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Il sapere storico e la formazione di alunni competenti

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Academic year: 2021

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Presentazione del volume

Ciro Elio Junior Saltarelli (a cura di)

Il sapere storico e

la formazione di alunni competenti

Quaderno di Clio ’92 n.12 del marzo 2017 Con interventi di:

Luisa Bordin, Cristina Cocilovo, Luciana Coltri, Enrica Dondero, Maurizio Gusso, Paola Lotti, Ivo Mattozzi, Ernesto Perillo, Maria Teresa Rabitti, Saura Rabuiti, Ciro Elio Junior Saltarelli, Maria Catia Sampaolesi.

La formazione storica degli studenti è del tutto insoddisfacente in Italia e in tutto il mondo oc- cidentale. Essa non promuove né cultura storica, né pensiero storico, né capacità di mettere in relazione i fenomeni studiati con caratteristiche del presente, né spirito critico. Non riesce ad assicurare neppure la memoria dei fatti, delle date e dei nomi dei personaggi insegnati. Non costituisce l’impalcatura che si pensa necessaria a inquadrare altre conoscenze storiche.

La storia appare agli studenti senza senso, senza relazioni con il mondo attuale e con le storie nelle quali stanno e stiamo vivendo.

La colpa di tale disastroso fallimento è, in primo luogo, del tipo di storia che è proposta dalla manualistica e che è inserita nei piani di lavoro e “spiegata” in qualche modo dagli insegnanti.

Si pone prepotente il problema di come insegnare storia nella scuola e nell’università.

Che storia insegnare? Che tipo di storia è quella manualistica? È un tipo di storia generale?

Quale storia generale prendere a modello nell’insegnamento della storia nel mondo globalizza- to? La risposta alle domande cruciali per il futuro della formazione storica

Con la sua ricerca Clio ’92 intende corrispondere ad esigenze che sono vive nel mondo scolasti- co. Intende proporre rimedi alla disgraziata situazione della formazione storica. Questa si ma- nifesta nella incultura storica dei licenziati dagli istituti secondari e nella cattiva formazione di storia generale dei laureati candidati all’insegnamento della storia.

Marc Bloch scriveva nel 1937 nel celebre Che cosa chiedere alla Storia?: «Solo lo studio del passato dà il necessario senso del cambiamento. Perché solo l’esperienza prolungata in questo modo permette di analizzare casi sufficientemente diversi affinché l’effetto dei vari fattori ap- paia in piena luce. Perché infine l’evoluzione umana è un flusso continuo, dove le onde sono in grado di propagarsi dalle molecole più lontane alle molecole più vicine».

Occorre progettare una storia generale che sappia dar conto delle più importanti trasformazioni storiche che hanno delineato il nostro presente. È necessario selezionare una serie di cono- scenze significative in funzione dell’identità e della partecipazione sociale degli attori del conte- sto d’apprendimento.

I due esempi di sperimentazione didattica presenti in questo volume si propongono di affronta- re il problema a partire da una selezione accurata dei processi di trasformazione proposti.

Strutturando e organizzando la trattazione in maniera innovativa rispetto ai tradizionali ma- nuali scolastici.

Pur non avendo la pretesa di fornire dei risultati definitivi, il presente volume intende offrire un panorama plurale e critico sulla storia generale, con particolare attenzione a quella scolastica.

Le riflessioni proposte dai diversi autori, nel loro insieme, accompagnano il lettore verso una migliore comprensione del problema della storia generale e dei possibili modi di articolazione didattica in cui può realizzarsi.

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