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LAMA-ACC-A-AUT-A-RT-001

Rev n° 0 Pagina 1 di 7

CENTRALE DI TELERISCALDAMENTO DI LAMARMORA – BRESCIA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N° 142 DEL 14/05/2014 REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI ACCUMULO TERMICO ATMOSFERICO Comunicazione di modifica non sostanziale ai sensi dell’art. 29-nonies del D.Lgs. 152/06 e

s.m.i.

Relazione tecnica

OGGETTO REVISIONE

EMISSIONE PER ENTI

REDATTORE ACS/PAD/ASA/AUT

ACS/PAD/SGT/EIT/MOI

M. MAGON A. SIGALINI

data 13/11/2017

VERIFICATORE ACS/PAD/SGT/IIR/IIT A. GNATTA data 13/11/2017

APPROVATORE ACS/PAD/SGT/IIR P. QUARANTINI data 13/11/2017

SPAZIO PER EVENTUALI INFORMAZIONI RELATIVE AL DOCUMENTO

Questo documento è proprietà di A2A C&S non può essere utilizzato, trasmesso a terzi o riprodotto senza autorizzazione della stessa. A2A C&S tutela i propri diritti a norma di legge.

(2)

INDICE

1 PREMESSA ... 3

2 DESCRIZIONE DELLA MODIFICA PROGETTATA: REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ACCUMULO ATMOSFERICO ... 3

2.1 OBIETTIVI E FUNZIONALITÀ ... 3 2.2 CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO ... 4

3 NON SOSTANZIALITÀ DELLA MODIFICA E PRINCIPALI MIGLIORAMENTI A CARATTERE AMBIENTALE ... 5 4 CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ ... 7 5 PIANO DI MONITORAGGIO ... 7

ALLEGATO 1 – Planimetria generale

(3)

La centrale di teleriscaldamento Lamarmora, in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 142 del 14/05/2014, è costituita dai seguenti impianti di produzione termica ed elettrica:

- Gruppo GR3: caldaia policombustibile alimentata a gas metano e carbone di potenza elettrica pari a 75 MWe, potenza termica al teleriscaldamento pari a 110 MWt e potenza termica nominale al focolare pari a 200 MW;

- Caldaie di integrazione: n. 3 caldaie semplici alimentate a gas metano di potenza termica complessiva al teleriscaldamento pari a 255 MWt e potenza nominale di focolare complessiva pari a 285 MW.

La centrale di teleriscaldamento Lamarmora è inserita nel sistema di teleriscaldamento della città di Brescia nel quale diversi impianti di produzione calore concorrono al soddisfacimento della richiesta di energia termica da parte dell’utenza secondo priorità di funzionamento basate su criteri di efficienza energetica-ambientale tesi a massimizzare il recupero di calore dal ciclo di smaltimento dei rifiuti, dal recupero di calore di scarto da cicli industriali e dalla cogenerazione: tali impianti costituiscono gli impianti di base del sistema. Le caldaie di integrazione alimentate a gas metano, caratterizzate da elevata flessibilità di esercizio, sono invece utilizzate per la copertura dei picchi di richiesta termica o in caso di indisponibilità degli impianti di produzione principali.

Al fine di incrementare l’efficienza energetica-ambientale complessiva del sistema di teleriscaldamento è in progetto la realizzazione di un sistema di accumulo termico presso la centrale Lamarmora.

Tale sistema di accumulo consentirà infatti di disaccoppiare la produzione di calore dalla richiesta dello stesso da parte dell’utenza: in tal modo, in condizioni di basso carico di rete (tipicamente durante le ore notturne), il calore disponibile dai processi a maggior efficienza energetico-ambientale anziché essere disperso in ambiente verrà accumulato e distribuito all’utenza in un momento successivo, quando la richiesta tornerà a crescere (punte diurne di richiesta).

Nel seguito della presente relazione sono descritte le caratteristiche principali e gli aspetti ambientali del progetto di realizzazione del sistema di accumulo all’interno della centrale Lamarmora secondo i dettami della Comunicazione ministeriale del 19/12/2011, n. 31502.

Come meglio specificato nel seguito, la modifica in progetto si configura come non sostanziale ai sensi del D.Lgs. del 03/04/2006, n. 152, Parte II, art. 5 comma 1 lettera l e lettera l-bis e art. 29-nonies.

2 DESCRIZIONE DELLA MODIFICA PROGETTATA: REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ACCUMULO ATMOSFERICO

2.1

OBIETTIVI E FUNZIONALITÀ

Come anticipato in premessa, le principale funzione di un accumulo all'interno di un sistema di teleriscaldamento è quella di disaccoppiare la domanda di calore dalla produzione dello stesso: l'accumulo può agire sulla domanda di calore vista dagli impianti di produzione, rendendola più piatta e costante nel tempo. In altre parole, caricando l'accumulo quando la domanda di calore da parte delle utenze è bassa (tipicamente la notte) e scaricando l’accumulo nel momento in cui la domanda raggiunge il suo picco (tipicamente primo mattino e tardo pomeriggio), i minimi e i massimi di domanda vengono livellati consentendo agli impianti di produzione di lavorare ad un regime più costante, come mostrato schematicamente per un esempio tipico in Fig. 2.1.

(4)

Fig. 2.1 – Rappresentazione del funzionamento energetico dell’accumulo in un caso tipico

Nel caso specifico del sistema di accumulo termico in progetto per la centrale Lamarmora ciò consentirà una maggiore produzione/recupero di calore dai processi a maggiore efficienza energetico-ambientale:

tale calore verrà immagazzinato nel sistema di accumulo termico in attesa di essere immesso in rete e distribuito allorché la richiesta di energia termica tornerà a salire. Di conseguenza si otterrà un minor ricorso agli impianti ausiliari, quali le caldaie le semplici previste per la copertura dei picchi di richiesta termica, con conseguente riduzione di utilizzo di gas naturale e produzione delle relative emissioni in atmosfera.

Un ulteriore vantaggio consisterà nell’aumento dell’affidabilità del sistema: l'accumulo potrà sostituire, seppur temporaneamente, una delle unità di produzione di base che dovesse essere indisponibile all’esercizio per guasto.

2.2 C

ARATTERISTICHE DELL

INTERVENTO

Un sistema di accumulo è configurato come un serbatoio ad alto isolamento termico contenente acqua, la cui struttura è schematicamente rappresentata in Fig. 2.2.

L'accumulo risulta essere costantemente pieno: la fase di carica (accumulo di energia termica nel serbatoio) consiste nell'immettere acqua calda proveniente dalla rete di teleriscaldamento nella parte superiore e nel prelevare allo stesso tempo acqua fredda dalla parte inferiore; la fase di scarica (rilascio di energia termica verso la rete di teleriscaldamento) risulta nel procedimento opposto.

Il sistema di accumulo in progetto per la centrale Lamarmora ha le seguenti caratteristiche principali:

- n. 1 serbatoio cilindrico di diametro pari a 20 m (circa) e altezza pari a 22 m (circa) (comprensiva del cono di copertura) con capacità utile netta di circa 5.500 m3;

- Massima temperatura dell’acqua 99 °C;

- Pressione atmosferica;

- Energia termica immagazzinabile circa 200 MWht;

(5)

Fig. 2.2 – Schema di un accumulo termico verticale

3 NON SOSTANZIALITÀ DELLA MODIFICA E PRINCIPALI MIGLIORAMENTI A CARATTERE AMBIENTALE

La modifica in progetto non comporta alcun incremento della potenza termica nominale installata presso la centrale Lamarmora che, al termine dell’intervento, risulterà invariata rispetto a quella attuale.

Altresì, la modifica progettata non determina effetti negativi significativi sull’ambiente.

A giudizio del Gestore quindi, la modifica progettata deve essere considerata non sostanziale ai sensi del D.Lgs. del 03/04/2006, n. 152, Parte II, art. 5 comma 1 lettera l e lettera l-bis e art. 29-nonies.

In particolare, l’impianto in progetto non comporta l’utilizzo di combustibili, né ulteriori emissioni di inquinanti in atmosfera o di rumore. Per quanto riguarda le risorse idriche, l’accumulo funzionerà in ciclo chiuso, pertanto vi sarà un utilizzo di acqua solo in occasione del primo riempimento del serbatoio. Gli scarichi idrici dagli impianti (saltuari e quantitativamente non significativi) essendo qualitativamente equivalenti agli scarichi industriali già prodotti nel sito saranno collettati all’esistente rete fognaria dedicata e inviati all’impianto di trattamento Dondi. Inoltre, l’intervento non presenta variazioni quali- quantitative nella produzione/gestione dei rifiuti. Dal punto di vista del suolo e sottosuolo il serbatoio sarà realizzato su fondazioni in calcestruzzo armato interrate, previ scavi nel terreno, in un’area interna al sito che in passato non è stata interessata da impianti e/o attività. Il materiale escavato sarà conferito in discarica previa determinazione delle sue caratteristiche.

(6)

Si riporta nel seguente prospetto l’indicazione degli aspetti ambientali sopraindicati che saranno potenzialmente interessati dalla modifica in progetto:

ASPETTI AMBIENTALI VARIAZIONE

(SI’/NO)

INCREMENTO/RIDUZIONE

Consumo di materie prime NO -

Consumo di risorse idriche NO Il sistema di accumulo funziona in ciclo chiuso; non vi sono pertanto flussi idrici in ingresso nel normale funzionamento (salvo per il primo riempimento)

Produzione di energia NO L’impianto non produce direttamente

energia termica, ma consente lo

“stoccaggio” dell’energia termica prodotta dagli impianti a maggior efficienza energetico-ambientale

Combustibili utilizzati NO -

Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato

NO -

Emissioni in atmosfera di tipo non convogliato

NO -

Fonti di emissione in atmosfera di tipo non convogliato

NO -

Scarichi idrici NO -

Emissioni in acqua NO Il sistema di accumulo funziona in ciclo

chiuso; non vi sono pertanto scarichi idrici nel normale funzionamento (salvo svuotamento per eventuale ispezione interna)

Produzione rifiuti NO -

Aree stoccaggio rifiuti NO -

Aree stoccaggio materie prime, prodotti e intermedi

NO -

Suolo e sottosuolo NO Il serbatoio sarà realizzato su

fondazioni in calcestruzzo armato interrate previ scavi nel terreno. Il materiale escavato sarà conferito in discarica previa determinazione delle sue caratteristiche.

Rumore NO -

Odori NO -

Altre tipologie di inquinamento NO -

(7)

4 CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

Trascorsi 60 giorni dal ricevimento della presente Comunicazione, salvo diverse indicazioni da parte dell’Autorità Competente, il Gestore potrà avviare le attività di realizzazione della modifica progettata. In tal senso, il programma delle principali attività di realizzazione del nuovo sistema di accumulo è così articolato:

- Allestimento cantiere;

- Avvio realizzazione attività civili;

- Avvio costruzione serbatoio;

- Avvio realizzazione attività impiantistiche:

- Entrata in esercizio: giugno 2019.

5 PIANO DI MONITORAGGIO

L’intervento in progetto non comporta alcuna variazione al Piano di monitoraggio e controllo dell’AIA n.

142/2014 vigente.

(8)

128 4

132 0

142 2

130 4

131 2

128 4

V I A S A N Z E N O

127 6

128 4

137 4

135 2

139 8

131 4 137 4

V I A Z I Z I O L A

V I A Z I Z I O L A

V I A S A N Z E N

O

140 0 136 7

136 7

VIA ASTI

V I A Z

I Z I O

L A

PLANIMETRIA GENERALE

V I A M A L T A

Timbro/Firma Progettista Timbro/Firma

Committente

Planimetria generale

SISTEMA DI ACCUMULO TERMICO PER CENTRALE LAMARMORA

IL TELERISCALDAMENTO DI BRESCIA

FUTURO SERBATOIO DI ACCUMULO TERMICO

a

calore e servizi

2 a

AREA DI CENTRALE

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