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L Prevenzione delle malattie cerebrovascolari

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Academic year: 2022

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d o c u m e n t i

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 1 - 2020 33

L

e malattie cerebrovascolari sono la seconda causa di morte e la terza causa di di- sabilità a livello mondiale, oltre a essere responsabili di circa un deci- mo degli anni persi per morte pre- matura o disabilità (disability-adju- sted life years, DALY). Sono anche responsabili di un considerevole ca- rico sociale (burden) per il paziente e per i familiari che lo assistono.

Ed è proprio alle malattie cerebrova- scolari che è dedicato il documento

“Prevenzione delle malattie cere- brovascolari lungo il corso della vi- ta” prodotto dai lavori dell’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cere- brovascolari, patto volontario finaliz- zato al contrasto delle patologie car- dio e cerebrovascolari sottoscritto tra Ministero della salute, Società scientifich (tra cui Simg, Snamid, Fimmg) e Associazioni dei pazienti e altri enti operanti nel settore.

þIl documento

Si tratta di un testo di carattere scientifico ed evidenced based che affronta la tematica della preven- zione delle malattie cerebrovasco- lari, con particolare riferimento all’ictus. Il documento focalizza l’at- tenzione sugli elementi cardine del- la prevenzione primaria quali il con- trasto ai principali fattori di rischio e la promozione di stili di vita salutari, andando a considerare gli aspetti peculiari delle diverse età e del pe- riodo della gravidanza. Vengono inoltre illustrati i principali aspetti della prevenzione delle recidive di

malattia vascolare cerebrale.

Il testo è funzionale anche alla suc- cessiva predisposizione, da parte del Gruppo di lavoro, di materiali di natura informativa e divulgativa per il cittadino, con la finalità di favorire la prevenzione delle malattie cere- brovascolari attraverso la sensibiliz- zazione sul controllo dei fattori di ri- schio, la promozione dell’adozione di comportamenti e stili di vita salu- tari e la crescita dell’empowerment individuale e dell’engagement dei pazienti e delle loro famiglie.

þIl razionale

Con l’invecchiamento della popola- zione è possibile prevedere nel tem- po un incremento sia dell’incidenza totale dell’ictus, che rappresenta la manifestazione clinica di gran lunga più frequente, sia del carico sociale conseguente alla disabilità post ictus.

I cambiamenti demografici e la di- sponibilità di nuove strategie terapeu- tiche stanno anche modificando la di- stribuzione delle diverse eziologie dell’ictus ischemico ed emorragico.

Dati recenti indicano che nelle ul- time due decadi si è verificato nel- la popolazione caucasica e nei Pa- esi ad alto reddito un incremento della quota di ictus ischemici a pa- togenesi cardioembolica e una ri- duzione della quota dovuta ad ate- rosclerosi dei grossi vasi e a ma- lattia dei piccoli vasi o lacunare. È stata anche segnalata una diminu- zione delle emorragie in sede tipi- ca e un aumento di quelle in sede atipica (soprattutto di quelle lega-

te ad angiopatia amiloide).

La riduzione del numero di casi di ic- tus ischemico causato da ateroscle- rosi dei grossi vasi sembra sia da at- tribuire alla maggior diffusione dei trattamenti preventivi con farmaci antipertensivi e con statine oltre che alla riduzione del fumo di sigaretta.

Il progressivo invecchiamento della popolazione, insieme con l’ancora li- mitato impiego degli anticoagulanti orali negli anziani, ha invece contribu- ito all’aumento degli ictus ischemici a patogenesi cardioembolica in gran parte dovuti alla fibrillazione atriale che è il più importante fattore di ri- schio cardioembolico età correlato.

È facile prevedere che in parallelo con l’incremento dell’aspettativa di vita vi sarà, negli anni a venire, un in- cremento della numerosità dei sog- getti con fibrillazione atriale. Per contrastare le conseguenze cardio- emboliche di questa aritmia dovran- no essere implementate le strategie terapeutiche correnti basate sull’im- piego di farmaci anticoagulanti anta- gonisti della vitamina K e di farmaci anticoagulanti diretti o di nuova ge- nerazione, mentre per il controllo della funzione cardiaca saranno fon- damentali i farmaci antiaritmici e gli interventi sullo stile di vita e sui fat- tori di rischio correlati.

Il documento “Prevenzione delle malattie cerebrovascolari lungo il corso della vita”, prodotto dall’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari, composta anche da società scientifiche della Medicina Generale, è stato sottoscritto dal Ministero della salute e dalle associazioni dei pazienti

Prevenzione delle malattie cerebrovascolari

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“Prevenzione delle malattie cerebrovascolari lungo il corso della vita”

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