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Compito di Istituzioni di Fisica Matematica 8 Luglio 2013

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(1)

Compito di Istituzioni di Fisica Matematica 8 Luglio 2013

(usare fogli diversi per esercizi diversi)

Primo Esercizio

Si fissi un sistema di riferimento Oxyz, con asse Oz verticale ascendente.

Un’asta omogenea di massa m e lunghezza 2ℓ ha un estremo A vincolato a scorrere sull’asse Oz; tale estremo `e anche collegato all’origine O da una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla. Sull’asta agisce anche la forza di gravit`a, di accelerazione g.

Si usino come variabili la coordinata s del punto A sull’asse Oz e gli angoli ϕ ∈ S

1

, θ ∈ [−π/2, π/2] che individuano la direzione dell’asta (vedi figura).

A

O

x

y z

s

ϕ θ

C B 2l

a) Determinare l’asse istantaneo di rotazione dell’asta negli istanti in cui la sua velocit`a angolare ~ ω non sia nulla.

b) Scrivere le equazioni del moto tramite le equazioni cardinali della di-

namica.

(2)

Secondo Esercizio

In un piano verticale si fissi un riferimento Oxy, con l’asse Oy verticale ascendente. Un’asta omogenea di massa m e lunghezza 2ℓ pu`o muoversi liberamente in questo piano. L’estremo A dell’asta `e collegato al punto D di coordinate (x, y) = (−ℓ, 0) da una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla; l’altro estremo C dell’asta `e collegato al punto E di coordinate (x, y) = (ℓ, 0) da una molla uguale alla precedente. Sul sistema agisce anche la forza di gravit`a, di accelerazione g. Si utilizzino come variabili lagrangiane le coordinate (x, y) del baricentro B dell’asta e l’angolo θ che l’asta forma con la direzione orizzontale (vedi figura).

k k

x

A

B C θ

D E

y

O

(−l,0) (l,0)

a) Scrivere la lagrangiana del sistema.

b) Determinare le configurazioni di equilibrio e studiarne la stabilit`a.

c) Calcolare le frequenze proprie ed i modi normali di oscillazione attorno alla configurazione di equilibrio stabile.

Terzo Esercizio

Si consideri il sistema hamiltoniano con funzione di Hamilton H(p

1

, p

2

, q

1

, q

2

) = 1

2 (p

21

+ p

22

) + V (q

1

+ q

2

) in cui p

1

, p

2

, q

1

, q

2

∈ R e V ∈ C

(R; R).

a) Trovare una trasformazione canonica a nuove variabili (P

1

, P

2

, Q

1

, Q

2

) tale che Q

2

sia una variabile ciclica nella nuova hamiltoniana.

b) Scrivere l’equazione di Hamilton nelle nuove variabili e ridurre ta-

le equazione ad un sistema di equazioni differenziali ordinarie con il

metodo di separazione delle variabili.

(3)

Soluzioni

Primo Esercizio

a) L’asse istantaneo di rotazione `e individuato dalla velocit`a angolare ~ ω e da un punto P

0

dell’asse. Poniamo

~e

r

= cos φ~e

1

+ sin φ~e

2

, ~e

φ

= − sin φ~e

1

+ cos φ~e

2

, Si ha

~

ω = − ˙θ~e

φ

+ ˙ φ~e

3

, ~v

A

= ˙s~e

3

. Inoltre

P

0

− A = 1

ω

2

ω ~ × ~v

A

= − ˙θ ˙s

˙θ

2

+ ˙ φ

2

(− sin φ~e

2

− cos φ~e

1

) = ˙θ ˙s

˙θ

2

+ ˙ φ

2

~e

r

per cui

P

0

− O = (P

0

− A) + (A − O) = s~e

3

+ ˙θ ˙s

˙θ

2

+ ˙ φ

2

~e

r

. b) La prima equazione cardinale si scrive

m~a

B

= −mg~e

3

− ks~e

3

+ ~ Φ

A

in cui Φ

A

`e la reazione vincolare in A, con ~ Φ · ~e

3

= 0. Proiettando tale equazione lungo ~e

3

si ottiene

m(¨ s − ℓ sin θ ˙θ

2

+ ℓ cos θ ¨ θ) = −mg − ks La seconda equazione cardinale rispetto al polo A si scrive

d dt M ~

A

Σ

= ~ N

A

− ~v

A

× m~v

B

, in cui B `e il baricentro dell’asta. Posto

~

η

1

= cos θ~e

r

+ sin θ~e

3

, η ~

2

= − sin θ~e

r

+ cos θ~e

3

,

l’insieme {~e

φ

, ~ η

2

, ~ η

1

} forma una base principale di inerzia per l’asta. Abbiamo inoltre

~

ω = − ˙θ~e

φ

+ ˙ φ cos θ~ η

2

+ ˙ φ sin θ~ η

1

, quindi

M ~

A

= m(B − A) × ~v

A

+ I

A

ω ~ = −mℓ cos θ ˙s~e

φ

+ 4

3 mℓ

2

(− ˙θ~e

φ

+ ˙ φ cos θ~ η

2

) N ~

A

= (B − A) × (−mg~e

3

) = mgℓ cos θ~e

φ

−~v

A

× m~v

B

= mℓ ˙s(sin θ ˙θ~e

φ

+ cos θ ˙ φ~e

r

)

(4)

Le proiezioni della seconda equazione cardinale lungo ~e

r

, ~e

φ

, ~e

3

danno rispet- tivamente

− sin θ( ¨ φ cos θ − 2 ˙ φ ˙θ sin θ) = 0 4

3 ℓ(¨ θ + ˙ φ

2

cos θ sin θ) + cos θ(g + ¨ s) = 0 cos θ( ¨ φ cos θ − 2 ˙ φ ˙θ sin θ) = 0.

Le equazioni del moto sono dunque

m(¨ s − ℓ sin θ ˙θ

2

+ ℓ cos θ ¨ θ) + mg + ks = 0 φ cos θ − 2 ˙ ¨ φ ˙θ sin θ = 0 4

3 ℓ(¨ θ + ˙ φ

2

cos θ sin θ) + cos θ(g + ¨ s) = 0.

Secondo Esercizio

a) La lagrangiana `e L = T − V dove T `e l’energia cinetica, T = 1

2 m( ˙x

2

+ ˙y

2

) + 1

6 mℓ

2

˙θ

2

, e V `e l’energia potenziale,

V = mgy + k(x

2

+ y

2

− 2ℓ

2

cos θ).

b) Le configurazioni di equilibrio sono le soluzioni del sistema

∂V

∂x = 2kx = 0

∂V

∂y = mg + 2ky = 0

∂V

∂θ = 2kℓ

2

sin θ = 0

cio`e q

1

:= (x

1

, y

1

, θ

1

) = (0, −

mg2k

, 0) e q

2

:= (x

2

, y

2

, θ

2

) = (0, −

mg2k

, π).

La matrice hessiana V

′′

di V calcolata nei due punti `e

V

′′

(q

1

) = 2k

1 0 0 0 1 0 0 0 ℓ

2

 , V

′′

(q

2

) = 2k

1 0 0

0 1 0

0 0 −ℓ

2

 ,

quindi q

1

`e stabile, q

2

`e instabile.

(5)

c) Scrivo l’equazione secolare per le frequenze proprie delle piccole oscillazioni attorno a q

1

:

|V

′′

(q

1

) − λA(q

1

)| = 0,

con soluzioni λ

j

, j = 1, 2, 3. Le frequenze proprie sono ω

j

= pλ

j

, dunque ω

1

= ω

2

= r 2k

m , ω

3

= r 6k m .

I modi normali si possono scegliere della forma c

j

cos(ω

j

t + φ

j

)u

j

, con c

j

> 0, φ

j

∈ S

1

, ed u

j

i vettori della base canonica:

u

1

= (1, 0, 0)

T

, u

2

= (0, 1, 0)

T

, u

3

= (0, 0, 1)

T

.

Terzo Esercizio

a) Considero la trasformazione di coordinate (q

1

, q

2

) → (Q

1

, Q

2

) definita dalle relazioni

Q

1

= q

1

+ q

2

, Q

2

= q

2

e la completo ad una trasformazione canonica tramite una funzione gene- ratrice della forma F (q, P ), con q = (q

1

, q

2

), P = (P

1

, P

2

). Ottengo le relazioni

P

1

= p

1

, P

2

= p

2

− p

1

.

La hamiltoniana H nelle variabili P , Q = (Q

1

, Q

2

) diventa K(P

1

, P

2

, Q

1

, Q

2

) = 1

2 (P

12

+ (P

1

+ P

2

)

2

) + V (Q

1

) e Q

2

`e una variabile ciclica, a cui corrisponde l’integrale primo P

2

. b) L’equazione di Hamilton-Jacobi in queste coordinate si scrive

1 2

h ∂W

∂Q

1



2

+  ∂W

∂Q

1

+ ∂W

∂Q

2



2

i

+ V (Q

1

) = e(α),

con α = (α

1

, α

2

) ∈ R

2

. Assumo che α

2

= P

2

, cio`e che la seconda costante di integrazione corrisponda al valore costante del momento coniugato alla varia- bile ciclica e pongo e(α) = α

1

. Cerco una funzione caratteristica della forma W (q, α) = W

1

(q, α) + W

2

(q, α) ed ottengo per separazione delle variabili il sistema di equazioni differenziali

1 2

h ∂W

1

∂Q

1



2

+  ∂W

1

∂Q

1

+ α

2



2

i

+ V (Q

1

) = α

1

,

∂W

2

∂Q

2

= α

2

.

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