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Insegnare Scienze Sperimentali: Incontro Scuola-Università

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Academic year: 2022

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(1)

Seminario congiunto Progetto Lauree Scientifiche – Piano ISS

Insegnare Scienze Sperimentali: Incontro Scuola-Università

Torino, 5 novembre 2009

Prospettive del Piano ISS

e interazione fra Scuola dell’Obbligo e Università:

un punto di vista di ricerca

Paolo Guidoni, Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico II [email protected]

(2)

indice

I

Piano ISS: il successo II

Tre tipi di problemi emersi (in comune con PLS)

III

Tre proposte di azione concreta – per cominciare IV

In conclusione (provvisoria)

(3)

I) Piano ISS: il successo

Nei suoi anni iniziali ISS ha verificato che

nell’attuale situazione dell’insegnamento scientifico in Italia:

1)

esistono necessità e urgenze di cambiamenti profondi

corrispondenti alle motivazioni e agli obiettivi originari del Piano;

2)

esistono diffuse potenzialità e capacità di risposta costruttiva nella base degli Insegnanti

a proposte organiche e efficaci di “cambiamento assistito”

dell’insegnamento scientifico a tutti i livelli della Scuola dell’Obbligo

(4)

II) Tre tipi di problemi emersi (in comune con PLS)

II a)

E’ necessaria e urgente una approfondita e diffusa appropriazione culturale

da parte di tutti gli Attori del Piano

(Insegnanti, Tutor, Associazioni, Amministrazioni, Consulenti …) dei risultati e delle proposte che,

validati e sintetizzati a livello di ricerca internazionale (su piani correlati di teoria e prassi),

sono strettamente pertinenti

a indirizzare l’efficacia e l’efficienza dell’azione di cambiamento

(5)

II) Tre tipi di problemi emersi (in comune con PLS)

II b)

E’ necessaria e urgente una decisa e diffusa appropriazione culturale e organizzativa da parte degli Istituti Scolastici “autonomi”

(in quanto tali, ma soprattutto in quanto coinvolti nell’innovazione con la maggioranza dei loro Insegnanti)

delle strategie e delle modalità del cambiamento necessario.

Non è infatti sufficiente la mediazione di qualche Tutor a catalizzare la “rivoluzione copernicana” per cui

contribuire attivamente e coerentemente a processi di cambiamento progettato deve riguardare oggi la normalità e non l’eccezione della condizione docente

(6)

II) Tre tipi di problemi emersi (in comune con PLS) II c)

E’ necessaria e urgente da parte di tutti gli Attori del Piano una messa in comune di consapevolezza critica

del ruolo preponderante di fatto giocato (a tutti i livelli dell’Obbligo) non solo dalla

non-presenza e/o non-qualità di formazione laboratoriale ma anche

dalla funzione raramente costruttiva e molto spesso distorcente esercitata dalla diffusa (oppressiva e deresponsabilizzante)

non-qualità culturale e didattica dei libri di testo.

Infatti scopo essenziale della formazione in area scientifica è anche quello di proporre ed assumere “creativamente” informazioni organizzate a partire da formati affidabili, soprattutto non inducenti a una superficialità addestrativa

(7)

III) Tre proposte di azione concreta - per cominciare

III a)

i) Tradurre in italiano e commentare

risultati e proposte validati dalla ricerca in didattica delle scienze a partire da una mezza dozzina di recenti Reports internazionali,

riunendoli in un testo curato da un comitato di esperti in grado di “proiettarli” sulla situazione della scuola in Italia

ii) Diffondere capillarmente il testo

a livello di Scuole, Amministrazioni centrali e periferiche, Università, Associazioni di Insegnanti, Cittadini, etc

La conoscenza dei dati di fatto scientificamente accertati appare infatti necessaria, anche se non sufficiente, a definire strategie di cambiamento

efficaci ed efficienti

(8)

III) Tre proposte di azione concreta - per cominciare

III b)

Coordinare strategicamente e per campioni emblematici il lavoro di Scuole e reti di Scuole che intendano rispondere

in modo responsabile, concreto e progettato al recente “Atto di Indirizzo”

che enuncia il “dovere” di produrre da parte di tutti gli Istituti altrettanti “Curricula di Scuola” dotati

della coerenza verticale e trasversale e della flessibilità e apertura necessarie a garantirne la validità e l’efficacia

culturale e didattica

(9)

III) Tre proposte di azione concreta - per cominciare

III c)

Attivare, sostenere e coordinare nei risultati (piccoli) gruppi di lavoro misti

fra insegnanti di livello diverso (dall’infanzia alla fine dell’obbligo) e di competenza diversa (scientifico-matematica e linguistica)

e genitori (con eventuali consulenze di esperti), con il compito di leggere criticamente e commentare

dal punto di vista di una comprensione-cultura-competenza con significato “di cittadinanza”

parti o sezioni dei libri di testo che coinvolgono i loro alunni/figli, proponendo feedbacks

nella direzione della produzione e dell’utilizzazione dei testi stessi.

(10)

In conclusione (provvisoria)

I “problemi reali” a cui si è accennato

emersi (insieme ad altri) nell’azione di ISS (e di PLS)

sono di per sé enormi e coinvolgono anche tutto il fare-scuola al di là dell’educazione scientifica

Proposte di “azione concreta per cominciare”

possono essere sperimentate e validate su piccola scala dalla ricerca sull’educazione scientifica e matematica (faticosamente) attiva nella Scuola dell’Obbligo italiana Tuttavia una effettiva, efficace, efficiente presa in carico

di problemi e proposte in grado di avviare/sostenere il cambiamento risulta con evidenza fuori della portata di ISS

nella sua attuale forma organizzativa e operativa

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