Liberi dal bullismo e dal cyberbullismo!
Verso un’integrazione
di interventi efficaci
CYBERBULLISMO
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line (aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore) il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.
Abuso di potere premeditato e ripetitivo diretto contro uno o più individui incapaci di difendersi a causa di una differenza di status sociale o di potere. In un episodio di bullismo ci sono più attori coinvolti: il bullo, la vittima, i sostenitori, gli spettatori.
BULLISMO
DEFINIZIONE
Abuso di potere premeditato e ripetitivo diretto contro uno o più individui incapaci di difendersi a causa di una differenza di status sociale o di potere. In un episodio di bullismo ci sono più attori coinvolti: il bullo, la vittima, i sostenitori, gli spettatori.
BULLISMO
DEFINIZIONE
CYBERBULLISMO
Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line (aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore) il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.
CYBERBULLISMO
INTENZIONALITÀ
ASIMMETRIA DI POTERE: abilità e competenza nelle nuove tecnologie
RAPIDA DIFFUSIONE (effetto esplosione)
PERMANENZA NEL TEMPO
IMPOSSIBILITÀ DI SOTTRARSI ALL’AGGRESSIONE
INTRUSIVITÀ (scarto reale/virtuale)
ANONIMATO E DISIMPEGNO MORALE
CARATTERISTICHE
INTENZIONALITÀ dell’azione
ASIMMETRIA della relazione
PERSISTENZA nel tempo
PRESENZA DI SPETTATORI che rinforzano o legittimano il comportamento in atto
BULLISMO
INTENZIONALITÀ dell’azione
ASIMMETRIA della relazione
PERSISTENZA nel tempo
PRESENZA DI SPETTATORI che rinforzano o legittimano il comportamento in atto
BULLISMO
CARATTERISTICHE
INTENZIONALITÀ
ASIMMETRIA DI POTERE: abilità e competenza nelle nuove tecnologie
RAPIDA DIFFUSIONE (effetto esplosione)
PERMANENZA NEL TEMPO
IMPOSSIBILITÀ DI SOTTRARSI ALL’AGGRESSIONE
INTRUSIVITÀ (scarto reale/virtuale)
ANONIMATO E DISIMPEGNO MORALE
CYBERBULLISMO
DISIMPEGNO MORALE
Giustificazione morale (il fine giustifica i mezzi)
Etichettamento eufemistico (distorsione del vero)
Confronto vantaggioso (c’è di peggio)
Dislocamento della responsabilità (ho fatto quel che mi hanno detto di fare)
Diffusione della responsabilità (non è solo colpa mia)
Distorsione delle conseguenze (minimizzazione del danno)
Deumanizzazione (la vittima non prova sentimenti umani)
Attribuzione di colpa (se l’è proprio cercata, mi ha provocato)
TIPOLOGIE
BULLISMO
DIRETTO FISICO
DIRETTO VERBALE
INDIRETTO
OMOFOBICO
RAZZIALE E/O RAZZISTA
SESSISTA O A SFONDO SESSUALE
VERSO I DIVERSAMENTE ABILI
O I COMPAGNI PIÙ DOTATI
TIPOLOGIE
TESTUALI-VERBALI
VISUALI
MOLESTIE
ESCLUSIONE
IMPERSONIFICAZIONE
CYBERBULLISMO
MANIFESTAZIONI CYBER
Manipolazione delle informazioni
Cyberbashing o Happy Slapping (videopostare)
Cyberbrashing (videoriprendere)
Flaming (battaglia verbale)
Sexting (unione di sexual e texting)
Rivelazione
Harassment (messaggi insultanti e volgari)
Cyberstalking (molestia attraverso dispositivi)
Sextortion (con finalità estorsive)
Challenge autolesive
Hate Speech (incitamento
all’odio)
GLI ESITI IN NUMERI
Tristezza patologica e depressione (65%)
Autolesionismo (30%)
Suicidio pensato (40%)
Suicidio agito (7%)
Prevalenza femminile (53%)
BULLISMO CYBERBULLISMO
Tristezza patologica e depressione (77%)
Autolesionismo (50%)
Suicidio pensato (50%)
Suicidio agito (11%)
Prevalenza femminile (62%)
È anche vittima di bullismo
(62%)
CHE FARE?
Valori educativi (casa/ scuola)
Esercizio e pratica della cooperazione a scapito della competizione
Riduzione aggressività/conflittualità del gruppo dei pari
Contrasto anomia ambiente scolastico e/o sociale
Proposta di modelli positivi di socializzazione
Influenza dei media
Multiculturalità e interculturalità (ospitalità:
tolleranza vs conoscenza)
FATTORI DI RISCHIO/PROTEZIONE
COSA FA LA SCUOLA
Nomina un referente scolastico (art. 4)
Promuove un ruolo attivo ( peer education ) e consapevole degli studenti (empatia vs indifferenza)
Adotta misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti
Interviene e agisce in modo organico e coerente (protocollo d’azione)
Sfrutta le risorse a disposizione e rafforza le competenze delle parti coinvolte (alunni, docenti, genitori)
Favorisce e incoraggia una crescita socio-emotiva
LA FIGURA DEL REFERENTE
DEVE
Essere nominato dal dirigente dell’istituto scolastico nell’ambito della propria autonomia
Essere adeguatamente formato e informato
Coordinare i progetti di prevenzione e contrasto al cyberbullismo anche con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, delle associazioni e dei centri di aggregazione
Avvisare il dirigente scolastico se il fatto costituisce reato (atto che viola la legge in modo volontario) e nel qual caso partecipare ad informare tempestivamente le famiglie
Partecipare ad integrare il Regolamento scolastico e il Patto Educativo di Corresponsabilità con specifici riferimenti alla legge 71/2017
NON DEVE
Ignorare le condotte
Minimizzare i fatti
Parlarne soltanto con gli studenti
A titolo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
Ex art. 1218 e 2048 c.c. per culpa in vigilando
Presunzione di responsabilità dell’insegnante:
danno causato in orario scolastico VS
Prova dell’imprevedibilità e repentinità dell’azione dannosa: l’insegnante deve dimostrare di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, in relazione all’età e al grado di maturazione degli alunni
LA SCUOLA
LA RESPONSABILITÀ SUL FRONTE CIVILISTICO I GENITORI
Per culpa in educando ( ex art.
2048 c.c. )
Sui genitori grava l’onere di
educare la prole ( ex art. 147 c.c. )
I GENITORI
Per culpa in educando ( ex art.
2048 c.c. )
Sui genitori grava l’onere di
educare la prole ( ex art. 147 c.c. )
LA RESPONSABILITÀ SUL FRONTE CIVILISTICO LA SCUOLA
A titolo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
Ex art. 1218 e 2048 c.c. per culpa in vigilando
Presunzione di responsabilità dell’insegnante:
danno causato in orario scolastico VS
Prova dell’imprevedibilità e repentinità dell’azione dannosa: l’insegnante deve dimostrare di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, in relazione all’età e al grado di maturazione degli alunni
2018 S.T.A.R 1
2013-2018 KIVA, SKIVA IL BULLO Protocollo di Educazione alla Cittadinanza Responsabile dell’Ufficio Scolastico della Toscana- Ambito IX Lucca/Massa Carrara
2018-2020 S.T.A.R 2
2019 «LIBERI DAL BULLISMO»
Vari progetti, una ratio IERI E OGGI
nella nostra scuola
LIBERI DAL BULLISMO
Promozione tutti
Prevenzione universale e selettiva
alunni/gruppi di alunni genitori
Interventi indicati (Team)
alunni coinvolti
PROMOZIONE
Creare un buon clima nella classe, trasmettere valori positivi e sviluppare competenze affettive, ovvero promuovere la conoscenza di sé e l’altro
Attività di accoglienza nelle classi prime
Discussioni, giochi, letture, proiezioni, simulazioni per lo sviluppo delle life skill
Sportello d’ascolto
PREVENZIONE
Prevenire episodi di bullismo e cyberbullismo, ovvero sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni in merito al suddetto fenomeno.
Informazione a docenti, alunni e famiglie sul protocollo.
Pubblicazione sul sito del protocollo.
Lezioni nelle classi (ca. 12 ore)
Incontri informativi e formativi con esperti.
AZIONI DI CONTRASTO AI FENOMENI IN CORSO
1. Segnalazione di chiunque
Cfr. modulo
PRIMA SEGNALAZIONE DEI CASI DI (PRESUNTO) BULLISMO E VITTIMIZZAZIONE Nome di compila la segnalazione……….………..…….. data …../…../….
Scuola………
1. La persona che ha segnalato il caso di presunto bullismo era
_ La vittima, nome ………..…..
_ Un compagno della vittima, nome ………
_ Genitore della vittima, nome ……….
_ Insegnante, nome ………...
_ Altri ………
2. Vittima ……… Classe Altre vittime ………..….………. Classe Altre vittime ………. Classe
3. Bullo/ Bulli ………..……… Classe Bullo/ Bulli ………..……… Classe Aiutanti del Bullo ……… Classe Aiutanti del Bullo ……… Classe
4. Quante volte sono successi gli episodi?...
5. Quando è stata l’ultima volta? ………
6. Da quanto tempo dura? ………..
7. Descrizione dettagliata del problema presentato, dando esempi concreti degli episodi di prepotenza. (Riportare linguaggio usato, senza parafrasare)
………
……….………..