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Struttura della lezione in palestra

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Academic year: 2022

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(1)

Struttura della lezione in palestra

1.  Fase di decollo, avvio, riscaldamento

2.  Fase di crociera , corpo principale della lezione, contenuti

3.  Fase di atterraggio, ritorno ad una bassa attivazione , resoconto della lezione

(2)

Decollo

Richiesta di attenzione

Riscaldamento

Spiegazione della lezione

(3)

Fase di

atterraggio

Esercizi di rilassamento

Resoconto della lezione (feedback)

(4)

Corpo centrale della lezione

Contenuti

Materiali a disposizione Obiettivi

Tempo a disposizione

Capacità residue bambini jolly

Metodi

(5)

Obiettivi

In base all'età Materna – 1 elementare

strutturazione dello spazio giochi di logica ed attenzione

2 e 3 classe propedeutiche e preparazione ai giochi evoluti 4 e 5 inizio giochi sportivi e lavori ad alta richiesta coordinativa Contenuti •  Autorevolezza

•  Vissuto di adeguatezza

(6)

Il sentirsi all'altezza, un po' unici, soddisfatti di sé per aver raggiunto una meta, quindi il vissuto positivo ( o il suo contrario ), spesso sono

conseguenti al modo di gestire l'esperienza da parte dell'adulto. Questi ha in mente un proprio concetto di adeguatezza, di straordinarietà , di raggiungimento di un obiettivo e, attraverso il proprio modo di relazionarsi col bambino,

trasferirà a lui questo schema valutativo producendo vissuti conseguenti.

Il vissuto di maggiore o minore valore dipende molto dal modo di pensare dell'educatore

Serafino Rossini

Costruirsi un totem: capire e sentire il proprio valore

(7)

Metodi

Materiale a disposizione

Tempo a

disposizione

Alunno attivo

•  Scoperta guidata

•  Problem solving

•  ...

Non necessario , solo la fantasia è indispensabile

Ideale lezioni brevi ripetute più volte

(8)

Disabilità fisica

Capacità residue bambini jolly

Disabilità mentale

Menomazioni pre, peri e post natali

Sindrome di down e altre sindromi genetiche, ret, williams ecc.

Autismi

Disturbo dell'attenzione e iperattività

Disturbi psicotici

(9)

È utile prima di qualsiasi intervento osservare e valutare le potenzialità e i deficit del soggetto; questa serie di conoscenze può essere recuperata sia dalle diagnosi e dalle osservazioni degli specialisti ( neuropsichiatri,

terapisti, logopedisti ) che seguono il bambino, sia dai resoconti dei genitori.

Diventa indispensabile considerare i punti di forza e i punti di debolezza del bambino considerando anche una propria osservazione sul campo, in modo da poter correggere i piani di intervento personalizzati

Altro aspetto da considerare con grande attenzione riguarda la presenza di

eteroaggressività , autolesionismo, stereotipie, considerando questi elementi, come modalità comunicative che mettono in relazione il

soggetto con il mondo esterno.

(10)

L'asticella obliqua

Non importa se nn sei

capace di saltare qui

Oppure qui L'importante è che tu ci riesca

(11)

IL SISTEMA DEL TUTOR

„  Per anni al C.I.G ora diventato P.I.G abbiamo sperimentato in palestra l'azione dei bambini tutor che si affiancano agli allievi autistici della scuola di Galciana.

„  L'azione del tutor ha come scopo quello di

assistenza e guida nell'esecuzione degli esercizi e giochi

„  Il compito degli insegnanti in questo caso è quello di guida e supporto verso: i bambini, i disabili e sui bambini tutor la supervisione

consiste nel suggerire strategie di intervento e comunicazione su soggetti particolarmente gravi.

(12)

Vantaggi del sistema di lavoro col tutor

ü Inclusione dei bambini jolly ü Efficacia del

lavoro

ü Efficienza del lavoro

ü Autonomia ed organizzazione

ü Educazione al rispetto e alla comprensione verso le altre persone

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