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Liberi dal bullismo e dal cyberbullismo! Verso un integrazione di interventi efficaci

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Academic year: 2022

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(1)

Liberi dal bullismo e dal cyberbullismo!

Verso un’integrazione

di interventi efficaci

(2)

CYBERBULLISMO

Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line (aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore) il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.

Abuso di potere premeditato e ripetitivo diretto contro uno o più individui incapaci di difendersi a causa di una differenza di status sociale o di potere. In un episodio di bullismo ci sono più attori coinvolti: il bullo, la vittima, i sostenitori, gli spettatori.

BULLISMO

DEFINIZIONE

(3)

Abuso di potere premeditato e ripetitivo diretto contro uno o più individui incapaci di difendersi a causa di una differenza di status sociale o di potere. In un episodio di bullismo ci sono più attori coinvolti: il bullo, la vittima, i sostenitori, gli spettatori.

BULLISMO

DEFINIZIONE

CYBERBULLISMO

Qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line (aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore) il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori, ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in ridicolo.

(4)

CYBERBULLISMO

 INTENZIONALITÀ

 ASIMMETRIA DI POTERE: abilità e competenza nelle nuove tecnologie

 RAPIDA DIFFUSIONE (effetto esplosione)

 PERMANENZA NEL TEMPO

 IMPOSSIBILITÀ DI SOTTRARSI ALL’AGGRESSIONE

 INTRUSIVITÀ (scarto reale/virtuale)

 ANONIMATO E DISIMPEGNO MORALE

CARATTERISTICHE

 INTENZIONALITÀ dell’azione

 ASIMMETRIA della relazione

 PERSISTENZA nel tempo

 PRESENZA DI SPETTATORI che rinforzano o legittimano il comportamento in atto

BULLISMO

(5)

 INTENZIONALITÀ dell’azione

 ASIMMETRIA della relazione

 PERSISTENZA nel tempo

 PRESENZA DI SPETTATORI che rinforzano o legittimano il comportamento in atto

BULLISMO

CARATTERISTICHE

 INTENZIONALITÀ

 ASIMMETRIA DI POTERE: abilità e competenza nelle nuove tecnologie

 RAPIDA DIFFUSIONE (effetto esplosione)

 PERMANENZA NEL TEMPO

 IMPOSSIBILITÀ DI SOTTRARSI ALL’AGGRESSIONE

 INTRUSIVITÀ (scarto reale/virtuale)

 ANONIMATO E DISIMPEGNO MORALE

CYBERBULLISMO

(6)

DISIMPEGNO MORALE

 Giustificazione morale (il fine giustifica i mezzi)

 Etichettamento eufemistico (distorsione del vero)

 Confronto vantaggioso (c’è di peggio)

 Dislocamento della responsabilità (ho fatto quel che mi hanno detto di fare)

 Diffusione della responsabilità (non è solo colpa mia)

 Distorsione delle conseguenze (minimizzazione del danno)

 Deumanizzazione (la vittima non prova sentimenti umani)

 Attribuzione di colpa (se l’è proprio cercata, mi ha provocato)

(7)

TIPOLOGIE

BULLISMO

 DIRETTO FISICO

 DIRETTO VERBALE

 INDIRETTO

 OMOFOBICO

 RAZZIALE E/O RAZZISTA

 SESSISTA O A SFONDO SESSUALE

 VERSO I DIVERSAMENTE ABILI

O I COMPAGNI PIÙ DOTATI

(8)

TIPOLOGIE

TESTUALI-VERBALI

VISUALI

MOLESTIE

ESCLUSIONE

IMPERSONIFICAZIONE

CYBERBULLISMO

(9)

MANIFESTAZIONI CYBER

Manipolazione delle informazioni

Cyberbashing o Happy Slapping (videopostare)

Cyberbrashing (videoriprendere)

Flaming (battaglia verbale)

Sexting (unione di sexual e texting)

Rivelazione

Harassment (messaggi insultanti e volgari)

Cyberstalking (molestia attraverso dispositivi)

Sextortion (con finalità estorsive)

Challenge autolesive

Hate Speech (incitamento

all’odio)

(10)

GLI ESITI IN NUMERI

 Tristezza patologica e depressione (65%)

 Autolesionismo (30%)

 Suicidio pensato (40%)

 Suicidio agito (7%)

 Prevalenza femminile (53%)

BULLISMO CYBERBULLISMO

 Tristezza patologica e depressione (77%)

 Autolesionismo (50%)

 Suicidio pensato (50%)

 Suicidio agito (11%)

 Prevalenza femminile (62%)

 È anche vittima di bullismo

(62%)

(11)

CHE FARE?

Valori educativi (casa/ scuola)

Esercizio e pratica della cooperazione a scapito della competizione

Riduzione aggressività/conflittualità del gruppo dei pari

Contrasto anomia ambiente scolastico e/o sociale

Proposta di modelli positivi di socializzazione

Influenza dei media

Multiculturalità e interculturalità (ospitalità:

tolleranza vs conoscenza)

FATTORI DI RISCHIO/PROTEZIONE

(12)

COSA FA LA SCUOLA

 Nomina un referente scolastico (art. 4)

Promuove un ruolo attivo ( peer education ) e consapevole degli studenti (empatia vs indifferenza)

 Adotta misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti

 Interviene e agisce in modo organico e coerente (protocollo d’azione)

 Sfrutta le risorse a disposizione e rafforza le competenze delle parti coinvolte (alunni, docenti, genitori)

 Favorisce e incoraggia una crescita socio-emotiva

(13)

LA FIGURA DEL REFERENTE

DEVE

Essere nominato dal dirigente dell’istituto scolastico nell’ambito della propria autonomia

Essere adeguatamente formato e informato

Coordinare i progetti di prevenzione e contrasto al cyberbullismo anche con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, delle associazioni e dei centri di aggregazione

Avvisare il dirigente scolastico se il fatto costituisce reato (atto che viola la legge in modo volontario) e nel qual caso partecipare ad informare tempestivamente le famiglie

Partecipare ad integrare il Regolamento scolastico e il Patto Educativo di Corresponsabilità con specifici riferimenti alla legge 71/2017

NON DEVE

 Ignorare le condotte

 Minimizzare i fatti

 Parlarne soltanto con gli studenti

(14)

 A titolo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

 Ex art. 1218 e 2048 c.c. per culpa in vigilando

Presunzione di responsabilità dell’insegnante:

danno causato in orario scolastico VS

Prova dell’imprevedibilità e repentinità dell’azione dannosa: l’insegnante deve dimostrare di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, in relazione all’età e al grado di maturazione degli alunni

LA SCUOLA

LA RESPONSABILITÀ SUL FRONTE CIVILISTICO I GENITORI

 Per culpa in educando ( ex art.

2048 c.c. )

 Sui genitori grava l’onere di

educare la prole ( ex art. 147 c.c. )

(15)

I GENITORI

 Per culpa in educando ( ex art.

2048 c.c. )

 Sui genitori grava l’onere di

educare la prole ( ex art. 147 c.c. )

LA RESPONSABILITÀ SUL FRONTE CIVILISTICO LA SCUOLA

 A titolo di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

 Ex art. 1218 e 2048 c.c. per culpa in vigilando

Presunzione di responsabilità dell’insegnante:

danno causato in orario scolastico VS

Prova dell’imprevedibilità e repentinità dell’azione dannosa: l’insegnante deve dimostrare di aver esercitato la vigilanza nella misura dovuta, in relazione all’età e al grado di maturazione degli alunni

(16)
(17)

 2018 S.T.A.R 1

 2013-2018 KIVA, SKIVA IL BULLO Protocollo di Educazione alla Cittadinanza Responsabile dell’Ufficio Scolastico della Toscana- Ambito IX Lucca/Massa Carrara

 2018-2020 S.T.A.R 2

 2019 «LIBERI DAL BULLISMO»

Vari progetti, una ratio IERI E OGGI

nella nostra scuola

(18)

LIBERI DAL BULLISMO

Promozione tutti

Prevenzione universale e selettiva

alunni/gruppi di alunni genitori

Interventi indicati (Team)

alunni coinvolti

(19)

PROMOZIONE

 Creare un buon clima nella classe, trasmettere valori positivi e sviluppare competenze affettive, ovvero promuovere la conoscenza di sé e l’altro

 Attività di accoglienza nelle classi prime

 Discussioni, giochi, letture, proiezioni, simulazioni per lo sviluppo delle life skill

Sportello d’ascolto

(20)

PREVENZIONE

 Prevenire episodi di bullismo e cyberbullismo, ovvero sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni in merito al suddetto fenomeno.

 Informazione a docenti, alunni e famiglie sul protocollo.

 Pubblicazione sul sito del protocollo.

Lezioni nelle classi (ca. 12 ore)

 Incontri informativi e formativi con esperti.

(21)

AZIONI DI CONTRASTO AI FENOMENI IN CORSO

1. Segnalazione di chiunque

Cfr. modulo

(22)

PRIMA SEGNALAZIONE DEI CASI DI (PRESUNTO) BULLISMO E VITTIMIZZAZIONE Nome di compila la segnalazione……….………..…….. data …../…../….

Scuola………

1. La persona che ha segnalato il caso di presunto bullismo era

_ La vittima, nome ………..…..

_ Un compagno della vittima, nome ………

_ Genitore della vittima, nome ……….

_ Insegnante, nome ………...

_ Altri ………

2. Vittima ……… Classe Altre vittime ………..….………. Classe Altre vittime ………. Classe

3. Bullo/ Bulli ………..……… Classe Bullo/ Bulli ………..……… Classe Aiutanti del Bullo ……… Classe Aiutanti del Bullo ……… Classe

4. Quante volte sono successi gli episodi?...

5. Quando è stata l’ultima volta? ………

6. Da quanto tempo dura? ………..

7. Descrizione dettagliata del problema presentato, dando esempi concreti degli episodi di prepotenza. (Riportare linguaggio usato, senza parafrasare)

………

……….………..

(23)

AZIONI DI CONTRASTO AI FENOMENI IN CORSO

2. Valutazione approfondita (team)

scuola scuola servizi

+ esperto del territorio

colloqui in ottica riparatoria e non sanzionatoria

(24)

AZIONI DI CONTRASTO AI FENOMENI IN CORSO

Codici verde e giallo

3. Colloqui con vittima, bullo, aiutanti

 Mediazione

 Follow up

ricercando collaborazione e responsabilizzazione

dei vari attori per risolvere situazione di disagio e

limitare i danni della vittimizzazione.

(25)

AZIONI DI CONTRASTO AI FENOMENI IN CORSO

Quando tutto quanto in precedenza non funziona

4. Sanzioni disciplinari

ispirate al principio di progressività e proporzionalità cfr. Regolamento

scolastico

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