere il loro impatto sulla salute più favorevole. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile realizzare interventi intersettoriali con il coinvolgimento attivo e sinergico dei diversi attori sanitari e sociali operanti nella comunità.

Tali interventi trovano la loro espressione metodologica nel Piano Integrato di Promozione della salute (PIL), che rappresenta lo strumento di programmazione degli interventi finalizzati alla promozione di stili di vita e ambienti

(8)

1.1. Indirizzi Regionali

“E’ sulla potenzialità di cambiamento delle persone nelle comunità ove vivono, studiano, lavorano- che si fondano gli interventi di prevenzione dei fattori di rischio comportamentali (tabagismo ecc.) e di promozione della salute (abitudini alimentari, stile di vita attivo, ecc.) che vengono realizzati in Regione Lombardia.

La Regione Lombardia attraverso l’emanazione dei seguenti documenti “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2014” del 20.12.2013 deliberazione n°X/1185 e con la nota prot.H1.2014.00002441 del 22/01/2014 “fornisce le linee di indirizzo e governance alle ASL per la promozione della salute, le ASL a recepimento delle indicazioni regionali si occupano dalla redazione del “Piano Integrato locale degli Interventi di Promozione della salute” contenente la strutturazione degli interventi.

1.2. Indirizzi Aziendali

Il Piano Integrato locale degli Interventi di Promozione della salute descrive la pianificazione integrata per il 2014 delle attività di “Promozione della salute di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute “avviate e sostenute dalla Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza.

Il piano, in coerenza con i dati di contesto del proprio territorio, esplicita in maniera trasparente:

 obiettivi di salute e benessere

 scala di priorità degli interventi

 metodi e strumenti utilizzati

 risultati attesi/raggiunti

La pianificazione degli interventi è coerente con i criteri di indirizzo regionale quali:

 appropriatezza professionale ed organizzativa, come la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità; cioè potenzialmente in grado di supportare

“strutturalmente” i comportamenti di salute della popolazione;

 approccio integrato sui determinanti (es. alimentazione +attività fisica) che riconosce la mutifattorialità dei problemi e supera la visione per singolo determinante;

 intersettorialità e multidisciplinarietà

In una visione moderna la promozione della salute deve essere percepita come un processo democratico, onnicomprensivo e orientato all’azione; essa necessita quindi di una rete di alleanze e collaborazioni che possano esitare in vantaggi reciproci.

In tal senso la nostra Azienda negli ultimi anni ha iniziato a lavorare, in alcuni ambiti, in un’ottica sistemica, attraverso una strategia di intervento culturale, educativo, sociale e socio-sanitario che ha previsto una molteplicità di interventi in ambiti differenti: famiglia, territorio, aggregazioni informali, scuola, mondo del lavoro.

Ci si è orientati verso delle scelte di priorità, verso la sostenibilità e soprattutto verso la scelta di metodologie validate e buone prassi consolidate dedotte dalla letteratura scientifica

(9)

Si evidenziano gli aspetti rilevanti sotto il profilo delle attività di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, anche in termini di effetti e guadagni di salute.

2.1. Il contesto territoriale

L’ASL della Provincia di Monza e Brianza è composta da 55 comuni.

La popolazione residente nell’ASL della Provincia di Monza e Brianza al 01.01.2013 è costituita da 850.684 persone (415.165 maschi, 435.519 femmine). (http://www.demo.istat.it). Il territorio è distinto nei cinque distretti socio sanitari di Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno e Vimercate.

La densità abitativa differisce in modo significativo nell’area di Vimercate, che è meno urbanizzata ed è infatti caratterizzata densità abitativa nettamente più bassa rispetto al resto dell’ASL. E’ da notare che la densità complessiva è comunque tra le più alte in Italia.

2.2. Il contesto demografico e epidemiologico

I dati di mortalità consolidati più recenti collocano al primo posto come causa di morte le malattie tumorali, seguite da quelle cardiovascolari, del sistema respiratorio e le neuropatie, con preponderanza sistematica di quelle tumorali tra i maschi e di quelle cardiovascolari tra le femmine, senza scostamenti statisticamente significativi rispetto ai riferimenti regionali. Nella Provincia di Monza e Brianza si sta assistendo ad alcuni fattori di mutamento demografico: l’incremento della popolazione, circa l’1% in più ogni anno, l’aumento della popolazione straniera, che attualmente rappresenta circa l’8% del totale ed è in continua crescita, principalmente nella fascia di età più produttiva, quella tra i 15 e i 64 anni. Infine l’aspettativa di vita , a fronte di migliori stili di vita e di un buon programma di promozione alla salute, porta ad un costante innalzamento dell’età media della popolazione, tanto che nel 2020 si stima che gli ultrasettantacinquenni saranno il 40% in più di oggi con conseguenti ricadute sulla necessità di assistenza e di assorbimento di risorse. Di contro, i valori percentuali di popolazione giovane nella nostra provincia sono leggermente superiori alla media della Regione tanto che nel 2013 il nostro “indice di vecchiaia” (rapporto tra ultrasessantacinquenni e minori di 15 anni) è pari a 139 (139 anziani ogni 100 giovanissimi) contro i 146 della Lombardia e i 151 dell’Italia.

Nel 2013 è stata pubblicata la ricerca Health Behaviour in School-aged Children (HBSC )“Generazione 20.10:

comportamenti di salute, contesti di vita e livelli di benessere degli studenti lombardi .Indagine Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Lombardia 2009-2010: stili di vita e salute degli studenti di 11, 13 e 15 anni .

La ricerca (HBSC) è stata realizzata dall’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze (OReD) di Éupolis Lombardia, per

(10)

La finalità generale dello studio è acquisire una maggiore conoscenza degli adolescenti, delle loro abitudini e dei loro contesti di vita al fine di monitorare il loro stato di salute, di comprendere meglio i meccanismi che possono favorirla o ostacolarla (Currie et al., 2001) e intraprendere le azioni ritenute più efficaci per migliorarne le condizioni di vita.

Di seguito si riportano alcuni dati estratti dalla ricerca HBSC su come i ragazzi vivono il rapporto con la scuola in Lombardia con particolare attenzione ai livelli di stress e alla presenza di atti di bullismo, sull’uso di sostanze e alcool, sui comportamenti sessuali.

Nell’ambito della pianificazione del Pil dell’ASL Monza e Brianza i risultati presentati dalla ricerca saranno utilizzati come base per la programmazione degli interventi rivolti agli adolescenti, saranno inoltre utilizzati i dati sul gioco d’azzardo sul quale la nostra Azienda è impegnata con un piano di sensibilizzazione e prevenzione dal titolo “piano d’intervento sul gioco d’azzardo”pubblicato sul sito aziendale al link :

http://www.aslmb.org/operazionetrasparenza/atti2013/delibera616.pdf

(11)

2.3. I Ragazzi e la Scuola

III

espeden2a scolastica è basilare per lo svilup- po dei ragazzi. sia per quanto riguarda la Speri- mentazlone di se stessI. sia per' la vedfica delle proprie abilita cognitive e relazio- nali.

Avere un rapporto com-

plesso e difficile con la

sc:uola pona ad espdrnere

problematiche emozionali.

comportamentali e di rIfiu- to nei confronti dei eoeta- n i e onduce Con plU facilità all'adozione di stili di vita negativi quali ad esempio un maggior uso di alcol e fumo di tabacc::o.

In senso più generale. si determina una riduzione comples5iva d Ila qualità della vita. oltre che della qualità dell'esperienza di apprendimento, con un aumentato ris hiO di ritardo e di Insuccesso scolastico.

Dai dati italiani. $1 può constatare con'le a 1 S anni solo 9 ragazzi su 100 di ono di app'" zzare lTlolto la s uola.

In particolare. si registra una caduta verticale del "mi piace molto'" la scuola.

all'aum~nr:ar~ d~ll'ér:à.

soprattutto net passaggio dagli 11 (29%) ai 13 anni (9%). Si evidenzia inoltre una diminuzione con l'età delle differenze di genere, an he se I felTllTline conservano sempre un gradimento maggiore dei n1aschi (19% cont,.-o 13%

omplessivamente).

J:I onstatato che agli adole-

1:1 scenti la scuola non plac molto, cl si può hlede- re da cosa derivi questa percezione. Ad un percezio- ne non positiva della scuola può contribuire lo stress. Lo stress viene considerato un reazione fisiologica, @ in un certo senso positiva, alle rlchle te della scuola degli insegnanti. ma un eccesso potrebbe avere effeni negati- vI. L'ansia, pres nt In situa- zioni di studio o di esame. se nOn arginata, potrebbe dare origine a problef'ni di salute.

come la depressione.

a sensazione di stress cresce

dagli l ' al 13 anni, raggiun- gendo il 52% fra i quindicen- nl. Il t nomeno coinvolge maggiormente le ragazze più grandi, con una percentuale eh ragglung il 57%, cio più di una ragazza su due.

(12)

2.4. I Ragazzi e l'Alimentazione Le relazioni

la risona pii! importame BI cui

f fitgazzi possono attingere durante questa fase dr (réSdta

e ~ supporto fornito dagli Insegnanti e dai coetanei.

r Lombardia: ragazzi che si sentono molto o abbastanza stressa ti dall'impegno scolas tico

{In"'l

In questo contèsto IJ quadr'O che emerge e abbastanza pos.ltlvo; Infatti j'accordo dlthlar,l[o dal ragazzi risptH' lo all'affermazione: ". nostri Insf"9ni!lnti d trattano In modo giusto" e -I miei compèt9ni mi accettano per quello dle sono·, è soddi!lfa·

<ente. SI PYÒ anche notate come In Italia il livello di btJlU$:mo 5tJblto {alméf'lo 2 yolte n~ li ultimi 2 mesI} si colloct'1i netta mente al di .sOttO de:ll8 m@dia inf4!fn3zJo·

naie 112%).

Si può qUIndi evidennare come tali feoomenl. pur avendo vnèt grande risonano UI rnèdfaUca. sJano ;wveni·

menti occasionaU.

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I confronti regionali e internazionali

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La percentuale di sovrappeso e obesitrova una diversa distribuzione nelle regioni italiane con un andamento crescente del fenomeno passando dal Nord al Sud. Solo in 3 regioni il dato medio è inferiore a quello internazionale (14%) ed è la Campania a presentare la percentuale pelevata (32%). In generale, sono I maschi ad avere percentuali pelevate di sovrappeso o obesità.

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(13)

2.5. I Ragazzi e l'Attività Fisica

2.6. I Ragazzi e il Tabacco

I ragazzi che dichiarano di fumare almeno una volta alla settimana aumentano con il progredire dell' età senza registrare differenze di genere

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2.7. I Ragazzi e l'uso di Alcool e Cannabis

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2.7.1. utilizzo di Cannabis a 15 anni

La percentuale di 15enni che dichiarano di aver provato almeno una volta nella vita a fare uso di cannabis è pari a circa

28.22% dei maschi 13.72% delle femmine.

La percentuale di coloro che ne hanno fatto uso 10 volte o più è invece pari a:

11.24% dei maschi 4.97% delle femmine.

2.8. Rapporti Sessuali completi e uso del Profilattico a 15 anni

Il "BINliE ORINKING": RAGAZZI CHE NEll'ULTIMO ANNO HANNO CONSUMATO 6 O PiÙ BICCHIERI DI BEVANOE ALCOliCHE IN UN'UNICA OCCASIONE

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(16)

“Qualche volta hai avuto rapporti sessuali completi? (solo quindicenni)

MASCHI FEMMINE TOTALE

si 24.69 20.68 22.65

no 75.31 79.32 77.35

totale 100 100 100

A 15 anni il 24.69% dei maschi e il 20.68% delle femmine dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi

E’ stato inoltre indagato l’utilizzo del profilattico per prevenire gravidanze indesiderate e la trasmissione di malattie sessuali in genere. Studi a livello internazionale hanno dimostrato che i giovani,quando interrogati in maniera generale sulle loro abitudini correlate alla salute, tendono a riportare una frequenza maggiore rispetto a quella reale di comportamenti protettivi, fra i quali proprio l’utilizzo del profilattico (AAVV, 2004). Per questo motivo non è stato chiesto ai ragazzi del nostro campione di indicare quante volte durante la loro vita sessuale abbiano usato il profilattico, ma solo se ne avessero fatto uso nell’ultimo rapporto.

Tra coloro che hanno avuto rapporti sessuali completi, il 25.83% dei maschi ed il 31.68% delle femmine riporta di non aver usato il preservativo durante il loro ultimo rapporto .

2.9. Le Famiglie

La comunicazione familiare, soprattutto tra genitori e figli, risulta essere un aspetto fondamentale per il benessere dei singoli.

Da una parte è stato infatti dimostrato come la qualità della relazione con i genitori sia associata a comportamenti di salute tra gli adolescenti; ad esempio relazioni difficoltose con i genitori sono associate a maggiore probabilità di adozione di comportamenti di consumo di sostanze trai ragazzi (Zambon et al., 2006). Dall’altra parte, è stato dimostrato come una positiva comunicazione, indice di sostegno fornito dai genitori, possa svolgere una funzione protettiva rispetto a scelte comportamentali e al benessere generale dei ragazzi (Dallago e Santinello, 2006; Santinello et al., 2005)e, in particolare, rispetto allo sviluppo di sintomi depressivi (Field et al., 2002), a comportamenti antisociali (Ardelt e Day, 2002; Garnefski, 2000; Vieno et al., 2009), alla scarsa autostima (Lanz et al., 1999a), a problemi scolastici (Glaskow et al., 1997

Rispetto alla tipologia di famiglia, la presente ricerca ha evidenziato come la struttura familiare tradizionale sia quella maggiormente presente nel campione di preadolescenti lombardi; la maggior parte di essi vive infatti con entrambe i genitori ed ha almeno un fratello o una sorella. Emerge tuttavia anche la presenza di “strutture familiari non tradizionali”

(Lanz et al., 1999a): circa il 15% dei giovani riporta infatti di vivere con un solo genitore oppure in una famiglia

ricostituita. Poiché sia la famiglia monoparentale sia quella

ricostituita possono rappresentare, da un lato, una situazione

di rischio caratterizzata da minor presenza di risorse e sostegno,

d’altro lato, una potenziale fonte di esperienze di arricchimento e

responsabilizzazione per i giovani (Scabini, 2000), future ricerche

dovranno confrontare queste tipologie di famiglie rispetto alla

qualità dello sviluppo psicosociale dei preadolescenti. Oltre alla

struttura familiare, un ulteriore aspetto in grado di influenzare

(17)

padre e preadolescenti femmine a presentare maggiori criticità. Poiché è stato ampiamente documentato il legame tra qualità del rapporto genitori-figli e qualità dell’adattamento psicosociale dei giovani (Zambon et al., 2006 Dallago e Santinello, 2006; Field et al., 2002), i dati della presente ricerca, che mostrano l’aumentata difficoltà nel parlare con i genitori al crescere dell’età e le difficoltà di comunicazione tra padri e figlie, suggeriscono la necessità di individuare interventi specifici e mirati su questo target. Tali azioni dovrebbero essere indirizzate a favorire la comunicazione aperta tra genitori e figli, promuovere una relazione basata sulla fiducia, favorire la gestione costruttiva dei cambiamenti e dei nuovi bisogni espressi dai figli all’ingresso dell’età adolescenziale; ciò al fine di rafforzare la qualità della comunicazione tra genitori e figli, in qualità di fattore protettivo spesso presente in infanzia, ma che pare allentarsi con il crescere dell’età dei figli.

2.10. Il Gioco d’Azzardo

Il gioco d’azzardo1 è un fenomeno in forte espansione. Negli ultimi anni questa attività ha coinvolto quote sempre più ampie della popolazione, divenendo così di rilevante importanza economica e di notevoli proporzioni sociali. Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane ci sono sempre più persone che amano giocare d’azzardo. La passione per il gioco non conosce crisi e i dati pubblicati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), relativi al trend 2003‐2009, parlano chiaro.

Dal 2003 in poi, il comparto del gioco legalizzato ha registrato raccolte di ammontare sempre maggiore.

L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori come la continua differenziazione dei giochi esistenti, la diffusione capillare di luoghi dove giocare (la trasformazione delle tabaccherie in veri e propri piccoli

“casinò”, le slot machine nei bar, la crescita esponenziale delle forme di azzardo online) e una maggiore accessibilità in termini di somme necessarie da impegnare per iniziare a giocare.

(CNR report 2010)

La stima dei giocatori d'azzardo problematici varia dall'1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d'azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute 2012)

(Relazione al parlamento sulle tossicodipendenze 2013)

La stima dei giocatori d'azzardo problematici varia dall'1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d'azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute 2012)

(Relazione al parlamento sulle tossicodipendenze 2013)

Il fenomeno delle“macchinette” ha avuto in tutta Italia una crescita esponenziale, trainata dalla crisi economica e dalla ricerca di soldi “facili”; come certifica la Camera di Commercio a livello nazionale il fatturato del settore del gioco è cresciuto del +32% nell'ultimo anno, con un aumento di installazioni di macchine che consentono vincite in denaro pari al +91% nel 2013 ossia videopoker, slot-machine ecc. In questo panorama la Lombardia è al primo posto in Italia per presenza di attività legate al gioco sul suo territorio, con il 14,5% del totale nazionale, e una crescita di questa presenza del +43% nel 2013, ben sopra la media nazionale.

La provincia di Monza e Brianza si posiziona al quarto posto in Lombardia, con poco meno del 9% delle attività della Regione localizzate sul nostro territorio.

L'osservatorio sul Gioco On line del Politecnico di Milano, nella sua indagine pubblicata ad Aprile1 2013 insieme all'Agenzia dei Monopoli (l'Autorità pubblica che sovrintende al gioco d'azzardo) fornisce alcuni primi dati significativi: i cosiddetti Casino Games, e in particolare le slot-machine on line a pagamento, sono cresciuti nel 2012 del +6% ogni mese, fino a costituire dopo un anno il 20% dell'intero budget del gioco on line, e 2,8 milioni di italiani hanno avuto accesso almeno una volta durante l'anno 2012 al gioco on line, con una base di 800.000 utenti attivi almeno una volta al mese. Dal 2008 ha giocato on line un italiano maggiorenne su 10: l'86% dei giocatori italiani è di sesso maschile, il 31%

di chi gioca risiede al Nord, e il 18% dei giocatori on line ha dai 18 ai 24 anni, seguito da un 32% nella fascia 25-34 anni.

(18)

3. CONSUNTIVO ATTIVITÀ E INTERVENTI ATTUATI NEL 2013

Il “Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute della ASLMB” è stato approvato con Decreto Direttoriale n. 82 del 31.01.2013, inviato alla UO Governo della Prevenzione e Tutela della Salute di Regione Lombardia, con nota prot. n°9865/13 del 31/01/2013 e inserito nell’applicativo regionale BDPROSALUTE.

E’ stato pubblicato sul sito web dell’ASL al Link: http://www.aslmonzabrianza.it

Lo stesso risulta coerente con le indicazioni contenutistiche e metodologiche diffuse dalla U.O. Governo della Prevenzione rispondenti ai criteri di appropriatezza professionale ed organizzativa, quali la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità.

Sono stati pianificati, realizzati e rendicontati 29 interventi.

Per ciascun intervento sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti pari al 100%. Ogni intervento è stato rendicontato nel sistema BDPROSAL (applicativo regionale) entro la data del 15.01.2014 termine indicato dalla regole di esercizio per l’anno 2013. Ogni singolo intervento è stato redatto con una specifica scheda corrispondente agli item previsti dall’applicativo regionale, con la definizione degli obiettivi generali, specifici, dei destinatari, delle azioni secondo la carta di Ottawa, degli indicatori di impatto e di risultato. Non sono state rilevate criticità per nessuno dei 29 interventi. Per promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute anche al fine di prevenire patologie non trasmissibili (cronico degenerative) che hanno in comune fattori di rischio comportamentali modificabili (scorretta alimentazione,sedentarietà,tabagismo) sono stati realizzati nel 2013 programmi nei setting comunità, scuola,mondo del lavoro

Ambito Comunità

(19)

TITOLO ATTIVITÀ 1. Intervento Prevenzione Rischio

Cardiocerebrovascolare “Garantire la diffusione alla popolazione del territorio delle informazioni relative al tempestivo riconoscimento degli eventi acuti in ambito cardiocerebrovascolare e al corretto utilizzo della rete dell'emergenza urgenza”

E’ stato realizzato nel distretto di Desio un percorso di iniziative volte a garantire la diffusione delle informazioni per il tempestivo riconoscimento degli eventi acuti e al corretto utilizzo della rete dell’emergenza urgenza. Gli incontri hanno coinvolto complessivamente 120 soggetti di età superiore ai 65 anni e 12 soggetti di età compresa tra 60-65 anni e sono stati tenuti da operatori del distretto con il supporto di esperti dell’Associazione Brianza per il Cuore. Durante gli incontri è stato distribuito materiale informativo (card ictus). Gli incontri realizzati sono stati cinque presso i Centri Anziani del Comune di Limbiate:

a) 5/12/2013 due incontri a cui hanno partecipato 60 persone di età > 65 anni

b) 5/12/2013 incontro presso l’Auser a cui hanno partecipato 12 persone di età compresa tra 60-65 anni.

c) 6/12/2013 due incontri a cui hanno partecipato 60 persone di età > 65 anni.

2. Interventi di Promozione dell’attività fisica ““Scale per la salute”:

E’ proseguita la campagna scale per la salute che ha coinvolto una nuova sede dell’Asl (Desio) tramite diversi strumenti di comunicazione (poster, opuscoli, newsletter) in continuità con le azioni attuate nel 2012 in tre sedi Asl. Nel triennio 2011-2013 sono state coinvolte le seguenti sedi aziendali:

2011 n. 6 sedi (Monza via Boito e Viale Elvezia, Carate Brianza, Seregno, Cesano, Usmate, Cesano Maderno),

2012 n. 3 sedi Limbiate, Brugherio, Seveso) 2013 n. 1 sede Desio.

E’ stato presentato il progetto come comunicazione orale nella sezione dedicata alla promozione dell’attività fisica al 46° congresso Siti tenutosi a Taormina 4,5,6 ottobre 2013 titolo dell’abstract “Promozione di corretti stili di vita. L’uso delle scale una semplice strategia per guadagnare salute”.

3. Interventi di Promozione dell’attività fisica “ANZIANI IN CAMMINO.

MUOVERSI INSIEME PER LA SALUTE “

Ha previsto l’attivazione di due nuovi gruppi di cammino nei comuni di Briosco (19.03.2013) e Lissone (10.04.2013) che si sono aggiunti ai 9 già attivi. Ai gruppi hanno partecipato soggetti di età superiore 65 anni (n. 40 a Briosco e n. 60 a Lissone). E’ stata organizzata in data 16.10.2013 una camminata comune di tutti i gruppi di cammino attivati negli ultimi tre anni nel parco di Monza che ha visto la partecipazione di 215 soggetti.

4. Intervento sul rapporto con l’animale da compagnia quale strumento di benessere affettivo e psicofisico per le persone anziane

In affiancamento all’attività dei gruppi di cammino, è proseguita anche nel 2013 l’iniziativa promossa dal Dipartimento di Prevenzione Veterinario, per la promozione dell’affido dell’animale da compagnia (cane) nella fascia di popolazione della terza età. Il progetto, con lo slogan “IO VOGLIO STARE CON TE”, ha portato all’adozione di n.6 cani ricoverati presso il canile rifugio presente sul territorio dell’ASL da parte di persone di età superiore ai 65 anni

(20)

TITOLO ATTIVITÀ 5. Intervento “Progetto sperimentale sulla

prescrizione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia in Lombardia”.

Nel 2012 erano state svolte le azioni propedeutiche del progetto, nel 2013 sono stati valutati dalla Unità operativa medicina dello sport 25 soggetti a medio rischio Cardio cerbrovascolare e 30 soggetti ad alto rischio cardiocerobrovascolare. I pazienti sono stati sottoposti a 3 valutazioni, per ciascun accesso è stata compilata una cartella clinica, per ciascun soggetto è stata prescritta attività motoria specifica, tutti i soggetti hanno completato il programma.

6. Intervento:”Sviluppo della collaborazione multidisciplinare per la valutazione delle ricadute sulla salute dei progetti in VIA e degli strumenti di governo del territorio

Il Gruppo di Lavoro aziendale, istituito con Delibera ASL del 26/6/2012 n.

398, ha individuato i seguenti obiettivi per il 2013:

- potenziare le informazioni disponibili di tipo ambientale, sanitario da utilizzare nel processo di valutazione;

- produrre le mappe tematiche dei siti sensibili e dei centri di pericolo mediante l’utilizzo di un software di georeferenziazione;

- aggiornare il censimento dei siti con problematiche ambientali (esposti).

Al 31.12.2013 sono state completate le seguenti attività:

- acquisizione del software per la georeferenziazione;

- partecipazione dei 2 tecnici che gestiranno l’aggiornamento dei dati ambientali al corso di formazione “GIS Open Source gvSIG base”

(Milano nei giorni 11-12-13/12/2013);

- aggiornamento delle mappe tematiche prodotte nel 2012 dei centri di pericolo;

- georeferenziazione dei siti sensibili;

- georeferenziazione dei siti con problematiche ambientali;

- invio del report delle attività alla DGS – UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria di Regione Lombardia mediante PEC (nota prot. n.

109250 del 27/12/2013).

Il report è stato pubblicato sul sito aziendale al Link www.aslmonzabrianza.it

7. Promozione della corretta alimentazione: Intervento “From Farm to Fork 2

E’ proseguita anche nel 2013 l’attuazione di un intervento formativo “FROM FARM TO FORK” rivolto agli allievi cuochi e per aiuto - cuochi della Scuola di avviamento professionale di Carate Brianza, al fine di promuovere la conoscenza di opportune e necessarie norme igieniche, grazie alla collaborazione tra gli operatori del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale e gli operatori del settore alimentare del territorio del comune di Muggiò. L’obiettivo dell’intervento è stato promuovere la conoscenza di opportune e necessarie norme igieniche il corso è stato articolato su tre incontri tenutosi nelle giornate del 15, 22 e 29 aprile, di due ore ciascuno, con test finale di apprendimento. Il risultato di frequenza raggiunto, è stato di 55/63 presenze su almeno due giornate di corso.

(21)

TITOLO ATTIVITÀ 8. Intervento nei capitolati d’appalto per le

ristorazioni collettive a supporto di menù corretti

Nell’ambito della ristorazione collettiva, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, tramite il controllo dei capitolati di appalto della ristorazione scolastica, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, ha verificato la rispondenza a una corretta alimentazione; sono state aggiornate le linee guida e inviate via mail a tutti i 55 Comuni dell’ASL Monza Brianza e ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Private presenti sul territorio. A latere del progetto i medici del SIAN hanno organizzato l’8.11.2013, la prima edizione di un corso per la Commissione Mensa, che ha visto la partecipazione di 90 persone compresi Referenti Comunali, Dirigenti di scuole private e rappresentanti di ditte di ristorazione.

9. Intervento “meno sale nel pane”.

Promuovere l’adesione dei panificatori all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale (Accordo RL - Associazioni di categoria 2011)

Azioni di sostegno all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale: nell’ambito delle Azioni di sostegno all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale Sono stati effettuati via mail alla Referente Regionale della UO Governo della Prevenzione i seguenti invii trimestrali: 30.04.2013; 27.06.2013; 26.09.2013; 23.12.2013.

Le indicazioni regionali prevedevano l’invio diretto del file dei panificatori alla Referente regionale. Nel 2013 si è raggiunta l’adesione di 40 ulteriori panificatori che sommati agli esercenti aderenti negli anni passati, danno un totale di 158 aderenti, pari al 67% dei panificatori in anagrafe (237).Il report sull’andamento dell’iniziativa ”con meno sale nel pane …” è stato inviato in data 14.01.2014, protocollo n. 2910/2014 alla DG Salute e alla UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria di Regione Lombardia.

10. Intervento “Sviluppo di un percorso partecipativo per installare distributori di snack salutari”

Sono stati attivati negli ambiti della ristorazione collettiva percorsi partecipativi per installare distributori per snack salutari. Otto strutture hanno installato distributori automatici con snack salutari (Unimedica Seregno Centro Polidiagnostico di Lesmo, RSA di Cavenago e Busnago, Clinica Zucchi di Monza, CAM Monza, Istituto tecnico D.Milani di Meda, Liceo Majorana di Desio).

11. Intervento “Ho cura di me” Il progetto è stato proseguito in continuità con le attività svolte nel 2012 presso la casa circondariale di Monza; con interventi informativi che hanno riguardato 42 donne.

12. intervento “Educativa tra pari negli uomini che fanno sesso con uomini (MSM)”

E’ proseguito con la modalità ormai consolidata del doppio canale di discussione (vis a vis e gruppo FB) e la supervisione dell’equipe MTS. Sono stati coinvolti altri 4 Opinion Leader ed è stato quindi possibile integrare il gruppo precedente con nuove persone e nuove competenze. Sono stati effettuati 10 incontri vis a vis e altri 3 momenti di discussione via chat

(22)

TITOLO ATTIVITÀ

13. Intervento “Passaparola” L’intervento è Ispirato alla metodologia della educativa tra pari, che nasce dalla considerazione che gli utenti non sono solo i ricettori di prestazioni ma possono essere una risorsa importante per la costruzione di una rete di sensibilizzazione diffusa e capillare finalizzata alla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale. Utenti che presentano disponibilità e requisiti (PROMOTER) si sono sperimentati nel ruolo di promotori della prevenzione tra i pari, proponendo al momento giusto e con le modalità più indicate come solo una persona “VICINA” può fare, comportamenti di consapevolezza, autotutela ed orientamento al servizio. Nel 2013 sono stati distribuiti 736 opuscoli Passaparola, coinvolti 70 PROMOTER. I promoter hanno partecipato attivamente alla revisione del sito “salute4teen” e alla promozione dell’evento “Happy Hour SAFE”.

14. Prevenzione degli incidenti stradali:

Intervento ”Ulisse”

Intervento “Incidenti stradali” e’proseguita nel 2013 l’attività di rilevazione del Progetto Ulisse relativamente all’uso dei dispositivi di sicurezza (cinture, utilizzo del cellulare) utili alla prevenzione degli incidenti stradali, con l’osservazione di 31840 soggetti.

15. Intervento Family Skill; L’equipe prevenzione del Dipartimento Dipendenze, in collaborazione con il dipartimento ASSI, nell’ambito del progetto ATTIVA…mente ha proposto il percorso di formazione Family Skill che ha coinvolto 20 associazioni di genitori della provincia. Sono stati formati sui fattori protettivi e le abilità di vita anche operatori/moltiplicatori degli oratori e del terzo settore.

16. Intervento Pro Skill E’ stato attivato il programma europeo PRO-SKILL con la formazione di operatori di 3 dipartimenti ASL che attiveranno il programma nei diversi ambiti della comunità nel 2014.

17. Intervento Smart e Ulisse

18. (sperimentazioni 3239 riduzione dei rischi e riduzione del danno)

Nei luoghi di divertimento è attivo il progetto SMART di riduzione dei rischi e di prevenzione degli incidenti stradali, rivolto ai giovani che frequentano i locali notturni.

Il progetto ha avuto come destinatari giovani tra i 14 ed i 35 anni che consumano alcol e sostanze e che frequentano luoghi aggregativi e del divertimento presenti nella provincia di Monza e Brianza. (8000 soggetti) ULISSE è un progetto di prossimità di riduzione del danno a favore di una popolazione che vive in condizione di marginalità, si occupa inoltre di prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale attraverso la distribuzione di materiale di profilassi

Nell’ambito degli interventi rivolti alla popolazione giovani-adolescenti realizzate dal Dipartimento Dipendenze in integrazione con il Dipartimento ASSI e Prevenzione Medica e Veterinaria sono stati coinvolti n. 20 Associazioni di Famiglie, n. 201 operatori, n. 1070 giovani/adolescenti in luoghi informali, n. 236 tossicodipendenti/alcoolisti/persone in stato di marginalità in luoghi informali, n. 300 adulti

(23)

TITOLO ATTIVITÀ 19. Intervento “progettazione

realizzazione Sito per gli adolescenti dal titolo 4TEEN

L’ASL, attraverso la collaborazione di tutti i suoi dipartimenti, ha progettato e realizzato un sito rivolto agli adolescenti (4Teen) raccogliendo informazioni e materiale multimediale sugli stili di vita adatti al target.

Il sito, pubblicizzato in tutte le scuole della rete, vuole essere uno strumento utile anche per insegnanti e genitori nell’affrontare le tematiche di promozione della salute con un linguaggio efficace. Il 30.09.2013 il sito è stato pubblicato in rete all’indirizzo: www.aslmonzabrianzait/ita/4teen;

I dati di accesso al sito sono:

mese Accessi Visualizzazioni di

pagina

Ottobre 310 6454

Novembre 553 4009

Dicembre (al 18/12/13)

224 1206

Totali 1280 11669

Sono state inoltre programmati per i primi mesi del 2014

 Produzione di un video promozionale del sito

 Una tavola rotonda

 Promozione su face book per 3 mesi

 Creazione di una pagina face book e interattività con utenza (“esperto risponde”)

Corso di formazione "COSI' VA IL MONDO"

Notevole interesse ha riscosso la prosecuzione del corso di formazione

"COSI' VA IL MONDO", suddiviso nel 2013 in 2 seminari dal titolo le

“Occasioni” (6,13 e20 giugno cui hanno partecipato 77 operatori) e le

“Derive” (21.11.2013 e 6 e 12 dicembre 2013 cui hanno partecipato 74 operatori). I due seminari hanno affrontato sia le potenzialità del web per avvicinare i servizi ai cittadini (consulenze online, progetti di promozione alla salute etc.) sia le patologie (dipendenza da web, shopping online, gambling) che il web amplifica.

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TITOLO ATTIVITÀ

20. Intervento WHP E’ stato attivato il Progetto “Workplace Health Promotion” di cui al Decreto n.

11861 del 11.12.2012, mediante la realizzazione delle seguenti azioni:

 Stesura di uno specifico manuale per le imprese in collaborazione per definire le buone pratiche in 6 aree tematiche (fumo, alimentazione, alcool e sostanze, mobilità sostenibile, benessere dei dipendenti, attività fisica);

 Partecipazione all’incontro regionale su “Programmi di promozione della salute negli ambienti di lavoro” (8 maggio 2013);

 Incontri di presentazione del progetto: rappresentante di Confindustria Monza e Brianza (8 maggio 2013); Organismo Paritetico Provinciale (27 maggio 2013);

un Workshop organizzato da Confindustria Monza e Brianza (6 giugno 2013);

 Firma protocollo d’Intesa con Organismo Paritetico Provinciale 23/07/2013;

Delibera ASL n. 247 del 30 luglio 2013;

 Sono state reclutate 6 aziende del territorio con un numero di dipendenti > 90;

che si sono iscritte al Progetto tramite il Sito della rete WHP. 6 aziende hanno intraprese le azioni preliminari (comunicazione e presentazione del progetto ai dipendenti, compilazione questionari di rilevazione degli stili di vita; selezione delle aree tematiche da sviluppare nel 2014). Il numero dei lavoratori delle aziende iscritte, comprese le AAOO, è 9.318.

Ambito Mondo del Lavoro

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TITOLO ATTIVITÀ

 E’ stata inviata in data 15.01.2014 prot.n.3443/14 alla DGS, U.O. Governo della Prevenzione di Regione Lombardia il report delle attività svolte.

Il report inoltre è stato inserito come evidenza del progetto” Workplace Health Promotion ASL MONZA E BRIANZA” nel sistema BDPROSAL e condiviso con le AA.OO. del territorio

Sono state reclutate nel progetto “Workplace Health Promotion l’AO San Gerardo e l’AO di Desio e Vimercate che hanno formalizzato l’iscrizione alla Rete WHP attraverso il sito specifico. Il progetto è stato presentato ai Direttori Sanitari, Medici competenti e referenti promozione della salute delle AA.OO. (in data 5.08.2013 e in data 13.10.2013). Le aziende hanno proceduto a compilare i questionari (n.105 AO San Gerardo, n.90 AO Vimercate) di rilevazione degli stili di vita e a individuare le aree tematiche da sviluppare nel 2014 (alimentazione e attività fisica).

E’ stato inviato, in data 15.01.2014 prot.n. 3443/14, alla DGS U.O. Governo della Prevenzione, di Regione Lombardia, il report delle attività svolte.

Il report inoltre è stato inserito come evidenza del progetto” Workplace Health Promotion ASL MONZA E BRIANZA” nel sistema BDPROSAL e condiviso con le AA.OO.del territorio.

21. Intervento Gruppo di miglioramento sul counselling motivazionale, stili di vita tabagismo

E’ proseguito il percorso formativo, nell’ambito del counselling antitabagico, rivolto agli operatori con l’attivazione di un gruppo di miglioramento destinato agli operatori che avevano già partecipato a precedenti percorsi formativi ed avevano attivato l’utilizzo dello strumento motivazionale nei loro contesti clinici. Gli incontri si sono tenuti nelle date:24 aprile 2013;7 e 22 maggio 2013; 2 ottobre 2013; 6 novembre 2013. Hanno partecipato 3 medici del SIAN, 2 farmacisti del territorio, 3 operatori del Dipartimento

22. “Intervento “tavolo di

coordinamento sul

trattamento del tabagismo

Si è costituito in data 25.07.2013 il tavolo di coordinamento composto dal responsabile del centro per il tabagismo ASL, da un referente dell’ambulatorio di pneumologia AO Vimercate e da un referente per l’ambulatorio di pneuomologia AO San Gerardo. Il tavolo ha condiviso strumenti (standard clinici, linee guida di trattamento), attività comuni, momenti di informazione reciproca sugli aspetti programmatici, definizione degli ambiti di competenza.

23. “Intervento formativo per allieve ostetriche: corso elettivo sul counselling motivazionale per il tabagismo e gli stili di vita”;

Il percorso formativo è stato strutturato in 3 incontri di 3 ore ciascuna, che si sono svolti nelle date del 4,11,18 marzo 2013, presso l’Università di Milano Bicocca (sede di Monza).

L’intervento si è configurato come corso elettivo ed stato rivolto esclusivamente a studenti del 2° e 3° anno. Le iscrizioni sono state 37 e tutti gli studenti hanno completato il corso.

(26)

TITOLO ATTIVITÀ 24. Intervento “Scuole che promuovono

salute”

Supporto allo sviluppo della Rete lombarda delle Scuole che Promuovono Salute; ha favorito la riprogrammazione degli interventi in base alle esigenze della scuola (trasferimento agli insegnanti di competenze) e alle evidenze della letteratura scientifica che individuano la promozione della salute come sviluppo di fattori protettivi: la collaborazione tra i dipartimenti, sviluppata attraverso il gruppo di miglioramento “Creare competenze nella protezione della salute” ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo, valorizzando le azioni relative ai corretti stili di vita già presenti nelle scuole della rete. Alla rete hanno aderito 8 nuove scuole ed altre tre sono interessate a una futura adesione; gli interventi di seguito elencati sono stati realizzati in coerenza al modello di scuole che promuovono salute.

L’ASL ha organizzato un corso di formazione sul campo dal titolo “Creare competenze nella promozione della Salute” per uniformare gli interventi rivolti alla scuola dei diversi dipartimenti aziendali (Dipartimento ASSI, Dipartimento Prevenzione, Dipartimento Dipendenze). Il gruppo di miglioramento ha previsto n.6 incontri svolti nelle seguenti date:

27.02.2013 05.04.2013 14.05.2013 31.05.2013 12.06.2013 02.09.2013 Ambito scuola

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TITOLO ATTIVITÀ

Al gruppo hanno partecipato 18 operatori (n .4 assistenti sanitarie, n.5 educatori, n. 1 infermiere, n. 2 psicologi, n. 2 tecnici della prevenzione, n. 3 assistenti sociali e n. 1 dirigente delle professioni sanitarie). La collaborazione tra i dipartimenti ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo, valorizzando le azioni relative ai corretti stili di vita già presenti nelle scuole della rete. Le scuole della rete sono state coinvolte anche nel programma regionale LST. Nel 2013 sono stati realizzati tutti i programmi relativi al setting scuola, in coerenza con il modello SPS (Life Skill Training, Life Skill Education, Pedibus, Unplugged).

report sulle attività realizzate dall’ASL MB nel periodo 2012-2013 relativo alla “Rete Scuole che Promuovono Salute” è stato inviato alla DG Salute e all’U.O. Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria, con posta Pec in data 28/10/2013 prot.n° 91638/13.

Nel 2012 hanno aderito al progetto 10 scuole primarie.

Nel 2013 hanno aderito altre 8 nuove scuole (6 secondarie di secondo grado e 2 scuole primarie), con un incremento dell’80% rispetto al dato rendicontato in BDPROSAL 2012.

Sono state coinvolte nel progetto n. 18 scuole del territorio di cui:

 istituti comprensivi (elementari e medie)

 scuole superiori

Sono stati raggiunti dall’intervento:

 22.000 studenti pari a 880 classi

 1.800 insegnanti

 44.000 genitori circa

E’ stato organizzato dalla rete scuole che promuovono Salute locale un convegno in data 11.12.2013 presso Palazzo Terragni a Lissone dal titolo

“La promozione della salute. Scuole che promuovono salute di Monza e Brianza: Bilancio del progetto regionale e prospettive future”

Il convegno ha previsto interventi di referenti regionali, di ASL (Dipartimento Dipendenze, Assi, Veterinario), è stato presentato un filmato di buone prassi relativo all’esperienza del Carpooling. Al convegno hanno partecipato 80 soggetti (insegnanti e operatori ASL)

25. Intervento pedibus Nel 2013 sono stati mantenuti i 32 pedibus avviati nel 2012 e sono stati avviati due nuovi pedibus nel distretto di Desio (Scuola Primaria via Dolomiti e Istituto comprensivo via Prati)

26. intervento Life Skill Training Tutte le scuole secondarie di primo grado della rete hanno aderito alla formazione Life Skill training partecipando alla sperimentazione regionale attualmente in atto.

Lst si è sviluppato con un approccio legato sia alla prevenzione delle dipendenze (tabacco alcol e droghe) sia ad altri comportamenti a rischio (mts, rapporti sessuali, aggressività etc.) sono stati formati 300 docenti di scuola secondaria di 1°grado 2857 studenti di scuola secondaria di 1°grado

(28)

TITOLO ATTIVITÀ

27. Intervento Life Skill Education E’ proseguito il programma aziendale life skill education presente in tutti i distretti. Sono stati raggiunti:

scuola secondaria di primo grado studenti 440 scuole secondaria di secondo grado studenti 280 CTP tot studenti 15

56 docenti

28. Intervento Unplugged E’ proseguito Unplugged, un programma di prevenzione in ambito scolastico dell’uso di sostanze basato sul modello dell’influenza sociale. Il programma mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire e/o ritardare l’uso di sostanze. Unplugged nasce in seguito allo studio EU-Dap (EUropean Drug addiction prevention trial) un progetto europeo che ha rappresentato la prima esperienza di valutazione dell’efficacia di un programma scolastico di prevenzione del fumo di tabacco, dell’uso di sostanze e dell’abuso di alcol.

Unplugged è stato realizzato nelle scuole secondarie di secondo grado e ha raggiunto 712 studenti

2 operatori ,44 docenti.

29. Intervento di formazione di promozione della salute e zoo antropologia didattica circa la società delle api e l’attività di apicoltura e produzione del miele;

Ha interessato due scuole elementari del Comune di Muggiò, per un totale di 100 alunni e 8 insegnanti

30. Intervento di formazione di promozione della salute alla salute e zoo antropologia didattica circa il corretto rapporto uomo animale in ambito urbano;

che si è tenuto nella scuola primaria di Ornago ed ha coinvolto 54 alunni

Nell’ambito degli interventi rivolti alla popolazione giovani-adolescenti realizzate dal Dipartimento Dipendenze in integrazione con il Dipartimento ASSI e i Dipartimenti di Prevenzione sono stati coinvolti: n. 18 Dirigenti scolastici, n.

1800 insegnanti, n. 22.000 studenti, n. 44000 genitori.

(29)

4. OBIETTIVI DEL PIANO

Promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, con una azione integrata ed intersettoriale è l’azione cardine del PIL dell’ASL Monza e Brianza.

Uno degli scopi fondamentali dell’azione intersettoriale è quello di raggiungere una maggiore consapevolezza delle conseguenze che le decisioni politiche e le prassi organizzative adottate in diversi settori possono avere sulla salute, per poi muoversi in direzione di una prassi e di una politica pubblica favorevole alla salute.

Non tutte le azioni intersettoriali a favore della salute necessitano il coinvolgimento del settore sanitario, ma il sistema sociosanitario delle ASL ha il compito di promuovere e supportare il processo di responsabilità sociale da parte di settori/soggetti a vario titolo coinvolti, attivando alleanze tra settori diversi della società e sviluppando azioni sinergiche Obiettivo del PIL è quello di determinare una politica unitaria che tenda ad evitare eventuali disomogeneità degli interventi nelle diverse aree territoriali, e di declinare gli interventi specifici e le azioni strategiche.

Il Piano persegue obiettivi di processo riferiti al miglioramento continuo dell’appropriatezza di quanto intrapreso, in particolare, nell’ambito di una pianificazione pluriennale, in riferimento a:

 Scelta di interventi di provata efficacia e/o riferibili a buone pratiche

 Integrazione interna, sviluppo di reti e programmi intersettoriali Segue una descrizione degli obiettivi:

Generali

Consolidare e migliorare quali-quantitativamente programmi e interventi di comunità e interventi evidence-based.

Incrementare gli standard qualitativi nella pianificazione integrata locale degli interventi di promozione della salute Sviluppare le reti “Scuole che promuovono salute” (SPS)e “Aziende che promuovono salute”(WHP)

Specifici (comportamentali)

Attuazione di interventi evidence- based per la promozione di stili di vita : offerta di attività fisica,

consumo di frutta e verdura,

disponibilità di pane a basso contenuto di sale, allattamento al seno,

counseling motivazionale breve,

miglioramento delle reti di offerta per la cessazione tabagica

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