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Tratto da SaluteInternazionale.info

Sanità toscana. Un caso nazionale

2014- 11- 28 12:11:26 Redaz ione SI

Gavino Maciocco

Il t aglio al personale – 800 “esuberi” – complet a il piano di smant ellament o del sist ema sanit ario t oscano, che divent a un caso nazionale. “Non possiamo accet t are l’idea di un sist ema sanit ario regionale che illude i cit t adini sulla possibilit à di conciliare una drast ica riduzione dei cost i con l’increment o della qualit à dei servizi di prevenzione e cura e con il migliorament o dei t empi di relazione con i malat i. È necessario f ermare quest o proget t o per evit are che venga esport at o in alt re realt à regionali con conseguenze devast ant i

sull’int ero sist ema sanit ario nazionale”.

Siamo nella met à degli anni 90 del secolo scorso e ment re David Sacket lanciava l’idea della Evidence-based medicine come st rument o per t rovare le soluzioni più ef f icaci e appropriat e nella prat ica clinica[1], il suo collega Muir Gray est endeva il concet t o di scelt e appropriat e e ef f icaci all’organizzazione sanit aria e alla sanit à pubblica, pubblicando un libro dal t it olo Evidence-based Healthcare[2].

A quasi vent’anni di distanza si parla ancora di Evidence-based

medicine, ma della Evidence-based Healthcare si sono perse le tracce.

Quest o perché si è ben prest o capit o che quando si t rat t a di scelt e che riguardano l’organizzazione sanit aria il ruolo della polit ica è così int rusivo da rendere dif f icile o impossibile un approccio evidence based. L’aveva capit o così bene Alain Maynard che, prima ancora che uscisse il libro di Muir Gray,

scriveva: “Con monotona regolarità i politici reagiscono ai mal-def initi problemi dei loro sistemi sanitari ridisorganizzandoli”[3].

Del resto Victor R. Fuchs, il decano degli economisti sanitari americani,

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non esitava ad af f ermare che: “I grandi cambiamenti nella sanità sono atti politici intrapresi per f ini politici”[4]. E le f orze ost ili al welf are st at e st anno ut ilizzando l’at t uale crisi per colpire al cuore i sist emi sanit ari basat i sull’universalismo. Come è successo in Spagna dove, con la rif orma del 2012, si è passat i a un regime assicurat ivo (vedi post) e in Inghilt erra dove, con la rif orma del 2013, l’inf rast rut t ura pubblica del NHS è st at a quasi int erament e rasa al suolo (vedi Dossier NHS).

L’Italia è uno dei paesi dell’OCSE che ha maggiormente subito la

riduzione della spesa sanitaria. E’ da quattro anni che la spesa sanitaria pubblica italiana rimane bloccata o arretra. Il 2015 doveva essere l’anno del rilancio per la sanit à it aliana: il Pat t o per la salut e siglat o t ra Governo e Regioni lo scorso luglio prevedeva inf at t i per il 2015 un increment o del f ondo sanit ario nazionale di circa 2 miliardi e un increment o ancora maggiore per il 2016. Ma la legge di st abilit à ha gelat o le aspet t at ive imponendo alle Regioni un t aglio di olt re 4 miliardi di euro. Ment re Il governat ore del Piemont e, Sergio Chiamparino, anche a nome dei president i delle Regioni, denunciava

l’insost enibilit à dei t agli e la rot t ura del pat t o di onore con Governo, il president e della T oscana, Enrico Rossi, si allineava alle decisioni del Governo, f aceva un rapido cont o del t aglio della spesa sanit aria regionale (st imat a t ra 130 e 280 milioni di euro) e comunicava le sue propost e per f arvi f ront e: l’int roduzione del t icket ospedaliero e una radicale riorganizzazione della sanit à regionale con la creazione di sole 3 aziende per t ut t a la T oscana (leggi qui, qui e qui ).

A ciò si è aggiunta più recentemente la decisione di dichiarare 800 esuberi tra il personale del servizio sanitario regionale. Soprat t ut t o quest a misura ha provocat o la presa di posizione di quasi t ut t i i sindacat i medici, i cui segret ari nazionali hanno dichiarat o:

Riget t iamo senza mezzi t ermini la vent ilat a propost a di

riorganizzazione del sist ema sanit ario della T oscana avanzat a dalla Giunt a regionale che vorrebbe imporre l’accorpament o in t re aziende sanit arie e l’esubero di 800 dipendent i. Non possiamo accet t are l’idea di un sist ema sanit ario regionale che, quasi come uno spot mediat ico di un hard discount , illude i cit t adini sulla

possibilit à di conciliare una drast ica riduzione dei cost i con

l’increment o della qualit à dei servizi di prevenzione e cura e con il migliorament o dei t empi di relazione con i malat i. E’ necessario f ermare quest o proget t o per evit are che venga esport at o in alt re realt à regionali con conseguenze devast ant i sull’int ero sist ema sanit ario nazionale.

Il piano della T oscana – composto di nuovi ticket, f usioni di ASL e

drastiche riduzioni di personale – potrebbe diventare un caso scuola per altre Regioni, con il suo carico di conseguenze:

1. l’uscit a dal servizio sanit ario nazionale di part i crescent i di popolazione a causa dei t icket e delle lunghe list e di at t esa;

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2. l’inarrest abile indeboliment o del servizio pubblico provocat o dai t agli lineari, da rist rut t urazioni improvvisat e e rot t amazioni di massa del personale;

3. l’apert ura di enormi spazi per il set t ore privat o – prof it e non prof it – sia nel set t ore della produzione e dell’of f ert a dei servizi, sia nel set t ore della copert ura assicurat iva.

È veramente necessario f ermare questo progetto.

Risorse

Riordino della sanit à. I sindacat i bocciano la propost a della t oscana: f ermiamo un proget t o pericoloso per i medici e i cit t adini. [PDF: 72 Kb]

Bibliograf ia

1. Sacket D. et al. Evidence based medicine: what it is and what it isn’t . BMJ 1996;312:71

2. Gray, J.A. Muir. Evidence-based Healt hcare. Churchill Livingst one, 1996.

3. Maynard A. Compet it ion in healt h care, caricat ures and evidence.

European Journal of Publiv Healt h 1995, 5:144-45.

4. Fuchs VR. Chi Vivrà. Salut e, economia, scelt e sociali. Vit a e Pensiero, 2002.

Riferimenti

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