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Rabis: un software di supporto al recupero in SBN di basi dati bibliografiche

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Academic year: 2021

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Dott. Ugo Contino@, Dott. G. Farinelli@2 e Dott. S. De Luca@3. Gruppo Automazione Biblioteche. CASPUR

Rabis: un software di supporto al recupero in

SBN di basi dati bibliografiche.

vecchio catalogo, in modo da ridurre al minimo le attività (ed ovviamente i costi) di ricatalogazione.

Il CASPUR, occupandosi sin dai suoi primi anni di attività della gestione di poli SBN, è ben cosciente di questa proble-matica ed ha cercato, attraverso lo sviluppo del software RABIS1, di offrire una propria soluzione che consentisse il recupero semi-automatico di una ampia tipologia di cataloghi non-SBN, provenienti da diversi software di catalogazione, nel Catalogo Collettivo SBN.

Alla base della progettazione dell’applicazione RABIS sta la riflessione che uno degli aspetti cruciali da tenere in considerazione, in fase di importazione di un catalogo nel Catalogo Collettivo SBN, è che quest’ultimo si basa sulla catalogazione partecipata: ciò implica che per ogni titolo (e autore) vi è la presenza nel catalogo collettivo di una sola scheda descrittiva.

Nell’ambito della gestione informatizzata di una biblioteca, sono disponibili, con diverso grado di utilizzo e diffusione, molti software di catalogazione: alcuni semplici, altri più complessi, alcuni costantemente aggiornati ed altri ancora non più supportati dalla casa produttrice. Prima dell’avvento e della diffusione del progetto SBN, un gran numero di biblio-teche ha catalogato i propri libri utilizzando tali software, i quali, gestendo i dati secondo una struttura differente da quella utilizzata in SBN, ha reso incompatibili con quest’ulti-mo i cataloghi prodotti.

L’effetto di questa incompatibilità risulta evidente ogniqual-volta una biblioteca decide di entrare in SBN e quindi si pone il problema di come recuperare i dati del proprio cata-logo informatizzato, che talvolta contiene decine di migliaia di record. Appare perciò evidente l’obiettivo di poter recu-perare nel catalogo SBN quanto più è possibile del proprio

1 http://www.rabis.it

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Se, ad esempio, un’opera è presente in 50 biblioteche parte-cipanti ad SBN, nel catalogo collettivo è presente una sola scheda descrittiva, con la sola ulteriore indicazione delle biblioteche che la possiedono. E’ pertanto fondamentale, in fase di importazione, evitare duplicazioni, evitare cioè di creare una nuovo titolo (o autore) se questo è già presente nel Catalogo Collettivo.

RABIS, per mezzo di uno specifico algoritmo, per ogni scheda bibliografica presente nel catalogo da recuperare, controlla (mediante il titolo, l’autore, l’ISSN, l’anno di pubblicazione, l’editore e il luogo di pubblicazione) se questa è già presente nel Catalogo Collettivo SBN; successivamente, mediante una semplice ed intuitiva interfaccia web, consente all’utente-bibliotecario di valutare e confrontare le schede descrittive trovate ed eventualmente selezionare quella che ritiene coin-cidere con la scheda da importare. Operando in questo modo, RABIS favorisce la cattura con relativo

schiacciamento2 dei titoli ed evita che vengano create dupli-cazioni nel Catalogo Collettivo SBN.

Vista la complessità e diversità degli standard bibliografici utilizzati, l’operazione di recupero di un catalogo è un’atti-vità articolata e delicata al tempo stesso. Lo sforzo fatto dal gruppo Automazione Biblioteche del CASPUR con RABIS va nella direzione di rendere trasparente all’utente–bibliotecario le difficoltà tecniche insite nel recupero, lasciandogli solo la responsabilità di riconoscere, per ogni scheda del proprio catalogo, a quale scheda bibliografica corrisponda nel Catalogo Collettivo SBN (sempre che essa sia presente). Il tal senso RABIS può essere considerato un software di recupero del catalogo di tipo semi-automatico.

Entrando un po’ di più nello specifico, l’attività di recupero mediante RABIS, consta di diverse fasi:

• in una prima fase, il responsabile di biblioteca fornisce al personale CASPUR il catalogo informatizzato e le informa zioni sulle modalità utilizzate per la catalogazione; • successivamente, il personale CASPUR, dopo un esame qualitativo dei dati, valuta la fattibilità del recupero tramite RABIS; in caso positivo il RABIS Engine3, modulo di RABIS completamente trasparente all’utente, procede all’elaborazione del catalogo;

• di seguito, l’utente-bibliotecario, utilizzando l’interfaccia RABIS Web, procede all’operazione di validazione guidata dei record del suo catalogo precedentemente elaborato dal

RABIS Engine. In particolare, per ogni record bibliografico valuterà: se riconoscere come corretto uno dei record che RABIS Web (fig.1) gli propone; oppure se cercare nel Catalogo Collettivo SBN un eventuale altro record

corrispondente; oppure, infine, se ritenere quel record nuovo per il Catalogo Collettivo

• al termine della fase di validazione, il personale CASPUR procede, attraverso appositi moduli di esportazione, ad associare alle schede bibliografiche selezionate dall’utente, le informazioni locali (quali i dati di inventario, le

collocazioni, le eventuali classificazioni e soggetti locali) e ad esportare tali dati nello standard ISO2709 UNIMARC utilizzato per l’importazione nel Catalogo Collettivo SBN.

Fig.1 Vista dell’interfaccia utente di RABIS (“RABIS Web”) La percentuale di schede bibliografiche del catalogo da recu-perare che, grazie all’utilizzo di RABIS, si riesce ad importare nel Catalogo Collettivo SBN, dipende fondamentalmente dalla qualità bibliografica delle schede di partenza e dalla specificità del materiale che compone il catalogo.

Utilizzando RABIS sono stati sino ad ora recuperati 15 cata-loghi per un totale di più di 60.000 schede bibliografiche; altri 70 cataloghi sono attualmente in fase di validazione. L’espe-rienza accumulata sinora indica una percentuale di recupero dei record presenti nel catalogo di partenza, oscillante tra il 60% e l’80%, con punte del 90%.

Come considerazione finale va detto che, utilizzando il softwa-re RABIS, il tempo effettivamente richiesto all’utente-bibliote-cario per il recupero di un catalogo, è notevolmente inferiore rispetto a quello necessario per catalogare un pari numero di libri direttamente in SBN; il tempo così risparmiato potrà es-sere impiegato per l’inserimento delle sole opere del catalogo di partenza che non sono presenti in quello di arrivo, con evidenti conseguenze migliorative sulla qualità del lavoro finale e sui costi delle operazioni.

2 Cattura e schiacciamento sono due specifiche operazioni della catalogazione partecipata.

3 Si tratta di un modulo che, utilizzando diverse modalità di ricerca, attraverso il protocollo Z39.50, si occupa di effettuare una serie di controlli per

verifi-care se i record bibliografici del catalogo da recuperare sono già presenti nel Catalogo Collettivo SBN

SBN - Servizio Bibliotecario Nazionale - è la rete delle biblioteche italiane formata da circa 2000 biblioteche fra statali, comunali, universitarie, di accademie e istituzioni pubbliche e private, nata ad inizio anni novanta per volontà del Ministero per i Beni Culturali e gestita dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU). Scopo del “Servizio SBN” è quello di favorire l’istituzione di un Catalogo Unico per il posseduto delle biblioteche partecipanti, attraverso la diffusione di metodologie di catalogazione partecipata. Attualmente il Catalogo Collettivo contiene oltre 9 milioni di record con le descrizioni di documenti relativi a materiale antico, moderno, periodico, musicale e cartografico, catalogato secondo regole di catalogazione internazionali e consultabile su internet mediante OPAC (Open Access Online Catalogue).

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